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genziana



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MessaggioInviato: Dom Mar 04, 2012 14:19    Oggetto: TSA: Alessandro PREZIOSI, Direttore Teatro Stabile d'Abruzzo Rispondi citando



ha scritto:

    L'appello --- L'attore dirige lo Stabile d'Abruzzo:
Comunale in rovina, spettacoli al Ridotto e all'aperto




«L'Aquila deve rinascere anche con un nuovo teatro»

    Preziosi: fondi bloccati, intervengano gli sponsor


ROMA --- Alla fine dell'estate scorsa, quando ha iniziato a progettare il suo «Cyrano de Bergerac», l'idea era quella di ambientarlo in un teatro distrutto dalla guerra. Dopo un paio di mesi, Alessandro Preziosi è stato chiamato a dirigere lo Stabile d'Abruzzo all'Aquila, un teatro distrutto dal terremoto. «Strano, no? Un presentimento», commenta l'attore che sarà al Nuovo di Milano dal 6 marzo, all'Aquila il 26 aprile.
«Non nella sede principale dello Stabile, il Teatro Comunale attualmente in rovina - spiega -, ma al Ridotto, che per fortuna è sopravvissuto al sisma».

La prima volta che Preziosi ha toccato con mano quella rovina risale all'ottobre scorso: «Macerie ovunque che impolverano le poltrone rosse, gli affreschi crepati, i candelabri del foyer crollati e poi il silenzio assordante in un luogo che, un tempo, era pieno di vita. Una sensazione terrificante di morte: il segno tangibile di come una realtà così schiacciante, la devastazione compiuta dalla natura, possa trascendere la finzione in uno spazio dove la finzione veniva celebrata. Ma la mia prima reazione non è stata "oddio, adesso da dove cominciamo?". Ho avuto l'impulso di rendere vivo quel palcoscenico, per restituirlo alla città, per ridare fiducia alla cittadinanza, pur non trattandosi di un luogo fondamentale... Perché parliamoci chiaro: la gente ha bisogno di case, non di teatri. Però, riconsegnando agli aquilani un luogo di aggregazione sociale, ci sarà una spinta forte verso la ricostruzione di tutto il centro storico, verso il futuro».

I tempi non sono brevissimi: «I cantieri aperti hanno difficoltà a sbloccare i fondi stanziati e bloccati dalla burocrazia. Anche per lo Stabile sono stati stanziati dei soldi, ma non ancora messi a disposizione degli enti locali. Mi hanno assicurato che entro 2, 3 anni, il Comunale tornerà come prima». Non sono pochi: «È vero, ma non sono mai stato sfiorato da ripensamenti del tipo "chi me l'ha fatto fare di accettare questo incarico": quando riparti da zero, non puoi fare che bene». E Preziosi lo sa bene: da bambino ha vissuto il terremoto in Irpinia. «Avevo 7 anni e vivevo con la mia famiglia ad Avellino, dove mio padre era sindaco. All'inizio, scambiai gli scossoni del letto a castello, dove mi trovavo, per un gioco. Tremava tutto e io saltavo sul letto divertito. Poi, sentii la gente urlare per strada: urli terribili che non ho più sentito in vita mia e la paura fu tanta».

Nominato a novembre, la Direzione Artistica di Preziosi sarà operativa da aprile e i programmi già si affastellano: «Nella prossima estate, vitalizzo il centro storico intorno al Teatro con un festival: concerti, letture, teatro di strada... voglio ridare ai cittadini il piacere di ritrovarsi nel cuore antico dell'Aquila. Poi un cartellone di drammaturgia contemporanea, coinvolgendo scrittori di successo. Per metterli in scena, chiamerò attori e registi anche di cinema. Ma non basta - è entusiasta - voglio creare un centro di formazione per tutti i mestieri della scena. Una rivitalizzazione che faccia ritornare all'Aquila i giovani... Bisogna rimettere in piedi un teatro, ma non bisogna contare solo sul denaro pubblico. Faccio un appello ai privati: venite a investire da noi!».

Emilia Costantini



RIPRODUZIONE RISERVATA



CORRIERE DELLA SERA - Spettacoli - Pagina 54 - 1° marzo 2012






Alessandro Preziosi è Direttore Artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo





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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:36    Oggetto: TSA: Alessandro PREZIOSI, Direttore Teatro Stabile d'Abruzzo Rispondi citando



ha scritto:


Cultura. Oltre al «Cyrano» con Alessandro Preziosi arriva al Teatro della Luna il musical «Nunsense». Un trampolino per giovani attori abruzzesi.



Il Teatro Stabile alla conquista dei palcoscenici di Milano



È l’anno del rilancio del Teatro Stabile, che dopo l’avvento di Alessandro Preziosi ha conquistato palcoscenici importanti. Dopo il successo di «Scene da un matrimonio», arriva a Milano, dal 6 al 18 marzo al Teatro Nuovo, la nuova produzione «Cyrano de Bergerac». Ma non sarà solo lo spettacolo di punta del Tsa a calcare i palchi meneghini. Dal 9 all’11 marzo, al Teatro della luna in scena «Nunsense... le amiche di Maria», un musicale delle suore di Dan Goggin per la regia di Fabrizio Angelini e la direzione musicale di Gabriele De Guglielmo con l’Accademia dello spettacolo di Ortona. Si tratta di un classico che grazie alle musiche coinvolgenti, alla comicità delle situazioni e all’originalità del soggetto sta riscuotendo successo dappertutto. È stato presentato dall’Assessore Regionale alla Cultura e Presidente del Tsa, Luigi De Fanis. «Questa brillante commedia musicale - ha detto De Fanis - avrà il grande onore di approdare in una realtà prestigiosa come di Milano. Oltre a rappresentare già un vanto per l’intero Abruzzo, rappresenterà un ulteriore trampolino di lancio per questi giovani e bravi attori».

F.Cap.




IL TEMPO - Ediz. ABRUZZO E MOLISE - Omnibus - 29-02-2012







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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:38    Oggetto: 28-29/2/12 CYRANO DE BERGERAC Teatro Della Fortuna FANO (PU) Rispondi citando



ha scritto:


      LA RECENSIONE L’ATTORE NEI PANNI DI CYRANO
      CONQUISTA IL TEATRO DELLA FORTUNA DI FANO


Preziosi, sul palco la sfida di uno splendido guascone



«Non si combatte solo per vincere. No… è più bello battersi quando la vittoria è incerta!». Cyrano pronuncia queste parole quando ormai il suo nemico è la morte e l’esito del duello è scontato. Meno scontato invece Alessandro Preziosi che fa sua questa citazione e la sfida che lancia, questa volta, è anche quella della regia. Una sfida che vince e convince gli spettatori che alla fine tributano all’attore regista lunghi e meritati applausi per uno spettacolo che appaga i sensi grazie alle scene di Andrea Taddei, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri. Una citazione la meritano anche Nikolaj Karpov per i movimenti scenici e tutti ragazzi di KHORA.teatro. Gli occhi di tutti (anzi di tutte) erano però per Preziosi, attor bello che interpreta il più brutto dei protagonisti della letteratura, così convinto di essere tale che si nega «persino il sogno di essere amato da una donna brutta». Ma Preziosi, che in scena evita il naso, punta su un altro aspetto: il limite di Cyrano non è la bruttezza ma l’inadeguatezza e il timore di essere accettato. E allora prevale la tracotanza del cadetto di Guascogna, con la sua spada non solo batte cento spadaccini ma difende la sua fragilità emotiva davanti alla bella Rossana. Preziosi fa il guascone, per tutto il primo atto ha una recitazione estremamente fisica: il palco è quasi una palestra. Nella seconda parte invece, finalmente prevale il sentimento: il signore di Bergerac è ormai stanco, la spada gli pesa ma non il vigore poetico e l’amore per Rossana è, se possibile, ancora più forte. Cyrano però ha passato la vita a realizzare i sentimenti degli altri: dell’amico e rivale Cristiano e dell’amata cugina Rossana. Ormai non ha più tempo. La luna non può più aspettarlo.

Paolo Angeletti




IL RESTO DEL CARLINO - Ed. Pesaro - Pag. 22 - 1° marzo 2012






    28-29 febbraio 2012 • FANO, Teatro della Fortuna

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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:41    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



. Alessandro Preziosi è Cyrano di Bergerac



MILANO - “Cyrano de Bergerac” è una commedia tenera e romantica di Edmond Rostand che sin dalla sua prima rappresentazione, nel 1897, ebbe un eccezionale trionfo di pubblico e critica. Nell'allestimento di KHORA.teatroche coproduce lo spettacolo con il Teatro Stabile d'Abruzzo, lo scontroso spadaccino dal mostruoso naso, innamorato della bella Rossana, è interpretato da Alessandro Preziosi. L’attore firma anche la regia dell’allestimento e raccoglie la sfida di mettere in scena lo scrittore e poeta dall'irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua. Con lui, in scena nei ruoli principali, ci saranno Benjamin Stender (Cristiano) e Valentina Cenni (Rossana).Un grande classico del teatro rivolto ad un vasto pubblico popolare, ma che strizza l’occhio nel confezionamento editoriale ai giovani. La traduzione scelta è quella della ormai classica in versi martelliani di Mario Giobbe. “Cyrano” farà tappa al Teatro Nuovo di Milano, in piazza San Babila, dal 6 al 18 marzo.



LA PROVINCIA PAVESE - 29 febbraio 2012 — pagina 40 -






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:42    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:


Prima pagina: IL TEATRO

Preziosi è Cyrano " Rinuncio al nasone e sfido il pubblico "



PER SAPERNE DI PIÙ www.alessandropreziosi.tv



        In scena - Zoom - BRUTTO DENTRO

    Preziosi: il mio Cyrano fa guardare oltre il naso


L'attore interprete e regista del testo di Rostand da martedì al Nuovo. Ho rinunciato al nasone per sfidare il pubblico a vedere il disagio oltre le apparenze.



Simona Spaventa

Dici Alessandro Preziosi e pensi allo sguardo fascinoso e al sorriso ammaliante che fanno sognare milioni di fan dai tempi del romanzone tv Elisa di Rivombrosa. Sorprende immaginarlo nei panni del nasuto Cyrano, così brutto da non aver il coraggio di dichiararsi all'amata Rossana. E invece l'attore napoletano, reduce dall'Amleto di Armando Pugliese, ha scelto proprio lo spadaccino poeta di Edmond Rostand per la sua nuova avventura teatrale – Cyrano de Bergerac, da martedì al Nuovo – di cui è anche regista.

Perché proprio Cyrano?
«Perché amo da sempre la poesia, per suggestione e vocazione. Ho fatto l'Amleto tradotto da Montale, un reading da Pessoa. Chi più di Rostand riesce a restituire il valore romantico e masochistico delle parole? Cyrano è un umanista, il poeta che mai nella nostra memoria sarebbe dovuto tramontare, vinto dalla pseudoletteratura che ci propinano oggi. E poi ci sono affezionato, lo recitai proprio a Milano tanti anni fa, al Teatro Litta, con la regia di Corrado d'Elia, ma allora ero Cristiano».

Lei così bello, recitare il brutto per antonomasia. Un paradosso.
«Quando ho scelto il testo non ci ho proprio fatto caso, non m'ha sfiorato l'idea che fosse un problema essere belli per interpretare un personaggio di consapevole bruttezza. Nemmeno mi metto il nasone, lo avevo a disposizione fino a tre ore prima di entrare in scena ma ho deciso di farne a meno. È una sfida, così obblighi lo spettatore a guardare oltre il naso. A vedere la bruttezza di Cyrano al di là del dato estetico, come disagio, inadeguatezza. Una bruttezza interiore che coglie indistintamente i belli e i brutti, come la solitudine».

La riflessione su corpo e aspetto esteriore è anche al centro del suo prossimo film, "Il volto di un'altra" di Pappi Corsicato, sulla chirurgia estetica.
«Il tema è l'insensatezza del volersi sentire a tutti i costi belli, mania del nostro tempo. Io sono un chirurgo estetico con una moglie, Laura Chiatti, conduttrice tv, si è stancata della sua faccia e se la fa rifare. Io non lo farei mai, però so che anche se crediamo di essere immuni da queste follie e granitici nella nostra identità, non è così. I media ci condizionano pesantemente. Anche al contrario: il pregiudizio del bello ma stupido resiste, mi creda».

L'hanno appena nominato Direttore Artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo. Com'è la situazione all'Aquila?
«Instabile. Il teatro è appaltato per la ricostruzione, il centro è ancora quasi tutto zona rossa. C'è bisogno dell'attenzione delle istituzioni per ridare vitalità alla città. Lavorerò per riportare i giovani in centro con un festival, "I cantieri dell'immagine". Partiremo quest'estate, fondi permettendo...».

Lei è napoletano, ma ha studiato all'Accademia dei Filodrammatici.
«Milano era il posto più lontano da casa... A parte gli scherzi, ci voleva una città che mi mettesse alla prova e mi mostrasse se ero in grado di fare questo mestiere. Milano mi ha insegnato a essere all´altezza, a fare meglio e non meno degli altri».

Teatro Nuovo, Piazza San Babila, dal 6 al 18 marzo, ore 20.45, tel 02794026




LA REPUBBLICA - Ediz. MILANO - Giorno & Notte - Pag. XVI|XVII






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:43    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Prima Pagina - AL TEATRO NUOVO

Preziosi non dimentica Milano e torna con il suo Cyrano


Roberta Pasero a pagina 13



IN SCENA Grande attesa per un classico rivisitato

Preziosi, il Cyrano più bello non ha dimenticato Milano



Il popolare attore da martedì sarà al Teatro Nuovo con una produzione di cui è regista e protagonista. «Questa città è stata la mia scuola di vita»



Roberta Pasero

Primo: niente naso esagerato, perché il disagio di vivere di Cyra­no de Bergerac va ben oltre l'appa­renza di un luogo comune. «E im­prigionarlo dentro il clichè di un dettaglio estetico non è certo quel­lo che un grande autore come Ed­mond Rostand voleva per il suo Cyrano. Per questo ho preferito portarlo in scena nella sua normali­tà, perché gli spettatori guardino il personaggio dietro la maschera, nel profondo. E si rendano conto che il vero naso di Cyrano è nella sua mente e che il sentirsi inade­guati va ben oltre la bellezza intesa come unico modo di affermarsi nella vita».

Una sfida appassionante per Alessandro Preziosi, protagoni­sta, regista e coproduttore di Cyra­no de Bergerac, una delle comme­die più celebr­i di tutti i tempi in car­tellone al Teatro Nuovo da martedì al 18 marzo (info allo 02.794026 op­pure sul sito teatronuovo.it). «Ho cercato di portarlo in scena tro­van­do un equilibrio tra ironia e sen­timento, tra grottesco e senso del tragico, tra delicatezza poetica e bellezza, tra sogno e riflessione», spiega l'attore, che dopo aver im­personato Cristiano undici anni fa nel Cyrano de Bergerac diretto da Corrado D'Elia, questa volta volta interpreta il mitico spadaccino. «Ogni sera quando entro in palco­scenico e risuonano le prime note della musica per me vuol dire rico­minciare daccapo. Significa inter­pretare Cyrano per la prima volta, cercando di dare spazio a tutte le sfumature di un personaggio che rimane nella nostra mente e nel no­stro cuore un po' come un amo da pesca nella carne».

Alessandro Preziosi, nonostan­te la grande immedesimazione, di Cyrano non è ancora riuscito ad as­similare una dote preziosa: «Mi pia­cerebbe saper nascondere i miei sentimenti con la sua stessa abilità dialettica. Vorrei dire quello che penso senza che gli altri possano smascherarmi e invece purtroppo non ci riesco mai», spiega l'attore, da pochi mesi direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo.

Che a parte l'inconsueta bellez­za dovuta ad un nasone mancante interpreta e dirige un Cyrano fede­lissimo al testo originale, andato in scena per la prima volta a Parigi il 28 dicembre 1897: lo scontroso ca­detto di Guascogna, abile spadac­cino anche con le parole che fa dan­zare in giochi linguistici e in motti taglienti, non ha coraggio di dichia­rare il suo amore a Rossana (Valen­tina Cenni) e, anzi, aiuterà Cristia­no (il danese Benjamin Stender), il «rivale» impacciato, a conquistar­la, lo proteggerà, inutilmente, du­rante la guerra che combattono fianco a fianco, e troverà la forza di confessare i suoi sentimenti a Ros­s­ana quando ormai sarà troppo tar­di.

«La scenografia contribuirà a raccontare questi cinque atti co­me una metafora, della vita e della scena: si parte da un omaggio ad un teatro maestoso, simile ad un quadro del Seicento, dove gli abiti sono pomposi e la scena posticcia, per passare ad un teatro distrutto, ridotto ad uno scheletro, con drap­peggi impolverati e un'atmosfera simile a La zattera della Medusa, il dipinto ottocentesco di Géri­cault», racconta Alessandro Pre­ziosi che si è avvalso della collaborazione artistica di Nicolaj Karpov, grande direttore russo di movi­mento scenico. «Tutto finirà con un ultimo atto, decisamente astrat­to, con attori trasformati in burattini, come nei quadri di De Chirico». Ma il Cyrano portato in scena a Milano sarà anche un ritorno alle origini per Preziosi: «Questa città è stata la mia scuola di vita e di cultu­ra, dei luoghi sacri come la Scala e il Duomo, dei tram presi di notte do­po quattordici ore all'Accademia dei Filodrammatici, dei miei primi lavori come cameriere. Proprio qui a Milano ho vissuto le emozio­ni che mi hanno formato per sem­pre».




IL GIORNALE - Ediz. MILANO - Album - 3 marzo 2012 - Pagina 13






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:44    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:


Alessandro Preziosi protagonista e regista del testo di Rostand


              Io Cyrano senza trucco

        Per capire bisogna guardare oltre il naso


di Piero Degli Antoni — MILANO —

Alessandro Preziosi sarà a Milano, al Teatro Nuovo, da martedì al 18 marzo con il «Cyrano» di Edmond Rostand.

Perché proprio Cyrano, un testo iper-classico?
«Un debutto alla regia poteva avere un seguito solo evitando di andare per tentativi voyeuristici. Artisticamente sentivo affine uno spettacolo che ha come protagonista un eroe che si crede brutto quando invece, per tutte le sue qualità eccezionali, brutto non è. Così come Amleto si sente inadeguato a governare la Danimarca, mentre le sue doti lo renderebbero un grande uomo di Stato».

Non è stato tentato da una rilettura più o meno modernistica di un testo così consolidato?
«Registicamente le ho immaginate tutte. All’inizio l’idea era ambientarlo sulla superficie lunare, poi ho immaginato come scenografia solo un gigantesco naso, quindi ho preferito riproporre tutto nella prospettiva di un Grande Burattinaio che agisce il mondo e tira i fili del personaggi. Scenicamente lo spettacolo si apre con un’ambientazione ricca, omaggio al teatro seicentesco, che man mano si spoglia fino a restare puro scheletro e svelare l’attore-burattino. All’inizio gli spettatori assistono alla vestizione dell’attore: il burattinaio svela le sue carte».

E’ strano pensare, nella parte di un «brutto» come Cyrano, un attore considerato universalmente bello come Preziosi. Senza nemmeno il naso, perdipiù...
«Io non ho mai cercato dentro di me il valore della bellezza fisica. Certo, poi continuano a farti le domande e qualche quesito te lo poni... La risposta a questa domanda è ciò che ho già detto, Cyrano si sente brutto ma in realtà non lo è. Ho rinunciato al naso perché pensavo fosse più giusto interpretare la bruttezza piuttosto che mostrarla. Con uno slogan direi che bisogna guardare oltre il naso».

Perché così tanti giovani attori italiani popolari - lei, Scamarcio, Gassman, Timi - hanno quasi contemporaneamente lasciato cinema e tv per darsi al teatro?
«Le ipotesi sono due: o non hanno altro da fare, oppure hanno deciso che la loro carriera deve passare attraverso fasi cicliche. Secondo me il teatro è un’opportunità unica per approfondire un testo in una società diventata ormai velocissima e superficiale. Al cinema quando si spegne la luce comincia il film. A teatro quando si alza il sipario comincia il 3D, quello vero. Sempreché si parli di attori veri, naturalmente».

Pare di cogliere un accenno critico...
«Eh sì! Ce ne sono troppi che vanno in teatro senza essere attori! Mica stiamo alla Valtur, che si prende uno dal pubblico e lo si porta sul palco. Questo tipo di produzione è deleteria perché crea un precedente. Basta un minimo di notorietà e si produce uno spettacolo. Ma questo non è un mestiere che s’improvvisa».

La sua popolarità nasce in tv prima con «Vivere» e poi con «Elisa di Rivombrosa». La tv è cambiata molto in tutti questi 12 anni?
«E’ come se avesse contratto un’epatite. Per un periodo va bene, allora abbassa le difese, la malattia riprende il sopravvento, subentra la fase cronica...
Così assistiamo a una fiction come quella su Walter Chiari, molto bella, con un Alessio Boni grande, e subito dopo a qualcosa di tremendamente brutto... Come se la tv producesse cultura in maniera meccanica, senza guizzi. Ecco: visto che oggi certe audience non si possono più raggiungere a causa della frammentazione degli ascolti, ci sarebbe l’occasione per osare di più
».




          . Quel nasone che parla in rima
          .. al Teatro Nuovo da martedì


— MILANO — Alessandro Preziosi è sia il regista che l’interprete principale della celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918). La pièce è ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Nuovo di piazza San Babila da martedì al 18 marzo. Info: 02.794026.





IL GIORNO - Edizione MILANO - Il Personaggio - Pag. 13 - 4/3/12







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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:45    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Teatro Nuovo
Da domani la rilettura quasi freudiana del capolavoro di Edmond Rostand




          « Ho tolto il nasone a Cyrano »

Alessandro Preziosi: «Metto in luce la sua inadeguatezza interiore»



Un Cyrano esteticamente insolito. Non è affatto brutto né deturpato dal solito nasone. Alessandro Preziosi, che cura pure la regia, ha voluto approfondire soprattutto l’aspetto psicologico del testo. Un nuovo taglio interpretativo che punta sull’analisi dell’incapacità di essere se stessi e sul disagio di esprimere i sentimenti. Preziosi ha scelto una compagnia di giovani attori per allestire il capolavoro che Edmond Rostand scrisse nel 1897.

Preziosi, uscire dalla tradizione non è un rischio?
«Una scelta coraggiosa, sì. Per la prima volta nella storia del teatro Cyrano non si presenta con l’enorme naso posticcio. Ma sono sicuro che il pubblico finirà con il non accorgersene. In una società come la nostra, che vive di apparenza, il mio Cyrano mostra la propria inadeguatezza interiore».

Cyrano che si confessa senza volerlo?
«Soltanto così poteva divenire un personaggio attualissimo. Di fronte alla donna amata si trasforma in un inetto. Incapace fino alla fine di svelare a Rossana il sentimento che nutre per lei».

Come gli eroi di Svevo?
«Anche come il Pinocchio di Collodi, con l’aggiunta di un certo masochismo individuale nell’assoluto terrore di accettare il confronto con l’altro, un giovane più bello ma a sua volta incapace di esprimere a parole il proprio amore. E dietro a tutto c’è inoltre Freud».

Una duplice inettitudine?
«Rostand gioca sulla inadeguatezza di Cyrano e Cristiano. Il primo nasconde i suoi disagi esistenziali con la bravura dei versi, che dona al giovane, e con la tracotanza di guasco spadaccino. Cristiano è un cartone animato muto».

La scelta degli attori?
«Quattordici interpreti, di cui nove esordienti, alcuni formati alla Khora Teatro, la mia scuola. Per il ruolo di Cristiano ho voluto Benjamin Stender, giovanissimo attore danese, che non parla perfettamente l’italiano. Ideale nel suo doversi affidare a Cyrano: non riesce realmente a trovare le parole d’amore con cui vorrebbe sorprendere la donna amata. Invece per Rossana ho impiegato circa sei mesi per trovare Valentina Cenni. Ho lasciato che il mio occhio, molto legato al cinema, incontrasse una silhouette di estrema eleganza, simile ad Anne Brochet del noto film di Jean-Paul Rappeneau».

Franco Manzoni




CORRIERE DELLA SERA - Ediz. Milano - 5 marzo 2012 - Pag. 15






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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 00:49    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:


          Preziosi --- il bello di Cyrano

      Il cadetto di Guascogna cambia fisionomia


di Claudia Cannella

Certo è un po’ difficile immaginare che Rossana non si accorga di Cyrano perché è brutto e ha il nasone, se a interpretarlo è Alessandro Preziosi. Un Cyrano spiazzante questa volta più per la sua inusuale bellezza che per le stoccate di lingua e di spada. Eppure Preziosi, di recente nominato alla guida del Teatro Stabile d’Abruzzo, non solo non si è fatto alcun problema, ma neanche ha voluto indossare il tipico naso posticcio del cadetto di Guascogna. E il testo, scritto da Edmond Rostand nel 1897, lo conosce bene per essere stato Cristiano, l’innamorato bello e impacciato di Rossana, in una delle edizioni del «Cirano» di Corrado d’Elia a fine anni Novanta. Ora, a sua volta protagonista e regista, vede la bruttezza del suo cadetto di Guascogna più come un disagio esistenziale che come un problema estetico: «Ho capito che l’essenza di questo testo va aldilà di qualunque maquillage. Rostand racconta il sentirsi inadeguati ben oltre la bellezza e fa vivere questo disagio a un poeta. Ma la dignità dell’essere poeti è talmente alta che da sola basta a determinare una difficoltà di rapporto con l’altro. Il problema, ci dice Rostand, non è come si appare per poter essere se stessi, ma capire prima chi si è e dove si va. Cyrano impersona tutto questo, ed è un monito per noi che viviamo nella società dell’apparenza». Ma, a parte la bellezza del protagonista, la fedeltà al testo è assoluta: Cyrano, infallibile e linguacciuto spadaccino dal naso abnorme, non ha il coraggio di dichiarare il suo amore a Rossana e anzi aiuterà l’imbranato Cristiano a conquistarla e a sposarla in barba al Conte De Guiche, che li manderà al fronte. Lì Cristiano morirà, ma Cyrano confesserà involontariamente il segreto solo in vecchiaia, quando ormai, benché finalmente corrisposto da Rossana, sarà troppo tardi. La messinscena di Preziosi punta tutto sul ritmo e sul romanticismo degli immortali versi di Rostand. Anche per questo la scelta di circondarsi di una compagnia di tredici giovani attori, tra cui si segnalano, nei ruoli principali, Benjamin Stender, Valentina Cenni, Massimo Zordan, Emiliano Masala e Marco Canuto.





VIVI Milano - Settimanale - Corriere della Sera- 29/02/12






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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 14:00    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



        ... ALESSANDRO PREZIOSI
        «Il mio "Cyrano De Bergerac"
        così popolare e così "lunare"
        »


Non c'è dubbio: ne ha fatta di strada dai tempi di "Elisa di Rivombrosa". Attore, regista, direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, oggi Alessandro Preziosi è a teatro con "Cyrano De Bergerac" di Edmond Rostand, nella doppia veste di regista e interprete, accompagnato in scena da Benjamin Stender, Valen­tina Cenni, Massimo Zordan, Emilia­no Masala, Marco Canuto, Giuseppe Tosti, Francesco Civile, Gianni Rossi, Salvatore Cuomo, Sara Borghi, Natasha Truden, Giannina Raspini e Bianca Pugno Vanoni.
E da stasera al 18 marzo approda al Nuovo. «Recitai per la prima volta in questa comme­dia nel 1997», ricorda. «Rappresen­tarla oggi, per me, è rendere omaggio al teatro».

Il pubblico finora è rimasto entu­siasta. Qual è la ricetta del successo di questo allestimento?
«L'onestà umana che accomuna tutti i professionisti coinvolti nello spetta­colo. Alla base e alla testa della pira­mide ci sono persone che non lasciano nulla di intentato dal punto di vista umano, produttivo e recitativo».

Com'è il suo Cyrano?
«È un Cyrano più popolare. Le luci sono quasi da car­toon Disney e la sce­nografia, nel finale, diventa lunare».

Che cosa invidia al suo personaggio?
«La dignità, la fierez­za e l'orgoglio. È un modello da imitare anche ai giorni no­stri».

Ha qualcosa in co­mune con il cele­bre poeta e spadac­cino?
«L'amore per la poesia, che non è legato alla parola, ma alla situazione poetica capace di fare sognare. L'equi­valente per un attore è l'estasi recitati­va, che conosco perfettamente».

Cyrano è una commedia tenera. Lei è un uomo romantico?
«Sì, più della media. Nel senso che spesso l'uomo è un romantico passivo, io invece sono un romantico atti­vo».

Che impegni l'aspettano nei prossi­mi mesi?
«La costruzione di questo cantiere immaginario che sto per mettere in piedi in qualità di direttore del Teatro Stabile di Abruzzo. E poi uscirà al cinema "Il volto di un'altra" di Pappi Corsicato, in cui recito accanto a Lau­ra Chiatti, Lino Guanciale e Iaia For­te. È una commedia ironica e diver­tente, ambientata in una elegante cli­nica di chirurgia estetica. Laura veste i panni di Bella, conduttrice di un famoso programma sulla chirurgia plastica, io interpreto suo marito An­drea, chirurgo plastico che nello stes­so programma effettua gli interventi sugli ospiti».

C'è qualcosa che le manca a livello professionale?
«La possibilità di dipingere la genera­zione dei giovani in maniera vincen­te. I film e il teatro di oggi si ostinano invece a rappresentare i giovani come degli inconcludenti».

Ci racconta com'è la sua vita "normale"?
«Mi godo la vita: ho la fortuna di poter fare quello che voglio quando non lavoro. Mi piace stare con i miei figli, camminare e leggere».

Da cittadino italia­no, che cosa la preoccupa di più della situazione del nostro Paese?
«Sono ottimista: vi­viamo nel Paese più bello del mondo. Certo, c'è una situa­zione allarmante. Ma sono anni che ci dicono che lo scenario è difficile e poi alla fine ce la facciamo sempre. Detto questo, come cittadino italiano, mi piacerebbe ci fosse più trasparenza».

Figlio di avvocati, dopo essersi lau­reato con 110 e lode in Giurispru­denza, ha frequentato l'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Che ricordi la legano alla nostra città?
«Ne avrei dieci mila. Per me Milano è come Parigi e New York, un sogno. Ricordo i tram 1 e 33 di notte, la primavera improvvisa, l'amabilità e la professionalità della gente e la te­stardaggine degli anziani. E soprattut­to, il teatro e la Scala».

Piazza San Babila, tel. 02/794026, biglietti: da martedì a venerdì, sabato sera e domenica po­meriggio, www.teatronuovo.it .







dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 17:03    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Alessandro Preziosi ospite di Radio - DEEJAY - Tv 05.03.12



















dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 17:25    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



Alessandro Preziosi ospite di Radio CAPITAL - "Il Caffè"


Exclamation http://download.capital.it/adv/podcast/caffeprima/2011/alessandropreziosi-2012-03-06.mp3






dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO



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marystone



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 20:12    Oggetto: Rispondi citando


Bella anche l'intervista da Platinette!!!! Very Happy Very Happy

E' un vero piacere sentirlo e vederlo!!!!! Grande Ale!!!! Laughing Laughing

Però...mi dispiace.....sentire che per adesso non farà fiction in TV!!! Crying or Very sad Crying or Very sad
Senza di Te Mediaset fiction e Rai fiction...perdono tanto in termini di ascolto!!!! Tornaaaaaaaaaaaaaaaaa....
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 06, 2012 23:11    Oggetto: 26/2/12 - Radio RAI Uno, ALESSANDRO PREZIOSI recitare AMLETO Rispondi citando



    ringraziando Gloria93 per la ricerca meticolosa, parliamo anche di "Amleto" :

ha scritto:



Radio RAI 1 "Il viaggiatore" del 26 febbraio 2012


Si viaggia sulle pagine di Amleto di William Shakespeare nella puntata di oggi. Sotto scrutinio l'eterna domanda dell'uomo: essere o non essere? Caricarsi delle resposabilità e agire, oppure eluderle, scomparire? Il testo, le parodie, i richiami psicologici e i luoghi del grande drammaturgo inglese. Intervengono gli scrittori Nadia Fusini e Stefano Manferlotti, la guida Linda Ciampa, il neuropsichiatra Luigi De Majo, l'attore Alessandro Preziosi. Con Cinzia Tani e Jupiter. Conduce Massimo Cerofolini


Alessandro Preziosi: riascolta da 22'30'' a 26'40''

www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0d0de5b2-583b-40ad-89c1-b1b0303af3d5-radio1.html







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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2012 01:47    Oggetto: dal 6/3 al 11 dal 13 al 18/3/12 'CYRANO' Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



dal 6 all'11 dal 13 al 18 marzo, Teatro Nuovo MILANO


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L'ultima modifica di genziana il Mer Mar 07, 2012 16:28, modificato 1 volta
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