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Nel prossimo film di Marco Risi ...
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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Autore Messaggio
NIC



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 08:15    Oggetto: Rispondi citando


CIAO GENZIANA,

GRAZIE X LA DOCUMENTAZIONE,
GRAZIE DI TUTTO !!!!!!!!!

UN ABBBRACCIO
NIC


P.S. : SIGNIFICATIVA LA FRASE DI AYRTON
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....non sono niente, non sarò mai niente, non posso voler essere niente, a
parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo

(F. Pessoa)
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luciasunflower72



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Residenza: Milano

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 10:06    Oggetto: Rispondi citando


Ragazze siete meravigliose, entrare in questo forum oltre che un piacere sta diventando anche una continua fonte di spunti di riflessione e arricchimento culturale....GRAZIE! Wink
_________________
Lucia
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stellina



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 13:03    Oggetto: Rispondi citando


Non c'è dubbio che il film di Risi è serio ed impegnativo e per ogni artista un'occassione per riflettere e lavorarci......però io ci ritorno sopra....

Nel film di Risi, Preziosi muore (e va bene!)

In elisa due, muore (per il bene del pubblico ,dice lui Shocked Shocked )

nel Capitano se avrà successo farà la fine del conte ,perchè si sa Preziosi non ama fare i seguiti. E qui farlo morire è facile per gli sceneggiatori visto il genere della fiction.

A teatro muore.

Ma per caso Preziosi ha un amico che lavora nelle pompe funebre?

AH ...dimenticavo, tra un lavoro e un altro per alleggerire l'atmosfera ci leggerà a teatro le poesie di Pessoa. Crying or Very sad Crying or Very sad


L'ultima modifica di stellina il Gio Ago 05, 2004 08:41, modificato 1 volta
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NIC



Registrato: 17/04/04 07:50
Messaggi: 1595

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 13:41    Oggetto: Rispondi citando


Stellina,

hai ragione ! però in Elisa ci ha fatto sognare un bel po'....non credi?
E la vita non è solo sogno, è anche sogno.
C'è il sole, il calore, il cielo azzurro, i fiori, i colori ma c'è anche il buio, il dolore, la sofferenza, le lacrime e bisogna ammettere che - seppure anch'io sia un'inguaribile ottimista - se ti guardi attorno con attenzione non puoi non notare che questa seconda parte è la prevalenza nella quotidianità !
E poi...mi sembra che Lui abbia più volte ripetuto in questi ultimi tempi che vorrebbe fare qualcosa di comico e soprattutto...un musical e parlava del 2005, non troppo lontono nel tempo....dunque
NON CI RESTA CHE....ASPETTARE
Razz Very Happy Razz Very Happy Razz Very Happy Razz Very Happy Razz Razz Very Happy Razz Very Happy Razz Very Happy Razz Very Happy Razz

Ciao
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parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo

(F. Pessoa)
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luciasunflower72



Registrato: 09/03/04 20:52
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Residenza: Milano

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 14:17    Oggetto: Rispondi citando


Cara stellina, non esagerare, Ale non è così lugubre come lo descrivi.

In Elisa il suo personaggio era positivo, spesso ironico e divertente, solo per ovvi motivi avrà un triste epilogo (ripeto, chi li ha costretti - i produttori- a fare un'Elisa2 ben sapendo quali erano i dubbi e le perplessità di Alessandro?!)

Nel Capitano non mi risultano tragedie o funerali, solo grande tensione e suspence, insomma ci aspettiamo qualcosa di avvincente.

Vaniglia e cioccolato: il personaggio di Alessandro era tutt'altro che lugubre e il film tutto fuorchè qualcosa di triste.

Ale ha annunciato di partecipare come protagonista ad una fiction mediaset di due puntate tipo commedia all'italiana dove interpreterà uno scapolo impunito che rifiuta l'idea del matrimonio.... molto divertente, mi pare.

Del musical ha già detto NIC...

Lasciamogli pure interpretare un bel ruolo drammatico e impegnativo che metta in risalto, anche nella tragedia, le sue doti attoriali.
Oltretutto ho letto in una delle interviste che 007 o Giuly ci hanno messo a disposizione che per buona parte delò film il ruolo di Ale sarà di rendere il carattere allegro e solare del protagonista, quindi.....

Forza e coraggio, nella vita non si può sempre e solo ridere, ci sono anche sofferenza e dolore senza le quali anche la felicità sarebbe più piatta e difficile da apprezzare.
Un abbraccio Wink
_________________
Lucia
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pat



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 17:51    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Genziana, per ora ho solo sbirciato ma si profila molto interessante tutto il materiale che hai inserito e lo leggerò con calma ed attenzione, grazie ancora, ciao Smile
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cri73



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 21:03    Oggetto: Rispondi citando


cara genziana sei un tesoro come sempre!

grazie per tenerci aggiornate

cristiana
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Linus



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 21:38    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE A TUTTE PER LE INFORMAZIONI E LE DOCUMENTAZIONI CHE AVETE MESSO IN QUESTO TOPIC.

SONO VERAMENTE INTERESSANTI.

BACI LUIGINA.
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stellina



Registrato: 25/04/04 16:38
Messaggi: 271

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2004 22:02    Oggetto: Rispondi citando


Cara Lucia , non volevo essere esagerata, credimi!
Anch'io condivido che la vita è fatta di cose belle e brutte e un attore vero deve interpretare ruoli tragici e brillanti, ci mancherebbe altro!
Però a mio parere nel futuro artistico immeddiato di Preziosi noto troppi "funerali", concentrati tutti nello stesso periodo.E siccome i ruoli brillanti che ha in progamma di fare ( e mi auguro che li faccia ,l'avevo già scritto nel topic precedente ), sono per adesso incerti e forse lontani mentre quest'altri sono quasi tutti sicuri, nel frattempo , secondo me,qualche morte si potrebbe evitare .
Non ti dispiacere ,questo è solo un mio modesto parere.
Poi noi siamo fan e lo seguiremo....(lo seguiremo???)... comunque ,anche con i fazzolletti in mano, vero? Ciao.
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Ago 08, 2004 12:39    Oggetto: Domanda... Rispondi citando


Riuscirà il Nostro camaleontico Alessandro a realizzare tutti i Suoi progetti?
O l'anno per il Capitano ha 1000 giorni...

In bocca al lupo, Giuly
Rolling Eyes
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Ago 12, 2004 04:47    Oggetto: IL PRIMO FILM di Alessandro Rispondi citando


Come giustamente segnalato da 007 nel topic "LE DATE DEL RE LEAR"
007 ha scritto:
(...)A proposito, forse non tutte sanno che il primo film di Alessandro Preziosi non è stato Vaniglia&Cioccolato, uscito quest'anno, bensì un lavoro del 2001, diretto da Giulio Reale, e intitolato A LELE, vincitore al Roma Film Festival di quell'anno.
Il film racconta la vicenda del paracadutista Emanuele Scieri, morto suicida Question Question Question a Pisa cinque anni fa.
Stranamente questo film non ha mai avuto distribuzione e non è mai passato in tv (che fosse poco gradito a qualcuno del ministero della Difesa ??? Rolling Eyes Mah!!!).
Comunque un buon Ferragosto a tutte
by 007


Preziosi ha interpretato un film-denuncia nel 2001 presentato a Roma, mai visto dal pubblico e di cui non si parla, neanche in internet, neanche Alessandro lo cita nel Suo "Curriculum" in questo sito e non compare nella Sua biografia nel sito di EdR1.

Avendo un fratello appassionato di storia militare e affini, io non potevo non conoscere la storia della tragica fine del parà della Folgore, sapevo che era stata scritta una sceneggiatura e che il film doveva essere interpretato dall'allora star di "Vivere" A. Preziosi. Non lessi più nulla in proposito tanto da pensare con Piero che il progetto fosse stato bloccato sul nascere o, nella migliore delle ipotesi, non avesse trovato i fondi necessari per la realizzazione. Ora seguendo la traccia di 007 ho trovato questo breve articolo di conferma: ESISTE o dovrei dire esisteva?

BROADCAST&VIDEO ha scritto:
PRESENTATO IL FILM SUL CASO SCIERI

E' "A Lele" il titolo del film per la TV realizzato dal regista Giulio Reale sulla vicenda di Emanuele "Lele" Scieri, il giovane parà siracusano trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa nell'estate del 1999. Reale, di Siracusa, ha voluto con questo lavoro rendere omaggio alla memoria del giovane, deceduto in circostanze che ancora non sono state chiarite, e fornire una propria chiave di lettura della vicenda. Il film, coprodotto da Nuct (Nuova università del cinema e della televisione di Roma) e dall'Assessorato ai Beni culturali della Regione Sicilia con il contributo della Provincia regionale, del Comune e dell'Azienda provinciale turismo di Siracusa, oltre che di un gruppo di imprenditori, ha ottenuto una menzione speciale della giuria alla sesta edizione del RomaFilmFest. Protagonista del film è Alessandro Preziosi, nel ruolo di Emanuele.

http://bv.diesis.it/188/audiovisivo.htm


Forse proprio nelle parole "e fornire una propria chiave di lettura della vicenda. " sta il motivo del mancato passaggio in TV (quale rete?) del film, a meno che programmato una volta nel cuore della notte; non credo che esista una videocassetta (a meno che sia pirata): le storie delle morti di militari all'interno delle caserme sono materiale molto "delicato" da maneggiare. Mi ricordo che ne parlò per alcune puntate anche "Chi l'ha visto?" per cercare di far luce sulle circostanze della morte di Scieri, per invitare chi aveva informazioni utili a farsi avanti, trasmettendo l'appello dei genitori e degli amici siciliani del giovane.
Poi le missioni di pace dei Nostri Soldati, la necessità di impiegare la "Folgore" all'estero, fece scendere il silenzio dei media. In Internet esisteva un sito "Giustizia per Lele" voluto da parenti e amici, destinato nelle loro intenzioni a restare aperto fino al momento della verità: l'ho cercato, non esiste più, misteri italiani.
Il fatto che l'inchiesta fosse in corso giustificava la segretezza per garantire le indagini, ma il caso è stato archiviato nel 2000. C'era in essere però un altro procedimento contiguo alla vicenda Scieri, a carico di un "presunto" testimone, non posso che chiamarlo così dato che non conosco gli atti, che questa persona fu incriminata e poco meno di un mese fa assolta "perché il fatto non costituisce reato»

Scusate se scrivo e parlo di questa vicenda, in questo topic senza far troppo rumore però, ma avete forse già capito che mi interessano questi "misteri" mai chiariti e voglio lasciare una piccola traccia in omaggio alla memoria di "Lele" Scieri, senza trarre conclusioni, solo per lettura.

Giuly
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genziana



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Messaggi: 37223

MessaggioInviato: Gio Ago 12, 2004 05:05    Oggetto: Dai media on line, per ricordare "LELE" Rispondi citando


"Lele", Emanuele Scieri

La Nazione.it ha scritto:
AGGIORNATO AL 24 Nov 1999 23:43

PARA' MORTO A PISA, FORSE OMICIDIO PRETERINTENZIONALE

PISA, 24 NOVEMBRE - La tipologia di alcune delle lesioni riscontrate sul cadavere di Emanuele Scieri, il parà di 26 anni trovato morto, dopo tre giorni, ai piedi di una torre metallica nella caserma Gamerra il 16 agosto scorso, può non essere rapportabile alla caduta.
È una delle conclusioni contenute nella perizia depositata al procuratore capo della Repubblica di Pisa. Il magistrato aggiunge poi che «la qualificazione giuridica dell'evento potrebbe essere quella dell' omicidio preterintenzionale». Lo stesso Iannelli è propenso a scartare l' ipotesi di un atto di nonnismo, perchè «questi fatti hanno dei limiti che qui sono stati superati, a posteriori ed a priori». Per Iannelli, inoltre, «circa le probabilità dell' evento, secondo i
periti, c'è l' ipotesi che nella caduta non abbia influito alcuna causa esterna».

I periti, i professori Marino Bargagna e Luigi Papi, hanno depositato il loro lavoro, che aveva richiesto più di tre mesi di tempo, lunedì scorso alla procura di Pisa. Nel caso di Emanuele Scieri, i periti hanno riscontrato che alcune delle ferite sul suo corpo sono difficilmente spiegabili con la caduta accidentale.
Secondo Iannelli la consulenza, dunque, non dà risposte chiuse, ma concede
aperture verso nuove ipotesi e prospetta anche la necessità di ulteriori approfondimenti.
Dalle perizie, inoltre, pare che sia stata messa in discussione anche la durata dell' agonia del giovane parà siracusano. Pur se il corpo fu trovato a quasi 72 ore dalla scomparsa, mai denunciata in caserma, pare avanzi l' ipotesi di un decesso arrivato alcuni minuti dopo la caduta dalla torre, e non dopo molte ore come ritenuto in un primo tempo.
La morte di Emanuele Scieri, laureato in giurisprudenza, che inizialmente era apparsa come un suicidio, continua ad essere, così, un giallo che neanche le perizie sembrano siano in grado di risolvere, perizie che portano a nuove ipotesi (anche se quella del suiciido è definitivamente scartata), ma ancora non a quelle certezze reclamate dai familiari e dai loro legali.

http://lanazione.it/art/1999/11/24/350207



Quotidiano.net ha scritto:
AGGIORNATO AL 19 Mar 2000 23:34

PISA: IL PARA' FU UCCISO ALTROVE
Si riapre il giallo della morte di Emanuele Scieri. Secondo una perizia il corpo dello sfortunato giovane venne spostato


PISA, 18 MARZO - Clamoroso sviluppo sul fronte delle difficili indagini per la morte dell'allievo paracadutista Emanuele Scieri trovato esanime e con gravi ferite alla nuca, a una gamba, ai polsi e a un piede, sotto la scala della torre di prosciugamento dei paracadute all'interno della caserma «Gamerra» di Pisa.
Sulla base degli esiti di una complessa perizia caldeggiata dalla parte civile, e depositata da ieri alla procura militare di Spezia, il procuratore Giovanni Ballo ha ribadito che le indagini restano estremamente complesse e che dal punto di vista tecnico scientifico riscontrato dai rilievi, egli ritiene che la posizione della salma del giovane possa essere «non compatibile» con i tanti elementi relativi alla sua presunta caduta dalla scala in metallo che s'inerpica sulla torre di prosciugamento' dei paracadute, alla cui base fu trovato il corpo di Scieri a distanza di tre giorni dalla sua assenza al «contrappello» in caserma.

Si può dunque evincere che il corpo dell'allievo parà ventiseienne sia stato spostato. Un elemento che troverebbe conferma anche dal fatto che la maglietta del militare era sollevata al torace. Ma la perizia depositata ieri è assai più complessa, e dunque sarà esaminata sotto ogni altro aspetto. Nel frattempo la procura militare sta esaminando la denuncia della parte civile che farebbe profilare nuove accuse nei confronti dei quadri' della caserma «Gamerra». Le nuove accuse mosse attraverso i legali della famiglia Scieri e sulla base dei rilievi tecnico scientifici dei medici legali di parte, potrebbero riguardare i militari che erano addetti alla vigilanza in caserma.

L'accusa evidenziata sarebbe quella di «violata consegna» da aggiungere a quelle precedenti, relative all'ipotesi di reato di omicidio colposo e di omicidio preterintenzionale. «Mancano i nomi e gli indizi ha dichiarato ieri Giovanni Ballo della procura militare di Spezia e dunque le prove provate. Ma l'inchiesta prosegue». E non fa mistero sul dato di fatto che in realtà esista già un «teorema» dagli elementi probatori già in parte delineati ma non ancora emersi poichè protetti dal segreto di ufficio sugli accertamenti. Resta il fatto che secondo la parte civile, l'ipotesi più accreditata è che Scieri non fosse solo, in quella sera del 13 agosto, nell'area dove sorge la scala della torre' della caserma.

di Laura Orsucci

http://qn.quotidiano.net/art/2000/03/19/719581



Quotidiano.net ha scritto:
Aggiornato 30 Marzo 2000

"Così i 'nonni' uccisero il parà"
Sconvolgenti rivelazioni di un ex ufficiale: "Fecero cadere Emanuele Scieri da una scala e aspettarono che morisse"

PISA, 30 MARZO - L'allievo paracadutista Emanuele Scieri fu costretto a salire sulla scala in ferro, ai piedi della quale venne trovato esanime il pomeriggio del 16 agosto scorso per una sorta di "prova del fuoco"; durante la scalata fu colpito da qualcuno e mollò la presa, cadendo fra i tavoli e le panche ammonticchiate nell'area semi-dismessa della caserma Gamerra del Centro addestramento paracadutismo. Poi, i "nonni" lo vegliarono fino alla morte. Una delle ipotesi più inquietanti e anche maggiormente accreditate - in particolare dai medici legali di parte civile - sulla tragica fine del ventiseienne procuratore legale siracusano è ora oggetto di una testimonianza.

A vuotare il sacco è Mario Ciancarella, ufficiale pilota dell'aeronautica fino al 1983, poi uscito dalle forze armate. La sua ricostruzione sarebbe basata su una telefonata anonima di un presunto commilitone del parà trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto. "Ho ricevuto quella telefonata un mese circa dopo la morte di Scieri e ho riferito quanto mi venne detto in quell'occasione al sostituto procuratore Giambartolomei e al procuratore Iannelli, al quale ho anche indirizzato una decina di pagine di memoria", ha aggiunto Ciancarella. L'ex pilota, che fu ascoltato anche per la strage di Ustica da Rosario Pirore che lo ritenne non attendibile, ha anche detto di aver presentato un esposto alla procura di Pisa basato "su alcuni particolari raccolti in occasione della visita dei genitori di Scieri in caserma. Dalle loro parole e da altri elementi ho saputo che i tavoli alla base della scala della torre dei paracadute sarebbero stati rimessi in ordine, così come sospetto che la scala ed il muro siano stati riverniciati dopo la morte di Scieri".

"Non ci sono riscontri obiettivi" al racconto di Ciancarella. Lo ha detto il procuratore di Pisa Enzo Iannelli, che conduce l' inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri. Lo stesso magistrato l'ha ascoltato, circa un mese fa. "Ma il sottufficiale non ci ha dato alcuna possibilità di riscontro a quanto ci ha riferito, peraltro 'de relato'", ha detto Iannelli. Per il procuratore militare di La Spezia Giovanni Ballo "è un' ipotesi ancora generica, ma se il testimone è Ciancarella non può essere certo un teste 'de visu'". Per il magistrato la ricostruzione, per alcuni aspetti, potrebbe essere compatibile con le risultanze della perizia di parte, in particolare per quanto riguarda una ferita sul dorso della mano del parà. Se, per ora in linea teorica, questa avrebbe potuto essere provocata dalla calzatura con cui sarebbe stata pestata la mano di Scieri mentre era arrampicato sulla scala, resta però ancora senza spiegazione la triplice ferita riscontrata sul dorso del piede del cadavere.


"Mi coglie di sorpresa, non so nulla di questo testimone. Spero però che sia vero e se è così è un fatto molto importante". Lo ha detto Corrado Scieri, il padre di Emanuele, commentando le rivelazioni. Intanto si è appreso che un altro "supertestimone", ovvero il commilitone di Emanuele che trascorse con lui l'ultimo scorcio della serata del 13 agosto, è stato trasferito. Conseguito il brevetto di paracadutista, Stefano Viberti non è più di stanza a Pisa, ma a Cuneo, vicino a casa. Perché questa decisione?

Di certo tutto l'entourage dell'ex Smipar è da tempo sotto pressione. Come rivelò il 14 febbraio scorso il procuratore capo Iannelli c'è una cerchia di indagati per omicidio preterintenzionale e ci sono sei indagati per il reato di omicidio colposo. Non è tutto: attualmente la procura militare sta indagando altri militari del Ceapar per "violata consegna".
Di recente si è anche ipotizzato che il corpo di Scieri sia stato spostato sotto la torre quando già era morto. Gli investigatori sono andati a cercare anche militari che hanno lasciato la Folgore da tempo per appurare se effettivamente la scala in ferro zincato esterna alla torre fosse utilizzata dai 'nonni' per le famigerate prove di coraggio.

http://qn.quotidiano.net/art/2000/03/31/764921




Il Resto del Carlino.it ha scritto:
12 Agosto 2000

«Emanuele fu costretto a salire sulla scala»
Caso Scieri un anno dopo: il 13 agosto il parà fu trovato morto. Nuova lettera anonima

PISA, 12 AGOSTO - Inconcludente e vischiosa, quasi si fosse arresa di fronte a un muro di silenzio sempre più impenetrabile, l'inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri è arrivata al suo primo giro di boa. E' passato un anno, ma le poche e incerte verità raggranellate nell'immediatezza di quella tragedia non sono state corroborate da altre e decisive certezze e, soprattutto, da nessun atto istruttorio di rilievo.
Sì, qualche manciata di avvisi di garanzia, spediti più per obbligo procedurale che per reale acquisizione di elementi probatori, qualche testa di generale fatta rotolare a caldo, nel bel mezzo della bagarre polemica, tanto per tacitare una opinione pubblica che d'improvviso, dopo quella morte, fingeva di scoprire il «nonnismo» e il sistema di violenze e sopraffazioni da sempre diffuso in tutte le caserme italiane, ma nulla più di questo. E soprattutto nulla almeno fino ad oggi noto che possa far sperare in una clamorosa sterzata dell'inchiesta e in una conclusione tale da appagare il forte bisogno di verità e di giustizia. Così Emanuele Scieri è morto due volte: quel fatidico 13 agosto, in un cortile fuori mano nella caserma «Gamerra» precipitando da una torre sulla quale era stato costretto a salire e poi dopo, un giorno dietro l'altro per un anno intero, «vittima» di una verità probabilmente scomoda che a molti conviene non svelare.
Una «verità» ormai sepolta in un mare di scartoffie che documentano interrogatori reticenti, improbabili ricostruzioni tentate dal solito «supertestimone» di turno (che poi, per paradosso, è stato l'unico a finire in carcere per calunnia), ed ancora perizie e controperizie spesso inutili. Ed ecco che da Siracusa, dove abitano i genitori di quello sventurato giovane, arrivano parole che pesano come pietre. Abituata ormai a convivere con un dolore che non ha speranza di essere lenito, Isabella Scieri, la madre, accusa: «Il mistero della morte di mio figlio invece di diradarsi, è divenuto, se possibile, ancora più fitto ed oscuro. I militari hanno eretto un muro di gomma e la paura e l'omertà tengono chiuse le bocche di chi sa e dovrebbe parlare». Pauraomertà un muro di gomma Ma per proteggere chi? Forse un gruppetto di «anziani» che hanno imposto allo Scieri un rituale crudele al quale però ogni recluta doveva sottoporsi e che quella volta è finito in tragedia? Oppure, come molti sostengono, c'è dell'altro e di più?
I pochi brandelli di verità di cui disponiamo ci dicono che Emanuele Scieri, il 13 agosto, appena arrivato nella caserma «Gamerra» e sistemate le sue cose vicino al posto letto scese a passeggiare nel cortile con un amico. Però quando al contrappello il ragazzo non si fa vivo nessuno lo cerca. Tutti pensano ad una fuga perchè, dicono, altre volte è successo. Emanuele Scieri, invece, è agonizzante ai piedi della torre adoperata come essiccatoio per i paracadute appena lavati e verrà trovato morto dissanguato dopo parecchie ore. Ebbene, può darsi che lui sia stato l'ultimo allievo paracadutista che i «nonni» hanno costretto a salire su quella scala a pioli all'esterno della torre, ma certamente non è stato l'unico.
L'assurdo rituale della caserma, infatti, imponeva questa ed altre analoghe prove alle reclute ma quella volta accade qualcosa di imprevisto: un errore, un capogiro, un piede messo in fallo o un rifiuto. Già, questa potrebbe essere una probabile verità. Un rifiuto.
Il fermo tentativo, cioè, di difendere la propria dignità da parte di un giovane, già laureato e avviato alla professione forense, che non vuol saperne di partecipare ad un gioco stupido e brutale facendo scattare, violenta e incontenibile, la «punizione» dei «nonni» che vedono minacciata la loro «autorità» e trovano poi nello nello stesso ambiente militare una inconcepibile accondiscendenza.
E' una ipotesi come le altre questa, ma non la più peregrina. tanto che oggi, in procura, nel fascicolo aperto dopo la morte di Scieri, c'è scritto « omicidio preterintenzionale», ma il procedimento è tuttora «contro ignoti» e continua ad avvitarsi in uno sterile e altalenante girotondo di atti istruttori dove si finisce addirittura per dar peso, in mancanza di meglio, alle lettere anonime.

di Giuseppe Meucci

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2000/08/12/1192905



La Stampa ha scritto:
«Nuovo processo per la morte di Scieri»

Interni e Cronache

19 Luglio 2004

PISA. Non è peccato sottolineare le incertezze, le diffidenze, i dubbi sgorgati dalla morte ancora carica di enigmi di Emanuele Scieri che, nell’ultima estate dell’altro Millennio aveva 26 anni e avrebbe dovuto, e voluto, diventare un paracadutista. Mario Ciancarella, 54 anni, un ex ufficiale dell’Aeronautica, li aveva indicati uno per uno, quei sospetti, ed era finito nei guai grossi perché un generale, Enrico Celentano, si era indignato, sentito offeso e si era detto ferito. Oltre tutto Ciancarella, assai impegnato nel sociale, era stato radiato dall’Aeronautica nel 1983, anche se, precisa lui, «il decreto del presidente della Repubblica non è mai stato notificato». In ogni modo il generale si era sentito «calunniato» e così aveva deciso la denuncia. Il primo passo era stata la galera per l’ex capitano, poi il tribunale del riesame aveva decretato che la detenzione era eccessiva, insomma, non giustificata, neppure in attesa di processo. Ora il dibattimento è approdato alla conclusione, per Ciancarella «assoluzione perché il fatto non costituisce reato»

Da LA STAMPA
http://notizie.tiscali.it/edicola/lastampa/2004/07/19/ic1.html


Grazie per aver avuto la pazienza di leggere questi tristi resoconti, forse il film non è andato perso e ora, conclusa l'ultima vicenda giudiziaria pendente, verrà programmato su qualche rete privata locale, in fascia protetta, saprete che è ispirato a un fatto vero di cronaca rimasto senza VERITA'.

Un Saluto a Tutti/e, Giuly


L'ultima modifica di genziana il Ven Ago 13, 2004 01:04, modificato 1 volta
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Lavinia



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MessaggioInviato: Gio Ago 12, 2004 08:54    Oggetto: Rispondi citando


Giuly è interessantissima la tua "ricerca" a me interessano molto i films con contenuto sociale e di denuncia...

Sai che non sapevo che Alessandro avesse interpretato quel film sul parà di Pisa? ( A dire il vero non sapevo neanche che esistesse un film su quel fatto.)
Mi ricordo che ... quella storia ci colpì molto! Mio marito è stato "ufficiale" durante il servizio militare e così.... parlammo a lungo di "quel mondo" e ne rimasi un po' "turbata" Confused

Quanti misteri anche su "un film"! Un altro "muro di gomma" insomma !

Riusciremo mai ad essere un paese "normale" ? Rolling Eyes
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Fiorella
Ospite





MessaggioInviato: Gio Ago 12, 2004 08:57    Oggetto: Rispondi citando


«assoluzione perché il fatto non costituisce reato»

Sono queste cose rimaste nascoste che mi fanno incazzare (scusate la parola ma rende) tenere la gente all'oscuro da queste informazioni per proteggere chi Exclamation Exclamation Exclamation
LO SAPPIAMO MOLTO BENE, E' UNO SCHIFO posso dirlo Question Question Question
Andrò a vedere se trovo la cassetta, fi farò sapere.
Genziana cara non smetterò mai di ringraziarti per quello che fai per noi Tua amica Fiorella
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Ago 13, 2004 01:35    Oggetto: Dai media on line, per ricordare "LELE", 2a parte Rispondi citando


............

La Sicilia On Line ha scritto:
13 Agosto 2002

Parà morto, i genitori: "Riaprite il caso"

SIRACUSA - Con una memoria-denuncia che sarà consegnata alla magistratura nei prossimi giorni, i genitori di Emanuele Scieri, il parà siracusano della Folgore che morì tre anni fa in circostanze misteriose nella Caserma Gamerra di Pisa, sono pronti a chiedere la riapertura del caso.

«Non capiamo - sostengono Corrado Scieri e Isabella Guarino nel terzo anniversario del decesso del figlio - come sia possibile che le indagini su una morte così oscura, avvenuta all' interno di una caserma italiana, possano essere archiviate con tanta facilità».

Le due inchieste, una per omissione di soccorso, e l' altra per omicidio preterintenzionale, con l' ipotesi che Scieri potesse essere rimasto vittima di un episodio di nonnismo,furono infatti entrambe archiviate. «Ecco perchè intendiamo proseguire nella nostra battaglia di ricerca della verità e della giustizia - proseguono i genitori di Emanuele Scieri - e a fine agosto presenteremo alla magistratura una nuova denuncia per chiedere la riapertura delle indagini».

Per ricordare Emanuele Scieri, una Messa sarà celebrata venerdì prossimo alle 19 nel Duomo di Siracusa. Ricordando il parà siracusano, l' Angesol (l'Associazione nazionale genitori dei soldati in servizio obbligatorio di leva) ha rivolto al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi un appello affinchè «venga tolto il segreto militare, soprattutto ai delitti commessi all' interno delle caserme, in particolare al delitto Scieri, perchè di delitto si tratta».

L' associazione dei genitori denuncia «un comportamento parziale da parte della magistratura, malgrado fosse lampante l' omertà di tutti i componenti della caserma Gamerra». «Per noi - conclude la nota dell' Angesol - questo atteggiamento è incomprensibile; di reati ce ne sono, ma non si sono voluti nè vedere, nè addebitare; ci auguriamo che non passino altri tre anni per conoscere almeno una parte di verità».

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La Sicilia On Line ha scritto:
22 Maggio 2004

Parà morto, per gip impossibile identificare omicida

GENOVA - Emanuele Scieri, il parà di leva trovato morto tra il 13 e 14 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa, con tutta probabilità fu ucciso ma «non è stato possibile identificare i presunti responsabili». Lo scrive il gip del tribunale militare della Spezia, Enrico Lussu, al termine del decreto che dispone l'archiviazione dell'indagine condotta sulla morte del parà. L'atto è stato depositato oggi in cancelleria.

L'indagine, per la quale era stata richiesta l'archiviazione l'11 dicembre 2001 e, nuovamente, dopo l'esito del supplemento di indagine, il 10 marzo 2004, è stata ripercorsa minuziosamente dal gip in tutti i suoi aspetti. Lussu ha ripreso in esame tutti i faldoni relativi all'inchiesta originaria, partendo dal ritrovamento del corpo di Scieri sotto la torre di asciugatura dei paracadute, e passando attraverso le perizie medico legali disposte dal pm ed effettuate dal perito della famiglia, fino all'attività di pg svolta con infiltrazioni di carabinieri sotto copertura e alle segnalazioni anonime.

Gli investigatori, indagando sulla morte del parà di leva incontrarono «un muro di gomma invalicabile, reticenza e più semplicemente ritrosia - scrive Lussu - dei militari in servizio presso quel reparto» tanto che ricorsero a attività di pg sotto copertura inviando alcuni carabinieri del Tuscania in incognito alla Gamerra. L'escamotage fallì, anche in considerazione dell'alta preparazione militare dei due carabinieri che non riuscirono a farsi passare per aspiranti paracadutisti: dopo pochissimo tempo i due carabinieri vennero individuati come «persone estranee».

Nel capitolo relativo alle «segnalazioni anonime», Lussu rileva che «a nessun risultato, anche a causa della sua estrema genericità, portano gli approfondimenti relativi allo scritto anonimo pervenuto alla procura di Pisa» e a tutti quelli inviati nel periodo seguente l'omicidio.

Particolare attenzione il gip mette alla missiva anonima inviata all'avvocato della famiglia Scieri, Ettore Randazzo e sulla quale sono stati svolti i supplementi di indagine. La rilevanza del messaggio - scrive il gip - stava in quanto vi era scritto. Vi si faceva riferimento a un atto di prevaricazione e di violenza subito a opera di tre commilitoni più anziani i quali sarebbero stati anche ubriachi. Infatti, - cita il gip - una volta salito sulla scala della torre, mentre si trovava nella fase di ascesa, Emanuele avrebbe accusato stanchezza e dolenzia alle mani, per cui avrebbe manifestato l'intenzione di scendere».

A questo punto sarebbe intervenuto uno dei tre militari che, nel frattempo si era arrampicato all'interno della sala, dapprima gli avrebbe sfilato una scarpa quindi l'avrebbe colpito con gli anfibi alle mani, cagionandone la perdita di equilibrio e quindi la caduta rovinosa dalla scala.

Una dinamica che giustificherebbe le lesioni che Scieri aveva alle nocche delle mani. E' stato lo stesso Lussu a disporre il completamento dell' indagine grafologica sulla missiva e il raffronto del Dna rispetto a coloro la cui grafia non risultasse incompatibile con quella della busta. Ma le perizie non hanno dato alcun riscontro e per questo il pm ha chiesto un'ulteriore richiesta di archiviazione, che è stata accolta «per esser rimasti ignoti gli autori del fatto».




Terre Libere.it ha scritto:
22 Maggio 2004

Il pugno di ferro

Lele Scieri, omicidio senza colpevoli

Il tribunale militare della Spezia conferma la tesi del comitato "Giustizia per Lele": il ragazzo di Siracusa fu ucciso all'interno della caserma della Folgore. La corte, però, non ha identificato gli assassini pur lamentando "il muro di gomma" dei parà e di tutto l'ambiente militare.

GENOVA - Emanuele Scieri, il parà di leva trovato morto tra il 13 e 14 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa, con tutta probabilità fu ucciso ma «non è stato possibile identificare i presunti responsabili». Lo scrive il gip del tribunale militare della Spezia, Enrico Lussu, al termine del decreto che dispone l'archiviazione dell'indagine condotta sulla morte del parà. L'atto è stato depositato oggi in cancelleria.
L'indagine, per la quale era stata richiesta l'archiviazione l'11 dicembre 2001 e, nuovamente, dopo l'esito del supplemento di indagine, il 10 marzo 2004, è stata ripercorsa minuziosamente dal gip in tutti i suoi aspetti. Lussu ha ripreso in esame tutti i faldoni relativi all'inchiesta originaria, partendo dal ritrovamento del corpo di Scieri sotto la torre di asciugatura dei paracadute, e passando attraverso le perizie medico legali disposte dal pm ed effettuate dal perito della famiglia, fino all'attività di pg svolta con infiltrazioni di carabinieri sotto copertura e alle segnalazioni anonime.
Gli investigatori, indagando sulla morte del parà di leva incontrarono «un muro di gomma invalicabile, reticenza e più semplicemente ritrosia - scrive Lussu - dei militari in servizio presso quel reparto» tanto che ricorsero a attività di pg sotto copertura inviando alcuni carabinieri del Tuscania in incognito alla Gamerra. L'escamotage fallì, anche in considerazione dell'alta preparazione militare dei due carabinieri che non riuscirono a farsi passare per aspiranti paracadutisti: dopo pochissimo tempo i due carabinieri vennero individuati come «persone estranee».
Nel capitolo relativo alle «segnalazioni anonime», Lussu rileva che «a nessun risultato, anche a causa della sua estrema genericità, portano gli approfondimenti relativi allo scritto anonimo pervenuto alla procura di Pisa» e a tutti quelli inviati nel periodo seguente l'omicidio.
Particolare attenzione il gip mette alla missiva anonima inviata all'avvocato della famiglia Scieri, Ettore Randazzo e sulla quale sono stati svolti i supplementi di indagine. La rilevanza del messaggio - scrive il gip - stava in quanto vi era scritto. Vi si faceva riferimento a un atto di prevaricazione e di violenza subito a opera di tre commilitoni più anziani i quali sarebbero stati anche ubriachi. Infatti, - cita il gip - una volta salito sulla scala della torre, mentre si trovava nella fase di ascesa, Emanuele avrebbe accusato stanchezza e dolenzia alle mani, per cui avrebbe manifestato l'intenzione di scendere».
A questo punto sarebbe intervenuto uno dei tre militari che, nel frattempo si era arrampicato all'interno della sala, dapprima gli avrebbe sfilato una scarpa quindi l'avrebbe colpito con gli anfibi alle mani, cagionandone la perdita di equilibrio e quindi la caduta rovinosa dalla scala.
Una dinamica che giustificherebbe le lesioni che Scieri aveva alle nocche delle mani. E' stato lo stesso Lussu a disporre il completamento dell' indagine grafologica sulla missiva e il raffronto del Dna rispetto a coloro la cui grafia non risultasse incompatibile con quella della busta. Ma le perizie non hanno dato alcun riscontro e per questo il pm ha chiesto un'ulteriore richiesta di archiviazione, che è stata accolta «per esser rimasti ignoti gli autori del fatto».

Fonte:
Notizia a cura di: Redazione terrelibere

http://www.terrelibere.it/terrediconfine/index.php?x=completa&riga=0119



La mia ricerca termina qui, con la notizia della seconda archiviazione del caso, ora però la conclusione dell'inchiesta conferma che fu un omicidio, anche se "gli autori del fatto" sono destinati a rimanere ignoti.
Ma chi avrà il coraggio di programmare il film "A Lele" ?

P.S. - nel messaggio precedente c'è una modifica, Giuly
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