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ANIME NAPOLETANE
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Autore Messaggio
sarah72andrea



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:07    Oggetto: Rispondi citando


ANTONIE' GRAZIE X I TUOI COMPLIMENTI FORSE E' UNA SFORTUNA O UNA FORTUNA NON LO' SO' MA CREDIMI NE VORREI FARE A MENO DI QUESTO MIO "DONO"...NON SEMPRE E' PIACEVOLE GUARDARE NEGLI OCCHI UNA PERSONA E CAPIRE CHE STA' GIOCANDO CON TE....A VOLTE MI CAPITA DI SBAGLIARE O MAGARI VOGLIO CREDERE DI SBAGLLIARMI SU UNA PERSONA( MI E' GIA' SUCCESSO) FORSE XCHE' VOGLIO CREDERE CHE SONO IO A NON CAPIRE INVECE LE MIE SENSAZIONI SONO QUASI SEMPRE GIUSTE E IGNORO DI ASCOLTARLE XCHE' VOGLIO CREDERE CHE SI POSSA CAMBIARE MA INVECE NE RESTO PROFONDAMENTE DELUSA SAPENDO CHE DOVEVA SUCCEDERE...


XO' DALTRO CANTO SONO FELICE DI POTER CAPIRE ( NEL MIO PICCOLO) L'ANIMO UMANO MI HA DATO MODO DI CONOSCERE VOI TUTTE SPLENDIDE NELLA VOSTRA SEMPLICITA' E IO RINGRAZIO DIO DI QUESTO....

BACIONI SARAH


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GLI AMICI SONO QUELLE RARE PERSONE CHE TI CHIEDONO COME STAI E POI ASCOLTANO PERSINO LA RISPOSTA...
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cinzia76



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:30    Oggetto: Rispondi citando


SORELLINA....come ti capisco!!Si certo non e' piacevole ma sai cosa penso Rolling Eyes ??Che e' meglio aprire gli occhi e capire il prima possibile chi si ha la sfortuna di avere di fronte Crying or Very sad !!Ma cio' non toglie che resta comunque molta amarezza Crying or Very sad perche' molte volte farebbe meno male rendersi conto di essersi sbagliati Rolling Eyes ....ma come dici tu le sensazioni iniziali difficilmente sbagliano Rolling Eyes .....
Concordo con Antonietta Very Happy ....sei la saggezza fatta persona Wink !!!

ANTONIE' ma hai visto il messaggi sopra dove ti chiedevo per delle raccolte di Toto' e Eduardo de Filippo Rolling Eyes ?
Un'abbraccione Wink !!

Baciotti ad entrambe Very Happy !!!

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sarah72andrea



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:44    Oggetto: Rispondi citando


FORSE HAI RAGIONE TU SORELLI' MA CREDIMI E' TERRIBILMENTE FRUSTRANTE.....ODIO DARE UNO SGURDO ALLE PERSONE E GIUDICARLE NON E' NEL MIO CARATTERE ODIO CHI PARLA SOLO CHI DARE ARIA ALLA BOCCA....MA E' LA MIA DANNAZIONE E DEVO TENERLA...PAZIENZA...

DIRE CHE SONO LA SAGGEZZA FATTA PERSONA MI PARE UN PO' ECCESSIVO XCHE' HO UN CARATTERINO CHE NON SOMIGLIA PROPIO AD UNA DONNA DI 37 ANNI SAGGIA MA PIU' AD UNA QUINDICENNE SCALMANATA CHE VUOLE SEMPRE RIDERE SCHERZARE CE CHE E' FELICE DI FAR FELICI GLI ALTRI....UNA MAMMA MODERNA INSOMMA Laughing Laughing

BACIO..

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freccia tricolore 33



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 13:50    Oggetto: Io vorrei attenermi al topic Rispondi citando


Io vorrei attenermi al topic,anime napoletane,perchè come titolo è bellissimo,ogni città ha le sue tradizioni,ma quello che amo di napoli è la disponibilità e il cuore che hanno tante persone che si incontrwsno nella vita come te Antonietta che mi sei vicina sempre e sei buffissima nelle tue espressioni,e anche forte quando ti sai far valere e farti voler bene,dei napoletani amo proprio questo la disponibilità di dedicarti anche per poco tempo la loro amicizia e la loro disponibilità,qua dobbiamo ricordare soprattutto perchè è doveroso anche il nostro Alessandro che è una persona speciale e formidabile ed è grazie a lui se io sono qua e se hjo conosciuto delle persone straordinarie come voi,viva napoliiiiiiiiiiii Very Happy Razz Exclamation
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cinzia76



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 17:46    Oggetto: Rispondi citando


SORELLINA hai ragione e sai che ti capisco benissimo Wink !

ADRIANINA quello che ami di napoli e' quello che al napoletano viene automatico trasmettere Very Happy ....perche' la solarita' e il grande cuore sono doti che possiene nel dna Very Happy !!!!

Baciotti ad entrambe!

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Antonietta68



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MessaggioInviato: Gio Gen 28, 2010 18:52    Oggetto: Rispondi citando


http://www.antoniodecurtis.com/

http://www.librerianeapolis.it/pages/AudioVideo/Le_Commedie_Di_Eduardo_DVD.html

http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/dvd_film/prodotto-dvd/regista-eduardo_de_filippo_.htm

Cinzia questi sono i siti che ti potranno interessare:c'è quello di Totò,dove ci sono anche i dvd da comprare,e c'è quello di De Filippo,con le commedie e i film,e tu staje apposto!!!
Allora,dove eravamo rimasti????
Dopo la parentesi,dovuta di ieri,riprendiamo a scoprire gli animi napoletani.Oggi vi parlo della famiglia napoletana,eh,c'è tanto da dire.
Dovete sapere che a Napoli,la famiglia è come il ministero della Previdenza Sociale,la forma piu' antica e naturale da proteggere,l'istituzione più efficiente e beneamata.Assume le caratteristiche più diverse a seconda delle funzioni a cui deve adiempire.
Può essere un asilo nido:da noi c'è l'usanza,sia nei condomini ma soprattutto nei portoni,dove si trovano tante famiglie con le porte e le finestre una i fronte all'altro,di mandare i figli piccoli dalla vicina,che a sua volta ha dei bambini,non solo per toglierseli un pò davanti ma anche per poter andare a fare le commissioni.Non ci si fida tanto dell'estraneo,della baby sitter,si preferisce delegare i pargoletti alla vicina,che alla prima occasione buona vi chiederà di ricambiare il piacere.Le case dei nonni poi,piene di nipoti e pronipoti,perchè a Napoli ci si sposa presto,e fortunatamente i fanno molti figli.
Alle volte la famiglia diventa una specie di agenzia finanziaria per la ragazza che si deve sposare,se non ci sono i soldi si riuniscono tutti i famigliari,e si fa una colletta "per non fare brutta figura",soprattutto se la ragazza è incinta!!!I matrimoni campani poi sono pomposi al massimo,non deve mancare niente,nemmeno il fazzolettino per la vicina di casa di una lontana parente Shocked
La casa può fungere da casa di riposo per gli anziani,da mensa e dormitorio per gli ultratrentenni non ancora autosufficienti:eh si sa,a Napoli i figli so piezz 'e core,e guai a toccarli a mamma'.Ne è un esempio bellissimo una scena della commedia di De Filippo "Natale in casa Cupiello",dove la madre va dal figlio,ancora a letto anche se è tardi,e gli dici che "a zuppa e latt è pronta",solo così il figlio si alza.Mica so fessi i ragazzi napoletani ???Noi mamme siamo troppo permissive,li proteggiamo e li viziamo troppo.Forse è stata colpa delle donne napoletane se siamo un popolo "sfaticato"!!!! Embarassed
All'interno di un nucleo familiare vige una sorta di sistema previdnziale al contrario dove non sono i giovani a pagare con il loro lavoro le pensioni agli anziani,ma sono gli anziani a sostenere con le loro pensioni i giovani
che non lavorano.Se non fosse stato per i nonni,infatti,oggi ci sarebbero molti dottori e avvocati in meno!!!! Wink
Non pensate però che in tutte le famiglie napoletane c'è un clima sereno!!!!In molti casi c'è sempre prsente la suocera,presenza ingombrante,che non ha voluto abdicare al suo matriarcato in favore della nuora,e ciò causa molticonflitti.Allora l'uomo napoletano si ritrova combattuto tra l'amore e il rispetto per la mamma e l'amore e il rispetto per la moglie.Dover assecondare la moglie senza far torto alla mamma non è facile,quindi quando i rapporti "diplomatici" si rompono le conseguenze sono disastrose e si riversano su tutti i parenti più prossimi,da ambedue le parti.In poche parole,detto alla napoletana " s jengono 'e male parole".
Comunque la famiglia resta in ogni caso uno dei valori indissolubili della vera cultura napoletana.

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"LE MANI CHE AIUTANO SONO PIù SACRE DELLE BOCCHE CHE PREGANO"
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cinzia76



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MessaggioInviato: Mer Feb 03, 2010 03:24    Oggetto: Rispondi citando


ANTONIE' e' uno spasso leggerti Very Happy !Leggerti mi fa' sempre sorridere molto perche' riesci a risultare umoristica anche tramutando quello che vuoi dire in lettere scritte davanti al pc Laughing !

Eh gia' a napoli le famiglie sono delle vere e proprie istituzioni Rolling Eyes !Per certi versi credo che sia piu' sentita (anche se non dobbiamo generalizzare) per altri versi credo che ci siano delle convinzioni esagerate Confused ...una di queste ad esempio i matrimoni in pompa magna con tanto di fronzoli ed eccessi Confused ...gente che si indebita pur di far bella figura Crying or Very sad !Questo capita anche nel paese di Egidio.... mamma mia andare a un matrimonio li' e' incredibile Shocked ..mai sia l'abito non e' nuovo altrimenti si corre il rischio di fare brutta figura nel caso qualcuno se lo ricordi Shocked (magari messo anni prima ad un altro matrimonio Shocked ), per non parlare di parrucchiera e truccatrice che fa' il giro dei pianerottoli del palazzo per acconciare tutte Cool !!Che risate pero'!!
Quanto ai figli di papa' vai tranquilla che quelli non mancano mai da nord a sud Wink !

Grazie per i link devo guardare con calma Wink !

Baci teso' Very Happy !!!

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MessaggioInviato: Ven Feb 05, 2010 18:15    Oggetto: Antonietta sei una persona simpaticissima Rispondi citando


Antonietta sei una persona simpaticissima e la tua veracità è questa ed è questo che mi piace di te la tua allegria e la veracità che ne viene fuori,tu si na cosa grande pe meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!! Very Happy Razz Exclamation
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mari27



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MessaggioInviato: Sab Feb 06, 2010 10:15    Oggetto: Rispondi citando


.........questo Topic è bellissimo!!!!!!!.....finora mi era sfuggito.

Complimenti, Antonietta! ... e grazie per averlo aperto!!


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mari27



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MessaggioInviato: Sab Feb 06, 2010 10:16    Oggetto: Rispondi citando


Antonietta68 ha scritto:
[color=red][color=red][color=red]Cinzia,non avevo dubbi che ti avrei reso felice con questo topic,lo so quanto sei napoletana dentro Laughing
Selima grazie anche a te per le parole che hai scritto,spero di rendervi le giornate più spensierate parlando dell'innata caratteristica che ci contraddistingue:il buonumore e prendere la vita così com'è,campando alla giornata e cercando sempre un compromesso quando i fatti si fanno seri Laughing
Adrianuccia mia bella,lo so che sei pisana doc,ma io sono napoletana dop,denominazione origine protetta,cioè sono casertana,ma tutti i campani si sentono un pò napoletani.........




Ecco i mitici oggetti che caraterizzano la fortuna:'o curniciello,'e ccorne,'o scuscinato,tutti segni che portano fortuna,ed io li regalo virtualmente a tutti i visitatori e anche solo lettori di questo topic,affinchè vi portino fortuna.
Buona fortuna a tutti.......




.............grazie assai!!!!!.......di questi ne ho proprio bisogno! Ah!Ah!


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mari27



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MessaggioInviato: Sab Feb 06, 2010 10:18    Oggetto: Rispondi citando


Antonietta68 ha scritto:

Una particolarità napoletana è il gesticolare.Tutti sappiamo che quando nasciamo fino a pochi mesi di vita,il nostro linguaggio è pevalentemente fatto di gesti,di piccole parole.Andando avanti con l'età ci si dimentica dei gesti per dare spazio solo al linguaggio.Invece molti popoli mediterranei,e i napoletani in particolare,conservano questo modo di farsi capire,sia a parole che a gesti,è una capacità innata!
Sarà per questo che non impariamo bene l'inglese,tanto ci capiscono comunque in tutto il mondo Wink

E ‘ccorna
“Tiene ‘e ‘ccorna” (Hai le corna) - Questo forse e’ uno dei gesti che è
bene imparare subito, benchè sia uno dei più popolari e noti. Se rivolto ad un maschio è l’offesa peggiore che possa essere arrecata, perche’ significa che la compagna lo tradisce.
“Uocchio e maluocchio” (Scongiuri) - Se invece rivolto verso il basso ha un significato scaramantico. Spesso può capitare di notarlo se nei paraggi si aggira un portatore di malocchio.

Ma che ‘vvuò?
“Ma cosa stai dicendo?” - Il pollice viene unito a tutte le dita della mano rivolte verso l’alto ed il polso oscilla ripetutamente puntando la spalla. Riferito a persone che parlano tanto senza farsi comprendere
“Cosa vuoi?” - Spesso però può essere molto piu’ di una domanda, perché sottindende un tono minaccioso, quasi di sfida lanciata a chi magari ti sta guardando e per questo molestando.


Ma chi t’ha fatto fa’?
Le mani giunte vengono portate al torace e poi allontanate ripetutamente.
È un gesto dai molti significati, per la cui comprensione è fondamentale il contesto in cui viene fatto e l’espressione del viso.
Può indicare impazienza, “Ti vuoi muovere?”, ma anche rassegnazione e principio di rabbia quando non si hanno più risorse: “Ma cosa vuoi ancora da me?”. Spesso è anche impiegato col significato di “Ma chi te lo ha fatto fare?”, in questo caso l’ampiezza delle oscillazioni è più contenuta, ma la frequenza maggiore.


Amici per la pelle
Stabilire un’amicizia duratura. Gesto alquanto diffuso in tutto il mondo e non necessariamente legato all’ambito culturale napoletano. Spesso anche conosciuto tra i bambini, da una certa generazione in poi, come “flic e floc” e serve per sancire un patto indissolubile.


S’hanno accucchiate!
Hanno fatto combutta: usato per indicare che due persone se la intendono. Può essere riferito a due amanti, ma più spesso a due tipi che uniscono le loro forze per scopi che possono anche essere poco legali!

Se t’acchiappo/Mannaggia
Se ti prendo poi vedi che ti faccio! La mano posta in mezzo ai denti serve quasi a frenare la lingua dalle intenzioni minacciose di chi fa questo gesto. Spesso usato dalle mamme per tenere a bada i propri figli, che ben sanno che alle minacce non seguiranno mai i fatti.
Invece, se all’atto del mordere è associato un movimento ondulatorio del capo può anche assumere il significato di “Mannaggia!”


Se doveste incontrare un napoletano nella sua città o altrove forse potrebbe tornare utile avere un “vocabolario” minimo e sufficientemente attendibile per una conversazione d’emergenza.

Il linguaggio delle mani, come ogni forma di comunicazione evoluta, ha anche i suoi dialetti e non è difficile trovare nel territorio dell’antico Regno di Napoli abitanti posti in regioni diverse che con lo stesso gesto indicano due concetti completamente differenti. I gesti sopra raffigurati sono tipici nel napoletano, benché alcuni di essi siano presenti in tutto il meridione d’Italia se non addirittura nell’intera penisola.




........SPASSOSISSIMOOOO!!!!!!!!!


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mari27



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MessaggioInviato: Sab Feb 06, 2010 10:22    Oggetto: Rispondi citando


- 'A LIVELLA -


Ogn'anno, il due novembre, c'è l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fa' chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn'anno puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado, e con i fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza

St'anno m'è capitata 'n'avventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio
(Madonna), si ce penzo, che paura!
ma po' facette un'anema 'e curaggio.

'O fatto è chisto, statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d' 'a chiusura:
io, tomo tomo, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"QUI DORME IN PACE IL NOBILE MARCHESE
SIGNORE DI ROVIGO E DI BELLUNO
ARDIMENTOSO EROE DI MILLE IMPRESE
MORTO L'11 MAGGIO DEL '31."

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
... sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele, cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce steva n'ata tomba piccerella
abbandunata, senza manco un fiore;
pe' segno, solamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena si liggeva:
"ESPOSITO GENNARO NETTURBINO".
Guardannola, che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'Ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pure all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i' rummanette 'chiuso priggiuniero,
muorto 'e paura... nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto, che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje; stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato ... dormo, o è fantasia?

Ate che' fantasia; era 'o Marchese:
c' 'o tubbo, 'a caramella e c' 'o pastrano;
chill'ato appriesso' a isso un brutto arnese:
tutto fetente e cu 'na scopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'o muorto puveriello... 'o scupatore.
'Int' a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se retireno a chest'ora?

Putevano stà 'a me quase 'nu palmo,
quando 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e, tomo tomo... calmo calmo,
dicette a don Gennaro: "Giovanotto!

Da voi vorrei saper, vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir, per mia vergogna,
accanto a me che sono un blasonato?!

La casta e casta e va, si, rispettata,
ma voi perdeste il senso e la misura;
la vostra salma andava, si, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la vostra vicinanza puzzolente.
Fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso
tra i vostri pari, tra la vostra gente".

"Signor Marchese, nun è colpa mia,
i' nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie b stata a ffa' sta fessaria,
i' che putevo fa' si ero muorto'?

Si fosse vivo ve farrie cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse,
e proprio mo, obbj'... 'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa."

"E cosa aspetti, oh turpe macreato,
che 1'ira mia raggiunga 1'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei gih dato piglio alla violenza!"

"Famne vedé... piglia sta violenza...
'A verità, Marché', mme so' scucciato
'e te senti; e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so' mazzate!...

Ma chi te cride d'essere... nu ddio?
Ccà dinto, 'o vvuò capì, ca simmo eguale?...
... Morto si' tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'n'ato è tale e qquale."

"Lurido porco!... Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri, nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?"

"Tu qua' Natale ... Pasca e Ppifania!!
f T' 'o vvuo' mettere 'ncapo... 'int' 'a cervella
che staje malato ancora 'e fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched'e".... e una livella.

'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt' 'o punto
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme
tu nun t'he fatto ancora chistu cunto?

Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo,
suppuorteme vicino - che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie... appartenimmo â morte!"


( Antonio de Curtis - Totò )







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mari27



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MessaggioInviato: Sab Feb 06, 2010 10:25    Oggetto: Rispondi citando






- Totò visto da Dario Fo -

Totò utilizza tutte le tecniche del vecchio teatro tradizionale e popolare. Ricorre spesso a un partner chiamato spalla. Questo partner gli da la battuta, gli fa da contrappunto, per le ripetizioni e i rimbalzi necessari al discorso comico. Ma non serve unicamente a dargli la battuta, a recitare in contrappunto, a fare da controscena: è prima di tutto un punto d'appoggio. Lo stesso termine "spalla" deriva dall'atleta che, nel salto pericoloso, offre all'acrobata una possibilità d'appoggio, di rimbalzo, che in qualche modo lo spinge e lo proietta in avanti. E' così che Totò utilizza la spalla e sempre mirabilmente. C'è per esempio un pezzo celebre, quello delle lacrime, della tristezza. Totò ascolta un partner leggere qualcosa. Il partner si interrompe bruscamente e il suo viso esprime un dispiacere, un dolore. Totò coglie al volo questo dolore, lo spinge al parossismo e dà nuovo sviluppo all'azione a partire da questo dolore di cui non conosce il senso. Diventa la maschera spaventosa e grottesca di un dolore sconosciuto che imita. E questo dramma, dietro al quale c'è il vuoto della conoscenza, diventa enorme.

Totò aveva il dono di improvvisare, di recitare su canovaccio. Lo si vede perfino nei suoi film, per esempio in Totò Tarzan: gli attori durante le riprese cinematografiche, cioè dopo aver debitamente provato, scoppiano a ridere, si trattengono, si nascondono il viso, parlano tra di loro in modo da non far vedere che Totò con le sue improvvisazioni li ha trasformati in spettatori: ha fatto dimenticare loro il ruolo che avevano come attori.

Spesso ci si domanda come Totò abbia potuto salvare dei film con delle sceneggiature ignobili, grossolane, di terzo ordine, che si potrebbero definire incolte, senza gusto, volgari. Li ha salvati capovolgendoli. Ne ha distrutto furtivamente la storia giocando sulla situazione. È partito dalla situazione sulla quale poggia tutta la storia e l'ha spinta fino al parossismo con colpi di scena, contraddizioni, spaccature, sviluppi sempre più paradossali.

Altro elemento importante è la recitazione basata sugli equivoci. Totò crede di vivere una situazione data, di parlare di un soggetto dato mentre si tratta di tutt'altra cosa. Spinge allora il qui pro quo all'estremo. C'è anche il gioco della paura con il capovolgimento della situazione per la rivincita sulla paura. Anche la recitazione sulla felicità ha un equilibrio precario: si mette a ridere mentre ha la morte nel cuore per fronteggiare una situazione che diventa pericolosa. È insomma la recitazione del ridere simulato, della finta cordialità che distrugge, per lui stesso prima di tutto, l'idea del dramma imminente. Sono queste alcune costanti del teatro di Totò.

Totò non rispetta assolutamente il testo. Si può anche dire che è un massacratore di testi. Il celebre sketch del Vagone letto durava all'origine 8 minuti. Era un testo completo, strutturato, con le sue battute, le sue gag e le sue controgag. Poco per volta si è sviluppato: 20 minuti, poi 25 fino all'ultima rappresentazione che durava 50 minuti e in questa versione è stato ripreso per il cinema.

Non bisogna pensare che si tratta di uno sketch forzato, che ha dei momenti vuoti. Si è trasformato fino nella sua struttura: erano i pretesti, le variazioni, i tormentoni, i lazzi, le battute che diventavano la sua nuova struttura, e la storia si svuota della sua importanza, non ha più senso. L 'importante è il concatenarsi delle invenzioni, delle trovate, delle ripetizioni. questo che sostiene il testo: la sovrastruttura diventa la struttura stessa del testo drammatico.

Ma c'è un equivoco sul gioco teatrale di Totò. Si è detto che è un attore che necessita di molta libertà, una specie di anarchico della scena, che ha bisogno di uscire dal testo, di rientrarci, di frantumarlo, di farlo a pezzi. Bisogna essere prudenti su questo punto. Totò inventa, ricostruisce, farcisce di sue invenzioni i testi che non si reggono da soli. Si tratta di brutti pezzi teatrali, di orribili sceneggiature. Quando d'altra parte trovava una struttura solida, un testo che si sosteneva da solo, ecco che diventava di un rigore, di una puntualità estremi. ..non sviava di una virgola, di un tempo, di uno spazio, di un respiro.

Totò inizia la sua carriera comica dal basso, nel ruolo di mamo, dico mamo e non mimo. Il mamo è al servizio degli altri attori. È un genere, un personaggio caricaturale che non sempre è un comico. Non parla, riceve gli schiaffi e gli sgambetti. La grande novità sta nell'origine insignificante del qui pro quo iniziale. Man mano Totò acquista importanza fino a diventare il più grande comico italiano degli ultimi cinquant'anni. Totò non ha mai fatto fiasco. Ci sono stati alcuni spettacoli dagli inizi difficili, altri spettacoli costruiti male, a volte al limite del catastrofico. Ma dopo 5, 10 o 15 giorni lo spettacolo esplodeva giacche Totò si era messo a lavorarci dall'interno, con un'assiduità a volte paradossale. Reintroduceva tutti i materiali a sua disposizione, sia che fossero acquisiti attraverso la sua esperienza o ricevuti dalla tradizione dei grandi attori, sia forse a sua insaputa perché non era un intellettuale acquistati dalla commedia dell'Arte o dal teatro comico greco-latino. Questo considerevole bagaglio gli permetteva di rimettere in piedi lo spettacolo venuto male e di portare allo stesso livello di successo del teatro la rivista, il varietà. Ha sempre messo in prima fila il varietà, vale a dire la farsa, la grossolanità, la violenza, il sogghigno e la provocazione.

Oggi, molti anni dopo il successo di Totò a teatro, l'interesse per Totò rinasce, soprattutto nei giovani. I giovani hanno riscoperto tutto quello che forse non si è capito di lui da vivo, cioè la portata ideologica, politica, la forza persuasiva dei momenti che rappresentano il contatto con la realtà, con il potere.

Bisogna partire dal sistema da lui usato per costruire le sue rappresentazioni. Ho detto che la storia lo interessava meno della situazione. Prendiamo per esempio La camera fittata a tre, farsa famosa che è stata ripresa con un altro registro e con un altro titolo nel Vagone letto. La situazione di base è sapere chi riuscirà ad appropriarsi del letto o della cuccetta. Ci si dimentica di questo dato, ne viene in primo piano un altro: il conflitto tra il pover'uomo, che arriva con una valigia legata con una corda senza posto per dormire (Totò), e il deputato, col quale si scontra, che è l'uomo di potere, è il potere stesso, il potere in assoluto. Poco a poco Totò lo distrugge. Con quali mezzi? Con piccoli gesti, prese in giro, ironie, lo tocca, gli starnuta in faccia, deforma i nomi; è un logoramento continuo. Pezzo per pezzo lo distrugge, per buttarlo fuori alla fine con le sue: valigie, dalla finestra del treno. Ha vinto. L'essenziale non è più l'impossessarsi di un letto, ma distruggere il potere. Siamo passati su un altro registro attraverso una serie di piccoli fatti che diventano mostruosi, smisuratamente ingranditi fino al paradosso.



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Antonietta68



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MessaggioInviato: Dom Feb 07, 2010 14:08    Oggetto: Rispondi citando


Ciao Mari,mi fa immensamente piacere che questo topic ti sia piaciuto.Abbiamo bisogno di ridere,c'è bisogno di leggerezza ogni tanto,e i napoletanoi questa verve c'è l'hanno nel sangue.
Totò,"il principe del sorriso",ha diffuso nel mondo la gaiezza di Napoli,la potenza del sorriso,con la sua mimica,con le sue battute ha saputo donare sane risate e spazzare via le malinconie che ci affliggono.I film di Totò,le sue battute,sono rimaste nella storia e sono sempre attuali.Oserei paragonarlo,se me lo permettete, a uno" Shakesperae napoletano",le sue filosofie sono sempre attuali,oggi più che mai.Come tanti altri comici,era in fondo una persona triste,aveva un animo malinconico,anche perchè nacque povero e sconosciuto ma principe!Lui amava Napoli e la sua gente,amava vivere per la strada,amava stare in mezzo agli scugnizzi.Lui nacque nel rione Sanità,uno dei più popolari di Napoli,in via Santa Maria Antesaecula.In questa strada,dove io ci sono stata più di una volta,ci sono ancora le grotte di "tronari",grotte di tufo anctichissime,dove durante la guerra si nascondevano gli abitanti del rione.Ci sono anche i "fuochisti",che tante volte,nell'impegno i allestire botte eluci colorate,saltano in aria con i loro fuochi!!!Qui c'è una Napoli poco conosciuta quella tra via Cristallini e la via vecchia di Capodimonte,una via brulicante di intelligenza,di vivacità e di brio,di bontà e di tenerezza.Dove,se non qui,poteva nascere quest'uomo esplosivo,buono e gioioso come Totò???Se capitate a Napoli,visitate questi posti poco conosciuti,è qui che troverete le anime napoletane,qui c'è la vera Napoli.Dalla collina di Capodimonte c'è un panorama magnifico,appena posso andarci farò delle foto,così capirete cosa significa bellezza naturale.

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cinzia76



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MessaggioInviato: Dom Feb 07, 2010 19:22    Oggetto: Rispondi citando




ANTONIE' non vedo l'ora di vedere le foto scattate da capodimonte..so' di che bellezza incredibile tu stia parlando Laughing !

MARI benvenuta Wink !

Baciotti ad entrambe Wink !!!

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