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LA', DOVE SFIORI IL MISTERO
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Autore Messaggio
PattyRose



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MessaggioInviato: Ven Gen 07, 2005 02:48    Oggetto: LA', DOVE SFIORI IL MISTERO Rispondi citando


Amici del Forum, che ne dite di comunicarci in questo topic : "LA’, DOVE SFIORI IL MISTERO" esperienze forti, eventi, incontri con persone particolari, gesti concreti, sensazioni, luoghi che ci ricordano qualcosa o qualcuno, sogni… in breve, tutto ciò che in qualche modo ha dato una nuova direzione alla nostra esistenza facendoci fare un passo più avanti, “Migliorandoci”. Del resto questo Forum ha inizio dal mistero di “Rivombrosa”. Chi poteva immaginare un anno fa che dallo sguardo luminoso di Alessandro che con energia ci ha incollate allo schermo (cosa che io personalmente non faccio perché non seguo la Fiction e non sapevo neppure chi fosse, fino a quel momento, Alessandro Preziosi) sarebbe venuto alla luce l'idea di “UN BUCO NEL MURO” ?
Il mistero è il fascino dell’esistenza, quel qualcosa che improvvisamente appare all’orizzonte e ci aiuta a diventare ciò che desideriamo essere. “Mostrati come desideri essere. Agisci come scegli di agire. Pensa come vuoi pensare. Parla come vuoi parlare. Persegui gli scopi che desideri raggiungere. Vivi in armonia con le verità che senti tue” .
Inizio io col comunicarvi una mia esperienza. Aspetto le vostre…tutti abbiamo qualcosa di misterioso da comunicare e non possiamo tenere tutto per noi. “Miglioriamoci”



LA MIA ESPERIENZA OLTRE IL CONFINE

Spesso, per il carattere indipendente, inquieto, amante della solitudine edificante, mi trovo ad incontrare il mio lato d’ombra che non provo mai a sfuggire ma ad affrontare con decisione anche se “le fiabe ci raccontano che in questa lotta si tratta sempre di vita e di morte”. In questi momenti di sfida con me stessa, di lotta interiore , l’oscurità si fa strada con prepotenza, tutto entra nel vortice dei perché.
Agosto di qualche anno fa, questa è la mia condizione, una delle tante. Improvvisamente lo squillo del telefono, l’invito di una persona conosciuta da poco, così una notte d’estate, in apparenza normale, riserva un’esperienza molto rischiosa, ma non casuale (perché non credo nella casualità) che diviene energia per una nuova vita. Al rientro, verso le prime ore del mattino, per una folle corsa tra le note di una musica che avanza nel cuore della notte, l’auto sulla quale sono trasportata sbanda e si schianta frontalmente con un’altra auto che procede in senso contrario. Uno schianto orribile, un groviglio di lamiere, tutto in un attimo precipita nel silenzio e nel buio più profondo.
Riporto, per farsi un’idea, le parole dell’articolo uscito su un quotidiano : “(…) al momento dell’arrivo dei soccorritori la scena era di un incidente molto serio, con morti incastrati tra le lamiere…. ”.
Quasi di riflesso percepisco, prima di perdere coscienza, la precarietà della vita e come tutto, al di là dei nostri progetti, delle nostre ansie per il futuro, può sottrarsi e far cambiare scena improvvisamente. Solo adesso ho compreso il vero e sapiente significato del vivere “l’attimo presente”. La mia vita vissuta mi è passata in un attimo davanti agli occhi con una velocità indescrivibile e l’unico rimpianto che ho percepito, in questi brevissimi ma intensissimi attimi, è stato per l’Amore che avrei potuto donare di più alla mia famiglia e al prossimo. Stavo per andar via con conti in sospeso.
Dio, che fino a quel momento sentivo lontano e irraggiungibile, è imprevedibile e non sbaglia mai. E’ stato necessario superare il confine per sentire quello che ho sempre cercato di sentire, cioè la consapevolezza della Sua presenza. Proprio nella mancanza di coscienza ho percepito che Lui è sempre presente e noi non siamo mai soli .
Dopo lo schianto sono precipitata in quella che ho definito dimensione vuota e buia, metafisica, sospesa al di là di tutto ciò che è materiale, di tutto ciò che è dimostrabile razionalmente. E’ stato come sollevarsi in volo, un non sentire nulla a parte uno stato di sospensione in una dimensione misteriosa in cui stavo bene. Non ho mai chiesto al Neurologo e non voglio saperlo per quanto tempo sono stata, per il tremendo trauma cranico riportato, fuori della realtà provvisoria che ci circonda; stavo bene questo mi è bastato per non temere più il confine. Poi il ritorno. Improvvisamente una luce intensa, luminosissima e contemporaneamente sono stata “strappata” dalla presa fortissima di una mano misteriosa, è stato come attraversare un tunnel, rinascere nuovamente alla vita, con una velocità incredibile. La luce intensa si allontanava sempre più.
Devo a quest’esperienza in cui, ora mi rendo conto, ho superato il confine tra la vita e la morte, la risposta a tanti miei dubbi. Ormai sono certa che esiste una dimensione che diviene reale solo nel momento in cui si supera il confine e si fa esperienza di questo mistero, impossibile da dimostrare diversamente, è necessario entrarci, farne esperienza.
Dio spesso si manifesta in modi strani, quasi di riflesso, ma esiste davvero e non ci lascia mai soli. Siamo sempre noi, gonfi del nostro orgoglio, della nostra arroganza, del nostro voler razionalizzare ciò che la sola e limitata ragione umana non può contenere, l’ostacolo alla manifestazione della Sua semplicità infantile.
Bisogna allontanarsi da tutto quello che sembra indispensabile, perdere quei sostegni che danno un’apparente serenità al nostro cuore. Per essere veramente liberi dal proprio io spesso occorre che Dio, che ci ama immensamente, distrugga qualcosa.
Da quel ritorno la mia esistenza è cambiata completamente, in meglio naturalmente. Ho percepito che siamo anime in cammino verso l’eternità e che la vita è un attimo speciale ed unico da non sprecare egoisticamente ma da dedicare agli altri. Con la gioia della speranza e i piedi ben saldi sulla terra, ho iniziato a saldare i miei conti, nonostante la debolezza umana sia immensa. La forza e la certezza di quella luce misteriosa rimasta dentro cerco di comunicarla nelle piccole cose, attraverso gesti concreti di Amore incondizionato. In questo cammino mi ha colpito "particolarmente" la verità di Alessandro ed ora anche la nostra: "MIGLIORIAMOCI".
“Vedi, io sono un’anima che passa per questo mondo. Ho visto tante cose belle e buone e sono sempre stata attratta solo da quelle. Un giorno (indefinito giorno) ho visto una luce. Mi parve più bella delle altre cose belle e la seguii. Mi accorsi che era la Verità".

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L'ultima modifica di PattyRose il Sab Gen 21, 2006 16:55, modificato 2 volte
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chicchi



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MessaggioInviato: Ven Gen 07, 2005 21:51    Oggetto: là dove fiorì il mistero Rispondi citando


E' bello questo nuovo topic"La' dove fiorì il mistero", il mistero esiste, ci affascina e ci mette anche paura perché non lo capiamo; incoraggiata appunto dal nuovo topic di PattyRose desidero raccontarvi quanto mi é successo. Ho perso il mio Papa' ventitre anni fa: era un uomo buono, dolce, proteso verso gli altri, e dopo tanti anni dalla sua morte ho saputo da diverse persone del bene che Lui ha fatto e del quale non ha mai parlato: questa é lagrande dote che mi ha lasciato: é un bene prezioso per me. Perché vi dico questo del mio Papà? Perché circa tre anni fa, la mia famiglia era ancora molto unita, come lui l'aveva lasciata, ma purtroppo sono successe due cose non belle che hanno tolto tutta l'armonia che esisteva prima; mia sorella Chiara, sposata da venti anni e con tre bambine, la piccola allora aveva solo 5 anni, é stata lasciata dal marito per un'altra donna; Rosaria, altra mia sorella, presa dall'ingordigia dell'eredità lasciata dal mio Papà, ma caspita , c'é ancora mamma, ci ha intentato causa ed ha abbandonato mamma dicendole di scordarla come figlia; che tristezza quando si pensa che si é figli di stessi genitori, che i tuoi genitori non hanno fatto favoritismi verso quel figlio o l'altro: eppure succede: Insomma, una sera ero in cucina da sola ed ero triste pensando a tutto questo e pregavo il mio Papà perché non ci abbandonasse mai e perché ci aiutasse ad affrontare tutto quanto era capitato; all'improvviso mi sono sentita attratta da una luce luminosa e girandomi verso quella luce ho visto il mio Papà: non ho avuto paura, no, perché mi sorrideva come era solito fare lui, quasi in modo scanzonato: é stato un attimo e più nulla. Sono sicura che lui mi abbia voluto rassicurare:sò che c'é, sò, ne sono convinta che le persone a noi care ci stanno vicine, perché non può finire tutto qui, c'é una realtà che spesso e volentieri non vogliamo o non riusciamo a percepire perché troppo impegnati spesso a rincorrere cose futili; cerchiamo ogni tanto a rallentare la nostra corsa e a fare della nostra vita un dono speciale agli altri.

Con affetto

Chicchi

P.S. scusate degli errori, ma ho scritto col cuore e di getto quello che sentivo dentro e "MIGLIORIAMOCI" sempre!!!!!!!!!!!!
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PattyRose



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MessaggioInviato: Sab Gen 08, 2005 06:32    Oggetto: Rispondi citando


Chicchi sono contenta per quello che hai detto perchè capisco che si tratta di argomenti "non facili da raccontare". Ho esitato ad aprire il topic per ovvie ragioni... ma l'ho fatto perchè certe esperienze non si possono tenere per sè, vanno comunicate.
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PattyRose



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MessaggioInviato: Sab Gen 08, 2005 06:34    Oggetto: Rispondi citando


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Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused
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L'ultima modifica di PattyRose il Ven Gen 28, 2005 16:33, modificato 1 volta
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PattyRose



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MessaggioInviato: Dom Gen 09, 2005 23:55    Oggetto: Rispondi citando


MISTERI Razz MISTERI Evil or Very Mad MISTERI Wink MISTERI Exclamation
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L'ultima modifica di PattyRose il Ven Gen 28, 2005 16:35, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Dom Gen 09, 2005 23:59    Oggetto: REALE O IMMAGINARIO Rispondi citando


REALE O IMMAGINARIO

“Marianne Williamson, nel suo libro Ritorno all’Amore, vi fa riferimento: Avalon, al di là della nebbia. Solo chi credeva nella sua esistenza la poteva vedere.
Pare che vi fu un’epoca in cui le porte fra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano, come per incanto, al volere del viaggiatore.

Di là dell’ingannevole regno di ciò che noi consideriamo reale si schiudono allora luoghi segreti e incantati, siti arcani che sfuggono alle leggi della natura e al dominio del tempo.
Sembra tuttavia e ne facciamo l’esperienza che il passare “da una parta all’altra”, dall’irreale al reale sia diventato sempre più difficile. Forse “è diventato” non è la parola giusta: pare essersi fatto più difficile.

Reale e immaginario sono entrati in netto contrasto, hanno preso a scontrarsi come due opposte visioni del mondo ed è stato un bene. Questo perché immaginario è tutto quello che noi consideriamo realtà mentre questa pseudo-realtà è del tutto inesistente.
E questo è l’autentico significato dell’”essere nel mondo ma non del mondo”.
Riusciremo, come ce lo suggerisce Paolo, a vedere il Tutto non più confusamente come in uno specchio antico ma a contemplare, a viso scoperto la gloria del Signore, rispecchiandola?
La Scrittura parla di un segreto che ci è stato rivelato da tempo ma che molti ignorano. Siamo noi, mente di Cristo, con il nostro pensiero, a creare giorno per giorno, il mondo che ci circonda”.


(Fred Ladenius - Apri gli occhi guarda la realtà – Ci sono gli angeli in giardino - In ogni momento della giornata qualcuno ti è vicino. Incontralo anche tu! , Ed. Piemme)

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PattyRose



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MessaggioInviato: Mar Gen 11, 2005 00:01    Oggetto: Rispondi citando


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L'ultima modifica di PattyRose il Ven Gen 28, 2005 16:31, modificato 1 volta
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PattyRose



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MessaggioInviato: Mer Gen 12, 2005 00:59    Oggetto: ANGELI IN GIARDINO Rispondi citando


ANGELI IN GIARDINO

Non me lo sarei mai immaginato che tutti gli angeli della Svizzera di lingua italiana si sarebbero dati convegno, proprio nel mio giardino prospiciente il lago Ceresio, non lungi dalla frontiera dove Fogazzaro scrisse Piccolo Mondo Antico e Il Santo.
Comodamente adagiato sulla mia sedia a sdraio stavo preparando la scaletta di un programma televisivo che dovevo condurre per Tele Montecarlo. Come sempre, lontani come siamo dalla strada cantonale, il silenzio regnava ma, all’improvviso, quel silenzio divenne totale, trasparente. Non si udiva più il cinguettio degli uccelli o lo sciabordare delle acque del lago solcate dai battelli che congiungono Lugano a Campione e a Porlezza. Fu in quel momento che avvertii una ventata fresca, come se qualcuno avesse socchiuso la porta di un grande frigorifero.
Distolsi lo sguardo dal manoscritto che stavo redigendo e, guardando intorno, vidi, là nel giardino, seduti sul muretto, adagiati sull’erba, in piedi fra gli alberi o intenti ad abbeverarsi alla fontanella, tutta una schiera di esseri dall’aspetto gentile e sorridente. La mia prima reazione fu che, a ragion di logica, altro non potevano essere che angeli.

Mi chiederete adesso se erano provvisti di ali, se indossavano tuniche bianche e devo rispondervi che non lo so. So soltanto che nel vero senso della parola, erano creature che emanavano luce, potenza e dolcezza. E siccome voglio prepararvi al vostro prossimo incontro con i messaggeri divini tengo a specificare che non erano soltanto luminosi, potenti e dolci d’aspetto: erano luce, potenza e dolcezza.
Uno di essi mi rivolse la parola:” Sono l’angelo del Ticino e mi è stato affidato l’incarico di proteggere questo cantone e con me sono gli angeli di tutte le nostre città e di tutti i nostri paesi e villaggi”. Me ne indicò alcuni:”Ecco, quello è l’angelo di Bellinzona, quello è l’angelo di Calpiogna. Quelli che vedi sdraiati sull’erba sono gli angeli di Bodio, di Ascona, di Maggia e di Novaggio”.
Gli chiesi perché mai fossero venuti proprio qui, nel giardino della mia dimora. “Perché Mandria è per noi un punto d’incontro da sempre”.
Non mi furono rivelati segreti eclatanti, soltanto indicazioni che, pur essendo riservate, traspaiano da alcune mie successive asserzioni e da certi miei scritti.


(Fred Ladenius - Apri gli occhi guarda la realtà – Ci sono gli angeli in giardino – In ogni momento della giornata qualcuno ti è vicino. Incontralo anche tu! Ed Piemme)
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MessaggioInviato: Mer Gen 12, 2005 01:00    Oggetto: Rispondi citando


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L'ultima modifica di PattyRose il Ven Gen 28, 2005 16:30, modificato 1 volta
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PattyRose



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MessaggioInviato: Sab Gen 22, 2005 17:47    Oggetto: Misteri Rispondi citando


La collina di Glastonbury, che si erge sulle uniformi pianure dei Somerset Levels, è uno dei luoghi più misteriosi d’Inghilterra. Questo luogo, dove sorge uno dei primi edifici cristiani del Paese, è teatro di tradizioni e leggende, miti e fantastiche avventure. Questa vivace cittadina di campagna attrae visitatori di ogni genere. I romantici vi sono richiamati dalla leggenda di re Artù, i pellegrini dalla sua antica eredità cristiana, i mistici vi accorsero alla ricerca del Santo Graal, e gli astrologi subiscono il richiamo dello zodiaco che, a quanto si dice, è tracciato in quei paesaggi.

Forse il più antico mistero di Glastonbury è quello relativo al corpo di re Artù. I suoi resti giacciono veramente nel suolo dell’abbazia? Benché i monaci asseriscano di averli ritrovati, insieme a quelli della moglie Ginevra, nel 1190, si nutrono molti dubbi sull’attendibilità della vicenda: testimonianze recenti sembrerebbero piuttosto indicare che il sovrano fu inumato nei pressi di Bridgend, nel Galles meridionale. Al termine della sua ultima battaglia a Camlann, Artù fu trasportato morente nella mitica isola di Avalon. Il re ordinò a Sir Bedivere di disfarsi della sua magica spada Excalibur. Quando il cavaliere la gettò in un lago, dalle acque emerse una mano che la afferrò. Questo fu l’esatto luogo dove si svolse questo strano episodio? La tradizione popolare lo identifica con lo stagno, in seguito prosciugato, di Pomparles Bridge, nei pressi di Glastonbury.
La tomba fu scoperta dopo che un bardo gallese ebbe rivelato il segreto della sepoltura di re Enrico II. Il monarca ne informò l’abate di Glastonbury e, durante la ricostruzione del monastero dopo l’incendio del 1184, i monaci andarono in cerca del sepolcro. A circa 2 m di profondità trovarono una lastra di pietra e una croce di piombo recanti l’iscrizione “Hic iacet sepultus inclitus rex Arturius in Insula Avalonia” (qui giace sepolto il rinomato re Artù nell’Isola di Avalon). Circa 2,7 m al di sotto della lastra era deposta una bara ricavata da un tronco d’albero, contenente le ossa di un uomo alto 2,4 m, dal cranio danneggiato, nonché ossa più piccole identificate come quelle di Ginevra, in base ad alcuni resti di capelli ingialliti rinvenuti con esse. L’archeologo Ralegh Radford confermò, nel 1962, che quello scoperto era effettivamente un sepolcro, ma aggiunse che non aveva modo di dimostrare a chi appartenesse. Il punto oggi contrassegnato come Tomba di re Artù è in realtà quello in cui le ossa furono risotterrate nel 1278, in una tomba di marmo nero posta davanti all’altare maggiore. La sepoltura originaria non reca indicazioni e si trova a 15 m di distanza dalla porta sud della Cappella della Madonna.

Ai piedi della collina di Glastonbury si trova un antico pozzo, le cui acque sorgive imitano con il loro suono il battito di un cuore. Inoltre, contenendo ossido di ferro, hanno una colorazione rossa; per questo il pozzo è detto anche Fonte del Sangue. Ma il suo nome più famoso è Chalice Well, poiché, secondo la tradizione, l’inestimabile Santo Graal venne nascosto proprio qui: era il calice da cui Gesù bevve durante l’ultima cena, trasportato in Inghilterra da Giuseppe di Arimatea. Si favoleggiava che il Graal avesse poteri miracolosi e dopo la sua scomparsa molti cavalieri della Tavola Rotonda lo cercarono invano. La leggenda di Glastonbury poggiano forse su fatti assai vaghi, ma hanno permeato tutta la zona di un’aura di mistero avvertibile in pochissimi altri luoghi. Il cronista del XII secolo Guglielmo di Malmesbury scrisse dell’Abbazia di Glastonbury che “emetteva fin dalle fondamenta un riflesso della santità dei cieli e la trasmetteva a tutto il paese…”. A dispetto dei cambiamenti avvenuti nei secoli Glastonbury resta tuttora “un santuario celesta sulla Terra”.


(Atlante dei Luoghi Misteriosi, De Agostini)

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MessaggioInviato: Sab Gen 22, 2005 17:50    Oggetto: Misteri Rispondi citando


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L'ultima modifica di PattyRose il Ven Gen 28, 2005 16:28, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mer Gen 26, 2005 18:27    Oggetto: Misteri Rispondi citando


VERSO LE PIANURE NEBBIOSE

Una strada s'apre davanti ad ognuno,
anzi, più strade ed una.
L'anima eccelsa sale la via alta
e il passo incerto della meschina
percorre la via bassa;
fra l'una e l'altra le nebbiose piane
ove trascina i passi
avanti e indietro il resto degli umani.
Ma per ciascuno
s'apron due vie: in alto l'una
e l'altra in basso;
decide ognuno dove
avviare la sua anima.

(John Oxenham)

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PattyRose



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MessaggioInviato: Mer Gen 26, 2005 18:30    Oggetto: Misteri Rispondi citando


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MessaggioInviato: Ven Gen 28, 2005 16:26    Oggetto: Misteri Rispondi citando


IL MISTERO DI DIO

E’ forse questo il mistero di cui più gravemente s’impone la meditazione agli uomini d’oggi.
L’universo nel quale noi siamo chiamati a vivere apre, davanti ai nostri occhi abbagliati, tali prospettive, e sembra talmente disposto ad arrendersi a poco a poco alle nostre ricerche che sembra ridursi notevolmente il posto riservato a Dio.
Viene da domandarsi , in certi momenti che uomini che si dicono cristiani siano ancora religiosi; se il Cristo, al quale vogliamo restare fedeli, è per essi il Signore.
Chi è Dio? Questo è veramente il problema di oggi. Chi è per noi? E’ la domanda alla quale nessuna coscienza onesta e leale può sfuggire.
Ritrovare Dio è trovare il senso d’una Causa prima e d’un Fine ultimo, d’una sorgente che ha tutto l’essere, d’un termine che è tutto il Bene.
Presenza d’un Essere presso il quale, ad ogni istante, il nostro essere viene ad attingere il suo essere, come il ruscello alla sua sorgente, come il riflesso al sole. Aspirazione attuale d’un Bene al quale ogni bene domanda, in ciascun istante, di meritare il suo nome. E’ questo che dona alla Fede in Dio il suo contenuto.
Dio svanisce allorché si pensa poter, anche per un istante, farne a meno nell’essere o nell’agire; quando si pensa di poterlo dimenticare in qualche amore.
Ci sono voluti secoli, e la lezione infinita delle parole e degli interventi di Dio presso il suo popolo, perché potesse far presa, nella coscienza e nel cuore degli uomini, questa pienezza di luce dalla quale le apparenze cercano sempre di strappare l’uomo.
Quando è venuto Gesù, il popolo giudaico sapeva ciò che era Dio
Noi siamo in procinto di dimenticarlo.
Bisogna reimparare Dio.
Reimparare ad avere bisogno di Lui, a non bastare a noi stessi.
Reimparare ad amarLo ed, in un certo senso, ad amar Lui solo, poiché ogni amore che non è un mezzo d’amarLo è una infedeltà.
Reimparare una dipendenza che non può non essere che totale. Totale, non come un amore creato, che non diviene totale se non divenendo tirannico; ma totale come una sorgente, da cui tutto viene e a cui tutto ritorna, che dona la vita e che insegna ad amare.
Questo è il mistero più affascinante per l’uomo, il mistero che aiuta l’uomo a diventare quello che è.

(G. M. Garrone – Arcivescovo di Tolosa)

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PattyRose



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MessaggioInviato: Lun Gen 31, 2005 16:50    Oggetto: Misteri Rispondi citando


"CI SONO PIU' COSE IN CIELO E IN TERRA DI QUELLE CHE LA VOSTRA IMMAGINAZIONE POSSA CONCEPIRE".

(W. Shakespeare)

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