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genziana
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 Inviato: Gio Ott 02, 2008 04:03 Oggetto: EFEBO 2008 a 'IL COMMISSARIO DE LUCA' e ALESSANDRO PREZIOSI |
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PREMIO Internazionale EFEBO D'ORO 2008 per la Televisione
Ad ANTONIO FRAZZI per il film "IL COMMISSARIO DE LUCA"
_ Utilizzando gli strumenti canonici del poliziesco Antonio Frazzi mette a frutto una costruzione narrativa intrigante ed originale ponendo una particolare cura sulle atmosfere, i percorsi emotivi dei personaggi, le tensioni drammatiche all’interno di un’opera che esalta gli attori seducendo al contempo il pubblico che ha giudicato il tv-movie una delle opere televisive più significative ed importanti dell’anno. _
Centro di Ricerca Narrativa Cinema - 30^ Edizione del Premio - 2008
I fratelli Frazzi avevano già vinto un Efebo d’Oro nel 1992 per il
film televisivo “La storia spezzata” dalle pagine di Maria Venturi.
Ad Andrea e Antonio Frazzi
...per l'ormai sempre più raro equilibrio di rigore, dedizione professionale e appassionata vocazione al racconto che fa di "La storia spezzata" un modello di narrazione televisiva e un commosso documento umano del nostro tempo.
PREMIO INTERNAZIONALE EFEBO D'ARGENTO 2008 per la TV
A ALESSANDRO PREZIOSI magistrale protagonista dei 4 film
A CARLO LUCARELLI autore dei libri del Commissario De Luca
Dal PROGRAMMA: "EFEBO D'ORO 2008"
29-30 settembre; 1-2-3-4 ottobre 2008
SABATO 4 OTTOBRE 2008 .-. AGRIGENTO
GRAND HOTEL DEI TEMPLI - ore 18.30
Incontro con
Antonio Frazzi, regista del tv-movie "Il commissario De Luca", dai romanzi di Carlo Lucarelli (Sellerio Editore), vincitore del premio internazionale Efebo d’Oro 2008 (sezione Televisione)
Intervengono
Alessandro Preziosi, Carlo Lucarelli, Francesco Bruni
Modera Sergio Buonadonna
MUSEO ARCHEOLOGICO - dalle ore 21.15
Cerimonia di consegna:
• Efebo d’Oro a Antonio Frazzi, regista del film televisivo finalista “Il commissario De Luca” dai libri di Carlo Lucarelli
• Efebo d’Argento ad Alessandro Preziosi, protagonista del film
• Efebo d'Argento a Carlo Lucarelli, autore dei romanzi sul Commissario De Luca (Sellerio Editore)
• Riconoscimento a Francesco Bruni, sceneggiatore del tv-movie "Il commissario De Luca" e del film "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì dal romanzo di Michela Murgia
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genziana
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 04:17 Oggetto: EFEBO 2008 a 'IL COMMISSARIO DE LUCA' e ALESSANDRO PREZIOSI |
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 ha scritto: |
Gaetano Ravanà
E' uno degli eventi più attesi nella nostra provincia. Quest'anno ricorre la trentesima edizione, ma l'«Efebo d'Oro», continua a essere un premio sempre molto ambito. La prima edizione, si svolse nel 1979 con l'Efebo assegnato a Piero Chiara, autore del romanzo «La stanza del vescovo» e a Mario Monicelli, regista del film «Un borghese piccolo piccolo». Ma questo premio, in questi lunghi trent'anni, è stato vinto da personaggi molto importanti e famosissimi.
Ettore Scola nel 1981 con la pellicola «Passione d'amore», Marco Ferreri nel 1983 con «Storia di piera» (tratto dal romanzo di Dacia Maraini e Piera Degli Esposti); nel 1984 l'«Efebo» venne assegnato, al francese Francois Truffant con il film «Finalmente domenica!». Nel 1985 fu la volta di Marco Tullio Giordana con il film «Notti e nebbie».
Nel 1987, vinse Francesco rosi con «Cronaca di una morte annunciata», tratto dal romanzo di Gabriel Garcia Marquez. Giuseppe Bertolucci vinse l'anno dopo (1988) con l'opera «Strana la vita». Marco Risi trionfò invece nel 1989 con il film «Mery per sempre». Ettore Scola rivinse nel 1991 con «Il viaggio di Capitan Fracassa».
Nel 1995 il premio andò a Michele Placido con la pellicola «Un eroe borghese», mentre Claude Lelouch vinse l'anno successivo (1996) con quel bel film dal titolo: «I miserabili».
Nel 1999 l'«Efebo» fu vinto invece da Giuseppe Tornatore con il film «La leggenda del pianista sull'oceano», tratto dal monologo di Baricco.
Nel 2002, fu premiato invece Richard Eyre con il film «Iris-Un amore vero». L'anno successivo, siamo nel 2003 la manifestazione venne vinta da Gabriele Salvatores, regista della pellicola «Io non ho paura», tratto dall'opera letteraria di Niccolò Ammaniti. Nel 2004 successo di Walter Salles, regista de «I diari della motocicletta» e di Maurizio Zaccaro con «Al di là delle frontiere».
Frederic Fonteyne, trionfo nel 2005 con «La donna di Gilles», nel 2006 successo di Emmanuelle Carrère regista de «L'amore sospetto». L'anno scorso infine vittoria di Paolo e Vittorio Taviani con la pellicola «La masseria delle allodole», tratto dal romanzo di Antonia Arslan e di Vittorio Sindoni con «Le ragazze di San Frediano». Quest'anno, successo dell'austriaco Stefan Ruzowitzky con «Il falsario».
FILM FINALISTA ALL'EFEBO D'ORO 2008
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 04:32 Oggetto: EFEBO 2008 a 'IL COMMISSARIO DE LUCA' e ALESSANDRO PREZIOSI |
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 ha scritto: |
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genziana
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 09:39 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI 'IL PONTE' Teatro Cilea REGGIO CALABRIA |
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 ha scritto: |
SPETTACOLI - Pagina 18 - (02/10/2008)
Il monologo di ALESSANDRO PREZIOSI
andato in scena martedì al "Cilea" di Reggio
Una sfida impossibile? "Il Ponte"
diventa un'opportunità di dialogo
Un lavoro teatrale costruito come strumento di riflessione
Pino Toscano - Reggio Calabria
Il pregio più grande è che "Il Ponte" non pontifica. Non decide se l'opera si deve fare o non si deve fare. Di più: al di là di qualche suggestione, che un po' pende di qua un po' di là, non pretende nemmeno di condizionare il giudizio. E sì che, nascendo da un'ispirazione artistica, avrebbe potuto, proprio per la libertà di cui gode ogni azione creativa, esprimere un pensiero netto, una sorta di sentenza teatrale.
Di sicuro, però, il monologo di Alessandro Preziosi, andato in scena l'altra sera al "Cilea" di Reggio Calabria, è un invito ad alzare lo sguardo, a non abbandonare quel bisogno della "sfida dell'impossibile" che siciliani e calabresi si portano dentro, magari senza voglia di muoversi di casa. Ponte-sì o ponte-no? Decine di ragioni militano da una parte e dall'altra. Questo testo le mette a confronto in maniera onesta e puntigliosa, esente da pregiudizi ideologici. Perché l'obiettivo è far pensare e parlare. Del resto, ci sarà una ragione se il dibattito è ancora vivo nei secoli dei secoli. «Ne parlavano i romani e Carlo Magno», ricorda sulla scena l'operaio siciliano pieno di dubbi e di speranze che s'immagina uno dei trenta destinati a morire in omaggio alla casistica durante la costruzione dell'opera.
Il primo progetto sul Ponte è del 1898. Fu presentato come tesi di laurea al Politecnico di Torino da uno studente, si chiamava Paolo Navona. Da allora è passato un altro secolo e qualcosa di più, e la questione è sempre aperta. Perché non "scade"? La risposta va cercata dentro la natura stessa dell'uomo, eternamente proiettata verso l'impossibile. Fanno sorridere le affermazioni totalitarie di intellettuali come il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre, secondo cui «del Ponte non si deve più parlare!». Provateci. E spiegatelo ai romani, a Carlo Magno e a Paolo Navona. E, già che ci siete, spiegatelo anche all'operaio siciliano divorato dai timori e dall'ansia di conoscenza ma alla fine deciso a non schivare il suo destino, anche se sa di essere «uno dei trenta».
Un lavoro teatrale costruito come strumento di riflessione per chi non si rassegna a dismettere il gusto di un pensiero autonomo. Questo è "Il Ponte". Un'operazione culturale di livello, frutto della capacità d'iniziativa e d'indagine del Laboratorio internazionale d'Architettura coordinato dalla prof. Laura Thermes dell'Università Mediterranea, che ha ricevuto il pieno sostegno della presidenza del Consiglio Regionale della Calabria. Non c'erano posti liberi al "Cilea", e il pubblico ha seguito con grande attenzione tutte le fasi del monologo, un'ora e mezza di intensa recitazione avvolta nell'atmosfera ruffiana dei colori e delle musiche di Stefano Di Battista. Niente male per un tema che, secondo alcuni, dovrebbe essere tolto di mezzo.
Ma c'è un altro elemento che merita di essere considerato, e forse è quello che, a conti fatti, ristabilisce l'ordine naturale delle cose da un punto di vista, diciamo così, pedagogico: "Il Ponte", nella versione proposta dagli autori dei testi, Carmelo Pennisi e Massimiliano Durante, cessa di essere un motivo di divisione... armata e si trasforma in una forte opportunità di dialogo. In questo caso si può dire davvero che l'arte batte nettamente la politica e le sue risse cortilesche su una storia ai confini dell'impossibile.
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Gentilmente postato da olivia@ che ringrazio  nel topic dedicato all'evento, dal giornale del 01/10/2008
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Gloria93
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 11:49 Oggetto: |
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grazie
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chiara ale
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Residenza: prov. Chieti
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 11:59 Oggetto: |
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grazie Gliuly per le ultime notizie 
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Lele
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 13:45 Oggetto: |
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Grazie Giuly per el news!! E un saluto speciale a Chiara e Gloria!
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^Gaia^
Registrato: 20/03/04 22:22
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Residenza: Firenze
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 14:17 Oggetto: |
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Grazie mille Giuly x le info
baci
Gaia
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genziana
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 18:17 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI 'IL PONTE' Teatro Cilea REGGIO CALABRIA |
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 ha scritto: |
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CLAUDIA65
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Residenza: BIELLA
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| Inviato: Gio Ott 02, 2008 21:58 Oggetto: |
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Un grazie a Giuliana per i continui aggiornamenti e.......un "In bocca al lupo" ad Alessandro per la premiazione di sabato.
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40
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| Inviato: Ven Ott 03, 2008 04:45 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI 'IL PONTE' Teatro Cilea REGGIO CALABRIA |
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freccia tricolore 33
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| Inviato: Ven Ott 03, 2008 09:10 Oggetto: Grazie Genziana! |
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Grazie Genziana,sono sicura e certissima che prima o poi il pubblico capirà le ragioni e l'intento di questo bellissimo spettacolo di Alessandro,certe cose non vanno nascoste ma ne dobbiamo parlare,grazie ancora Genziana
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Adriana
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genziana
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| Inviato: Ven Ott 03, 2008 11:55 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI 'IL PONTE' Teatro Cilea REGGIO CALABRIA |
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| freccia tricolore 33 ha scritto: | | Grazie Genziana,sono sicura e certissima che prima o poi il pubblico capirà le ragioni e l'intento di questo bellissimo spettacolo di Alessandro,certe cose non vanno nascoste ma ne dobbiamo parlare,grazie ancora Genziana |
Adriana cara, i giudizi sullo spettacolo sono tutti positivi, sull'interpretazione poi ottimi! Portare "Il Ponte" proprio sulle rive dello Stretto, là dove il ponte vero è in progetto di sorgere da secoli, là dove s'incontrano e si scontrano pareri favorevoli e contrari, dalla gente ai massimi livelli istituzionali, là non poteva che far discutere ancora: è stata una grande impresa artistica, una immensa emozione immagino avrà scosso tutti, per fortuna la musica "ruffiana" del Quartetto Jazz ha cullato gli animi sensibili, trafitti.
La scrittura dev'essere davvero buona se è riuscita nell'intento di non schierarsi: gli spettatori hanno applaudito ma si aspettavano un sì o un no come è spontaneo nella natura umana, questa sola è la loro critica! Evviva!!! Bravi tutti, artisti e autori, e pubblico del Cilea, le menti sono aperte al dialogo.
Questo è Teatro: il ponte sullo Stretto, se farlo o no, si deciderà altrove.
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freccia tricolore 33
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| Inviato: Ven Ott 03, 2008 12:16 Oggetto: Grazie genziana! |
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amica carissima Genziana grazie del chiarimento ,un'abbraccione forte e grande! e ancora bravo alessandro!
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Adriana
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Elèktra
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| Inviato: Ven Ott 03, 2008 14:09 Oggetto: |
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Esauriente rassegna stampa, grazie a tutte voi! Si riesce a godere dei contenuti pur non potendo assistere agli spettacoli. Sono contenta che il monologo sia piaciuto su una delle sponde del “Ponte” e che non abbia suscitato polemiche ma indotto alla riflessione. Non male davvero in un’epoca in cui ogni occasione diventa pretesto per attaccare l’una o l’altra parte. Suscitare la riflessione, invitare a guardare le cose da “sponde” diverse è davvero un pregio notevole. Laddove la politica è spesso terreno di scontro, l’arte è luogo d’ incontro anche se, a ben leggere, qualcuno avrebbe gradito avere il famoso attore dalla propria parte, qualunque essa sia. Audience o non audience, Preziosi non sbaglia un colpo in fatto di contenuti. Lui ed i suoi bravissimi collaboratori sanno toccare le corde giuste senza creare fratture …i suoi spettacoli non hanno l’arroganza di dare risposte o la megalomania di spostare opinioni ma il pregio di far sì che ci si ponga delle domande , qualità rara al giorno d’oggi in cui nessuno dubita delle proprie certezze. Complimenti… spero di potervi assistere anch'io prima o poi in modo da dare un'opinione meno indiretta.
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l.m.
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