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genziana
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Inviato: Ven Nov 25, 2016 20:19 Oggetto: L'AMORE RUBATO 2016 - un film CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE |
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25 novembre 2016 in occasione della Giornata
Internazionale contro la violenza sulle DONNE.
http://lamorerubato.it/ promo, trama, cast L'AMORE RUBATO
elenco dei cinema italiani, solo mart. 29 e mercoledì 30 novembre
www.facebook.com/lamorenonsiruba streaming 25/11/16 20:30
Cinema Adriano, Roma, red carpet première del mediometraggio
"L'AMORE RUBATO" con i protagonisti all'ANTEPRIMA
(foto di Matteo Nardone per Pacific Press Agency.com) _________________
L'ultima modifica di genziana il Sab Nov 26, 2016 12:59, modificato 2 volte
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PATRICIA 22
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 06:04 Oggetto: |
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Alessandro, judging by the trailer this movie seems to deal with domestic abuse in a realistic manner which I'm sure will make it difficult to watch for many people and your performance is as usual top notch. I will see it when I can...
Love ya, _________________ Patricia.
"Hell is empty and all the devils are here."
―William Shakespeare
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37324
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 11:25 Oggetto: RAIUNO DOMENICA IN 27/11/16 in studio Maraini-Ricci-Preziosi |
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Dacia Maraini, Elena Sofia Ricci e Alessandro Preziosi
presenteranno nella 9^ puntata di “Domenica In” di
domenica 27 novembre, il film “L’AMORE RUBATO”,
tratto dall’omonimo libro della Maraini: intreccio di
storie di amori violenti, ispirate a fatti di cronaca, e
www.raiplay.it/video/2016/11/Dal-Teatro-18-di-Cinecitt224-Rai-1-presenta-Domenica-In-7f73857f-2a03-4d3b-b044-b4597a349ef4.html
raccontato in occasione della Giornata internazionale
contro la violenza sulle DONNE, RAI UNO dalle 17:30.
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L'ultima modifica di genziana il Lun Nov 28, 2016 10:38, modificato 1 volta
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 11:54 Oggetto: RAI RADIO 1 La radio ne parla-speciale 25/11/16-PER LE DONNE |
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RAI RADIO 1 - Speciale "LA RADIO NE PARLA" del 25/11/2016
“L’AMORE RUBATO”
Il film, liberamente ispirato a Dacia Maraini, intreccia le storie di 5 donne diverse tra loro, per età e estrazione sociale, ma accomunate dall'esperienza di un amore violento, morboso, che fa male. Storie ispirate a reali fatti di cronaca, che affondano nel quotidiano e che si intrecciano per dare vita a un unico grande affresco. Rompere il silenzio è difficile: perché la violenza è muta, perché si nasconde dietro la normalità, perché è ancora un tabù. Francesca Romana Ceci ha intervistato Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Alessandro Preziosi, Gabriella Pession, Antonello Fassari.
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 12:36 Oggetto: FAMIGLIA CRISTIANA .IT - questo non è amore - L'AMORE RUBATO |
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 13:06 Oggetto: FAMIGLIA CRISTIANA intervista Dacia Maraini - L'AMORE RUBATO |
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ha scritto: |
FAMIGLIA CRISTIANA n. 48/2016 pagine 71 e 73 - intervista
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 16:47 Oggetto: L'AMORE RUBATO: presentazione, KIKAPRESS intervista PREZIOSI |
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ROMA - Arriva nelle sale cinematografiche, prima di arrivare in TV, L'Amore Rubato, film-evento tratto dal romanzo omonimo di Dacia Maraini, che vede 5 donne, Chiara Mastalli, Elisabetta Mirra, Gabriella Pession, Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, raccontare le loro storie di amori violenti e finiti male.
Secondo Gabriella Pession, il cinema è il veicolo ideale per far passare il messaggio: "Il cinema è empatia, crea un buco nello stomaco" che serve a "risvegliare le coscienze" in modo che le donne vittime di compagni violenti e molesti escano allo scoperto e "ritrovino l'amor proprio".
Nel cast anche Alessandro Preziosi, proprio nel ruolo di un uomo violento con la compagna: l'attore ha detto che rivedersi gli ha fatto un effetto più che scioccante, "ripugnante": "Non vorrei mai somigliare a quel tipo di uomo", ha spiegato Preziosi, specificando che "L'Amore Rubato non è un film per le donne, ma per gli uomini: sono loro che devono rendersi conto che con certi comportamenti rendono l'amore qualcosa di stentato". _ 25 novembre 2016; via KIKAPRESS.com
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 18:24 Oggetto: L'AMORE RUBATO di Braschi - articolo di F -- basta violenza! |
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ha scritto: |
Basta violenza! Storie di donne che hanno sfiorato la morte.
di uomini ciechi di rabbia / il film L'AMORE RUBATO, al cinema
il prossimo weekend, raccontando storie di ordinaria violenza.
F n. 48/2016 – settimanale Cairo Editore; pag. 55 e 56
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genziana
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 18:48 Oggetto: L'AMORE RUBATO di Braschi - F intervista ALESSANDRO PREZIOSI |
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ha scritto: |
ALESSANDRO PREZIOSI: Non giocate con la gelosia.
... Per gli uomini fragili può diventare un’ossessione.
“Chi si comporta da bestia non va legittimato e non c’è giustificazione per i violenti. Ma state lontane, donne, dai rapporti fatti di tensioni continue, ricatti, allusioni, magari fatte per vincere la noia e l’abitudine”. E’ il messaggio di Alessandro, protagonista del film L’AMORE RUBATO
di Alessandra De Tommasi
Ha un mal di testa fortissimo e tutte le ragioni del mondo per liquidare la chiamata in dieci minuti, ma Alessandro Preziosi resta al telefono un’ora, con la promessa di risentirci, se necessario, perché nel frattempo uno degli operai che stanno lavorando in casa sua ha bisogno di supervisione. “Stanotte ho dormito con la finestra aperta. Mi perdoni, prendo una pillola e ci risentiamo”.
Uomo di parola, richiama dopo pochi minuti e prosegue a parlare con passione.
L’argomento gli sta molto a cuore: la sensibilizzazione per fermare la violenza sulle donne di cui parla il film L’AMORE RUBATO, nelle sale il 29 e il 30 novembre (ne parliamo a pag. 54). Zero tolleranza, zero giustificazioni: Alessandro non ama il grigio anche a costo di sembrare antipatico o brusco. Decide da che parte stare e ci resta con compostezza, al contrario del suo personaggio Luigi, una sorta di maniaco del controllo. Nemmeno con i figli alza la voce per farsi ascoltare.
Cosa vuol dire per lei la paternità?
“Per me è un lusso e anche se posso mandare qualcuno ad accompagnare mia figlia a scuola, non lo faccio. Ci tengo che non si senta il contraccolpo di non essere nata in una famiglia nel senso convenzionale del termine”.
Come si vive in una famiglia allargata?
“Direi bene.
L’importante è che Andrea Eduardo ed Elena crescano in un ambiente sano. Finora hanno dimostrato di avere le idee chiare. In alcuni tratti mi somigliano, ma forse hanno preso di più dalle rispettive madri, hanno tante passioni e una forte personalità”.
Come ha fatto sua madre a tener testa a quattro uomini, 3 figli e un marito?
“A noi figli ha insegnato l’abc dell’educazione, il rispetto e la delicatezza verso chi è più grande di te o ha bisogno d’aiuto. So che tutto questo sembra fuori moda, ma non lo è. E a volte ci scappava uno scappellotto”.
E suo padre?
“E’ un uomo pacato e tranquillo, ci insegnava con l’esempio più che con le parole”.
Sua mamma era casalinga. Oggi le donne spesso lavorano fuori casa. E’ una conquista, secondo lei?
“L’indipendenza femminile è necessaria oltre che utile se non indispensabile, oggi, nel bilancio domestico. E’ un dato di fatto, dobbiamo smettere di meravigliarci per la carriera delle donne. E la parità non dev’essere etichettata o evidenziata”.
Quando ha iniziato a interessarsi all’universo femminile?
“Fino ai 17 anni le ragazze non m’interessavano proprio, solo dopo ho capito, come dice Alessandro Bergonzoni, che la donna è il sale della vita e rende gustoso quello che è insipido. All’inizio il mio rapporto con loro era platonico, astratto, romanzato: dedicavo loro le poesie senza sfiorarle. Poi è arrivato il momento giusto e si è evoluto, è diventato ciò che deve essere: un incontro tra due esseri diversi, bellissimo a qualunque età”.
Nel film L’AMORE RUBATO, invece, si parla di donne spezzate da uomini violenti. Perché questo film?
“Perché la violenza che a volte si nasconde in contesti all’apparenza normali e borghesi dev’essere mostrata. L’amore di cui parla il titolo diventa rubato quando la complicità si trasforma in ossessione, in furto della dignità dell’altro, uno sfogo di nevrosi e stress”.
Quale meccanismo si innesca, allora, nella coppia?
“Nel caso del mio personaggio, Luigi, per esempio, si stipula quasi un patto incosciente, una convenzione per cui la donna diventa complice del suo uomo, per paura di perderlo. Leggendo queste storie ho provato un senso di ribrezzo”.
C’entra la gelosia?
“Sì, quella che a volte nasce da insicurezze e debolezze, ma poi degenera. In alcuni casi è la donna che la usa per attirare l’attenzione del compagno”.
Le è mai capitato?
“Non mi è mai successo che una compagna usasse con me questo atteggiamento, questo amare “sui nervi”, in continua tensione, un ricatto frutto di noia, abitudine o voglia di ravvivare il desiderio sessuale. Quali che siano le motivazioni di questi comportamenti, a monte tutto si può ricondurre all’educazione familiare e scolastica”.
Moltissimi casi di violenza si scatenano quando una donna lascia l’uomo. La fine di un rapporto può davvero scatenare e giustificare tanta rabbia?
“La parte dell’animo umano che gestisce i sentimenti, come dice Cartesio, ha una propensione alla distruzione. Ma trovare una causa non serve a niente e trovare una giustificazione è immorale. Chi si comporta da bestia non legittimato. Certo, a chi fa piacere essere mollato? Non vuoi restare solo, hai paura di non trovare un’altra partner e temi tante possibili conseguenze, ma da qui a giustificare le azioni violente di un uomo ce ne passa!”.
Come si possono arginare, secondo lei?
“Classificando i comportamenti nella giusta casella, con leggi severe. Ma il passo indispensabile è denunciare. Raccontare queste esperienze, anche attraverso un film, aiuta le vittime a non sentirsi sole. Bisogna tenere una lente d’ingrandimento sempre puntata sul problema”.
F n. 48/2016 – settimanale Cairo Editore; pag. 79 e 80
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37324
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Inviato: Sab Nov 26, 2016 21:18 Oggetto: L'AMORE RUBATO --- D La Repubblica, Cinema: impegni Preziosi |
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ha scritto: |
CINEMA _ IMPEGNI PREZIOSI
La Giornata contro la violenza sulle donne, il 25, arriva al cinema il 29 e 30 novembre con L’AMORE RUBATO, film ispirato al romanzo di Dacia Maraini, diretto e scritto da Irish Braschi e Giancarlo De Cataldo. Al centro ci sono le storie di cinque donne diverse e accomunate dall’esperienza di un amore distruttivo e doloroso. Ispirate a fatti di cronaca, tra gli interpreti (Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Emilio Solfrizzi, Francesco Montanari e molti altri), c’è Alessandro Preziosi, che interpreta un uomo della borghesia romana che scambia l’amore per la moglie con un sentimento di morboso possesso.
«Ho partecipato con entusiasmo», racconta l’attore napoletano, «per dare il mio contributo su un tema così importante. Credo che questo sia un film necessario, perché ancora oggi manca una consapevolezza sociale. Bisognerebbe riportare educazione civica a scuola, perché si sta raggiungendo un’abitudine alla violenza che mette i brividi».
Violenza a cui, nel film, Preziosi ha dato una patina di “normalità”. «La rispettabilità in società è la faccia più orribile di un uomo violento. Ed è questo l’aspetto che ho voluto mostrare. Sono un uomo passionale, istintivo, ma mi piace l’amore romantico». Tant’è che tornerà al Teatro Eliseo di Roma, il 14 febbraio, con Romeo e Giulietta. _ A. M.
D | La Repubblica - settimanale n. 1016/2016 – Cinema - pag. 100 -
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marystone
Registrato: 12/11/11 18:10 Messaggi: 3744 Residenza: Palermo
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Inviato: Mer Nov 30, 2016 16:20 Oggetto: l'amore rubato |
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Grazie Ale......sei una persona meravigliosa come sempre!!!
Vado al cinema a vedere il film....non solo per ammirare TE...ma è anche per una buona causa!!! ...ed hai ragione quando dici che è un film per gli uomini...e penso di non trovare tanti uomini in sala a vedere questo film...spero di sbagliarmi!!
Un forte abbraccio
mariella _________________
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37324
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Inviato: Mer Nov 30, 2016 18:17 Oggetto: L'AMORE RUBATO 2016 - un film CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE |
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25 novembre 2016 in occasione della Giornata
Internazionale contro la violenza sulle DONNE.
http://lamorerubato.it/ promo, trama, cast L'AMORE RUBATO
elenco dei cinema italiani, solo mart. 29 e mercoledì 30 novembre
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mayte
Registrato: 25/09/15 20:30 Messaggi: 371 Residenza: BARCELONA
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Inviato: Mer Nov 30, 2016 20:35 Oggetto: |
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Ad alessandro il personaggio l'ha schifato perché si vedeva a sé stesso con un comportamento che desaprueba e non va con lui ma non tutti i maltratadores se avessero l'opportunità di verta come in un film si sentirebbero ugualmente perché sono uomini senza sentimenti né di amore né di colpa trovano sempre una ragione o motivo per riaffermarsi nella sua condizione ed una scusa con le quali incolpasse e giustificare alla parte aggredita e picchiata.
Per favore sto desiderando di vederlo non smettere di informare Giuly, quando si emetta in T.V. Sicuro che non piaccio per niente la carta che incarna Alessandro ma sicuro che l'ha fatto alla perfezione e dando la cosa migliore di sé come sempre e è bellissimo. _________________
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37324
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Inviato: Mer Mar 15, 2017 20:29 Oggetto: L'AMORE RUBATO film di Irish Braschi a CORTINAmetraggio 2017 |
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al "Cortinametraggio", il festival sulle Dolomiti, 20/26 marzo '17, è in programma una serata speciale in collaborazione con Rai Cinema dedicata contro la violenza sulle donne, con la proiezione dei corti «L’amore che vorrei» di Gabriele Pignotta e «L’ultimo pianto» di Gianni Ippoliti e del medio metraggio a episodi «L’amore rubato» di Irish Braschi, interpretato da Elena Sofia Ricci, Gabriella Pession, Chiara Mastalli, Stefania Rocca e Alessandro Preziosi, ed ispirato all’omonimo romanzo di Dacia Maraini.
Proiezioni previste: giovedì 23 marzo al Cinema Eden di Cortina e in contemporanea al Cinema Nazionale di Via XX settembre a Trieste.
ha scritto: |
CORTINAmetraggio FESTIVAL 2017 _ catalogo _ pagine 84 e 85
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37324
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Inviato: Sab Mar 18, 2017 01:44 Oggetto: CORTINAMETRAGGIO Festival 2017 - GENIUS intervista PREZIOSI |
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ha scritto: |
Intervista a Alessandro Preziosi a “Cortinametraggio”
Abbiamo voluto chiedere a 2 grandi attori e a un musicista del cinema italiano di esprimere il proprio parere sullo stesso tema coinvolgendo al contempo “Cortinametraggio” e l’attuare realtà cinematografica fatta di giovani, talvolta poche risorse, molta creatività e voglia di emergere.
Scopriamo insieme cosa ne pensa: Alessandro Preziosi
Un Festival come “Cortinametraggio” che rappresenta una vetrina per i giovani artisti, quanto aiuta i filmmakers esordienti a farsi conoscere?
Farsi conoscere nel nostro lavoro è, a mio parere, il secondo passo più importante. Il primo è riuscire a far sì che le proprie idee finiscano su pellicola, oggi digitale ma pur sempre pellicola. La possibilità di essere già selezionati ed essere riusciti a mettere su 7 minuti di film, che sono un’esperienza molto più difficile rispetto al film, è fondamentale. Quindi è importante farsi conoscere ma ancor di più lo è creare il presupposto per farlo, realizzando un’opera che sia stata selezionata all’interno di una competizione: un bilancio tra il tuo lavoro e la visibilità.
“Cortinametraggio” è indubbiamente una vetrina davvero importante e che negli anni è diventata molto prestigiosa.
Come vedi il futuro delle produzioni cinematografiche e musicali a basso budget?
Come diceva Alfred Hitchcock “per fare un buon film sono importanti tre cose: la sceneggiatura, la sceneggiatura e la sceneggiatura”. Quindi quando hai la storia, e una buona narrazione a volte avere un budget ridotto permette di fare degli sforzi creativi che diversamente uno non farebbe. Per esempio, se una scena deve essere girata con la pioggia, ti accorgi che basta passare improvvisamente al piano di sotto quando qualcuno sta dando l’acqua alle piante, e che questa ti cada addosso, per avere la scena che drammaturgicamente deve essere girata sotto la pioggia.
Anche io adesso sto lavorando in teatro con un regista che per raccontare il momento dell’uccisione e far vedere il sangue mette delle pompette piene di vernice, in mano all’attore che viene ucciso e quello spruzzo di colore diventa simbolicamente molto più efficace di un effetto molto più sofisticato ed economicamente più costoso.
Hai prestato e presteresti la tua professionalità per aiutare i giovani lavorando a titolo gratuito in un corto/video?
Sì l’ho fatto all’inizio della mia carriera e lo rifarei sicuramente. Di solito, la mia partecipazione dipende sempre dalla bontà dal prodotto e soprattutto dall’onestà intellettuale con cui il regista che mi propone il film o il produttore organizzano il proprio lavoro. In questo sono abbastanza radicale perché avendo già avuto esperienze non propriamente positive con persone che hanno un modo di lavorare già collaudato e un asset più preciso, mi sono accorto, alla fine, che la cosa che conta è innanzitutto condividere insieme un progetto e poterlo poi assistere, per così dire, gratuitamente.
…parliamo di questo perché è indubbio che oggi ci siano molti giovani creativi che purtroppo hanno poca disponibilità economica e non sempre hanno la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale.
Certo, i giovani talvolta sono formidabili! Basterebbe pensare al più giovane regista nella cerimonia degli Oscar, Damien Chazelle, che a soli 32 è stato premiato come miglior regista con il film “La La Land”, o al suo precedente lavoro “Whiplash” che è un altro film meraviglioso… per i giovani faremo tutto.
Quindi sono le capacità che alla fine hanno un peso decisivo?
Sono alla base del tuo lavoro. Conta quanto sei consapevole che un mestiere fa parte della tua vita, che lo subisci e che, allo stesso tempo, sei tu stesso ad attivarlo: si chiama passione!
Quanto conta la tecnica imparata nelle scuole di recitazione e quanto, invece, il talento naturale?
È un insieme di cose. Io personalmente ritengo che conti moltissimo l’esperienza stessa che si acquisisce facendo questo lavoro che ti permette di testare il tuo talento naturale – la capacità a raccontarsi di un attore – che in un buon film si controbilancia; quando, al contrario, il film non è fatto bene se l’attore ha delle capacità naturali, in quel caso riescono a mostrarsi con maggiore evidenza. Questo a dimostrare che chi vuole fare bene il proprio lavoro lo deve fare mettendo in pratica le sue conoscenze tecniche ma anche lavorando il più possibile perché è solo attraverso l’esperienza e l’esercitarsi quanto più possibile nella recitazione che il nostro talento viene fuori. Le conoscenze tecniche non sono però solo legate a come usare il diaframma, come recitare o come immedesimarsi in un personaggio ma anche alla storia del teatro e alla storia del costume che vengono insegnate all’interno delle scuole d’arte, all’uso del corpo e all’origine della parola recitare, giocare, confrontarsi. Insomma, è un incrociarsi continuo di tutti questi elementi che non finisce mai.
Una sorta di bilancia sempre in equilibrio tra la tecnica appresa e le inclinazioni naturali?
Sì sempre. Anche perché del talento naturale bisogna avere coscienza e alimentarlo tutta la vita. Della tecnica, invece, te ne fai poco se non c’è sentimento. Quindi la vita, intesa come esperienza, diventa comune denominatore di entrambi gli elementi.
Preziosi nasce il 19 aprile 1973 Figlio di avvocati, laureato con 110 e lode in Giurisprudenza. Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
per sapere di più : alessandropreziosi.tv
GENIUS People Magazine n. 8/2017 16.03.17 pubblicato via genius-online.it
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