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IL MIO CYRANO
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 21:03    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:


Prima pagina: IL TEATRO

Preziosi è Cyrano " Rinuncio al nasone e sfido il pubblico "



PER SAPERNE DI PIÙ www.alessandropreziosi.tv



        In scena - Zoom - BRUTTO DENTRO

    Preziosi: il mio Cyrano fa guardare oltre il naso


L'attore interprete e regista del testo di Rostand da martedì al Nuovo. Ho rinunciato al nasone per sfidare il pubblico a vedere il disagio oltre le apparenze.



Simona Spaventa

Dici Alessandro Preziosi e pensi allo sguardo fascinoso e al sorriso ammaliante che fanno sognare milioni di fan dai tempi del romanzone tv Elisa di Rivombrosa. Sorprende immaginarlo nei panni del nasuto Cyrano, così brutto da non aver il coraggio di dichiararsi all'amata Rossana. E invece l'attore napoletano, reduce dall'Amleto di Armando Pugliese, ha scelto proprio lo spadaccino poeta di Edmond Rostand per la sua nuova avventura teatrale – Cyrano de Bergerac, da martedì al Nuovo – di cui è anche regista.

Perché proprio Cyrano?
«Perché amo da sempre la poesia, per suggestione e vocazione. Ho fatto l'Amleto tradotto da Montale, un reading da Pessoa. Chi più di Rostand riesce a restituire il valore romantico e masochistico delle parole? Cyrano è un umanista, il poeta che mai nella nostra memoria sarebbe dovuto tramontare, vinto dalla pseudoletteratura che ci propinano oggi. E poi ci sono affezionato, lo recitai proprio a Milano tanti anni fa, al Teatro Litta, con la regia di Corrado d'Elia, ma allora ero Cristiano».

Lei così bello, recitare il brutto per antonomasia. Un paradosso.
«Quando ho scelto il testo non ci ho proprio fatto caso, non m'ha sfiorato l'idea che fosse un problema essere belli per interpretare un personaggio di consapevole bruttezza. Nemmeno mi metto il nasone, lo avevo a disposizione fino a tre ore prima di entrare in scena ma ho deciso di farne a meno. È una sfida, così obblighi lo spettatore a guardare oltre il naso. A vedere la bruttezza di Cyrano al di là del dato estetico, come disagio, inadeguatezza. Una bruttezza interiore che coglie indistintamente i belli e i brutti, come la solitudine».

La riflessione su corpo e aspetto esteriore è anche al centro del suo prossimo film, "Il volto di un'altra" di Pappi Corsicato, sulla chirurgia estetica.
«Il tema è l'insensatezza del volersi sentire a tutti i costi belli, mania del nostro tempo. Io sono un chirurgo estetico con una moglie, Laura Chiatti, conduttrice tv, si è stancata della sua faccia e se la fa rifare. Io non lo farei mai, però so che anche se crediamo di essere immuni da queste follie e granitici nella nostra identità, non è così. I media ci condizionano pesantemente. Anche al contrario: il pregiudizio del bello ma stupido resiste, mi creda».

L'hanno appena nominato Direttore Artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo. Com'è la situazione all'Aquila?
«Instabile. Il teatro è appaltato per la ricostruzione, il centro è ancora quasi tutto zona rossa. C'è bisogno dell'attenzione delle istituzioni per ridare vitalità alla città. Lavorerò per riportare i giovani in centro con un festival, "I cantieri dell'immagine". Partiremo quest'estate, fondi permettendo...».

Lei è napoletano, ma ha studiato all'Accademia dei Filodrammatici.
«Milano era il posto più lontano da casa... A parte gli scherzi, ci voleva una città che mi mettesse alla prova e mi mostrasse se ero in grado di fare questo mestiere. Milano mi ha insegnato a essere all´altezza, a fare meglio e non meno degli altri».

Teatro Nuovo, Piazza San Babila, dal 6 al 18 marzo, ore 20.45, tel 02794026




LA REPUBBLICA - Ediz. MILANO - Giorno & Notte - Pag. XVI|XVII






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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L'ultima modifica di genziana il Lun Mar 05, 2012 23:25, modificato 2 volte
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Helena x



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 21:20    Oggetto: Complimenti! Rispondi citando


COMPLIMENTI MOLTO CARO ALESSANDRO!!!
Buona fortuna per te ad la tua compagna!!!
Helena! Wink
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 23:18    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Prima Pagina - AL TEATRO NUOVO

Preziosi non dimentica Milano e torna con il suo Cyrano


Roberta Pasero a pagina 13



IN SCENA Grande attesa per un classico rivisitato

Preziosi, il Cyrano più bello non ha dimenticato Milano



Il popolare attore da martedì sarà al Teatro Nuovo con una produzione di cui è regista e protagonista. «Questa città è stata la mia scuola di vita»



Roberta Pasero

Primo: niente naso esagerato, perché il disagio di vivere di Cyra­no de Bergerac va ben oltre l'appa­renza di un luogo comune. «E im­prigionarlo dentro il clichè di un dettaglio estetico non è certo quel­lo che un grande autore come Ed­mond Rostand voleva per il suo Cyrano. Per questo ho preferito portarlo in scena nella sua normali­tà, perché gli spettatori guardino il personaggio dietro la maschera, nel profondo. E si rendano conto che il vero naso di Cyrano è nella sua mente e che il sentirsi inade­guati va ben oltre la bellezza intesa come unico modo di affermarsi nella vita».

Una sfida appassionante per Alessandro Preziosi, protagoni­sta, regista e coproduttore di Cyra­no de Bergerac, una delle comme­die più celebr­i di tutti i tempi in car­tellone al Teatro Nuovo da martedì al 18 marzo (info allo 02.794026 op­pure sul sito teatronuovo.it). «Ho cercato di portarlo in scena tro­van­do un equilibrio tra ironia e sen­timento, tra grottesco e senso del tragico, tra delicatezza poetica e bellezza, tra sogno e riflessione», spiega l'attore, che dopo aver im­personato Cristiano undici anni fa nel Cyrano de Bergerac diretto da Corrado D'Elia, questa volta volta interpreta il mitico spadaccino. «Ogni sera quando entro in palco­scenico e risuonano le prime note della musica per me vuol dire rico­minciare daccapo. Significa inter­pretare Cyrano per la prima volta, cercando di dare spazio a tutte le sfumature di un personaggio che rimane nella nostra mente e nel no­stro cuore un po' come un amo da pesca nella carne».

Alessandro Preziosi, nonostan­te la grande immedesimazione, di Cyrano non è ancora riuscito ad as­similare una dote preziosa: «Mi pia­cerebbe saper nascondere i miei sentimenti con la sua stessa abilità dialettica. Vorrei dire quello che penso senza che gli altri possano smascherarmi e invece purtroppo non ci riesco mai», spiega l'attore, da pochi mesi direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo.

Che a parte l'inconsueta bellez­za dovuta ad un nasone mancante interpreta e dirige un Cyrano fede­lissimo al testo originale, andato in scena per la prima volta a Parigi il 28 dicembre 1897: lo scontroso ca­detto di Guascogna, abile spadac­cino anche con le parole che fa dan­zare in giochi linguistici e in motti taglienti, non ha coraggio di dichia­rare il suo amore a Rossana (Valen­tina Cenni) e, anzi, aiuterà Cristia­no (il danese Benjamin Stender), il «rivale» impacciato, a conquistar­la, lo proteggerà, inutilmente, du­rante la guerra che combattono fianco a fianco, e troverà la forza di confessare i suoi sentimenti a Ros­s­ana quando ormai sarà troppo tar­di.

«La scenografia contribuirà a raccontare questi cinque atti co­me una metafora, della vita e della scena: si parte da un omaggio ad un teatro maestoso, simile ad un quadro del Seicento, dove gli abiti sono pomposi e la scena posticcia, per passare ad un teatro distrutto, ridotto ad uno scheletro, con drap­peggi impolverati e un'atmosfera simile a La zattera della Medusa, il dipinto ottocentesco di Géri­cault», racconta Alessandro Pre­ziosi che si è avvalso della collaborazione artistica di Nicolaj Karpov, grande direttore russo di movi­mento scenico. «Tutto finirà con un ultimo atto, decisamente astrat­to, con attori trasformati in burattini, come nei quadri di De Chirico». Ma il Cyrano portato in scena a Milano sarà anche un ritorno alle origini per Preziosi: «Questa città è stata la mia scuola di vita e di cultu­ra, dei luoghi sacri come la Scala e il Duomo, dei tram presi di notte do­po quattordici ore all'Accademia dei Filodrammatici, dei miei primi lavori come cameriere. Proprio qui a Milano ho vissuto le emozio­ni che mi hanno formato per sem­pre».




IL GIORNALE - Ediz. MILANO - Album - 3 marzo 2012 - Pagina 13






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO



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mari27



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 23:43    Oggetto: Rispondi citando


-

Un lungo soggiorno a Milano da domani 6 al 18 marzo

con il Cyrano!........un grande impegno

che sarà certamente coronato da grande successo

com'è accaduto finora in tutte le tappe e...........di piùùù!!!!!!

Buon lavoro, ragazzi!!!!!







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Silvia74



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 23:49    Oggetto: Rispondi citando


io vado questo sabato!!! Non vedo l'oraaaaa!!!!
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Se non riesci a uscire dal tunnel.....Arredalo!
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2012 23:55    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:


Alessandro Preziosi protagonista e regista del testo di Rostand


              Io Cyrano senza trucco

        Per capire bisogna guardare oltre il naso


di Piero Degli Antoni — MILANO —

Alessandro Preziosi sarà a Milano, al Teatro Nuovo, da martedì al 18 marzo con il «Cyrano» di Edmond Rostand.

Perché proprio Cyrano, un testo iper-classico?
«Un debutto alla regia poteva avere un seguito solo evitando di andare per tentativi voyeuristici. Artisticamente sentivo affine uno spettacolo che ha come protagonista un eroe che si crede brutto quando invece, per tutte le sue qualità eccezionali, brutto non è. Così come Amleto si sente inadeguato a governare la Danimarca, mentre le sue doti lo renderebbero un grande uomo di Stato».

Non è stato tentato da una rilettura più o meno modernistica di un testo così consolidato?
«Registicamente le ho immaginate tutte. All’inizio l’idea era ambientarlo sulla superficie lunare, poi ho immaginato come scenografia solo un gigantesco naso, quindi ho preferito riproporre tutto nella prospettiva di un Grande Burattinaio che agisce il mondo e tira i fili del personaggi. Scenicamente lo spettacolo si apre con un’ambientazione ricca, omaggio al teatro seicentesco, che man mano si spoglia fino a restare puro scheletro e svelare l’attore-burattino. All’inizio gli spettatori assistono alla vestizione dell’attore: il burattinaio svela le sue carte».

E’ strano pensare, nella parte di un «brutto» come Cyrano, un attore considerato universalmente bello come Preziosi. Senza nemmeno il naso, perdipiù...
«Io non ho mai cercato dentro di me il valore della bellezza fisica. Certo, poi continuano a farti le domande e qualche quesito te lo poni... La risposta a questa domanda è ciò che ho già detto, Cyrano si sente brutto ma in realtà non lo è. Ho rinunciato al naso perché pensavo fosse più giusto interpretare la bruttezza piuttosto che mostrarla. Con uno slogan direi che bisogna guardare oltre il naso».

Perché così tanti giovani attori italiani popolari - lei, Scamarcio, Gassman, Timi - hanno quasi contemporaneamente lasciato cinema e tv per darsi al teatro?
«Le ipotesi sono due: o non hanno altro da fare, oppure hanno deciso che la loro carriera deve passare attraverso fasi cicliche. Secondo me il teatro è un’opportunità unica per approfondire un testo in una società diventata ormai velocissima e superficiale. Al cinema quando si spegne la luce comincia il film. A teatro quando si alza il sipario comincia il 3D, quello vero. Sempreché si parli di attori veri, naturalmente».

Pare di cogliere un accenno critico...
«Eh sì! Ce ne sono troppi che vanno in teatro senza essere attori! Mica stiamo alla Valtur, che si prende uno dal pubblico e lo si porta sul palco. Questo tipo di produzione è deleteria perché crea un precedente. Basta un minimo di notorietà e si produce uno spettacolo. Ma questo non è un mestiere che s’improvvisa».

La sua popolarità nasce in tv prima con «Vivere» e poi con «Elisa di Rivombrosa». La tv è cambiata molto in tutti questi 12 anni?
«E’ come se avesse contratto un’epatite. Per un periodo va bene, allora abbassa le difese, la malattia riprende il sopravvento, subentra la fase cronica...
Così assistiamo a una fiction come quella su Walter Chiari, molto bella, con un Alessio Boni grande, e subito dopo a qualcosa di tremendamente brutto... Come se la tv producesse cultura in maniera meccanica, senza guizzi. Ecco: visto che oggi certe audience non si possono più raggiungere a causa della frammentazione degli ascolti, ci sarebbe l’occasione per osare di più
».




          . Quel nasone che parla in rima
          .. al Teatro Nuovo da martedì


— MILANO — Alessandro Preziosi è sia il regista che l’interprete principale della celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918). La pièce è ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Nuovo di piazza San Babila da martedì al 18 marzo. Info: 02.794026.





IL GIORNO - Edizione MILANO - Il Personaggio - Pag. 13 - 4/3/12







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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 01:18    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Teatro Nuovo
Da domani la rilettura quasi freudiana del capolavoro di Edmond Rostand




          « Ho tolto il nasone a Cyrano »

Alessandro Preziosi: «Metto in luce la sua inadeguatezza interiore»



Un Cyrano esteticamente insolito. Non è affatto brutto né deturpato dal solito nasone. Alessandro Preziosi, che cura pure la regia, ha voluto approfondire soprattutto l’aspetto psicologico del testo. Un nuovo taglio interpretativo che punta sull’analisi dell’incapacità di essere se stessi e sul disagio di esprimere i sentimenti. Preziosi ha scelto una compagnia di giovani attori per allestire il capolavoro che Edmond Rostand scrisse nel 1897.

Preziosi, uscire dalla tradizione non è un rischio?
«Una scelta coraggiosa, sì. Per la prima volta nella storia del teatro Cyrano non si presenta con l’enorme naso posticcio. Ma sono sicuro che il pubblico finirà con il non accorgersene. In una società come la nostra, che vive di apparenza, il mio Cyrano mostra la propria inadeguatezza interiore».

Cyrano che si confessa senza volerlo?
«Soltanto così poteva divenire un personaggio attualissimo. Di fronte alla donna amata si trasforma in un inetto. Incapace fino alla fine di svelare a Rossana il sentimento che nutre per lei».

Come gli eroi di Svevo?
«Anche come il Pinocchio di Collodi, con l’aggiunta di un certo masochismo individuale nell’assoluto terrore di accettare il confronto con l’altro, un giovane più bello ma a sua volta incapace di esprimere a parole il proprio amore. E dietro a tutto c’è inoltre Freud».

Una duplice inettitudine?
«Rostand gioca sulla inadeguatezza di Cyrano e Cristiano. Il primo nasconde i suoi disagi esistenziali con la bravura dei versi, che dona al giovane, e con la tracotanza di guasco spadaccino. Cristiano è un cartone animato muto».

La scelta degli attori?
«Quattordici interpreti, di cui nove esordienti, alcuni formati alla Khora Teatro, la mia scuola. Per il ruolo di Cristiano ho voluto Benjamin Stender, giovanissimo attore danese, che non parla perfettamente l’italiano. Ideale nel suo doversi affidare a Cyrano: non riesce realmente a trovare le parole d’amore con cui vorrebbe sorprendere la donna amata. Invece per Rossana ho impiegato circa sei mesi per trovare Valentina Cenni. Ho lasciato che il mio occhio, molto legato al cinema, incontrasse una silhouette di estrema eleganza, simile ad Anne Brochet del noto film di Jean-Paul Rappeneau».

Franco Manzoni




CORRIERE DELLA SERA - Ediz. Milano - 5 marzo 2012 - Pag. 15






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nenepdl



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 08:47    Oggetto: Rispondi citando


Queste interviste sono una più bella dell'altra...in ognuna si ricava un aspetto e sfacettatura di Cyrano e di Alessandro, che come sempre con le sue parole ci trasmette molto!

Grazie Giuly per averle postate!

In bocca al lupo a tutta la compagnia per queste giornate/serata milanesi!!!!
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 13:58    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



        ... ALESSANDRO PREZIOSI
        «Il mio "Cyrano De Bergerac"
        così popolare e così "lunare"
        »


Non c'è dubbio: ne ha fatta di strada dai tempi di "Elisa di Rivombrosa". Attore, regista, direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, oggi Alessandro Preziosi è a teatro con "Cyrano De Bergerac" di Edmond Rostand, nella doppia veste di regista e interprete, accompagnato in scena da Benjamin Stender, Valen­tina Cenni, Massimo Zordan, Emilia­no Masala, Marco Canuto, Giuseppe Tosti, Francesco Civile, Gianni Rossi, Salvatore Cuomo, Sara Borghi, Natasha Truden, Giannina Raspini e Bianca Pugno Vanoni.
E da stasera al 18 marzo approda al Nuovo. «Recitai per la prima volta in questa comme­dia nel 1997», ricorda. «Rappresen­tarla oggi, per me, è rendere omaggio al teatro».

Il pubblico finora è rimasto entu­siasta. Qual è la ricetta del successo di questo allestimento?
«L'onestà umana che accomuna tutti i professionisti coinvolti nello spetta­colo. Alla base e alla testa della pira­mide ci sono persone che non lasciano nulla di intentato dal punto di vista umano, produttivo e recitativo».

Com'è il suo Cyrano?
«È un Cyrano più popolare. Le luci sono quasi da car­toon Disney e la sce­nografia, nel finale, diventa lunare».

Che cosa invidia al suo personaggio?
«La dignità, la fierez­za e l'orgoglio. È un modello da imitare anche ai giorni no­stri».

Ha qualcosa in co­mune con il cele­bre poeta e spadac­cino?
«L'amore per la poesia, che non è legato alla parola, ma alla situazione poetica capace di fare sognare. L'equi­valente per un attore è l'estasi recitati­va, che conosco perfettamente».

Cyrano è una commedia tenera. Lei è un uomo romantico?
«Sì, più della media. Nel senso che spesso l'uomo è un romantico passivo, io invece sono un romantico atti­vo».

Che impegni l'aspettano nei prossi­mi mesi?
«La costruzione di questo cantiere immaginario che sto per mettere in piedi in qualità di direttore del Teatro Stabile di Abruzzo. E poi uscirà al cinema "Il volto di un'altra" di Pappi Corsicato, in cui recito accanto a Lau­ra Chiatti, Lino Guanciale e Iaia For­te. È una commedia ironica e diver­tente, ambientata in una elegante cli­nica di chirurgia estetica. Laura veste i panni di Bella, conduttrice di un famoso programma sulla chirurgia plastica, io interpreto suo marito An­drea, chirurgo plastico che nello stes­so programma effettua gli interventi sugli ospiti».

C'è qualcosa che le manca a livello professionale?
«La possibilità di dipingere la genera­zione dei giovani in maniera vincen­te. I film e il teatro di oggi si ostinano invece a rappresentare i giovani come degli inconcludenti».

Ci racconta com'è la sua vita "normale"?
«Mi godo la vita: ho la fortuna di poter fare quello che voglio quando non lavoro. Mi piace stare con i miei figli, camminare e leggere».

Da cittadino italia­no, che cosa la preoccupa di più della situazione del nostro Paese?
«Sono ottimista: vi­viamo nel Paese più bello del mondo. Certo, c'è una situa­zione allarmante. Ma sono anni che ci dicono che lo scenario è difficile e poi alla fine ce la facciamo sempre. Detto questo, come cittadino italiano, mi piacerebbe ci fosse più trasparenza».

Figlio di avvocati, dopo essersi lau­reato con 110 e lode in Giurispru­denza, ha frequentato l'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Che ricordi la legano alla nostra città?
«Ne avrei dieci mila. Per me Milano è come Parigi e New York, un sogno. Ricordo i tram 1 e 33 di notte, la primavera improvvisa, l'amabilità e la professionalità della gente e la te­stardaggine degli anziani. E soprattut­to, il teatro e la Scala».

Piazza San Babila, tel. 02/794026, biglietti: da martedì a venerdì, sabato sera e domenica po­meriggio, www.teatronuovo.it .







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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 14:12    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Alessandro Preziosi ospite di Radio - DEEJAY - Tv 05.03.12


















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*lisicris*



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 15:26    Oggetto: Rispondi citando


ma sono straordinari questi articoli!!!!! Un bacio a tutte!!!!
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Marilina



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 15:48    Oggetto: Rispondi citando


Very Happy man mano che si va avanti gli articoli diventano sempre piu' belli e Alessandro ha delle riflessioni sempre nuove che probabilmente gli restano dentro in ogni tappa del tour..

dev'essere bello il percorso artistico dell'attore di teatro... perchè sembra resti dentro, arricchendo anche quello che è il bagaglio personale,oltre che con le esperienze di vita,anche con pensieri e riflessioni che altrimenti non ci sarebbero stati...

belle le foto di Radio Deejay..mannaggia che me lo son persa Wink ..
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*Vane



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 16:08    Oggetto: Rispondi citando


Io vado a vederlo domenica a milano, parto dalla sicilia ♥
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cinzia76



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 16:12    Oggetto: Rispondi citando


Ma che belle le volontarie senesi Very Happy !Un bacio ad ognuna di voi in particolare a Monica e Paola Wink !

VANE buon viaggio e buona visione ti aspettiamo per il resoconto al tuo ritorno Wink !

Grazie cara Giuly per i continui aggiornamenti Very Happy !

Caro Capitano e' sempre un piacere leggerti...offri a noi sempre maggiori spunti per riflettere sul tuo Cyrano Very Happy ....buon proseguimento di tournee' a cominciare dalla tappa di Milano che per te ha un sapore particolare....colmo di ricordi di quando tutto e' cominciato Rolling Eyes .....ti abbraccio Wink !

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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 16:30    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



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Alessandro Preziosi ospite di Radio - DEEJAY - Tv 05.03.12







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L'ultima modifica di genziana il Mar Mar 06, 2012 16:55, modificato 1 volta
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