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genziana
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 14:58 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI intervista SETTE - CORRIERE SERA 27/11 a |
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genziana
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 14:58 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI intervista SETTE - CORRIERE SERA 27|11 b |
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Alessandro Preziosi
RECITARE E' UN LUSSO
di Stefania Ulivi
Il set di Corsicato, il teatro e la passione per il grande schermo ("Prima di tutto sono uno spettatore"). Il desiderio: "Un film da protagonista". L'attore, premiato a Taormina, si racconta.
Lui è un chirurgo plastico che non disdegna il piccolo schermo. Lei una conduttrice televisiva molto in carriera. Tutti e due belli, bellissimi. Tutti e due molto innamorati. Ognuno di se stesso. Alessandro Preziosi sta girando insieme a Laura Chiatti e Iaia Forte il nuovo film di Pappi Corsicato, Il volto di un'altra. Si divide tra Bolzano, San Candido, Levico e Roma. Ma ha previsto, ben volentieri, una tappa a Taormina dove è andato il 25 giugno a ricevere il Premio Speciale "Lancia per il Cinema", che l'anno scorso andò a Elio Germano. "Un premio che mi ha colto impreparato e mi ha fatto un immenso piacere. Anche perché la motivazione si riferiva alle tante cose che faccio con infinita passione: tv, cinema, teatro, anche a livello produttivo. E musica. Non sempre la passione viene riconosciuta. E' stato doppiamente un onore riceverlo in mezzo a colleghi attori, registi, produttori". Sostiene che per lui fare cinema è come essere chiamato a giocare in nazionale. Assicura che non è un vezzo. "E' proprio così, perché io sono prima di tutto uno spettatore. E in situazioni come quella a Taormina, ci manca solo che io mi metta a fare fotografie e a chiedere autografi ai colleghi".
VITA SOTTO ASSEDIO
Trentotto anni, famiglia avellinese d'avvocati (una laurea in Giurisprudenza l'ha presa anche lui, a pieni voti, prima di diplomarsi all'Accademia dei Filodrammatici di Milano). Alessandro Preziosi è forse l'attore italiano più preso di mira, al momento, dal gossip, si tratti di carta, web o tv. Le sue vicende sentimentali sono seguite con curiosità morbosa (su YouTube circolano persino filmati di discussioni tra lui e Vittoria Puccini, ex compagna da cui ha avuto una bimba che oggi ha cinque anni). Mica facile farci i conti. "Ho sempre parlato serenamente dell'amore per la mia compagna, adesso non posso più farlo" ammette lui. "Purtroppo le informazioni che decidi di dare di te e della tua vita, non bastano mai. C'è troppa gente che si arroga il diritto di far circolare menzogne, invenzioni, si è superato ogni limite". Un limite oltre il quale la questione non riguarda solo il diretto interessato. "Posso assicurare che metà delle cose che scrivono sono false. I miei figli prima erano piccoli e non sapevano leggere, ora non più". I figli sono due, la piccola Elena e il quindicenne Andrea, che gli somiglia assai, con cui negli anni, racconta, ha costruito un rito molto amato. "Mi piace molto il cinema da spettatore, e lo condivido con Andrea: ho cominciato con i film di Disney che continuo a vedere con la piccola, siamo passati ai film leggeri, per arrivare a titoli come Gran Torino di Eastwood: mi piace aiutarlo a sviluppare un gusto suo". Missione compiuta, evidentemente: non fa a tempo Preziosi a raccontarci al telefono che pensa che Maschi contro femmine sia stato il suo film più apprezzato dall'erede, che il ragazzo in sottofondo precisa: "Veramente, mi è piaciuto di più Mine vaganti".
Un film, quello di Ferzan Ozpetek, che per Preziosi è stato un punto di svolta della carriera. "E' stata un'esperienza molto forte". Be', Ozpetek disse di lei che era un "animale meraviglioso". E chiarì, "Nel comportamento, nella sensualità, nella recitazione non è umano. Si muove guidato da un istinto animale che tiene chiuso in una corazza umana. Quando libera la testa è meraviglioso". Preziosi gli dà ragione. E rilancia: "Aveva ragione Ferzan sull'animalità troppo controllata. Tra le mie aspirazioni c'è di lavorare ancora con lui: quel suo modo di raccontare le storie e i personaggi è unico, e io sento di avere ancora da dire".
Sul set di Pappi Corsicato si sta divertendo molto, racconta. "Con lui ci conosciamo da quasi 20 anni, so cosa si aspetta da me". Nessuna ansia da prestazione, quindi. "Ho imparato a non sentirmi un problema. In mezzo, tra Ozpetek e Corsicato, c'è stato il lavoro con Fausto Brizzi, che mi ha dato la libertà di essere me stesso: in attesa di girare leggevo il giornale, prima delle scene". Come dire, mai generalizzare, neanche su stessi.
L'IMPORTANZA DEGLI SPETTATORI
All'orizzonte per Preziosi c'è ancora, come sempre, un nuovo appuntamento in teatro. "Sto lavorando al Cyrano de Bergerac, che ho anche prodotto, come feci con l'Amleto al fianco di Branciaroli e Silvio Orlando". Al teatro torna sempre, come fosse una palestra tra cinema e televisione. "Tendo a guardare al cinema con gli occhi del teatro. E' un mondo vasto, dall'interno è come una macchina interdisciplinare. La troupe per me sono gli spettatori, come fossi a teatro. Sono due lavori diversi. La fatica del cinema sta nell'attesa del girato e nelle giornate di lavoro lunghissime". In comune c'è l'esperienza del recitare. "Quello che facciamo è divertente, Lancia che mi ha premiato scrive: il lusso è un diritto. Ecco, fare questo mestiere è un lusso, per quanto sia difficile da fare. E' un lusso, un privilegio. E' un diritto farlo, un dovere farlo bene".
"VORREI UN RUOLO ALLA CLOONEY"
Il senso del dovere, dice, è una cosa di famiglia. Racconta di suo padre che si candidò sindaco ad Avellino senza essere eletto: "Ha deciso di non mollare la presa e fa il capo dell'opposizione in consiglio comunale". Ai tempi della campagna elettorale del padre, (...), Alessandro andò a sostenerlo. "Mi è sembrata un'assunzione di responsabilità. Ognuno deve fare la sua parte, metterci la faccia e rispondere di ciò che fa. E non fa". Lo dice pensando anche ad altro. "Lo dico perché ci credo. Se ognuno è pronto a rispondere di quello che fa, se è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, diventa una rivoluzione".
Tra un progetto e l'altro, Preziosi guarda avanti. "La mia ambizione? Un film con un ruolo di protagonista, magari anche in un'opera prima. Un ruolo alla Clooney in Oltre le nuvole. Mi piacciono personaggi così, che rispecchiano in maniera non leggera ma consistente l'inconsistenza della mia generazione". E se non arrivasse? "Vorrà dire che il regista esordiente sarò io. E magari pure il produttore. Ho già avvisato la mia famiglia sull'eventualità di dover ipotecare tutto". Scherza, Preziosi. Ma neanche tanto.
Giovedì 7 Luglio 2011
RIPRODUZIONE RISERVATA
SETTE - Corriere della Sera - N. 27 - Pag. 72-73-74
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 15:11 Oggetto: PREZIOSI e CHIATTI per IL VOLTO DI UN'ALTRA, regia CORSICATO |
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CORRIERE DELLA SERA - Spettacoli - Pagina 54 - Venerdì 8 Luglio 2011
IL SET
"IL VOLTO DI UN'ALTRA" è la storia di uno show televisivo sulla chirurgia
TRAMA
Laura Chiatti nel film è la rinomata conduttrice di un programma di bellezza a cui partecipa il marito, Alessandro Preziosi, chirurgo. A Laura capita di avere un incidente stradale in cui rimane sfigurata. Quella che in apparenza sembra una cosa negativa le porterà notorietà e denaro.
. La commedia riscopre l’ossessione del bisturi
Corsicato: affronto i falsi miti con Laura Chiatti
ROMA — Pappi Corsicato affonda il bisturi del suo cinema pop-surrealista sul mondo della chirurgia plastica. Al Teatro 18 di Cinecittà è stata allestita una sala operatoria in plexiglass con incastonati piedi, occhi, gambe, nasi. «Madame, alza la gambetta», dice il regista napoletano a Laura Chiatti, distesa sul lettino mentre Alessandro Preziosi, le mèches bionde e in camice, la osserva. Racconta Pappi: «Lei è una rinomata conduttrice di un programma di bellezza e di chirurgia estetica a cui partecipa il marito, Alessandro, chirurgo nonché proprietario di una clinica. A Laura capita di avere un incidente stradale in cui rimane sfigurata. Quella che in apparenza sembra una cosa negativa, le porterà notorietà e denaro». Pappi è allergico a raccontare trame, che lui chiama «i fattarelli». Ma non si può non dire che sarà il marito a operarla in diretta e che lei, la moglie, prenderà le sembianze di un’altra donna.
Il film si intitola Il volto di un’altra, a prima vista ricorda La piel que habito (La pelle in cui vivo), il thriller di Almodóvar presentato al Festival di Cannes, con Antonio Banderas chirurgo plastico psicopatico, che uscirà a fine settembre. In realtà basta lo stile di Pappi Corsicato, che lui stesso genialmente definisce neon-realista, a tracciare il solco della diversità. La scenografia, per dire, aiuta la storia in funzione espressionista, e definisce i contorni. «Qui —dice Pappi, alla sua quinta opera, scritta ben dieci anni fa — ho voluto colori tenui per dare un’atmosfera morbida al film, evanescente, sognante, niente di violento», ed è un’altra diversità rispetto alla vicenda «orrifica» del regista della Mancha, che cambia il sesso allo stupratore della figlia, rendendolo simile a sua moglie morta in un incidente d’auto.
Il volto di un’altra è prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli con Rai Cinema e la Provincia di Bolzano. L’Alto Adige e le sue valli, uno sfondo essenziale. «I personaggi gireranno fasciati come mummie creando un contrasto con l’estetica di un paesaggio talmente bello da sembrare finto», dice il regista che si è formato nei video d’arte; menzionando le sue fonti di ispirazione cita un film di Van Dyke del 1936, L’uomo ombra, oltre a due artisti americani: le installazioni di Matthew Barney e le fotografie di Gregory Crewdson. Il fattarello sulla chirurgia plastica nasconde in realtà lo sguardo di Corsicato, ironico, estroso, acido, mai bonario, «strettamente personale», sul mondo e sulla contemporaneità: «Eppure non credo di inventare molto, rielaboro cose che ho visto, Fellini, Monicelli, Dino Risi, i musical...».
La storia riprende il vecchio adagio tra l’apparire e l’essere, il rapporto ribaltato tra realtà e finzione, «dove la finzione è molto più importate della realtà, quanto più si è finti tanto più si è credibili». «L’idea — prosegue — è che si è pronti a tutto pur di affermarsi. I due protagonisti sono fomentati dagli spettatori del programma, è il pubblico in studio a dettare l’agenda dell’imprevedibilità, i due diventano vittime di un meccanismo più grande di loro, che travalica la realtà».
Il regista ha pensato a certi show mattutini americani: «Va lì e ti rifai in trasmissione». Il rapporto tra Alessandro Preziosi e Laura Chiatti era spento, c’era competizione, due fuoriclasse nel loro lavoro. «Sembra quasi che l’incidente riaccenda la loro passione e amore». Una folla si agita attorno. Iaia Forte è la «suora infermiera, una specie di caposala; un po’ tedesca, dura ma è anche una che dà fregature, chiede offerte, soldi»; un gruppo di ciccioni della clinica-beauty farm, sono costretti a saltare in un sacco di juta per raggiungere una mela, «un modo divertente per raccontare le diete mostruose»; poi c’è Lino Guanciale che nella clinica fa mille lavoretti ed è l’antagonista di Preziosi.
Ad Alessandro il suo chirurgo ricorda «Marcello Mastroianni di 8 e ½ e George Clooney di Prima ti sposo, poi ti rovino. Il mio personaggio, che non è né furbo né diabolico, ha la leggerezza dell’insensatezza».
Laura Chiatti voleva «finalmente uscire da personaggi naturalistici. Con Pappi si fa una recitazione teatrale, enfatizzata. Mi sono messa alla prova. Mi sembra di essere in Eva contro Eva».
Nel film si chiama Bella: «Una donna che vive di apparenza più che di sostanza, come se recitasse sempre una parte. Dopo l’incidente riflette sulle priorità della vita». Ma qual è il suo concetto di bellezza? «Cambia con l’età. A 15 anni ero ossessionata dal seno piccolo o che non fossi troppo alta. Oggi la bellezza è la nascita dei miei nipotini, è la mia parrucchiera che da 30 anni dice amore tutte le mattine al marito». E la chirurgia estetica? «Io sono abbastanza bigotta. C’è chi ne fa una questione di vita o di morte cercando una compensazione di cose che ti mancano dentro. E poi ho visto troppe amiche che si sono sfasciate».
Valerio Cappelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Altri casi
Il regista Almodóvar al cinema
«La piel que habito» di Pedro Almodóvar racconta le vicende di un chirurgo plastico, Legard (Antonio Banderas), molto gettonato,ma con qualche problema psicologico. In Italia a settembre.
Nip/Tuck in tv
È la serie televisiva americana basata sulla vita di due chirurghi plastici di Miami, Sean McNamara (Dylan Walsh) e Christian Troy (Julian McMahon), tra successo, donne e problemi esistenziali.
Riprese
A sinistra, Laura Chiatti (famosa conduttrice tv) e Alessandro Preziosi (chirurgo e proprietario di una clinica)nel film «Il volto di un’altra» diretto dal regista Pappi Corsicato (a destra in un’altra scena del film) _ Bionda Laura Chiatti, 29 anni tra una settimana
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 15:12 Oggetto: Bolzano / Roma IL VOLTO DI UN'ALTRA film di PAPPI CORSICATO |
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ha scritto: |
CIAK - n. 7 Luglio 2011
SPECIALE SUL SET
Nuova geografia italiana
QUI SI GIRA
Di Stefano Lusardi
Hanno collaborato: Miriam Mauti, Anna Maria Pasetti
(...) Fino alla fuga mitteleuropea del più visionario dei napoletani, Pappi Corsicato, che riambienta il suo stile acceso nei paesaggi nitidi dell'Alto Adige, new entry assoluta nell'immaginario cinematografico italiano. (Pagina 60)
IL VOLTO DI UN'ALTRA
Di Pappi Corsicato
Con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte, Angela Goodwin
"Mi piace la Val Pusteria, perché è un luogo magico, quasi favolistico. Però, questo suo ordine così perfetto, questa attenzione ai particolari un po' leziosa possiede anche qualcosa di inquietante. Per questo è diventato il palcoscenico ideale della mia storia, tutta giocata sul contrasto, anche visivo, fra una natura rassicurante e una galleria di personaggi artefatti, da burlesque, un po' mostruosi". Guidato da queste sensazioni, il napoletano (per spirito, ironia e colori) Pappi Corsicato è approdato in Val Pusteria per trovare l'elegante clinica di chirurgia estetica in cui ambientare il suo nuovo film, che ha scritto con Monica Rametta e Gianni Romoli. E il suo innamoramento per i luoghi è stato assoluto. Del Sud Tirolo ha amato i sapori e la gente, disponibile senza problemi a giocare alla comparsa ("attori nati", arriva perfino a dire).
Unico neo, il tempo: pessimo, per tutta la durata delle riprese.
Corsicato definisce Il volto di un'altra come "uno specchio dell'oggi, che indaga su un curioso capovolgimento di senso, perché ormai più si è finti tanto più si diventa veri e credibili".
E si dice colpito della curiosa coincidenza che pure Pedro Almodovar, regista al quale è stato più volte accostato fin dal suo esordio col colorato e corrosivo Libera, nel suo La piel que habito racconti la nerissima storia di un chirurgo estetico.
"Il mio colore e le mie intenzioni sono decisamente differenti", precisa subito. "E' vero che anch'io ho il mio chirurgo estetico di gran fama, che è Alessandro Preziosi, e che Laura Chiatti interpreta sua moglie, conduttrice proprio di un programma di grande successo sulla chirurgia estetica. Ma la mia clinica è soprattutto un microcosmo che mi serve a intrecciare trame e sottotrame, segreti e conflitti legati a una variegata schiera di curiosi clienti. E il tono non è mai nero, piuttosto sarcastico e surreale.
Decisamente da commedia".
Location:
Alto Adige/Sudtirol - Otto settimane di ripresa equamente suddivise fra Val Pusteria, San Candido e Brunico, e, per gli interni, gli studi romani di Cinecittà. (Pagina 65)
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Ringrazio @miri per la gentile segnalazione _________________
L'ultima modifica di genziana il Sab Lug 09, 2011 22:53, modificato 3 volte
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 15:13 Oggetto: Taormina 25/6/11 - Premio LANCIA x il CINEMA 2011 a PREZIOSI |
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L'ultima modifica di genziana il Sab Lug 09, 2011 03:39, modificato 2 volte
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torinesenon.doc
Registrato: 13/03/09 21:02 Messaggi: 755 Residenza: TORINO
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Inviato: Ven Lug 08, 2011 20:06 Oggetto: buon lavoro!!! |
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Ciao alessandro buon lavoro....forza che tra un po' vai in vacanza ...ciao _________________ VIVA LE ONLUS COME ADRICESTA
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CLAUDIA65
Registrato: 28/03/07 23:44 Messaggi: 3288 Residenza: BIELLA
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Inviato: Sab Lug 09, 2011 10:33 Oggetto: |
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Bellissima intervista e..................grande Ale come sempre.
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torinesenon.doc
Registrato: 13/03/09 21:02 Messaggi: 755 Residenza: TORINO
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Inviato: Sab Lug 09, 2011 17:28 Oggetto: in bocca al lupo !!! |
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ciao alessandro,volevo augurare una pronta guarigione ad andrea... spero che adesso stia meglio...ciao buon week-end _________________ VIVA LE ONLUS COME ADRICESTA
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pascale61
Registrato: 18/11/09 12:05 Messaggi: 3485 Residenza: Francia
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Inviato: Sab Lug 09, 2011 19:00 Oggetto: |
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Grazie Giuliana per la foto lo trovo stanco?
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7809
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Inviato: Sab Lug 09, 2011 22:41 Oggetto: Grazie! |
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Grazie molte Giuliana!
Alessandro e il suo bellissimo sorriso!
Buona serata!
Helena! _________________
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Lun Ott 31, 2011 09:56 Oggetto: PREZIOSI e CHIATTI per IL VOLTO DI UN'ALTRA, regia CORSICATO |
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ha scritto: |
Festival Internazionale del Film di Roma
Buyer conquistati da 'ITALIAN PREVIEW'
Sono ben 24 i film presentati da The Business Street alla vasta platea di buyer&seller accreditati. Quest'anno il mercato ha infatti deciso di cambiare veste agli Italian Screenings per mutuarli in Italian Previews, sorta di showreel composto da teaser e spezzoni di pellicole nostrane in grado di interessare gli addetti ai lavori internazionali. In una serata organizzata da TBS insieme a Cinecittà Luce - FilmItalia, Anica e Unefa (Unione degli esportatori italiani di film e audiovisivo), dal titolo Talents at Work, i professionisti del settore hanno avuto prima un assaggio delle opere al Maxxi e poi la possibilità di discuterne mangiando qualcosa alla Disaronno Terrace. Molto variegata la compagine di film presentati tra titoli ancora in fase di montaggio, già pronti e usciti nelle sale, inediti, opere prime, e progetti ancora in sviluppo. Sebbene sperimentale la formula di questi Italian Previews è sembrata piacere molto agli addetti, tanto che diverse produzioni sono state avvicinate da compratori stranieri proprio durante la serata.
Tra i film che hanno incuriosito di più i buyer Acciaio, adattamento dell'esordio best-seller di Silvia Avallone diretto da Stefano Mordini e Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, pellicola ambientata in una elegante clinica di chirurgia estetica tra le montagne del Tirolo. Protagonisti di questa bizzarra storia Laura Chiatti, conduttrice di un famoso programma sulla chirurgia plastica, e Andrea, alias Alessandro Preziosi, suo marito e chirurgo che nello stesso programma effettua interventi sugli ospiti. [...]
[di Val. Ne. ] 30/10/2011
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Ven Nov 04, 2011 02:06 Oggetto: CHIATTI e PREZIOSI per IL VOLTO DI UN'ALTRA, regia CORSICATO |
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- Filmografia - BLS Südtirol · Alto Adige - sinossi del
FILM IL VOLTO DI UN'ALTRA regia di Pappi Corsicato
Casa di produzione: R&C PRODUZIONI S.r.l.
Anno di produzione: 2011
Genere: Commedia
Cast: Laura Chiatti (Bella), Alessandro Preziosi (Bob)
Sinossi:
‘Belle vie’ è una clinica di chirurgia plastica molto glamour e di moda, sita in una valle tra le montagne del nord Italia. La dirige Bob, un chirurgo 40enne che, vittima del lusso, ha accumulato molti debiti e ipoteche, nonostante il successo del suo lavoro. Sua socia e complice è la moglie Bella, una splendida quarantenne star televisiva che presenta uno show di grande successo dedicato alla chirurgia estetica con lo slogan ‘Siate simili all’immagine che avete sempre sognato di voi’. Un giorno Bella, passando con la sua machina sotto un cavalcavia, subisce un grave incidente. Dal cavalcavia infatti cade sulla sua macchina un water uscito da un camioncino guidato da Mario, un giovane e prestante operaio che lavora per la clinica. La macchina sbanda e va a sbattere contro un albero. Mario estrae dalla macchina il corpo privo di sensi di Bella e cerca soccorsi. Bella viene ricoverata e crede di essere completamente sfigurata. Bob approfitta dell’incidente per chiedere all’Assicurazione un cospicuo risarcimento che risolverebbe tutti i suoi guai finanziari. Ma Bella scopre, togliendosi le bende, che il suo volto è intatto. Il marito la convince di assecondarlo nella truffa che vuole fare all’assicurazione. Costretta a stare bendata, Bella si trova a vivere in mezzo agli altri pazienti della clinica, stringendo nuove amicizie e subendo la corte del giovane Mario che si sente in colpa nei suoi confronti. La futura trasformazione del volto di Bella diventa un caso mediatico. La clinica viene assalita dalla stampa, dalle televisioni e anche dalla gente curiosa di assistere al cambiamento. Per sfuggire a questo assedio mediatico imponente e isterico, Bella accetta di recarsi in gita con le sue nuove amiche in un rifugio alpino in mezzo alle montagne di proprietà di Mario, in attesa dell’annunciata caduta sulla terra di un Asteroide. Una tempesta di neve blocca il gruppo all’interno del rifugio per più giorni e qui Bella scopre, grazie agli altri, un nuovo senso della vita, fatto di sincerità e di sentimenti reali. Diventa l’amante di Mario e rivela a tutti di non essere sfigurata. La sua sincerità però le allontana l’affetto e l’attenzione di tutti i suoi nuovi amici, che si sentono truffati da lei. Anche Mario si allontana e Roberto è furioso perche sua moglie le ha fatto sfumare un affare. Sola ed emarginata, Bella fugge dalla clinica ormai deserta. Sulla sua macchina si abbatte una scheggia dell’Asteroide e Bella rimane vittima di un nuovo incidente. Stavolta è realmente sfigurata. La nuova disgrazia però le ravvicina tutti. Roberto risolve i suoi problemi economici, Mario torna ad amarla. E Bella si rassegna ad avere ben presto il volto di un’altra.
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Beta
Registrato: 27/12/08 02:08 Messaggi: 243 Residenza: Padova
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Inviato: Sab Nov 05, 2011 01:15 Oggetto: Re: CHIATTI e PREZIOSI per IL VOLTO DI UN'ALTRA, regia CORSI |
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genziana ha scritto: |
- Filmografia - BLS Südtirol · Alto Adige - sinossi del
FILM IL VOLTO DI UN'ALTRA regia di Pappi Corsicato
Casa di produzione: R&C PRODUZIONI S.r.l.
Anno di produzione: 2011
Genere: Commedia
Cast: Laura Chiatti (Bella), Alessandro Preziosi (Bob)
Sinossi:
‘Belle vie’ è una clinica di chirurgia plastica molto glamour e di moda, sita in una valle tra le montagne del nord Italia. La dirige Bob, un chirurgo 40enne che, vittima del lusso, ha accumulato molti debiti e ipoteche, nonostante il successo del suo lavoro. Sua socia e complice è la moglie Bella, una splendida quarantenne star televisiva che presenta uno show di grande successo dedicato alla chirurgia estetica con lo slogan ‘Siate simili all’immagine che avete sempre sognato di voi’. Un giorno Bella, passando con la sua machina sotto un cavalcavia, subisce un grave incidente. Dal cavalcavia infatti cade sulla sua macchina un water uscito da un camioncino guidato da Mario, un giovane e prestante operaio che lavora per la clinica. La macchina sbanda e va a sbattere contro un albero. Mario estrae dalla macchina il corpo privo di sensi di Bella e cerca soccorsi. Bella viene ricoverata e crede di essere completamente sfigurata. Bob approfitta dell’incidente per chiedere all’Assicurazione un cospicuo risarcimento che risolverebbe tutti i suoi guai finanziari. Ma Bella scopre, togliendosi le bende, che il suo volto è intatto. Il marito la convince di assecondarlo nella truffa che vuole fare all’assicurazione. Costretta a stare bendata, Bella si trova a vivere in mezzo agli altri pazienti della clinica, stringendo nuove amicizie e subendo la corte del giovane Mario che si sente in colpa nei suoi confronti. La futura trasformazione del volto di Bella diventa un caso mediatico. La clinica viene assalita dalla stampa, dalle televisioni e anche dalla gente curiosa di assistere al cambiamento. Per sfuggire a questo assedio mediatico imponente e isterico, Bella accetta di recarsi in gita con le sue nuove amiche in un rifugio alpino in mezzo alle montagne di proprietà di Mario, in attesa dell’annunciata caduta sulla terra di un Asteroide. Una tempesta di neve blocca il gruppo all’interno del rifugio per più giorni e qui Bella scopre, grazie agli altri, un nuovo senso della vita, fatto di sincerità e di sentimenti reali. Diventa l’amante di Mario e rivela a tutti di non essere sfigurata. La sua sincerità però le allontana l’affetto e l’attenzione di tutti i suoi nuovi amici, che si sentono truffati da lei. Anche Mario si allontana e Roberto è furioso perche sua moglie le ha fatto sfumare un affare. Sola ed emarginata, Bella fugge dalla clinica ormai deserta. Sulla sua macchina si abbatte una scheggia dell’Asteroide e Bella rimane vittima di un nuovo incidente. Stavolta è realmente sfigurata. La nuova disgrazia però le ravvicina tutti. Roberto risolve i suoi problemi economici, Mario torna ad amarla. E Bella si rassegna ad avere ben presto il volto di un’altra.
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Iniziando a leggere mi è sorto il dubbio,per come la trama era approfondita che rivelasse tutto il film,dunque ho chiesto la cortesia a mio figlio che lo leggesse al posto mio e a suo dire mi ha consigliato di non proseguire la lettura se non voglio rovinarmi in anteprima anche il finale. . Non trovo giusto che ancor prima di uscire nelle sale possa già trovarsi la trama del film. . Toglie il gusto di andarlo a vedere . Trovo strano che lo presentino in questo modo . . _________________ " Il tempo cerca i corpi, il manifestarsi e l'amore no. . . cerca le anime,è per questo che è eterno "
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Mer Nov 16, 2011 13:18 Oggetto: STYLE _Il Giornale - novembre 2011 - Intervista con PREZIOSI |
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37288
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Inviato: Mer Nov 16, 2011 13:18 Oggetto: STYLE _Il Giornale - novembre 2011 - Intervista con PREZIOSI |
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ha scritto: |
STYLE - Il GIORNALE: novembre 2011
INTERVISTA : ALESSANDRO PREZIOSI
AMLETO è il fratello minore di CYRANO
Incontrarlo a distanza di tempo è sempre una gradita sorpresa. Perché Alessandro Preziosi non è un attore come gli altri. Lo vedi nel ruolo di Oreste e resti stupito dell'intima fragilità che attribuisce all'eroe quando, perseguitato dal Fato, è costretto a troncare nel sangue il legame edipico con la madre Clitennestra. Quando lo rivedi in "Re Lear" scopri che Edmund, il figlio bastardo del vecchio Gloucester, non è un vilain ma un essere tormentato dal dubbio che indossa la maschera della crudeltà per rifarsi di un’adolescenza vissuta sotto il segno dell’esclusione e della paura. E finalmente, quando indossa i panni di Amleto, lo ritrovi su un lettino di contenzione alle prese con l’incubo ricorrente del Padre. Questo naturalmente per quanto riguarda il teatro, tanto che adesso, alla vigilia di un debutto impegnativo come “Cyrano de Bergerac”, di cui sarà interprete e regista, è lecito chiedergli cos’ha in comune l’aristocratico di Rostand innamorato della soave Rossana coi protagonisti atletici e sportivi che l’hanno reso popolare. Come l’eroe romantico per eccellenza, Fabrizio Ristori che compie follie per amore di “Elisa di Rivombrosa”
E’ o non è un vero tour de force cambiare radicalmente prospettiva?
“Tutt’altro. Anzi è uno stimolo cercare cos’hanno in comune i nostri irriducibili simili. Per Cyrano voglio rifarmi idealmente a Pirandello quando definisce l’essere umano “uno, nessuno e centomila”. Se Shakespeare dice che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, io modestamente aggiungo che ogni uomo è il risultato di apporti divergenti al punto da rischiare di smarrirsi. L’attore, in questo senso, è più fortunato: dà vita al mistero tornando ogni sera a se stesso”.
Ma può scontare questa dissociazione nel privato. O no?
“Verissimo, purtroppo. Ma l’analisi che è obbligato a compiere per calarsi in un ruolo gli sere da salvaguardia. Soprattutto sul palcoscenico”.
Nel cinema questo non avviene?
“Il cinema è uno straordinario mezzo espressivo, ma di tutt’altro genere. Sullo schermo basta un’occhiata in tralice, un moto del capo, un passo a dare il senso di una perdita o un recupero della coscienza. In teatro, fin dall’inizio, hai un testo che contiene il passato, il presente e il futuro del personaggio fino alle ultime conseguenze. Non puoi barare, sei alle prese con l’immagine di te stesso nel mondo”.
Questo accadeva anche in “Datemi tre caravelle!” dove impersonava Cristoforo Colombo? La ricetta del musical non è puro divertissement?
“Può sembrarlo ma così non è. Devi divertire e divertirti intonando una canzoncina senza dimenticare che, in quelle note, anticipi tutto il divenire della storia. Puoi far riflettere il pubblico più in un couplet che sussurrando “essere o non essere”.
Cosa l’attira in “Cyrano de Bergerac”?
“Il dissidio tra apparenza e realtà. Cyrano, vittima di un aspetto aberrante che gli inibisce di essere amato si rifugia nella poesia. Scrivendo quelle meravigliose lettere d’amore firmate da Cristiano, sublima la passione servendosi di una controfigura. E’ una creatura dell’ombra che rimpiange la luce. Un personaggio tragico, non un eroe da commedia”.
Nella sua interpretazione si ispirerà a grandi attori del passato?
“Ne tengo conto, cancellandoli. Che senso ha copiare le inflessioni di José Ferrer nel film hollywoodiano che gli fece vincere un Oscar o studiare Depardieu che vinse un César per la memorabile interpretazione?”.
Mi consenta un’intrusione. Si è molto parlato di recente della sua separazione dalla sua compagna Vittoria Puccini… Cos’ha da dire in proposito?
“Il privato negli attori non esiste. Non possiamo farci nulla. E’ la legge del business. Che però non implica se ne debbano fare delle confessioni pubbliche”.
Abbiamo citato tanto il teatro ma… il cinema e la fiction?
“E’ in onda dallo scorso 12 ottobre la serie prodotta da Canale 5 “Un amore e una vendetta”, una versione moderna e spregiudicata del Conte di Montecristo dove recito con un’attrice del calibro di Anna Valle. Mentre, sullo schermo, presto mi vedrete biondo accanto a Laura Chiatti ne “Il volto di un’altra”, il film di Pappi Corsicato che punta il dito su un problema di sconvolgente attualità”.
Quale?
“La perdita della bellezza, lo smarrimento di un’anima dopo un incidente che ha sfigurato la protagonista. Che la chirurgia è impotente a salvaguardare”.
Come mai?
“Il bisturi non cura le ingiurie del profondo. E’ questo il dramma della vita moderna”.
Enrico Groppali
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