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genziana



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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2017 17:59    Oggetto: PREZIOSI in SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria, RAI1 2017 Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI sarà tra i protagonisti della

serie "SOTTO COPERTURA II - la cattura di Zagaria"

4 puntate - prima serata RAI 1 da lunedì 16 ottobre

prod. Lux Vide|Rai Fiction regia: Giulio Manfredonia










per visionare extra anteprima e replica delle puntate

ON LINE HD RAIPLAY.it - obbligo d'iscrizione gratuita

* film e fiction sono geobloccati e visibili solo in Italia








https://vimeo.com/233803466 : trailer ufficiale Lux Vide - http://www.luxvide.it/sotto-copertura--la-cattura-di-zagaria-176.html



Un nuovo affascinante e coinvolgente capitolo per la serie “Sotto Copertura” che porta sul piccolo schermo l’impegno civile, i sacrifici e l’abnegazione con cui le forze dell’ordine e la magistratura combattono ogni giorno la criminalità organizzata nel nostro Paese. Una serie tv in quattro serate, per la regia di Giulio Manfredonia, che racconta una delle pagine più importanti della lotta contro il malaffare: “La cattura di Zagaria”, boss di spicco dei Casalesi, l’imprendibile capo della camorra casertana latitante da oltre vent’anni... Claudio Gioè torna a vestire i panni di Michele Romano, il superpoliziotto capo della Squadra Mobile di Napoli che, appena qualche mese prima, ha assicurato alla giustizia Antonio Iovine, l’altro grande latitante al vertice del clan. Alessandro Preziosi interpreta Michele Zagaria, il camorrista più ricercato d’Italia, killer feroce prima, spietato uomo d’affari dopo, che continua a gestire loschi traffici dal suo inaccessibile bunker, protetto da una rete di fedelissimi. Nel cast, tra gli altri, Alejandra Onieva, Matteo Martari, Bianca Guaccero, Antonio Gerardi, Giulia Fiume, Antonio Folletto, Simone Montedoro, Erasmo Genzini, Francesco Colella, Pietro Ragusa e Lorenza Indovina.
Sotto Copertura – La cattura di Zagaria” è una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matilde e Luca Bernabei, in onda in prima serata su Rai1 da lunedì 16 ottobre.














anticipazioni e foto, interviste e rassegna stampa selezionata da


Alessandro Preziosi official Forum Benvenuti con noi!



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genziana



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MessaggioInviato: Dom Ott 15, 2017 17:49    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2017, Famiglia Cristiana intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:









ALESSANDRO PREZIOSI

DOPO DON DIANA, E’ IL BOSS ZAGARIA: “HO

RACCONTATO LA LUCE E IL BUIO DEL SUD
”.


di Elisa Chiari

Per capire a fondo bisogna cominciare il racconto dalla fine, dal momento in cui Alessandro Preziosi, finito di girare e di montare “SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria” (dal 16 ottobre su RAI1), si è rivisto sullo schermo, nei panni del boss dei Casalesi, braccato dalla Squadra Mobile di Napoli: “Ho provato un senso di ribrezzo, di fastidio nel guardarmi. E’ stato il momento in cui ho capito che il mio lavoro era riuscito: in quel momento ho sentito di aver reso l’oscurità del personaggio. Ho visto anch’io con i miei occhi che una figura così non la vorrei incontrare neanche a chilometri di distanza”.
Non era la prima volta che Preziosi faceva il cattivo della situazione: era stato Consalvo ne I Vicerè, Edmund nel Re Lear, ma in quei casi si trattava di letteratura. Stavolta invece la fiction, otto episodi in quattro serate, si ispira a fatti realmente accaduti, a persone che davvero esistono: la cronaca ha raccontato la cattura, che l’attore definisce “rocambolesca”, di Michele Zagaria, e ha narrato la tormentata vicenda di Vittorio Pisani, cui è liberamente ispirato il personaggio Michele Romano, capo della Mobile, interpretato da Claudio Gioè. A proposito, proprio nei giorni scorsi è stata confermata in Appello la condanna per calunnia del collaboratore di giustizia che aveva ingiustamente accusato Pisani, costringendolo a subire un processo da cui è uscito definitivamente assolto.

Finzione e realtà – Alessandro Preziosi, per “diventare” l’uomo nero che alla fine ha rivisto sullo schermo, ha dovuto pescare da più parti: “A livello interpretativo ho trovato riferimenti nel mio retroterra napoletano: a certe immagini di prepotenza, che da bambino mi impaurivano e un po’ mi affascinavano, mi sono ispirato per il contesto. Alcune scene, poi, nella fiction sono state costruite appositamente per rendere l’idea di un uomo solissimo, nascosto sottoterra come un topo, che si ostina a cercare di controllare da lì sotto un mondo di fuori che fa acqua da tutte le parti. Ho avuto anche un preciso riferimento cinematografico: l’interpretazione di Ben Gazzara ne Il camorrista di Tornatore”.

Come in ogni fiction che si rispetti c’è sacrosanto diritto alla finzione: persone e personaggi non collimano mai perfettamente. In “SOTTO COPERTURA” si mescolano il giallo, il nero, il rosa e una quota non piccola di azione che, in questo caso, la cronaca ha generosamente ispirato proprio nelle scene della cattura: “Ma a me”, continua Preziosi, “nella recitazione interessava soprattutto rendere la complessità del mio personaggio, il modo con cui muove tante piccole pedine attorno a sé, vendendo ai loro occhi come legittimo ciò che, invece, è ingiusto, immorale, inadatto a un cristiano. Nel film si vede bene come riesca ad approfittare della debolezza altrui, a comprarne le ingenuità, le paure, facendo loro credere che la verità non è come i buoni la raccontano, che i buoni a loro volta mentono e allora tanto vale che il cattivo esibisca il lato più spietato”.

Impossibile non chiedere se questo non ponga l’annosa questione del fascino del male “reale” al cinema, sorta fin dai tempi de Il Padrino: “Credo che non si debba mai smettere di educare il consumatore a distinguere tra realtà e letteratura, ma se un film o una fiction alimentano nelle persone condotte immorali fino ad arrivare alla violenza, il problema non è del cinema, è della società. Detto questo, forse possiamo ammettere che Il Padrino mostrasse il fascino del male, ma nella nostra fiction le distinzioni tra bene e male sono chiare, ben bilanciate”.

Preziosi del resto aveva già affrontato il tema dal suo lato opposto: nel 2013 era stato don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra, nella fiction a lui dedicata: “Rovesciare la prospettiva, cambiare pelle è l’essenza del mestiere dell’attore, che per conto mio si fa solo lavorando tanto, cambiando pelle spesso. Tra don Diana e Zagaria ho sfruttato le contraddizioni della mia napoletanità. Ho reso don Peppe nella sua esuberanza estroversa, cercando di somigliargli. In Zagaria, invece, ho voluto rendere la parte nera, indispensabile a cogliere, pienamente, per contrasto, la luce del bene anche in senso cristiano”.

Pochi sanno che Alessandro Preziosi in una vita precedente si è laureato in Giurisprudenza a Napoli. Sarebbe un uomo di legge se non avesse fatto l’attore? “Non lo so. Studiando mi sono fatto l’idea che la legge nel nostro Paese sia troppo complessa per funzionare come dovrebbe e credo che questo mi abbia allontanato. Ho subìto, invece, il fascino del teatro che rende possibile quello che non è reale: sono uno a cui piace sognare”.




FAMIGLIA CRISTIANA n. 42/2017 – Fiction Tv - pagine 70-71-72






ha scritto:






Un nuovo capitolo per la serie SOTTO COPERTURA che racconta da stasera in Tv su Rai 1 per quattro puntate i sacrifici e l’abnegazione con cui le forze dell’ordine e la magistratura combattono ogni giorno la criminalità organizzata. La vicenda narrata costituisce una delle vittorie più importanti di questa lotta: "La cattura di Zagaria”, sottotitolo della serie, si riferisce al boss di spicco dei Casalesi, l’imprendibile capo della camorra casertana latitante da oltre vent’anni. Lo interpreta Alessandro Preziosi, che si è calato con straordinario mimetismo nei panni del killer prima, spietato uomo d'affari dopo, che gestisce traffici dal suo inaccessibile bunker. Credibile si conferma Claudio Gioè nel ruolo del superpoliziotto Pisani che metterà fine alla latitanza lunga 20 anni del capo del boss di spicco dei casalesi (nella fiction ha il nome di Michele Romano capo della squadra mobile di Napoli). La regia è di Giulio Manfredonia.
La serie, prodotta da LuxVide con Rai Fiction, è il seguito della precedente ispirata alla cattura del boss Iovine, andata in onda due anni fa. «Ma - sottolinea la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta - questo non è un sequel; spinge oltre l'asticella dell'innovazione: col racconto seriale raccontiamo una storia di valore civile, una realmente accaduta. Da miniserie (prima stagione) a serie (seconda stagione) è una grande innovazione».
Nel cast Matteo Martari, Alejandra Onieva; Antonio Gerardi, Antonio Folletto, Simone Montedoro, Lorenza Indovina.



Eugenio Arcidiacono, 16/10/17 - pubblicato via: FamigliaCristiana.it



Michele Romano, il personaggio interpretato da Claudiò Gioè in SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria, ha un nome di fantasia, ma nasconde una persona vera, cui il personaggio è liberamente ispirato: il poliziotto reale si chiama Vittorio Pisani e come il personaggio, proprio poco prima della cattura di Michele Zagaria, è finito sotto inchiesta a causa delle dichiarazioni calunniose di un collaboratore di giustizia.


estratto: Elisa Chiari, 16/10/17 - pubblicato via: FamigliaCristiana.it





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L'ultima modifica di genziana il Lun Nov 06, 2017 18:14, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Ott 16, 2017 16:31    Oggetto: SOTTO COPERTURA. LA CATTURA DI ZAGARIA, fiction, video-clip Rispondi citando




anteprima "SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria"

prod. Lux Vide|Rai Fiction, regia di Giulio Manfredonia

TRE imperdibili VIDEO-CLIP tratte dalla fiction evento





topic: www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=8081&start=30



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MessaggioInviato: Lun Ott 16, 2017 17:03    Oggetto: SOTTO COPERTURA II stagione; Il Giornale intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Preziosi - "Per combattere la camorra divento...
il boss Zagaria"
- L'attore su Raiuno nella serie "Sotto copertura": "Da ragazzo mi sono salvato dalla criminalità"







Non minaccia, non punta la pistola, non perde il controllo, non alza nemmeno la voce. Ma fa lo stesso paura. O meglio: la fa proprio per questo.

Nella nuova serie della Lux SOTTO COPERTURA (quattro puntate su Raiuno) il pluriomicida boss camorrista Michele Zagaria, una volta fra più pericolosi d'Italia, ora dietro le sbarre dopo vent'anni di latitanza, ha i modi pacati ed innocui, lo sguardo addirittura innocente di un Alessandro Preziosi in stato di grazia. Sono passati vent'anni dal popolare debutto dell'attore napoletano in Elisa di Rivombrosa: dopo aver lavorato al cinema coi Taviani ed Ozpetek, in tv per interpretare Sant'Agostino e Don Peppino Diana, e in teatro dov'è stato Amleto, Cyrano, Don Giovanni, Van Gogh, eccolo centrare oggi uno dei ruoli più impegnativi e intriganti - della sua brillante carriera.

Come ha trovato una linea interpretativa opposta a quelle tipiche per questi ruoli, urlate e aggressive?

«Ho pensato ai mafiosi enigmatici e di poche parole di Eduardo De Filippo ne Il sindaco del rione Sanità o del Camorrista di Tornatore; alla strana voce che qui aveva Ben Gazzara nel doppiaggio di Mariano Rigillo. Ci ho pensato al punto di farne la mia ossessione. E una volta che ci sono entrato, non ne sono uscito più».

Qualcuno potrebbe ritenere questo camorrista un napoletano anomalo: chiuso, taciturno, imperscrutabile.

«Il pensiero di un napoletano non è mai vuoto. Ed è sempre seduttivo. Il silenzio a Napoli parla. Esprime ciò che noi attori chiamiamo pausa teatrale».

Ne è risultato un ritratto affascinante quanto repulsivo. Proprio come voleva il produttore Luca Bernabei, preoccupato di quanto il fascino il male in fiction come Gomorra seduca i quindicenni come suo figlio.

«Alla fine il male non paga. Dobbiamo dirlo con chiarezza. E SOTTO COPERTURA lo fa, descrivendo attrattiva ma anche degrado e rovina dei criminali. Quand'ero ragazzino a Napoli, al liceo Umberto, li vedevo spadroneggiare, questi capuzzielli: scatenavano risse, rubavano motorini, facevano i ducetti. Solo che poi loro hanno passato metà della vita nascosti sotto terra oppure in carcere. Io invece mi sono salvato. Certo: è inquietante pensare che oggi proprio quei modi, che normalmente si troverebbero solo grotteschi, trasformati in fiction risultino tanto seduttivi da essere entrati a far parte della cultura dell'intrattenimento. Quando hanno arrestato Zagaria, sul suo comodino hanno trovato una copia di Gomorra».

E se le dicessero che a Zagaria stesso (ammesso che possa ammirarla) è piaciuta la sua interpretazione?

«Preferirei non saperlo. Quando interpretai don Peppino Diana avrei tanto voluto sapere se lui, da lassù, apprezzava. Ma in questo caso il mio ego non si spinge fino a tanto».

Ma davanti all'eterno dilemma che - dai tempi della Piovra - contrappone le esigenze dello spettacolo ai rischi dell'influenza negativa, o addirittura dell'emulazione, lei cosa pensa?

«Io penso che sia giusto raccontare il crimine. Ma solo per scongiurarlo. Bisogna che ci mettiamo in testa una cosa: il crimine prospera anche a causa nostra. È nei nostri atti della vita di tutti i giorni, attraverso una somma quotidiana di piccoli gesti sbagliati, come fumare uno spinello o giocare d'azzardo, che il crimine si foraggia e si mantiene saldo. Sant'Agostino diceva: Se nel male metti solo la punta del piede, Il Signore ti perdona. Ma a furia di pezzetti, il piede noi rischiamo di mettercelo tutto».

SOTTO COPERTURA è stato girato nei luoghi autentici, oggi sotto sequestro, e con gli autentici abitanti di Casal di Principe a fare da comparse. Pare abbiano collaborato molto, quasi per dimostrare il loro rifiuto della cultura camorristica.

«Forse l'intenzione era davvero quella. Io però ero troppo concentrato su me stesso per interpretarla così. Dall'altra non c'è dubbio che sono stati molto ospitali. Di certo girarle nei luoghi veri, con attorno le facce vere, ha trasformato le immagini di questa serie una sorta di polaroid della realtà».

Dai tempi di Elisa di Rivombrosa ad oggi, qual è un primo bilancio della sua carriera?

«Mi piace pensare ad Elisa come ad un successo pop. Sono stato fortunato ad entrarci; ancora di più ad uscirne perché ho potuto amministrare una popolarità spropositata per raggiungerne una più fondata e duratura».



Paolo Scotti, 12/10/2017 IL GIORNALE - ilGiornale.it/Spettacoli






anticipazioni e foto, interviste e rassegna stampa selezionata da


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Novità anche tecniche per dare più realismo alla storia: infatti sono state utilizzate tante immagini “spiate” con telecamere nascoste in occhiali, bottoni di camicia, pali della luce e il montaggio innovativo e visionario di Alessio Doglione, ha poi fatto il resto per completare un linguaggio visivo nuovo, avvincente, estremamente realistico, sorprendente e spettacolare, per veicolare al pubblico l’importantissimo messaggio, come ha affermato durante la conferenza stampa Bernabei, che “il male non paga!”



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L'ultima modifica di genziana il Ven Nov 10, 2017 18:21, modificato 2 volte
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MessaggioInviato: Lun Ott 16, 2017 17:06    Oggetto: PREZIOSI ospite RAI1 presenta SOTTO COPERTURA, 15 e 21/10/17 Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI ospite domenica sera 22:40

15 ottobre '17 a CHE TEMPO CHE FA|tavolo di FAZIO

per presentare la serie evento SOTTO COPERTURA II








http://www.raiplay.it/video/2017/10/Che-tempo-che-fa-837914e5-f884-4afc-afb5-629909dd4276.html - a partire da 01:52:36
Very Happy http://www.raiplay.it/video/2017/10/Alessandro-Preziosi-Story---15102017-78a40d67-7135-47dd-924b-f2b745475ab2.html



per gli utenti e i lettori del Forum che ci seguono da

fuori Italia, e sono di nazionalità straniera o italiana,


la RAI e RAIPLAY.IT hanno ristretto l'accessibilità dei

contenuti web ai soli residenti sul territorio nazionale




Informazioni sul servizio pubblicate da RaiPlay.it (aggiornamento: 26/10/2017)

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- servizio pluridevice: le credenziali del tuo account saranno valide e ti garantiranno le personalizzazioni del tuo profilo su ogni supporto dove utilizzerai RaiPlay (App e Browser).

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    prova a utilizzare il link https://get3.adobe.com/it/flashplayer/update/ppapi/

    anche tramite Windows Explorer - poi apri e comincia ad utilizzare Chrome
    Idea


    e se hai un Windows Phone scarica l'App RAI.TV e rivedi la puntata del lunedì




www.raiplay.it/video/2017/10/Tale-e-quale-Show-aaf5de1b-a45f-4719-ad74-69eaab529fa0.html (promo dopo 1 ora dopo 2 ore)



anche per presentare la SERIE SOTTO COPERTURA

ALESSANDRO PREZIOSI giurato speciale 20/10/17

5^ serata "TALE E QUALE SHOW" in onda su RAI 1




www.raiplay.it/video/2017/10/Tale-e-quale-Show-aaf5de1b-a45f-4719-ad74-69eaab529fa0.html in studio per tutta la serata!!!




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MessaggioInviato: Lun Ott 16, 2017 17:56    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 LA CATTURA DI ZAGARIA 16/10/17 ascolti 1^ Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI tra gli interpreti della fiction

"SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria" RAI PLAY

prima puntata della SERIE in onda su RAI 1 16.10.17











"Sotto copertura II" RAI UNO lunedì 16 ottobre 2017,
dati di ascolto : prima puntata: 4.907.000 spettatori,
corrispondenti al 20.2% di share. Ottimo risultato! La
fiction "Sotto copertura" sfiora 5 milioni di spettatori.
Le Reti RAI vincono prime time.
(Ufficio Stampa RAI)




replica tv della prima puntata di "Sotto copertura 2"

sabato 21/10/ su RAI 2 HD a partire dalle ore 14:00




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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 16:22    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria, RAI1 ascolti 2^ parte Rispondi citando








IN ANTEPRIMA primi 5 MINUTI della seconda Puntata

backstage "SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria"

II serie 4 serate RAI1 in programma lunedì 23/10/17








Lunedì 23 ottobre alle 21.25 RAI 1 trasmette la seconda puntata della fiction "SOTTO COPERTURA 2 - LA CATTURA DI ZAGARIA". Romano e la sua squadra individuano in Daniele Turco l’assassino di Arturo e iniziano a indagare su di lui, parallelamente a Zagaria. Il boss intanto ha scoperto la relazione tra Nicola a Agata... Poco alla volta, la ragazza scoprirà la sconcertante verità su suo zio. Nel frattempo le indagini della PM De Simone sulla connivenza tra Romano e la camorra proseguano, trovando apparenti conferme. Ma i sospetti e le illazioni su Romano mettono a rischio le indagini su Zagaria, destabilizzando la squadra dall’interno, La strategia del boss, per ora, sembra vincente...








"Sotto copertura II" RAI UNO lunedì 23 ottobre 2017,
dati di ascolto seconda puntata: 4.835.000 spettatori
pari al 20.21% di share. Ottimo risultato per la fiction
vista ieri da quasi 5 milioni di spettatori! Le Reti RAI
vincono prime time e intera giornata.
Uff. Stampa Rai




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L'ultima modifica di genziana il Mar Ott 24, 2017 18:59, modificato 2 volte
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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 17:09    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 | recensione LIBERO - LIBEROquotidiano.it Rispondi citando



ha scritto:




LA (BELLA) FICTION DI RAI UNO _ recensione dal blog

Complimenti per la trasmissione di Francesco Specchia

Quel poliziottesco anni ’70 è davvero “Sotto copertura





Un Alessandro Preziosi truce, stropicciato, con gli occhi a tapparella come i camorristi dei poliziotteschi anni ’70 era un’ipotesi narrativa inimmaginabile.
Invece Preziosi si trova perfettamente a suo agio nei panni del boss dei casalesi Michele Zagaria in SOTTO COPERTURA 2 La cattura di Zagaria (RAI UNO, prime time), latitante a casa di amici e con una spiccata propensione pedofila per la figlia adolescente dell’ospite. E lo stesso si può dire per Claudio Gioè -sempre più bravo- nei panni dell’integerrimo commissario Michele Romano, accusato di associazione esterna di stampo mafioso da un suo ex informatore infamissimo. La seconda stagione della fiction un tempo tacciata di eccessivo sentimentalismo nel mostrare il privato dei poliziotti (e un po’ era vero) è ora caratterizzata da più azione e meno introflessioni; e di ciò ne beneficia la trama. Ci sono gli appostamenti, i pedinamenti, le cimici dentro poltrone massaggianti, i camorristi giovani idioti in mutande e mitra che si credono in Gomorra. Il clou si respira quando il sottufficiale della Polizia, interpretato da Simone Montedoro, penetra nella casa del boss per piazzare una cimice, vestito da operaio dell’Enel. Montedoro la scampa; e, tutto contento telefona alla famiglia per annunciare le prossime dimissioni, e dedicarsi a una vita tranquilla; ma, in due nanosecondi, viene freddato da due killer al primo semaforo. Altra sotto-trama interessante è la storia d’amore tra la figlia adottiva del boss, Agata, laureata, che torna da Barcellona con lo scopo di impalmare il proprio autista, un caro ragazzo molto camorrista e molto tatuato in grado di prendere a testate chiunque importuni la bella che, naturalmente, lo dovrà spingere alla redenzione.
L’atmosfera che si respira in SOTTO COPERTURA 2 è quella di Maurizio Merli finito nel dipartimento incasinatissimo de I Bastardi di Pizzofalcone. Ci sono perfino gli stessi attori. Il produttore Lux Luca Bernabei tiene a precisare che qui, nella fiction, non si corre il rischio di definire la violenza vincente; e che il male non paga. Ancora un riferimento a camorristi eroici di Gomorra. È un’analisi che condivido, almeno alla prima puntata...





LIBERO Quotidiano – 18/10/17 Spettacoli pag. 26 - liberoquotidiano.it







topic www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=8081&start=60


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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 17:15    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 |recensione, La Stampa intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:






        Ho studiato l’origine del male
        attraverso Eduardo e Re Lear


    ALESSANDRO PREZIOSI è il boss Zagaria

    nella serie “SOTTO COPERTURA” su RAI 1



La valigia di Alessandro Preziosi è stipata di ruoli; buoni, cattivi, sofferti, dolci. È la valigia dell’attore della quale va fiero. Dentro ci ha messo Don Diana e Re Lear. Ora anche lo spietato Michele Zagaria, nel quale si è trasmutato facendo un lavoro di sottrazione perfetto. Questo per “SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria”, la serie tv in onda da lunedì su Raiuno e per quattro serate, prodotta da Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei in collaborazione con RAI Fiction, regia di Giulio Manfredonia.

Basato sulla storia vera della cattura del boss dei Casalesi, è girato a Casal di Principe nei luoghi dove Zagaria ha vissuto e dove è stato preso, da un poliziotto coraggioso, dopo anni di latitanza. E visto che il racconto del male fa più paura del male stesso, allora ecco il bene che arriva nella sua rappresentazione più eroica.

Preziosi, occhi sfuggenti e voce a lama di coltello, a chi si è rifatto per il boss? “Gli atteggiamenti delinquenziali me li ricordo, a Napoli al liceo Umberto che frequentavo. I primi furti di autoradio, di motorini, i primi spacci. Oggi sono delinquenti adulti, la feccia dell’umanità.
Io mi sono ispirato a Totò, al Sindaco del Rione Sanità di Eduardo, al Camorrista di Tornatore interpretato da Ben Gazzara e, soprattutto, allo splendido doppiaggio di Mariano Rigillo.
Una preparazione ossessiva andando oltre il primo livello di emulazione e l’interpretazione magistrale che Fortunato Cerlino ha fatto del boss in Gomorra.
E ho pensato a Prometeo, a Sant’Agostino. Mi sono concentrato sull’iniquità, uno stato intermedio che passa per il racconto della verità
”.

Il teatro l’ha aiutata? “Molto. Ho affrontato il problema della legittimazione del male in Re Lear, nel ruolo di Edmund, il fratello bastardo che evoca la natura malvagia dell’uomo per giustificarsi e ho pensato a Don Diana. Con questo ruolo ho chiuso un cerchio. Quando mi guardavo nel monitor mi facevo orrore perché non ne ho fatto un personaggio seducente ma l’ho prosciugato nella solitudine”.

Con VAN GOGH a teatro, che girerà l’Italia, fortunatamente s’accosta al bello. “Attenti però, anche la rappresentazione del bello o la sua ostentazione è male, ti frusta, ti rende impotente. Ma non è questo il caso”.

Ora ha una casa di produzione teatrale? “Sì la KHORA, la mia società. Scelgo i testi e grazie al riconoscimento del Ministero, prendiamo il teatro come evangelizzazione della cultura. Ho prodotto Madame Bovary, da qui a tre anni metterò in scena testi teatrali che provengono dalla letteratura. Uno Zio Vanja per il debutto di Vinicio Marchioni, l’Isola degli schiavi con Stefano Fresi, Costellazioni di Payne”.

Un bel periodo per lei? “Sono tutti bei periodi, lavoro tanto, leggo tanto, faccio teatro per le scuole perché questa legge ministeriale, con tutte le sue lacune, a fronte delle sovvenzioni ti chiede di diventare imprenditore teatrale riconoscibile ed è un bene”.

Cinema? “Mi hanno appena fatto una bella proposta, per Lucisano, un produttore che mi piace”.

Crede molto in questo mestiere? “Riconosco che c’è qualcosa al di fuori di me, di più forte. Io credo in chi come Favino, Germano, Garrone, Mainetti, fa della sua vita il suo mestiere. E senza tutto questo forse a me questo mestiere non piacerebbe così tanto”.


Michela Tamburrino, Roma - CC BY-NC-ND alcuni diritti riservati

LA STAMPA edizione nazionale – Spettacoli, pagina 29 - 12/10/17




dall'originale in edicola e pubblicato anche on line CC BY-NC-ND alcuni diritti riservati

lastampa.it/2017/10/22/spettacoli/tv/soporifera-domenica-in-per-fortuna-c-la-fiction-Uca6Z0iYNxeM2lrCE4Kr2N/pagina.html




    TV & TV - La recensione di Alessandra Comazzi

    RAI 1 - Soporifera (...) Per fortuna c'è la fiction



È come avere davanti due diverse Rai1: quando c’è la fiction, la rete sta all’onor del mondo, i prodotti sono mediamente ben fatti, magari non innovativi ma nemmeno retrogradi; quando c’è l’intrattenimento, sembra che l’ammiraglia brancoli in un’incertezza totale di identità e di bersagli. Puntare ai vecchi, ai giovani, ai ricchi, ai poveri, ai tradizionalisti, ai referenti politici, agli antagonisti? Boh. [...]

È appena arrivato un direttore nuovo, Angelo Teodoli, conoscitore televisivo di lungo corso, magari qualcosa cambierà. Anche se il problema è l’intrattenimento in quanto tale: ormai il pubblico si intrattiene da solo con i social, o, in tv e sul computer, grazie alla fiction, telefilm, serie lunghe o brevi che siano. E qui, si diceva, anche Rai1 è un’altra cosa. Sarà perché i produttori esterni, dovendo stare sul mercato, sono obbligati a trovare autori che facciano gli autori e attori che attino, come direbbe Fiorello.

E dunque “SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria”, che torna domani, regista Giulio Manfredonia, è girato con ritmo e professionalità; un ritmo tale e una oscurità dell’anima da non farlo nemmeno sembrare un prodotto Lux Vide. La storia di camorra è ispiratrice diretta ma non totale, Claudio Gioè, il commissario è sveglio e dolente, Alessandro Preziosi-Michele Zagaria non fa sconti al personaggio, nessuno può parlare di fascino del male. Resta che lui è un po’ troppo bello per suscitare legittima repulsione. Il pubblico ha apprezzato.

L’intrattenimento contemporaneo è questo.




LA STAMPA edizione nazionale – Spettacoli, pagina 26 - 22/10/17







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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 17:18    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 | recensione, La Repubblica, presentazione Rispondi citando





CLIP http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/sotto-copertura-la-seconda-stagione-su-rai1-clip-il-calice/286809/287425


ha scritto:




      . "Sotto copertura 2" Alessandro Preziosi

      . è il boss Zagaria nella fiction su RAIuno



Dal 16 ottobre in prima serata la seconda stagione della serie sulla cattura dei casalesi diretta da Giulio Manfredonia




Fu arrestato dagli uomini della III Sezione della Squadra Mobile di Napoli il 7 dicembre 2011; nascosto all'interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto una abitazione di Casapesenna. Michele Zagaria, Capastorta, boss dei casalesi, finiva così la sua vita da latitante: la serie "Sotto copertura 2" di Giulio Manfredonia, in onda dal 16 ottobre su RAI 1, si chiude con le immagini reali e inedite della sua cattura. Alessandro Preziosi interpreta il boss che con i suoi uomini e le sue società era riuscito a diventare il re degli appalti, a vincere gare per la costruzione di parti degli edifici Nato del comprensorio di Licola, a investire in immobili a Parma e Milano.

Prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, la serie in quattro serate - interpretata tra gli altri da Antonio Folletto, Antonia Truppo, Lorenza Indovina, Antonio Gerardi, Bianca Guaccero, Matteo Martari, Simone Montedoro - segue il lavoro del commissario Romano (nella realtà l'ex capo della Mobile di Napoli Vittorio Pisani), da una parte impegnato nella caccia al latitante e a sua volta coinvolto nei veleni: un pentito (interpretato da Paolo Sassanelli) rivela che ottiene notizie sui casalesi chiudendo un occhio sul traffico di droga. "Abbiamo deciso di non usare il vero nome di Pisani" dice il produttore Luca Bernabei "perché quando abbiamo girato la prima stagione della fiction sulla cattura di Antonio Iovine, c'era ancora il processo in cui era stato coinvolto, era accusato di essere stato connivente con la camorra. Ora il suo accusatore è stato condannato per calunnia. A Pisani è stato ridato l'onore".

Girata nel dedalo delle stradine di Casal di Principe, la serie racconta come la polizia sia riuscita a localizzare il boss, e a stanarlo nel suo bunker. "Su Zagaria abbiamo fatto uno studio" spiega Manfredonia "è un uomo che agisce con una logica quasi militaresca, ha i suoi perché. Ha una sua visione del rapporto con lo Stato come se la camorra fosse un piccolo stato nell'Italia. Zagaria fa un uso edonistico del potere, è ricchissimo, eppure la sua è una vita di me..a".

Uomo di poche parole, spietato, Preziosi è un boss che incute timore con lo sguardo: "Non so se i boss siano davvero così, io l'ho immaginato così" dice l'attore napoletano. "Due anni fa ho interpretato Don Diana, è stato strano interpretare Zagaria. Ho capito la legittimazione del male che vuole fare capolino nel bene. Il mondo casalese ti fa sembrare giusto quel che non è, rischia di convincerti Bisogna far capire alla gente che nella vita quotidiana il piccolo contributo alla camorra, ai delinquenti, è sempre dietro l'angolo". Ma il fascino del male, ammette l'attore, esiste: "Da piccolo i malviventi mi affascinavano, adesso sono dei poveri cristi che hanno trascorso metà vita in un bunker e l'altra metà in isolamento . La preparazione per il ruolo è stata ossessiva, ne abbiamo parlato tanto, mi sono ispirato a Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo de Filippo e a Il camorrista di Tornatore".

"I risultati della serie precedente ci hanno dato sicurezza" dice Claudio Gioè, che ha il ruolo del commissario "Le vittorie dello Stato diventano realizzazione di un potenziale: raccontarle girando in quei territori è come mettere in atto un'operazione catartica. C'era la gente affacciata alle finestre, persone che vedevano la messa in scena di quella vittoria dopo aver visto il vero arresto di Zagaria". La verità è data dai luoghi; Zagaria si nascose nel bunker costruito in una casa, che è davvero quella della serie: "Abbiamo girato nella vera abitazione della famiglia coinvolta nella vicenda, avevo i brividi" dice Bianca Guaccero "era rimasto tutto com'era prima del sequestro. Ho incontrato la vera signora Ventriglia (il nome è di fantasia): il suo sguardo mi ha raccontato molto più delle parole".


articolo di Silvia Fumarola - 11/10/2017 - pubblicato via www.REPUBBLICA.IT








FOTO www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2017/10/11/foto/_sotto_copertura_il_cast_della_seconda_stagione-177893676/1


ha scritto:



Canal Grande: recensione 1ª puntata di Antonio Dipollina

SOTTO COPERTURA”, la fiction popolare si tinge di crime




Il boss è un po’ troppo avvenente (Alessandro Preziosi) ma il senso c’è, l’ambiguità criminale del rapporto con la famiglia che lo nasconde nel bunker pure, alla fine vinceranno sì i buoni ma scendendo per parecchi inferni come da finale della prima serata. Ed è SOTTO COPERTURALa cattura di Zagaria, seconda stagione che stavolta si distende in quattro lunghe serate (RAI 1 il lunedì). Storia vera e già crivellata di veleni e ambiguità – la lunga operazione che portò alla cattura di Michele Zagaria – qui si tratta di spalmarla in una serie che tiene insieme molti spunti, comprese le trame personali dei protagonisti (l’anti-boss Claudio Gioè, con i veleni che cadono a pioggia) e puntare a una sorta di stato dell’arte della fiction di genere purché popolare. Ci provano Giulio Manfredonia in regia e, in produzione, la Lux Vide la cui versatilità – Don Matteo, I Medici e qui il filone crime di casa nostra – è una scommessa sempre meno scontata.



LA REPUBBLICA – Spettacoli - 18/10/2017 - pagina 42 - Riproduzione riservata






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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 17:57    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria - presentazione a Roma Rispondi citando









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MessaggioInviato: Mer Ott 25, 2017 18:02    Oggetto: SOTTO COPERTURA\ rivista F n.41-18/10/17 intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





intervista:ALESSANDRO PREZIOSI Con l’età ho

imparato a rinunciare. E ho scoperto un mondo





Per andare avanti nella vita bisogna imparare a lasciare andare. Fare a meno di un vizio oppure dire no a un progetto lavorativo. L’attore ci sta provando da un po’. Lo deve ai suoi figli, cui non impone mai nulla che non abbia già messo in pratica lui stesso.


di Federica Brignoli

F n. 41 - ottobre 2017 - periodico CAIRO Editore - pagine 73 e 74









E’ tempo di rinunce per Alessandro Preziosi. L’attore ha quasi smesso di fumare, ha spento la tv di casa sua e non fa più le ore piccole nei locali: “Rinunciare a qualcosa della tua vita ti fa diventare adulto senza che nessuno se ne accorga”, ammette lui. [...] La carriera va a gonfie vele: tra pochi giorni Preziosi sarà in tv, protagonista della fiction SOTTO COPERTURA, nei panni non facili del boss camorrista Michele Zagaria. “Interpretare un personaggio realmente esistito e così malvagio è stata una sfida”, dice. “Zagaria ha vissuto 15 anni della sua vita rinchiuso in un bunker e il resto in carcere. Ha rinunciato a una moglie, a dei figli, agli amici, in nome di una cosa che poi si è rivelata vuota, inutile, non ereditabile.
Non si può giustificare una condotta criminale solo perché lo Stato è assente. Ma in Italia purtroppo sono ancora in molti a pensarla così
”.

Dopo il grande successo di Elisa di Rivombrosa, non era diventato allergico alle serie tv?
Un po’ sì. Non le amo molto: lavorare a una serie è un impegno che richiede molta distanza dalle cose. Se faccio tv devo rinunciare al teatro e a tutto il resto. E’ troppo vincolante”.

Perché allora ha accettato di interpretare Michele Zagaria in SOTTO COPERTURA?
Mi interessava lavorare alla costruzione di un personaggio così complesso. Ci ho messo tempo e ho collaborato con regista, produttore, direttore della fotografia per riuscirci: Michele Zagaria non doveva apparire come un eroe, ma non doveva nemmeno essere troppo artificiale, imbruttito. Spero di averlo reso per quello che è, un manipolatore delle debolezze e dei bisogni altrui”.

La cosa più difficile?
Sopportare il ribrezzo che mi ha fatto questo personaggio. Vestire i suoi panni è stato brutto. Zagaria ha vissuto 15 anni in un bunker, solo, rinunciando a tutto”.

Si può vivere senza legami?
Sul set mi sono chiesto spesso perché un uomo come Zagaria, ma anche come molti mafiosi, sia disposto a passare metà della sua esistenza nascosto in un bunker e metà in carcere con il regime del 41bis. Che cosa c’è in queste persone che li spinge a accettare questo tipo di vita? Non ho ancora trovato la risposta”.

Nel 2018 torna a teatro nei panni di Van Gogh, nello spettacolo L’odore assordante del bianco. Al palco non sa proprio rinunciare?
Ormai sono diventato grande, non è una questione di non sapere rinunciare. Vivo il mio lavoro in maniera abbastanza progettuale. Prima pensavo fosse per una questione di smania, di sicurezza: mi rassicurava avere il lavoro programmato per mesi”.

Oggi non è più così?
No, il teatro è il luogo in cui sperimento e creo una base per altri progetti, cinematografici o televisivi. La vera fortuna è riuscire a alternare lavori diversi: l’anno scorso ho fatto una piccola parte nel film Classe Z, ho girato la fiction Sotto copertura e portato a teatro Romeo e Giulietta. Idem quest’anno: sto preparando una nuova fiction, a dicembre dovrei essere su un altro set, torno a teatro a febbraio. Mi piacerebbe anche realizzare un corto per avvicinarmi alla regia. Non si rinuncia a nulla. Anzi bisogna imparare a rinunciare. Se sai rinunciare poi le cose belle arrivano”.

Lei ha imparato?
Diciamo che sto imparando”.

La rinuncia che le è pesata di più?
Smettere di credere che le cose perse vivano in una condizione di paradiso”.

E’ un po’ enigmatica, come risposta.
Però è bella. Ciò che lasci andare non va mai idealizzato. Bisogna imparare a rinunciare perché bisogna guardare avanti, nel lavoro, in famiglia, nel privato. Le rinunce sono una parte fondamentale della crescita di un individuo. Lo impariamo fin da piccoli. I genitori ci insegnano a accettare che ci sono anche cose che non si possono fare. E spesso dietro quella rinuncia che sembra così destabilizzante c’è un mondo. Per esempio da un po’ di tempo ho quasi smesso di fumare, cosa che mi sembrava impossibile. Ho rinunciato a vedere la tv che prima mi faceva molto compagnia. Ho passato l’estate senza concedermi troppi divertimenti”.

Da genitore riesce a insegnare il valore della rinuncia?
Volente o nolente sì. Ovviamente dipende molto dall’età del figlio. In generale non amo imporre loro una rinuncia che io non ho praticato. Mi sembra una grande ipocrisia. Faccio un esempio: non dirò mai ai miei figli di mettere via il telefono mentre smanetto con lo smartphone”.[…]











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MessaggioInviato: Mer Ott 25, 2017 18:08    Oggetto: SOTTO COPERTURA - 16/10/2017 TG1 intervista PREZIOSI e GIOE' Rispondi citando












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MessaggioInviato: Mer Ott 25, 2017 18:09    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria - intervista TELE PIU' Rispondi citando














TELEPIU’ n. 42/ottobre 2017, pagine 10 e 11 - settimanale Gruppo Mondadori



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MessaggioInviato: Mer Ott 25, 2017 18:20    Oggetto: MEDITERRI-AMO 13/10/2017 Teatro della Pergola, Firenze 21:00 Rispondi citando









          "MEDITERRI-AMO" era a Firenze


        IMMAGINI, PAROLE E MUSICHE DEL NOSTRO MARE.


        Teatro della Pergola - giovedì 13 ottobre '17
        progetto internazionale di Maurizio Scaparro


regia: Ferdinando Ceriani - illustrazione: Carla Ladau
produzione: Onni - produttore esecutivo: Carlo Mosso - project manager: Alice Guidi

con il contributo di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
con il sostegno di SIAE e Fondazione Teatro della Toscana
con il patrocinio di MigrArti, Comune di Firenze, Università LUISS Guido Carli e UNHCR
in collaborazione con Agiscuola, Compagnia Italiana, Ex novo, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Giorgio La Pira, Luce Cinecittà




www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/tos-Alessandro-Preziosi-Enzo-Moscato-Eugenio-Bennato-Lino-Guanciale-Peppe-Servillo-Orchestra-Almara-di-Piazza-Vittorio-musica-teatro-Mediterraneo-Stefano-Fresi-Ferdinando-Ceriani-267a8450-1404-4992-a6c7-0c2519078ab0.html





Il Mediterraneo come culla dell’arte, come crocevia di lingue e di suoni, di dialetti e di colori, di sogni e di speranze, è stato raccontato dalla voce e dalla musica di alcuni grandi protagonisti della scena italiana e non solo, attraverso un vero e proprio viaggio di immagini, parole e suoni per riaffermare che l’Europa non deve voltare le spalle al Mediterraneo. Così facendo taglierebbe i ponti con le proprie fonti intellettuali, morali e spirituali.
La serata, di cui parte dell’incasso sarà devoluto all’UNHCR, è iniziato con un omaggio alla storia artistica di Maurizio Scaparro, da sempre attento promotore della cultura mediterranea, e a un suo grande compagno di viaggio, Giorgio Albertazzi ricordando le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, spettacolo-cult che ha girato l’Italia e l’Europa.
“L’imperatore Adriano era nato in Spagna, ha parlato latino a Roma, in greco ha studiato e pensato e sulle rive dell’Eufrate ha conosciuto il potere”.
Da queste parole della Yourcenar si è partiti per raccontare il nostro Mediterraneo. Tante partecipazioni prestigiose che hanno nella contaminazione linguistica e musicale il loro fil rouge: la musica multietnica dell’Orchestra di Piazza Vittorio a cui si uniscono anche Pasquale Scialò e Enzo Moscato, la grande tradizione musicale partenopea reinterpretata da Peppe Servillo accompagnato dai virtuosi Solis String Quartet, la musica mediorientale che s’impasta con i sounds della musica popolare del Sud Italia con Eugenio Bennato e i suoi Taranta Power, i suoni del deserto e delle medine che si affacciano sul mare nei canti dell’Orchestra Almar’à, la prima orchestra di donne arabe nata in Italia, e poi le voci dei poeti di un tempo e dei migranti di oggi che vedono le interpretazioni di Lino Guanciale, di Alessandro Preziosi e di Stefano Fresi, capace di farci sorridere, con leggerezza, anche quando si parla di rifugiati.
Tutto questo è MEDITERRI-AMO, una serata spettacolo emozionante dove la musica e le parole abbattono i muri che oggi sembrano separare i tanti popoli che si affacciano sul nostro mare.
Scaparro ricorda che “passeggiando per le strade di Siviglia, quando ero responsabile del settore teatro dell’Expo, avevo chiesto a un giovane andaluso che profumo fosse quello che avvolgeva le vie e i giardini. Mi rispose: “azahar”. Sembrava, ed era, una parola araba. Il ragazzo sorrise e mi spiegò: “azahar da voi in Sicilia si dice zagara. Il profumo del fiore d’arancio”.
Ecco, è anche questo profumo, declinato in tante lingue diverse, che si viene ricreato sul palcoscenico della Pergola. Parte dell’incasso della Serata-Evento verrà devoluto al progetto “Educate a child” dell’UNHCR.







topic x commenti e rassegna stampa: I NOSTRI INCONTRI di Alessandro


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