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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:31    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI con 'AMLETO' 2009|2010 regia A. PUGLIESE Rispondi citando




      "AMLETO" • Stagione Teatrale Invernale 2009|2010



        Calendario Ufficiale • ultime repliche dello spettacolo


        Teatro Quirino 'Gassman' ROMA dal 26/1 al 7/2/2010

        Teatro 'Donizetti' BERGAMO dal 9 al 14 febbraio 2010




        Elenco SITI web TEATRI per informazioni e prevendita biglietti:


        www.teatroquirino.it/home.html
        www.gaetano-donizetti.com







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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:31    Oggetto: 7/2/2010 - ROMA - brunch AL QUIRINO con PREZIOSI x ADRICESTA Rispondi citando








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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:32    Oggetto: KOSTNER: progetto 'Un Sogno In Corsia' ADRICESTA /Italia Uno Rispondi citando




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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:33    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI • 'SANT'AGOSTINO' RaiUno • 31/1-1/2/2010 Rispondi citando




      ALESSANDRO PREZIOSI è il protagonista di

      “ SANT’AGOSTINO ” dalla Serie ‘IMPERIUM’




      produce Lux Vide regia di Christian Duguay



      su RAI UNO la miniserie TV in Prima Serata

      Domenica 31/01 e Lunedì 1° Febbraio 2010







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nenepdl



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 14:01    Oggetto: Rispondi citando


grazie Giuly!
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pamela 90



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 14:39    Oggetto: Rispondi citando


grazie per le notizie!!!! -3 per andare a roma!!!! speriamo che vada tutto bene!! Very Happy Surprised Embarassed Razz
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pascale61



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 18:25    Oggetto: Rispondi citando


Farfallina je t'ai envoyé un messaggio grazie.
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Gloria93



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 19:29    Oggetto: 28/1 presentazione della fiction "sant'agostino" a Rispondi citando


foto della presentazione della fiction SANT'AGOSTINO a Roma, giovedì 28 gennaio:







foto Danilo Cerreti/ olycom

Presso la Basilica di Sant’Agostino (Sagrestia, Piazza Sant’Agostino) presentazione della fiction “Sant’Agostino”, con Alessandro Preziosi, Monica Guerritore, Franco Nero.

http://www.c6.tv/archivio?id=7880
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pascale61



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 19:38    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Gloria pour les photos comme il est beau. Smile
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pamela 90



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 20:19    Oggetto: Rispondi citando


che belle queste foto!!!!! mi sono emozionata!!!! - 3 per andare a roma!!!!! non vedo l'ora!!! Very Happy Very Happy
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cinziaelucaforever



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 21:19    Oggetto: Rispondi citando


Grazie carissime Giuly e Gloria e di tutte le informazioni che ci tenete sempre costantemente informati Wink !
Bellissime le foto di Alessandro e anche il video Very Happy !!!


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cinzia76



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 21:44    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Gloria per le bellissime immagini del nostro Capitano Laughing !!!
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Gen 29, 2010 01:49    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI • 'SANT'AGOSTINO' RaiUno • 31/1-1/2/2010 Rispondi citando







MOVIEPLAYER .it ha scritto:




      Alessandro Preziosi è Sant'Agostino



a cura di Luciana Morelli

Presentata stamattina nella straordinaria cornice della Basilica di Sant'Agostino in Roma la nuova miniserie Rai che andrà in onda domenica e lunedì prossimi in prima serata su Raiuno e che racconta la vita tumultuosa e appassionata ma anche la profonda spiritualità di Agostino d'Ippona, uno dei più importanti santi della cristianità, testimone dei fasti ma anche della caduta dell'Impero Romano.


Una vita intensa e in continua mutazione, vissuta a cavallo di una delle epoche di più profonda crisi e di più radicale cambiamento che la storia ricordi non poteva non diventare un'avventura affascinante per il piccolo schermo. Sant'Agostino d'Ippona è stato forse il santo più famoso della Storia, ed è senz'altro uno dei più conosciuti in tutto il mondo, quello più moderno e quello che in tempi oscuri come quelli che viviamo oggi avrebbe senz'altro avuto una parola di conforto e di illuminazione per tutti.

Diretta dal regista americano di origini canadesi Christian Duguay, lo stesso di Screamers - Urla dallo spazio e dell'adattamento televisivo di Giovanna D'Arco, di Coco Chanel e dell'imminente miniserie sulla figura di papa Pio XII intitolata Sotto il cielo di Roma, la miniserie su Sant'Agostino si avvale di un cast internazionale di primo piano che comprende oltre al protagonista assoluto Alessandro Preziosi, che presta il suo carisma e la sua figura statuaria per incarnare il santo, anche Franco Nero nei panni di Sant'Agostino anziano, un'emozionante Monica Guerritore che interpreta la madre di Agostino, e da un grandioso Andrea Giordana nel non semplice ruolo del Vescovo Ambrogio, divenuto anch'egli santo con un percorso simile a quello dell'amico Agostino che proprio grazie alle sue parole riesce a trovare la sua strada verso Gesù Cristo e verso la verità.
Co-produzione italo-tedesco-polacca di grande spessore tecnico e artistico, Sant'Agostino nasce dall'unione delle forze di RaiFiction, della storica Lux Vide e della tedesca Eos Entertaiment che in due puntate da 100 minuti (in onda domenica 31 gennaio e lunedì 1 febbraio in prima serata su Raiuno) riassume l'intera storia del filosofo, teologo, oratore, scrittore e poi vescovo Agostino d'Ippona, dalla nascita in un paesino dell'entroterra africano sino alla morte sopraggiunta ad Ippona nel 430 passando per gli anni della maturità vissuti a Milano alla corte dell'Imperatore.


Presenti alla conferenza stampa ospitata per l'occasione dalla magnifica sala principale dell'ex Biblioteca Agostiniana ora Angelica, la prima biblioteca pubblica della storia, il Direttore di RaiFiction Fabrizio Del Noce, il presidente della Lux Vide Ettore Bernabei, i produttori Matilde e Luca Bernabei, insieme agli attori Alessandro Preziosi, Franco Nero, Andrea Giordana e Padre Vittorino Grossi, sacerdote agostiniano preside dell'Università Lateranense.


Come mai è stata scelta una location così prestigiosa per questa presentazione?

Fabrizio Del Noce: Quando si può, credo sia giusto presentare certe storie in luoghi che si possano collegare in senso stretto sia ai personaggi che alle epoche narrate. Sant'Agostino rientra nel filone delle fiction che si fanno per un pubblico che cerca non solo evasione ma anche qualcosa di diverso ogni tanto, questo è uno di quei prodotti che la Rai sente il dovere di fare in quanto rappresentante della cultura e non solo artefice di intrattenimento leggero e spettacolo.


Perchè avete scelto proprio la figura di Sant'Agostino?

Fabrizio Del Noce: E' stato uno dei più grandi filosofi della storia dell'umanità oltre che uno dei santi più amati e importanti. La sua è una vicenda può definirsi emblematica, non è comune un peccatore che diventa santo e che trasforma la sua intera vita intellettuale e i travagli intimi di uomo nella nascita di un grande filosofo. La fiction è stata anche mostrata al Papa a settembre a Castel Gandolfo. Ovvio che siano venuti fuori certi aspetti della vita di Agostino piuttosto che altri, la figura del filosofo ad esempio non è mostrata appieno, almeno non quanto il suo percorso spirituale e di vita. Nonostante la difficoltà dell'argomento mi auguro che questo prodotto possa essere per quelli che ne fruiranno anche un arricchimento intellettuale, accessibile a tutti, anche a chi non ha la cultura necessaria per affrontare certi temi.


Signor Bernabei, cosa l'ha spinta a produrre una fiction così rischiosa e anche impegnativa sotto il profilo della ricerca storica?

Ettore Bernabei: Ringrazio moltissimo la Rai per aver permesso di portare a termine l'importante opera di volgarizzazione e divulgazione popolare di un personaggio così eminente della cultura universale, oltre che un padre della Chiesa. Sant'Agostino è un'opera che non vuole solo far conoscere un periodo della storia dell'umanità ma anche raccontare il percorso di un uomo che avrebbe potuto benissimo vivere ai nostri giorni, uno che ha vissuto le esperienze di tanti uomini e tante donne di oggi in anni altrettanto difficili.


Cosa vi ha affascinato di più di lui?

Ettore Bernabei: E' stato affascinante riportare in superficie la sua vicenda, raccontare i suoi maestri, la sua esperienza di poter coltivare in quell'epoca un'intelligenza eccezionale con la cultura del mondo greco e del mondo romano insieme, il suo incamminarsi per una via tormentata e minata del successo professionale e del potere, le sue esperienze trasgressive vissute sempre con un tormento nell'anima, come perennemente alla ricerca di qualcosa che gli mancava.


Pensa che il pubblico risponderà positivamente?

Ettore Bernabei: Spero che il pubblico non lo guardi solo per passare due serate interessanti ma che riesca anche a ricavarne un vantaggio per la propria vita, come disse Benedetto XVI quando ha visto una parte di questa miniserie "speriamo che qualcuno si faccia trovare dalla verità e che riesca a trovare la carità grazie alle parole di Sant'Agostino". Sono avvenimenti accaduti 1600 anni fa ma spero ci si possa fermare a riflettere su certi avvenimenti della storia dell'umanità e a vederci anche un po' del mondo di oggi. Grazie allo sforzo di tante persone che hanno lavorato alla sceneggiatura e al film siamo riusciti a portare a termine questo progetto, non è stato un lavoro facile, come complicato è stato anche quello degli attori che hanno dato vita in modo affascinante alla storia di Sant'Agostino.


Padre Vittorino, qual'è stata la più grande lezione che ci ha lasciato Sant'Agostino?

Padre Vittorino Grossi: Come disse un grande storico su Sant'Agostino "la sua esperienza siamo tutti noi". Ci ritroviamo un po' tutti nella sua storia e non posso negare che quando nel finale della proiezione ho visto quella barca di profughi mi sono commosso e ho pensato a quello che accade oggigiorno nel nostro Paese. Sant'Agostino fu un grande portatore di pace, le sue gesta e le sue parole "le guerre non si vincono con le guerre ma al tavolo delle trattative" ne sono la testimonianza. Quella che ci ha insegnato Agostino è un lezione immensa di solidarietà che ha visto nell'umile ministero di un prete la parte più importante di un'esistenza dedicata al prossimo, alla sua gente che non ha mai abbandonato neanche nel momento più difficile. Ha incarnato l'immagine di una Chiesa che tutti noi sognamo oggi, preti e vescovi che siano vicini alle persone in difficoltà, sempre e comunque.


Signor Preziosi, ci racconta il 'suo' Sant'Agostino?

Alessandro Preziosi: Non basterebbe una vita per raccontare il mio Sant'Agostino, sono rimasto molto colpito da questa esperienza in quanto appartenente a quella fetta del genere umano che è perennemente in ritardo e non riesce a fare tesoro della verità né a donarla ai suoi cari o a somministrarla alla gente. Come operatore culturale e attore sarebbe questo il mio compito primario. Tutto è iniziato quando il produttore Luca Bernabei mi mise a conoscenza di questa meravigliosa storia, ricevetti la sceneggiatura di notte tra uno spettacolo e l'altro dell'Amleto che sto facendo in teatro tuttora. Era curioso perchè nello stesso modo in cui Amleto mi poneva le domande, Agostino mi suggeriva le risposte. La lessi tutta d'un fiato, rimasi affascinato dall'aspetto dinamico e mi proposi come possibile protagonista. Poi ci fu l'incontro con il regista Duguay e da quel momento mi sono semplicemente lasciato andare, non ho dovuto fare nessuno sforzo interpretativo né utilizzare alcuna tecnica di quelle usate nella mia carriera per galleggiare fino a questo momento.


Cosa le ha lasciato di più benefico questa esperienza?

Alessandro Preziosi: Avevo la certezza di essere affiancato da grandi attori sul set e da un grande regista, non dimenticherò mai i confronti avuti con tutti loro, non è stato facile per un attore napoletano interagire con un regista americano/canadese. Ho trovato straordinario il rapporto dell'uomo con la fede e le sue contraddizioni, il tutto contrapposto al contesto di narrazione e di esigenze superflue ed effimere dell'attore, un contrasto non da poco, credetemi. Il mio è stato un percorso basato sul credere fermamente che potevo farcela a raggiungere come uomo qualcosina di più e se questo avrebbe poi potuto aiutarmi ad essere un attore migliore tanto di guadagnato.

Quale insegnamento ha tratto dalla storia di questo grande uomo?

Alessandro Preziosi: Agostino ha cercato con tutte le sue forze di attribuire alla parola l'aggettivo 'vero' senza nasconderla dietro agli stessi fatti che di per sé escludono che questa parola voglia dire qualcosa. E' questo a mio avviso l'elemento più moderno della figura di Agostino, il suo rapporto con le parole e la loro interpretabilità. La sua fatica è uno dei tasselli di questo processo di attribuzione del giusto significato alle parole, esse riescono a decretare delle responsabilità e creano di fatto il destino del mondo. E' stato importante anche recitare in inglese, un'esperienza per me del tutto nuova, intensa e molto formativa, ho condiviso con i miei colleghi momenti e motivi di grande crescita e ne sono felice.


Come ha vissuto Franco Nero nei panni di Agostino anziano?

Franco Nero: La parte della vecchiaia di Agostino è la parte della saggezza, prima era un peccatore, ne ha fatte di tutti i colori fino ai 29 anni quando si è convertito, poi è diventato l'uomo della parola, quella che serve a risolvere i problemi. Se al mondo venissero usate più parole ci sarebbero meno guerre, se anzichè dare ordini per attacchi e assedi ci fossero più tavole rotonde dove poter parlare di più, dando spazio alla diplomazia, il nostro mondo sarebbe sicuramente migliore. E' stato lui il santo più completo della cristianità, ha risposto alla vocazione tardi, a 29 anni, nel pieno della maturità di uomo. Avrebbe potuto dare molto ai giovani di oggi, esortarli ad essere meno superficiali, meno pressapochisti. E' stato un onore interpretare questo ruolo, Agostino è un personaggio talmente universale da essere conosciuto in tutto il mondo. Mi auguro che piacerà a tutti.


Come ha affrontato Andrea Giordana il difficile ruolo di Ambrogio?

Andrea Giordana: Ho provato invidia nel mio personaggio perchè non capita a tutti di ricevere Dio come è accaduto ad Ambrogio. Lui come Agostino era legato al potere ma ad un certo punto si trova a scontrarsi con Dio, un Dio che aveva bisogno del suo senso di giustizia, della sua attenzione al sociale e della sua saggezza, venne eletto a sostituire il vescovo ariano Assenzio. Ambrogio si sentiva imbarazzato, doveva lasciare tutto il potere che aveva in mano e le prova tutte pur di non essere eletto, tenta addirittura di fare cattiva impressione sui suoi elettori ma senza riuscirci. Subisce anche lui una sorta di conversione, un battesimo e finalmente riuscì ad aprire il cuore alla chiamata di Dio. Ambrogio era un integralista, non come noi miseri esseri umani che tutti i giorni ci mettiamo alla ricerca di un assoluto che non esiste, noi facciamo un passo avanti e poi tre passi indietro.


Cos'ha provato dopo essersi rivisto oggi sullo schermo?

Andrea Giordana: Confesso di aver provato molta emozione nel vedere questa proiezione, io avevo visto solo le parti che ho doppiato. Siamo senza dubbio di fronte a un prodotto straordinario per intensità e per qualità, sembra un film dai mezzi infiniti anche grazie al lavoro Christian (Duguay, il regista ndr), che ha una peculiarità che altri registi non hanno e cioè quella di saper usare la macchina a mano. il risultato è davvero straordinario. Lo stesso ringraziamento va ai produttori perchè presentare un prodotto televisivo così oggi è molto coraggioso e significativo, d'altronde è questa la funzione della TV pubblica e io mi sento di approvare questa scelta.


Da tanti anni la Lux Vide è leader nella divulgazione di temi molto alti, con un grande riscontro di ascolti. Cosa vi ha insegnato questa vostra lunga esperienza nella missione comunicativa?

Ettore Bernabei: Il pubblico guarda la tv da cinquant'anni, non è mica più quello degli anni '60 e '70, è maturo, molti pensano che sia possibile dare alla gente qualcosa di banale e a tratti narcotizzante e non si accorge come invece sia disposta a seguire con attenzione anche qualcosa di più impegnativo. Certo bisogna avere molto riguardo, non tutti hanno potuto studiare e hanno una cultura elevata, bisogna per questo sfruttare le capacità di divulgazione ricorrendo ai mezzi propri della televisione, alle emozioni e ai sentimenti, ma senza mai cadere nel subliminale o nel plagio. Quando la Rai trasmise Pinocchio, che non è una favola banale ma un grande testo di letteratura e di grande umanità, lo videro in due milioni, molti più di quelli che hanno visto di questi tempi un trans agire tra le mura di un reality-show.


Come interpreta la frase pronunciata da Agostino "andate, amate e fate quel che vi pare"?

Alessandro Preziosi: L'amore è un sentimento così semplice ma anche complesso allo stesso tempo, una volta che hai capito l'amore puoi fare ciò che ti pare, così la interpreto io. Sono rimasto molto affascinato dalle tante frasi dette da Agostino e da egli scritte sui libri. Alla base di tutto c'è a mio avviso un concetto fondamentale e cioè quello che i sentimenti noi li trattiamo erroneamente come delle funzioni, in una rosa il bulbo è la funzione mentre alla base di tutto c'è un seme, assai più semplice. I sentimenti non sono funzioni, quando riteniamo che l'amore sia un sentimento chiaro assoluto e semplice allora possiamo combinarlo con l'esercizio della nostra volontà, una volta chiarito quello che vogliamo e solo in quel momento siamo in grado di amare.


Il suo momento più difficile durante la lavorazione?

Alessandro Preziosi: Ho avuto un momento di crisi, un momento intimamente molto difficile nella prima settimana di lavoro. Ero in un luogo che non conoscevo e lontano da casa, mi ritengo un uomo impulsivo ed esigente e ero dell'opinione che la programmazione stabilita per le riprese della settimana fosse fuori da ogni possibilità per me, pretendevano che recitassi in inglese in una sola settimana le due scene più importanti del film. Quella sensazione me la porterò addosso per tutta la vita, ho atteso una notte intera davanti alla stanza del regista in attesa della mattina, momento in cui gli avrei parlato di questo mio malessere. Ci siamo chiariti poi, anche con il produttore e con i suoi collaboratori, in quel momento mi sono scoperto un uomo profondamente arrogante ma di questa consapevolezza non me ne sono lavato le mani, ci sto tuttora lavorando.


Sant'Agostino si scontra con Amici e con il Grande Fratello domenica e lunedì sera, non avete pensato di proteggerlo di più e magari di farlo uscire in un altro momento?

Fabrizio Del Noce: E' questa la stagione più competitiva, non volevamo metterla in onda in periodi poveri di pubblico come ad esempio la bella stagione, il significato del nostro lavoro nasce dal confronto e dalla competizione, il rischio era di ghettizzarla. Puntiamo tutto su quella fetta di pubblico disponibile ad una tematica meno popolare di un reality.

Data di pubblicazione: 28.01.2010












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genziana



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MessaggioInviato: Ven Gen 29, 2010 02:26    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI • 'SANT'AGOSTINO' RaiUno • 31/1-1/2/2010 Rispondi citando



ha scritto:




SPE - “Sant’Agostino”,
la fiction Rai sposa contenuti e share





Roma, 28 gen (Velino) - Rai Fiction porta sul piccolo schermo “la vicenda emblematica di un peccatore che diventa santo”, come afferma oggi in conferenza stampa a Roma nella Biblioteca Angelica il direttore Fabrizio Del Noce presentando la fiction “Sant’Agostino”, che andrà in onda su RaiUno domenica 31 gennaio e lunedì 1 febbraio. “È un’opera di volgarizzazione e di divulgazione popolare di questo personaggio eminente della cultura universale e Padre della Chiesa – fa eco Ettore Bernabè, presidente della Lux Vide, coproduttore assieme a Eos Entertainment e Grupa Filmowa Baltmedia -. È la realizzazione di un’opera che fa conoscere non solo un periodo della storia dell’umanità, ma anche il percorso di un uomo che poteva vivere ai nostri giorni, rispecchiando le vicende di tanti uomini e donne. Sant’Agostino – aggiunge – è un uomo che vive nel tormento e invece di cercare la verità, aspetta che sia lei a trovarlo. Quando c’è stata a settembre la proiezione a Castel Gandolfo il Papa ha detto: ‘Speriamo che qualcuno si faccia trovare da questa verità e poi si dia alla carità’”. E il Santo Padre rivolgendosi a Del Noce che aveva il papà filosofo ha detto: “Se suo padre fosse vivo, ne sarebbe fiero”. Anche se nel realizzare per la tv il film su Sant’Agostino “la sua grandezza come filosofo – osserva Del Noce - non è presentata appieno”.

La fiction, per la regia di Christian Duguay (che per la Lux Vide ha già realizzato “Coco Chanel” e si appresta a realizzare la fiction su Pio XII “Sotto il cielo di Roma”), con la sceneggiatura di Francesco Arlanch, si apre ad Ippona (Africa settentrionale) nel 430 d. C. Da mesi la città, provincia romana dai tempi di Cesare, è assediata dai Vandali guidati da re Genserico. Agostino – Vescovo di Ippona – ha la possibilità di fuggire a bordo di una nave inviata appositamente per lui dal Papa ma, nonostante le pressioni della nipote Lucilla, decide di restare accanto ai propri concittadini. Esorta il Consiglio della città a cercare una mediazione con gli assedianti, ma il tribuno imperiale Valerio si dimostra suo fiero oppositore: Roma non si piegherà mai dinanzi ai barbari. Al fianco di Valerio c’è anche il giovane centurione Fabio, anch’egli ostile ad Agostino ma innamorato di Lucilla. Agostino, dilaniato dall’esortazione del Papa a mettere in salvo se stesso e i propri scritti, ripensa al proprio passato. E i suoi ricordi ci riportano a Tagaste, piccolo paesino agricolo nell’entroterra nordafricano e a ripercorrere la vita del santo nato nel 354 nell’attuale Algeria e morto a Ippona nel 430. Sant’Agostino ha vissuto una delle epoche di più profonda crisi e di più radicale cambiamento che la storia ricordi: la caduta dell’Impero Romano. Ambizioso e a volte spregiudicato Agostino intreccia la sua vita con i fasti e le miserie del suo tempo fino all’incontro con Dio. La sua esistenza di avvocato di grido cambia, si mette al servizio di Dio e della pace in un mondo assediato dalle barbarie, facendosi filosofo, teologo, mistico, scrittore e oratore.

Ad Alessandro Preziosi il compito di interpretare i complessi anni della maturità del Santo. Nei panni del giovane di Tagaste, invece, Matteo Urzia, mentre Franco Nero è Agostino durante gli anni della vecchiaia. Monica Guerritore è la madre Monica, una figura portante così come quella di Ambrogio, il Vescovo cattolico interpretato da Andrea Giordana. Nel cast italiano, inoltre, Serena Rossi, Cesare Bocci, Cosimo Fusco, Sonia Aquino, Vincenzo Alfieri e Francesca Cavallin. Per gli attori alle difficoltà tecniche – riprese in lingua inglese e poi doppiaggio, e scene particolarmente rischiose (Franco Nero impressionato dal fuoco che lo circonda mentre è su una torre, e Andrea Giordana intimorito dall’avanzare dei cavalli in corsa mentre brandisce una croce che quasi vuole usare come arma per difendersi) – si è unita una profonda presa di coscienza di se stessi di fronte alla vita di Sant’Agostino. In particolare, Alessandro Preziosi afferma di essere rimasto “colpito in quanto appartenente al genere umano che non riesce ad afferrare la verità che vorrebbe portare ai figli e ai suoi amici”. Si è scoperto “arrogante” durante le riprese ed è tornato a dare valore alla “parola” come faceva Agostino. Parola che l’agostiniano Padre Vittorino Grossi, preside dell’Università Lateranense, ricorda vitale nel santo che è così attuale oggi: predicava di risolvere i conflitti con le trattative non con le guerre. Mentre Andrea Giordana sottolinea come nella vita “agnostica” del suo personaggio, Ambrogio, “Dio sia entrato con violenza”, “con la forza di un tir in faccia”, e anche lui si augura di poter “essere investito da questo tir”.

Sant’Agostino” rispecchia appieno per Del Noce il nuovo corso della fiction Rai che deve avere “contenuti”. A un consigliere che in cda gli chiedeva del filone attuale lui ha risposto che la fiction non deve essere solo di pura evasione e che chi si sintonizza su RaiUno deve riconoscere dal linguaggio e dalle immagini del prodotto che si trova sull’ammiraglia Rai. Questo spirito per il direttore di Rai Fiction è sposato appieno dalla Lux Vide e alla partenza di tutti i nuovi progetti Del Noce sta chiedendo di omologarsi ai canoni tracciati da Bernabè. E oggi più che mai critica e pubblico stanno dando ragione a Del Noce. “Pinocchio” ha superato di 2 milioni il “Grande Fratello”, “Gli ultimi del Paradiso” è andato bene nonostante avesse in contro programmazione “Amici” e “GF”, meritando l’attenzione di “Stella sul Corriere e di Sofri su Repubblica” come ha ricordato Del Noce che per “Sant’Agostino” è sicuro di un risultato che abbia “il 2 davanti”, vada quindi oltre il 20 per cento di share. “Il pubblico – osserva Ettore Bernabei – guarda la tv dagli anni ’50 ed è maturo. Molti pensano che siano possibili in tv solo banalità, invece la gente è disposta anche a qualcosa di più impegnativo. Bisogna avere capacità divulgativa e toccare le emozioni e i sentimenti ma senza mai cedere nel subliminale e nel plagio. ‘Pinocchio’ ha raccolto due milioni in più rispetto alla presenza di un trans in un reality show che non ha nulla a che fare con la realtà”.

(Ornella Petrucci) 28 gen 2010







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genziana



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MessaggioInviato: Ven Gen 29, 2010 02:29    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI • 'SANT'AGOSTINO' RaiUno • 31/1-1/2/2010 Rispondi citando



ha scritto:







Rassegna stampa del Forum di Alessandro sulla fiction “SANT’AGOSTINO”

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