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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 30, 2023 19:54    Oggetto: BLACK-OUT. Vite Sospese - serie tv 2023 su RAI UNO - RAIPLAY Rispondi citando




batticuore! STASERA è il momento della 3^ PUNTATA

di "BLACK OUT - VITE SOSPESE", mistero e suspense

in Prima visione Prima tv in Prima Serata su RAI UNO

ALESSANDRO PREZIOSI E' il combattuto protagonista

dell'avventurosa FICTION. REGIA: RICCARDO DONNA








4 SERATE LUNEDI' 30 GENNAIO & 6 FEBBRAIO 2023

3^ e 4^ ultima parte 21:24 e via streaming RAIPLAY

8 imperdibili Episodi prodotti da LUCA BARBARESCHI

Una coproduzione RAIfiction - ÈLISEO Entertainment
con la partecipazione di Viola Film e in collaborazione
con Trentino Film Commission |MiC direz. audiovisivo







Dir. fotografia: Paolo Bellan; montaggio: Davide Miele; scenografie: Massimo Santomarco; arredamenti: Cristiana Scipioni; effetti visivi: Blackstone Studio; costumi: Enrica Barbano; suono: Giuseppe Manfrà.


    Cast artistico: Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Mickaël Lumière, Caterina Shulha, Maria Roveran, Juju Di Domenico, Riccardo Maria Manera, Magdalena Grochowska, Massimo Zanin, Federico Russo, Veronica Urban, Alessandro Riceci, Maurizio Fanin, Fabio Sartor, Eugenio Franceschini.






Non ispirata a persone reali e fatti realmente accaduti
da un'idea di Valerio D'Annunzio e di Michelangelo La Neve - sceneggiatura originale di Valerio D'Annunzio, Peppe Millanta, Michela Straniero, Andrea Valagussa; musiche di Mattia Donna; girato in grande formato 6K – utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali – con una troupe di oltre cento persone e ottanta attori.




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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 31, 2023 12:45    Oggetto: BLACKOUT - Vite Sospese / ascolti /2023 su RAI UNO - RAIPLAY Rispondi citando










Ufficio Stampa RAI: "Ancora una serata tv che premia il mistery-drama di Rai 1 “Black Out – Vite Sospese”, che ieri, lunedì 30 gennaio, ha ottenuto il 19,2% di share pari a 3 milioni 729mila spettatori.".



LUNEDI' 6 FEBBRAIO RAI1 21:24 4^ Ultima PUNTATA





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genziana



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MessaggioInviato: Mer Feb 01, 2023 18:39    Oggetto: BLACK OUT serie tv RAIUNO - Showinair intervista RIKE SCHMID Rispondi citando



ha scritto:




RIKE SCHMID è Claudia in “BLACK OUT” su RAI UNO



“BLACK OUT” è un mistery-drama ambientato in alta quota. È un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti e umanità.

I protagonisti sono i clienti di un lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico nella Valle del Vanoi, in Trentino.

Qui trascorrono le feste di Natale in compagnia dei propri cari ma la terra trema e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle e impedisce i soccorsi possibili dall’unico passo che la collega con il resto del mondo.

Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto.

Tra di loro c’è anche un assassino. La valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con sé stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno ad essere una comunità.

Quando si crede di aver perso tutto, spesso, si ritrova se stessi e il coraggio di combattere per ciò che conta davvero.

Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Èliseo Entertainment, con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission, prodotta da Luca Barbareschi; in onda dal 23 gennaio in prima serata su Rai1.

Nel cast troviamo anche Rike Schmid, un’attrice tedesca che il pubblico italiano ha già avuto modo di apprezzare, questa volta nelle vesti di Claudia.

Rike, cosa ti ha portato a dire sì a questa serie tv?
Dal progetto “Maltese”, mi sono sentita molto legata all’Italia e mi piace vivere e lavorare qui e questo ovviamente è stato un motivo per dire di sì!
Soprattutto la sceneggiatura sapientemente composta e dinamica e il ruolo mi hanno davvero attratta. Claudia è un personaggio molto forte, una donna con una personalità complessa.


Tu sei Claudia, una dottoressa tedesca che vive sotto copertura. Cosa le è successo? Perché vive “nascosta”?
Qualche anno prima, mentre era in servizio al pronto soccorso a Napoli, ha osservato un omicidio di mafia decidendo di testimoniare contro l’assassino, anche sapendo che avrebbe cambiando la sua vita così come l’ha sempre conosciuta.
Ecco perché Claudia viene inserita nel programma di protezione testimoni, insieme a sua figlia Anita, nel paesino isolato di montagna Vanoi, dove la storia di BlackOut inizia. E dove la sua copertura sarà in pericolo.


Come la descriveresti?
Ammiro la forza e l’empatia di Claudia e il suo senso di giustizia ma la cosa che rende il personaggio cosi interessante è il suo lato fragile.
Lei ha vissuto un grande trauma, ha assistito a un omicidio. Cerca di vivere ancora “normalmente” soprattutto per sua figlia. Dentro di lei c’è un grande dolore e anche un senso di colpa nei confronti della figlia, che è “intrappolata” sotto copertura.

Claudia prova a scappare dal suo trauma e diventa dipendente dai tranquillanti, ma quando succede la catastrofe della valanga lei è costretta a guardarsi dentro. E ritrova se stessa in questa situazione estrema.
Fare questo viaggio con Claudia, soprattutto per come lei è in grado di ritrovare se stessa in questa situazione estrema, è stato un grande dono per me come attrice.


Qual è il suo rapporto con Giovanni Lo Bianco?
Tra Giovanni e Claudia c’è una forte attrazione, anche forse perché c’è un segreto oscuro tra loro. Le loro anime si sentono vicine, perché entrambi non possono vivere la vita che vogliono.
Non possono parlarsi davvero, soprattutto Giovanni non può mostrare il suo vero volto a Claudia. Questo genera una relazione molto delicata.


In gran parte della fiction, dividi la scena con Alessandro Preziosi. Com’è stato lavorare con lui?
Molto interessante. Alessandro non pensa solo al suo personaggio, ha sempre una visione totale dell’insieme e cerca la profondità di ogni scena. Una cosa che è anche molto importante per me: trovare la verità di un momento.
È così che abbiamo scoperto insieme l’essenza del rapporto fra Claudia e Giovanni. Un processo molto intenso e bello.


Questa serie tv ha come protagonista la montagna. Qual è il tuo rapporto con lei?
Sono una persona molto amante della natura, mi piace fare lunghe passeggiate nel silenzio. Tuttavia, prima di iniziare a girare, non ero stata in montagna così spesso. È stato meraviglioso essere lì più a lungo per le riprese.
Le montagne sono magiche. Il panorama cambia continuamente, le nuvole, la luce, i colori… crea un atmosfera perfetta per il nostro mistery – drama.


Quali sono gli ingredienti vincenti di “Black Out”?
BlackOut è una storia con tanti livelli. E credo che questa molteplicità di livelli rende la nostra serie cosi dinamica. C’è azione, thriller, drammi personali, storie d’amore, non manca niente.
Perché i nostri personaggi non devono affrontare solo la calamità naturale, la catastrofe della valanga, in questa crisi devono anche confrontarsi con le loro vite, i loro limiti.

Ognuno di noi ha una macchia oscura sull’anima, un lato in ombra che teniamo nascosto. Quindi in questa situazione delicata le nostre maschere stanno cadendo, a poco a poco… questa crea una grande tensione.

Tu sei tedesca ma lavori molto spesso in Italia. Cosa rende simili il nostro Paese e la Germania?
Siamo tutti Europei e trovo meraviglioso sentire questa connessione, uno scambio di culture in cui la nostra diversità ci rende forti. Mi considero molto fortunata di poter conoscere l’Italia attraverso il mio lavoro.
Mi immergo con le storie che muovono il Paese e posso connettermi con le persone in un modo molto diverso rispetto a come farebbe un turista. Questo allarga il mio orizzonte immensamente.


I tuoi prossimi progetti?
Ora ho del lavoro da fare in Germania, ma spero di tornare molto presto.



INTERVISTA a cura di Giulia Farneti, 30/1/2023; pubblicata via SHOWinAIR.news








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genziana



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MessaggioInviato: Gio Feb 02, 2023 18:45    Oggetto: BLACK OUT Vite sospese RAI1 - TelePiù intervista RIKE SCHMID Rispondi citando



ha scritto:





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MessaggioInviato: Sab Feb 04, 2023 13:21    Oggetto: BLACK OUT serie tv RAI1, Showinair intervista RICCARDO DONNA Rispondi citando



ha scritto:




RICCARDO DONNA, regista di “BLACK OUT” su RAI 1



È la Vigilia di Natale e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle del Vanoi impedendo i soccorsi tramite l’unico passo che porta alla valle. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte.

I clienti del lussuoso albergo e i residenti del paesino nel piccolo ed esclusivo polo sciistico rimangono tagliati fuori dal mondo.

E’ iniziato così “BLACK OUT”, il mistery-drama ambientato in alta quota che sta andando in onda in queste settimane su Rai1 tenendo incollati milioni di spettatori.

Nel corso degli episodi, la storia intreccia le relazioni, gli amori e i dissidi tra i personaggi prigionieri della montagna e prigionieri della neve.

Quello che stiamo vedendo in televisione è un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti e umanità.

Coprodotto da Rai Fiction – Èliseo Entertainment, con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission, prodotta da Luca Barbareschi, la fiction è diretta da Riccardo Donna, un firma per il piccolo schermo che di certo non passa inosservata visto l’alto gradimento del pubblico.

Riccardo, com’è nata l’idea di “BLACK OUT”?
Tutto è partito da un’idea di Valerio D’Annunzio che voleva portare sul piccolo schermo un disaster movie fatto a serie tv. La partenza l’avevamo ma poi bisognava investire nel profondo delle vite umane dei personaggi.

Girare una serie tv in pieno inverno in montagna com’è stato?
Girare in montagna è sempre complicato ma farlo in pieno inverno lo è stato ancora di più: è molto freddo, le ore di luce sono pochissime e la neve presente non è mai quella che serve, o è troppa o è poca. E’ stato molto faticoso ma anche incredibilmente divertente.

Ci spieghi perché chiamare questa fiction proprio “BLACK OUT”?
Da un terremoto, si scatena una valanga che provoca un black out completo; senza luce, i personaggi della storia non possono lasciare il luogo. Il restare chiusi in un albergo li porterà a guardare loro stessi e a rivedere i propri piani.

Tutto ruota intorno a Giovanni Lo Bianco, come lo descriveresti?
E’ un uomo molto complesso. E’ un padre solo apparentemente amorevole che decide di portare i suoi figli in montagna per farli svagare, dopo la perdita della madre, nonché sua moglie. Giovanni è la cosiddetta parte pulita di una famiglia legata alla camorra; è fratello di un boss. Questa “vacanza” lo porterà a rivedere la sua situazione, dovrà prendere decisioni importanti e ben presto capirà di quanto grande sia lo schifo in cui si ritrova coinvolto.

Per quali motivi scegliere proprio Alessandro Preziosi?
Ho voluto proprio lui perché è bravissimo ed il suo ruolo è molto interessante.

Troviamo bloccate nell’albergo varie persone. Cosa li accomuna?
Ognuno ha una seconda possibilità da sfruttare, dipende solo da loro. Alla fine diventeranno una squadra perché taglieranno i ponti con il mondo esterno.

Possiamo dire che protagonista indiscussa è la montagna?
Certamente. Preferisco definirla antagonista perché è l’elemento che rischia di ucciderli. E’ la natura che comanda, non l’uomo.

Perché, secondo te, ultimamente il territorio montuoso è oggetto di vari film e fiction? In cosa si presta al racconto per il pubblico?
A parte il freddo, regala scenari fantastici. Quando si decide di ambientare una storia in montagna, il più è fatto perché è già lei stessa a condurre la storia.

Non solo thriller e mistero, ma anche tanta vita. Cosa ti piacerebbe arrivasse ai telespettatori?
E’ una serie tv piena di tensione e ansia, eppure è molto dolce. Spero che tutti ne vengano rapiti.

Nuovi progetti? Sto girando “Cuori 2”.



INTERVISTA a cura di Giulia Farneti, 3/2/2023; pubblicata via SHOWinAIR.news









ComplimentissimI alla indomita troupe di BLACK OUT

LUNEDI' 6 FEBBRAIO RAI1 21:24 4^ Ultima PUNTATA

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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 06, 2023 12:03    Oggetto: BLACK OUT - TG2 Società Rai2, intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ALESSANDRO PREZIOSI intervistato da Tg2 Rai Due

Costume & Società
per presentare "BLACK OUT" per

ripercorrere una carriera artistica impegnativa e così

ci rivela un po' di sé
domande di Maria Teresa Fabris










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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 06, 2023 17:46    Oggetto: BLACK OUT - RAI1 - RAIPLAY Caoria, Vanoi, Primiero, TRENTINO Rispondi citando



ha scritto:



Alessandro Preziosi, su Rai1 “Black Out. Vite sospese”

Sul set in alta quota visti i disastri della crisi ecologica








Non c’è mai stata così poca neve sui nostri monti nel corso degli ultimi 600 anni e, anche quando nevica, la durata del manto nevoso si è accorciata per effetto del riscaldamento globale. Anche le riprese della serie “Black Out – vite sospese” girato l’anno scorso tra febbraio e aprile in Trentino hanno risentito della crisi climatica e quindi della carenza di neve, elemento cardine del racconto. Al centro degli otto episodi prodotti dalla Rai Fiction e Eliseo Entertainment , con la partecipazione di Viola Film e in collaborazione con Trentino Film Commission, in onda su Rai Uno, c’è il distacco di un’imponente slavina che blocca un gruppo di turisti alloggiati in un lussuoso albergo in un esclusivo polo sciistico intreccia i destini.
I protagonisti di questo mistery-relazionale, interpretati da Alessandro Preziosi, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Rike Schmid e Mickael Lumière, si trovano isolati e senza elettricità. La sceneggiatura imponeva un paesaggio bianco, ma la neve, come ogni elemento naturale, non si può controllare. “Quando ci siamo accorti che non nevicava, siamo andati noi verso la neve cambiando location” ha raccontato il regista Riccardo Donna che ha gestito una troupe di più di cento persone, ottanta attori e molti figuranti scelti nelle Valli di Primiero e Vanoi.

Alessandro Preziosi, il suo personaggio è Giovanni, broker finanziario cresciuto nei bassifondi di Napoli che si trova a Vanoi con i figli adolescenti per alleggerire il peso della perdita della moglie. Come reagisce alla catastrofe?
“Giovanni si impegna a essere sia padre, sia mamma con i figli. E’ un uomo che vive già un alto livello di difficoltà che diventa esponenziale con la catastrofe e, quando sembra che tutto sembra risolvibile, il meccanico Marco lo porta in un blackout forte”.

Come è stato girare in alta quota?
“Un’avventura nell’avventura. E’ stata una delle poche occasioni che mi sono capitate di condividere i vari passaggi della creazione del film. Luca Barbareschi ha saputo creare una famiglia. Abbiamo condiviso grande intimità e, nelle difficoltà logistiche, ognuno di noi ha dato una mano”.

Qual è il suo rapporto con la natura?
“Buono, ma grazie a questa serie ho avuto la possibilità di stare lontano dai ritmi caotici della vita per tredici settimane e mi sono sentito migliorato dall’esperienza. Dove giravamo noi non c’era nulla e questo mi ha fatto bene. Mi svegliavo con il soffio divino che c’è nella montagna e guardando le cime mi sono ricordato dei monti narrati da Erri De Luca in E disse. Ho amato quel libro. Mi ha aperto un mondo straordinario. L’ho consigliato a tutti sul set”.

Si aspettava un così grande impatto del riscaldamento globale sul lavoro del set?
“No, lì per lì non mi sono soffermato sul fatto che al posto della neve trovavo delle margherite, oppure che quando arrivava la neve, dopo due giorni si scioglieva a causa di grandi escursioni termiche tanto da non poter girare. Di fronte al cambiamento climatico non sempre abbiamo una prontezza di rilessi immediata, se ce l’avessimo forse non ci comporteremmo male con la natura. Nella nostra impotenza di fronte alle catastrofi naturali c’è il rifiuto di accettare le conseguenze, un rifiuto legato all’incoscienza”.

“Black Out” esce a poca distanza dalla serie di Netflix “La vita bugiarda degli adulti” tratto dal romanzo di Elena Ferrante. Sono due serie molto diverse, ma in entrambe interpreta un padre. A chi si è ispirato per interpretare Giovanni nella prima e Andrea nella seconda?
“In BlackOut mi sono ispirato più a una figura specifica alla introspezione psicologica offerta dai personaggi interpretati da Tom Hanks, mentre nella figura di Andrea mi sono ispirato a una cerchia di amici dei miei genitori professori universitari che potevano aiutarmi a suggerire al regista il piglio, la pacatezza e, in alcuni casi, il sussiego del loro modo di essere soprattutto con me bambino”.

A che punto è il suo progetto cinematografico da regista?
“Porterò in immagini il contributo di un autore italiano del ‘900 lasciato alla nostra memoria. E’ un’operazione che corrisponde alle mie esperienze di lettore e amante della letteratura”.



Riproduzione riservata intervista a cura di Francesca Bellino, 18/1/23 pag. 35, IL MATTINO







BLACK OUT STASERA svela colpevoli, segreti e Amori

LUNEDI' 6 FEBBRAIO RAI1 21:24 4^ Ultima PUNTATA

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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 06, 2023 18:18    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI intervistato da GENTE - Black Out - RAI1 Rispondi citando



ha scritto:




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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 06, 2023 18:48    Oggetto: NAPOLItoday.it intervista ALESSANDRO PREZIOSI - BLACK OUT - Rispondi citando



ha scritto:



Alessandro Preziosi: Adoro il mio lavoro perché

mi permette di interpretare uomini agli antipodi



Intervista all’attore napoletano che in questi giorni è protagonista sia de La vita bugiarda degli adulti di De Angelis su Netflix, che di Black Out - Vite sospese in onda su Rai1, due serie dove interpreta due personaggi molto diversi



Per Alessandro Preziosi l’inizio dell’anno si apre con due mini serie originali: La vita bugiarda degli adulti di Edoardo De Angelis tratto dal romanzo di Elena Ferrante che imperversa su Netflix e Black Out – Vite sospese, il mistery drama diretto da Riccardo Donna prodotto da Luca Barbareschi in onda da lunedì 23 gennaio su Rai 1 affiancato da un cast internazionale.

Due ruoli, per certi versi, ambigui ma che scatenano reazioni diverse in chi li osserva, rappresentando anche due tipi di paternità diverse. Se l’arrivista professore Andrea scatena irritazione, antipatia e voglia di cantargliene quattro, il broker di origini napoletane, Giovanni Lo Bianco, padre vedovo con una doppia vita che presenta il suo conto, pur essendo controverso, ispira empatia e comprensione per il dilemma intimo e umano che si trova ad affrontare dove non manca il dramma collettivo in cui si trova coinvolto a causa del distacco di un’imponente slavina che isola lui e la comunità della Valle del Vanoi, in Trentino la Vigilia di Natale.

Un dramma ad alta quota

Quattro puntate che racchiudono otto episodi, Black Out è un mistery in alta quota ma è anche un racconto corale dove non mancano spettacolarità e suspense, mettendo in luce anche l’importanza della collettività in cui la solidarietà e la coesione può aiutare a superare momenti tragici come l’affrontare disastri naturali.

Le storie che si intrecciano raccontano un’umanità vulnerabile, imperfetta dove tutti sono complessi, con segreti che possono distruggere le vite altrui. Tutti hanno scheletri nell’armadio e lati oscuri ma l’affrontare insieme un dramma che li isola dal mondo fa venire fuori la loro parte migliore, annientando i loro mostri. La valanga costringe vacanzieri di un resort a 4 stelle e i residenti del piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con se stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno a essere una comunità.

In questa galleria di personaggi contraddittori spicca Giovanni Lo Bianco, interpretato appunto da Preziosi, broker finanziario. Cresciuto nei bassifondi di Napoli, è riuscito a farsi strada nel mondo della finanza. È arrivato a Vanoi assieme ai figli adolescenti. Una vita basata su apparenze dove cela il suo legame con la camorra a causa di suo fratello, noto boss.

Una produzione internazionale

Diretto da Riccardo Donna, Black Out è girato in grande formato 6 K utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali. Una coproduzione dal taglio internazionale, infatti è destinata al mercato estero, è stata realizzata con una troupe di più di cento persone, ottanta attori e tante figurazioni scelte sul territorio, dove non sono mancate le difficoltà dovute al clima e al territorio.

Intervista ad ALESSANDRO PREZIOSI

Preziosi, il 2023 è iniziato vedendola protagonista di due serie tv diversissime: La vita bugiarda degli adulti su Netflix e Black Out – Vite Sospese che dal 23 gennaio è su Rai1, dove interpreta due personaggi antitetici dove l’unica cosa che hanno in comune è il distacco apparente dalle origini. C’è un filo conduttore che lega le sue scelte guardando anche i lavori fatti in precedenza tra teatro, tv e cinema?

“Il filo conduttore è il contatore della luce che non ha mai smesso di girare. Ho lavorato tanto in questi anni. Questo lavoro mi piace proprio perché mi permette di essere in progetti molto differenti tra loro, infatti, Andrea e Giovanni sono due uomini agli antipodi”.

Black Out è una serie molto ambiziosa. E’ stata una produzione complessa, se vogliamo, faticosa anche a livello fisico oltre che psicologico per vestire i panni di Giovanni Lo Bianco. Queste caratteristiche rendono Black Out speciale?

“Posto che ogni progetto e ogni personaggio sono storie a sé. Forse Giovanni Lo Bianco, a differenza di altri, mette insieme una comunità, quindi, fa parte di un grande gruppo. Questa è la cosa che salta più all’occhio. Lui è un padre e un uomo in difficoltà. E’ il primo a vivere un blackout mentale ed emotivo quando incontra i personaggi interpretati da Rike Schmid e Marco Rossetti ”.

Giovanni Lo Bianco, un personaggio con tante sfaccettature: è un broker finanziario, un padre solo perché ha perso da poco la moglie e, inoltre, ha un segreto. Cosa l’ha più colpita della personalità di Giovanni?

“La caratteristica più interessante della personalità di Giovanni è l’impotenza. Essere letteralmente messo all’angolo, dove tutti tentativi che si fanno, reagendo con forza per risolvere le situazioni, peggiorano sempre di più le cose. La sua è una discesa agli inferi e questa caratteristica è quella che mi ha affascinato di più”.

E’ un mistery-drama che ha una forte componente introspettiva, perché ogni personaggio, a partire dallo stesso Giovanni, a causa della caduta della slavina sarà costretto a fare i conti con se stesso e con le proprie paure. Ma oggi, fino a che punto, si trova il tempo per guardarsi dentro?

“E’ importante guardarsi dentro e affrontare le proprie paure. Credo che oggi, la cosa più importante sia trovare il coraggio di vivere”.

Pensa che l’aver vissuto il lockdown possa influenzare il modo degli spettatori di vedere Black Out, in particolar modo in riferimento all’isolamento che sono costretti a vivere i personaggi?

“No! Penso che,per ognuno di noi, l’esperienza del lockdown sia stata qualcosa di assolutamente molto personale”.

I personaggi della fiction sono messi nella condizione di superare le loro paure e i loro pregiudizi. In qualche modo ne escono migliori. Anche per lei c’è stato qualcosa in cui si è imbattuto, anche grazie alla sua professione, che l’ha resa migliore?

“La legalità. Mi è capitato spesso di fare delle fiction in cui si parlava spesso di legalità. Hanno reso la mia persona più sensibile ai problemi che si possono superare con tenacia, responsabilità e serietà”.

Quest’esperienza così particolare e intensa, cosa ha aggiunto al suo percorso artistico e umano?

“L’esperienza del set è stata una delle cose più uniche che mi sia mai capitata di affrontare. Stare 13 settimane in mezzo al nulla, sul pizzo di una montagna, è una di quelle cose per le quali valgono le scelte che ho fatto. Va detto che nelle difficoltà che ci sono state durante le riprese, tutti noi abbiamo dato una mano Cioè, anche il materiale che andava spostato da una parte all'altra del set. Sia io che Marco Rossetti, abbiamo dato una mano negli spostamenti. Ci siamo tutti aiutati perché non bastavano mai le persone anche se ce ne fossero state mille ad aiutare non sarebbero bastate. Anche sul set c’è stato quello spirito di comunità e solidarietà che raccontiamo nella fiction”.



di Antonia Fiorenzano, 18 gennaio 2023; pubblicato via NAPOLItoday.it




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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 06, 2023 19:15    Oggetto: BLACK OUT serie tv RAIfiction-ÈLISEO regia di RICCARDO DONNA Rispondi citando




"BLACK OUT. Vite sospese" Prima Stagione STASERA

Lunedì 6 FEBBRAIO RAI UNO 21:24 IL GRAN FINALE!

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ha scritto:


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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 07, 2023 10:59    Oggetto: BLACK OUT - Vite Sospese - serie tv RAI1 stagione I, ascolti Rispondi citando





    Nella serata di ieri, lunedì 6 febbraio 2023, su RAI1
    l’ultima puntata di "BLACK OUT" STAGIONE I "VITE
    SOSPESE"
    ha conquistato 3.976.000 spettatori pari
    al 21.5% di share (primo episodio a 4.175.000 e il
    20.2%, secondo episodio a 3.802.000 e il 22.9%).











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marystone



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MessaggioInviato: Mar Feb 07, 2023 13:34    Oggetto: Rispondi citando


Peccato sia finista! fatta bene e molto avvincente!! Smile Non mi aspettavo il finale sospeso e quindi tutto ancora da chiarire...pazienza! Aspetteremo la seconda stagione ...presto si spera.

Adesso aspettiamo la tua opera prima e di rivederti presto in teatro!!!!

Bravo Ale come sempre!!!! Laughing Laughing
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Beate-1969



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MessaggioInviato: Mer Feb 08, 2023 19:15    Oggetto: Rispondi citando


Anche me ho piacuto questo fiction moltissimo!! Laughing

Bravissimo caro amico Alessandro e tutti i altri attori!!!

Ma che un fine strano.

Non vedo I óra sulla seconda stagione.

Spero ci vediamo presto al teatro.

Baci e abbracci

Bea Laughing
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Mi dispiace per il mio cattivo italiano

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genziana



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MessaggioInviato: Sab Feb 25, 2023 21:45    Oggetto: RAI MOVIE 25/2/2023 - MINE VAGANTI - regia di FERZAN OZPETEK Rispondi citando






23:10 sabato-CINEMA 25 FEBBRAIO 2023 RAI Movie

ALESSANDRO PREZIOSI è tra i protagonisti NEL FILM

MINE VAGANTI, scritto e diretto da FERZAN ÖZPETEK










ha scritto:



Mine vaganti, 2010 Ferzan Ozpetek; recensione



Autobiografico come e più di altri film di Ferzan Ozpetek, è fra i più divertenti; una bella sorpresa. Lo stile è pienamente riconoscibile: storia corale, con i soliti movimenti di macchina e carrelli circolari che passano da un volto all’altro, approfittando delle tante scene girate intorno a una tavola imbandita. Mi è piaciuto che i flashback siano immersi in una luce abbacinante.

Questo melò recupera una leggerezza perduta da anni, il senso dell’autoironia e del non piangersi addosso, il gusto per una trama di sguardi e non detti, di silenzi carichi di significato, rinnovando le qualità più specifiche dell’autore, che nei momenti migliori l’avevano fatto paragonare a Almodovàr: la capacità di gestire sorrisi e lacrime, burrasche sentimentali e abbandoni festosi, vita e morte, passato e presente.

Girato in un Salento spettacoloso, il film mette in scena una famiglia allargata (nonna, figli, mogli, zia, nipoti) della ricca borghesia leccese. La famiglia viene sconvolta dall’annuncio che il primogenito, destinato a succedere al padre nella gestione della grande azienda alimentare, è omosessuale.
I traumatizzati non sanno che la tempistica dell’annuncio nasconde un altro segreto (più inconfessabile)… Allo scontro di mentalità, si sovrappone e confonde lo scontro generazionale (nonna e zia sono ben più aperte dei genitori). Suo malgrado, il figlio minore si trova trattenuto in famiglia, in una situazione che diventa “formativa”; quando trova finalmente il modo di confessarsi con i suoi, quello che dice è sorprendente e ambiguo come un’opera letteraria.

Oltre alla fotogenia di Scamarcio e Grimaudo, mi hanno convinto più i personaggi femminili (dalla nonna, Ilaria Occhini, alla miopissima zia, Elena Sofia Ricci), ma una citazione la merita Alessandro Preziosi, per la rabbia trattenuta e certi lampi gelidi degli occhi.



Recensione di RudiGhedini.wordpress.com, pubblicato: 5/3/23










Rai Movie ripropone il dramedy film “MINE VAGANTI”, commedia corale diretta da Özpetek e interpretata da Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Ilaria Occhini, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Nicole Grimaudo, Daniele Pecci, Carolina Crescentini. Una produzione FANDANGO - Faros Film in collaborazione con RAI CINEMA con il contributo della Apulia Film Commission. (su RaiPlay per 10 gg.)

Riconoscimenti: 2 David di Donatello (a fronte di ben 13 nominations) per le performance di Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini. Premio Speciale della Giuria ("Loose Cannons") al Tribeca Film Festival. Nastri d'Argento: Miglior commedia 2010; Migliori interpreti non protagonisti; Miglior fotografia (Maurizio Calvesi); Miglior canzone originale (Sogno).



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genziana



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MessaggioInviato: Dom Mar 19, 2023 19:21    Oggetto: BLACK OUT - Vite Sospese, serie tv RAI1 stagione 1 - RAIPLAY Rispondi citando




e torniamo alla fiction "BLACK OUT - VITE SOSPESE",

il produttore Barbareschi ringrazia il cast e il pubblico










ha scritto:



continua la nostra rassegna stampa, comincia da qui


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