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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Mer Feb 25, 2009 10:06 Oggetto: |
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- Chi insegnò a correre alle renne ( fiabe della Siberia)
Nella tundra non c’è nessuno che corra più veloce della renna. Quando le renne corrono, la tundra rimbomba al rumore degli zoccoli e gli uccelli volano alti nel cielo.
Le renne possono correre un giorno, due giorni, anche tre giorni di fila e il vento fischia tra le corna. Nessuno riesce a raggiungere una renna.
I vecchi raccontano che una volta le renne non erano così veloci, anzi nei tempi antichi non sapevano nemmeno correre. Se ne andavano a spasso per la tundra, mangiando il lichene sotto la neve e patendo il gran freddo invernale.
Un giorno, il freddo si fece più pungente e le renne pensarono di sfuggirgli mettendosi a correre. Ma il gelo le inseguiva. E le renne correvano, sentendo sempre molto, molto freddo... perché le renne non sapevano correre, ma camminavano soltanto e, quindi, non riuscivano a sfuggire al gelo.
L’inverno seguente tornò il gelo e le renne provarono ancora a fuggire il gelo. E provarono a correre anche l’anno dopo e per molti inverni ancora.
Un bel giorno le renne si accorsero di avere caldo: avevano imparato a correre come il vento e a sfuggire al gelo.
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Mer Gen 06, 2010 20:24 Oggetto: |
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La Befana
Viene viene la Befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.
- Giovanni Pascoli -
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Lun Feb 01, 2010 13:32 Oggetto: |
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Carnevale
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d'Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi-
Colombina, - dice, - mi sposi?
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: - E'carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.
- Gianni Rodari -
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Gio Ago 12, 2010 08:20 Oggetto: |
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Voglio raccontarmi una storia!
Voglio raccontarmi una storia, una storia che non finisce mai!
La storia di un paese con un po’ di case e tanto prato.
Con i giardini che si chiamano cortili, fatti di terra per correre e giocare.
Delle case senza portoni e senza chiavi, perchè tutti gli abitanti fanno la guardia ai ladri.
Voglio raccontarmi una storia di bambini, che a scuola alla maestra raccontano che dalle uova hanno visto nascere i pulcini.
Che nell’orto hanno raccolto le zucchine e i ravanelli.
Sono saliti sull’albero delle ciliegie e ne hanno mangiate tante fino ad avere mal di pancia e allora hanno bevuto l’olio di ricino.
Voglio raccontarmi una storia di corse in bicicletta per raggiungere il fiume e fare il bagno.
Di sgridate non per le ginocchia sanguinanti, ma per i pantaloni strappati.
Voglio raccontarmi una storia di mamme sempre a cucire e rammendare.
E a tirare ciabatte ai bambini per farsi ubbidire.
Voglio raccontarmi una storia di nonne che fanno anche le mamme perchè vivono nelle famiglie.
Delle nonne bis che regalano mentine all’orzo, e le mandorle dei confetti che non sono riuscite a masticare.
Voglio raccontarmi una storia di grande freddo che per scaldarsi si sta tutti in cucina vicino al fuoco, a raccontarsi le storie di fantasmi.
Voglio raccontarmi una storia dove nessuno si sente solo, e non serve il telefono per sentirsi amati.
Ma… questa non è una storia, è un ricordo.
Un ricordo che non finisce mai.
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Sab Set 11, 2010 10:58 Oggetto: |
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Il giornale dei gatti -
I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull'ultima pagina
la "Piccola Pubblicità".
"Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda".
"Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria".
"Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio."
"Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio".
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un' oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.
( Gianni Rodari )
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Lun Dic 20, 2010 16:56 Oggetto: |
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Citazione: | per i bambini che leggono vorrei fare un piccolo calendario dell'avvento con storie o filastrocche sul Natale
e approfitto per mandare a tutti un fortissimo abbraccio, stretto stretto!!!
20 dicembre 2010
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Gli aiutanti di Babbo Natale
Molto tempo fa, in un bosco lontano, abitavano tre piccoli gnomi. Si chiamavano Teo, Nico e Tibirò. Non si conoscevano, anzi, non si erano mai incontrati perché il bosco era molto vasto.
Teo se ne stava in giro tutto il giorno a intagliare pezzi di legno. A Nico piaceva invece dipingere foglie e funghi e Tibirò passava le sue giornate a scrivere storie e filastrocche sulla sabbia vicino al ruscello.
I tre gnomi si annoiavano un po'.
- Non so far altro che intagliare legno, chi mai si potrà interessare a me?- si diceva Teo sospirando.
- Non so far altro che dipingere foglie, chi mai si potrà interessare a me?- si lamentava Nico sedendosi sopra un mucchio di foglie colorate.
- Non so far altro che scrivere sulla sabbia, chi mai si potrà interessare a me?- si ripeteva Tibirò, e quasi gli veniva da piangere.
Un bel giorno passò di lì Babbo Natale in persona, cercava materiale per costruire i suoi giocattoli. Camminava lento lento ed era tanto affaticato perché costruire giochi per tutti quei bambini era un lavoro troppo duro per un vecchio come lui. Ad un tratto sentì i singhiozzi di Tibirò e gli si avvicinò dicendo:
- Ciao piccolo gnomo, smetti di piagere e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che scrivere sulla sabbia... - rispose Tibirò, asciugandosi le lacrime e seguendolo tra gli alberi.
- Troveremo, troveremo qualcosa da farti fare... - diceva Babbo Natale sorridendo dolcemente.
Sul cammino trovarono un altro gnomo che sonnecchiava sopra un mucchio di foglie.
- Ciao piccolo gnomo, svegliati e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che colorare foglie... - rispose Nico balzando in piedi.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa da far fare anche a te!
Poi camminando si accorsero di uno strano rumore: era Teo che toglieva la corteccia da un ramo.
- Ciao piccolo gnomo, posa quel ramo e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che intagliare... - rispose Teo balzando.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa che fa al caso tuo!- Babbo Natale era così sorridente che i tre gnomi non dissero altro e lo seguirono.
Arrivarono ben presto nel suo laboratorio, c'erano tanti giocattoli in costruzione, ma nessuno era ancora finito.
Teo trovò un cavallo da intagliare. Nico trovò un trenino da dipingere e Tibirò trovò un libro da scrivere. Come per incanto i tre gnomi si misero a lavorare insieme, felici di rendersi utili. E in men che non si dica Babbo Natale trovò pronti i suoi giocattoli da consegnare.
Da allora Babbo Natale torna in quel bosco a cercare i suoi preziosi gnomi aiutanti.
L'ultima modifica di claudia_napoli il Lun Dic 20, 2010 17:49, modificato 2 volte
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Lun Dic 20, 2010 17:44 Oggetto: |
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Lettera a Gesù
Caro Gesù
dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.
di M.Lodi _________________
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Mar Dic 21, 2010 13:40 Oggetto: |
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21 dicembre
_________________
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Mar Dic 21, 2010 13:43 Oggetto: |
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L'albero dei poveri
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull'albero dei doni:
bambole d'oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d'ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco... Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l'alberetto.
Ci sono soltanto i fiori di gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L'albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
di Gianni Rodari
_________________
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Mer Dic 22, 2010 20:19 Oggetto: |
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22 dicembre
http://www.youtube.com/watch?v=pHrVG06U5MA&feature=related
Happy Xmas (War Is Over)
Così questo è il Natale,
e cosa hai fatto?
un altro anno è passato
ed uno nuovo è appena iniziato
e così questo è il Natale
spero che ti diverta
con il più vicino e il più caro
col più vecchio e il più giovane
un felice Natale
e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno
senza alcuna paura
e così questo è il Natale (la guerra è finita)
per i deboli e per i forti (se lo vuoi)
per i ricchi e per i poveri (la guerra è finita)
il mondo è così sbagliato (se lo vuoi)
e così buon Natale (la guerra è finita)
per i neri e per i bianchi (se lo vuoi)
per i gialli e per i neri (la guerra è finita)
fermiamo tutte le guerre (adesso)
un felice Natale
e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno
senza alcuna paura
così questo è il Natale (la guerra è finita)
e cosa hai fatto? (se lo vuoi)
un altro anno è passato (la guerra è finita)
ed uno nuovo è appena iniziato (se lo vuoi)
e così questo è il Natale (la guerra è finita)
spero che ti diverta (se lo vuoi)
con il più vicino e il più caro (la guerra è finita)
col più vecchio e il più giovane (adesso)
un felice Natale
e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno
senza alcuna paura
la guerra è finita, se lo vuoi
la guerra è finita, adesso
buon Natale.
(John Lennon)
So this is Xmas
And what have you done
Another year over
And a new one just begun
And so this is Xmas
I hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young
A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
And so this is Xmas (war is over)
For weak and for strong (if you want it)
For rich and the poor ones (war is over)
The world is so wrong (if you want it)
And so happy Xmas (war is over)
For black and for white (if you want it)
For yellow and red ones (war is over)
Let's stop all the fight (now)
A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
And so this is Xmas (war is over)
And what have we done (if you want it)
Another year over (war is over)
A new one just begun (if you want it)
And so happy Xmas (war is over)
We hope you have fun (if you want it)
The near and the dear one (war is over)
The old and the young (now)
A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
War is over, if you want it
War is over now
Happy Xmas _________________
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Gio Dic 23, 2010 13:50 Oggetto: |
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23 dicembre
Ti Prego, Maria
Ti prego, Maria, per tutti i ragazzi
che stasera hanno voglia di piangere
perché non hanno affetto,
perché non hanno nessuno
che dia loro la buona notte
e li inviti a dormire tranquilli.
Ti prego, Maria, per tutti gli orfani,
per tutti i ragazzi abbandonati dai genitori,
per quelli che, per qualsiasi motivo,
vivono lontani dalla famiglia.
Ti prego, Maria, per i ragazzi che oggi sono stati malati.
Per quelli che sono stati sfruttati.
Per quelli che, invece di giocare e studiare
sono costretti a lavorare.
Ti prego, Maria, per i ragazzi disabili
e per coloro ai quali anche oggi
il giorno è sembrato lungo e noioso.
Ti prego, Maria.
Amen. _________________
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Ven Dic 24, 2010 12:08 Oggetto: |
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-
La leggenda del Pettirosso.
Un piccolo uccellino marrone divideva la stalla a Betlemme
con la Sacra famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva,
notò che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci e tenne il fuoco vivo con
il movimento delle ali per tutta la notte,
per tenere al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con un bel petto rosso brillante
come simbolo del suo amore per il neonato re.
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claudia_napoli
Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11466 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Ven Dic 24, 2010 13:11 Oggetto: |
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24 dicembre
carissimi bambini tantissimi auguri dal mio cuore pieno di emozione
ai vostri piccoli ma grandi cuori!!!
http://www.youtube.com/watch?v=ZeVmBBF0x0s&feature=related
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Ven Dic 31, 2010 10:15 Oggetto: |
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- Il futuro -
Il futuro, credetemi,
è un gran simpaticone,
regala sogni facili
a tutte le persone.
« Sarai certo promosso »
giura allo scolaretto.
« Avrai voti lodevoli,
vedrai, te lo prometto ».
Che gli costa promettere?
« Oh, caro ragioniere,
di cuore mi congratulo;
lei sarà cavaliere!».
« Lei che viaggia in filobus,
e suda e si dispera:
guiderà un'automobile
entro domani sera».
«Lei sogna di ..far tredici? »
Ma lo farà sicuro!
Compili il suo pronostico
ci penserà il futuro!
Sogni, promesse volano...
Ma poi cosa accadrà?
Che ognuno avrà il futuro
che si conquisterà.
- Gianni Rodari -
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mari27
Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Mar Mar 01, 2011 13:47 Oggetto: |
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La leggenda del costume di Arlecchino -
C’era una volta un bambino chiamato Arlecchino, molto povero. Viveva con la mamma in una casetta, andava a scuola e per carnevale la sua maestra organizzò una festa. Propose ai bambini della scuola di vestirsi in maschera. I bambini accolsero l’idea con entusiasmo, soltanto Arlecchino non partecipava a questa gioia, perché sapeva che sua mamma era povera. Ai bambini dispiacque vedere Arlecchino tanto triste, così decisero di portare alla sua mamma un pezzetto di stoffa dei loro costumi colorati. La mamma ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un abito di tanti colori diversi. Alla festa era lui la maschera più bella e più festeggiata.
E tutto qesto grazie all’aiuto che i suoi compagni gli avevano dato.
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