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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Ven Feb 17, 2012 03:42    Oggetto: Radio RDF FIRENZE 17/02/12 PREZIOSI parla di ADRICESTA ONLUS Rispondi citando



      Firenze: Radio RDF (dal 13 al 17/2/12)

      www.rdf.it/rdf-stream.html ore 9.00; replica: 17.00

      programma Stelle in Agenda; frequenze: www.rdf.it


      ha telefonato a ALESSANDRO PREZIOSI in diretta

      per raccontare del CYRANO e della carriera d'artista:





Exclamation www.youtube.com/watch?v=_dz_S882kGE&list=UUTgQQI15N28vNfJRxGQdwBA&index=1&feature=plcp

homepage : www.alessandropreziosi.tv/un_sogno_in_corsia.php?action=video





Oggi durante l'ultimo appuntamento telefonico con Alessandro Preziosi, Eva Edili, conduttrice del programma Stelle in Agenda di RDF 102.7, ha deciso di porre una domanda sull'impegno in campo sociale: ed il nostro Capitano in pochi minuti, con sensibilità e convinzione, ha confermato di essere da ben 8 anni testimonial e convinto promotore dell'ADRICESTA ONLUS che lo segue in ogni tournée teatrale "informando lo spettatore su cosa fa l'Associazione", e infatti il desk benefico è presente nel foyer del Teatro Verdi a Firenze (e ringraziamo con lui la Direzione che ci ospita!); Alessandro ha raccontato con tenerezza come abbiamo cominciato con il "raccogliere piccoli fondi per mettere postazioni multimediali nelle camere sterili di reparti pediatrici" (Progetto Un Buco Nel Muro) "e poi da alcuni anni raccogliamo fondi per realizzare i sogni di bambini malati" (Progetto Un Sogno In Corsia) come "volare su un aereo militare o salire sull'auto della Polizia" ma anche semplici come il "giocare a pallone in un campo regolamentare" e "realizzare questi piccoli sogni a me fa veramente bene, bene al cuore, soprattutto di questi tempi, poter essere d'aiuto non soltanto ai propri problemi, ma anche a quelli degli altri, si sta anche meglio e anche se un pretesto e va bene così" e ancora, come padre "barbapapà" e persona, ha terminato affermando "io amo i bambini". Very Happy Embarassed


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genziana



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MessaggioInviato: Sab Feb 18, 2012 23:34    Oggetto: LA NAZIONE Firenze 16/2/12+ TV PRATO Chi è di scena? 17/1/12 Rispondi citando







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genziana



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MessaggioInviato: Sab Feb 18, 2012 23:37    Oggetto: da 16 a 19 febbraio CYRANO DE BERGERAC: Teatro Verdi FIRENZE Rispondi citando



ha scritto:




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genziana



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MessaggioInviato: Dom Feb 19, 2012 15:04    Oggetto: 19/2/12 IL CENTRO: parla CARLA PANZINO Pres. ADRICESTA ONLUS Rispondi citando



ha scritto:


      dall’Africa a Pescara, una vita per gli altri



      Carla Panzino - la Presidente di ADRICESTA:
      ho raccolto fondi anche insegnando a cucinare


Melissa Di Sano

PESCARA. «Mia madre mi diceva sempre: se hai la fortuna di aiutare qualcuno, fallo». È cresciuta così Carla Panzino, Presidente dell’Associazione ADRICESTA. La sua è una vita dedicata agli altri.

«Da ragazzina volevo fare la suora e andare in Africa», racconta con il sorriso aperto che non lesina mai, «mi piaceva stare a contatto con le persone, d’altra parte sono la nona di dieci figli. A casa nostra c’era sempre una gran confusione, ma era bellissimo». Nove sorelle e un fratello, l’ultimo.
«Avere una sorella è la cosa più bella del mondo, figuriamoci com’è averne così tante», racconta Carla, «è una ricchezza immensa, siamo sempre state una cosa sola: ricordo che le osservavo rapita mentre si preparavano per uscire. Ero una bambina, e vivevo di riflesso le loro vite. Le estati in giro in roulotte, i pomeriggi passati a pettegolare davanti a un tè. Da una parte la famiglia numerosa ti impone sacrifici e responsabilità, dall’altra ti regala compattezza e senso di solidarietà. Una tribù su cui puoi sempre contare».

Questo senso di solidarietà che l’ha avvolta da bambina non l’ha mai abbandonata. E Carla ha sentito quasi il dovere di restituire agli altri lo stesso calore. «Per un lungo periodo di tempo ho seguito mio marito Giampiero in giro per il mondo», continua, «lui è nato al Cairo e ha sempre viaggiato molto come responsabile di una società di servizi petroliferi».

La prima tappa di Carla a seguito del marito, è in Algeria, nel ’90.
«Fu lì che decisi che mi sarei dedicata al volontariato. In Algeria ho conosciuto signore americane, anche loro mogli di dirigenti di multinazionali, che davano una mano in un orfanotrofio. Mi sono affezionata a questo luogo alle porte di Algeri in cui la miseria economica e umana mi imponeva di restituire qualcosa alla vita. Scoprii cose tremende, ad esempio che i topi sono attratti dall’odore del latte e hanno il cosiddetto “morso dolce”: rosicchiano le cartilagini dei piccoli il cui alimento base è il latte in polvere. Una realtà dura che non poteva lasciarmi immobile». È così che Carla inizia a darsi da fare, prima di tutto per ristabilire le condizioni di igiene. «Mio marito mi ha subito appoggiata, la società aveva un’associazione delle mogli e io la usai per raccogliere fondi e aiutare quella struttura e i suoi piccoli ospiti».

Nel ’97 è la volta del Camerun. «Dopo qualche mese dal mio arrivo, grazie all’International women’s club, organizzammo un vero e proprio ballo in maschera in stile veneziano per raccogliere fondi utili ad aprire due dispensari. Il capo era un dottore italiano, Alberto Piubello di Verona, che aveva lasciato tutto per stare lì. Arrivarono centinaia di persone. E così vedemmo trasformato un acquitrino in dispensario».

Ma l’Africa è stata anche un’esperienza difficile per questa giovane donna, che nel frattempo era diventata mamma di due bimbi, Alex e Gianmarco, che oggi hanno 25 e 18 anni, e che per ben quattro volte venne colpita dalla malaria. «Mia sorella ogni tanto mi spediva riviste e quotidiani», racconta, «avevamo voglia di sapere cosa succedeva a casa».
La nostalgia però lasciava sempre il posto alla voglia di fare. «Inventai di sana pianta il Gourmet Club. Tenevo lezioni di cucina alle mogli dei dirigenti. La sera ci raggiungevano i mariti e, a pagamento, cenavano con quello che era stato preparato. Tortellini e lasagne ci hanno permesso di aiutare molte persone».

Dopo tre anni in Camerun, finalmente il ritorno a Pescara, ma con la stessa voglia di fare. «Ho letto della nuova frontiera della donazione del cordone ombelicale», dice, «e allora ho fondato la sezione regionale dell’ADISCO. Da lì è nato tutto: la donazione di Francesco Totti, le partite di beneficenza».
Nella Banca di Sangue Placentare, nel Dipartimento Trasfusionale dell’Ospedale Civile di Pescara, è racchiusa la speranza di vita per chi ne può aver bisogno, «anche se il progetto ogni tanto zoppica perché i fondi non bastano mai». La Responsabile della Banca è Tiziana Bonfini, il Primario del Reparto Antonio Iacone. I centri di raccolta sono a Pescara, Lanciano-Vasto, L’Aquila, Avezzano, Teramo e Penne. Rimane fuori Chieti che, pur avendo fatto il corso di preparazione, non ha ancora aderito al piano. «Donare il cordone ombelicale è importantissimo», spiega Carla, «è una speranza di vita in più e non costa nulla».

Ma ecco che ancora una volta sono gli incontri a cambiare la vita di questa energica donna. «È stato grazie ad una ragazza di nome Stefania, come mia sorella che non c’è più, che altri progetti sono nati», racconta, «era innamorata di Alessandro Preziosi, voleva conoscerlo ad ogni costo».
Stefania era gravemente malata e Carla decise di provare ad esaudire il suo desiderio. «Chiamai un mio amico, redattore di un programma televisivo in cui l’attore sarebbe stato ospite, e Preziosi salutò in diretta Stefania. Alla fine del programma mi contattò perché voleva incontrarla». Preziosi decide di fare qualcosa in più. «Gli proposi di fondare un’associazione, l’ADRICESTA, a cui lui collabora attivamente ancora oggi dopo tanti anni». E il Progetto “Un Buco Nel Muro, che fornisce le camere dei bambini malati di computer e webcam per interagire, è stato realizzato finora a Pescara e a Napoli, e a breve sarà attivo anche nel Policlinico Umberto I di Roma e nel San Matteo di Pavia.
Ma la lezione di Stefania continua. Nasce “Un Sogno In Corsia”, per esaudire i desideri dei piccoli gravemente malati. «Un giorno mi sono sentita dire: “ci avete regalato l’ultimo sorriso di nostro figlio”, e ho capito che non potevamo fermarci».

ADRICESTA ha delegate in tutta Italia e a Pescara c’è la Sede principale, nell’atrio accettazione dell’Ospedale Civile. È lì che Carla passa le sue giornate, con la passione di sempre e l’aiuto dei tanti volontari e della sua famiglia.
Il Coordinatore Scientifico dell’Associazione è il Dottor Giovanni Visci, e i progetti realizzati o in dirittura d’arrivo grazie a sponsor e donatori sono tanti: l’Ambulatorio di Oncoplastica intitolato al Magistrato Manuela Trifuoggi, quello di Ipovisione, l’Ambulatorio Ferite Difficili fornito di camera iperbarica, quello per prevenire il diabete gestazionale; e poi lo Screening Oculistico Neonatale.

In tutto questo, Carla Panzino è stata anche Assessore al Volontariato per circa 18 mesi. «Da quel posto si può fare molto, moltissimo», dice con l’impeto che la contraddistingue.

Per informazione sull’Associazione e su come donare:
www.adricesta.com , www.alessandropreziosi.tv ,
o il numero 085/2056770. Le donazioni sono detraibili dalle tasse.



© RIPRODUZIONE RISERVATA




IL CENTRO Ed. Nazionale - Domenica 19 febbraio 2012 - Pescara






      ho inserito l'intervista in quasi tutti i topic In Annuncio

      ad essi vi rimando, per inserire commenti e riflessioni!

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MessaggioInviato: Dom Feb 19, 2012 19:20    Oggetto: Rispondi citando



Donarsi agli altri senza riserve e mostrare ad altri come fare ...fa di te una DONNA che fa la differenza...Grande Carla!
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 20, 2012 02:44    Oggetto: da 16 a 19 febbraio CYRANO DE BERGERAC: Teatro Verdi FIRENZE Rispondi citando



ha scritto:



Al Teatro Verdi - Tutto esaurito per i due spettacoli di Cyrano


        Con Preziosi festeggia il botteghino


Al Verdi arriva Alessandro Preziosi e ride il botteghino.
Teatro pieno per Cyrano, ancora stasera (ore 21) e domani (ore 16.45). L'ex bello di Rivombrosa s'è ampiamente riscattato negli anni e oggi è a tutti gli effetti un signor istrione. Lui stesso ha dichiarato d'aver "usato" la tv, fama e proventi, per inseguire il teatro, scegliendo senza dubbio la strada più difficile, preferendola ai rosei contratti di cinema e piccolo schermo. Chapeau. Attraversando Shakespeare è arrivato a Rostand e la sua bellezza soccombe al talento, nel dare anima e piena credibilità al brutto magnifico Bergerac. Uno spettacolo bello dove Preziosi svetta persino aggirando agilmente una sciarpa bianca rimasta in quinta. Cyrano è un banco di prova, l'eroe dal pennacchio, l'anima, immacolato, il poeta guascone che non piange non per orgoglio ma per non svilire la purezza di una lacrima, che scivoli su quel naso che solo nel volto e nelle sue fragilità lo deturpa. Su una scena efficace procede la storia, con un cast quasi perfetto, se non fosse per Cristiano, il giovane modello danese Benjamin Stender, che col suo stentato italiano e un'interpretazione glaciale rompe la magia. Ci piacerebbe conoscere le ragioni di questa scelta. Altra nota a tratti stonata è l'ingerenza delle musiche, che non aggiungono nulla al talento di Preziosi.
Bene la Rossana di Valentina Cenni e il De Guiche di Massimo Zordan.

Marco Predieri




Il NUOVO Corriere di Firenze - sab. 18 febbraio 2012 - Cronaca,8







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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 20, 2012 02:47    Oggetto: Famiglia Cristiana + dvd: SANT'AGOSTINO dal 23 febbraio 2012 Rispondi citando



ha scritto:


SANT’AGOSTINO il travaglio di un testimone



La settimana prossima - il Dvd con la fiction di Christian Duguay sul Santo di Ippona. Un film di grande attualità.



di Enzo Natta

Circa tre ore e un quarto non sono un granché per condensare in un film la vita, la figura e l’opera dell’autore di Le Confessioni e La Città di Dio, ma bastano ad accompagnare per un pezzo di strada lo spettatore su quell’itinerario di ascesa che caratterizzò il travaglio spirituale di Sant’Agostino.

Il regista canadese Christian Duguay (lo stesso di Sotto il cielo di Roma) non poteva non riferirsi a un illustre precedente come Agostino d’Ippona di Roberto Rossellini, messo in onda dalla Rai nel 1972, che vedeva in Agostino il testimone di un’epoca di transizione e lo inseriva al centro di una narrazione in cui alla semplicità del linguaggio si accompagnava la funzione della parola come veicolo del pensiero agostiniano.
Duguay usa un procedimento molto simile e fa iniziare tutto nel 430. In quell’anno, lo stesso della morte di Agostino (a interpretarlo avanti negli anni è Franco Nero, da giovane è Alessandro Preziosi), i Vandali stanno assediando Ippona, la città di cui è vescovo, e il Papa invia una nave perché possa fuggire e salvarsi. Ma, nonostante le pressioni, Agostino non vuol saperne e le circostanze lo portano a ricordare i momenti più importanti della sua vita...

Sant’Agostino è un viaggio nella storia, nelle radici della nostra cultura e della nostra civiltà, in compagnia di un uomo dibattuto in una crisi che lo porterà a raggiungere la verità guardando a fondo nel suo essere. Duguay ricalca le tracce che Agostino ha lasciato in Le Confessioni e ripercorre l’esperienza di vita e di fede del protagonista conducendo per mano lo spettatore nel passaggio dalla civiltà greco-romana a quella cristiana.
Si tratta in sostanza di un film di grande attualità: intanto perché gli stessi valori espressi dal cristianesimo di allora sono identici a quelli di oggi, quanto mai validi, e poi perché la testimonianza offerta da Agostino ha anticipato quella di tante figure eroiche del nostro tempo, uomini che, acquisito il senso dell’autenticità storica, della storia sono diventati i migliori interpreti e protagonisti.




FAMIGLIA CRISTIANA - n. 8 - 19 febbraio 2012 - "Storie Cristiane"






    per inserire nostri commenti consiglio il topic LIBRERIA "Miglioriamoci"

Rassegna stampa del Forum di Alessandro sulla fiction “SANT’AGOSTINO”:


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MessaggioInviato: Lun Feb 20, 2012 13:28    Oggetto: da 16 a 19 febbraio CYRANO DE BERGERAC: Teatro Verdi FIRENZE Rispondi citando




ha scritto:



Recensione Teatro


      Alessandro un bravo Cyrano Ma senza naso


di Gherardo Vitali Rosati

Quasi dieci minuti di applausi per il "Cyrano de Bergerac" diretto e interpretato da Alessandro Preziosi, fino a oggi al Teatro Verdi di Firenze. Un consenso univoco e meritato per l'abilità dell'attore e per la sua precisa cura a ogni dettaglio dello spettacolo.

Fra il pubblico a maggioranza femminile qualcuno ha obiettato che "Alessandro" - le fans lo chiamano per nome - "non doveva fare Cyrano, perché è troppo bello". E certo Preziosi non si è sforzato di aderire fisicamente al poeta dall'enorme naso, così innamorato della cugina Rossana, da diventare il suggeritore del giovane Cristiano, bello, ma impacciato con le parole. Una storia da sempre amata dal pubblico, che per la prima rappresentazione, a Parigi nel 1897, lo applaudì per oltre venti minuti per la sorpresa dell'autore. Edmond Rostand, che poco prima dell'inizio si era scusato con la compagnia per il suo scarso lavoro.

Nell'allestimento di Preziosi, Cyrano recupera la forza spettacolare del testo e i celebri duelli del protagonista, pronto a sfidare un intero battaglione, vengono rappresentati efficacemente, grazie alla collaborazione per i movimenti scenici di Nikolaj Karpov. Preziosi si diverte a snocciolare i versi in rima del suo personaggio ed è abile a trasformarsi nelle scene più drammtiche. E' vero che con i suoi istrionismi ruba la scena ai giovani colleghi e rischia di stancare il pubblico nelle oltre due ore di rappresentazione, ma la pièce è scritta così. Nacque su commissione di Benoit Constant Coquelin, uno dei grandi attori del tempo, per valorizzarne le capacità.
E così, oggi i bravi allievi della Link Academy, diretta da Preziosi, non si fanno notare e restano in disparte anche gli attori più esperti della compagnia, come Massimo Zordan e Valentina Cenni. Ma lo spettacolo riesce sempre a commuovere.


Riproduzione riservata



CORRIERE FIORENTINO - dom. 19 febbraio 2012 - Culture, p. 21







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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 21, 2012 15:20    Oggetto: 21/02/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Sociale Comunale ROVIGO Rispondi citando




ha scritto:


STAGIONE DI PROSA Oggi alle 21 lo spettacolo in scena al Sociale

      Preziosi si fa brutto per diventare Cyrano

ROVIGO - Sarà il bello e bravo Alessandro Preziosi a interpretare e a dirigere «Cyrano de Bergerac», quarto spettacolo della rassegna di Prosa, che andrà in scena questa sera, dalle 21, al Teatro Sociale di Rovigo.
Sul palco sarà rappresentata una commedia scritta nel 1987 dal poeta francese Edmond Rostand ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, letterato d'Oltralpe del Seicento, precursore del genere fantascientifico. Sulla scena lo scontroso spadaccino Cyrano, dal mostruoso naso, è anche un poeta perennemente in bolletta e dall'irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua, tutta giocata tra trovate comiche e i giochi di parole.
Innamorato segretamente della cugina Rossana, ignara del sentimento, Cyrano de Bergerac si dovrà prendere cura del giovane Cristiano de Neuvillette, che proprio la cugina gli affiderà in quanto perdutamente infatuata.
In un turbinio di emozioni, passioni e coraggio, il compito di interpretare Cyrano spetterà all'attore napoletano Alessandro Preziosi, conosciuto al grande pubblico grazie ai successi televisivi e cinematografici come «Elisa di Rivombrosa», «Il Commissario De Luca», «I Vicerè», «La masseria delle allodole», «Mine vaganti», «Maschi contro Femmine» e «Femmine contro Maschi».
Cyrano de Bergerac è un grande classico del teatro rivolto ad un vasto pubblico popolare, ma che strizza l'occhio nel confezionamento editoriale ai giovani.
La produzione è di KHORA e Teatro Stabile d'Abruzzo.

Per informazioni, contattare il Teatro Sociale, al numero 0425 27853.
Il botteghino è aperto dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22.

Alice Sponton



© riproduzione riservata



IL GAZZETTINO - Edizione Rovigo- 21 febbraio 2012 - Pagina XL






        21 Febbraio • Teatro Sociale, ROVIGO

        foyer:desk benefico ADRICESTA Onlus

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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 21, 2012 15:23    Oggetto: Da 22 a 26/2/12 'CYRANO' - Teatro Sociale Toniolo MESTRE \VE Rispondi citando




ha scritto:


L’INTERVISTA

L’attore napoletano da domani al Toniolo con il suo "Cyrano"


          PREZIOSI : «Mestre nel cuore»

Il personaggio ideato da Rostand verrà proposto privo del suo naso mostruoso


MESTRE - Originale, ma non certo meno autentico di quello creato dal poeta drammatico francese Edmond Rostand: sarà un Cyrano senza segni particolari, privo del naso «sbordante» quello che da domani a domenica Alessandro Preziosi, nella duplice veste di interprete e regista, porterà in scena al Teatro Toniolo a Mestre. «È stata una scelta ponderata. - precisa l'attore napoletano -L'idea era quella di eliminare il naso "posticcio" per rappresentare un personaggio che facesse vivere allo spettatore la condizione di disagio attraverso altri elementi. Non tanto l'aspetto fisico quanto l'interpretazione, la messa in scena, i sentimenti le emozioni. Il problema - prosegue - non è tanto quello di sentirsi ed essere belli, ma piuttosto quello di sentirsi adeguati rispetto ai grandi sentimenti che accompagnano la vita dell'uomo: l'amore, l'amicizia, il credere in se stessi, la dignità".
E lo spettacolo, benché in parte riadattato nel testo, ripropone la vicenda di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammiratore temuto per la sua infallibile spada e per i motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. «È un Cyrano fiero - riprende Preziosi - Un ventaglio di emozioni, un omaggio al teatro tutto, comico, drammatico, grottesco. E soprattutto è una radiografia del modo odierno di vedere la vita: quello di nascondersi dietro un naso "posticcio" per non guardarsi dentro». E l'artista, ormai di casa al Teatro Toniolo dove ha pure interpretato l'Amleto, non nasconde di tornare con piacere in terraferma veneziana. «Non so spiegare perché, ma Mestre mi è rimasta nel cuore ancor più di Venezia, ha un fascino tutto suo, basti pensare anche soltanto a quella piazzetta davanti al Toniolo o ancora al ponte che congiunge la terraferma al centro storico, un luogo carico di suggestioni ed emozioni».

Caterina Colucci



© riproduzione riservata



IL GAZZETTINO - Ed. Venezia-Mestre - 21/02/12 - Pagina 81/XLI






Dal 22 al 26 febbraio, Teatro Sociale Toniolo, MESTRE


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paolat



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MessaggioInviato: Mar Feb 21, 2012 18:24    Oggetto: Re: 19/2/12 IL CENTRO: parla CARLA PANZINO Pres. ADRICESTA O Rispondi citando


genziana ha scritto:

ha scritto:


      dall’Africa a Pescara, una vita per gli altri



      Carla Panzino - la Presidente di ADRICESTA:
      ho raccolto fondi anche insegnando a cucinare


Melissa Di Sano

PESCARA. «Mia madre mi diceva sempre: se hai la fortuna di aiutare qualcuno, fallo». È cresciuta così Carla Panzino, Presidente dell’Associazione ADRICESTA. La sua è una vita dedicata agli altri.

«Da ragazzina volevo fare la suora e andare in Africa», racconta con il sorriso aperto che non lesina mai, «mi piaceva stare a contatto con le persone, d’altra parte sono la nona di dieci figli. A casa nostra c’era sempre una gran confusione, ma era bellissimo». Nove sorelle e un fratello, l’ultimo.
«Avere una sorella è la cosa più bella del mondo, figuriamoci com’è averne così tante», racconta Carla, «è una ricchezza immensa, siamo sempre state una cosa sola: ricordo che le osservavo rapita mentre si preparavano per uscire. Ero una bambina, e vivevo di riflesso le loro vite. Le estati in giro in roulotte, i pomeriggi passati a pettegolare davanti a un tè. Da una parte la famiglia numerosa ti impone sacrifici e responsabilità, dall’altra ti regala compattezza e senso di solidarietà. Una tribù su cui puoi sempre contare».

Questo senso di solidarietà che l’ha avvolta da bambina non l’ha mai abbandonata. E Carla ha sentito quasi il dovere di restituire agli altri lo stesso calore. «Per un lungo periodo di tempo ho seguito mio marito Giampiero in giro per il mondo», continua, «lui è nato al Cairo e ha sempre viaggiato molto come responsabile di una società di servizi petroliferi».

La prima tappa di Carla a seguito del marito, è in Algeria, nel ’90.
«Fu lì che decisi che mi sarei dedicata al volontariato. In Algeria ho conosciuto signore americane, anche loro mogli di dirigenti di multinazionali, che davano una mano in un orfanotrofio. Mi sono affezionata a questo luogo alle porte di Algeri in cui la miseria economica e umana mi imponeva di restituire qualcosa alla vita. Scoprii cose tremende, ad esempio che i topi sono attratti dall’odore del latte e hanno il cosiddetto “morso dolce”: rosicchiano le cartilagini dei piccoli il cui alimento base è il latte in polvere. Una realtà dura che non poteva lasciarmi immobile». È così che Carla inizia a darsi da fare, prima di tutto per ristabilire le condizioni di igiene. «Mio marito mi ha subito appoggiata, la società aveva un’associazione delle mogli e io la usai per raccogliere fondi e aiutare quella struttura e i suoi piccoli ospiti».

Nel ’97 è la volta del Camerun. «Dopo qualche mese dal mio arrivo, grazie all’International women’s club, organizzammo un vero e proprio ballo in maschera in stile veneziano per raccogliere fondi utili ad aprire due dispensari. Il capo era un dottore italiano, Alberto Piubello di Verona, che aveva lasciato tutto per stare lì. Arrivarono centinaia di persone. E così vedemmo trasformato un acquitrino in dispensario».

Ma l’Africa è stata anche un’esperienza difficile per questa giovane donna, che nel frattempo era diventata mamma di due bimbi, Alex e Gianmarco, che oggi hanno 25 e 18 anni, e che per ben quattro volte venne colpita dalla malaria. «Mia sorella ogni tanto mi spediva riviste e quotidiani», racconta, «avevamo voglia di sapere cosa succedeva a casa».
La nostalgia però lasciava sempre il posto alla voglia di fare. «Inventai di sana pianta il Gourmet Club. Tenevo lezioni di cucina alle mogli dei dirigenti. La sera ci raggiungevano i mariti e, a pagamento, cenavano con quello che era stato preparato. Tortellini e lasagne ci hanno permesso di aiutare molte persone».

Dopo tre anni in Camerun, finalmente il ritorno a Pescara, ma con la stessa voglia di fare. «Ho letto della nuova frontiera della donazione del cordone ombelicale», dice, «e allora ho fondato la sezione regionale dell’ADISCO. Da lì è nato tutto: la donazione di Francesco Totti, le partite di beneficenza».
Nella Banca di Sangue Placentare, nel Dipartimento Trasfusionale dell’Ospedale Civile di Pescara, è racchiusa la speranza di vita per chi ne può aver bisogno, «anche se il progetto ogni tanto zoppica perché i fondi non bastano mai». La Responsabile della Banca è Tiziana Bonfini, il Primario del Reparto Antonio Iacone. I centri di raccolta sono a Pescara, Lanciano-Vasto, L’Aquila, Avezzano, Teramo e Penne. Rimane fuori Chieti che, pur avendo fatto il corso di preparazione, non ha ancora aderito al piano. «Donare il cordone ombelicale è importantissimo», spiega Carla, «è una speranza di vita in più e non costa nulla».

Ma ecco che ancora una volta sono gli incontri a cambiare la vita di questa energica donna. «È stato grazie ad una ragazza di nome Stefania, come mia sorella che non c’è più, che altri progetti sono nati», racconta, «era innamorata di Alessandro Preziosi, voleva conoscerlo ad ogni costo».
Stefania era gravemente malata e Carla decise di provare ad esaudire il suo desiderio. «Chiamai un mio amico, redattore di un programma televisivo in cui l’attore sarebbe stato ospite, e Preziosi salutò in diretta Stefania. Alla fine del programma mi contattò perché voleva incontrarla». Preziosi decide di fare qualcosa in più. «Gli proposi di fondare un’associazione, l’ADRICESTA, a cui lui collabora attivamente ancora oggi dopo tanti anni». E il Progetto “Un Buco Nel Muro, che fornisce le camere dei bambini malati di computer e webcam per interagire, è stato realizzato finora a Pescara e a Napoli, e a breve sarà attivo anche nel Policlinico Umberto I di Roma e nel San Matteo di Pavia.
Ma la lezione di Stefania continua. Nasce “Un Sogno In Corsia”, per esaudire i desideri dei piccoli gravemente malati. «Un giorno mi sono sentita dire: “ci avete regalato l’ultimo sorriso di nostro figlio”, e ho capito che non potevamo fermarci».

ADRICESTA ha delegate in tutta Italia e a Pescara c’è la Sede principale, nell’atrio accettazione dell’Ospedale Civile. È lì che Carla passa le sue giornate, con la passione di sempre e l’aiuto dei tanti volontari e della sua famiglia.
Il Coordinatore Scientifico dell’Associazione è il Dottor Giovanni Visci, e i progetti realizzati o in dirittura d’arrivo grazie a sponsor e donatori sono tanti: l’Ambulatorio di Oncoplastica intitolato al Magistrato Manuela Trifuoggi, quello di Ipovisione, l’Ambulatorio Ferite Difficili fornito di camera iperbarica, quello per prevenire il diabete gestazionale; e poi lo Screening Oculistico Neonatale.

In tutto questo, Carla Panzino è stata anche Assessore al Volontariato per circa 18 mesi. «Da quel posto si può fare molto, moltissimo», dice con l’impeto che la contraddistingue.

Per informazione sull’Associazione e su come donare:
www.adricesta.com , www.alessandropreziosi.tv ,
o il numero 085/2056770. Le donazioni sono detraibili dalle tasse.



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IL CENTRO Ed. Nazionale - Domenica 19 febbraio 2012 - Pescara






      ho inserito l'intervista in quasi tutti i topic In Annuncio

      ad essi vi rimando, per inserire commenti e riflessioni!


Grande Carla .... grande donna!
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roberta63



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MessaggioInviato: Mar Feb 21, 2012 19:08    Oggetto: Rispondi citando


Grazie per questa intervista che conferma l'impressione provata da quando ho avuto l'onore di conoscerti, Cara Carla: sei una donna speciale, con un cuore immenso!
Un abbraccio forte,
Roberta
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genziana



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MessaggioInviato: Mer Feb 22, 2012 00:46    Oggetto: 21/02/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Sociale Comunale ROVIGO Rispondi citando



ha scritto:



ROVIGO Il Cyrano con Preziosi al Teatro Sociale
    Il romantico Preziosi è Cyrano de Bergerac


Rovigo, 21 febbraio 2012 - Da non perdere, questa sera alle 21, sul palcoscenico del Teatro Sociale di Rovigo, la nuovissima edizione di «Cyrano de Bergerac», la «commedia eroica» alla quale il fragile ed eccitabile Edmond Rostand ha affidato la sua sopravvivenza di drammaturgo. Nella triplice veste di produttore (con Tommaso Mattei che ne ha curato traduzione e adattamento del testo), regista e protagonista Alessandro Preziosi, che molto ha puntato su un alleggerimento e uno svecchiamento di questa commedia celeberrima su cui si è posata troppa polvere. Era stato l’attore Benoit Constant Coquelin detto l’ainé ad aprire la mente e il cuore dello scrittore poco meno che trentenne su quel poeta bizzarro e cesellatore, polemista imbattibile, filosofo innovatore, scrittore di fantascienza e spadaccino che era vissuto fragorosamente nella prima metà del Seicento.

E quasi per paradosso la celebrità postuma di Cyrano de Bergerac non è frutto dei versi e dei libri, delle burle e dei viaggi sulla luna, ma di quel suo formidabile naso, che, nella commedia di Rostand, troneggia dall’inizio alla fine, patetico e offensivo, intellettuale e schermidore, curioso e schizzinoso. Andata in scena il 28 dicembre 1897 al Théâtre de la Porte Saint-Martin di Parigi, la commedia riportò un successo che sopravvisse al delicato e permaloso Edmond Rostand che, come tanti e in pochi giorni, venne stroncato nel 1918 dall’epidemia di febbre «spagnola».

La vicenda è nota ed è l’eterna storia dei «male amati»: Cyrano ama Rossana, che a sua volta ama Cristiano, che però non è in grado di apprezzare l’affetto sublime della fanciulla. Intorno a questo scombinato triangolo, Rostand intesse genialmente tutta una trama di piccoli eventi che servono soprattutto a delineare il carattere del protagonista e l’aticipità della sua presenza sulla scena del mondo e del teatro. Il tutto in calibratissimi versi in rima baciata che diventano brividi cromatici sulle cose e sulle parole, con il passato che ritorna come «il tempo delle more amarognole» e con la luna «opalina», che nei recessi della notte trasforma i personaggi in un nero mantello. E ogni volta che Cyrano torna in scena si ripete il miracolo e la follia di un teatro che scommette sulla parola tutta la sua lunga storia.

La nuova versione scenica curata da Alessandro Preziosi, come si diceva, alleggerisce il testo e anche il protagonista della commedia, operando subito un ridimensionamento del naso, che viene riportato alla normalità, per puntare piuttosto a una ben calcolata miscela di ironia e sentimento, impudenza e patetismo. In scena, accanto a Preziosi, Valentina Cenni, Benjamin Stender, Massimo Zordan.
Le scene sono di Andrea Taddei e i costumi di Alessandro Lai.

Sergio Garbato




IL RESTO DEL CARLINO - Ediz. Rovigo - 21 febbraio 2012






        21 Febbraio • Teatro Sociale, ROVIGO

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Feb 22, 2012 14:57    Oggetto: Da 22 a 26/2/12 'CYRANO' - Teatro Sociale Toniolo MESTRE \VE Rispondi citando


ha scritto:



    CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand


    Diretto ed interpretato da: Alessandro Preziosi


...............



traduzione e adattamento: Tommaso Mattei
scene: Andrea Taddei
costumi: Alessandro Lai
musiche: Andrea Farri
luci: Valerio Tiberi
collaborazione artistica e movimenti scenici: Nicolaj Karpov

personaggi ed interpreti:

CYRANO DE BERGERAC Alessandro Preziosi
CRISTIANO Benjamin Stender
ROSSANA Valentina Cenni
DE GUICHE Massimo Zordan
LE BRET Emiliano Masala
REGENAU-VALVERT Marco Canuto *
LIGNERE-CADETTO Giuseppe Tosti *
MOSCHETTIERE CADETTO Francesco Civile *
CUOCO-CADETTO Gianni Rossi *
MOSCHETTIERE CADETTO Salvatore Cuomo *
DAMA-SUORA Sara Borghi *
MONTFLEURY-LISA-SUORA Natasha Truden *
RAGAZZO-SUORA Giannina Raspini *
VENDITRICE-CADETTO-SUORA Bianca Pugno Vanoni *
* allievi di Link Academy Roma

Produzione: TEATRO STABILE D'ABRUZZO e KHORA.TEATRO




il trailer dello spettacolo: www.teatrailer.it/spettacoli/cyrano-de-bergerac?cities=Venezia

la recensione:
Edoardo, 21 febbraio 2012




Alessandro Preziosi debutta nella regia teatrale con una versione del celebre Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Un'opera lunga e complessa da mettere in scena, che nella sua veste originaria richiede un gran numero di personaggi, elaborate scenografie, costumi sontuosi e perfino una scena di battaglia. Rostand la scrisse nel 1897 durante un periodo di grande depressione, ottenendo fin da subito un grande successo per il fatto di riportare in auge un romanticismo e un'epica del passato in una Parigi eccitata dalla scoperta del cinematografo e scossa dai germi dell'antisemitismo emersi con lo scandalo dell'Affair Dreyfus.

Ispirandosi liberamente alla vita di un poeta-soldato della prima metà del Seicento, Rostand racconta in versi alessandrini le gesta di un abilissimo spadaccino e straordinario poeta dal naso aquilino, noto in tutta la Guascogna tanto per la velocità della sua lingua che per quella della sua spada. Cyrano ha un carattere facilmente irascibile, che lo porta a scontrarsi e a umiliare con la spada e con gli scherni tutti quei malcapitati che hanno la sfortuna di prenderlo in giro per il suo naso e il suo aspetto grottesco. La sua unica debolezza si chiama Rossana, la bellissima cugina che è al centro dei pensieri e delle poesie dello scontroso soldato. Rossana è tuttavia innamorata del bel Cristiano, giovane e inesperto cadetto poco incline a esprimere i suoi sentimenti in rima. Per amore di Rossana, Cyrano guarda le spalle a Cristiano e compone per lui versi di corteggiamento, vivendo nell'ombra e nel riflesso dell'amico l'amore per la sua bella.

La storia è un meraviglioso insieme di avventura, farsa, romanticismo e amicizia virile, nello spirito dei poemi epici d'ispirazione classica e del teatro comico moderno di Feydeau. Dopo essere stato impersonato da Gérard Depardieu al cinema e da attori come Gigi Proietti, Franco Branciaroli e Massimo Popolizio in teatro, Cyrano trova una nuova curiosa impersonificazione in uno dei belli dello spettacolo di oggi: Alessandro Preziosi. L'attore, assieme alla sua compagnia KHORA.teatro, ha deciso di debuttare come regista interpretando il “brutto” protagonista di Rostand. Nelle sue mani e nella sua persona, Cyrano diventa una commedia in costume, dove i versi in rime alessandrine vengono trasformati in una prosa fresca e vivace, desiderosa di interpretare tutto lo spirito epico e romantico dell'opera francese, più che di darne un'interpretazione filologica. Grazie alla collaborazione artistica di Nikolaj Karpov, studioso di Stanislavskij e Mejerchol'd, la dimensione immaginaria e distante del mondo letterario di Rostand acquisisce una visione moderna grazie all'energia propagata dai numerosi attori.

Lo spettacolo è in tournée dall'inizio del 2012 e attraversa un po' tutta l'Italia fino alla fine della primavera. Fra le tappe del viaggio di Cyrano, anche il Teatro Nuovo di Milano (6-18 marzo), il Bellini di Napoli (17-22 aprile) e il Teatro Stabile d'Abruzzo (26-27 aprile), dove Preziosi è “padrone di casa” da qualche mese.









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MessaggioInviato: Mer Feb 22, 2012 14:58    Oggetto: ADRICESTA ONLUS: progetti e donazioni su BPM FARESOLIDALE.IT Rispondi citando



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