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ALESSANDRO il 9 settembre a Dante 09 - Seconda edizione
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 19:43    Oggetto: ALESSANDRO legge Il Purgatorio 'DANTE09' a RAVENNA il 9/9 Rispondi citando





              PASSAGGI NEI CORPI

Dante descrive il Purgatorio come la terra di confine, il passaggio obbligato dei corpi per l’espiazione dei sette peccati capitali. Il Purgatorio è il momento di passaggio dove il legame con la vita terrena si fa ancora fortemente sentire ma potente è il richiamo che esercita la perfezione celeste.
Passaggi nei corpi è il cammino di risalita compiuto attraverso versi poetici recitati da uno dei principali attori del cinema italiano, Alessandro Preziosi, e ricreato in forma e movimento dalla CRDL Compagnia Mvula Sungani, innovativo coreografo e danzatore, già presente con la sua compagnia all’edizione 2006 di Dante09. Un’integrazione di due linguaggi: quello vocale-poetico di Alessandro Preziosi e quello coreografico Modern Black della Compagnia Mvula Sungani. Una “danza di mezzo” – come la definisce Mvula Sungani – per il racconto del luogo di mezzo per eccellenza.

www.dante09.it . www.crdl.it . www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=6088




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genziana



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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 20:09    Oggetto: ALESSANDRO legge Il Purgatorio 'DANTE09' a RAVENNA stasera Rispondi citando


- numero 35 del 07/09/2007 ha scritto:



        Un mese per conoscere Dante


A cura di: Federica Ferruzzi e Elena Nencini

In calendario eventi e incontri dall’8 al 25 settembre


RAVENNA - Torna settembre e si rinnova il legame tra il Sommo poeta e la città che ne ospita le spoglie, che fin da quella lontana notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 (anno in cui Dante morì), vennero gelosamente custodite e negate ai fiorentini che ne rivendicavano il possesso. Lungo il calendario di iniziative pensato per la manifestazione che da anni approfondisce la vita e l’opera del Poeta, e che anche quest’anno, grazie all’unione tra i programmi proposti da Dante 09 - organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio - e dal Settembre Dantesco - realizzato dal Comune, biblioteca Classense e Opera di Dante - si protrarrà fino alla fine del mese.

Il programma di “Dante 09”
La prima parte del mese sarà occupata dalle iniziative organizzate dalla Fondazione e dirette artisticamente da Davide Rondoni, e prenderà il via l’8 settembre con un percorso che da San Vitale porterà al monumento funebre realizzato dal Morigia. Intitolato “Cammino del vento”, l’evento di inaugurazione di questa seconda edizione vuole essere un omaggio all’elemento naturale (il vento appunto) più caro a Dante, e vedrà protagonista Iaia Forte e le musiche di Tonelli Sax ensemble. A seguire, in piazza San Francesco, si procederà con la lettura del primo canto del Purgatorio, da cui è tratto il verso guida dell’edizione, che recita “Per correr miglior acque alza le vele”. Il giorno successivo avverrà invece la celebrazione del 686° annuale della morte di Dante. Dopo l’incontro a Palazzo Merlato delle 9.30 ci si ritroverà alla biblioteca Classense (ore 10) per l’incontro a cura del professore Saverio Bellomo dell’Università di Venezia dal titolo “Dante letto da Boccaccio”. Intorno alle 11 la chiesa di San Francesco ospiterà la “messa di Dante”, presieduta dal cardinale Pio Laghi. Durante la liturgia l’ensamble Myrice e il quartetto Corelli eseguiranno “O Padre nostro” e “Vergine Madre figlia del tuo figlio”, di Lorenzo Perosi, rispettivamente tratti dai canti XI del Purgatorio e XXXIII del Paradiso. Alle 12 il ritrovo sarà alla tomba del poeta, con l’offerta dell’olio da parte del Comune di Firenze. E per respirare in pieno l’atmosfera medievale, dalle 10 alle 19 in piazza del Popolo verrà allestito un mercatino con musici e giullari, a cura dell’associazione “Quelli del Ponte”. In conclusione, alle 21, in piazza San Francesco si svolgerà una serata di danza e poesia dal titolo “Passaggio nei corpi”, che vedrà protagonista Alessandro Preziosi. I successivi appuntamenti di questa rassegna si protrarranno fino al 15 settembre, ospitando incontri che, a vario titolo, approfondiranno l’autore con interventi a metà tra il passato e il presente. Alle 18 di lunedì 10, nel giardino della Fondazione Casa di Oriani, il critico Piero Boitani proporrà “Figure della visione”, un viaggio tra immagini e grandi testi di ogni epoca, mentre alle 21 sarà dato spazio ad una performance di poeti dal vivo con l’incontro “Dante è uno sciamano?”. Martedì si parlerà di laicità e religione nella vita pubblica con Angelo Panebianco e Carlo Cardia, ma ci sarà spazio anche per i biglietti e le telefonate raccolte l’11 settembre 2001 alle Twin Towers. Medioevo però era anche musica, ed è per questo che alle 21, in piazza San Francesco, sarà conferito un premio speciale, il premio Casella, a Morgan, una tra le personalità più curiose del panorama musicale italiano. Vincenzo Mollica e Vito sono invece i protagonisti della serata di mercoledì 12 in Piazza San Francesco con l’incontro “Facce da commedia”. Il critico cinematografico e di spettacolo di RaiUno e l’attore bolognese prenderanno spunto dalla “Commedia” dantesca per un viaggio attraverso la commedia all’italiana. Gli appuntamenti proseguiranno fino alle 21 di sabato 15, quando, in piazza San Francesco, gli attori Lucrezia Lante Della Rovere, Andrea Soffiantini e Ivan Segreto Duo chiuderanno la seconda edizione di Dante09, con “La poesia dell’anima e della ragione. Poetry and Blues”. Testi del ’900 accompagnati dalle sonorità del genere universalmente riconosciuto come la vera “musica dell’anima”. Da ricordare inoltre che nel pomeriggio di sabato (alle 17 in piazza San Francesco) sarà proposta l’esperienza “Dante in rete”, ovvero il lungo lavoro di studi sul Poeta realizzato dai ragazzi dell’istituto Camillo Morigia di Ravenna.

Settembre Dantesco
“Dante 09” passerà il testimone al “Settembre dantesco”, che dal 16 al 25 settembre proporrà la X edizione promossa dal Comune di Ravenna, dall’istituzione biblioteca Classense e dall’Opera di Dante, gli enti istituzionali che curano e promuovono le celebrazioni annuali della morte del Poeta. La manifestazione, curata da Franco Cardini, insigne storico, e da Donatino Domini, direttore della Classense, con il coordinamento artistico di Andrea Vitali, avrà per titolo “Dante: I piaceri del corpo e della mente”, e si svilupperà con spettacoli, concerti, conferenze e convegni. Il primo appuntamento sarà alle 21 di domenica 16 settembre in piazza San Francesco con lo spettacolo “La Selva Oscura”, ovvero Visioni apocalittiche nell’Inferno dantesco, che vedrà la partecipazione di Ivano Marescotti. Lunedì 17 settembre, nei Chiostri Classensi alle 21, Peter Kuon, dell’Università di Salisburgo, proporrà l’incontro “Dante letto da Petrarca”, mentre alla stessa ora del giorno successivo si parlerà di poesia e profezia, ovvero “del dispiegamento delle verità occultissime attraverso il velame dei versi strani” con Mariateresa Fumagalli e Beonio Brocchieri, dell’Università statale di Milano. Insieme all’insigne conoscitore della cultura alimentare Massimo Montanari mercoledì 19 Settembre si affronterà l’incontro “De Necessitate et vanitate”, ovvero come si mangiava e come ci si vestiva, tra necessità e piacere, al tempo del Poeta, a cui interverrà anche Maria Giuseppina Muzzarelli dell’Università di Bologna. Montanari tornerà a parlare di cibo, e in particolare di pane, il 24 settembre insieme a Bruno Gambacorta. Alle 18.30 del 21 settembre Franco Cardini, docente all’Università di Firenze, affronterà invece l’incontro “Dante e l’Islam”, mentre sabato 22, alle 21, Cosimo Cinieri in qualità di voce recitante e Ivano Marescotti proporranno “L’aiuola che ci fa tanto feroci”. Gli incontri si concluderanno alle 21 del 23 settembre, con il suggestivo appuntamento dal titolo “Quello che Paolo avrebbe detto se Francesca l’avesse lasciato parlare. Paolo prende la parola”, condotto da Paolo Fabbri, dell’istituto universitario di Architettura di Venezia. A conclusione, martedì 25 Settembre, nella basilica di San Francesco alle 21, il coro gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium diretto da Nino Albarosa si esibirà in un Magnificat.

Lectura Dantis
Da quest’anno il Centro dantesco di Ravenna propone il progetto “Lectura Dantis” dedicato alla Divina Commedia. A cominciare dal 17 settembre (tutti i lunedì dalle 18 alle 19.30 fino al 26 maggio del 2008) padre Alberto Casalboni leggerà e commenterà l’Inferno nel Seminario arcivescovile di Ravenna. Spiega frate Maurizio Bazzoni, direttore del Centro, “tutti gli eventi che il Settembre dantesco e Dante 09 propongono possono mettere curiosità, così è nata l’idea di proporre una rassegna di letture. Vorremmo offrire un percorso per tutte e tre le Cantiche, con l’idea di fare un incontro ciclico. Non ci aspettiamo le grandi folle di Sermonti, ma speriamo di incuriosire le persone”.
A proposito di Dante, frate Maurizio pensa: “sentiamo che in qualche modo ci appartiene il suo percorso umano. Al di là della specificità della fede, l’arte – quella con la A maiuscola – in sé è espressione del trascendente. Riconosciamo il Dante credente, nonostante le critiche alla Chiesa, a cui chiede di essere più vicina all’uomo. L’apertura al dialogo, tipica della spiritualità francescana ha radici proprio nella novità del testo dantesco, nella valorizzazione della dignità dell’uomo e del peccatore, in cui si trova sempre qualcosa di valido”. Il Centro dantesco è un punto di incontro fra le persone, un modo per essere vicini alla tomba di Dante. Questo ci porta a conoscere molte persone con cui si instaurano anche dei legami affettivi, come è avvenuto con la traduttrice iraniana Farideh Maghdavi. Per quanto riguarda il Museo dantesco i progetti sono momentaneamente fermi, a frate Maurizio piacerebbe uno spazio più grande per realizzare un vero e proprio percorso ‘didattico’ sul poeta fiorentino, con strumenti multimediali, ma credo che, per il momento, dovremo rimandarlo”.

Centocanti
Un poeta che riesce ancora a essere moderno, come dimostra l’associazione Centocanti, nata nel 2005 da una decina di studenti dell’Università Cattolica di Milano, appassionati all’opera di Dante Alighieri ed in particolar modo alla Divina Commedia. Il presidente Paolo Valentini, che è stato di recente a Ravenna per moderare un incontro della Scuola Estiva internazionale in Studi Danteschi (organizzata sempre dal Centro dantesco), racconta: “l’intuizione da cui tutto ha avuto origine è che Dante è capace di parlare al cuore e alla mente di ogni uomo, nel medioevo così come nel XXI secolo, mentre oggi il poeta fiorentino è sempre più ingabbiato in ambiti specialistici e accademici, diventando oggetto di studio solamente per gli ‘addetti ai lavori’. Da questa intuizione è cominciato un lavoro con alcuni professori ed amici per provare a restituire Dante a chi ne è legittimo possessore, ovvero la gente: per questo il primo obiettivo è stato quello di diffondere la conoscenza della Commedia in particolar modo tra i giovani, proponendo l’apprendimento a memoria dei canti”. Ogni ragazzo deve infatti imparare a memoria un canto, continua Valentini: “io ho imparato il I canto dell’Inferno, siamo partiti con un gruppo tra i 20 e i 26 anni, ma quest’estate siamo riusciti a ‘raccogliere’ 150 iscritti grazie agli incontri nelle scuole, arrivando così a quota 230. Dante piace ai giovani perchè ha una visione del mondo che non è banale, è chiara, molto attuale”.



        Dante e le lingue del mondo

Nel 1995 nasce il progetto Dante, a cura di Walter Della Monica, con la prima lettura di tutta la Divina Commedia, raccontata e letta da Vittorio Sermonti nella basilica di San Francesco, un progetto terminato nel 1997 con un’anteprima dell’ultimo canto della Commedia davanti a papa Giovanni Paolo II. Dal 1998 le letture sono poi proseguite con la rassegna internazionale “La Divina Commedia nel mondo” (sempre nella basilica di San Francesco) allo scopo di far conoscere le numerose lingue nelle quali è conosciuta l’opera di Dante: giapponese, russo, afrikaans, vietnamita, ecc. Quest’anno si comincia venerdì 14 settembre con la lettura del I canto dell’Inferno prima in italiano di Francesca Sarah Toich, seguita dalla versione nepalese di Binod Prasal Dhital, letta da Guna Raj Luitel. Venerdì 21 settembre invece il I canto del Purgatorio sarà letto in italiano da Alessandro Sorrentino, seguito da Kamilla F. Danilcenko che leggerà la versione bulgara di Ivan Ivanov Ljuben. La rassegna si conclude venerdì 28 settembre con il XXXIII canto dell’Inferno letto in italiano da Raoul Grassilli e poi in inglese d’Irlanda da Ciaran Carson nella sua versione.
Gli appuntamenti sono alle 21 nella basilica di San Francesco.

“I found myself...”
Sono diverse le traduzioni della Commedia in tutto il mondo, e pur “suonando” diversamente, gli endecasillabi mantengono intatta la suggestione di uno dei racconti più conosciuti e più tradotti. L’incipit dell’opera dantesca “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura chè la diritta via era smarrita” in anglo-americano viene reso dal traduttore Allen Mandelbaum con “When I had journeyed half of our life’s way, I found myself within a shadowed forest, for I had lost the path that does not stray”. Indubbiamente più melodiosa la lingua francese. Le prime terzine del V canto “Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia e tanto più dolor, che punge a guaio”, vengono tradotte da Jacqueline Risset con “ Je descendis ainsi du premier cercle dans le second, qui enclòt moins d’espace, mais douleur plus poignante, et plus de cris”. Particolarmente suggestivo il XXXIII canto dell’Inferno letto in lingua spagnola. Qui l’eterna condanna del conte Ugolino “La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a’ capelli del capo ch’elli avea di retro guasto”, suona come “La boca alzò de su feroz comida el pecador. Limpiòla en la melena de la cabeza por detràs herida”. A rimanere affascinati dal racconto del viaggio ultraterreno sono anche i tedeschi. Nella lingua germanica la terzina del XIX canto del Paradiso “Parea dinanzi a me con l’ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l’anime conserte” viene infine resa con “So zeigte sich vor mir mit offnen schwingen das schone Bild.in dem die Freuden schienen der Seleen. Die beglueckt zusammenhingen.”.
Ma anche il santalbertese Francesco Talanti (1870-1946) ci ha lasciato alcuni saggi di traduzione della Commedia in romagnolo:
E prem cant d’l’Inferan
An sera piò un zuvnot e gnanca anzian
quand am truvè int’un bosch ch’l’era tant scur
senza un sintir in vel, e fura d’man.



      “Ravenna sta come stata è molt’anni”

Luoghi danteschi della nostra provincia

Dante nella Divina Commedia ricorda Ravenna con questi versi:


“Siede la terra dove nata fui
sulla marina dove’l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui”. (Inf.V.97-99)

sul litorale dell’Adriatico, dove il Po discende con i suoi affluenti; Dante vuole anche precisare la condizione politica della città che lo ha ospitato:

“Ravenna sta come stata è molt’anni,
l’aquila da Polenta la si cova,
sì che Cervia ricopre co’ suoi vanni”
(Inf. XXVII. 4042)

E, nel contempo, introduce e mette in relazione con la storia di Ravenna la vicina Cervia, l’antica città del sale.
L’uscita da Ravenna più vicina alla città è, però, la pineta,

“per la pineta in su’l lito di Chiassi”
(Purg. XXVIII.20)

che al tempo di Dante era ambiente di grande estensione e densità, una vera e propria foresta,

“la divina foresta spessa e viva”
(Purg. XXVIII.2)

nella quale egli dovette immergersi, uomo nella natura, prima che poeta alla ricerca di ispirazione.
E anche Faenza e Imola sono ricordate per i loro fiumi:

“Le città di Lamone e di Santerno,
conduce il lioncel dal nido bianco
che muta parte da la state al verno”.
(Inf. XXVII.49-51).
(da “itinerari letterari”, a cura di Laura Vestrucci)






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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 20:31    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE GIULY.. QUANTI BELLI ARTICOLI E INFO!
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 21:44    Oggetto: RAVENNA - 2^ edizione 'DANTE09' - Il cammino del vento 8/9 Rispondi citando


ha scritto:



          Dante09: successo ieri sera
          del “Cammino del vento”.


domenica 9 settembre 2007

Ha preso il via ieri sera, con un grande successo di pubblico, la seconda edizione di Dante09 dedicata alla cantica del Purgatorio, settimana di eventi voluti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione artistica di Davide Rondoni.
L’apertura alle ore 21 è stata condotta da una delle più brave e versatili attrici di cinema e di teatro, Iaia Forte, che, accompagnata dalla Compagnia Oplas Teatro Danza - già entusiasmante interprete nel settembre 2006 del Cammino del Fuoco - e dal Tonelli Sax Ensemble, è stata protagonista del Cammino del Vento.
Dopo il suggestivo Cammino del Fuoco che inaugurò l’edizione 2006 (con un seguito di oltre 3000 persone), lo spettacolo itinerante dell’edizione 2007 è partito dalla Basilica di San Vitale per arrivare alla Tomba di Dante attraversando il centro storico di Ravenna. Il percorso era intitolato ad un altro degli elementi naturali tanto cari al Sommo Poeta, che fa spesso del vento il soggetto delle sue terzine sia nelle descrizioni più propriamente “paesaggistiche” che in un più ampio senso metaforico e liturgico.










Brani di poesia di autori del ’900 che hanno trovato in Dante la propria ispirazione sono stati declamati da Iaia Forte tra le performance sui trampoli e aeree degli Oplas e le musiche dei dieci sax del Tonelli Ensemble lungo tutto il percorso.
Al termine del cammino, la serata si è conclusa in piazza San Francesco con la lettura del primo canto del Purgatorio e di altri testi poetici.



"Dante09"


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genziana



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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 22:01    Oggetto: RAVENNA - 2^ edizione 'DANTE09' il 686° morte di Dante 9/9 Rispondi citando


ha scritto:



Celebrato il 686° annuale della morte di DANTE


domenica 9 settembre 2007

Si è svolta questa mattina la celebrazione del 686° anniversario della morte di Dante, organizzato dal Comune e dalla Biblioteca Classense.
Alle 9.30 da piazza del Popolo è partito il corteo alla volta della sala Muratori della biblioteca Classense, a cui hanno partecipato le autorità cittadine, tra cui gli assessori alla cultura del Comune Alberto Cassani, della Provincia Massimo Ricci Maccarini, il direttore dell’istituzione Biblioteca Classense Donatino Domini e una delegazione del Comune di Firenze. In testa al corteo il gonfalone della città di Firenze portato da figuranti con i costumi dell’epoca di Dante e i rappresentanti dell’associazione “Quelli del Ponte” anch’essi in costume.

Nella Sala Muratori della Classense, Cassani ha dato il via alla celebrazione del 686° annuale di Dante ringraziando il rappresentante dell’amministrazione comunale fiorentina, Stefano Marmugi, presidente del quartiere centro storico, sottolineando l’importanza di tenere viva la collaborazione tra le due città che condividono il privilegio straordinario di aver fatto parte della vita del Poeta: "Rafforzeremo questo vincolo nella prospettiva del 2019, anno in cui Ravenna si candiderà a capitale europea della cultura, e del 2021 in occasione del 7° centenario della morte di Dante”.

Per Cassani è stata inoltre l’occasione per rendere omaggio alla figura del filologo Francesco Mazzoni, grande studioso di Dante, presidente per lungo tempo della Società Dantesca e amico della nostra città, scomparso nel gennaio scorso. “ Con il suo lavoro di ricerca filologica – ha dichiarato - Mazzoni ha dato un contributo determinante al progresso della nostra conoscenza sull’opera dantesca avvicinandoci concretamente alla autentica parola di Dante. In questo nostro tempo dominato dal cosiddetto circo mediatico, credo sia giusto ogni tanto anche un piccolo elogio per il lavoro spesso oscuro dei filologi”.

Dal canto suo, il rappresentante fiorentino, Stefano Murgi, ha sottolineato l’attualità del pensiero dantesco anche in chiave politica e ha aggiunto: “Con Dante, Ravenna ha un grande tesoro culturale che appartiene al mondo intero. Questo dato lega le nostre due città. E per questo voglio offrire fin d’ora tutto il nostro appoggio e collaborazione affinché si realizzi l’obiettivo del Ravenna capitale europea della cultura per tutti i cittadini italiani”.

La mattinata è proseguita con la conferenza del professore Saverio Bellomo sul tema “Dante letto da Boccaccio”.
Alle 11, nella Basilica di San Francesco è stata celebrata la Messa solenne officiata dal Cardinale Pio Laghi, Prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica e Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Alle 12 davanti alla tomba del Poeta si è svolta la cerimonia dell’offerta dell'olio, da parte del Comune di Firenze, che alimenterà la lampada votiva per un altro anno.
Per tutta la giornata è allestito in piazza del Popolo un mercatino di stampo medievale a cura dell’Associazione “Quelli del ponte”.



Note sulla conferenza “Dante letto da Boccaccio”

Tra la fine del 1373 e l’inizio dell’anno successivo, Giovanni Boccaccio tenne nella chiesa di Santo Stefano in Badia, su incarico del Comune di Firenze, una serie di pubbliche letture della Commedia, che si protrasse fino quasi alla metà dell’Inferno.
Era questo solo l’ultimo episodio di una lunga attività di dantista iniziata con un carme latino in onore del poeta, proseguita con una biografia dell’Alighieri e con un accurato lavoro filologico: l’allestimento del testo della Commedia, della Vita nova e di 15 canzoni.
Né disdegnò il ruolo di copista, trascrivendo almeno tre volte, tante quanti sono i manoscritti di suo pugno conservati, l’intero poema.
Il lettore, se esibisce ottime credenziali in fatto di competenza, mostra anche un forte coinvolgimento personale e professionale. In altre parole l’artista prende il posto talvolta del critico, con affermazioni volte a giustificare e illustrare più la propria poetica che quella di Dante.
Un caso emblematico è rappresentato dall’interpretazione dell’episodio di Francesca da Rimini, in cui l’alta concezione della donna del Certaldese, fa aggio sulla condanna dantesca in una strenua, quanto fuorviante sul piano interpretativo, apologia.
La Commedia del resto costituì un modello fondamentale nella produzione di Boccaccio, dapprima nella smaccata imitazione costituita dall’Amorosa visione, che appunto è una visione allegorica in terza rima. Poi il poema venne per così dire digerito e lasciò il suo vitale nutrimento alla radici di un’opera apparentemente antitetica: proprio il Decameron, i cui debiti contratti con la Commedia, sono tanto rilevanti, quanto meno palesi sia nell’impostazione generale, sia in alcuni luoghi specifici. Occorrono raffinati strumenti di analisi per individuarli e comprenderne la funzione, perché il rapporto di Boccaccio con Dante spazia dall’imitazione, all’emulazione e persino alla parodia, la quale è l’estremo omaggio che uno scrittore medievale può tributare a un riconosciuto maestro.



Saverio Bellomo è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana all’Università di Ca' Foscari di Venezia. Ha insegnato nelle Università di Trento e di Roma Tre. Si è occupato principalmente di Dante e in particolare dell’antica esegesi dantesca: ha curato l’edizione critica dei commenti alla Commedia di Jacopo, figlio del poeta (Padova, Antenore, 1989), di Guglielmo Maramauro, nobile napoletano amico di Petrarca e Boccaccio (Padova, Antenore, 1998), e di Filippo Villani, nipote del più famoso Giovanni (Firenze, Le Lettere, 1989). Ha dedicato un volume ai commentatori del poema attivi prima dell'avvento della stampa (Dizionario dei commentatori danteschi. Esegesi della “Commedia” da Iacopo Alighieri a Nidobeato, Firenze, Olschki, 2004) e alcuni studi a Petrarca e a Boccaccio.
Ha collaborato con varie riviste scientifiche. Fa parte dei comitati scientifici della riviste “L’Alighieri” e “Filologia italiana”, dell'“Edizione nazionale dei Commenti danteschi” e della direzione della collana “Scrittori Italiani Commentati” della casa editrice Antenore.






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sere91



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MessaggioInviato: Dom Set 09, 2007 23:58    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE GIULY.. FAI UN LAVORO DI RICERCA MAGNIFICO!!! Embarassed Embarassed
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SPADINA



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 14:27    Oggetto: raccontateci... Rispondi citando


qualcuno che c'era potrebbe raccontarci la serata..sono sicura che Ale sia stato fantastico come sempre..ma vorrei i particolari...Vittoria era presente???
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Annalaura93



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 15:19    Oggetto: Rispondi citando


grazie tante genziana,grazie! Very Happy
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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 16:20    Oggetto: Rispondi citando




Grazie Genziana!!!!

Se posso postarla qui Embarassed volevo farvi vedere quanto è affascinante e originale la fermata della metropolitana di NAPOLI (fermata DANTE a Piazza Dante) dove si legge la frase
tratta dal Convivio di Dante che Joseph Kosuth ha scritto alla sua maniera - tubolare neon luminoso - su una grande parete:

"lo colore e la luce sono propriamente; perché solo col viso comprendiamo ciò, e non con altro senso. Queste cose visibili, sì le proprie come le comuni in quanto sono visibili, vengono dentro a l'occhio - non dico le cose, ma le forme loro - per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente, sì quasi come in vetro transparente. E ne l'acqua ch'è ne la pupilla de l'occhio, questo discorso, che fa la forma visibile per lo mezzo, sì si compie, perché quell'acqua è terminata - quasi come specchio, che è vetro terminato con piombo -, sì che passar più non può, ma quivi, a modo d'una palla, percossa si ferma; sì che la forma, che nel mezzo transparente non pare, [ne l'acqua pare] lucida e terminata".




Citazione:
Viaggio in treno e visita guidata alle opere degli artisti Mercoledì il presidente inaugurerà la nuova stazione di Piazza Dante. I lavori del nuovo tratto erano iniziati nel 1999
Ciampi nel metrò dell'arte


DANIELA D'ANTONIO

daniela d'antonio
È cambiata la piazza di sopra, è tornato Dante e al posto delle auto in divieto di sosta c'è una grande area pedonale con il pavimento di pietra lavica. Ma è cambiata soprattutto di sotto, piazza Dante: cinque piani con le pareti coperte di cristalli e rifinite d'acciaio come ha voluto Gae Aulenti. Gli operai lavorano a tutte le ore per le ultime rifiniture: si scende fino a trenta metri di profondità per raggiungere i treni e si attraversa un «museo» di arte contemporanea. Un percorso che mercoledì, il giorno dell'inaugurazione, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi farà al contrario: dai vagoni, arriverà su, nella piazza. Poi, dalle 13 in poi toccherà ai napoletani: per tutto il giorno sarà possibile varcare gli ingressi della stazione senza biglietto, Tre guide accompagneranno i cittadini nella visita.
La visita del presidente - Ciampi partirà, a bordo dei treni, dalla stazione Salvator Rosa, quella disegnata dall'atelier Mendini. Non farà sosta al Museo e andrà direttamente alla stazione di piazza Dante dove è stato studiata per lui una risalita speciale per fargli ammirare la stazione e le opere d'arte che la decorano. Lo guideranno la stessa Aulenti, il presidente della Regione, Antonio Bassolino, il sindaco Rosa Russo Iervolino e il suo vice Rocco Papa e - si spera - l'ex primo cittadino Riccardo Marone che più di tutti ha lavorato perché la metropolitana collinare si realizzasse.
Le opere d'arte - Ci sono le scarpe e i trenini di Jannis Kounellis: su tredici pannelli, una superficie totale di 24 metri, ci sono calzature da uomo e da donna e modellini di locomotive attaccati con staffe di metallo. E c'è la frase tratta dal Convivio di Dante che Joseph Kosuth ha scritto alla sua maniera - tubolare neon luminoso - su una grande parete. Sono cinque gli artisti di fama internazionale che hanno offerto i loro lavori per la Stazione Dante del metrò. Accanto a Kounellis e Kosuth, un grande mosaico raffigurante calotte ovoidali e motivi geometrici di Nicola De Maria; il bacino mediterraneo dalla prospettiva di Michelangelo Pistoletto e due grandi tele montate su telai di alluminio di Carlo Alfano.

(La Repubblica -Napoli)

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Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine


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Annalaura93



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 16:25    Oggetto: Rispondi citando


grazie! Very Happy
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Gloria93



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 18:40    Oggetto: Rispondi citando


cara SPADINA, Vttoria non era presente, se vai nel topic gionali da 21 giugno......... io ho raccontato la serata
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anonimo
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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 18:52    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE INFINITE GIULY!
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sere91



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 19:00    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE GIULY
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SERENA

"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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*lisicris*



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MessaggioInviato: Lun Set 10, 2007 21:29    Oggetto: Rispondi citando


Grazie a tutti per le info!!!!
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Beth



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MessaggioInviato: Mar Set 11, 2007 11:40    Oggetto: Rispondi citando


Ciao a tutte/i!
Domenica sera ero a Ravenna, è stato molto bello! Ale ha letto ed interpertato molto bene le poesie, il corpo di ballo è stato bravissimo e la pianista geniale: aveva composto i pezzi apposta per l'occasione!!!
Vi mostro alcune delle foto, direi le migliori.
A presto e, come diceva Ale alla fine a chi lo voleva salutare, ritardando così la sua cena, "buon anno a tutti"!
Un bacione.





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