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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 20, 2012 16:21    Oggetto: 18/3/12 MILANO Serata Benefica ADRICESTA con PREZIOSI/Cyrano Rispondi citando




          ADRICESTA ONLUS racconta


    Domenica 18 Marzo 2012 - ore 20.00 - MILANO

    Serata di Solidarietà per UN SOGNO In CORSIA





    il messaggio di Carla, Presidente di ADRICESTA

    i resoconti di Volontarie e Sostenitori intervenuti

Very Happy www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7556&start=75

    fotografie in esclusiva per il Forum di Alessandro


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L'ultima modifica di genziana il Ven Mar 23, 2012 14:52, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2012 14:15    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



ha scritto:







      dal 20 al 25 Marzo • Teatro Nuovo VERONA

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2012 14:22    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



ha scritto:


L'ARENA - Mercoledì 21 marzo 2012 - Spettacoli - Pag. 59






      dal 20 al 25 Marzo • Teatro Nuovo VERONA

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2012 15:09    Oggetto: 2-3/02/2012 CYRANO DE BERGERAC - Nuovo Teatro Verdi BRINDISI Rispondi citando



ha scritto:






    La nuova copertina di Salento in Tasca è dedicata ad Alessandro Preziosi. Per l'articolo di apertura dal titolo "Scelte di Gusto" i redattori hanno incontrato l'attore napoletano che, reduce da successi televisivi e premi cinematografici, è stato protagonista nei giorni scorsi della Stagione Teatrale del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Il giovane artista ha calcato il palcoscenico brindisino proponendo il "Cyrano de Bergerac".



    SALENTO IN TASCA xv|10 febbraio|2012

    Scelte di gusto • Editoriale di Nicola Ricci


Con la commedia “Cyrano De Bergerac”, Alessandro Preziosi è stato protagonista nei giorni scorsi della Stagione Teatrale del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. L’opera di Rostand, tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo, lo ha visto, infatti, impegnato, sia in scena che alla regia. L’attore napoletano, reduce da successi televisivi e premi cinematografici, raccoglie così la sfida tutta teatrale di mettere in scena lo scrittore poeta dall’irresistibile e vitale creatività.

Un testo impegnativo...
La scelta di Cyrano parte dall’attenzione posta verso il pubblico. Ho sempre guardato a quello che poteva piacere allo spettatore seduto in platea, proponendo, di volta in volta, delle pillole di lavoro raffinato. Un impegno che si è concretizzato portando in scena un classico del teatro, strizzando l’occhio, nel confezionamento editoriale, ai giovani. Il ritorno dei classici e la rinnovata attenzione al teatro di parola tra i ragazzi, infatti, favoriscono l’ ampliamento del naturale target teatrale.

Teatro, un amore antico!
Per me, si tratta di una scelta fisiologica: solo in teatro, ho potuto godere di grandi maestri e di forti emozioni. E’ un luogo che mi appartiene: vi sono cresciuto artisticamente, sbirciando i grandi attori da dietro le quinte.

Quanto conta lo studio?
Ho sempre avuto, nei confronti di questo mestiere, una grande passione: lo studio è necessario per affrontare al meglio i vari impegni. Il teatro richiede una grande preparazione e conoscenza del testo, mentre la televisione reclama una prontezza di riflessi e una rapida capacità di immedesimazione: tutte queste caratteristiche messe insieme rappresentano un mix di qualità molto interessante, di cui un attore non può non disporre.

Il Salento in poche parole!
Prendi un aereo e vai a Lecce! Descrivere questa terra risulta quasi impossibile... Ci sono posti che non vanno raccontati, ma soltanto vissuti. Suggestioni che sono difficili da narrare, legate a luoghi caratterizzati da un colore bianco latte e miele.

10 febbraio 2012 (Pagina 5)







    2 e 3 Febbraio -• Nuovo Teatro Verdi, BRINDISI

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2012 19:46    Oggetto: 28-29/2/12 CYRANO DE BERGERAC Teatro Della Fortuna FANO (PU) Rispondi citando



ha scritto:



        Commedia: Cyrano de Bergerac


Approda a FANO (Teatro della Fortuna) lo spadaccino innamorato



Me lo ricordavo angelico, con due occhi azzurri su una faccia pulita e i capelli corti, me lo ritrovo davanti mefistofelico, coi capelli più lunghi, viso più scavato, pizzetto e baffetti alla D’Artagnan, sguardo azzurro bruciante, sciarpa azzurra come gli occhi: così si è presentato all’uscita artisti del Teatro della Fortuna di Fano Alessandro Preziosi dopo la presentazione della sua versione, attoriale e registica, di Cyrano de Bergerac.
Questo dramma post-romantico di Edmond Rostand ha immortalato un personaggio caro all’immaginario femminile. Chi non ha mai desiderato quell’ “apostrofo rosa fra le parole t’amo”, o sognato di fronte a quelle frasi d’amore sotto il balcone di Rossana, o ammirato i giochi di parole, l’abilità con la spada, il sarcasmo di Cyrano? (“ed al fin della licenza io tocco!”)
Certo, se non avesse avuto quel brutto naso…
Ebbene, Alessandro Preziosi regista toglie il nasone a Cyrano (anche se le battute allusive rimangono) e si sofferma sulla potenzialità espressiva della sfera dei sentimenti (amicizia in primis) e delle passioni umane: secondo Preziosi non è la scarsa prestanza fisica a creare la reticenza di Cyrano, ma la sua insicurezza interiore, determinata dal tumulto dei sentimenti, dal sentirsi inadeguato alla bellezza della giovane cugina, dal timore di essere deriso, dalle mille paure che assalgono una persona innamorata.
E, anche se il Cyrano classico alla fine riesce ad apparire piacente per la forza della parola, Alessandro Preziosi attore ce lo fa piacere fin dal primo impatto, perché lui ne è l’interprete e lui oltre che bravo è anche bello. Finalmente un Cyrano amoroso e bello.
Certo il costume ridondante, di Falstaffiana memoria, non fa emergere il fisico dell’attore. Forse il costumista Alessandro Lai voleva riportarci in mente che “nel mondo tutto è burla” e che noi siamo alla fine “tutti gabbati”, ma, avendo un Preziosi a disposizione, non doveva dimenticare che Cyrano era uno spadaccino agile e scattante e quindi con un fisico atletico da non camuffare.
Nel gesto e nella recitazione Preziosi ha la spavalda fierezza di un guascone e la nostalgica sensibilità del poeta. In scena è affiancato da quattordici bravi giovani attori, alcuni esordienti e alcuni formati alla scuola dell’accademia Link Academy, diretta dallo stesso Preziosi. Cristiano è egregiamente interpretato dal giovanissimo attore danese Benjamin Stender, che parla l’italiano con accento straniero, Rossana è la bella ed elegante Valentina Cenni, tra gli altri attori menzioniamo Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto. Nell’allestimento di KHORA.teatro la scenografia costituita di impalcature in ferro, pedane, scale e soppalchi è di Andrea Taddei, le luci ben circostanziate sono di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri.
La produzione è curata da Alessandro Preziosi, Aldo Allegrini e Tommaso Mattei. Traduzione e adattamento da Rostand di Tommaso Mattei.

Giosetta Guerra, 21/03/12








    28-29 febbraio 2012 • FANO, Teatro della Fortuna

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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2012 14:28    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



ha scritto:


    IL GRANDE TEATRO. Ovazione per l'attore napoletano, al
    suo debutto alla regia, in scena al Nuovo fino a domenica


            Toccante Cyrano di Preziosi
            È lui anche senza il nasone


    Arruffato e con il passo incerto rende tutto il disagio interiore
    dello spadaccino di Rostand. Lo affianca un buon cast di giovani


Un classico della letteratura privato del suo elemento più classico, quello che lo connota, lo definisce, ne fa, per così dire, un simbolo. Cyrano de Bergerac è spadaccino e poeta di straordinaria abilità in entrambe le «arti», la militare e la letteraria. È un eroe smargiasso e provocatore che possiede un'anima romantica e... un naso di proporzioni abnormi che, ahinoi, lo contraddistingue e in qualche modo ne fa un emarginato. È un essere di qualità, prigioniero di uno scherzo della natura.
Nell'allestire la «commedia eroica in cinque atti, in versi» per dirla con il suo autore Edmond Rostand, Alessandro Preziosi -nella duplice veste di regista e protagonista- rinuncia all'ingombrante caratteristica fisica del suo personaggio, alla «cartilagine fatale». Non c'è nulla di posticcio, insomma, nel suo volto. Una scelta, questa, non priva di rischi, tanto più che l'artista napoletano è senza dubbio bello: far dimenticare la sua presenza e far prevalere invece il personaggio non era facile. Ma la sfida -diciamolo subito - è vinta. E il pubblico (in gran parte femminile, con frotte di ragazzine in delirio per il loro idolo) della «prima», che ha gremito il Nuovo per l'ultima proposta della rassegna «Il Grande Teatro», si è lasciato coinvolgere tributando, alla fine dello spettacolo, vere e proprie ovazioni a Preziosi e alla compagnia.
Nessuna protuberanza, dunque nessun «nasone che mi precede di un quarto d'ora», perché l'intento dell'attore-regista era quello di rendere l'inadeguatezza della figura rostandiana, l'incapacità del suo cuore di confessare il sentimento che nutre per la bella cugina Rossana. La baldanza del soldato cela l'impossibilità di manifestarsi attraverso le parole, lui che le maneggia con estrema perizia. E allora, di fronte a lei, il suo atteggiamento perde ogni nota virile e guascona per ripiegare piuttosto su accenti più deboli, più indifesi, tipici di chi si sente rifiutato e quindi non riesce ad aprirsi. Il disagio esteriore diventa anche interiore.
I capelli arruffati, l'incedere talora incerto, Preziosi fa scordare la sua prestanza fisica per calarsi sempre di più nel ruolo di cui mette in risalto le differenti sfumature: ora è lo spadaccino coraggioso che sbaraglia in un solo colpo i numersi avversari, ora è semplicemente l'innamorato senza speranza, l'uomo che, dinanzi all'amata, non sa neppure a sfruttare a suo favore l'abilità oratoria di cui è dotato. Così, decide di mettere quest'ultima al servizio del giovane Cristiano de Neuvillette di cui è invaghita Rossana. Il ragazzo è bello ma non ha la potenza della parola: sarà Cyrano a suggerirgli le frasi d'amore che toccheranno il cuore della fanciulla e la condurranno all'altare, a dispetto dell'altro suo corteggiatore, il conte De Guiche che si vendica trasferendo al fronte i due cadetti.
Ma ancora una volta Cyrano non lascia sola la donna: pur in guerra, egli le invia ogni giorno messaggi appassionati spacciandosi per il marito. La storia d'amore non ha lieto fine ma consente a Cyrano, giunto al termine della propria vita, di rivelare a Rossana -chiusa in convento dopo la morte in battaglia dello sposo- il suo sentimento.
Mescolando prosa e versi in un riuscito mix (traduzione e adattamento del testo di Tommaso Mattei) lo spettacolo, ben costruito e d'impianto tradizionale, resta fedele al testo. La scenografia (di Andrea Taddei) acquisisce maggiore impatto nella seconda parte che si apre su un'immagine corale -l'ammassarsi dei corpi dei soldati in battaglia- di forte suggestione. Nella fase iniziale, la messinscena tradisce un certo rallentamento di ritmo ma il registro cambia nel prosieguo: la vicenda entra nel vivo, assume dinamismo e cadenza più incalzanti ed efficaci avviandosi al finale in scioltezza. E gli applausi scrosciano.
Al debutto da regista, Preziosi se la cava bene puntando su un gioco di squadra nel complesso riuscito, nel quale spicca la professionalità di Emiliano Masala soprattutto (Le Bret) e di Massimo Zordan (De Guiche). Li affianca un cast di nove giovani attori diplomati alla Link Academy, scuola di formazione diretta dallo stesso Preziosi.
Valentina Cenni è una credibile, dolce, Rossana, Benjamin Stender è un Cristiano volutamente impacciato.
Come dicevamo, da attore Preziosi non si risparmia mostrando una bravura che, nel corso degli anni, si è affinata sempre di più: una bella prova di maturità artistica. Insomma, il suo Cyrano -per citare Rostand- «alla fine della ballata»... tocca.
Si replica fino a sabato alle 20,45 e domenica alle 16.

Betty Zanotelli





Due gli INCONTRI relativi allo spettacolo, oggi pomeriggio al foyer del Teatro Nuovo. Alle 16,45 per «Invito alla visione», Simone Azzoni parlerà della «musica della parola» e alle 17 Alessandro Preziosi e gli altri interpreti di Cyrano incontreranno il pubblico. Conduce Silvia Bernardi. Ingresso libero.



    L'ARENA - Giovedì 22 marzo 2012 - Spettacoli - Pagina 59





      dal 20 al 25 Marzo • Teatro Nuovo VERONA



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MessaggioInviato: Ven Mar 23, 2012 14:03    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



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L'ultima modifica di genziana il Ven Mar 23, 2012 15:30, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Ven Mar 23, 2012 14:04    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 23, 2012 14:36    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



ha scritto:


VERONA. TEATRO NUOVO. Pubblico tutto al femminile per l'incontro con l'attore e regista, presenti il Direttore Artistico e l'Assessore alla Cultura. Incremento dei giovani.



    PREZIOSI chiude in bellezza «Il Grande Teatro»


Savorelli e Perbellini presentano il bilancio: «Una stagione da 27.000 presenze. E proprio il suo “Cyrano” è lo spettacolo che ha richiamato il maggior numero di spettatori»



Non c'era donna che non avesse pronto un pezzo di carta per l'autografo o il telefonino predisposto allo scatto, al Teatro Nuovo gremito, in attesa dell'arrivo dell'attore e regista Alessandro Preziosi, interprete fino a domenica del capolavoro di Edmond Rostand Cyrano de Bergerac di cui firma anche la messa in scena. «Bello e bravo» sono gli aggettivi che hanno echeggiato in sala misti a sospiri e gridolini non appena il sex symbol si è presentato, aria assonnata e berrettino spavaldo, insieme ad alcuni attori compagni di squadra, accompagnati dall'Assessore alla Cultura Erminia Perbellini e del direttore artistico dell'Estate Teatrale Veronese Gianpaolo Savorelli che hanno fornito il consuntivo della rassegna Il grande teatro che ha registrato complessivamente 27.000 spettatori e vede al primo posto della classifica di presenze di pubblico proprio Preziosi.
«Rispetto alla precedente edizione abbiamo avuto un aumento di pubblico», ha sottolineato Perbellini, «con un aumento dei giovani che, nello specifico relativo alla fascia sotto i 30 anni, già al Teatro Romano la scorsa estate aveva avuto un incremento del 40 per cento».
«Dobbiamo il successo al cartellone variegato e intrigante fatto di classici - Eduardo, Pirandello, Rostand - inframmezzati a testi contemporanei tutti da scoprire e si accettano suggerimenti da parte della gente per la prossima programmazione», ha aggiunto Savorelli citando Esopo: «Le cose belle non vanno misurate con la quantità ma con il valore».
La parola è passata quindi all'eroe di Rivombrosa che, incalzato dalle domande della moderatrice Silvia Bernardi, ha disdegnato con disappunto il ruolo di bello di fronte alle domande su questo aspetto della sua persona, sebbene gli siano state poste in relazione ad arte, fascino personale e incarnazione dei personaggi portati in tivù e in teatro.
Sottolineando invece che per lui la bellezza non conta e «basta... non ne posso più»: il merito va ai genitori che lo hanno cresciuto facendogli vivere e vedere cose affascinanti.
Preziosi ha tenuto a parlare della complicità che contraddistingue il suo lavoro in palcoscenico al fianco dei colleghi e che a oggi ha portato l'affiatato gruppo alla 51a replica del Cyrano, in Italia.
«Mi sono calato anche nel ruolo di regista per incoscienza», ha precisato, «per il valore che attribuisco a certe esperienze della mia vita personale e di quella di chi mi circonda, che poi si riflettono in scena, ma soprattutto perché ho potuto scegliere gli attori, decidere che impronta dare al lavoro e poterlo fare senza indossare il naso finto, che ritengo inutile da esibire, per evitare che gli spettatori si attacchino a uno stereotipo».
Dalla conversazione con le fan, due delle quali, Simona e Rossella gli hanno tratteggiato un ritratto che gli hanno fatto arrivare al volo sul palco, è quindi emersa la passione di Preziosi per la nostra città dove ha recitato in Re Lear, Amleto e La dodicesima notte.
«Non c'è testo nel bacino cosmico teatrale che non contenga contemporaneità», ha continuato, «e, in particolare per quanto riguarda il Cyrano, la sento una storia che parla di sentimenti, di amicizia, lealtà, paura, onore, verità e ci mette anche in difficoltà perché non è facile rappresentare un'inadeguatezza. Ogni volta che si recita perciò si ricomincia sempre daccapo e non c'è stereotipo di bellezza che tenga. Io non mi guardo allo specchio. Sono un uomo che ha sempre volato basso guardando in alto. Ci tengo oltretutto a dire che il rapporto col pubblico è una sorta di simbiosi, un patto d'amore. Il Cyrano non è una storia che si improvvisa, ma bisogna prepararsi bene perché quando si alza il sipario si prova una reale commozione, mista anche agli stessi sentimenti di rabbia, esaltazione, paura o estasi che hai vissuto nella giornata». Sceso in platea, infine, Preziosi si è concesso con disinvoltura all'assalto rigorosamente femminile per gli autografi.
Michela Pezzani




    L'ARENA - Venerdì 23 marzo 2012 - Spettacoli - Pagina 59





      dal 20 al 25 Marzo • Teatro Nuovo VERONA






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L'ultima modifica di genziana il Mar Mar 27, 2012 15:48, modificato 1 volta
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franca3



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MessaggioInviato: Sab Mar 24, 2012 20:19    Oggetto: Rispondi citando


lo dicono i giornali, telegiornali ecc..

RICORDATEVI DI SPOSTARE GLI OROLOGI DI UN'ORA IN AVANTI..FATELO ADESSO, SUBITO!!


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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 02:02    Oggetto: dal 20 al 25/03/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Nuovo, VERONA Rispondi citando



      dal 20 al 25 Marzo • Teatro Nuovo VERONA

ha scritto:









CYRANO, un combattente armato solo di poesia



Alessandro Preziosi è lo spadaccino dal naso enorme,
ultimo appuntamento della rassegna “Il Grande Teatro
Per la prima volta l’artista napoletano è regista e attore
Il doppio ruolo? Avrei potuto non esserne all’altezza, lo so, ma ci ho
voluto provare lo stesso. Come dice il mio De Bergerac: è più bello
combattere quando la vittoria è incerta




Uno scontroso spadaccino dal naso enorme, con la lingua tagliente più della spada. Il ritorno di un classico. “Cyrano de Bergerac”, in scena al Teatro Nuovo dal 20 al 25 marzo, chiude la rassegna Il Grande Teatro. Questo ritorno è affidato all’abilità interpretativa di Alessandro Preziosi, sex-symbol, salito alla ribalta con la serie televisiva in costume “Elisa di Rivombrosa” e da allora interprete di importanti produzioni televisivi e teatrali di successo. Al Teatro Nuovo per il “Cyrano” sarà impegnato nella duplice veste di attore e regista.

Preziosi, lei ha scelto di interpretare un personaggio che aveva già affrontato nel 1997. Perché portarlo in scena una seconda volta?
Per la sua grande poeticità: è un uomo innamorato che si nasconde dietro la figura di un altro personaggio, Cristiano, per il suo senso di inadeguatezza. In quello che Cristiano dice, le situazioni in cui è coinvolto, la parte attiva, il propulsore delle sue parole e azioni è proprio Cyrano, che gli sta alle spalle. La grande sfida per me è stata riuscire ad animare e rendere percepibile a tutti questa poeticità.

Dov’è la modernità di questo eroe romantico?
Prima di tutto è quella implicita dei classici. E poi con Cyrano si riesce a parlare ai giovani. Con il pretesto del naso, che il protagonista non riesce ad accettare e che gli impedisce di dichiararsi all’amata Rossana, si parla del senso di disagio e inadeguatezza. I giovani risolvono questo disagio in modo superficiale, a volte in maniera estetica, a volte scegliendo dei comportamenti che sono l’opposto di quello che loro sono veramente. Si nascondono dietro una maschera.

Anche Cyrano lo fa, celandosi dietro all’aspetto di Cristiano. Cosa lo porta a svelarsi nel finale?
La morte di Cristiano. Ci voleva la morte di un uomo per far scoprire il segreto della sua vera identità. Del resto, poi, Cyrano si rivela perché è Rossana a scoprirlo. Lui nega fino all’ultimo, fino alla morte, l’amore per Rossana. E in questo è molto coerente.

Nell’Atto V Cyrano dice: “Non si combatte solo per vincere. No… è più bello battersi quando la vittoria è incerta!...”, e lei ha messo questa frase in testa alle note di regia. Perché?
Perché rivela il senso delle contraddizioni della vita. Per alcune persone combattere ha senso solo quando c’è da completare una vittoria. Cyrano, proprio perché sa di non potercela fare, ci mette tutto se stesso. E’ un po’ la base della mia sfida. Sapevo di poter non essere all’altezza del doppio ruolo di regista e attore, però ci ho voluto provare. E questo è un mio monito costante.

Questa è anche una commedia sull’inadeguatezza. Le è mai capitato di avere un difetto ingombrante, difficile da accettare?
Non mi sono mai soffermato sui miei difetti fisici, ma se c’è un difetto caratteriale che posso trovarmi è la mia eccessiva sensibilità. Oggi, in questa società, credo che sia il difetto peggiore, e puoi incrociare gente spietata. Anche le persone più vicine riescono a dimostrare una capacità di sintesi e aridità, e ti fanno risultare inadeguato.

Si è laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti, poi ha cambiato strada e si è dedicato al teatro. Cosa l’ha spinta a scegliere l’arte?
Volevo procedere nella mia vita inserendo in tutto quello che facevo l’arte. Fare una passeggiata, pensare delle cose e poi andare in teatro e portarle sul palcoscenico: è questo il motivo principale per cui ho scelto di fare l’attore.

Oltre al teatro, al cinema e alla televisione lei è anche un musicista, no?
Sì, strimpello il piano con grande passione, ma non ho mai finito di studiare, e chissà che in futuro, magari… Non sono uno di quelli che mette limiti alla passione, che sia musica, pittura o altro, il teatro rimane, comunque, quello che credo di saper fare meglio, ed è anche la mia più grande passione. Ma il lavoro dell’attore non finisce mai, ed è per questo che mi dedico anche a cinema e televisione.

Lei sostiene da anni progetti di Solidarietà per l’Infanzia. Cosa la spinge a farlo?
Sono un modo molto intelligente di coniugare il successo e la vita. Incontro tutti i giorni volontari che lavorano in maniera seria e costante, e sono loro che mi accompagnano in tournée con un banchetto dove le persone possono informarsi.
Perché i bambini? Perché rimangono l’unica ragione per la quale vale la pena adoperarsi.
Vorrei dirottare il successo verso chi ha bisogno di forza. Sapete cosa dice sempre Vincenzo Salemme? “Il successo o ti migliora o ti rende un co***one”.

Di Agnese Ceschi


Teatro: Il Grande Teatro



Cyrano de Bergerac” è la nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, che coproduce con KHORA.teatro, di cui Alessandro Preziosi è il neodirettore.



    CARNET VERONA – Marzo 2012 – pagina 22–23




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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 02:03    Oggetto: 25/03/12 PREZIOSI e cast CYRANO a VINITALY per ABRUZZO e TSA Rispondi citando







    Alessandro Preziosi al padiglione abruzzese del Vinitaly 2012

    video-intervista per Abruzzo e TSA www.vasto24.it/?p=15998

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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 02:04    Oggetto: 25/03/12 PREZIOSI e cast CYRANO a VINITALY per ABRUZZO e TSA Rispondi citando



ha scritto:



VINITALY: ANCHE ALESSANDRO PREZIOSI
PER I 40 ANNI DEL TREBBIANO




di Cristina Alexandris

L'AQUILA - C'era anche l'attore nonché neo Direttore Artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, Alessandro Preziosi, al Salone Internazionale del vino e dei distillati che si tiene annualmente a Verona.

"Domenica c'è stata l'apertura istituzionale con i presidenti dei consorzi - ha spiegato ad AbruzzoWeb la sommelier di origini abruzzesi, Adua Villa - e dato che si festeggiano i 40 anni del Trebbiano, abbiamo aperto proprio con quel vino. Inoltre, siccome a Verona fino al 25 è andato un scena Cyrano De Bergerac con Preziosi, ne abbiamo approfittato per invitarlo allo stand abruzzese del Vinitaly".

"Tramite conoscenze dirette - ha spiegato Villa - il senatore e consigliere comunale con delega alla cultura di Chieti, Fabrizio Di Stefano ha invitato Preziosi, tra l'altro grande amante dei vini, regalando una bella sorpresa ai presenti al salone. Preziosi non solo ha accettato l'invito a budget zero, ma è anche venuto con tutta la sua compagnia teatrale".

In merito alla firma del protocollo d'intesa con la quale si è ufficialmente sancito che il 'Vino nobile di Montepulciano' e il 'Montepulciano d'Abruzzo' sono diversi tra loro, non solo sotto il profilo delle caratteristiche organolettiche, ma anche per le peculiarità dei relativi disciplinari, la Villa ha commentato che "la differenza la sapevano tutti, magari i toscani la contesteranno ma che ben venga mettere i puntini sulle 'i'".

L'Abruzzo sta uscendo a testa alta anche quest'anno in questa importantissima manifestazione del settore, benché oggi sia la giornata dedicata ai buyer e la degustazione vera e propria avverrà domani.

"I vini abruzzesi sono stati molto apprezzati - ha assicurato la sommelier - soprattutto è stata vincente l'idea di aprire il Vinitaly con il Trebbiano, vino considerato da tavola, ma ottimo, di struttura e che invecchia benissimo".

27 Marzo 2012
- © RIPRODUZIONE RISERVATA





nota: la notizia è comparsa anche su Il Messaggero Ed. Abruzzo e Il Centro
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 02:11    Oggetto: dal 27 al 29/03/12 CYRANO DE BERGERAC Teatro Sociale, THIENE Rispondi citando



      dal 27 al 29 Marzo • Teatro Sociale THIENE


        ..................



          [foto STELLA/BREGANZE]


ha scritto:



L'INTERVISTA di MARIA LUISA DUSO



    ALESSANDRO PREZIOSI: In questo mio Cyrano
tutto l'amore che esprimo per l'uomo e l'essere uomo




La lunga attesa del pubblico femminile troverà soddisfazione stasera quando Alessandro Preziosi salirà sul palco del Comunale di Thiene. L'indimenticabile conte Fabrizio Ristori diventa Cyrano e debutta come regista nel capolavoro di Edmond Rostand, riadattato da Tommaso Mattei.

Perché ha scelto “Cyrano de Bergerac” per il suo debutto come regista?
Sono cosciente che Cyrano sia uno dei testi più belli della storia del teatro. Ha una drammaturgia straordinaria e io volevo combinare l'esperienza teatrale con la poetica vissuta in questi anni. Volevo misurarmi con un testo popolare, non proporre come prima regia un lavoro troppo concettuale. Non potevo rischiare di compromettere altre regie future.

I risultati sembrano dire il contrario. Il suo Cyrano è stato accolto con grande entusiasmo.
Forse perché ho voluto esprimere tutto l'amore che ho per l'uomo e per l'essere uomo.

Lei paragona la bruttezza al tormento interiore.
Tormento inteso come disagio. Quello del poeta è evidente, perché non ha la capacità di esprimere ciò che sente dal punto di vista umano. Ostenta fierezza e arroganza, ma sono in realtà l'espressione della sua inadeguatezza rispetto alla donna amata. E la paura di essere respinto lo impietrisce, lo rende aggressivo, quasi diabolico, al punto che mi sono chiesto quanto possa essere reale il suo amore. Non a caso Rossana dirà: ho amato un uomo e l'ho perso due volte. In questo senso bello e brutto sono la stessa cosa. Il disagio della donna bella si esprime in questo continuo rifarsi e vestirsi in un certo modo, nel voler assomigliare a certi canoni.

A proposito di apparenza, il suo Cyrano non ha il lungo naso.
Ho trovato più interessante levare il naso classico per raccontare il suo vissuto interiore. L'esperienza, dopo 40/50 repliche mi sembra superata alla grande: nessuno ha cercato il naso, altri addirittura l'hanno visto, nonostante non l'avessi.

Lei ha una laurea in giurisprudenza con 110 e lode, e ha dimostrato di muoversi con il talento di un equilibrista dal teatro classico alla fiction, alle soap opera. Segno che bello, bravo e intelligente possono convivere. Dove si sente più “a casa”?
Alla base c'è solo un grande amore per questo mestiere. Mi sento attore e basta. Chi fa questo mestiere dovrebbe farlo a 360 gradi. Io alterno, da sempre, il teatro, la Tv, il cinema.

Perché definisce il teatro la sua ossessione?
Perché va oltre la passione. Si parte da un progetto impegnativo, poi scatta l'ossessione, la costanza, la pervicacia. E così si arriva alla settimana di tutto esaurito a Verona. Lo consiglio a tutti.

Si ritiene più bravo o fortunato?
Fortunato, senz´altro. Non sono mai stato ipocrita, rispetto alla fortuna. Poi, come tutte le persone di buon senso, l'ho capitalizzata e la coniugo in mille modi.

Meglio personaggio dell'anno con Elisa di Rivombrosa o il Premio Gassman con l'Amleto?
Gassman, senza ombra di dubbio. Anche se devo ammettere che non mi piacciono i premi. Quando arrivano dalla televisione tendono a incastrare in quel contesto, comunque sono un modo per abbassare la guardia e quindi un´arma a doppio taglio. Con l'Amleto, almeno, il premio è arrivato dal pubblico, ma non ho mai dato troppo peso ai premi.

Che cosa l'attende dopo Cyrano?
Voglio occuparmi dell'Aquila. Come Direttore Artistico del Teatro Stabile dell´Abruzzo, sto infatti organizzando il festival “I cantieri dell´immaginario” che dovrebbe riuscire ad accogliere diversi eventi dal vivo, prima dell´estate, come ci sarà permesso in un luogo dove non ci sono teatri. Potrebbe esserci anche un film per il cinema, ma di questi tempi programmare per gli attori è abbastanza difficile. Il teatro rimane un luogo magnifico dove potersi esprimere.




      TRE SERATE - Amatissimo spadaccino oggi a Thiene


Potrebbe bastare lui, Alessandro Preziosi, nel doppio ruolo di protagonista e regista, ad alimentare l'attesa per l´appuntamento con la stagione di prosa del Comunale di Thiene, in scena questa sera con repliche domani e giovedì (iizio alle 21, biglietti da 10 a 30 euro). Mettiamoci pure lo spettacolo “Cyrano de Bergeracdi Edmond Rostand, e il cocktail è perfetto per poter gustare un grande classico, capace di porre interrogativi sempre attuali.
«Non si combatte solo per vincere. No... è più bello battersi quando la vittoria è incerta!» con queste battute Rostand suggella la forza eroica e l'affascinante dignità di un personaggio che affronta la morte a testa alta, da guascone, sollevato nello spirito dall´aver finalmente trovato il coraggio di dichiarare il suo amore alla donna amata. Cyrano è uno dei personaggi più amati del teatro. La sua temerarietà, la drammaticità della sua esistenza, vissuta pericolosamente all´insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, ne fanno un eroe romantico e un personaggio straordinariamente moderno.

M.L.D.

martedì 27 marzo 2012





IL GIORNALE DI VICENZA - SPETTACOLI - pagina 50 - THIENE





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 02:13    Oggetto: dal 27 al 29/03/12 CYRANO DE BERGERAC Teatro Sociale, THIENE Rispondi citando



ha scritto:




ARTE E CULTURA



      .Thiene. Studenti in massa e mamme
      .in delirio all'incontro con PREZIOSI
      .Al Cyrano de Bergerac tutto esaurito.


Una platea numerosa di studenti, in mezzo ai quali spiccava più di qualche mamma presente in sala, ieri pomeriggio al Teatro Comunale, per l’incontro con Alessandro Preziosi e la compagnia che in questi giorni sta portando sul palcoscenico thienese con il tutto esaurito lo spettacolo Cyrano de Bergerac.
Davvero tante le domande rivolte dai ragazzi a Preziosi e ai giovani attori, di cui ben nove al debutto.
L’interesse dei ragazzi spaziava dal tipo di accademia migliore da frequentare in Italia per diventare attore, alle difficoltà incontrate dal protagonista nel ricoprire contemporaneamente i ruoli di attore e regista dello spettacolo. Gli studenti volevano sapere come e quando è nata la passione per il palcoscenico per l’attore napoletano che, tra l’altro, vanta una laurea in legge e qual è stato il momento più esaltante della sua carriera costellata di numerosi successi teatrali e televisivi.



A queste e a davvero tante altre domande, Alessandro Preziosi ha risposto offrendo al giovane pubblico un ritratto di sé molto umano e profondo, lontano dal clichè stereotipo di sex symbol.
L’opportunità imperdibile di viaggiare e conoscere il mondo per aprire i propri orizzonti mentali, l’importanza della cultura per affrontare la vita, la necessità fondamentale di non fermarsi all’apparenza, ma cercare in profondità, sono stati tutti aspetti affrontati da Alessandro Preziosi nel corso dell’incontro, nel quale non sono state certo sottaciute le difficoltà di chi lavora nel mondo dello spettacolo già con successo, come l’ansia di non deludere le aspettative, i sacrifici inevitabili collegati con questo tipo di lavoro, nel quale l’attore vive passioni e sentimenti presi in prestito che a volte rischiano di isolarlo dal mondo reale. Due ore di dialogo fitto, in un clima amichevole, favorito anche dalla giovane età della maggior parte degli attori con i quali si è instaurato un clima di simpatia fin da subito.
All’attore danese Benjamin Stender che interpreta Cristiano la domanda: “Come mai sei venuto proprio in Italia?”, un quesito che rivela certo le perplessità dei giovani circa il loro futuro, ma che ha aperto al pubblico presente, con la risposta del giovane attore, un orizzonte di possibilità impreviste e di obiettivi raggiungibili grazie alla tenacia.
L’incontro è terminato con una foto di gruppo, assieme all’Assessore alla Cultura Anna Maria Fiengo.
L’iniziativa rappresenta un occasione imperdibile per i ragazzi degli istituti thienesi per avvicinarsi al mondo del teatro.
E’ questo infatti, il preciso obiettivo che l’Amministrazione comunale di Thiene intende raggiungere con la promozione di una serie di incontri tra studenti e le compagnie teatrali e che integra così il Progetto Giovani a Teatro, promosso dall’Ufficio Cultura e sponsorizzato dal Lions Club di Thiene.
Il Progetto Giovani a Teatro, si ricorda, mette a disposizione degli studenti 500 biglietti gratuiti per la Stagione di Prosa 2011/2012 ed è un’iniziativa già avviata con successo nella precedente Stagione.

di Redazione THIENE on LINE - Giovedì 29 Marzo 2012 -







      dal 27 al 29 Marzo • Teatro Sociale THIENE


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