DESK A FANO.

[cianipat]

PER SAMA:
Grazie di avermi detto come si chiama tua sorella.

Ciao
Patrizia
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[gemma.dechirico]

Ed eccoci qui per il diario di bordo! 4 gennaio : partenza alle 11,30. Incontro Antonietta a Termoli; che bello, due foglie di questo albero si raccolgono! Antonietta, sempre cara mi fu, e adesso, col senno e l'amore di poi, lo è ancor di più. Arriviamo a Fano e incontriamo Fiorella, bambolina disarmante nella sua genuinità. Incontriamo quella meraviglia che risponde al nome di Patrizia con, al seguito, un paladino d'aristocratici sentimenti e lineamenti, il fine Roland. Convenevoli di rito, bacetti e sorrisi e il cuore che si apre a far posto a due amori in più. Lasciamo borse, borsette e borsoni al nostro hotel che, con molta pretesa e poca fantasia, chiamasi "Mare", il che, a Fano, vuol dire la scoperta dell'acqua calda! Sera, a teatro. Bello, piccolo e con un grande ingresso, dove si uniranno anime straniere dietro ad emozioni calde e vere. Una chicca, una bomboniera. Con sgomento noto tre porte, tre ingressi che ci catapulteranno addosso occhi, visi, corpi e voci che hanno messo a riposo le croci. Sistemiamo il tavolo con su, in bella mostra, gadgets e inni alla solidarietà. Colpo d'occhio artisticamente seduttivo. Ad un certo punto, come un fulmine in pieno sole, arriva un sorriso sotto due occhi blu. Alessandro ci viene a salutare ma, non sta fermo un attimo, vivace anima dietro l'aria da guascone! Cuore gitano e animo spartano! Va, viene, sorride, ride, parla, tace. Ci vorrebbe un esercito per stargli dietro! Le porte si aprono e tre fiumi umani arginano la nostra tranquilla beatitudine. Facce, visi e sorrisi. Noi, alle nostre porte; Antonietta, grande cuore sotto il cipiglio suadente, al banchetto. Tutto scorre nel migliore dei modi. Molte storie si avvicinano, e si lasciano avvicinare. Vogliono sapere, e collaborare. Qualcuno declina invito al dialogo e dialogo con l'amore ma è, appunto, qualcuno: per una goccia che s'asciuga, un oceano si riempie. I piedi ci insultano ma i cuori ci ringraziano. Recuperiamo la nostra fortuna e guadagnamo l'uscita, dopo aver rischiato di rimanere nel teatro, chiuse a far da tappezzeria d'annata a questo gioiellino. Torniamo al nostro mare (inteso come hotel!), spossate ma motivate. Il cuore ha un battito in più, e qualche mattoncino è andato giù.
Per la seconda giornata, rinvio ad un altro messaggio. Non vorrei scrivere per la quarta volta dello stesso avvenimento, visto che 'sto coso (computer) ha deciso di non sobbarcarsi cotanto lavoro in una volta sola!

[gemma.dechirico]

Seconda giornata. Sveglia, colazione e...in giro per Fano. Bella e medievale, ben tenuta e ben vissuta. Noto con ammirazione tanti cagnetti col cappottino e penso che, chi ama gli animali, sicuramente ha un grande amore anche per i cristiani. Fiorella e Antonietta si mettono in moto per scovare cuori raffreddati e anime indaffarate; noi...più defilate. Loro sono due martelli pneumatici, miracoli di grandi cuori! Forse, temo, il mio, di cuore, è un pò striminzito. Pranzo veloce, col paladino a sostenere queste dame che il truce destino gli ha affidato. Presenza insostituibile ma discreta e raffinata. Sera, a teatro. Nell'aria volteggia un folletto triste, che ci appanna il sorriso. Che sarà mai? Prepariamo il necessaire per la nostra "missione", ma c'è uno strano magone. Batosta in arrivo, di quelle che ti stringono a chi è stato stritolato dal fato: la mamma del nostro angelo, GiuRen, d'ora in poi, ci guarderà da lassù ma, è dura, ora, per noi quaggiù. Il nostro sole è malato, ma i bimbini hanno bisogno del nostro sorriso. Ci facciamo animo e diamo l'anima. Arriva il tornado, Alessandro occhi blu, ma perchè è così vivace? Intelligenza acuta, penso, e animo esemplare! Si aprono gli ingressi ed entrano i fiumi. Chissà, anche queste facce sono più opache di ieri. La serata risente del nostro cuore catapultato nell'angoscia per il nostro angelo, orbo dell' amore materno e il nostro io è con GiuRen. Capatina in teatro. Gli attori, in quella luce spettrale che accompagna la sofferenza di un rapporto genitoriale compromesso e conflittuale, si muovono, parlano, sussurrano. Alessandro è grande, come il lontano antenato, penso. Si farà meglio, ma è grande. Gestualità, verbalità, intensità, tutto sgorga da quest'anima aristocratica. Recuperiamo i residui della solidarietà e, meste, torniamo al nostro mare, stasera opaco e fitto di pensieri. Ma, domani è un altro giorno e...folletto, ridiventa buono!

[gemma.dechirico]

Terza giornata. Al mattino, colazione e in giro per Fano. Tutto chiuso: è l'Epifania. Giuro che, se qualcuno, malauguratamente, dovesse farci gli auguri, lo appendo alla parete del teatro! Oggi no, non è giornata. Ammiriamo ancora le bellezze di questo scrigno malatestiano e cerchiamo utenza alla nostra causa. Pranzo con Patrizia e signor paladino e si pensa alla sera. Deve andar bene! Sera, a teatro. Arriviamo e sentiamo nell'aria un quid positivo; il resto, ce lo mettiamo noi. Arriva il ciclone delle Azzorre, argento vivo e fuoco puro. Sorride e ci dà forza. Penso che sia comunque bello questo fatto: una persona, da sola, può colorare un cielo, quando le luci sono appannate. Le tre porte si aprono; entrano i tre fiumi di facce , alcune gioiose, altre stracce. Quante storie dietro questi occhi! Noi accoglieremo tutti in un abbraccio. Antonietta, dietro al tavolo bello e seducente, seduce con l'anima trasparente di dolce forza. Ha una capacità tutta speciale di farsi ascoltare e, se qualcuno si avvicina per pura e semplice curiosità, è sicuro che a mani vuote non se ne va. Grande Antonietta! Venderebbe un tanga ad un eschimese! Noi siamo motivate a raccogliere il meglio, da noi e dagli altri. Ci rinforziamo nell'animo e diamo l'anima. Con la nostra sciarpa gialloblu, segno distintivo di cotanto obiettivo, accogliamo tutti con cento parole e mille sorrisi; quello che non si vede, sono i bacetti che vorremmo dare ai nostri bimbetti. Penso che siamo come gli Spartani alle Termopili, pronti a tutto per difendere un'infanzia oltraggiata. Non siamo trecento, e forse non siamo nemmeno forti, ma vogliamo dare luce a questi angeli e alle loro sorti. Fine serata e avviene un prodigio: tanta gente intorno al desk, tante domande e tanta comprensione. Sale agli occhi un filo di commozione. Molto viene richiesto e molto va via, ma molto viene donato anche senza aver acquistato. E' un bell'arcano che si svela. Contente, tiriamo le somme. E' andata bene. Raccogliamo i ricordi e, con quel che resta nei borsoni, guadagnamo l'uscita. Il fine paladino ci aspetta e, carico di pesi, materiali, ci accompagna al nostro mare d'inverno, stasera d'argento. E' tarda sera; ci sono le prime partenze. Va via la bambolina, che piacere al cuore il suo giovane candore! Vanno via Patrizia e paladino e mi dico che è la prima volta che animo umanistico e animo matematico si trovano in corrispondenza d'amorosi sensi. Rimaniamo solo noi due, Antonietta ed io, ultimi passeggeri di questo fantastico carrozzone della solidarietà, qui a Fano. Siamo un pò tristi ma...arrivederci a presto, signori! Saliamo in camera e parliamo, parliamo, parliamo. Ci addormentiamo che è ora di levarci ma, poi, perchè stare a poltrire, quando il mondo ci vuol sentire? Ultima mattinata a Fano. Colazione e stazione. Il treno è in ritardo; c'è nebbia. Il freddo punge le orecchie e arrossa i nasi. Ad un tratto, un'auto fa capolino. Dentro, una faccia simpatica e profonda, dietro due occhiali gioiosi da intellettuale. E' Claudio, il matto del "Re Lear". Altro giro per Fano infreddolita. Claudio, una voce suadente che azzera il freddo di fuori e due occhi che sanno ascoltare. Penso che non è un caso il suo matto; Shakespeare dovette amarla tanto, questa figura a mezza strada tra normalità e follia, questa coscienza, a tratti nera, tanto da ficcarcela in ogni dove. Stazione. Arriva il treno. ma perchè mai la nostra carrozza è quella più lontana dal posto in cui noi si era? Quando si dice il pepe e il sale sulle ferite! Corsa, cariche di borse e pensieri, e ricordi. Finalmente, il posto a sedere! Scaravento le mie poche ossa e la mia molta carne. Addentiamo un panino, ma è di gomma, con le melanzane. Ma come si fa a farcire un panino con una melanzana? Neppure nel Biafra avrebbero osato tanto! Prima tappa: scende Antonietta e con lei va via una cosa bella, tra le tante, di queste giornate. Mi conforta che, a breve ci rivedremo. Poi, i luoghi della mia memoria. Arrivederci, Fano, forse ti rivedo!

[antonietta]

GEMMA!!!
MI FAI MORIRE!!
IL TUO RESOCONTO E' STRABILIANTE.
TI ABBRACCIO ON TANTO AFFETTO MIA CARA....A PRESTO.

[cianipat]

Veramente bello ed emozionante il tuo resoconto, Gemma.
Ricco di particolari e sempre sostenuto da un sano umorismo che, secondo me, non guasta mai.
Anche il "fine paladino" ha letto e ringrazia con simpatia.

Speriamo di rivederci presto.
Bacioni
Patrizia
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[Alessandrina]

BRAVISSIMISSIME PULCINE ADORATE!
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[Adry]

I VOSTRI RESOCONTI RIESCONO AD ESSERE SEMPRE VIVI ED EMOZIONANTI!

GRAZIE A PATRIZIA,AD ANTONIETTA ED A GEMMA!!!

[Fiorella]

Non mi sono dimenticata di questo meraviglioso forum di questa grande famiglia e di tanto amore.
Sono stata molto impegnata dopo sei giorni di desk ora sono a casina al calduccio con tanto raffreddore ma con tanta gioia nel cuore.
Che resoconti dettagliati e molto belli siete state veramente brave parole ricche di significato e molto tenere, io cosa posso aggiungere

NON ESISTE GIOIA PIU GRANDE CHE FARE I DESK PARLARE DI QUESTO PROGETTO VEDERE L'INTERESSE DA PARTE DELLE PERSONE IGNARE DI CHI SIAMO MA POI FELICI DI AIUTARCI E IL GRUZZOLETTO AUMENTA E LE PIETRUZZE DI QUEL MURO CADONO
NON VOLER SPRECARE ATTIMI IN MODO INUTILE DIVULGARE IL PROGETTO OVUNQUE ED ALESSANDRO E' FELICE DI QUESTO E GIUSTAMENTE DICE "DOBBIAMO FARCI CONOSCERE" TUTTI DEVONO AVERE TRA LE MANI IL NOSTRO PROGETTO E QUANDO SENTONO IL NOSTRO TESTIMONIAL CHE NE PARLA ALLA TELEVISIONE PENSARE A QUELLE SIGNORE CHE SFIDAVANO IL FREDDO PER PARLARE DI ADRICESTA.

BENE COSA POSSO DIRE GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE DELL'AIUTO DI PATRIZIA E DI GEMMA E COSA POSSO DIRE DI ANTONIETTA MI SEI ENTRATA NEL CUORE TI HO VOLUTO BENE DA SUBITO E CON TE HO RISO TANTO E MI SONO DIVERTITA, NATURALMENTE NEL LAVORO MASSIMA SERIETA' MA POI DA CREPARE DALLE RISATE SEI SIMPATICISSIMA E TI ADORO.

CARE AMICHE PATRIZIA, GEMMA E ANTONIETTA VI VOGLIO BENE


Fiorella

[sissi]

[color=darkred][b]ciao fiorellina bella.......come stai??????? do you remember "pisellino" [/b][/color]
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[Linus]

COMPLIMENTI A TUTTE!!!!!

SIETE STATE DAVVERO GRANDI!

MA IN FONDO NON AVEVO DUBBI. D'ALTRONDE CON LA NOSTRA FIORELLA, UN NOME UNA GARANZIA, ERAVATE IN UNA BOTTE DI FERRO.

BACIONI. LUIGINA.

[antonietta]

FIORIN FIORELLA.....ANCH'IO HO RISO TANTO.....SOLO AL "peggio di te"
HO RICEVUTO UN "mattone" IN TESTA....PORTERO' IL BERNOCCOLO PER UN PEZZO!

TI VOGLIO UN GRAN BENE.....E' STATO UN PIACERE LAVORARE CON VOI.

[sissi]

l'importante è che si tratti di un mattone del "muro".....i bernoccoli si curano.....baci di cuore, Sissi
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[antonella]

COMPLIMENTI A TUTTE LE AMICHE CHE HANNO PARTECIPATO AL DESK E GRAZIE PER LE BELLE EMOZIONI SUSCITATE DAI VOSTRI RACCONTI
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[NIC]

Giustissimo Sissi !

I mattoni lasciamo che siano solo quelli di questo benedetto muro che dopo tutte le molteplici kermesse della 'nostra stagione' di sostanziose picconate ne ha ricevute 'a dovere' tante, ma davvero tante !

E tu Antonietta permetti alla tua anima di 'inebriarsi' ANCHE di quelle emozioni .....

Baci a tutte
Nic
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....non sono niente, non sarò mai niente, non posso voler essere niente, a
parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo

(F. Pessoa)