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sere91
Registrato: 14/10/06 15:31 Messaggi: 14355 Residenza: Catania
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 07:01 Oggetto: |
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GRAZIE GIULY X L'ARTICOLO!!!!!!!! _________________ SERENA
"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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Alessandro
Registrato: 11/03/04 11:00 Messaggi: 457 Residenza: Roma
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 18:55 Oggetto: |
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GRAZIE DI QUESTI INTERVENTI
UN ABBRACCIO INFINITO _________________ Alessandro Preziosi
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anonimo Ospite
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 19:04 Oggetto: |
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GRAZIE A TE...!
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Dona
Registrato: 23/08/06 13:12 Messaggi: 365 Residenza: Toscana
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 20:57 Oggetto: |
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ALESSANDRO,GODITI QUALCHE GIORNO DI RIPOSO PRIMA DI BUTTARTI NEL NUOVO LAVORO _________________
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sere91
Registrato: 14/10/06 15:31 Messaggi: 14355 Residenza: Catania
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 21:02 Oggetto: |
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Alessandro ha scritto: | GRAZIE DI QUESTI INTERVENTI
UN ABBRACCIO INFINITO |
grazie a te Ale!!!!!!!!!!! _________________ SERENA
"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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CLAUDIA65
Registrato: 28/03/07 23:44 Messaggi: 3288 Residenza: BIELLA
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Inviato: Mer Mag 02, 2007 21:57 Oggetto: |
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Ale che bella questa tua incursione a sorpresa, ti rifaccio un grande in bocca al lupo per questo lavoro, in cui ci saprai nuovamente stupire, e ringrazio Giuly per l'articolo, molto interssante. Claudia
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reggi
Registrato: 04/07/04 23:15 Messaggi: 1686
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Inviato: Gio Mag 03, 2007 13:08 Oggetto: |
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Per poter chiudere il cerchio deluchiano ho letto INDAGINE NON AUTORIZZATA, il giallo di Lucarelli che non ha come protagonista De Luca ma che a quanto pare verrà riadattato per costituire il quarto episodio (forse primo in ordine cronologico) della serie sul commissario De Luca.
In effetti il protagonista di questo racconto è l'ispettore Marino, uno degli investigatori del commissariato di Rimini nel 1936. Marino, uomo pignolo e con la mania dell'ordine, da poco piantato dalla moglie, indaga su un omicidio nonostante le circostanze e le pressioni che vorrebbero quel caso già chiuso. Anche intorno a lui si muovono donne intriganti e macchiette ad insaporire la storia.
Due curiosità. La prima è la presenza nella storia, seppure solo accennata, della Tripolina, ballerina di cabaret, che dovrebbe essere la stessa che ricompare in un ruolo più sviluppato in Via delle Oche ( e questo potrebbe essere un elemento gustoso per creare un trait d'union fra i due contesti)
La seconda è la menzione del commissario De Luca che ad un certo punto viene ricordato come il miglior investigatore dell'Italia fascista.
La narrazione è piacevole è più rimpolpata rispetto a quella dei romanzi di De Luca. La storia è efficace anche senza essere particolarmente originale
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Ven Mag 04, 2007 14:31 Oggetto: 'IL COMMISSARIO DE LUCA' aspettando l'INIZIO delle RIPRESE |
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Mentre il 7 MAGGIO inizio delle riprese si avvicina,
con l'indispensabile collaborazione di Manila 'lila'
le traduzioni dell'inchiesta DE LUCA in GERMANIA
„Carta Bianca“ . „Freie Hand für De Luca“
La prima edizione di Carta Bianca è apparsa nel 1990 ed è stata definita come un brillante esordio nel quale Carlo Lucarelli dispiega una ampio raggio di macchinazioni e intrighi che hanno come scenario la fine del Fascismo. Di lì a breve avverrà lo sbarco degli Alleati. Nella risoluzione di un caso di omicidio il Commissario De Luca avverte di essere una marionetta male utilizzata nella lotta politica di potere.
„Chi scaglia la prima pietra?“ di Dr. Wolfgang Reuter
„Carta bianca“ di Carlo Lucarelli è un gran bel romanzo giallo, ambientato nell’Italia del Nord, nell’aprile del 1945. Si presenta carico di tensione, assai articolato e in esso vengono evitate le lunghe descrizioni, mentre si prediligono i dialoghi che impartiscono al libro un ritmo relativamente veloce; il suo stile risulta scorrevole, lineare ed efficace ed il linguaggio sempre chiaro e intenso.
Gli avvenimenti, le sensazioni e la situazione politica - trasmessi principalmente dai dialoghi dei personaggi, assumono una carica di grande veridicità e ci si sente spesso direttamente calati nella trama.
L’autore ci mostra inoltre continuamente la sua capacità di offrire dettagli satirici ed umoristici: „Vitali si alzò e si sentì nella stanza il tipico fruscio della stoffa dell’uniforme da fascista facendo scricchiolare i suoi stivali dietro la schiena di De Luca.“
Per una migliore comprensione di questo romanzo mi sembra importante prendere in considerazione la risposta a queste due domande:
1. Quali sono gli scenari storici, sociali e politici dell’Italiano di quel tempo?
2. Chi è il commissario De Luca?
La risposta alla prima domanda ci viene offerta in modo esemplare da Katrin Schaffner nella postfazione a questa traduzione che risulta essere un breve ma completo e assai ben fatto saggio sulla Repubblica di Salò.
Alla seconda domanda risponde Lucarelli stesso nei singoli passaggi del testo, con le dichiarazioni del Commissario o degli altri protagonisti. Ne consegue il seguente ritratto: De Luca era uno dei migliori detective della Polizia italiana, probabilmente „un fascista della prima ora“ prima di passare alla brigata Ettore Muti. Questa famigerata e decisamente brigata speciale della Polizia sotto Mussolini era nota per occuparsi di azioni brutali e terroristiche, torture contro i partigiani e la società civile.
De Luca dichiara di aver fornito solo occasionalmente „lavoro intellettuale“ ma di non aver mai preso parte attiva alle torture. Egli faceva tutto ciò che poteva per essere nuovamente reinserito in questura nei ranghi di Commissario.
Tuttavia questo periodo trascorso nella brigata e l’angoscia continua di veder riaffiorare il suo passato (il suo nome appare al quinto posto in un comunicato del Comitato Nazionale di Liberazione nell’ambito dell’imponente opera di ripulitura dai fascisti, il che equivale ad una condanna a morte) hanno lasciato delle tracce indelebili sulla sua salute. Ne sono la prova i continui sintomi psicosomatici: insonnia disturbata da incubi con derivante spossatezza diurna, crampi allo stomaco, disappetenza, atteggiamento e comportamento spesso burbero ed irascibile. Egli è instabile e molto spesso autoritario.
Il suo passato è ambientato soprattutto in Austria fin dal tempo del cosiddetto „Affare Waldheim“ e delle sue varie e ben note argomentazioni: „Certe cose io non le ho mai fatte! Ho solo esercitato la mia professione di poliziotto! Questo è tutto.“
„Quando venni chiamato per essere inserito nell’unità speciale Muti, mi ci precipitai subito. Lì si lavorava davvero bene, capisci? Era tutto estremamente efficiente, vi erano impiegati i migliori detective, venivano utilizzati i migliori archivi, erano a disposizione i mezzi necessari… Questo ha caratterizzato da sempre il mestiere di poliziotto, ed è ciò che io ho sempre fatto. Un poliziotto non deve prendere decisioni politiche ma semplicemente svolgere al meglio il suo lavoro. “
La figura del Commissario De Luca – a mio avviso – è riuscita alla perfezione a Lucarelli ed è di estrema credibilità: in tutte le sue contraddizioni, i suoi problemi di salute ed il suo comportamento.
Egli non è il super Commissario (nonostante le sue indubbie capacità di intuito per i crimini), inattaccabile e sempre nel giusto, ma piuttosto un uomo come forse tanti altri, anche ai nostri giorni – e non solo in Italia – con il suo passato e con i suoi punibili comportamenti (E dunque chi scaglia la prima pietra?)
Tra allarmi coprifuoco e attentati di partigiani De Luca – appena rientrato nella polizia criminale dalla Polizia di Stato - deve risolvere l’omicidio di un eroe molto amato dalle donne. Gli indizi riportano ad una delle peggiori crisi politiche. Conciso e pregnante, non tuttavia privo di poesia nella narrazione, questo primo caso di De Luca, viene riassunto e risolto dall’autore in meno di tre giorni (e in circa poco più di 100 pagine).
La lettura ci tocca come un breve ma intenso intermezzo.
La tipologia narrativa che inizialmente appare scarna, ma che invece cela molto di più, abbisogna di adattamento ma è assolutamente affascinante.
Lucarelli conduce il lettore senza avvertimenti in un circolo oscuro di lotte di potere, metodi alla Gestapo e infiltrati funzionari di polizia, dal quale all’inizio mi sentivo sopraffatto.
Pertanto consiglio di leggere prima di iniziare il racconto, la nota finale in cui vengono spiegate alcune vicende e contesti politici.
Recensione originale in lingua tedesca nel sito www.krimi-couch.de
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sere91
Registrato: 14/10/06 15:31 Messaggi: 14355 Residenza: Catania
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Inviato: Ven Mag 04, 2007 16:34 Oggetto: |
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grazie genzi x la pazienza costante nello scrivere gli articoli!!! _________________ SERENA
"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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alessina 91
Registrato: 12/06/06 12:18 Messaggi: 1493 Residenza: Empoli [Firenze]
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Inviato: Ven Mag 04, 2007 21:00 Oggetto: |
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Grazie a te Alessandro che ci permetti attraverso i personaggi che interpreterai, di scoprire nuove cose e di incuriosirci sempre di più per tutto per quello che fai..
Grazie dio cuore anche a Genziana che con sempre molta disponibilità inserisce nuovi articoli..
In bocca al lupissimo Alessandro..un bacione..
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Sab Mag 05, 2007 00:36 Oggetto: 'IL COMMISSARIO DE LUCA' aspettando l'INIZIO delle RIPRESE |
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Mentre il 7 MAGGIO inizio delle riprese si avvicina,
con l'indispensabile collaborazione di Manila 'lila'
le traduzioni dell'inchiesta DE LUCA in GERMANIA
„L’estate torbida“ . „Der trübe Sommer“
Il volume „Der trübe Sommer“ viene pubblicato in tedesco nel 2000 dalla casa editrice Piper e viene qui definito un piccolo capolavoro dal Dr. Wolfgang Reuter che fa parte della redazione del Krimi-Couch-Team.
„Un piccolo capolavoro“ di Dr. Wolfgang Reuter
Lucarelli fa un racconto molto esplicito degli avvenimenti in Italia prima e dopo la fine della guerra. Offre una rappresentazione puntuale realistica e dei personaggi.
Non giudica, né condanna, si mantiene neutrale e lascia parlare gli stessi protagonisti. Il Commissario De Luca gli sta particolarmente a cuore. Già solo per il fatto di aver descritto con sentimento e con psicologica e dettagliata precisione i protagonisti del romanzo può essere definito un capolavoro.
Il romanzo è di facile e scorrevole lettura, e se ci si limita ad osservare lo sviluppo dell’azione presenta una lingua diretta, colma di tensione e assai varia. Ma se si è in grado di leggere tra le righe, allora si che Lucarelli ci da molto di più.
Per quel che mi riguarda posso dire che sono rimasto affascinato dall’efficienza di questo scrittore, da come sia riuscito ad ottenere una descrizione così realistica dei rapporti di quegli anni con mezzi stilistici si tanto ridotti. Molti altri avrebbero impiegato più di 600 pagine per presentare la stessa storia, senza tuttavia aggiungere niente di più a ciò che ha magistralmente delineato lui. Egli ha il preciso intento di riportare alla luce gli avvenimenti dell’Italia pre e post bellica.
E nella descrizione delle persone risulta delicato ed inesorabilmente conseguente. Non attribuisce mai colpe, non condanna né giudica, si mantiene neutrale e rimane sullo sfondo lasciando che siano i personaggi a parlare tra loro. Chi gli sta particolarmente a cuore è il Commissario De Luca. Già l’infinita capacità di immedesimazione e la psicologica precisione descrittiva dei dettagli, per non dire addirittura l’immenso amore con il quale egli descrive e rappresenta questa figura, è già di per sé una prova di grande maestria.
Al primo impatto questo romanzo è di snella e facile lettura, e se ci si limita a considerare lo svolgersi delle azioni spesso siamo di fronte ad un linguaggio diretto, elegante, carico di tensione e vario. Ma chi possiede un sensore per carpire le cose che sono contenute tra le righe profitterà ben molto di più dalla prosa di Lucarelli.
In sintesi: con questo libro Carlo Lucarelli è riuscito a offrirci un piccolo capolavoro.
Recensione originale in lingua tedesca nel sito www.krimi-couch.de
sopra a destra il "grado" indica il voto base 100° attribuito dal critico al libro!
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Sab Mag 05, 2007 00:48 Oggetto: 'IL COMMISSARIO DE LUCA' aspettando l'INIZIO delle RIPRESE |
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Mentre il 7 MAGGIO inizio delle riprese si avvicina,
con l'indispensabile collaborazione di Manila 'lila'
le traduzioni dell'inchiesta DE LUCA in GERMANIA
„Via delle oche“ . „Der rote Sonntag“
Prima Edizione nel 1996 con il titolo „La Via delle oche“, prima edizione tedesca solo nel 2001 presso la Casa Editrice Piper. 197 pagine. Ambientazione Nord Italia , dal 1930 al 1949.
In Breve
Il commissario De Luca si alza il bavero del cappotto. Un vento freddo aleggia sulla umida giornata bolognese. Siamo nell’Aprile del 1948.
La città è avvolta dal nervosismo e dalla paralizzante tensione delle prime elezioni democratiche, quando De Luca arriva in Via delle Oche, il malfamato quartiere a luci rosse.
In quella zona è stato trovato il cadavere del comunista Ermes Ricciotti, operaio di una casa chiusa che pare essersi impiccato. Gli indizi sul luogo del delitto fornirebbero tuttavia un’altra versione dei fatti, ma per ordini superiori l’inchiesta di De Luca viene smorzata sul nascere. Fino a quando egli però non entra in contatto con „Tripolina“, la riservatissima proprietaria della casa chiusa dagli scuri capelli neri. Con un ferreo codice morale tutto suo il commissario si aggira in un intrigo di menzogne, imbrogli e brame di potere.
Ma anche su di lui incombe minaccioso il suo oscuro passato fino a poter diventare fatale.
„Autentico, vivace e intenso“ di Jörg Kijanski
Bologna, Mercoledì, 14. Aprile 1948.
„La via delle oche“ (tradotto in tedesco con il titolo „La domenica tinta di rosso“ “Der rote Sonntag“) è un’accattivante e senza dubbio ben riuscita combinazione di plot da romanzo giallo, competenze poliziesche e pillole perfette di storia, che ha come sfondo le prime elezioni democratiche del dopoguerra.
Anche per il capo della Polizia di Bologna esiste un unico scopo: mantenere l’incarico anche dopo le elezioni.
Non serve dunque provocare ulteriormente la popolazione già di per sé esasperata dalla campagna elettorale, ad esempio con l’esequie del funerale di Orlandelli da Padre Lombardi, „il microfono di Dio“, che vuole tenere il discorso funebre. Il Capo della polizia non vuole nemmeno immaginare la reazione dei comunisti e quindi il funerale deve attendere.
E come si comporta con la morte del fotografo Osvaldo Piras? Nella stessa identica maniera di Ermes Ricciotti, e cioè non si sa assolutamente quale sia alla fine il risultato dell’inchiesta.
Il caso non interessa più a nessuno, tanto meno al Commissario De Luca. Non sappiamo a che cosa potrebbe condurre. Pertanto si è deciso unanimemente che sarebbe un errore politico causare proprio in quel momento un vortice gigantesco. Io non sono d’accordo ma mi adeguo seppur dispiacendomi.
Ma De Luca è un poliziotto nel corpo e nell’anima e continua ad indagare arbitrariamente per conto proprio, nonostante l’ombra oscura del suo passato incomba su di lui come una spada di Damocle. Cosa sarebbe accaduto se i suoi superiori fossero venuti a sapere che egli un tempo stava ben in alto nella lista nera dei condannati a morte dai partigiani, in quanto sostenitore dei fascisti di Mussolini (a tale proposito si rimanda alla recensione di Carta Bianca). Egli era sì uno dei migliori poliziotti ma nel 1948 ci si gloriava di tutto ma non certo di questo. Dunque meglio allearsi subito con i comunisti, per far mandare a Roma senza esitazioni un superiore spiacevole.
Ciò che Carlo Lucarelli fa qui vedere riguardo alla storia contemporanea ambientata sullo sfondo delle elezioni (le vicende vengono riassunte all’inizio di ogni capitolo sotto forma di informazione breve) è estremamente vivace e si inserisce sistematicamente nelle inchieste.
Altrettanto autentica risulta la descrizione della caccia alle poltrone e ai ruoli di responsabilità occorsa all’interno della polizia e lo stesso De Luca ne esce in maniera simpatica, nonostante il suo passato decisamente più che ambiguo e discutibile .
Ma forse anche soltanto perché solo lui – unitamente a Pugliese - sono gli unici ad essere veramente interessati alla soluzione degli omicidi.
In questo senso l’autore ha trovato davvero un finale divertente e assolutamente non prevedibile.
Si tratta di un breve romanzo giallo - che ha valso all’autore il premio letterario Mystery - di facile lettura e con un lieve accenno alla storia contemporanea.
Recensione originale in lingua tedesca nel sito www.krimi-couch.de
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sere91
Registrato: 14/10/06 15:31 Messaggi: 14355 Residenza: Catania
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Inviato: Sab Mag 05, 2007 07:35 Oggetto: |
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grazie delle info genziana! _________________ SERENA
"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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sere91
Registrato: 14/10/06 15:31 Messaggi: 14355 Residenza: Catania
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Inviato: Sab Mag 05, 2007 07:36 Oggetto: |
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grazie delle info genziana! _________________ SERENA
"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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anonimo Ospite
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Inviato: Sab Mag 05, 2007 11:51 Oggetto: |
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Grazie infinite Giuly!
un bacio!
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