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Medjugorje
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Autore Messaggio
Rossana



Registrato: 09/03/04 22:17
Messaggi: 7575
Residenza: Catania

MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 12:13    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE A TUTTE RAGAZZE!
CERCHERO' ANCHE IO DI DOCUMENTARMI, GRAZIE A VOI, UN PO' MEGLIO SULL'ARGOMENTO.
SAPEVO COMUNQUE GIA' CHE PADRE LIVIO (DI RADIO MARIA) FOSSE UNO DEI SOSTENITORI, DA SEMPRE, DELLE APPARIZIONI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE, MENTRE LA CHIESA ANCORA NN SI PRUNUNCIA CHIARAMENTE...

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Registrato: 07/05/04 18:52
Messaggi: 3257
Residenza: provincia di Trapani

MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 16:27    Oggetto: Rispondi citando


LE COPPE DELL'IRA DIVINA - tratto dal libro "La donna e il drago" di Padre Livio Fanzaga



I dieci segreti di Medjugorje
Il grande interesse delle apparizioni di Medjugorje non riguarda soltanto lo straordinario evento che si è andato manifestando a partire dal lontano 1981, ma anche, e in misura crescente, il futuro immediato dell'intera umanità. La lunga permanenza della Regina della pace è in vista di un passaggio storico denso di pericoli mortali. I segreti che la Madonna ha rivelato ai veggenti riguardano avvenimenti prossimi di cui la nostra generazione sarà testimone. Si tratta di una prospettiva sul l'avvenire che, come non di rado accade nelle profezie, rischia di sollevare ansie e perplessità. La stessa Regina della pace è bene attenta a sollecitare le nostre energie sul cammino di conversione, senza nulla concedere all'umano desiderio di conoscere il futuro. Tuttavia comprendere il messaggio che la santa Vergine ci vuole trasmettere con la pedagogia dei segreti è fondamenta le La loro rivelazione infatti rappresenta in ultima istanza un grande dono della divina misericordia.

Va innanzi tutto detto che i segreti, nel significato di avvenimenti che riguardano il futuro della Chiesa e del mondo, non sono una novità delle apparizioni di Medjugorje, ma hanno un loro precedente di straordinario impatto storico nel segreto di Fatima. Il13 luglio del 1917 la Madonna ai tre bambini di Fatima aveva rivelato a grandi linee la drammatica Via Crucis della Chiesa e dell'umanità lungo il secolo ventesimo. Tutto ciò che aveva preannunciato si è poi puntualmente realizzato. I segreti di Medjugorje si collocano in questa luce, anche se la grande diversità in rapporto al segreto di Fatima sta nel fatto che ognuno li essi verrà rivelato prima che accada. La pedagogia mariana del segreto fa quindi parte di quel piano divino di salvezza che è incominciato a Fatima e che, attraverso Medjugorje, abbraccia l'immediato futuro.

Va inoltre sottolineato il fatto che l'anticipazione dell'avvenire, che è la sostanza dei segreti, fa parte del modo col quale Dio si rivela nella storia. Tutta la Sacra Scrittura è, a ben guardare, una grande profezia e lo è in modo speciale il suo libro conclusivo, l'Apocalisse, che getta la luce divina sull'ulti ma tappa della storia della salvezza, quella che va dalla prima alla seconda venuta di Gesù Cristo. Nel rivelare il futuro Dio manifesta la sua signoria sulla storia. Lui soltanto infatti può conoscere con certezza ciò che accadrà. La realizzazione dei segreti è un forte argomento di credibilità della fede, oltre che un aiuto che Dio offre in situazioni di grande difficoltà. In particolare i segreti di Medjugorje saranno una prova per la verità delle apparizioni e una manifestazione grandiosa della divina misericordia in vista dell'avvento del mondo nuovo della pace.

Il numero dei segreti dati dalla Regina della pace è rilevante. Dieci è un numero biblico, che richiama alla memoria le dieci piaghe d'Egitto. Si tratta però di un accostamento rischioso perché almeno uno di essi, il terzo, non è un «castigo », ma un segno divino di salvezza. Nel momento in cui viene scritto questo libro (maggio 2002) tre dei veggenti, quelli che non hanno più le apparizioni quotidiane ma annuali, affermano di aver già ricevuto dieci segreti. Gli altri tre invece, quelli che hanno ancora le apparizioni di ogni giorno, ne hanno ricevuto nove. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra loro non ne parlano. Si suppone tuttavia che i segreti siano uguali per tutti. Ma uno solo dei veggenti, Mirjana, ha ricevuto il compito dalla Madonna di rivelarli al mondo prima che accadano.

Si può dunque parlare di dieci segreti di Medjugorje. Essi riguardano un futuro non molto lontano, in quanto sarà Mirjana e un sacerdote da lei scelto a rivelarli. Si può ragionevolmente arguire che essi non incominceranno a realizzarsi se non dopo che saranno stati rivelati a tutti e sei i veggenti. Ciò che dei segreti si può sapere è così sintetizzato dalla veggente Mirjana: «Io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui dire i dieci segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicic. Io devo dire a lui dieci giorni prima che cosa succede e dove. Dobbiamo trascorrere sette giorni nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima lui dovrà dirlo a tutti. Lui non ha il diritto di scegliere: di dire o di non dire. Lui ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si vedrà che è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: “Non parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come Padre, non abbia paura di niente” ».

Alla domanda se i segreti riguardino la Chiesa o il mondo, Mirjana risponde: «Io non voglio essere così precisa, perché i segreti sono segreti. Dico solo che i segreti riguardano tutto il mondo ». Per quanto riguarda il terzo segreto tutti i veggenti lo conoscono e sono concordi nel descriverlo: «Ci sarà un segno sulla collina delle apparizioni — afferma Mirjana — come un dono per tutti noi, perché si veda che la Madonna è presente qui come nostra mamma. Sarà un segno bellissimo, che non si può fare con mani umane. E una realtà che rimane e che viene dal Signore».

Per quanto riguarda il settimo segreto Mirjana afferma: «Io ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una parte di quel segreto si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo pregare. Abbiamo pregato moltissimo e lei ha detto che è stata modificata una parte, ma che ora non si può più cambiare, perché è la volontà del Signore che si debba realizzare ». Mirjana sostiene con molta convinzione che ormai nessuno dei dieci segreti può essere mutato. Essi verranno annunciati al mondo tre giorni prima, quando il sacerdote dirà che cosa accadrà e dove si verificherà l'avvenimento. In Mirjana (come negli altri veggenti) c'è l'intima sicurezza, non sfiorata da nessun dubbio, che quanto la Madonna ha rivelato nei dieci segreti necessariamente si realizzerà.

A parte il terzo segreto che è un «segno » di straordinaria bellezza e il settimo, che in termini apocalittici si potrebbe chiamare «flagello» (Apocalisse 15, 1), non si conosce il contenuto degli altri segreti. Ipotizzarlo è sempre rischioso, come d'altra parte dimostrano le più disparate interpretazioni della terza parte del segreto di Fatima, prima che fosse resa nota. Alla domanda se gli altri segreti siano «negativi » Mirjana ha risposto: «Non posso dire nulla ». E tuttavia possibile, con una riflessione complessiva sulla presenza della Regina della pace e sull'insieme dei suoi messaggi, arrivare alla conclusione che l'insieme dei segreti riguardi proprio quel bene supremo della pace che oggi è a rischio, con grande pericolo per il futuro del mondo.

Colpisce nei veggenti di Medjugorje e in particolare in Mirjana, alla quale la Madonna ha affidato la grave responsabilità di rendere noti i segreti al mondo, l'atteggiamento di grande serenità. Siamo ben lontani da un certo clima di angoscia e di oppressione che caratterizza non poche supposte rivelazioni che prolificano nel sottobosco religioso. Infatti lo sbocco finale è pieno di luce e di speranza. Si tratta in ultima analisi di un passaggio di estremo pericolo del cammino umano, ma che condurrà al golfo di luce di un mondo abitato dalla pace. La Madonna stessa, nei suoi messaggi pubblici, non fa accenno ai segreti, anche se non tace i pericoli che ci stanno davanti, ma preferisce volgere lo sguardo oltre, al tempo di primavera verso il quale vuole condurre l'umanità.

Indubbiamente la Madre di Dio « non è venuta per farci paura>', come amano ripetere i veggenti. Lei ci sollecita alla conversione non con le minacce, ma con un appello di amore. Tuttavia il suo grido: «Vi supplico, convertitevi! », sta a indicare la serietà della situazione. L'ultimo decennio del secolo ha mostrato quanto proprio nei Balcani, dove la Madonna appare, la pace fosse in pericolo. All'inizio del nuovo millennio nuvole minacciose si sono addensate all'orizzonte. I mezzi di distruzione di massa rischiano di diventare protagonisti in un mondo attraversato dall'incredulità, dall'odio e dalla paura. Siamo forse giunti al momento drammatico in cui verranno versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio (cfr. Apocalisse 16, 1)? Potrebbe infatti esserci un flagello più terribile e più pericoloso per l'avvenire del mondo di una guerra nucleare? E corretto leggere nei segreti di Medjugorje un segno estremo della divina misericordia nella fa se più drammatica della storia dell'umanità?

Analogia col segreto di Fatima
È stata la stessa Regina della pace ad affermare di essere venuta a Medjugoije per realizzare ciò che aveva incominciato a Fatima. Si tratta quindi di un unico piano di salvezza che va considerato nel suo svolgimento unitario. In questa prospettiva aiuterà certamente a comprendere i dieci segreti di Medjugorie un accostamento col segreto dì Fatima. Si tratta di cogliere delle analogie che aiutino ad afferrare in profondità quanto la Madonna vuole insegnarci con la pedagogia dei segreti. E infatti è possibile cogliere somiglianze e differenze che si illuminano e si sostengono a vicenda.

Innanzi tutto bisogna dare una risposta agli interrogativi di chi si è chiesto che significato avesse rivelare la terza parte del segreto di Fatima dopo che si era già adempiuto. La profezia ha un grande valore apologetico e salvifico se viene rivelata prima e non dopo. Il 13 maggio del 2000, quando a Fatima è stato reso noto il terzo segreto, un certo senso di delusione si è diffuso nell'opinione pubblica, che si attendeva rivelazioni riguardanti il fu turo e non il passato dell'umanità.

Indubbiamente il fatto di trovare indicata in una rivelazione del 1917 la tragica Via Crucis del mondo e in particolare la sanguinosa persecuzione della Chiesa, fino all'attentato a Giovanni Paolo II, ha contribuito non poco a dare ulteriore prestigio al messaggio di Fatima. Tuttavia è lecito chiedersi perché mai Dio abbia permesso che la terza parte del segreto fosse conosciuta solo alla conclusione del secolo, quando ormai la Chiesa, nell'anno di grazia del Giubileo, volgeva il suo sguardo verso il terzo millennio.

A questo riguardo è ragionevole pensare che la divina Sapienza abbia permesso che fosse conosciuta soltanto ora la profezia del 1917, perché voleva in questo modo preparare la nostra generazione all'imminente futuro, segnato dai segreti della Regina della pace. Guardando al segreto di Fatima, al suo contenuto e alla sua straordinaria realizzazione, noi siamo in grado di prendere sul serio i segreti di Medjugorje. Ci troviamo di fronte a una mirabile pedagogia divina che vuole preparare spiritualmente gli uomini del nostro tempo ad affrontare la più grave crisi del la storia, la quale non sta dietro le nostre spalle ma davanti ai nostri occhi. Coloro che hanno ascoltato la rivelazione del segreto,fatta il 13 maggio 2000 nella grande spianata della Cova da Iria, saranno i medesimi che ascolteranno la rivelazione dei segreti della Regina della pace tre giorni prima che si realizzino.

Ma è soprattutto per quanto riguarda i contenuti che è possibile trarre insegnamenti utili dal segreto di Fatima. Infatti, se lo analizziamo in tutte le sue parti, non riguarda gli sconvolgimenti nel cosmo, come avviene solitamente negli scenari apocalittici, ma i sovvertimenti nella storia umana, attraversata dalle ventate sataniche della negazione di Dio, dell'odio, della violenza e della guerra. Il segreto di Fatima è una profezia sul dilagare dell'incredulità e del peccato nel mondo, con le nefaste conseguenze di distruzione e di morte e con l'inevitabile tentativo di annientare la Chiesa. Protagonista negativo è il grande drago rosso che seduce il mondo e lo aizza contro Dio, cercando di portarlo alla rovina. Non per nulla lo scenario si apre con la visione dell'inferno e termina con quella della croce. E il tentativo di satana di portare alla rovina il maggior numero di anime e nel medesimo tempo è l'intervento di Maria per salvarle col sangue e le preghiere dei martiri.

E ragionevole pensare che i segreti di Medjugorje riecheggino, nella sostanza, tematiche di questo tipo. D'altra parte gli uomini non hanno certo cessato di offendere Dio come si è lamentata la Madonna a Fatima. Anzi, possiamo dire che l'onda limacciosa del male non ha fatto che crescere. E scomparso in molti paesi l'ateismo di Stato, ma ha progredito ovunque nel mondo una visione atea e materialistica della vita. L'umanità, in questo inizio del terzo millennio, è ben lontana dal riconoscere e dall'accettare Gesù Cristo, il Re della pace. Al contrario dilagano l'incredulità e l'immoralità, l'egoismo e l'odio. Siamo entrati in una fase della storia nella quale gli uomini, sobillati da satana, non esiteranno a tirare fuori dai loro arsenali i più tremendi strumenti di distruzione e di morte.

Affermare che alcuni aspetti dei segreti di Medjugorje possano riguardare guerre catastrofiche, nelle quali vengano usate le armi di distruzione di massa, come quelle nucleari, chimiche e batteriologiche, significa in fondo fare previsioni umanamente fondate e ragionevoli. D'altra parte non bisogna dimenticare che la Madonna si è presentata nel piccolo villaggio dell'Erzegovina come la Regina della pace. Lei ha affermato che con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le guerre, per quanto violente esse siano. L'ultimo decennio del secolo, con le guerre di Bosnia e del Kossovo, è stata una prova generale, una profezia di quanto potrebbe accadere a questa umanità così lontana dal Dio dell'amore.

«Sull'orizzonte della civiltà contemporanea — afferma Giovanni Paolo II —, specialmente di quella più sviluppata in senso tecnico-scientifico, i segni e i segnali di morte sono diventati particolarmente presenti e frequenti. Basti pensare alla corsa agli armamenti e al pericolo, in essa insito, di un'autodistruzione nucleare» (Dorninum et viv 57). «La seconda metà del nostro secolo — quasi in proporzione agli errori e alle trasgressioni della nostra civiltà contemporanea — porta in sé una minaccia così orribile di guerra nucleare che non possiamo pensa re a questo periodo se non in termini di accumulo incomparabile di sofferenze, fino alla possibile autodistruzione dell'umanità» (Salv doloris, Cool.

Tuttavia la terza parte del segreto di Fatima, più che la guerra, intende evidenziare con tinte drammatiche la feroce persecuzione della Chiesa, rappresentata dal Vescovo vestito di bianco che sale il Calvario accompagnato dal popolo di Dio. E lecito interrogarsi se una persecuzione ancora più efferata non attenda la Chiesa nel prossimo futuro? Una risposta affermativa in questo momento potrebbe apparire esagerata, perché oggi il maligno ottiene le sue più vistose vittorie con l'arma della seduzione, grazie alla quale spegne la fede, raffredda la carità e svuota le chiese. Tuttavia segnali crescenti di odio anticristiano, accompagnati da esecuzioni sommarie, si diffondono nel mondo. C'è da aspettarsi che il drago «vomiterà» (Apocalisse 12, 15) tutto il suo furore per perseguitare coloro che avranno perseverato, in mo do particolare cercherà di annientare le schiere di Maria, che lei si è preparata in questo tempo di grazia che stiamo vivendo.

« Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d'oro. Uno dei quattro esseri viventi diede ai set te angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Il tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli» (Apocalisse 15, 5-Cool.

Trascorso il tempo di grazia, durante il quale la Regina della pace ha radunato i suoi nella « Tenda della Testimonianza », in comincerà il periodo dei sette flagelli, quando gli angeli verseranno le coppe dell'ira divina sulla terra? Prima di dare una risposta a questo interrogativo, è necessario comprendere il vero significato di «ira divina» e di «flagello ». Infatti il volto di Dio è sempre quello dell'amore, anche in quei momenti in cui gli uomini non riescono più a vederlo.

« Satana vuole l'odio e la guerra »
Non c'è dubbio che nella Sacra Scrittura ricorra spesso l'immagine di Dio che castiga a causa dei peccati. La troviamo sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento. A questo riguardo impressiona l'ammonimento di Gesù al paralitico che aveva guarito alla piscina di Betzata: « Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio» (Giovanni 5, 14). Si tratta di un modo di esprimersi che troviamo anche nel le rivelazioni private. Basti a questo riguardo fare riferimento al le parole accorate della Madonna a La Salette: «Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole concedere. E questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. Coloro che conducono i carri non sanno imprecare senza mescolarvi il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio ».

Il braccio di Gesù, pronto a colpire questo mondo immerso nel peccato, come deve essere inteso perché non venga offuscato il volto del Dio della rivelazione che, come sappiamo, è amore prodigo e senza confini? Il Dio che punisce i peccati è forse diverso dal Crocifisso che, nel momento solenne della morte, si rivolge al Padre dicendo: « Padre, perdona loro perché non san no quello che fanno» (Luca 23, 33)? Si tratta di un interrogativo che trova la soluzione nella stessa Sacra Scrittura. Dio castiga non per distruggere, ma per correggere. Finché siamo nel corso di questa vita tutte le croci e le afflizioni di vario genere sono orientate alla nostra purificazione e alla nostra santificazione. In ultima istanza anche il castigo di Dio, che ha come fine ultimo la nostra conversione, è un atto della sua misericordia. Quando l'uomo non risponde al linguaggio dell'amore, Dio, al fine di salvarlo, usa il linguaggio del dolore.

D'altra parte la radice etimologica di «castigo» è la stessa di «casto ». Dio «castiga» non per vendicare il male che abbiamo commesso, ma per renderci «casti », cioè puri, attraverso la grande scuola della sofferenza. Non è forse vero che una malattia, un rovescio economico, una disgrazia o la morte di una persona cara sono esperienze della vita attraverso le quali avvertiamo la precarietà di tutto ciò che è effimero e rivolgiamo l'animo a ciò che è veramente importante ed essenziale? Il castigo fa parte della pedagogia divina e Dio, che ci conosce bene, sa quanto ne abbiamo bisogno a causa della nostra «dura cervice >‘. Quale padre o quale madre infatti non usa la mano ferma per evitare che i figli imprudenti e sbadati imbocchino una via pericolosa?

Non bisogna tuttavia pensare che, sia pure per ragioni pedagogiche, sia sempre Dio a mandarci «i castighi» con i quali correggerci. Questo potrebbe essere anche possibile, specialmente per quanto riguarda gli sconvolgimenti della natura. Non fu forse attraverso il diluvio che Dio punì l'umanità a causa dell'universale perversione (cfr. Genesi 6, 5)? Anche la Madonna a La Salette si colloca in questa prospettiva quando afferma: «Se il raccolto va male, è soltanto per colpa vostra. Ve l'ho fatto vedere l'anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne avete trovato guaste, voi imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire, e quest'an no a Natale non ve ne saranno più ». Dio governa il mondo naturale ed è il Padre celeste che fa piovere sopra i buoni come sopra i cattivi. Attraverso la natura Dio dà la sua benedizione agli uomini, ma nel medesimo tempo rivolge anche i suoi richiami pedagogici.

Tuttavia vi sono dei castighi che sono causati direttamente dal peccato degli uomini. Pensiamo ad esempio al flagello della fa me, che ha all'origine l'egoismo e l'avidità di chi, avendo il superfluo, non vuole tendere la mano al fratello indigente. Pensiamo anche al flagello di molte malattie, che persistono e si diffondono a causa dall'egoismo di un mondo che investe le risorse nelle armi invece che nella salute. Ma è soprattutto il più tremendo di tutti i flagelli, la guerra, ad essere direttamente provocata dagli uomini. La guerra è la causa di innumerevoli mali e, per quanto riguarda il nostro particolare passaggio storico, rappresenta il più grande pericolo a cui l'umanità abbia mai dovuto far fronte. Infatti oggi una guerra che sfuggisse di mano, come è possibile che accada, potrebbe provocare la fine del mondo.

Per quanto riguarda il flagello immane della guerra dobbiamo quindi dire che esso viene esclusivamente dagli uomini e, in ultima istanza, dal maligno che inietta il veleno dell'odio nel loro cuore. La guerra è il frutto primo del peccato. La sua radice è il rifiuto dell'amore di Dio e del prossimo. Mediante la guerra sa tana attira gli uomini a sé, li rende partecipi del suo odio e della sua ferocia, si impadronisce delle loro anime e li usa per di struggere i progetti di misericordia di Dio nei loro confronti. « Satana vuole la guerra e l'odio », ammonisce la Regina della pace all'indomani della tragedia delle due torri. Dietro la malvagità umana c'è colui che è stato omicida fin dall'inizio. In che senso quindi si può dire, come ha affermato la Madonna a Fatima, che «Dio sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo del la guerra... »?

Questa espressione, nonostante l'apparente significato puniti vo, in realtà ha ancora, nel suo significato profondo, un valore salvifico ed è riconducibile a un disegno della divina misericordia. Infatti la guerra è un male causato dal peccato che si è impossessato del cuore dell'uomo e come tale è uno strumento di satana per portare l'umanità alla rovina. La Madonna a Fatima è venuta per offrici la possibilità di evitare un'esperienza infernale come quella della seconda guerra mondiale, che è stata indubbiamente uno dei flagelli più spaventosi che abbia mai colpito l'umanità. Non essendo stata ascoltata e non avendo gli uomini cessato di offendere Dio, essi sono precipitati in un abisso di odio e di violenza che avrebbe potuto essere fatale. Non è stato un caso che la guerra si sia fermata proprio quando erano state messe a punto le armi nucleari, capaci di causare distruzioni irreparabili.

Da questa tremenda esperienza, provocata dalla durezza di cuore e dal rifiuto di convertirsi, Dio ha tratto quel bene che so lo la sua infinita misericordia poteva ottenere. Innanzi tutto il sangue dei martiri, che con la loro carità, le loro preghiere e l'offerta della loro vita hanno ottenuto la benedizione divina sul mondo e hanno salvato l'onore del genere umano. Inoltre la mirabile testimonianza di fede, di generosità e di coraggio di innumerevoli persone, che hanno arginato con le dighe delle buone opere la marea travolgente del male. Durante la guerra i giusti hanno brillato nel cielo come stelle di incomparabile fulgore, mentre la collera di Dio si è riversata sugli impenitenti, che si so no ostinati fino alla fine sulla via dell'iniquità. Tuttavia per molti lo stesso flagello della guerra è stato un appello alla conversione, perché è tipico dell'uomo, eterno bambino, rendersi conto dell'inganno satanico solo quando ne prova sulla pelle le terribili conseguenze.

Le coppe dell'ira divina che Dio sparge sul mondo (cfr. Apocalisse 16, 1) sono certamente delle piaghe con le quali, diretta mente o indirettamente, punisce l'umanità a causa dei suoi peccati. Ma esse sono finalizzate alla conversione e alla salvezza eterna delle anime. Inoltre la divina misericordia le mitiga a causa delle preghiere dei giusti. Infatti le coppe d'oro sono anche il simbolo della preghiera dei santi (cfr. Apocalisse 5, Cool che sollecitano l'intervento divino e gli effetti che ne scaturiscono: la vitto ria del bene e la punizione delle potenze del male. Infatti nessun flagello, per quanto provocato dall'odio satanico, può raggiungere il suo fine di portare l'umanità alla rovina totale. Neppure l'attuale passaggio critico della storia, che vede le potenze del male «sciolte dalle catene », può essere considerato senza speranza. I dieci segreti di Medjugorje vanno quindi visti nella prospettiva classica della fede. Essi, quand'anche alludessero ad eventi spaventosi e fatali per la stessa sopravvivenza dell'umanità (come ad esempio catastrofiche guerre con armi di distruzione di massa), rimangono sotto il governo dell'amore misericordioso che, col nostro aiuto, può trarre il bene anche dal più grande male.

I segreti di Medjugorje, profezie di matrice biblica
La rivelazione del futuro, che ci viene dal cielo, va sempre interpretata come un atto dell'amore paterno di Dio, anche se si tratta di eventi drammatici. Infatti in questo modo la divina Sapienza ci vuole indicare a quali conseguenze porti il peccato e il rifiuto di convertirsi. Inoltre offre la possibilità ai buoni di intercedere e di mutare con le loro preghiere il corso degli avvenimenti. Infine, nel caso di impenitenza e di durezza di cuore, Dio dona ai giusti una via di salvezza o, dono ancora più grande, la grazia del martirio.

I dieci segreti di Medjugorje sono una rivelazione riguardo al futuro che rispecchia perfettamente la pedagogia divina. Essi non hanno lo scopo di impaurire, ma di salvare. A mano a mano che i tempi si avvicinano la Regina della pace non si stanca di ripetere che non dobbiamo avere paura. Infatti chi si trova nella scia della sua luce è consapevole che lei sta preparando una via di uscita alla trappola infernale che il maligno ha architettato per trascinare l'umanità negli abissi tenebrosi della disperazione.

Per comprendere la serietà e la credibilità del segreto di Fatima come di quelli di Medjugorje occorre tenere presente che essi riflettono la struttura fondamentale delle profezie della Sacra Scrittura. In esse Dio, attraverso i suoi profeti, preannuncia un evento che si realizzerà nel caso che cada nel vuoto l'appello al la conversione. A questo riguardo è molto istruttiva la profezia di Gesù sulla distruzione del tempio di Gerusalemme. Di questo grandioso edificio egli dice che non rimarrà pietra su pietra, per ché non è stato accolto il momento in cui è passata la grazia del la salvezza.

«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!» (Matteo 23, 37). Qui Gesù indica la radice dei ma li che affliggono l'umanità nel corso della sua storia. Si tratta dell'incredulità e della durezza di cuore di fronte ai richiami del cielo. Le conseguenze che ne derivano non sono attribuibili a Dio, ma agli uomini stessi. Ai discepoli che gli si avvicinavano per far gli osservare le costruzioni del tempio, Gesù risponde: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata» (Matteo 24, 1). Avendo rifiutato il Messia spirituale, i giudei hanno percorso fino in fondo la via del messianismo politico, venendo così annientati dalle legioni romane.

Ci troviamo qui di fronte allo schema essenziale della profezia biblica. Non si tratta di una speculazione astratta sul futuro, al fine di soddisfare curiosità morbose o per coltivare l'illusione di dominare il tempo e gli eventi della storia, di cui soltanto Dio è il Signore. Essa al contrario ci responsabilizza rispetto a vicende la cui realizzazione dipende dalle nostre libere scelte. Il contesto è sempre quello di un invito alla conversione, per evitare le inevitabili conseguenze catastrofiche del male. A Fatima la Madonna aveva preannunciato una guerra «ancora peggiore» se gli uomini non avessero cessato di offendere Dio. Non vi è dubbio che, se fosse stato accolto l'invito alla penitenza, l'avvenire sarebbe stato diverso. Il quadro complessivo in cui collocare i segreti di Medjugorje è il medesimo. La Regina della pace ha rivolto il più pressante appello alla conversione che mai si sia verificato dagli albori della redenzione. Gli avvenimenti futuri sono caratterizzati dalla risposta che gli uomini stanno dando ai messaggi che lei ci dona.

I segreti di Medjugorje, dono della divina misericordia
La prospettiva biblica in cui collocare i dieci segreti di Medjugorje ci aiuta a liberarci da un clima psicologico di angoscia e di paura e a guardare al futuro con la serenità della fede. La Regina della pace sta mettendo mano a un piano mirabile di salvezza, il cui inizio risale a Fatima e che oggi è nel suo pieno svolgimento. Sappiamo anche che vi è un punto di arrivo che la Madonna descrive come il fiorire di un tempo di primavera. Questo significa che il mondo dovrà prima attraversare un periodo di gelo invernale, ma non sarà tale da compromettere l'avvenire dell'umanità. Questa luce di speranza che illumina il futuro è certo il primo e più grande dono della divina misericordia. Infatti gli uomini sopportano anche le prove più difficili se hanno la certezza che alla fine avranno uno sbocco positivo. Il naufrago raddoppia le energie se intravede all'orizzonte il sospirato golfo di luce. Senza prospettive di vita e di speranza gli uomini gettano la spugna senza più combattere e resistere.

Non si può dimenticare che, anche se ora i segreti rivelati si realizzeranno necessariamente, tuttavia uno di essi, presumibilmente il più impressionante, è stato mitigato. Il settimo segreto ha creato una forte emozione nella veggente Mirjana che ha chiesto alla Madonna che fosse cancellato. La Madre di Dio ha chiesto preghiere per questa intenzione e il segreto è stato attenuato. In questo caso non si è realizzato quanto la Bibbia racconta riguardo alla predicazione del profeta Giona presso la grande città di Ninive, la quale ha evitato completamente il castigo preannunciato dal cielo accogliendo l'appello alla conversione.

Tuttavia come non vedere in questa mitigazione del settimo segreto il tocco materno di Maria che mostra in visione «una catastrofe» futura, perché la preghiera dei buoni possa almeno parzialmente allontanarla? Alcuni potrebbero obiettare: «Perché mai il Signore non ha fatto sì che la potenza dell'intercessione e del sacrificio potessero cancellarla del tutto? ». Forse un giorno ci renderemo conto che, quanto Dio ha deciso che accadesse, è stato necessario per il nostro vero bene.

In modo particolare appare come un segno mirabile della divina misericordia il modo col quale la Madonna ha voluto che i dieci segreti fossero rivelati. La manifestazione al mondo tre giorni prima che ogni avvenimento si realizzi è un dono straordinario di cui forse soltanto in quel momento sapremo apprezzarne l'inestimabile valore. Non dimentichiamo che la realizzazione del primo segreto sarà un ammonimento per tutti riguardo alla serietà delle profezie di Medjugorje. Quelli successivi saranno indubbiamente guardati con crescente attenzione e apertura di cuore. L'immediata rivelazione pubblica di ogni segreto e la successiva attualizzazione avrà l'effetto di rafforzare la fede e il valore di credibilità. Inoltre preparerà gli animi che sono aperti alla grazia ad affrontare senza paura ciò che deve accadere (cfr. Luca 21, 26).

Va anche sottolineato che svelare tre giorni prima ciò che sta per succedere e in quale luogo si verificherà, significa inoltre offrire delle possibilità insperate di salvezza. Non siamo in grado di comprendere ora in tutta la sua straordinaria grandezza e nelle sue concrete implicazioni questo dono della divina misericordia,ma verrà il tempo in cui gli uomini se ne renderanno conto. A questo riguardo giova sottolineare che non mancano precedenti biblici molto eloquenti, dove Dio rivela anzitempo una catastrofe, perché i buoni possano mettersi in salvo. Non fu così forse in occasione della distruzione di Sodoma e Gomorra, quando Dio volle salvare Lot e la sua famiglia che vi abitavano?

«Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: “Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città”. Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città... Quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo» (Genesi 19, 15-16. 24-25).

La premura di dare una possibilità di salvezza per i giusti che credono la troviamo anche nella profezia di Gesù sulla distruzione di Gerusalemme che, come sappiamo dalla storia, si è realizzata fra crudeltà indicibili. A questo riguardo il Signore così si esprime: «Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro le città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia» (Luca 21, 20-22).

Come appare chiaro, rientra nella pedagogia divina delle profezie offrire delle possibilità di salvezza a coloro che crederanno. Per quanto riguarda i dieci segreti di Medjugorje il dono di misericordia risiede proprio in questo anticipo di tre giorni. Non fa dunque meraviglia che la veggente Mirjana abbia sottolineato la necessità di far conoscere al mondo quanto verrà rivelato. Si tratterà di un vero e proprio giudizio di Dio che passerà attraverso la risposta delle persone. Siamo di fronte a un fatto insolito nel la storia cristiana, ma con radici che affondano nella Scrittura. Anche questo dà la dimensione del momento eccezionale che si profila all'orizzonte dell'umanità.

Si è giustamente sottolineato come il terzo segreto, riguardante il segno visibile, indistruttibile e bellissimo, che la Madonna lascerà sulla montagna delle prime apparizioni sia un dono di grazia che illumminerà un panorama dove non mancheranno le scene drammatiche e già questa è una prova visibile dell'amore misericordioso. Tuttavia è utile osservare che il terzo segreto precederà il settimo e altri di cui non conosciamo il contenuto. Anche questo è un grande dono da parte della Madonna. Infatti il terzo segreto rafforzerà la fede dei più deboli e soprattutto sosterrà la speranza nel momento della prova, trattandosi di un segno durevole, «che viene dal Signore ». La sua luce risplenderà nel buio del tempo di afflizione e darà ai buoni la forza di perseverare e di testimoniare fino alla fine.

Il quadro di insieme che esce dalla descrizione dei segreti, per quello che ci è dato di sapere, è tale da rasserenare gli animi che si lasciano illuminare dalla fede. A un mondo che scivola sul pia no inclinato che porta alla rovina, Dio offre rimedi estremi di salvezza. Certo, se l'umanità avesse risposto ai messaggi di Medjugorje e prima ancora agli appelli di Fatima, le sarebbe stato evitato il passaggio attraverso la grande tribolazione. Tuttavia anche ora un esito positivo è possibile, anzi è certo.

La Madonna a Medjugorje è venuta come Regina della pace e alla fine schiaccerà la testa al drago dell'odio e dell'inimicizia che vuole distruggere il mondo. Quanto accadrà nel futuro è presumibilmente opera degli uomini, sempre più in balia dello spirito del male a causa del loro orgoglio, dell'incredulità al vangelo e dell'immoralità sfrenata. Tuttavia il Signore Gesù, nella sua infinita bontà, ha deciso di salvare il mondo dalle conseguenze delle sue iniquità, anche a motivo della corrispondenza dei buoni. I segreti sono senza dubbio un dono del suo Cuore misericordioso il quale, anche dai più grandi mali, sa trarre un bene insperato oltre che immeritato.

I segreti di Medjugorje, prova della fede

Non coglieremmo la ricchezza della pedagogia divina che si esprime attraverso i segreti di Medjugorje se non mettessimo in evidenza che essi costituiscono una grande prova della fede. Anche a loro riguardo vale la parola di Gesù secondo la quale la salvezza viene sempre dalla fede. Dio infatti è pronto ad aprire le cataratte dell'amore misericordioso, purché vi sia chi crede, intercede e accoglie nella fiducia e nell'abbandono. Il popolo ebraico davanti al Mar Rosso come avrebbe potuto salvarsi se non avesse creduto nella potenza di Dio e se, una volta aperte le acque, non avesse avuto il coraggio di attraversarle con totale fiducia nell'onnipotenza divina? Tuttavia il primo a credere fu Mosè e la sua fede risvegliò e sostenne quella di tutto il popolo.

Il tempo contrassegnato dai segreti della Regina della pace avrà bisogno di una fede incrollabile, innanzitutto da parte di coloro che la Madonna ha scelto come suoi testimoni. Non a caso la Madonna invita spesso i suoi seguaci a essere « testimoni della fede ». Nel loro piccolo la veggente Mirjana in primo luogo, quindi anche il sacerdote da lei scelto per rivelare i segreti al mondo, dovranno essere gli araldi della fede in quel momento in cui le tenebre dell'incredulità avvolgeranno la terra. Non possiamo sottovalutare il compito che la Madonna ha assegnato a questa giovane donna, sposata e madre di due figli, nell'indicare al mondo eventi che non è esagerazione ritenere decisivi.

Al riguardo è istruttivo un riferimento all'esperienza dei pastorelli di Fatima. La Madonna aveva preannunciato per l'ultima apparizione del 13 ottobre un segno e grande era l'aspettativa della gente che si era precipitata a Fatima per assistere all'evento. La mamma di Lucia, che non credeva alle apparizioni, a causa della folla temeva per la vita stessa della figlia nel caso che non fosse accaduto nulla. Essendo una fervente cristiana, voleva che la figlia andasse a confessarsi, in modo tale da essere preparata a ogni evenienza. Lucia però, come anche i due cuginetti Francesco e Giacinta, erano fermissimi nel credere che quanto pro messo dalla Madonna si sarebbe realizzato. Lei accettava di andare a confessarsi, ma non perché avesse dei dubbi riguardo al le parole della Madonna.

Allo stesso modo la veggente Mirjana (non sappiamo quale ruolo la Madonna assegnerà agli altri cinque veggenti, ma dovranno anch'essi tutti insieme farle da sostegno) dovrà essere ferma e incrollabile nella fede, rivelando nel momento stabilito dalla Madonna il contenuto di ogni segreto. La stessa fede, lo stesso coraggio e la stessa fiducia dovrà avere il sacerdote da lei già prescelto (si tratta del frate francescano Petar Ljubicic), il quale avrà il non facile compito di annunciare ogni segreto al mondo con precisione, con chiarezza e senza tentennamenti. La saldezza d'animo che questo compito richiede spiegano per qua le motivo la Madonna ha chiesto loro una settimana di preghiera e di digiuno a pane e acqua, prima che i segreti vengano resi pubblici.

Ma a questo punto, accanto alla fede dei protagonisti, dovrà risplendere la fede dei seguaci della «Gospa », cioè di coloro che lei ha preparato per questo tempo, avendo accolto la sua chiamata. Sarà di estrema importanza, per il mondo distratto e incredulo nel quale viviamo, la loro limpida e ferma testimonìanza. Non potranno limitarsi a stare alla finestra e a fare da spetta tori, per vedere come andranno a finire le cose. Non potranno stare diplomaticamente defilati, per paura di compromettersi. Dovranno testimoniare di credere alla Madonna e di prendere sul serio i suoi ammonimenti. Dovranno scuotere dal torpore questo mondo e disporlo a capire il passaggio di Dio.

Ogni segreto, grazie alla serena mobilitazione dell'esercito di Maria, dovrà essere per l'intera umanità un segno e un richiamo, oltre che un evento di salvezza. Come sperare che il mondo colga la grazia della rivelazione dei segreti se i testimoni di Maria si lasceranno paralizzare dal dubbio e dalla paura? Chi se non essi aiuteranno gli indifferenti, gli increduli e i nemici di Cristo a salvarsi dalla marea montante dell'angoscia e della disperazione? Chi, se non i seguaci della «Gospa », ormai diffusi in tutto il mondo, potranno aiutare la Chiesa a vivere nella fede e nella speranza i tempi più difficili della storia dell'umanità? La Madonna si aspetta molto da coloro che lei ha preparato per i mo menti della prova. La loro fede dovrà risplendere davanti agli occhi di tutti gli uomini. Il loro coraggio dovrà sostenere i più deboli e la loro speranza dovrà infondere fiducia durante la tempestosa navigazione, fino a che non sia raggiunta la riva.

A coloro che, all'interno della Chiesa, amano discutere e polemizzare riguardo all'approvazione ecclesiastica delle apparizioni di Medjugorje, si deve rispondere con una affermazione che ha fatto la Madonna fin dai primi tempi. Ella ha detto che al riguardo noi non dovevamo preoccuparci, perché se ne sarebbe occupata lei personalmente. Il nostro impegno si sarebbe invece dovuto concentrare sul cammino di conversione. Ebbene, sarà proprio il tempo dei dieci segreti quello in cui verrà dimostrata la verità delle apparizioni.

Il segno sulla montagna, preannunciato dal terzo segreto, sarà un richiamo per tutti, oltre che un motivo di riflessione e di con vincimento per la Chiesa. Ma saranno gli eventi successivi a manifestare agli uomini l'amore materno di Maria e la sua solleci udine per la nostra salvezza. Nel tempo della prova, in cui la Madre di Gesù interverrà nel nome del Figlio suo per indicare una via di speranza, l'umanità intera scoprirà la regalità di Cristo e la sua signoria sul mondo. Sarà Maria, operante attraverso la testimonianza dei suoi figli, a manifestare agli uomini qual è la fede autentica, nella quale essi potranno trovare la salvezza e la speranza di un avvenire di pace.
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Adry



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 16:31    Oggetto: Rispondi citando


Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II
Dopo l’apparizione della Vergine, in data 30 novembre 1983, la veggente Marija Pavlovic è venuta a dirmi: «La Madonna dice che si deve avvisare subito il Sovrano Pontefice ed il Vescovo sulla urgenza e la grande importanza del messaggio di Medjugorje».
Questa lettera vuole adempiere a questo dovere.

1. Cinque veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo) hanno ogni giorno un’apparizione della Vergine. L’esperienza tramite la quale essi la vedono è un fatto controllabile con osservazioni dirette; è stata anche filmata. Durante le apparizioni, i veggenti non reagiscono alla luce, non sentono i rumori, non reagiscono se qualcuno li tocca, si sentono al di fuori del tempo e dello spazio.
Tutti i veggenti dichiarano in sostanza:
— Noi vediamo la Madonna come le altre persone. Con lei preghiamo, parliamo e possiamo toccarla.
— La Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Essa invita continuamente alla riconciliazione e alla conversione.
— Ci ha promesso di lasciare un segno visibile sui luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l’umanità.
— Il tempo che precede questo segno visibile è un periodo di grazia per la conversione e l’approfondimento della fede.
— La Vergine ha promesso di confidarci dieci segreti. Finora, 8 sono stati svelati a Vicka Ivankovic e Marija Pavlovic (che ha ricevuto il nono l’8 dicembre 1983), 9 a Jakov Colo, Ivan Dragicevic e Ivanka Ivankovic, 10 segreti solo a Mirjana Dragicevic.
— Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.

2. La Vergine non appare più a Mirjana Dragicevic. La sua ultima apparizione quotidiana fu quella del giorno di Natale 1982. Dopo, per Mirjana, le apparizioni sono cessate, eccetto nel giorno del compleanno (18 marzo 1983), come Mirjana aveva presagito in base alla promessa della Vergine.
Durante l’apparizione del 25 dicembre 1982, secondo Mirjana, la Madonna le confidò il decimo e ultimo segreto e le svelò le date nelle quali i diversi segreti si sarebbero verificati. La Vergine ha svelato a Mirjana molti aspetti dell’avvenire, finora più di quelli detti agli altri veggenti. Per questo riporto qui ciò che Mirjana mi ha detto nel colloquio del 5 novembre 1983. Riassumo gli aspetti essenziali del suo racconto, senza citare alla lettera. Mirjana dice:

— Prima del segno visibile che sarà dato all’umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succedono sulla terra. Mirjana ne sarà testimone. Tre giorni prima di uno degli avvertimenti essa informerà un sacerdote di sua scelta. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e un incitamento alla conversione del mondo. Dopo le amlnonizioni, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje per tutta l’umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e un invito alla fede.

— il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile, perché non bisogna aspettarsi la conversione del mondo intero. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere e dalla penitenza, ma non può essere evitato. Un male che minacciava il mondo, secondo il settimo segreto, è stato cancellato grazie alla preghiera e ai digiuni, dice Mirjana. Per questo, la Vergine continua a invitare alla preghiera e al digiuno:
«Avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali».

— Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini così avranno del tempo per convertirsi.

— Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione.

— L’invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.

— Secondo Mirjana ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all’umanità: «Convertitevi presto, aprite i vostri cuori a Dio».

Oltre a questo messaggio essenziale, Mirjana dice di aver avuto, nel 1982, un’apparizione che getta, secondo noi, raggi di luce sulla storia della Chiesa. Essa racconta un’apparizione nella quale Satana le si è presentato con le apparenze della Vergine; Satana chiese a Mirjana di rinunciare alla Madonna e di seguirlo, perché l’avrebbe resa felice, nell’amore e nella vita; mentre, con la Vergine, essa doveva soffrire, diceva lui, Mirjana lo respinse. E subito apparve la Vergine e Satana scomparve. La Vergine le disse, sostanzialmente, quanto segue: «Scusami per questo, ma devi sapere che Satana esiste. Un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e il digiuno: soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l’uso dell’acqua benedetta».
Secondo alcuni esperti cattolici che hanno studiato le apparizioni questo messaggio di Mirjana chiarirebbe la visione che ebbe il sommo pontefice Leone XIII. Secondo loro, dopo aver avuto una visione apocalittica dell’avvenire della Chiesa, Leone XIII introdusse la preghiera a San Michele Arcangelo che i sacerdoti recitavano dopo la messa fino al Concilio. Questi esperti dicono che sta per finire il secolo di prova intravisto dal sommo pontefice Leone XIII’.
Santissimo Padre, io non voglio essere responsabile della perdizione di nessuno... Io faccio del mio meglio, il mondo è invitato alla conversione e alla riconciliazione. Scrivendovi, Santissimo Padre, faccio solo il mio dovere; dopo aver scritto questa lettera, l’ho data ai veggenti perché chiedessero alla Vergine se il suo contenuto era esatto. Ivan Dragicevic mi ha portato questa risposta: Sì, il contenuto della lettera è vero; bisogna avvisare prima il sommo pontefice e poi il vescovo.
Questa lettera sarà accompagnata da preghiere e digiuni, perché lo Spirito Santo guidi il vostro spirito e il vostro cuore in questo periodo importante della storia. Accettate i nostri omaggi, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.
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PattyRose



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 17:38    Oggetto: Rispondi citando




I MESSAGGI

Secondo l'unanime testimonianza dei veggenti, la Vergine durante le Sue apparizioni, ha dato determinati messaggi affinchè essi li riferissero all'umanità. Sebbene i messaggi siano stati molti, è possibile ricondurli a cinque messaggi fondamentali poichè tutti gli altri rappresentano o fanno da supporto a questi cinque.

Messaggi generici

PACE

Già il terzo giorno la Madonna ha esposto come primo dei suoi messaggi: "Pace, pace, pace e solo pace!" ed ha ripetuto due volte: "La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!" Considerando il fatto che la veggente Marija ha visto la croce dietro la Madonna mentre esprimeva questo messaggio, ciò vuol dire chiaramente che questa pace può venire solo da Dio che per mezzo della Vergine in Cristo è divenuto "nostra pace" (Efesini 2, 14), "La pace non come la dà il mondo" (Giovanni 14, 27) e per questo Cristo ha comandato ai Suoi apostoli di portarla al mondo (Matteo 10, 11 ) così che tutti gli uomini possano diventare "figli della pace" (Luca 10, 6). Quindi anche la Vergine, in quanto "Regina degli Apostoli" , viene presentata a Medjugorje come la vera "Regina della Pace". Nessun'altro sa, come Lei o meglio di Lei, convincere il mondo attuale che si trova ad affrontare problemi di distruzione del fatto che la pace sia il bene più grande e più prezioso.

FEDE

Il secondo messaggio della Vergine è quello della fede. La Vergine ne ha parlato già al quarto, quinto e sesto giorno delle apparizioni e questo è comprensibile. Cioè senza la fede non è possibile trovare la pace. Pertanto la fede è la risposta alla parola di Dio nella quale Egli non solo si manifesta, ma si dona agli uomini. Nella fede l'uomo riceve la parola di Dio che in Cristo è divenuto "nostra pace" - Efesini 2, 14. Accogliendola l'uomo diventa un uomo nuovo, con una vita nuova in Cristo e partecipe della natura di Dio - Efesini 2, 18. Così l'uomo ottiene la pace, sia verso Dio, sia verso gli uomini.

Nessuno quindi conosce come la Madonna il valore della fede e quanto essa sia importante per l'uomo di oggi. Per questo motivo Ella la mette sempre in evidenza ai veggenti e chiede loro di donarla agli altri. Lei la antepone a tutto quello che gli uomini cercano e la considera la condizione primaria per poter soddisfare tutte le richieste, desideri e preghiere che si riferiscono alla salute ed a qualsiasi altro bisogno umano.


CONVERSIONE

Anche la conversione è uno dei messaggi più frequenti della Vergine poichè nell'uomo di oggi la fede è debole o del tutto assente e senza la conversione non è possibile ottenere la pace. La vera conversione vuol dire "lavare il cuore" (Geremia 4, 14) poichè un cuore corrotto crea e favorisce una struttura e dei rapporti sociali insoddisfacenti, leggi ingiuste e organizzazioni servili. Senza una radicale trasformazione nel cuore ed una sua conversione, la pace non è possibile. Ecco perchè la Madonna raccomanda una frequente confessione. Questa richiesta è rivolta indistintamente a tutti gli uomini poichè "non esiste giusto, neppure uno...tutti furono fuorviati, tutti si sono corrotti" (Romani 3, 11-12).

PREGHIERA

A partire dal quinto giorno delle apparizioni e quasi quotidianamente la Vergine raccomanda la preghiera. Ella chiede a tutti gli uomini di pregare incessantemente, proprio come Cristo aveva chiesto (Marco 9, 29; Matteo 8,38; Luca 11, 5-13...). La preghiera quindi sprona e rafforza la fede dell'uomo, senza la quale non vi sono dei rapporti regolari nè con Dio, nè con gli altri. Inoltre con la preghiera l'uomo manifesta il suo legame vitale con Dio: Lo riconosce, Lo ringrazia per i doni ricevuti e con fiducia si aspetta tutte le altre cose di cui ha bisogno, in modo particolare la salvezza. La preghiera rinsalda questo atteggiamento dell'uomo e lo aiuta ad instaurare un rapporto regolare con Dio poichè senza questo rapporto non è possibile conservare e promuovere la pace con se stessi e con gli altri.

La fondatezza della preghiera è particolarmente evidente poichè la Parola di Dio è rivolta all'uomo e l'uomo risponde ad essa con le parole. La risposta è una fede espressa o appunto una preghiera che rinsalda, rinnova, promuove e sostiene la preghiera stessa. Inoltre con la preghiera l'uomo annuncia Dio ed il Vangelo ed accende la fede negli altri.


DIGIUNO

Già dal sesto giorno delle apparizioni la Vergine ha frequentemente raccomandato il digiuno che è al servizio della fede. In questo modo l'uomo verifica, rinsalda ed assicura il proprio controllo di sè. Solo l'uomo che riesce a dominarsi può essere libero e pronto a mettersi al servizio di Dio e del prossimo, come la fede vuole. Il digiuno garantisce all'uomo che il suo abbandonarsi alla fede sia sincero e sicuro. Il digiuno aiuta l'uomo a liberarsi da qualunque schiavitù ed innanzitutto dal peccato. Chi non appartiene a se stesso è uno schiavo. Quindi il digiuno aiuta l'uomo a frenare i suoi desideri che facilmente lo condurrebbero a sprecare in modo avventato dei beni di cui altri avrebbero bisogno per la mera sopravvivenza.

Con il digiuno è possibile ottenere dei beni che consentono di dimostrare il proprio amore ai poveri e ai miseri ed almeno in parte colmare le differenze esistenti tra loro ed i ricchi. Il digiuno cura la povertà degli uni con l'abbondanza e quella degli altri con la povertà stessa. In questo modo si crea quella pace che oggi è in particolar modo minacciata dalle enormi differenze tra ricchi e poveri (nord e sud).

Dai messaggi della Vergine si evince chiaramente che la pace è il bene più prezioso e che la fede, la conversione, la preghiera ed il digiuno sono le uniche condizioni per poterla ottenere.



Messaggi speciali

Abbiamo detto che, oltre ai cinque messaggi che sin dall'inizio la Vergine ha consegnato a tutto il mondo, Ella ha iniziato, dall'1 marzo 1984, ogni mercoledi e tramite Marija Pavlović, a consegnare altri messaggi per la parrocchia di Medjugorje e per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La Madonna quindi ha scelto non solo i veggenti, ma anche tutta la parrocchia ed i pellegrini come Suoi testimoni e collaboratori. Tutto questo è evidente nel Suo primo messaggio, in cui dice: "Io ho appositamente scelto questa parrocchia ed intendo guidarla". Ha confermato tutto questo in un'altra occasione dicendo: " Ho scelto in modo particolare questa parrocchia che mi è più cara delle altre e vi ho dimorato con piacere quando l'Altissimo mi ha mandata" (21 marzo 1985). La Madonna ha fornito anche una motivazione per questa scelta: "Tornate alla parrocchia, questo è il mio desiderio. Così che possano farlo anche tutti coloro che vengono qui" (8 marzo 1984). "Vi prego, tutti voi che appartenente a questa parrocchia, vivete i miei messaggi" (16 agosto 1984) . E' necessario che innanzitutto i parrocchiani ed i pellegrini divengano testimoni delle Sue apparizioni e dei Suoi messaggi così che poi, insieme ai veggenti, possano realizzare i Suoi piani di conversione del mondo e riconciliazione con Dio.

La Vergine conosce bene la natura e la debolezza dei parrocchiani e dei pellegrini con i quali intende collaborare per la redenzione del mondo ed è certa che tutto questo richieda una forza soprannaturale. Ed è per questo motivo che li rivolge e li conduce alla sorgente di questa forza. La prima sorgente è la preghiera. In quasi tutti i suoi moniti, Ella la raccomanda vivamente. Tra le preghiere mette particolarmente in evidenza la S. Messa (7 marzo 1985, 16 maggio 1985), una costante devozione al Santissimo Sacramento dell'Altare (15 marzo 1984), allo Spirito Santo (2 giugno 1984, 9 giugno 1984, 11 aprile 1985, 9 maggio 1985, 16 maggio 1985, 23 maggio 1985...) e la lettura delle Sacre Scritture (8 ottobre 1984, 14 febbraio 1985).

Con questi messaggi speciali rivolti alla parrocchia di Medjugorje ed ai pellegrini la Vergine desidera approfondire e rendere più comprensibili per tutti i primi messaggi che ha inviato al mondo.

Dal 25 gennaio 1987 la Vergine invia i Suoi messaggi il 25 di ogni mese tramite la veggente Marija Pavlović. Tutto questo continua ancora oggi.


Dr. Fra Ljudevit Rupčić (Professore di teologia. Traduttore delle Sacre Scritture in croato. Vive a Medjugorje)



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 18:56    Oggetto: Rispondi citando


Grazie ragazze topic molto interessante!!!!!
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Jane



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 22:25    Oggetto: Rispondi citando


Ciao a tutti, posso collegarmi solo ora ma vedo che avete scritto molto.
E' un argomento che appassiona e coinvolge in modo speciale.
Vi aspetto in quest'angolo di pace.



Lascerà un grande segno al quale tutti dovranno credere, ma anche allora, vi saranno quelli che lo vedranno, ma ciononostante, non usciranno dal dubbio: resteranno scettici .



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Lele



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 22:34    Oggetto: Rispondi citando


Che meraviglia questo topic! Grazie Jane!
Grazie e a Voi mi sto avvicinando sempre più alla Madonnina, che tanto venero.
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Nellina



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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 23:48    Oggetto: Direttamente da Medjugorie Rispondi citando


Ecco per voi altre immagini direttamente da quest'angolo di pace
A proposito qualcuna di voi è mai stata Medjugorie?A me piacerebbe tanto andarci...beh vedremo più avanti! Surprised
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Antonella
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Nellina



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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 00:16    Oggetto: UN MESSAGGIO DI TENEREZZA... Rispondi citando


Sfogliando il libro di cui vi ho già postato la copertina,ho trovato un foglio che riporta questo messaggio pieno appunto di "tenerezza" e mi ha fatto piacere inserirlo qui:
MESSAGGIO DI TENEREZZA

Ho sognato che camminavo in riva al mare
con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso
apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto: "Signore
io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
Perchè mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili?"
E Lui mi ha risposto:
"Figlio, tu lo sai che io ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali
c'è soltanto un'orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio".
Anonimo brasiliano
Un tenero abbraccio
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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 09:40    Oggetto: Rispondi citando


Ciao,
credo che la Nostra Madre vi avvolgerà col suo manto e non vi lascerà più andare via.

E ci aiuterà anche a portare vanti il progetto.

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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 15:02    Oggetto: Rispondi citando


Questa foto è stata mostrata per la prima volta in televisione nella trasmissione "Excalibur", trasmessa il 7 novembre 2002 su Rai Due (è una delle poche trasmissioni che ha dedicato un pò di spazio a Medjugorje, intervistando Padre Livio ed alcuni veggenti). Vicka, guardando questa foto, ha riconosciuto nella ragazza dietro di lei la Madonna. Per ulteriori informazioni, visitate il sito di Excalibur su http://www.raidue.rai.it (troverete i filmati delle interviste).

Originale a colori
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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 15:12    Oggetto: Rispondi citando


La Madonna ci ha insegnato a fare tre passi avanti nella preghiera di gruppo.

Voglio dirvi alcune parole che io ho vissuto in questi ultimi giorni, proprio vivendo il Venerdì Santo e la Pasqua.
L'anno scorso, al Sabato Santo, ho ricevuto un regalo particolare, piccolissimo, ma interessante. È venuto un convertito ortodosso che mi ha portato un dono dicendo:
« Voglio darti un regalo e tu sai che cos'è. Se ti porto il denaro tu dici: non ne ho bisogno. Ti ho portato la chiave della mia casa, così che tu possa entrare nella mia casa quando yuoi. Non so se tu verrai nella mia casa, ma io voglio essere contento di darti la chiave della mia casa per entrare quando vuoi ». Vedete: è successo oggi che tutti noi abbiamo ricevuto questo dono. Abbiamo ricevuto la chiave della casa celeste. Ed è importante capire che con questa chiave, che abbiamo ricevuto, possiamo aprire tutte le porte, possiamo aprire tutti i problemi e risolverli. Quello che c'è da dire oggi è di cominciare a vivere questa realtà.
Abbiamo veramente ricevuto la chiave della porta celeste, che vuol dire di tutte le porte dei problemi umani. La Risurrezione risolve tutti i problemi.

Ieri ho letto una cartolina di una Suora ammalata e che deve morire tra qualche giorno. Mi scrive:
«Tu non puoi capire la mia gioia perché si avvicina il giorno quando incontrerò il mio Padre Celeste ». Allora vedete: se noi abbiamo accettato questa chiave della porta celeste, e, la viviamo, anche le difficoltà più grosse della nostra vita non contano nulla. Noi siamo felici e ci resta il resto della vita, della gioia... E penso che possiamo capire la Madonna e il suo messaggio della pace soltanto se noi oggi accettiamo questa chiave, perché nella luce della Risurrezione tutti i problemi sono risolti, se noi ci mettiamo come si è messa Maria di Magdala dicendo: Dio è tutto per me. Se Dio diventa tutto per me, allora io uso questa chiave della Risurrezione. Vi dirò come potete usarla: dovete essere crocifissi. Io sarei molto triste se oggi il Padre Celeste ritornasse triste da noi. Ci ha offerto tutto, ci ha dato anche il Figlio e noi non possiamo accettare questo dono immenso prima di cancellare i nostri peccati: anche un piccolo peccato, anche un'ombra di peccato ci impedisce di vivere questa realtà.
Voglio dirvi questo, perché voi possiate proseguire queste giornate. Dico proseguire, perché questa giornata, la Risurrezione, è soltanto il primo giorno della Risurrezione; allora dovrete fare il secondo, il terzo... e il quarantesimo, perché la Quaresima dura quaranta giorni, ma anche il tempo pasquale dura quaranta giorni. Allora dobbiamo camminare quaranta giorni nella luce della Risurrezione e se vi mettete a vivere questa chiave della fede, allora dopo quaranta giorni sarete veramente cambiati.
A questo proposito c'è da dire in modo particolare ai pellegrini e ai capogruppo che si recano qui diverse volte, di continuare ad approfondire i messaggi della preghiera.
Quando si dice approfondire i messaggi della preghiera vedo due aspetti molto importanti: primo, la mia preghiera deve diventare sempre più raccolta. Devo entrare dentro di me, entrare nei messaggi, sentirli, capirli: la mia preghiera deve diventare sempre più raccolta: sentire la voce divina dentro la mia coscienza.
Dall'altra parte, la mia preghiera deve diventare ogni giorno sempre più attiva verso il prossimo, nel senso di realizzare quello che ho capito nella preghiera, realizzarlo in rapporto con gli altri.

L'ultima volta ho detto che la Madonna ha insistito sulla confessione frequente, però diceva che la confessione fatta nel confessionale senza realizzarla in rapporto con gli altri, non è completa. In questo senso: se io ho offeso qualcuno e io non vado a realizzare quello che ho confessato, la confessione non ha portato i frutti. Ecco, per i gruppi di preghiera è molto importante questa apertura di umiltà, quando il gruppo riconosce le proprie debolezze, perché quando il gruppo fa la confessione, non la confessione sacramentale, ma la confessione della propria vita, tutte le persone diventano una nell'umiltà e nella apertura verso Dio. Allora Dio può fare dei passi avanti.

L'ultima volta la Madonna ci ha insegnato a fare tre passi avanti nella preghiera del gruppo.

Il primo passo è SCARICARE TUTTI I PECCATI E TUTTI I RISENTIMENTI DEI PECCATI, proprio devono essere lasciati. Senza questo passo non si entrerà nella preghiera. Noi arriviamo soltanto all'inizio e il rimorso della coscienza si ripete, l'analisi dei peccati si ripete.
Dobbiamo lasciare i peccati, confessarli e, nello stesso tempo,
LA SCIARE LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI A DIO. Quando abbiamo fatto questo passo entriamo nella libertà, entriamo in contatto con Dio.
Ora, lo Spirito Santo ci parla dentro perché siamo liberi e, in questo secondo passo, preghiamo per i programmi divini, perché il cuore pulito e libero può capire quello che Dio programma dentro di noi. Se non abbiamo fatto questo passo avanti, allora non possiamo progredire nella preghiera, come disse la Vergine a Jelena: « Molti cristiani nella preghiera quotidiana arrivano solo all'inizio della preghiera e non entrano mai ». La terza tappa della preghiera è
CHIEDERE LA BENEDIZIONE. Ma quando si parla di benedizione non è qualche cosa di magico. La Madonna parla di qualche cosa di concreto. Quando nel programma divino della preghiera ho visto quello che Dio vuole da me, allora io mi metto a realizzare questo. Dio mi dà la forza e io la benedizione la capisco come la forza per realizzare quello che Dio vuole da me. Nello stesso tempo devo prendere, accettare e custodire quella benedizione come una perla preziosa.

Diverse volte la Madonna ci disse:
«Voi prendete la benedizione, poi la dimenticate». Ora, vedete che tutti e tre questi punti sono da sviluppare ogni giorno, da migliorare ogni giorno, perciò quando si dice miglioramento nella preghiera, si intende proprio migliorare questi tre elementi. Se voi cercate di migliorare questi tre elementi, la preghiera diventerà continua. Se volete custodire la benedizione divina dentro di voi dovete pregare continuamente, cioé, portare la preghiera nella vita quotidiana e se volete essere capaci di entrare nella preghiera dovete realizzare quello che la preghiera chiede da voi. Ecco, se farete questo sarete contenti. Forse sono troppe parole. Noi siamo abituati a dire troppe parole, anche noi sacerdoti.
Io vi dico soltanto: muovetevi nella preghiera, muovetevi nella profondità della preghiera. Come voi andate nella profondità della preghiera, così la luce divina aumenterà.
Diverse persone in questi giorni mi hanno detto:
« Io voglio la fede ». Ma la fede la può avere chi vuole; soltanto non è una cosa fissa. La fede vuol dire fare un passo avanti. Io non posso vedere la città dall'altra parte della montagna: devo salire. Se io voglio avere una luce maggiore, nella mia fede, devo fare quei passi che capisco.
Non c'è da chiedere tanti consigli come viene a chiedere la gente in confessionale; quei consigli sono già nel Vangelo e ciascuno può capirli. Bisogna fare quei passi che sono nel Vangelo: allora la luce aumenterà. Vi auguro che questa giornata della Risurrezione sia per voi soltanto l'inizio di una vita bella. E buon viaggio. E auguri.

(P Tomislav Vlasic - 7 aprile 1985)

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PattyRose



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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 17:18    Oggetto: Rispondi citando




"Quando la gente va a Medjugorje prova una grande gioia, una grande pace, sente che il cielo è in terra.
Io ho sentito tante volte in venti anni che mi reco in pellegrinaggio lì, “Padre, questo è il Paradiso!”
Tuttavia, quando le persone ritornano alle loro case, succede che per tutta la prima settimana dopo il rientro questa pace continua, questa gioia rimane ancora, anche durante la seconda settimana, anche la terza, ma poi che capita?
Piano piano, tutto si affiefolisce e man mano tutto passa, sparisce, si dissolve nel nulla!
Mi ricordo una volta, durante uno degli incontri che eravamo soliti organizzare durante l’anno, in parecchi paesi dell’America Latina, una signora ha raccontato di aver rivolto una domanda a Padre Slavo: “Padre, io vengo spesso a Medjugorje, e avverto ogni volta la pace, una gioia, un amore, una grazia particolare che sento qua nel cuore. Anche quando torno a casa continua tutto questo, ma dopo un anno, due mi trovo come un ateo, nemmeno sento più Dio, niente più!”
Padre Slavo ha risposto: “Alla gente che viene qua, capita come a quella persona a cui piace il cioccolato; mangia tanto cioccolato perché gli viene offerto, ma assieme a questo, mangia anche altre cose e allora il cioccolato non ha più lo stesso sapore, quindi, per ritrovare il primo gusto, deve prendere sempre e solo quel cioccolato!
La Madonna ti da la cioccolata, il dolce, tutto quello che ti piace, ma poi ti insegna la maniera in cui vivere per non dimenticare il gusto! Se tu non metti in pratica le cose che la Madonna ti dice, il cioccolato perde il suo sapore!”
Allora io vi dico che si può vivere la pace e l’amore che si prova quando si va a Mdjugorje anche lontano da Medjugorje, ma ad una condizione: se si mette in pratica, se si vive, ciò che la Madonna desidera e invita a realizzare nella vita di tutti giorni.
Io non posso sperare di trovare lo stesso “sapore” se ho un cuore diviso tra le cose di Dio e le cose del mondo, no!
Oppure se io non metto sempre Dio al primo posto nel mio cuore, nella mia vita!
Allora, sì, che tutto ciò che ho sperimentato, assaporato, avvertito nel cuore, si perde!
Io ho incontrato gente a Medjugorje che vive una aridità spirituale a volte anche molto profonda.
Eppure la Madonna è lì!!!
Certo, è chiaro che il solo motivo che la Madonna appare non si può pretendere “automaticamente” di ottenere tutto!
Ripenso a quando la Madonna è apparsa le prime volte ed ha chiesto a Vicka e a Jakov, veggenti, di digiunare una intera settimana a pane e acqua.
Pensate, un bambino di dieci anni, tutta la settimana a pane e acqua, dal lunedì alla domenica, sette giorni!
Ma perché, se loro non avessero accettato di mettere in pratica ciò che la Madonna chiedeva, nonostante la vedessero, sarebbero andati incontro ad una forte aridità spirituale!
E così anche oggi potrebbero inevitabilmente correre il rischio ridiventare aridi come tanti atri!
C’è anche un esempio nel Vangelo che calza molto con questa riflessione: gli apostoli hanno ricevuto un dono molto più grande di quello che hanno ricevuto i veggenti a Medjugorje: loro erano con Gesù, accanto a Gesù, hanno assistito ai miracoli di Gesù, hanno inteso le parole di Gesù, hanno “bevuto alla fonte” che era Gesù, eppure, sappiamo tutti benissimo che tra gli apostoli c’era uno che lo ha tradito!
Uno che ha commesso forse il peccato più grande della storia del cristianesimo, perché ha tradito il Figlio dell’Uomo…ed era un discepolo del Cristo!
Uno degli apostoli, uno di quelli che avrebbe dovuto giudicare tutta l’umanità alla seconda venuta di Gesù!
Ciononostante lo ha tradito!
Ed aveva Gesù accanto! Gesù era lì!
Nell’arco di tre anni, è stato con Lui, ha vissuto con Lui, ha goduto della presenza di Dio incarnata!



Ma cosa è accaduto nel cuore di Giuda!?
Il suo cuore era rimasto vuoto!
Perché? Forse perché c’era qualcosa in lui che non andava nel verso giusto, forse aveva più ferite degli altri, forse non riceveva amore da suo padre, come invece Pietro, Giovanni, forse non è stato appagato della accortezza della mamma, come Giacomo, e così via, insomma, avrà avuto certamente la sua “storia”, non possiamo rispondere a questa domanda! Non sappiamo il perché della sua azione!
Capita anche a noi, vedete, tante volte di scusarci quando cadiamo nel peccato, quando tradiamo il Signore, e ci giustifichiamo dicendo che tutto dipende dalla nostra “storia”…!
Dimentichiamo troppo spesso di avere dinanzi a noi il Medico Divino che può tutto!
Io mi accorgo che la gente si reca in chiesa con lo stesso atteggiamento di chi va alla farmacia.
Ha il tumore e chiede l’aspirina!!
Se una persona ha il tumore, non deve andare in farmacia, deve andare dal chirurgo! Il chirurgo deve eseguire un intervento e con questo intervento si può anche guarire dal tumore!
Dobbiamo renderci conto che quando andiamo in chiesa, noi siamo davanti a Gesù!
Il medico dei medici!
Origene dava una bellissima definizione della Chiesa, diceva infatti: “La Chiesa è la farmacia di Cristo Medico!”E San Leopoldo Mandic rincarava: “…abbiate fede! Gesù è medico e medicina.”Non c’è bisogno quindi di andare dal mago, o cercare la pace al di flori di Gesù. No!
Se il mio cuore è ferito, se io ho delle malattie sprituali o fisiche, prima di ogni altra azione da compiere io mi devo portare da Gesù, davanti a Gesù, ai piedi di Gesù, Lui può sanare tutte le mie ferite!
Giuda non ha “approfittato” di Gesù!
Era con Lui, mangiava con Lui, viveva con Lui, ma il suo cuore rimaneva chiuso, il suo cuore era diviso!
E’ per questo motivo che tanti non sperimentano l’amore di Dio nel proprio cuore!
Satana ci può ingannare! E così può farci credere che solo perché andiamo in chiesa, preghiamo, andiamo in pellegrinaggio a Medjugorje e così via, il nostro cuore è vicino a Dio! No! Non è così!
Possiamo benissimo comportarci come un “Giuda” nei confronti di altri, perché il “termometro” di un cristiano non è il rosario, non è il digiuno, non è partecipare ai pellegrinaggi: è l’Amore ed è l’Amore verso il prossimo!
Questa è la misura!!
E, ancora, non il prossimo che voglio io, ma quel prossimo che è sempre accanto a me nel quotidiano!
Quando Mosè scende dal Sinai gli israeliti vedono la luce del Signore! E intuiscono subito che quell’uomo che si pone loro innanzi è un uomo di Dio e senza il minimo dubbio credono alle sue parole!
Mosè aveva sperimentato l’Amore di Dio, aveva fatto un passo importante nella sua vita.
Ed ecco, oggi, la Madre di Dio, la Madonna ci viene incontro, ci incoraggia e ci consiglia suggerendoci cosa dobbiamo fare per avanzare nel nostro lungo cammino di fede!
La Madonna è con noi per istruirci così come farebbe una Maestra, e proprio come tale, perché noi impariamo bene che cosa significa essere un vero discepolo di Cristo e , nello stesso tempo, ci offre una soluzione per sviluppare la nostra vita interiore.
La mia vita interiore di santità, quindi, non dipende dalla chiesa o dai sacramenti o se la Madonna appare, se mi parla, no!...dipende esclusivamente da me!!!"

DALLA MIA CONTINUA CONVERSIONE....POI GESU', ATTRAVERSO MARIA, FARA' TUTTO IL RESTO....




(Brano tratto dal libro: "FAMIGLIE VANGELI VIVENTI ALLA SCUOLA di MARIA REGINA della PACE - N. -1 “LA CONVERSIONE”".)

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anna m.



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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 20:06    Oggetto: Rispondi citando


SEMPRE DI PIU' NEL CUORE GESU' E MARIA, SOLO LORO POSSONO ALLONTANARE IL BUIO CHE AVVOLGE IL MONDO CON LA NOSTRA COLLABORAZIONE FATTA DI BUONA VOLONTA' E DI AMORE PER IL NS PROSSIMO. SONO SICURA CHE LA NOSTRA MAMMA CELESTE SEGUE NOI TUTTE/I CON PARTICOLARE AFFETTO. GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE SCRIVETE. ANNA MARIA. Laughing Laughing Laughing
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Jane



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MessaggioInviato: Sab Ott 14, 2006 20:48    Oggetto: Rispondi citando


Grazie per i vostri post, sono bellissimi.
Io non sono mai stata a Medjugorje, sarebbe interessante la testimonianza di c'è stato, anche se ritengo non sia necessario andare lontano per trovare quello che cerchiamo, comunque ho sentito parecchie testimonianze di conversioni.
Padre Livio Fanzaga è uno studioso dei fatti di M., ha scritto diversi libri, e fa catechesi attravrso la radio. Attraverso le sue testimonianze ho appreso molte cose.


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