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SAN FRANCESCO D'ASSISI: UN CUORE SEMPLICE ED UMILE
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PattyRose



Registrato: 16/12/04 18:33
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Residenza: Valle Santa

MessaggioInviato: Mer Feb 21, 2007 11:11    Oggetto: Rispondi citando


Le quaresime di San Francesco


Il digiuno era per il Santo uno strumento di conversione. Oggi si tende a pensare che il digiuno fisico non sia importante e che conti solo il suo significato spirituale. Non è vero. Solo digiunando concretamente, se ne può capire il valore spirituale.
Ritorna ogni anno il tempo di quaresima, e può essere utile chiedere all'esempio di Francesco d'Assisi qualche suggerimento per vivere bene questo periodo.

Le Regole di Francesco ci mostrano il suo impegno di osservare alcune quaresime: oltre alla Quaresima vera e propria ed al periodo dell'Avvento, Francesco riteneva utile per sé e anche per i suoi fratelli sottolineare altri tempi durante l'anno. Così, nella Regola, si trova l'invito a osservare anche la Quaresima "benedetta", che va dall'Epifania all'inizio della Quaresima vera e propria, della quale Francesco dice: «coloro che volontariamente la digiunano siano benedetti dal Signore, e coloro che non vogliono non vi siano obbligati».

Ma oltre ai riferimenti che troviamo nella Regola, anche le antiche biografie di Francesco ci documentano che egli usava vivere come tempo speciale anche altri periodi dell'anno. Uno di questi periodi è quello della quaresima di San Michele, che andava dall'Assunzione al 29 settembre: è forse il più noto anche perché Francesco ricevette le stimmate proprio mentre stava facendo questa quaresima alla Verna.

Probabilmente non tutti gli anni Francesco faceva tutte queste quaresime facoltative di cui parlano i biografi, possiamo tuttavia affermare che dai racconti biografici emerge chiaramente il suo impegno di vivere in maniera speciale alcuni periodi dell'anno.

Per Francesco, si trattava di tempi segnati fondamentalmente dal digiuno e da una più intensa preghiera. Di questi due elementi caratteristici voglio ora esaminare la pratica del digiuno e il suo significato, il racconto un po' leggendario dei Fioretti racconta, ad esempio, della quaresima passata da Francesco sull'isola del Lago Trasimeno, durante la quale egli avrebbe mangiato solo mezzo pane. Ma è certo che, a parte queste pie esagerazioni, il digiuno era vissuto, da Francesco come da tutta l'antica tradizione cristiana, come uno strumento significativo di conversione. Anche noi cristiani oggi siamo invitati a riconsiderare il senso del digiuno: stiamo attenti che certe affermazioni facilmente diffuse, per cui il digiuno fisico non sarebbe importante rischiano di farci perdere un'occasione importante di esperienza cristiana.

Il digiuno fisico (cioè qualche astensione dal cibo) ha un suo valore che non vale la pena di perdere; l'esempio di Francesco ci mostra che è solo passando attraverso una pratica concreta (ad esempio, saltare un pasto) che si può cogliere il suo significato spirituale.

Certamente, il senso del digiuno non è quello materiale del saltare il pasto, ma è quello della conversione; eppure, per arrivare a quel significato spirituale bisognerà passare, almeno un poco, attraverso una pratica concreta.

In molti episodi della sua vita, Francesco ci mostra che è solo mettendo in pratica la parola del Signore che si giunge ad un comprensione più vera della parola stessa: si pensi all'ascolto del Vangelo alla Porziuncola. Di fronte alla parola di Gesù, Francesco la mette in pratica cambiando il suo vestito, gettando i calzari, rinunciando alla cintura. È evidente che il senso "spirituale" di quel brano evangelico non era quello di indicare un nuovo modo di vestire, ma è altrettanto vero che Francesco ha bisogno di mettere in pratica subito, in quel modo concreto, la parola ascoltata, per giungere poi ad una comprensione più profonda e spirituale.

La tradizione cristiana, inoltre, collega il digiuno alla preghiera e all'elemosina: e l'esperienza insegna che dopo aver digiunato è più facile pregare, e che il frutto del mio digiuno può essere destinato ai bisogni dei fratelli. Chi ama le missioni si sentirà sollecitato a condividere nel digiuno la condizione di tanti fratelli, che sono costretti dalla vita a non mangiare, e a destinare loro il frutto del proprio digiuno. Buona quaresima, dunque, e buon digiuno a tutti!


Fra Cesare Vaiani

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PattyRose



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MessaggioInviato: Ven Mar 23, 2007 10:01    Oggetto: Rispondi citando


Messaggio Francescano del giorno
Pensieri francescani


Oggi si ricorda il BEATO MARCO DA MONTEGALLO
Sacerdote del Primo Ordine (1425 – 1496)
Gregorio XVI, il 20 settembre 1839, ne approvo' il culto

«Con Te, Gesu', La luce e' entrata nella nostra vita!
Anche se talvolta la notte impone su di noi il suo coperchio di opacita', crediamo che, davanti a noi, cammini Tu, ferendoTi, per liberarci un passaggio verso il sole.
Con Te, Gesu', la gioia, come una primavera, sveglia in noi la sua esplosione!
Anche se talvolta ci perdiamo nella tristezza e se i fardelli ci inaridiscono, crediamo che Tu rianimi la sorgente in ognuno dei nostri rami morti!
Con Te, Gesu', la speranza in noi si e' aggrappata!
Anche se talvolta ci trasciniamo nella polvere e anche se sostiamo, crediamo che Tu susciti in noi la parola creatrice capace di rinnovarci.
In noi, Gesu', con abbondanza Tu dispieghi la tenerezza del Padre e il soffio dello Spirito degli inizi!
Come non cantare?».

«Signore, fai che oggi io sappia giudicare tutte le cose con un giudizio equo, secondo il Tuo pensiero; che io sappia riconoscere tutti quelli che mi mandi, e non limitare la mia fede al conformismo e ai segni esteriori.
Concedimi il coraggio di essere Tuo testimone, per mezzo della parola e del compimento del bene.
Resta con me, e non permettere che io mi allontani da Te».

PROPOSITO
In questo, come in tutti i venerdi' di Quaresima, la comunita' cristiana, di cui siamo membri, si impegna nell'astinenza dalla carne. Facciamo nostro questo impegno e colleghiamolo a un gesto di autentica solidarieta' con i poveri.


Tratto da Sacro Convento di Assisi

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nanà



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MessaggioInviato: Sab Mar 24, 2007 22:49    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Ha detto:"Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile."


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PattyRose



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MessaggioInviato: Mar Mar 27, 2007 09:38    Oggetto: Rispondi citando


Pensieri francescani


Oggi si ricorda il BEATO GIACOMO TCHAO
Martire cinese, domestico dei Missionari francescani (+ 1900)
Fu beatificato da Pio XII il 24 novembre 1946

«Sentiamo, Signore, sentiamo piangere la terra sotto i ripetuti saccheggi mentre si copre di acque morte, di deserti e di corrosione.
Sentiamo, Signore, sentiamo gli uomini gridare verso di noi e verso il cielo, svuotati dalla fame, schiacciati dai debiti, esclusi dal lavoro, sottoposti all'arroganza, senza documenti e senza casa, dilaniati dalla guerra, alla deriva nella depressione, condannati alla malattia, chiusi in celle putride, perseguitati per la loro fede, erranti nella solitudine, rifiutati per la loro origine, terrorizzati dall'odio. Eccoci, Signore, ne' santi ne' eroi, ma tremanti di umanità, eccoci, nel posto che occupiamo, con il nostro proprio compito, con l'audacia che deriva dalla fede sollecitata dallo Spirito, per lottare con Te contro il male che devasta la terra e gli umani!».

«Signore Gesu', Tu chiami noi tutti a Te.
Fa' che sentiamo la forza del Tuo nome.
Come Mose' nel deserto innalzò su un'asta un serpente di bronzo, allo stesso modo era necessario che il Figlio dell'uomo fosse scacciato dalla terra, perche' chi crede in Lui possa avere la Vita Eterna.
Concedici, Signore, la vita Eterna, in conformità alla nostra FEDE e alla Tua infinita misericordia».

PROPOSITO
Non possiamo ignorare i conflitti o fuggire di fronte a essi.
Li assumiamo con gli stessi atteggiamenti di Gesù.

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PattyRose



Registrato: 16/12/04 18:33
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2007 09:36    Oggetto: Rispondi citando


Pensieri francescani

Oggi si ricorda SAN PIETRO REGALATO
Sacerdote del Primo Ordine (1390 – 1456)
Fu canonizzato da Benedetto XIV il 29 giugno 1746

«Ascolterai, Signore, il grido che sale dalla nostra angoscia?
Siamo sottoposti alle convulsioni della guerra e delle abominazioni.
Siamo induriti sotto i colpi della fame e dell'abbandono.
Siamo ingabbiati nella colpevolezza del male che abbiamo compiuto.
Siamo considerati meno di niente dietro le sbarre delle nostre prigioni. Siamo crocifissi nel letto delle nostre sofferenze!
Piangiamo notte e giorno, perche' siamo soli, perche' non c'e' piu' amore, perche' la morte ha esteso il suo deserto.
Siamo caduti nel fallimento, una volta, due volte, senza fermarci, e siamo stanchi di sfiorare, sempre, il risultato!
Gridiamo, preghiamo, Signore, non dimenticarci!
Irriducibilmente Ti restiamo aggrappati, perche', ci crediamo con tutto il nostro es! sere, siamo nati dal Tuo amore, la Tua tenerezza irriga la nostra vita e scorre nel nostro sangue!».

«Noi crediamo in Te, Signore Gesu', che sei venuto dal Padre per mostrarci il Suo amore.
Dio ha tanto amato il mondo, che ha mandato il Suo unico Figlio a salvarlo.
Gesu', noi crediamo che tutto quello che Tu hai fatto e detto aveva per scopo la nostra salvezza.
Padre, sii onorato per l'opera di Tuo Figlio, che ci fai conoscere per mezzo dello Spirito Santo».

PROPOSITO
Entro in una chiesa e mi siedo davanti al crocifisso. Lo contemplo in silenzio.
Se posso condivido poi questa esperienza con la famiglia o con altre persone.

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PattyRose



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MessaggioInviato: Sab Mar 31, 2007 09:51    Oggetto: Rispondi citando


Pensieri francescani

Oggi si ricorda il BEATO PATRIZIO TONG
Martire cinese, seminarista del Terzo Ordine (1882 – 1900)
Fu beatificato da Pio XII il 24 novembre 1946

«Gesu' e' il nostro Pane, che nutre il desiderio della terra.
Gesu' e' la nostra Sorgente, che soddisfa le nostre fami e le nostre seti. Gesu' e' la nostra Luce, che avanza fin nel profondo dei nostri vicoli ciechi.
Gesu' e' la nostra Porta aperta sulle braccia spalancate del Padre, che e' nei cieli.
Gesu' e' il nostro Pastore, che ci raduna dal nostro peregrinare.
Gesu' e' la nostra Strada tracciata fino alla pienezza dell'amore.
Gesu' e' nostro Fratello, che rimane con noi attraverso i nostri tramonti fino al sole del mattino.
Gesu' e' nostro Dio e noi crediamo in Lui!».

«Signore Gesu', rafforza la nostra fede, nel momento in cui entriamo con Te nel Mistero pasquale.
Fa' che non ci scandalizziamo della Croce.
Tutti i nostri sforzi mirino alla stessa direzione, perche' i figli di Dio siano riuniti.
Signore, concedici questa grazia, affinche' possiamo invitarTi, con cuore accogliente, a vivere con noi la festa della Risurrezione».

PROPOSITO
Domani, DOMENICA DELLE PALME, Gesu' entra in Gerusalemme per dare compimento al Mistero della Sua Morte e Risurrezione.
Inizia la SETTIMANA SANTA, che ci condurra' alla PASQUA DEL SIGNORE, alla quale ci stiamo preparando con la preghiera, con la penitenza e con le opere di carita' fin dall'inizio della Quaresima.
Chiediamo la grazia di seguirLo fino alla Croce, per essere partecipi della Sua Risurrezione.

Mi impegno a vivere la SETTIMANA SANTA nell'atteggiamento del servizio e della disponibilita' gratuita, sull'esempio di Gesu' crocifisso.
Per essere in grado di mantenere questo impegno, partecipero' con grande raccoglimento e fede alla liturgia della DOMENICA DELLE PALME e del TRIDUO SACRO.

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nanà



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MessaggioInviato: Ven Ago 24, 2007 13:48    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Riflettiamo.

"Di che cosa devi aver paura? Di niente.
Chi devi temere? Nessuno. Perche?
Perchè chi è in unione con Dio
gode di tre grandissimi vantaggi:
onnipotenza senza potere,
ebrezza senza vino,
e vita senza morte."
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PattyRose



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MessaggioInviato: Ven Ago 24, 2007 15:37    Oggetto: Re: messaggio Rispondi citando


nanà ha scritto:
Riflettiamo.

"Di che cosa devi aver paura? Di niente.
Chi devi temere? Nessuno. Perche?
Perchè chi è in unione con Dio
gode di tre grandissimi vantaggi:
onnipotenza senza potere,
ebrezza senza vino,
e vita senza morte."



GRAZIE NANA' Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Wink

BACI Wink

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MessaggioInviato: Ven Ago 24, 2007 15:50    Oggetto: Rispondi citando


grazie nanà!
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"La bambina a scuola di danza potrà non diventare mai una ballerina professionista, ma la cortesia e la grazia così come la gioia del movimento, la toccheranno sempre.."
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PattyRose



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MessaggioInviato: Gio Set 27, 2007 16:54    Oggetto: Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Ott 04, 2007 15:35    Oggetto: Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Ott 04, 2007 21:54    Oggetto: messaggio Rispondi citando


La figura di San Francesco, e il suo operato, si contrappone alla concezzione utilitarista del mondo attuale, per cui le persone e le cose valgono solo in quanto servono.
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Rossana



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MessaggioInviato: Sab Ott 06, 2007 08:42    Oggetto: Rispondi citando


CARO FRANCESCO, LA MIA PREGHIERA IN OCCASIONE DELLA TUA FESTA ARRIVA CON UN PO' IN RITARDO...

TI PREGO PER TUTTI COLORO CHE PORTANO IL TUO NOME PERCHE' POSSANO RICEVERE IN DONO DAL SIGNORE LA TUA STESSA UMILTA', FORZA E CORAGGIO NEL SEGUIRLO...[

TI CHIEDO UNA PREGHIERA PER LA MIA MAMMA, SOSTIENILA SEMPRE E PROTEGGILA, SIA FISICAMENTE CHE SPIRITUALMENTE, PER TUTTI I MIEI CARI ED I MIEI AMICI, COME ANCHE PER ME...

GRAZIE

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Rossana



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MessaggioInviato: Sab Ott 06, 2007 08:43    Oggetto: Rispondi citando


VI INVITO ALLA VISIONE, DOMANI E LUNEDI', DELLA FICTION "CHIARA E FRANCESCO" SU RAI 1 IN PRIMA SERATA...
BUONA VISIONE!


"Chiara e Francesco

In onda domenica 7 e lunedì 8 ottobre 2007 in prima serata su Rai Uno

Chiara e Francesco è una miniserie in due puntate che fa parte della lunga tradizione dei progetti Lux Vide dedicati alle vite dei Santi. Ci si potrà domandare cosa spinge a riproporre al pubblico televisivo il racconto agiografico dei due Santi di Assisi quando già numerosi film, anche di pregevole valore, hanno già messo in scena questa storia. La risposta risiede semplicemente nell'attualità e nell'inesauribile ricchezza che l'esperienza francescana ci ha tramandato.

Innanzitutto Chiara e Francesco, come già il titolo rivela, è un progetto che ha l'ambizione di raccontare per la prima volta la storia sia di San Francesco che di Santa Chiara. Il racconto in parallelo dei loro percorsi spirituali mette in luce il prodigioso avvenimento della nascita di due vite straordinarie, che hanno cambiato la storia della Chiesa partendo dallo stesso piccolo paesino dell'Umbria.

Naturalmente, proprio per la loro contemporaneità, non si può pensare che la precoce santità di Chiara non abbia influito su Francesco e, viceversa, che la coraggiosa scelta di Francesco non abbia segnato la scelta vocazionale di Chiara. Per questo il racconto procede nell'alternanza tra le due vite, mostrando come Chiara e Francesco nei diversi momenti della loro vita abbiano contribuito ciascuno alla santità dell'altro, in un legame tutto incentrato nell'amore di Cristo. Lo spessore e il rilievo attribuito in questa miniserie alla figura di Chiara sono, dunque, assolutamente innovativi.

La Lux Vide si è avvalsa della preziosa collaborazione delle Clarisse che hanno assistito gli autori dal loro protomonastero di Assisi, guidandoli nel restituire nel modo più autentico possibile la figura e lo spirito di Santa Chiara.

Per quanto riguarda la figura di Francesco, è evidente che mai come in questi tempi il suo messaggio evangelico risulti attuale: l'attenzione agli ultimi, ai poveri e ai malati tocca da vicino il cuore di ognuno di noi. Anche in questo caso gli autori hanno goduto della consulenza di autorevoli esponenti dell'Ordine Francescano, affinché venisse restituito al pubblico il più autentico profilo storico e spirituale del santo di Assisi.

La parte più innovativa della miniserie è certamente il racconto del viaggio in Terra Santa - che Francesco intraprese nel 1219 - e del suo conseguente incontro con il sultano. Questo avvenimento - mai messo in scena nei film precedenti - occupa la parte centrale della seconda serata e mette in luce le straordinarie capacità di San Francesco nel dialogare con i nemici saraceni in tempo di crociata. La capacità del Poverello d'Assisi di "tendere la mano" verso l'altro può essere ancora di grande esempio per il pubblico televisivo, soprattutto in questo tempo in cui i rapporti tra le diverse religioni stanno attraversando un periodo segnato da ostacoli e complessità. Non a caso Assisi è diventato il centro mondiale dell'incontro interreligioso.

Un altro momento inedito e di grande forza lirica è l'episodio della creazione del primo presepe a Greccio. Questo piccolo paesino laziale è stato scelto da Francesco come scenario della prima rappresentazione della nascita di Gesù e quindi come luogo d'inizio di una tradizione popolare diffusa in tutto il mondo.

Chiara e Francesco è il racconto di due ragazzi che hanno intrapreso scelte radicali, animati entrambi da un Amore senza compromessi. Una storia universale capace di parlare al cuore di chi crede e di chi non crede."

DA: http://www.raifiction.rai.it/raifiction2006fiction/0,,2643,00.html

Cast artistico

Francesco Ettore Bassi
Chiara Mary Petruolo
Illuminato Gabriele Cirilli
Monaldo Ivano Marescotti
Papa Innocenzo Luigi Diberti
Ortolana Antonella Fattori
Padre Pietro Fabio Camilli
Favarone Vincent Riotta
Federico Ivan Franek
Vescovo Guido Roberto Nobile
Bernardo Fabrizio Bucci
Elia gnazio Oliva
Egidio Diego Casale
Ginepro Lorenzo De Angelis
Roberto Pier Paolo Lovino
Agnese Camilla Diana
Teresa Valentina D'Agostino
Balvina Arianna Ninchi
Caterina Eleonora Di Miele
Sultano Ahmed Hafiène

e con la partecipazione straordinaria di
Pietro di Bernardone Lando Buzzanca
Pica Angela Molina

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PattyRose



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Residenza: Valle Santa

MessaggioInviato: Dom Ott 07, 2007 17:34    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE ROSS!!!! Wink Wink Wink


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