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LA LEGGE DEL TERREMOTO docufilm REGIA di ALESSANDRO PREZIOSI
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 06, 2022 12:09    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO film in prima tv su SKY ARTE - CINEMA Rispondi citando




"LA LEGGE DEL TERREMOTO" FILM DOCUMENTARIO

REGIA DI ALESSANDRO PREZIOSI UN'OPERA PRIMA



6/5/22 Prima tv SKY ARTE - SKY on demand e NOW









È il 23 novembre 1980: la terra trema in Irpinia, facendo precipitare nell’angoscia la popolazione di una vasta area della Campania centrale e della Basilicata centro-settentrionale, come pure il resto del Paese. Fra i testimoni diretti di quella catastrofe anche l’attore Alessandro Preziosi, all’epoca bambino, che ha scelto di raccontarla nel film La legge del terremoto, in onda su SKY ARTE 21:15, venerdì 6 maggio 2022.
Nella duplice veste di regista e narratore, Preziosi intraprende un viaggio visivo, storico ed emotivo fra alcune delle più dolorose pagine della storia nazionale: quelle, appunto, indelebilmente segnate dalla furia devastatrice e imprevedibile dei terremoti.
Dall’Irpinia martoriata, la pellicola conduce gli spettatori in altre terre che, nel corso del Novecento, hanno condiviso il medesimo, dolente destino. Dal Belice, colpito nel 1968, passando per il Friuli, fino ad Assisi, all’Aquila, ad Amatrice. Una lunga scia di racconti ed esperienze, in cui l’improvviso manifestarsi del terremoto obbliga a ridefinire la vita di ogni giorno, con la sua routine, i suoi ritmi, le sue certezze.
Il sisma mette in crisi i punti fermi, sia fisici che psichici, e squarcia la serenità. Documenti d’archivio e importanti testimonianze arricchiscono l’opera, che ricorda come il terremoto riesca sempre a toccare le corde profonde di ogni animo e a risvegliare paure ancestrali e imponderabili.




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MessaggioInviato: Ven Mag 06, 2022 13:33    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO prima tv 6/5/2022 su SKY ARTE CINEMA Rispondi citando





SORRISI e Canzoni TV consiglia la visione del docufilm

"LA LEGGE DEL TERREMOTO" programmazione & orari





ha scritto:


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MessaggioInviato: Ven Mag 06, 2022 13:59    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO in sala: ricorda terremoto del FRIULI Rispondi citando




La Cineteca del FRIULI ricorda il 46° anniversario del terremoto del Friuli con la proiezione al Cinema Teatro Sociale di Gemona, da venerdì 6 a lunedì 9 maggio, del documentario di e con Alessandro Preziosi, "La legge del terremoto", visto in anteprima regionale lo scorso giugno alle Giornate della Luce di Spilimbergo.








Popolare interprete teatrale, cinematografico e di tante fiction televisive, Preziosi è stato testimone, a soli sette anni, del sisma in Irpinia nel 1980, esperienza che lo ha segnato profondamente. Dopo la nomina, nel 2011, due anni dopo il terremoto dell’Aquila, a direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, ha maturato l’esigenza di raccontare in prima persona questo evento catastrofico che a più riprese ha sfregiato il paesaggio italiano, le nostre opere d’arte, causando pesanti ripercussioni anche nella psiche delle persone.

Nasce così La legge del terremoto, un viaggio visivo, storico ma soprattutto emotivo dentro ai terremoti che negli ultimi decenni hanno colpito più duramente il nostro Paese, a partire dalla Valle del Belìce, nel gennaio 1968, quindi il Friuli, Assisi, Aquila, Amatrice. La distruzione improvvisa, la perdita di persone care, la vita stravolta in pochi secondi lasciano inevitabilmente tracce indelebili. Quali abitanti di un territorio già ferito e che rimane a forte rischio sismico, il racconto di Preziosi, insieme intimo e corale, sofisticato e commosso, ci colpisce e ci coinvolge nel profondo.

Straordinari sono i documenti d’archivio utilizzati (tra gli altri dell’Archivio Luce, delle Teche Rai, dei Vigili del Fuoco), insieme alle testimonianze d’eccezione fra cui quelle di Erri De Luca, Francesco Merlo, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Mario Cucinella, Pier Luigi Bersani, Angelo Borrelli, Grazia Francescato, e alle riprese in luoghi di forte valenza simbolica, primo fra tutti il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina.

La legge del terremoto è in programma venerdì 6 maggio alle 21.30 (dopo i riti civili e religiosi che si celebreranno a Gemona per ricordare l’anniversario), sabato alle 19, domenica alle 21 e lunedì alle 19.




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MessaggioInviato: Ven Mag 06, 2022 14:21    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO al Cinema a GEMONA - 46° sisma FRIULI Rispondi citando




La Cineteca del FRIULI ricorda il 46° anniversario del terremoto del Friuli con le proiezioni al Cinema Teatro Sociale di Gemona, da venerdì 6 a lunedì 9 maggio, del documentario di e con Alessandro Preziosi, "La legge del terremoto", visto in anteprima regionale lo scorso giugno alle Giornate della Luce di Spilimbergo.





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MessaggioInviato: Ven Mag 06, 2022 19:24    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO al Cinema a GEMONA - 46° sisma FRIULI Rispondi citando



ha scritto:




    La legge del terremoto è in programma venerdì 6 maggio alle 21.30 (dopo i riti civili e religiosi che si celebreranno a Gemona per ricordare l’anniversario), sabato alle 19, domenica alle 21 e lunedì alle 19.



Sono passati 46 lunghi anni da quella sera afosa del 6 maggio 1976. Quarantasei anni di dolore, in primis, di rielaborazione del lutto, ma anche di riscoperta dell'orgoglio friulano attraverso quella ricostruzione che è diventata un vanto identitario per tutti i friulani.

Il terremoto, che da queste parti si chiama anche Orcolât, perché come un orco cattivo, all'improvviso, si è portato via quasi mille persone e ha distrutto interi paesi, ha tolto tanto, troppo, al popolo friulano. Un popolo costretto a piangere i suoi morti con la dignità tipica di queste terre, dove il pianto è debolezza e reagire è un imperativo.

Alle 21 di un 6 maggio insolitamente afoso e caldo, una scossa di magnitudo 6,4 devastò il Friuli con tutta la sua violenza, in poco meno di un minuto, cambiando il corso della nostra storia. Il terremoto si portò via 989 vite (questo il dato ufficiale, ma non definitivo), di cui 325 soltanto a Gemona, e provocò 2.607 feriti. L’area colpita interessò oltre 5.725 chilometri quadrati e coinvolse 137 Comuni, dei quali 98 in provincia di Udine, 36 di Pordenone, tre di Gorizia.

La zona a nord di Udine fu quella più distrutta. Majano, Buja, Gemona, Venzone, Osoppo, Magnano, Artegna, Colloredo, Tarcento, Forgaria, i comuni più colpiti dalla tragedia, assieme alla fascia pedemontana. Case crollate, edifici piegati dalla forza implacabile del terremoto. E i morti, tanti morti, rimasti sepolti tra le macerie. Oltre 200mila le persone sfollate, rimaste senza casa.
Quelle successive alle 21 del 6 maggio, furono ore febbrili e disperate di lotta contro il tempo, nella speranza di cogliere ogni flebile segnale di vita delle persone intrappolate sotto le macerie. Molti, poi, morirono nei mesi successivi a causa delle ferite riportate, senza che tuttavia il loro decesso fosse annotato come conseguenza del sisma.

Il terremoto, suo malgrado, ha dato modo al Friuli di 'risorgere' e ricominciare, divenendo un esempio per il mondo intero. La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente, nonostante il buio, la polvere, la mancanza di mezzi e l'incredulità per quanto accaduto.
I filmati dell'epoca, in bianco e nero come un vecchio film, testimoniano l'operosità di chi, seppur rimasto senza casa, si adoperò per portare aiuto e conforto ai feriti, agli anziani, ai bambini e alle persone in difficoltà.

La volontà di ricostruire, di ricominciare, è germogliata, spontanea, all'alba del giorno dopo. Il resto è storia. Storia della nostra gente, della nostra regione, di un Friuli orgoglioso che ha saputo accettare gli aiuti, sopraggiunti da ogni dove e da ogni luogo, a testimonianza di un legame speciale che i friulani hanno saputo crescere nel tempo con il mondo, forti anche della storia di migrazione che ha profondamente segnato la nostra regione.

Il 46esimo anniversario del terremoto sarà celebrato e ricordato, come da tradizione, con commemorazioni in molti paesi e Comuni del Friuli. Uno dei motti di allora, che risuona ancora oggi orgogliosamente nell'occasione dell'anniversario, è “Il Friûl al ringrazie e nol dismentee”. La forza di un popolo e di una regione è racchiusa in questa frase, semplice quanto potente, che lega un passato che si fa ogni anno più lontano al presente.

Anche la nostra testata oggi vuole ricordare le vittime e tutti coloro i quali in quei giorni di morte e di dolore sostennero le comunità colpite, aiutandole nei soccorsi, ripropone ai lettori del Friuli.it la pubblicazione fotografica edita in occasione del quarantennale del sisma, nel 2016. Un volume fotografico da sfogliare con le immagini di quei giorni. (clicca per scaricare)



autore: Marta Rizzi, 6/5/22: pubblicato via ilFRIULI.IT MediaFRIULI







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MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2022 19:03    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO in sala - GEMONA ricorda sisma FRIULI Rispondi citando







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MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2022 19:06    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO al Cinema a GEMONA - 46° sisma FRIULI Rispondi citando



La Cineteca del FRIULI ricorda il 46° anniversario del terremoto del Friuli con le proiezioni al Cinema Teatro Sociale di Gemona, da venerdì 6 a lunedì 9 maggio, del documentario di e con Alessandro Preziosi, "La legge del terremoto", visto in anteprima regionale nel giugno 2021 alle Giornate della Luce di Spilimbergo.




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MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2022 19:24    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO film in prima tv su SKY ARTE - CINEMA Rispondi citando


ha scritto:




È il 23 novembre 1980: la terra trema in Irpinia, facendo precipitare nell’angoscia la popolazione di una vasta area della Campania centrale e della Basilicata centro-settentrionale, come pure il resto del Paese. Fra i testimoni diretti di quella catastrofe anche l’attore Alessandro Preziosi, all’epoca bambino, che ha scelto di raccontarla nel film La legge del terremoto, in onda su SKY ARTE venerdì 6 maggio. Nella duplice veste di regista e narratore, intraprende un viaggio visivo, storico ed emotivo fra alcune delle più dolorose pagine della storia nazionale: quelle, appunto, indelebilmente segnate dalla furia devastatrice e imprevedibile dei terremoti.

Dall’Irpinia martoriata, la pellicola conduce gli spettatori in altre terre che, nel corso del Novecento, hanno condiviso il medesimo, dolente destino. Dal Belìce, colpito nel 1968, passando per il Friuli, fino ad Assisi, all’Aquila, ad Amatrice. Una lunga scia di racconti ed esperienze, in cui l’improvviso manifestarsi del terremoto obbliga a ridefinire la vita di ogni giorno, con la sua routine, i suoi ritmi, le sue certezze. Il sisma mette in crisi i punti fermi, sia fisici che psichici, e squarcia la serenità. Documenti d’archivio e importanti testimonianze arricchiscono l’opera, che ricorda come il terremoto riesca sempre a toccare le corde profonde di ogni animo e a risvegliare paure ancestrali e imponderabili.

I contenuti del sito di SKY ARTE sono curati da Artribune.



Redazione, 5/5/2022; pubblicato via ARTRIBUNE.COM Cinema & tv







"LA LEGGE DEL TERREMOTO" FILM DOCUMENTARIO

REGIA DI ALESSANDRO PREZIOSI UN'OPERA PRIMA



Prima tv SKY ARTE - PAY TV SKY on demand e NOW



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MessaggioInviato: Dom Mag 08, 2022 19:45    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO - recensione di Fagioli - AVVENIRE Rispondi citando




AVVENIRE, Schermaglie: recensione di Andrea Fagioli



ha scritto:



. SKY ARTE: LA DURA LEGGE DEL TERREMOTO



Non c'è niente che renda impotenti come il terremoto e che segni una netta divisione tra un prima e un dopo nel caso di catastrofi come quelle che hanno colpito il nostro Paese anche solo negli ultimi sessant'anni (Belìce, Friuli, Irpinia, L'Aquila, Italia centrale…). Per chi sopravvive niente sarà come prima.
A parte l'eventuale morte di congiunti e amici, che provoca il dolore più grande, il trauma vissuto rimarrà indelebile. Ed è quello che è successo anche ad Alessandro Preziosi, vittima del terremoto dell'Irpinia, nel 1980, quando aveva sette anni. Da quell'esperienza è nato un intenso documentario, La legge del terremoto, in prima tv venerdì sera su Sky Arte, con Preziosi protagonista, autore, narratore e per la prima volta regista, che ha messo insieme immagini di repertorio, testimonianze, ricostruzioni animate e una sorta di fiction scegliendo di raccontare come sarebbe stata e cosa avrebbe fatto da grande Eleonora Di Girolamo, la bambina di sette anni come lui, simbolo del terremoto del Belìce, estratta viva da sotto le macerie dopo due giorni, all'apparenza in buone condizioni, e poi morta, inaspettatamente, una volta ricoverata in ospedale. Commovente il ricordo dell'ex vigile del fuoco che la portò via in collo. Impressionanti gli occhioni della bambina nelle immagini d'epoca. Dopo di che Preziosi immagina che Eleonora sia diventata restauratrice, che lo accompagni a Gibellina tra i dedali del famoso Cretto di Alberto Burri, nella chiesa trasformata in museo e infine nel cimitero davanti alla lapide della piccola Eleonora. A quel punto si dissolve chi l'ha impersonata sessantenne. In questo senso, l'opera di Preziosi è più film che documentario, anche per il taglio poetico dei testi, tanto che se c'è qualcosa di superfluo è nel contenuto di alcune testimonianze.


Schermaglie di Andrea Fagioli © RIPRODUZIONE RISERVATA

AVVENIRE Quotidiano di ispirazione cattolica, 08/05/22 AVVENIRE.IT





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MessaggioInviato: Gio Set 01, 2022 15:33    Oggetto: LA LEGGE DEL TERREMOTO 1/9/22 proiezione docufilm, GIBELLINA Rispondi citando



1/9/ ALESSANDRO PREZIOSI presenta il suo docufilm

"LA LEGGE DEL TERREMOTO" a GIBELLINA, ore 21:00

p.zza 15 Gennaio 1968, in occasione del conferimento

di cittadinanza onoraria a Ivo Soncini, Vigile del Fuoco







Il 1 settembre a Gibellina una serata ricca di storie da raccontare e di memorie toccanti da condividere.
La comunità di Gibellina donerà a Ivo Soncini, il vigile del fuoco che salvò dalle macerie Eleonora Di Girolamo ‘Cudduredda’, durante il terremoto del Belice 1968, la cittadinanza onoraria.
Ospite d’eccezione per la cerimonia di conferimento che si terrà alle ore 21, in Piazza XV gennaio ’68, sarà l’attore-regista Alessandro Preziosi che ha curato la regia e dato voce e presenza di attore al film documentario “La legge del terremoto”.
Il documentario verrà proiettato in Piazza XV gennaio alle ore 21. Un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro uno dei cuori della storia fisica e psichica del nostro Paese, i terremoti.
“Un momento per ricordare il dolore e la solidarietà ricevuta ma anche per riflettere sulla nostra storia, su chi siamo, su quanta strada abbiamo percorso come comunità gibellinese, rinascendo dalle macerie prodotte da un evento terribile come il terremoto del ‘68” – commenta il sindaco Salvatore Sutera.
Il viaggio ci porterà nel Belìce, colpito nel 1968, poi in Friuli, ad Assisi, l’Aquila, Amatrice. Sismi, ma anche esperienze, umanità, ricostruzioni. Insieme a straordinari documenti d’archivio (tra gli altri dell’Archivio Luce, delle Teche Rai, dei Vigili del Fuoco), testimonianze d’eccezione e toccanti (come quelle di Erri De Luca, Francesco Merlo, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Mario Cucinella, Pierluigi Bersani, Angelo Borrelli, Grazia Francescato), passaggi e riprese in luoghi di forte valenza simbolica come il Cretto di Gibellina, e uno sguardo sofisticato e insieme commosso, il film disegna una mappa sorprendente di qualcosa che ci tocca da sempre, nel profondo. Una storia di bellezze colpite, e ricostruite, di memorie toccanti e immagini per il futuro, di impegno e vera emozione.
“La comunità gibellinese ha avuto la forza e il coraggio per trasformare energie di morte in energia di vita – commenta l’assessore alla cultura Rizzuto – Il terremoto e, ancor più, eroi come Soncini, sono identità di questa terra. È giusto ricordare, conoscere e fare conoscere le tempra di un popolo che ha saputo trasformare le avversità in energia positiva, la tragedia in motivo di crescita, il dolore e lo sconforto in speranza di nuova vita”.







Gibellina (trascrizione). Riflessioni dal palco al termine della proiezione.

Preziosi: "Rivedendolo mi rendo conto della grande dote che la mia famiglia, la mia cultura, mi hanno messo in tasca, che è la speranza, che auguro ad ognuno di voi di avere sempre in mente nella vita. E soprattutto un'altra dote che mi hanno messo in tasca è l'amore per il prossimo. Io spero che questo documentario sia riuscito a dare ai parenti di Eleonora una memoria che sia d'esempio per tutti noi, quindi non c'è bisogno di scomodare un film documentario per poter ricordare cosa avrebbe potuto essere questa meravigliosa creatura - pensate che siamo nati lo stesso giorno, il 19 aprile, avevamo la stessa età - ribadisco io sono qui. E oggi sono con noi, e vorrei invitarli a salire sul palco, se per loro non è imbarazzo, Eleonora Lea, Francesco e Nicola, semplicemente per testimoniare la loro presenza. Mi permetto di chiedere a voi, se la domanda non è troppo invadente, che cosa avrebbe potuto essere Eleonora?"

Nicola Di Girolamo: "Buonasera a tutti, io l'ho conosciuta, ho vissuto con lei dieci anni - quando è morta avevo quasi 15 anni - ho vissuto con lei fin da quando è nata, quindi ho avuto modo di apprezzare la sua intelligenza, era intelligente e sensibile, era molto educata. E scriveva delle bellissime poesie, ti ricordi quell'ultima poesia? In quegli anni, in quei giorni, all'inizio dell'anno, penso fossero stati i mesi più freddi nella storia della Valle del Belìce, e lei scrisse un bellissimo testo che io conservo, una bellissima poesia, aspettando che l'inverno finisse, ma c'era la speranza della primavera. Alessandro conosce questo quaderno che ci aveva chiesto per poter realizzare questo documentario e che poi ci ha restituito. E lui ha puntato gli occhi su un dettato che aveva fatto a scuola, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, ha apprezzato tanto questo dettato, tanto che in un'occasione a Sambuca di Sicilia l'ha recitato sul palco.
Alessandro ci hai fatto rivivere un'Eleonora in una dimensione in cui non è esistita assolutamente e quindi è ancora più emozionante, chissà cosa avrebbe fatto nostra sorella, avrebbe potuto essere una scrittrice."

"Il cinema può commettere errori fatali di tranquillizzare le storie vere della cronaca che finiscono poi per essere maltrattate, e qui, nel non rispetto di quella che era il dolore e il pudore, perché anche la memoria ha un pudore, di lasciare che questo evento rimanesse lì, abbiamo chiacchierato, ci siamo incontrati, e lo sceneggiatore ed io, abbiamo pensato insieme a Tommaso Mattei, che invece fosse esemplare riuscire a dare una vita, come quando si va al cinema, si entra in una specie di sogno, questo sogno è un prodotto poetico perché racconta infingendo le emozioni di una ragazzina. E per la prima volta oggi, guardando qui dal fondo, negli occhi dell'attrice Simonetta Cartia - che stasera non c'è ma a cui prego di dedicare un applauso - per la sua sensibilità, bravura e dedizione, per l'essere siciliana: l'ho vista camminare di spalle - tra tante ragazze provinate che potevano assomigliare alla vostra Eleonora - ma la grazia, la gentilezza, l'andatura, dopo aver subito due interventi all'anca camminava con grande difficoltà, ma con una forza, un piglio, una voglia di arrivare fin dove le era possibile, ecco, di spalle, mi son detto, questa è la Eleonora Di Girolamo che voglio."

Francesco: "Ringrazio Alessandro e Tommaso per la realizzazione di questo film documentario e tutti coloro che nel tempo hanno parlato di mia sorella, questo la porta a sopravvivere. E così Eleonora è viva".









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MessaggioInviato: Lun Nov 21, 2022 17:28    Oggetto: film LA LEGGE DEL TERREMOTO 25/11/22 Circolo-Nuoto-AVELLINO Rispondi citando




"Terre mosse e rimosse" Circolo del Nuoto di Avellino

ricorda il terremoto del 23 novembre 1980
; 23-25/11

con una mostra fotografica: "Quaranta e non vederli"

di Luca Daniele e presentazione del volume omonimo

venerdì 25/11 ore 19:30, proiezione del docufilm "LA

LEGGE DEL TERREMOTO
" di ALESSANDRO PREZIOSI
.









Una «tre giorni» per ricordare il terremoto del 23 novembre 1980 con «Terre mosse e rimosse», dal 23 al 25, al Circolo del Nuoto di Avellino sarà un’occasione di confronto sul sisma del 1980.



Programma: mercoledì 23/11/22, alle 19:00, il primo appuntamento con la presentazione del libro fotografico di Luca Daniele, "Quaranta e non vederli" (a cura di Antonello Plati; 2021, De Angelis Art, 120 pagine) e con l’inaugurazione dell’omonima mostra fotografica. I due progetti sono realizzati grazie al sostegno della Camera del Lavoro Territoriale di Avellino e alla sensibilità del segretario generale Franco Fiordellisi. Moderati da Gianni Colucci (giornalista de Il Mattino), interverranno Mario Fabbroni (giornalista de Il Messaggero), Marina Brancato (antropologa), Luca Sessa (economista), Francesco Della Calce (critico cinematografico), Michela Mancusi (membro della Commissione cinema ministeriale), Antonello Plati (giornalista, collaboratore de Il Mattino) e Luca Daniele (fotografo documentarista). Introdurranno i lavori Giovanni Porcelli, presidente del Circolo del Nuoto di Avellino, e Marcello Sfera, consigliere del Circolo medesimo. Mentre la mostra fotografica sarà visitabile anche giovedì 24 novembre; il giorno dopo, venerdì 25 novembre, alle 19:30, è in programma la proiezione del docufilm "La legge del terremoto" dell’attore e regista avellinese Alessandro Preziosi.



Presentazione a cura di Michela Mancusi - C’è una condizione di sospensione irremovibile che il terremoto trascina insieme alle sue macerie. Il “terremoto dentro”, residuale, silenzioso e dolente, rimosso e taciuto. Non è la scossa, non è la paura, non sono quei novanti secondi di sgomento e distruzione. Ma è la traccia profonda che il sisma ha impresso nel tessuto identitario di ognuno di noi finendo per plasmare il nostro stare al mondo, determinando talvolta l’attaccamento morboso alle radici. Un sentimento sedimentato nella memoria della terra genitrice che ha a che fare con la ferita mai sanata, con un’improvvisa eclissi di tristezza, con quel senso di fragilità e perdizione che attraversa il nostro vissuto e fa di noi dei cittadini mai riconciliati, mai pacificati con il passato e il presente, fa di noi dei terremotati invisibili. “Terre mosse e rimosse” non celebra una ricorrenza ma racconta il terremoto che non si vuol vedere a partire dalla mostra Quaranta anni e non vederli le cui fotografie rappresentano la necessità di guardare negli occhi una realtà non lontana eppure drammaticamente ferma e non dissimile dalla rappresentazione mediatica di quaranta anni fa. Negli scatti di Luca Daniele non c’è solo la denuncia ma anche il ritratto di un’umanità luminosa raccontata nel quotidiano. La fotografia degli autori nel suo ruolo documentaristico e nel valore sociale è sempre pervasa da un irrinunciabile rispetto per la verità coltivato mettendosi entrambi al servizio delle storie raccontate, chi con la scrittura, chi con lo sguardo".

"La legge del terremoto", il docufilm di Alessandro Preziosi, invece, è un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro uno dei cuori della storia fisica e psichica del nostro Paese, i terremoti, appunto. Se l’Italia è un corpo, il terremoto è un colpo al cuore. Preziosi, interprete amato delle nostre scene che cura regia e dà voce e presenza d’attore al film, è stato giovanissimo testimone del sisma in Irpinia, nel 1980. Il suo viaggio ci porta nel Belìce, colpito nel 1968, poi in Friuli, ad Assisi, l’Aquila, Amatrice. Sismi, ma anche esperienze, umanità, ricostruzioni. Insieme a straordinari documenti d’archivio (tra gli altri dell’Archivio Luce, delle Teche Rai, dei Vigili del Fuoco), testimonianze d’eccezione e toccanti (come quelle di Erri De Luca, Francesco Merlo, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Mario Cucinella, Pierluigi Bersani, Angelo Borrelli, Grazia Francescato), passaggi e riprese in luoghi di forte valenza simbolica come il cretto di Gibellina eternato dal genio di Alberto Burri, e uno sguardo sofisticato e insieme commosso, il film disegna una mappa sorprendente di qualcosa che ci tocca da sempre, nel profondo. E proprio oggi, mentre fronteggiamo altre drammatiche emergenze, evocare che cosa ha significato e cosa significhi il terremoto dell’Irpinia, testimoniare il disagio e la rabbia, ma anche la forza e l’ostinazione, con l’immediatezza delle immagini del presente può fornirci importanti indicazioni per guardare al futuro con maggiore consapevolezza e aiutarci a mettere radici senza rimuovere le ali.




Francesco Della Calce: "Per un campano il terremoto è una fitta. Un ricordo diretto o tramandato. Il mio resta quello di un bambino che stava in un asciugamano più grande di lui. Portato in braccio dalla mamma in mezzo al vicinato. Preoccupata di non avergli asciugato i capelli. Che erano lunghi pure allora. Quella sera è stata la prima volta che sono salito sul Vesuvio. --- Il 25 novembre al Circolo del Nuoto di Avellino, ci sarà la proiezione del documentario La legge del terremoto - prodotto da Khora.film e Rai Cinema, in associazione con Archivio Luce - di Alessandro Preziosi: un'opera prima di un artista sensibile che molti non conoscono, ancora, sotto questa veste autoriale. Ci tenevo a dirlo."


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