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DON GIOVANNI
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Autore Messaggio
Marisol



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 10:15    Oggetto: Rispondi citando


Ciao Marita,

Grazie mille cara per la tua bellissima riflessione. Mi piace come scrivi sempre, e questa volta, come dici la nostra instancabile e molto cara Giuly , noi "hai donato" una guida a comprendere meglio lo spettacolo Razz Razz Razz

Cogliere l'occasione per ringraziare ancora una volta, l'ottimo lavoro della mia cara Giuly, tenendoci sempre super informati Wink Wink Wink

I migliori auguri per un successo clamoroso per le mie care sorelle nel desk del Teatro Nuovo Razz Razz Razz

E, naturalmente, un GRANDE IN BOCCA AL LUPO per il mio caro amico Ale nella sua tappa milanese Wink Wink Wink

Baci enormiiiii da Madrid Razz Razz Razz



TVTB

Marisol

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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.



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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 11:30    Oggetto: DON GIOVANNI a Milano - CLASS Life video-intervista PREZIOSI Rispondi citando



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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 16:41    Oggetto: DON GIOVANNI - recensione MilanoTEATRI.it al Teatro Nuovo MI Rispondi citando



ha scritto:



..Alessandro Preziosi, il DON GIOVANNI di oggi



Alessandro Preziosi porta a Milano il DON GIOVANNI di Moliere facendo subito registrare un tutto esaurito, anzi di più visto che per la prima il Teatro Nuovo non solo è pieno, ma vede anche gente seguire lo spettacolo in piedi.

Protagonista e regista dell’opera, Alessandro Preziosi sembra aver dipinto addosso il ruolo di Don Giovanni. La sua bellezza è perfetta per ammaliare le donne e la sua napoletanità si addice perfettamente al fare guascone del personaggio capace un po’ con la scaltrezza, un po’ con la forza di uscire da ogni difficoltà.

Don Giovanni è una figura più che mai attuale che racchiude in sé caratteristiche decisamente negative come il machismo, la mancanza di rispetto per le donne e il libertinismo estremo, ma anche alcune doti da ammirare e che risaltano meno come il rifiuto del bigottismo e della superstizione.

Il testo adattato da Tommaso Mattei resta fedele all’originale, le musiche scandiscono bene le scene e la scenografia unisce perfettamente il classico e il moderno con un semplice porticato che prende vita grazie agli effetti speciali. Sulla recitazione di Preziosi c’è poco da dire, l’attore non sbaglia un colpo, ma la forza dell’opera sta nell’incredibile affiatamento sul palco tra Preziosi e Nando Paone che interpreta il servo Sganarello. La splendida prova di Paone non passa innorservata al pubblico milanese che gli attribuisce un lungo applauso che non ha nulla da invidiare a quello riservato alla star Preziosi.

Un intramontabile classico del teatro che un grande attore come Alessandro Preziosi aiuta a mantenere vivo tra il pubblico italiano.

Ivan Filannino - 4 febbraio 2015 - recensione via
MilanoTEATRI.it





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 16:58    Oggetto: DON GIOVANNI - recensione: quotidianoitaliano.it QI - Milano Rispondi citando



ha scritto:




Cultura & Spettacolo --- Teatro ::: PREZIOSI,

al Teatro Nuovo un Don Giovanni da antologia





Ha esordito ieri al Teatro Nuovo “Don Giovanni” (che rimarrà in cartellone fino al 15 febbraio) con Alessandro Preziosi, che del classico di Moliere firma anche la regia.

Il protagonista della commedia è il prototipo del seduttore senza scrupoli, che fa dell’inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti ed è spinto da un desiderio di conquista inesauribile e mai sopito.

Il Don Giovanni di Preziosi nasce con l’obiettivo di accendere nella fantasia degli spettatori il piacere dei sensi e la curiosità dell’intelletto, creando un ambiente spettacolare caleidoscopico e camaleontico, al confine tra teatro barocco e opera moderna.

L’attore napoletano, che a Milano ha studiato recitazione all’Accademia dei Filodrammatici, sul palco dà il meglio di sé, è affiancato da un formidabile Nando Paone nei panni del fido servitore Sganarello.

Nel cast Lucrezia Guidone (Donna Elvira), Roberto Manzi (Gusman, Don Alonso, Il Signor Domenica), Matteo Guma (Don Carlos/Ramon), Daniele Paoloni (Francisco/Pierino/Ragotin), Barbara Giordano (Carlotta/Uno spettro) e Daniela Vitale (Maturina/Violetta). La traduzione e l’adattamento sono di Tommaso Mattei, la supervisione artistica di Alessandro Maggi. Da vedere!

by Redazione
4 febbraio 2015 pubblicato via
QI Il Quotidiano Italiano .it Milano





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 17:22    Oggetto: DON GIOVANNI - recensione: Portami-a-TEATRO.it |Nuovo-Milano Rispondi citando



ha scritto:



      Don Giovanni che ci lascia lo zampino


di Clizia Gurrado, 27 gennaio 2015

Non so voi ma io Don Giovanni di Molière con Alessandro Preziosi non me lo perdo di certo. E stamattina sono andata alla conferenza stampa al Teatro Nuovo. Alla domanda di Daniela Zacconi del Corriere della Sera/Vivimilano: “Lei che ha la patente di sex symbol…. (“Vai, vai liberati…” le ha detto Preziosi in attesa che finisse la sua introduzione) volevo tornare a casa e dare fuoco al mio tesserino dei giornalisti. Ma “è la stampa bellezza” mi sono detta e così mi sono fatta coraggio e ho resistito fino a quando mi sono presentata ad Alessandro e l’ho invitato in radio. In attesa di ascoltarlo dai microfoni di Mattino Lombardia ecco quello che è venuto fuori dall’incontro di oggi:

– Perché Preziosi abbia portato a teatro prima Amleto, poi Cyrano e ora il seduttore di Molière è una questione che l’attore sta affrontando con il suo psicanalista

– Va ricordato che in scena c’è un “magistrale, perfetto, impeccabileNando Paone nei panni di Sganarello

– E’ un spettacolo di “sconcertante attualità”, il testo rispettato nella sua totalità, che conserva il cinismo delle situazioni dell’autore con alcune libertà linguistiche come l’aggettivo “incandescente” e espressioni proverbiali del tipo: “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”

– L’obiettivo di questo spettacolo è di offrire al pubblico la possibilità di essere più autentico

– Ci sarà sempre bisogno dei “classici” almeno fino a quando la società non migliorerà la qualità della sua vita

– Pare che in generale il pubblico preferisca l’ipocrisia di Sganarello all’autenticità di Don Giovanni

– Al termine dello spettacolo non si sa cosa ci sia di vero e di falso in questo personaggio. Si perde di vista la natura vera dell’uomo e il verosimile ha la meglio.

Don Giovanni è un divoratore del pudore altrui, che va a cercare nell’altro quanto di più autentico ci possa essere.

– Un Don Giovanni oggi non esiste. La seduzione odierna è legata alla persuasione del linguaggio.

Allora siamo d’accordo. Ci vediamo al Nuovo dal 3 al 15 febbraio.




        . Disgraziato che non sei altro!


Recensione di Clizia Gurrado, 5 febbraio 2015

Pubblico in religioso silenzio. Neanche un colpo di tosse. Quasi un miracolo. Bravo Preziosi. Chapeau! E quanto a me, ho avuto quello che meritavo: punita proprio come il dissoluto libertino, confinata nelle ultime file, nei posti più brutti che mi siano mai capitati negli ultimi tre anni, per essere arrivata in sala un po’ prevenuta dopo aver visto in tv La Bella e la Bestia dove c’era perfino Mino Manni.
Il Don Giovanni in scena al Nuovo è da vedere. Da non perdere. Un Molière di grand class. E poi l’omaggio a Mozart…. Per usare le parole di Donna Elvira: Disgraziato che non sei altro Alessandro mi hai conquistato! Ma che succede? Cos’è questo baccano?
Ama me!
Sposerà me!
Ama me!
Sposerà me!
Alcune signore e signorine tra il pubblico stanno litigando nel foyer proprio come Maturina e Carlottina.



Pubblicato tramite www.portamiateatro.it





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 17:48    Oggetto: DON GIOVANNI - Ilfoglioitaliano.com mag- italiani all'estero Rispondi citando



ha scritto:



DON GIOVANNI


by Micky Olivieri / in Eventi e Cultura / on 02 February 2015

Le versioni del mito di Don Giovanni sono ben superiori alle donne sedotte dall'ammaliatore sivigliano e contano oltre 4000 riscritture. Numerosissime erano state le rappresentazioni teatrali con protagonista questo personaggio, la cui immensa fortuna letteraria era cominciata nel 1630, quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, negli spettacoli edificanti dei loro piccoli allievi facendone il prototipo dell'eretico blasfemo per definizione, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Venne in seguito ripreso dalla Commedia dell'Arte italiana, che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne un suo personale DON GIOVANNI, ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. Nella scelta del DON GIOVANNIKhora.teatro ha intravisto nella compresenza di toni drammatici e comici, un materiale drammaturgico teso a coniugare l'esaltazione ed il senso tragico del personaggio archetipico, mito dell'individualismo moderno, e le mirabili leve sulle parti comiche, necessarie per meglio andare incontro al gusto del pubblico, il testo ideale nel compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca, Amleto, Cyrano, Don Giovanni. Il DON GIOVANNI di Molière non è un banale donnaiolo, collezionista di femmine per sfogo fisiologico o edonistico svago, ma a dominare è una volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica, e insieme da un timore di fallimento, un Don Giovanni che ormai, prossimo al termine della sua carriera, sembra quasi svelare la maschera ipocrita della cinica empietà, per smascherare i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui viviamo. La scelta artistica prende le mosse non solo dalla straordinaria contemporaneità del classico la cui rilettura si rende necessaria in considerazione del dilagante relativismo dell'attuale società in cui impera l'immagine fine a se stessa e si continua a riscontrare il totale sgretolamento dei valori, ma soprattutto nell'ottica della messa in scena come un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell'immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme. Nell'allestimento di KHORA.teatro che rinnova la comune progettualità con il Teatro Stabile d'Abruzzo, Don Giovanni è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi teatrali, impegni televisivi e premi cinematografici, che raccoglie la sfida tutta teatrale nel mettere in scena un personaggio, che come qualcheduno ha felicemente definito è "il carattere più teatrale che abbia attraversato la scena", prototipo del seduttore senza scrupoli, che fa dell'inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti ed è spinto da un desiderio di conquista inesauribile e mai sopito. La decisione di fare del Don Giovanni l'ideale conclusione di una trilogia di riproposizione di classici nonché la seconda coproduzione del TSA con KHORA.teatro nasce da una considerazione prima di tutto "artistica" e che attiene soprattutto ai contenuti dell'immortale archetipo teatrale ed ai valori che tutto lo staff creativo previsto intende esprimere nella messa in scena. Come dimostrato in altre precedenti produzioni come "Datemi Tre Caravelle", "Amleto" e "La Dodicesima Notte" e non ultimo "Cyrano", è obiettivo del progetto unire al raffinato e corretto utilizzo di un apparato tecnologico che comprende l'uso di videoproiezioni e altre soluzioni multimediali innovative, ma sempre contestualizzate, con la direzione degli attori sul palcoscenico. Il DON GIOVANNI comprende tra attori e tecnici una compagnia di circa 20 elementi che portano in giro uno spettacolo complesso, ma in grado di realizzare anche i debutti, con l'obbiettivo di ricreare un vero e proprio ambiente spettacolare, caleidoscopico e camaleontico, tutto stretto tra teatro barocco e opera moderna. Riguardo alle caratteristiche produttive si è pensato di attorniare Alessandro Preziosi, di un cast di creativi dalla comprovata esperienza e professionalità per i quali parlano i curriculum delle opere realizzate, ma anche soprattutto l'apprezzamento con cui pubblico e critica saluta i loro lavori, al fine di concretizzare una innovativa visione dell'adattamento e della messa in scena in linea con un teatro realmente europeo. Dal 3 al 15 febbraio al Teatro Nuovo di Milano.

pubblicato via
IL FOGLIO ITALIANO.com
il magazine per gli Italiani nel Mondo






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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 18:39    Oggetto: DON GIOVANNI - recensione - 2righe.com - Teatro Nuovo MILANO Rispondi citando



ha scritto:



    Il “DON GIOVANNI” di Alessandro Preziosi

        trionfa al Teatro Nuovo di Milano


E’ in scena al Teatro Nuovo di Milano una originale versione del mito di Don Giovanni, che ha debuttato il 4 febbraio scorso in un teatro gremito fin all’inverosimile, raccogliendo gli applausi del pubblico anche a scena aperta, per poi arrivare al tripudio finale decretato da un pubblico prevalentemente di donne, ben superiore alla media degli altri spettacoli e, in questo caso si deve ben dire sedotte dall’ammaliatore personaggio, interpretato da un altrettanto seduttore Alessandro Preziosi, che in quest’opera assume la triplice veste di interprete, regista e produttore.

Le rappresentazioni teatrali dell’opera di Molière, sono state innumerevoli e da sempre hanno fatto la fortuna di questo personaggio, grazie alla profonda sagacia dell’opera letteraria che si ispira alla ben più vecchia opera teatrale il “Burlador de Sevilla., conosciuta anche come “L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra”, attribuita a Tirso de Molina e risalente al 1630.

In quel preciso e particolare periodo storico aveva avuto il compito di veicolare un messaggio forte attraverso quel personaggio che rappresentava il prototipo dell’eretico e blasfemo. Ma ancora oggi può avere le stesse valenze.

Fu solo in seguito che la Commedia dell’Arte italiana lo incluse nel suo repertorio evidenziando e risaltando gli aspetti più comici di tutta la vicenda, che Molière, trae da fonti italiane e rielabora per ricavare il suo “Don Giovanni”. Egli, da come lo descrive il suo autore, è un personaggio cinico, dissacrante, fuori da ogni convenzione sociale e pronto a burlarsi anche dei principi religiosi.

L’odierna riscrittura del “Don Giovanni”, nella traduzione e adattamento di Tommaso Mattei per KHORA.teatro, ha indubbiamente rispettato il testo originale sapendo risaltare i toni drammatici, ben bilanciandoli con quelli comici, che ha fatto sì che venisse rivalutato al massimo la forza drammaturgica dell’opera sottolineandone la tragicità della vicenda in cui è calato il personaggio, da sempre mito di quello che è dell’individualismo spinto fino all’estremo, ma spingendo in maniera ottimale le leve comiche, per rendere più leggero e meglio incontrare il favore del pubblico, che diversamente potrebbe annoiarsi in questa rappresentazione di un’ambientazione seicentesca, dalla recitazione lenta per i ritmi teatrali a cui siamo abituati normalmente, ma che ritroviamo in altri testi classici come Amleto di Shakespeare.

Il “Don Giovannidi Molière non è solo lo “sciupafemmine” pieno del suo ego, ma anche un dominatore della volontà di chi lo circonda, che vuole a affermare se stesso vivendo in un continuo conflitto interiore oppresso dal timore di fallimento, che lo spinge ad una continua autoaffermazione, che lo porta a percepire perfino la paura di svelare la maschera dell’ipocrisia che lo domina.

In qualche maniera rappresenta l’ipocrita moderno che vive e costruisce dei rapporti basati sul cinismo e la seduzione al solo fine di autoaffermare il sé.

Dunque il Don Giovanni ancora come personaggio straordinariamente contemporaneo, che è capace di dare ancora oggi una chiave di lettura moderna del testo classico, ben descrivendo il relativismo dell’attuale società in cui domina la cultura dell’immagine e dell’esaltazione del proprio io senza regole e valori, che non si fa scrupoli di usare il fascino della seduzione come strumento di sopraffazione.

Il Don Giovanni, interpretato da Alessandro Preziosi è sicuramente un’opera da vedere sia per una comparazione con il testo classico che per meglio comprendere la capacità interpretativa di Preziosi, che oltre a tutti quelli che possono essere stati i suoi successi teatrali, televisivi e cinematografici, con questo personaggio raccoglie la sfida di portare sul palco un non facile prototipo di seduttore dedito all’inganno, spinto da un desiderio inesauribile di conquistare le donne che poi diventano sue vittime.

Sul palco oltre ad Alessandro Preziosi (Don Giovanni), Nando Paone nei panni di Sganarello, interpretato superbamente, e Lucrezia Guidone (Donna Elvira), Barbara Giordano (Carlotta). Roberto Manzi (Don Alonso), Daniele Paoloni (Francisco), Daniela Vitale (Maturina) e Matteo Guma (Ragotin).

Agli attori si aggiunge uno staff di tecnici, tra cui risalta il nome dell’indiscusso Valerio Tiberi, che cura il progetto luci e Andrea Farri che invece cura le musiche originali. Tutti, attori e tecnici, di comprovata esperienza, che rendono lo spettacolo indubbiamente all’altezza di essere apprezzato dal pubblico, quanto dalla critica e fanno di questo adattamento teatrale un’opera che può stare in scena non solo sui palchi italiani ma anche su quelli europei e nell’approssimarsi dell’Expo 2015 potrebbe rappresentare una risorsa per veicolare il messaggio universale di questi personaggi, attraverso il Teatro, che da sempre ha il compito di fare Cultura.

Ci si può risparmiare di esporre la trama dell’opera essendo talmente nota che risulterebbe ripetitivo voler a tutti i costi presentare questo perverso personaggio.

Il “Don Giovanni” rimane in scena fino al 15 febbraio sul palco del Teatro Nuovo di Milano per poi raggiungere il Teatro Comunale di Imola (dal 17 al 22 febbraio), poi Bergamo – Teatro Donizetti (dal 24 febbraio al 1° marzo). Dopo farà tappa in diverse città italiane, piccole e grandi, per concludersi il 31 marzo all’Auditorium GDF dell’Aquila.

Sebastiano Di Mauro, 6 febbraio 2015; pubblicato via
www.2righe.com





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 19:01    Oggetto: DON GIOVANNI : recensione lospettacoliere.it - Nuovo, Milano Rispondi citando



ha scritto:



Lieve e farfallone,
l’irridente DON GIOVANNI di Preziosi si prende gioco (e ci gode) d’ogni legge divina e umana




Milano, mercoledì 4 febbraio ♦ (di Emanuela Dini)

«I classici? Sono sempre una sicurezza e fanno incassare il Teatro, che ne ha bisogno. E poi alla società serve sempre la bellezza dei grandi capolavori del passato», così Alessandro Preziosi presenta il “suo” Don Giovanni di Molière, di cui è protagonista e regista, in scena al Teatro Nuovo.
«Le versioni del mito di Don Giovanni contano oltre 4000 riscritture, e la sua fortuna non accenna a smettere», continua l’attore-regista. E la sua, di versione, è una piacevole e intrigante messa in scena di oltre due ore (più un abbondante intervallo di 20 minuti), dove la fedeltà al testo è totale e fa riflettere ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, sugli eterni temi del libertinaggio, spavalderia, moralità, razionalismo, perbenismo, cinismo, sfida, ipocrisia, amore, morte e redenzione. Con un Alessandro Preziosi perfettamente a suo agio nei panni di un Don Giovanni lieve e farfallone, beato e soddisfatto, più giocherellone che cinico e uno straordinario Nando Paone-Sganarello che cerca, invano, di riportare il suo “signore” sulla retta via predicendogli il tragico destino di chi non rispetta i segnali del Cielo e rifiuta il pentimento.
E il primo tempo scivola via così, tra schermaglie amorose e duelli, in un’atmosfera lieve e festosa, con una scenografia essenziale realizzata solo con proiezioni, giochi di luce e prospettive grafiche che ricreano di volta in volta palazzi nobiliari, mari in tempesta, boschi intricati e un Don Giovanni che attraversa la scena leggiadro e vestito di bianco.
Il secondo tempo, invece, spiazza piacevolmente già dall’apertura del sipario, accompagnata dall’ouverture di Mozart, e prosegue poi su un piano sempre più serio e cupo. Tutto acquista peso e spessore e si assiste a un vero e proprio cambio di tono drammaturgico ed emotivo. Le scene si fanno più tetre, la recitazione diventa più densa e drammatica – su tutte, mirabile la scena dove Preziosi interpreta con maestria il doppio ruolo di Don Giovanni e del padre – persino i costumi abbandonano pizzi e merletti e si tingono di nero e i giochi di luce mandano sciabolate dorate sugli arredi scuri. Il dramma di Don Giovanni si sta compiendo, e il libertino, ben lungi dal pentirsi, intona una sempre attuale ode all’ipocrisia L’ipocrisia è un vizio alla moda, da far venire i brividi a pensare che è stata scritta 350 anni fa, prima di essere inghiottito dalla voragine e travolto dalle fiamme, spavaldo e perenne trasgressore della legge divina e umana. E di nuovo, la musica di Mozart accompagna la chiusura del sipario.
Un teatro zeppo all’inverosimile in tutti gli ordini di posti, persino sugli strapuntini, ha applaudito anche a scena aperta e poi con entusiasmo, alla fine, tributando vere e proprie ovazioni soprattutto a Alessandro Preziosi e Nando Paone.


Don Giovannidi Molière, con Alessandro Preziosi (anche regia) e Nando Paone. Al Teatro Nuovo, Piazza San Babila 3, Milano.
Repliche fino a domenica 15 febbraio.

pubblicato via :
loSpettacoliere.it - Note di Teatro e di varia Umanità





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 06, 2015 19:46    Oggetto: RAI Radio2 Miracolo Italiano 7/02/15 intervista con PREZIOSI Rispondi citando




Alessandro Preziosi è l’ospite di “Miracolo Italiano”, il programma del week end di Rai Radio2, condotto da Fabio Canino e Lalaura, in onda SABATO 7 febbraio alle 9.00. Preziosi è in tournée con il Don Giovanni di Molière, nella doppia veste di regista e interprete. E, a “Miracolo Italiano”, si esibirà come cantante, sulle note di “Mille giorni di te e di medi Claudio Baglioni. Fonte: comunicato radio Ufficio Stampa RAI Radio2




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genziana



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MessaggioInviato: Sab Feb 07, 2015 14:31    Oggetto: 14/2/2015 VERISSIMO ospiterà PREZIOSI/Don Giovanni |solidale Rispondi citando




notizie esclusive dal Forum di Alessandro! oggi pomeriggio dopo

le 18.30,
ALESSANDRO PREZIOSI si è collegato con VERISSIMO

di Silvia Toffanin: sarà in trasmissione per San Valentino come?


passiamo parola e non manchiamo all'appuntamento su Canale5





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L'ultima modifica di genziana il Dom Feb 08, 2015 15:26, modificato 2 volte
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pattyFI



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MessaggioInviato: Sab Feb 07, 2015 19:00    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Giuly x tutte queste belle e meritate recensioni!

Grande Ale alla radio ha cantato una delle mie canzoni preferite del nostro " grandissimo Baglioni!!

NN sapevamo di verissimo.....spero poterlo rivedere!

In bocca al lupo e buon proseguimento! Laughing

atty e Ida
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Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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genziana



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MessaggioInviato: Sab Feb 07, 2015 20:13    Oggetto: 8/2/2015 RAI2 Quelli che il calcio con PREZIOSI/DON GIOVANNI Rispondi citando





RAI2 a "Quelli che il calcio", domenica 8 febbraio, in diretta dalle 13.45, si parlerà di seduzione e Nicola Savino ospiterà PREZIOSI regista e protagonista a teatro con il "DON GIOVANNI" di Molière




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L'ultima modifica di genziana il Lun Feb 09, 2015 14:13, modificato 2 volte
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marystone



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MessaggioInviato: Dom Feb 08, 2015 00:41    Oggetto: Rispondi citando


....com'è bello leggere tutte queste recensioni così positive e anche simpatiche sullo spettacolo!!!! Smile

....Ale puoi essere più che soddisfatto....non è facile di questi tempi riempire i teatri...grandi e soprattutto con biglietti che costano tanto!!!
...ma tu vali un sacrificio!!! Smile
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margherita79



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MessaggioInviato: Dom Feb 08, 2015 10:28    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Giuly oggi seguiremo la trasmissione e faremo un grande in bocca al lupo al nostro dolcissimo Ale
Un abbraccio e buona domenica
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margherita79
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Feb 08, 2015 16:38    Oggetto: DON GIOVANNI - dal 3 al 15/02/2015 - Teatro Nuovo di MILANO Rispondi citando



ha scritto:


LA PROVINCIA di Como - Spettacoli pag. 57 - 4 febbraio 2015





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