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"CET AMOUR" L'Amore è tutto - Esperienze/2° parte
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Autore Messaggio
PattyRose



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Residenza: Valle Santa

MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 16:09    Oggetto: "CET AMOUR" L'Amore è tutto - Esperienze/2° parte Rispondi citando


La crisi del nostro tempo si deve a tanti motivi,
che si riassumono in uno: penuria d'amore.


Igino Giordani

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L'ultima modifica di PattyRose il Gio Gen 05, 2006 17:18, modificato 1 volta
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PattyRose



Registrato: 16/12/04 18:33
Messaggi: 3916
Residenza: Valle Santa

MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 18:06    Oggetto: Cet Amour Rispondi citando


Kinshasa - République Démocratique du Congo


Mbote ndeko ya bolingo,

questi miei auguri ti giungono da molto lontano, hanno fatto molta strada...un po' come quei magi che in quella Notte Santa di duemila/5 anni fa, partiti dalle periferie dell'allora mondo conosciuto e guidati da un astro misterioso, giunsero a rendere un omaggio regale a un batuffolo di bimbo.

A questa piccola creatura offrirono oro, incenso e mirra.
Ed ho pensato bene di unirmi a questa carovana, a questo pellegrinaggio santo che parte dai margini della terra per arrivare al Cuore del Mistero:
un bambino vulnerabile salvezza dei diseredati, un povero liberatore
dei poveri, un debole forza dei deboli, un vinto (la croce) vittoria dei vinti (la resurrezione).

L'attitudine richiesta per fare parte della spedizione è la gratuità e la disponibilità a donare, come gesto di ringraziamento, quello che si è, non tanto quello che si ha. Ma seguimi, non tardare, voglio mostrarti i doni che ho preparato nel corso di questi mesi e che sto ancora incartando:

l'oro della gioia, l'incenso della preghiera e la mirra della tristezza.

L'oro è la meraviglia che provo nello scoprire l'altro come miracolo
d'amore, attraverso una vita comunitaria densa, fatta certo di alti e di
bassi ma stimolo a non accontentarmi mai dei traguardi raggiunti in fatto
di fraternità. Gioia dello stare insieme a questi ventisette fratelli uniti
da un leitmotiv comune anche se i metodi per realizzarlo possono essere
molteplici.
Gioia, che è dono di questi ultimi tempi, del mio stare qualche ora alla
settimana con i ragazzi di strada del Centro di padre Frank. Gioia dei loro
volti (Kapé, Patrice, Blaise...), del loro vociare in lingala, dei loro scherzi
sul sottoscritto... Gioia che ho sperimentato un sabato pomeriggio giocando con loro a pallone in una strada sabbiosa e fangosa, con addosso gli occhi di quanti ancora fanno fatica a comprendere che non è il colore della pelle che fa il giocatore, l'uomo. Gioia nello stare bene insieme proprio perchè diversi.

L'incenso che sale a Tata dal mio cuore nella fedeltà dei nostri incontri,
a volte solo nel nostro silenzioso e intimo guardarci.
L'anno scolastico è proprio cominciato col desiderio di "dimorare nel cuore
di Cristo" con l'illusione che fossi io a doverlo raggiungere, imitare...
e invece ho sperimentato come questo stare mi faceva conoscere il mio cuore con i suoi desideri e distrazioni, sogni e limiti.
L'incenso della preghiera è allora sempre più un umile lasciar passare nel mio cuore, nei miei gesti, parole, sentimenti... l'Amore che abita nel cuore di Dio.
E a Tata innalzo preghiere per questo paese africano, il Congo, che è ancora in guerra, perché il suo sottosuolo è troppo ricco e questa guerra fa comodo a molti.
E lo prego per quel 60% delle ragazze tra i 14 e 18 anni che qui a Kinshasa si prostituiscono perché la situazione è ormai al limite della sopportazione.
Lo supplico di accorgersi di Dudu, di Gabriel e di tanti altri giovani che
non possono più continuare gli studi dato il livello economico delle rispettive famiglie, calcolando che oggi un impiegato statale ha un salario di diciassette dollari al mese (quando è pagato!).

La mirra della tristezza mista a rabbia che mi provoca la vista della
povertà delle mamme che incontro al mercato di Bandala, degli amici
di Kimbanseke, un quartiere alla periferia di Kinshasa, dei bimbi
abbandonati e malati di AIDS accolti dalle Suore di Madre Teresa.
Ogni giorno ho sotto gli occhi i 'risultati' degli aggiustamenti strutturali
del Fondo Monetario Internazionale, della presunta ricchezza globale che
sviluppa la new economy, nulla di più vecchio come sistema per legalizzare la truffa, che ha radici nell'impero romano 'proprietario' della Palestina di Gesù, passando per il medioevo dei feudatari e le conquiste coloniali di metà millennio (America) e del secolo scorso (Africa).

Immense periferie assediano le fortezze inespugnabili dei quartieri di lusso. Il muro mondiale che separa quelli che hanno da quelli che vorrebbero avere è ogni giorno più alto e massiccio. Quanti sono caduti e quanti cadono ancora nel tentativo di saltarlo? Nessuno li ha contati e nessuno li racconta.
Tristezza per questo tipo di globalizzazione che penso voglia imitare un
valore che da sempre la Chiesa ha proposto: l'universalità.
Guarda, apparentemente sono due 'sistemi' simili: se entri in una chiesa in
Perù, in Congo, in Italia, ritrovi gli stessi rituali, gli stessi gesti per
rendere omaggio a Dio; allo stesso modo se entri in un MacDonald o in un
centro commerciale negli USA, in Sudafrica, in Fillandia, ritrovi gli stessi
oggetti e ti senti subito 'dappertutto a casa tua'.

La differenza allora tra i due 'sistemi' è che in uno, tu sei uno come tanti
altri e hai valore per ciò che compri; nell'altro tu sei unico e hai valore per ciò che sei.

Certo, la nuova religione economica attrae innumerevoli adoratori e la sua
'nuova trinità istituzionale' (FMI, BM, OMC) ci detta le nostre libertà ,
ma quel Cristo che ostinatamente rinnova la sua venuta tra noi viene proprio a liberare la nostra libertà, facendosi dono e non mercanzia!

Nonostante l'economia, gli uomini e le donne di comunità ai margini sono
stati capaci di tenere viva un'altra logica, un altro insieme di regole.
In contrasto con l'economia, questa logica è immersa nella struttura sociale.

E' venuto il tempo di confinare l'economia nel suo posto più adatto:
quello marginale. Come hanno fatto i margini.
Questo 'nuovo' millennio allora non sarà forse diverso per la storia,
ma per noi è unico, perché noi (io, te e gli altri) lo stiamo sperimentando, vivendo.

Questi che ti ho mostrato sono i doni che porterò direttamente al cuore
di Dio in questo Natale e quello che spero vivamente è di averti
suscitato un po' di irrequietezza tanto da unirti a noi, preparando anche tu i tuoi doni.

Ma non voglio separarmi da te senza prima averti fatto notare un particolare che penso non possiamo permetterci di tralasciare:

Il nuovo millennio è iniziato di lunedì. Sì, proprio così, lunedì, il
'giorno della luna' (dal latino 'lunae dies'). E la luna è simbolo del sogno come valore notturno!

Il nuovo millennio allora si è aperto con il 'giorno del sogno',
Sogno di Dio per un'umanità che sembra schiava della notte!!!

Buon Anno-Millennio da Sogno, Matteo/Tiasma (1)

(1) Tiasma è il nuovo nome che mi hanno dato i ragazzi di strada.



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mari79



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 18:33    Oggetto: Rispondi citando


Un'amica mi ha regalato una cartolina con questa poesia, a me piace molto...

L'AMORE
Quando l' amore vi chiama, seguitelo
anche se ha vie sono sassose e ripide.
E quando vi parla credete in lui
benché la sua voce possa
disperdere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Poiché come l'amore vi esalts così
vi crocefigge e come vi matura così vi poterà.

E vi consegna al suo sacro fuoco
poiché voi siate il pane santo
della mensa di Dio.
Tutto ciò compie l'amore in voi
affinché conosciate il segreto del vostro cuore
e possiate diventare un frammento
del cuore della Vita.
L'amore non da nulla fuorché se stesso
e non coglie nulla se non in se stesso.
L'amore non possiede
né vorrebbe essere posseduto
perché l'amore è sufficiente all'amore.
E non pensate di dirigere l'amore
perché se vi trova degni è lui che vi conduce.
L'amore non desidera che consumarsi!
Se amate davvero siano questi i vostri desideri:
destarsi all'alba con un cuore alato
e ringraziare per un altro giorno d'amore;
addormentarsi a sera
con una preghiera per l'amato nel cuore
e un canto di lode sulle labbra.

Kahlil Gibran
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L'ultima modifica di mari79 il Mar Dic 27, 2005 18:36, modificato 1 volta
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sissi



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 18:34    Oggetto: Rispondi citando


GIBRAN?????????
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mari79



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 18:35    Oggetto: Rispondi citando


sissi ha scritto:
GIBRAN?????????


si... ho dimenticato di "firmare", ora provvedo subito!!!
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sissi



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 18:36    Oggetto: Rispondi citando


SI FIRMA DA SOLO...... Wink
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cianipat



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 23:38    Oggetto: Rispondi citando


Se devi amarmi, per null'altro sia se non che per amore; non dire mai: L'amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare conforme al mio, che mi rese sereno un giorno. Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sé o per te, e un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami - e sempre, per l'eternità.

E.B. Browning

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cianipat



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MessaggioInviato: Mar Dic 27, 2005 23:47    Oggetto: Rispondi citando


cianipat ha scritto:
Se devi amarmi, per null'altro sia se non che per amore; non dire mai: L'amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare conforme al mio, che mi rese sereno un giorno. Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sé o per te, e un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami - e sempre, per l'eternità.

E.B. Browning


Bellissima poesia.
"Amami per amore e null'altro!"

Come è vera questa affermazione.
Tutti noi siamo attratti dal bel viso, dal sorriso gentile, dall'affinità d'interessi e scopi, dal parlare sapiente ed intelligente.
Tutte queste cose sono importanti e arricchiscono senza ombra di dubbio il rapporto tra due persone, sono senz'altro la grande e potente molla iniziale.
Ma "amami per amore!", amami perchè sono io, amami perchè mi accetti così come sono, amami perche hai deciso di sostenermi nei momenti tristi come io ti sostengo, amami perchè basta uno sgusardo per capirsi, amami perchè siamo una sola persona, amami perchè condividi con me tutto l'amore che c'è!!
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mari79



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MessaggioInviato: Mer Dic 28, 2005 10:34    Oggetto: Rispondi citando


Hai proprio ragione prof!!!
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cianipat



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MessaggioInviato: Mer Dic 28, 2005 11:01    Oggetto: Rispondi citando


L'altro giorno un mio carissimo amico, mi ha proposto di scrivere qualche riflessione sul "Cantico delle creature" di San Francesco D'Assisi a commento di una mostra fotografica che lui ha intenzione di fare e che avrà per tema le "meravigliose creature" del Santo.
Mi sono così riguardata il famoso scritto e, a corollario di quello, ho trovato numerosi canti tra i quali ho raccolto questo.

Ogni Uomo Semplice

Ogni uomo semplice,
porta in cuore un sogno,
con amore ed umiltà
potrà costruirlo.
Se con fede tu saprai
vivere umilmente,
più felice tu sarai
anche senza niente.
Se vorrai ogni giorno,
con il tuo sudore
una pietra dopo l'altra
alto arriverai.

Nella vita semplice
troverai la strada
che la calma donerà
al tuo cuore puro
sono quelle che alla fine
sono le più grandi.
Dài e dài ogni giorno
con il tuo sudore
una pietra dopo l' altra
alto arriverai.


Che ne dite?
Non vi sembra che si adatti moltissimo allo spirito del nostro progetto visto come un sogno che si realizzerà (e in parte lo si è già visto) con amore ed umiltà ma anche con determinazione e anche a quello che dal palcoscenico ci trasmette Alessandro ogni volta che interpreta Cristoforo Colombo?
A me sì e in maniera impressionante, specialmente nei primi quattro righi:

"Ogni uomo semplice,
porta in cuore un sogno,
con amore ed umiltà
potrà costruirlo."


Del resto San Francesco è presente in ogni momento della rappresentazione.
Sarà stata una felice coincidenza per me l'imbattermi nella proposta di questo amico?
Mah, penso proprio di sì.
Ciao a tutte!
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PattyRose



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MessaggioInviato: Mer Dic 28, 2005 18:21    Oggetto: Cet Amour Rispondi citando


TUTTI BELLISSIMI!!!!!! E POI S. FRANCESCO!!!! IL SANTO DEI SANTI. INFATTI LUI E' CONSIDERATO COLUI CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA "INCARNATO CRISTO".
PAT Wink HAI RAGIONE...PER QUELLO CHE DICI IN RIFERIMENTO ALLO SPIRITO DEL PROGETTO E POI STA CERTA CHE INCONTRARE ED APPROFONDIRE FRANCESCO E' "UNA FELICE COINCIDENZA" CHE NON LASCIA MAI COME PRIMA...

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PattyRose



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MessaggioInviato: Mer Dic 28, 2005 18:30    Oggetto: Cet Amour Rispondi citando


Non mi stancherò mai di parlare, ascoltare e vivere esperienze d’amore. Spero che il mio ultimo respirò sarà un respiro d’amore.
Da bambina sfidando le leggi della gravità continuamente provavo a “volare”, dagli alberi sui quali mi arrampicavo, da un pianerottolo delle scale di là della balaustra, ecc. ecc. con risultati che lascio immaginare (ero la gioia e la disperazione dei miei).
Poi sono cresciuta e quest’inquietudine infantile non è passata, così ho provato a “volare” in altri modi, probabilmente sbagliati, mai inutili perché credo che ogni esperienza è un passaggio necessario per riuscire a fare poi delle scelte di vita consapevoli.
Il “volo” decisivo l’ho fatto sette anni fa, un volo oltre la vita (ho parlato di quest’esperienza nel topic “Là, dove sfiori il Mistero”). Mi sono addormentata inseguendo un sogno che coltivavo fin da quando ero bambina, vale a dire “volare”, mi sono risvegliata con una certezza: è l’amore che mette le ali e ci lascia “volare” sempre più alti, in tutto ciò che facciamo (senza necessariamente farsi del male, come ho fatto io).
Ho iniziato così a misurare il tempo con l’eternità che ci attende e ho capito che la vita è un cammino importante, l’unico che abbiamo. Ogni mio atto, ogni momento, ogni respiro avranno una proiezione nell’eterno. Ogni minuto della mia vita quaggiù condiziona la Vita. Siamo anime in cammino verso l’eternità attraverso l’amore che riusciamo ad essere e suscitare negli altri.
Una persona mi ha insegnato che “non devo mai dimenticarmi che la Realtà è dentro di me e che io devo dare agli altri soprattutto la linfa che sale dal fondo dell’anima, che è la voce sottile di Dio che sprona ed illumina. Occorre far tacere tutto in noi (con me ha usato le maniere FORTI, mi ha fatto tacere attraverso uno schianto) per scoprirvi la voce di Lui. E bisogna estrarre questa voce come si toglie un diamante dal fango: ripulirla, metterla in mostra e donarla a tempo opportuno, perché è amore e l’amore va dato: è come il fuoco che, comunicato con paglia ed altro, arde, altrimenti si spegne. Corriamo chè la luce sta accesa solo nell’anima in cui l’amore è in moto, è vivo”.
Se vivo, vivo per Amore. Solo per Amore voglio amare. Nella nebbia dei pensieri una luce illumina i miei passi, li guida lungo il sentiero del mistero che attimo dopo attimo traccia la scia dell’esistenza sempre amata intensamente, nella gioia e nel dolore, mai negata. Amore è respiro che respira Vita, amore è il battito del cuore che mi tiene viva. Amore è la calda luce del sole, ciò che percepisco nel profumo del vento. Amore è il volto di ogni uomo, donna, bambino che incontro, dono da amare mai giudicare, è questo sentirlo parte del mio stesso essere. L’amore è ciò che resterà di noi per sempre. Ecco, perchè per me, l’amore è tutto!!!!!!

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cianipat



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MessaggioInviato: Mer Dic 28, 2005 19:22    Oggetto: Rispondi citando


Quando decidi d'amare
fallo intensamente.
Quando decidi d'amare
fallo immediatamente.
Quando decidi d'amare
fallo appassionatamente.

Così tutto vivrà per amore,
tutto gioirà per amore.

Un abbraccio ti consolerà,
uno sguardo ti commuoverà,
un sorriso ti illuminerà,
un bacio ti sazierà,
un respiro ti riscalderà,
e una carezza ti avvolgerà.

Quando decidi d'amare
fallo solo per amore!


Patrizia, dicembre 2005
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PattyRose



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MessaggioInviato: Ven Dic 30, 2005 12:28    Oggetto: Cet Amour... Rispondi citando


Oggi so che l’amore di Dio è sempre più grande dei nostri errori. Ma è stata una scoperta progressiva … Dall’età di 13 anni, infatti, ho iniziato ad avere problemi con la giustizia. A 15 anni poi sono rimasto orfano e dopo alcuni mesi ero già in un carcere minorile. Uscito dal carcere non avevo più nessuno a cui rivolgermi, e ho ripreso la vita sbandata di prima. Appena qualche mese di libertà e accidentalmente causo la morte di un giovane. Torno in prigione, stavolta per 10 anni. Durante la reclusione imparo un mestiere, come falegname, ma una volta uscito nessuno voleva assumermi.

Mi sono trovato senza soldi e senza altre possibilità. Ho assaltato una banca. Pensavo: se va bene, ho qualcosa per non morire di fame, finché non trovo lavoro; se non va bene, trovo comunque tetto e pane per alcuni anni. Alcune ore dopo l’assalto, ero di nuovo dentro, condannato a 15 anni. Non avevo più un motivo per vivere finché ho incontrato un religioso con cuore largo che ci ha annunciato l’esistenza e l’amore di Dio per noi.

Mi ha incoraggiato anche la stima di alcuni funzionari dell’ordine giudiziario, che mi hanno dato un posto di responsabilità nella falegnameria.
Prima del rilascio, mi hanno concesso 3 giorni di libertà per la ricerca di alloggio e lavoro. Ma era una libertà che non sapevo gestire; mi sentivo “perso”. Come potevo io, che dai 15 ai 42 anni avevo trascorso 26 anni in prigione, riuscire a prendere in mano la mia vita?

Il religioso conosciuto in carcere mi telefona e mi invita a presentarmi presso una comunità nata per aiutare gli ex-detenuti nella delicata fase del reinserimento sociale e fondata da persone che ispirano la loro vita al Vangelo.
Il giorno del mio rilascio sono venuti a prendermi dall’istituto di pena.
Nella comunità andavo imparando passo a passo la vita in libertà. Avevo una stanza, un lavoro, un guadagno e prima di tutto una comunità. Mi hanno accolto tra di loro senza riserve. Dopo sei mesi ho trovato lavoro in una falegnameria e dopo due anni sono stato in grado di lasciare la comunità.

Lì avevo conosciuto anche la persona che sarebbe diventata mia moglie. Sono adesso un collaboratore della comunità, diventando responsabile di una delle case dove, con gli ospiti senza lavoro, mi occupo della manutenzione. Forte della mia esperienza, cerco di incoraggiare sempre i nostri ospiti a non mollare mai, anche se hanno rovinato parte della loro vita.
Adesso so che l’amore di Dio è sempre più grande della nostra colpa.

(Dicembre 2005- Esperienza di vita raccontata da un ex-detenuto)

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*lisicris*



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MessaggioInviato: Ven Dic 30, 2005 12:29    Oggetto: Rispondi citando


cianipat ha scritto:
Quando decidi d'amare
fallo intensamente.
Quando decidi d'amare
fallo immediatamente.
Quando decidi d'amare
fallo appassionatamente.

Così tutto vivrà per amore,
tutto gioirà per amore.

Un abbraccio ti consolerà,
uno sguardo ti commuoverà,
un sorriso ti illuminerà,
un bacio ti sazierà,
un respiro ti riscalderà,
e una carezza ti avvolgerà.

Quando decidi d'amare
fallo solo per amore!


Patrizia, dicembre 2005



Mlto bella questa poesia!!!!
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