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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 14:37    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando


ha scritto:



Cyrano de Bergerac: il naso, la spada, il verso


Questa sera alle ore 21, l’appuntamento con il moschettiere poeta è al Teatro Verdi di Salerno.
Il suo fiero sguardo sarà quello di Alessandro Preziosi




Di Olga Chieffi

“Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza, avrete soldi e gloria ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finché dura, ché il pubblico è ammaestrato, e non vi fa paura…” E’ certo una delle scene più note del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, quando balzando sul palcoscenico lo spregiudicato cadetto di Guascogna affronta un’intera folla contrariata a causa dell’interruzione dello spettacolo compiuta dal protagonista per la scandalosa recitazione dell’attore principale. Scena di cui da stasera a domenica sarà protagonista sul palcoscenico del Teatro Verdi, Alessandro Preziosi, che ritorna a Salerno dopo le alterne fortune dell’Amleto shakespeariano. Di Cyrano, etichettato come genio solitario e incompreso, si tramanda ancor oggi la memoria di un corpo deturpato da due maschie protuberanze: il naso pinocchiesco e la spada più temuta di Francia. Vì è naso e naso, però, e, in materia di rinologia, un distinguo si rende necessario tra le intenzioni attribuibili a Collodi e quelle che sono proprie di Rostand. Infatti, se nel testo collodiano v’è un implicito invito alla diffidenza nei confronti delle parole subdole e ingannatrici, come quelle della volpe e del gatto, e un conseguente richiamo all’interpretazione dei silenziosi segni del corpo, estranei al gioco dell’ipocrisia, al contrario negli stessi anni in cui, tra specchi e ritratti, la letteratura decadente celebra il patto diabolico dell’uomo moderno con la propria immagine, Cyrano de Bergerac è il malinconico canto, con cui la fallace parvenza dei segni viene esaltata. Cyrano entra in scena dapprima in forma di sequenza puramente vocale, come un suono senza corpo, come una voce che difende a spada tratta, è il caso di dire, la causa del “fine parlare”; una parola di cui, l’eroe di Rostand, tra una stoccata di spada e una in punta di lingua, sacrifica tutta la vita, sino al punto di augurarsi di morire “una sera sotto un cielo rosato e speciale, / trovando parole ispirate per un buon ideale!”. Ma alla bellezza della parola si contrappone per contrasto, la bruttezza deforme del naso. Di qui, più in generale, la tensione tra gli estremi entro cui si delinea la personalità di Cyrano, lo stereotipo manicheo che lo definisce e lo scinde in poli contrapposti: da un lato il coraggio dell’eroe “senza macchia e senza paura”, dall’altro una suscettibilità, a volte, addirittura comica; da un lato l’adesione appassionata a un amore infelice, dall’altro la dedizione a un legame d’amicizia virile; da un lato, ancora, la fedeltà al corpo militare, dall’altro la continua, intransigente opposizione al potere. A farla da padrone sarà in tutti i sensi, il protagonista, Alessandro Preziosi, il quale si propone anche in veste di regista, con accanto Cristiano, interpretato da Benjamin Stender e la bella Rossana (Valentina Cenni).

Domani, invece, alle 18,30 l’incontro con l’amato volto televisivo in “Giù la maschera!” condotto nel foyeur del massimo cittadino dal giornalista Peppe Iannicelli, ospite dell’Associazione Amici del Teatro Verdi.

26 gennaio 2012








Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 15:39    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando


ha scritto:



    CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand


    Diretto ed interpretato da: Alessandro Preziosi


...............



traduzione e adattamento: Tommaso Mattei
scene: Andrea Taddei
costumi: Alessandro Lai
musiche: Andrea Farri
luci: Valerio Tiberi
collaborazione artistica e movimenti scenici: Nicolaj Karpov

personaggi ed interpreti:

CYRANO DE BERGERAC Alessandro Preziosi
CRISTIANO Benjamin Stender
ROSSANA Valentina Cenni
DE GUICHE Massimo Zordan
LE BRET Emiliano Masala
REGENAU-VALVERT Marco Canuto
LIGNERE-CADETTO Giuseppe Tosti
MOSCHETTIERE CADETTO Francesco Civile
CUOCO-CADETTO Gianni Rossi
MOSCHETTIERE CADETTO Salvatore Cuomo
DAMA-SUORA Sara Borghi
MONTFLEURY-LISA-SUORA Natasha Truden
RAGAZZO-SUORA Giannina Raspini
VENDITRICE-CADETTO-SUORA Bianca Pugno Vanoni

Produzione: TEATRO STABILE D'ABRUZZO e KHORA.TEATRO





"Non si combatte solo per vincere.
No... è più bello battersi quando la vittoria è incerta!..."

Cyrano di Bergerac, Atto V - Scena VI

" Attraverso queste battute Rostand suggella la forza eroica e l'affascinante dignità di un personaggio che affronta la morte a testa alta, da guascone, sollevato nello spirito dall'aver finalmente trovato il coraggio di dichiarare il suo amore alla donna amata.
Da questo connubio di dignità e incapacità di amare ho cercato di prendere le mosse credendo sin dal principio che il Cyrano de Bergerac sia una commedia sulla "inadeguatezza" e sulla epicità sentimentale delle grandi personalità rispetto al comune sentire dell'amore, dell'amicizia e in genere rispetto alla coerenza con la quale compiere, in un labirinto di scelte, la più giusta per sé e per i propri valori.
Finalmente un personaggio che può agire liberamente per perseguire il suo sogno di essere amato attraverso qualunque mezzo, qualunque sotterfugio: ora facendo perno sulla candida bellezza di Cristiano suggerendo le parole da soffiare al cuore della raffinata Rossana, ora rafforzando il suo amore proprio sulla certezza di non essere contraccambiato, sulla paura di essere respinto come amante, come amico innamorato.
In questo solo apparente gioco d'amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l'illusione di una storia scritta all'impronta solo per noi pubblico; così nell'adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all'anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire.
"

Alessandro Preziosi (note di regia)









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MessaggioInviato: Ven Gen 27, 2012 15:28    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:


Salerno Al Verdi: Per Preziosi un Cirano senza nasone



Eugenio Donadoni

La televisione dà notorietà e danaro, il teatro emozione e pathos: ecco perché un vero attore come Alessandro Preziosi, nonostante il grande successo ottenuto negli sceneggiati televisivi, abbia scelto di fare ancora teatro con una faticosa tournée nelle principali città italiane portando in scena una nuova edizione del «Cirano», di cui non solo è protagonista, ma anche regista. «Il teatro è come una bella pizza napoletana - ci ha confidato Alessandro - una volta provata non se ne può più fare a meno».

Da quando nel 1897 Edmond Rostand scrisse le avventure di Cirano de Bergerac, temuto spadaccino e tagliente poeta, non c’è stato attore che non abbia voluto impersonare il famoso cadetto di Guascogna. La trama è troppo nota per poterne parlare, ma si può dire che quello di Preziosi forse è diverso, si discosta un po’ dai canoni tradizionali; qualche esempio? Alessandro non porta nessun nasone posticcio, ciò nonostante il personaggio è pur sempre reso goffo e ridicolo sia da un enorme mantello e da una giubba con una sola manica sia dai suoi atteggiamenti; i testi, rielaborati da Tommaso Mattei, sono solo in prosa e non più in versi, pur mantenendone inalterata la delicata poeticità; le scene, create da Andrea Taddei, sono alleggerite e private da inutili orpelli; i costumi di Alessandro Lai, sono una carrellata di stili diversi dal Seicento all’Ottocento, anche se non del tutto indispensabili. Infatti, come ci ha raccontato Alessandro, «paradossalmente lo sciopero dei trasportatori ci ha giovato: qualche giorno fa, a Campobasso, siamo stati costretti ad andare in scena senza costumi e scenografie, ma è stato egualmente un grande successo e il pubblico mi ha visto come un burattinaio che tirava i fili di tutti gli altri personaggi».

Il lavoro è divertente, brillante e scorrevole. Con Preziosi, Valentina Cenni nel ruolo di Rossana, Benjamin Stender in quello di Cristiano ed ancora tanti altri bravi attori del Teatro Stabile d’Abruzzo che, con Khora.teatro, hanno prodotto lo spettacolo. In questi giorni il «Cirano» è al Teatro Verdi di Salerno e sarà infine a Napoli al Teatro Bellini dal 17 al 22 aprile dopo le repliche di Milano, Venezia, Firenze, Treviso, Ancona, Teramo e Grosseto solo per citare le tappe principali.

Napoli - venerdì 27 gennaio 2012



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IL MATTINO - Edizione Nazionale - NAPOLI e CITY - Spettacoli






Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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MessaggioInviato: Ven Gen 27, 2012 17:22    Oggetto: TSA: tournée CYRANO DE BERGERAC 27/01/12 intervista AVVENIRE Rispondi citando



ha scritto:


            Il neo direttore dello Stabile

          Preziosi : «Il mio Cyrano in scena
          per aiutare il riscatto de L’Aquila»


di Angela Calvini

«Dirigere lo Stabile a L’Aquila è una sfida, una di quelle responsabilità che rendono concreta la passione per il teatro, che ci aiuta a essere pragmatici».

Alessandro Preziosi, nomi­nato nel novembre scorso Direttore Artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo, prende molto seriamente il non faci­le incarico. E lo fa, innanzitutto, por­tando in tournée un nuovo lavoro tea­trale, il Cyrano di Bérgerac di Edmond Rostand, di cui è, oltreché protagoni­sta, regista e coproduttore insieme a Khora.teatro (la società che condivide con i soci Tommaso Mattei e Aldo Allegrini) e lo Stabile abruzzese. In que­sti giorni lo spettacolo è a Salerno, e poi sarà a Firenze, Milano, Verona, Na­poli e, ad aprile, a L’Aquila.

Preziosi, che responsabilità sente al­la guida del teatro dopo il dramma del terremoto?

Ho l’opportunità di diventare opera­tore culturale, di sporcarmi le mani: eviterò di promettere cose che non si possono fare, ma ce la metterò tutta nell’interesse della rinascita di que­sta città. La disponibilità delle istitu­zioni, per fortuna, c’è. Ho imparato che quando ci sono le difficoltà, ba­sta molto poco per fare teatro.

Che ostacoli ha incontrato in questi primi due mesi?

Le condizioni sono difficili dal punto di vista pratico e demografico. Ecco, noi vogliamo far tornare le persone nella città distrutta, con l’escamota­ge dell’intrattenimento, ma vorrem­mo che fosse costante. Per questo stiamo preparando un festival estivo per ridare vitalità alla città, indivi­duando degli spazi agibili, che poi re­stino a disposizione della città anche dopo.

E come pensa a un rilancio per la prossima stagione?

Vorrei una vera stagione di qualità e di richiamo. Penso a spettacoli popo­­lari, ai grandi classici, a nomi di spic­co fra i miei colleghi cinematografici, come Stefano Accorsi o Pierfrancesco Favino. Toni Servillo doveva debutta­re a L’Aquila con La trilogia della vil­leggiatura di Goldoni due giorni pri­ma del terremoto. Ecco, vorrei poter aprire la stagione con lo spettacolo che non c’è mai stato.

Anche i testi da lei prodotti, come questo «Cyrano», sono di richiamo popolare.

Piuttosto che somministrare al pub­blico opere concettuali, cerco di arri­vare a più gente possibile con spetta­coli che propongano valori eterni, chiari, evidenti. Il pubblico, adesso, ha bisogno di semplicità, vuole spec­chiarsi in qualcosa che lo colpisca in profondità. Cyrano, attraverso il con­cetto di bellezza, simboleggia la fru­strazione della società attuale del­l’apparire, ma mostra la fierezza e la dignità nell’affrontare la vita, nono­stante tutte le inadeguatezze.

È uno spettacolo pieno di giovani.

Sì, ha un taglio cinematografico e spettacolare, con tanto di cappa e spa­da e 14 giovani attori che danno gran­de freschezza. Vengono dalla Link A­cademy, la scuola di teatro che ho a­perto coi miei soci per dare un me­stiere ai ragazzi. Noi formiamo anche tecnici, organizzatori, direttori di pro­duzione. Di attori, ahimé, ce ne sono fin troppi.

Venerdì 27 gennaio 2012



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        AVVENIRE - Agorà - Oggi Spettacoli






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genziana



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MessaggioInviato: Sab Gen 28, 2012 11:08    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:



..Il Preziosi si confessa tra Ateneo e foyer del Verdi


L’attore ospite di daviMedia ha esortato i ragazzi «a non fare teatro»




SALERNO. «Non penso di essere un talento particolare, ma di avere una profonda passione per la vita. Il mio lavoro si concretizza nel raccontarla». Ha spiegato così la sua inclinazione per la recitazione Alessandro Preziosi, ospite ieri della rassegna di cinema, teatro e musica daviMedia, organizzata dall’Ateneo salernitano. L’attore, impegnato al Teatro Verdi nel "Cyrano De Bergerac", ieri ha incontrato anche il pubblico del Massimo cittadino nel consueto appuntamento di "Giù la maschera". A Fisciano, Preziosi ha esortato gli studenti a non fare gli attori, perché: «Ci vuole una pelle troppo dura e molti proiettili che si sparano finiscono nel vuoto».

• Più tardi, nel foyer del Verdi Preziosi si soffermerá invece sul suo spettacolo, spiegando che «il Cyrano è una "baracconata", come diceva un mio grande maestro ed io ho voluto portare nella mia regia una lettura molto ispirata alla magia del circo. Infatti l’aspetto circense prende il sopravvento su quello drammatico. Noi - ha continuato - interpretiamo la scena del combattimento nel primo atto tirando di spada, mimando i movimenti in modo abbastanza veristico, cosa che normalmente non succede negli altri allestimenti. Mi ha molto aiutato lo studio che ho dovuto fare degli uomini del ’700 durante le riprese di "Elisa di Rivombrosa". Ho acquisito la giusta postura dell’epoca che riporto qui nel mio Cyrano».

• Un Cyrano senza il grosso naso, al quale Preziosi ha «voluto rinunciare perché volevo recitare il disagio di una persona dall’aspetto fisico sgradevole, che per questo diventa sadico, egocentrico e logorroico. Cyrano non ha bisogno del consenso degli altri, e diventa una persona difficile, scontrosa. E’ un perdente, che solo poco prima di morire svelerá a Rossana tutto il suo amore». Ma quanto gli è servito essere napoletano, «molto. Ogni volta che in scena mi trovo in difficoltá o sto volando in alto mi sento profondamente partenopeo. Il mio prossimo lavoro sará certamente un testo napoletano».

• Infine il suo nuovo compito di regista, «è stata una esigenza umana più che artistica. Volevo dare ai giovani attori della Link Accademy da me diretta una esperienza di gruppo coeso nello stesso progetto, a cui io ho dato tutta la mia esperienza».

Rita Esposito
Paola Primicerio

Sabato 28 gennaio 2012



© riproduzione riservata



    LA CITTA' - Salerno - Cultura e Spettacoli - p. 37





Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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MessaggioInviato: Sab Gen 28, 2012 13:24    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando





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MessaggioInviato: Dom Gen 29, 2012 09:42    Oggetto: 21-22/1/2012 Preziosi è CYRANO DE BERGERAC, Teatro Team BARI Rispondi citando



ha scritto:



    CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand


La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac ebbe, già dalla prima rappresentazione, un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane.

Cyrano torna sulle scene nell’opera diretta e interpretata da Alessandro Preziosi in collaborazione con Aldo Allegrini, Tommaso Mattei e Nicolaj Karpov per i movimenti scenici.

La storia dello sfortunato amante abile con la spada e con le parole, ma destinato a rimanere nell’ombra per il suo naso mostruoso, continua ad affascinare, dopo secoli dal successo dell’opera. Una storia che fa sognare e sperare, che illude e disillude, che inizia con l’amore e si conclude sull’orlo di una confessione troppo tarda per un lieto fine.
Cyrano, incapace di confessare il suo amore alla cugina Rossana, si ritrova a far da protettore a Cristiano, di cui lei è innamorata. L’unico modo che gli resta per dare sfogo al suo amore è esprimerlo attraverso Cristiano che a sua volta non ha le doti adatte per parlare d’amore come Rossana vorrebbe da lui. “Tu la bellezza mia, il tuo cuore io sarò” dice Cyrano a Cristiano e da lì si ritrovano in un turbine di lettere d’amore, parole dette, non dette, suggerite al chiaro di luna fino alle nozze dei due amanti, favorite nuovamente da Cyrano a dispetto del nobile De Guiche, innamorato anch’egli di Rossana, che manda i due giovani al fronte dove Cristiano muore lasciando l’amata nella disperazione.
Solo alla fine della propria vita, Cyrano confessa a Rossana il suo amore e la vera identità dell’uomo che lei aveva amato fino ad allora.

Si apre il sipario su una serata teatrale all’hotel de Bourgogne per la recita di una favola pastorale del celebre attore Montfleury. In un bellissimo spaccato di “teatro nel teatro” la folla di nobili e borghesi gremisce la sala, Cristiano di Neuvillette è già in scena e a guardarlo dal palco lei, Maddalena Robin, detta Rossana.
C’è l’ardimentoso pasticcere-poeta Ragueneau, c’è l’impavido amico di Cyrano, Le Bret, e c’è naturalmente Cyrano che fa il suo ingresso trionfale con l’irresistibile spavalderia che lo caratterizza.
La scena scura, punteggiata di luci calde è semplice ma funzionale. Al centro del palcoscenico una struttura a più piani con una rampa di scale sul lato sinistro costituisce la scenografia fissa ma mutevole di tutto lo spettacolo. Teatro, bottega del pasticcere, campo di battaglia e infine convento, la scena fissa fa da sfondo alla vicenda trasformandosi all’occorrenza grazie ad un sistema di tende e al disegno luci, parte integrante delle scenografia.
Un insolito Alessandro Preziosi veste i panni di Cyrano costruendo un personaggio brillante, scanzonato, assolutamente sopra le righe. Piccoli accorgimenti, modifiche del regista nei punti giusti alleggeriscono l’opera rendendola piacevole, ironica e moderna pur lasciandola fedele e rispettosa del testo originale.
In uno scambio serrato di battute che spesso rimano tra loro si consuma il primo atto della commedia, divisa in due atti in questa versione, con l’amore muto di Cristiano e quello eloquente di Cyrano, condannato all’oblio.
Un meraviglioso momento di teatro è la scena del balcone, la trovata drammaturgica più suggestiva dell’intera opera. In questa scena a tre Cyrano e Cristiano si alternano, si scambiano, si sdoppiano per diventare una persona sola fino al climax della definizione del bacio nelle sue otto varianti. “ Il bacio è un punto rosa sulla i di amore mio” recita Preziosi portando all’estremo la musicalità delle parole che pervade tutta l’opera.
Nel secondo atto, che comincia sul campo di battaglia l’opera si conclude con un ritmo serrato e incalzante: la morte di Cristiano, la disperazione di Rossana che si rinchiude in convento e infine la confessione di Cyrano che solo in punto di morte rivela alla cugina il suo amore.
Al tramonto dell’eroe, tra soprassalti di fantasie lunari e apparizioni moralistico-allegoriche si conclude con grande dignità e con il consueto orgoglio la vita di Cyrano e la commedia, tra gli applausi di un pubblico entusiasta.

Neliana Pansitta - 21/01/2012 - Bari - Teatro Team







        21 e 22 gennaio --- Bari, Teatro Team

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MessaggioInviato: Dom Gen 29, 2012 11:12    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:



          "Cyrano è un perdente"


Alessandro Preziosi, insieme agli studenti della Link Accademy di cui è il Direttore Artistico, con quest’opera si propone al pubblico come regista e dà la sua rilettura del personaggio di Cyrano De Bergerac.

La trama racconta di Cyrano, cadetto di Guascogna, che essendo afflitto da un naso mostruoso non ha il coraggio di confessare il suo amore alla cugina Rossana. Costei, ignara dei sentimenti dell’uomo, lo prega di prendere sotto la sua protezione Cristiano, del quale è innamorata. Poiché questi non riesce ad esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che il giovane possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche, anch’egli innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito i due cadetti al fronte per combattere. Da qui il poeta spadaccino, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana, mantenendo per sé questo segreto anche quando il giovane muore. Solo al termine della propria vita Cyrano confesserà il suo sentimento. Ma, quando lei lo ricambierà, sarà troppo tardi.

La scena iniziale ha un taglio volutamente cinematografico, che vuole evidenziare la minaccia anticipata di Cyrano a Montfleury perché il cantante ha osato posare lo sguardo su Rossana.
Nella scenografia, un'ombra che fagocita un'altra ombra pone l'accento anche sulla parte ferocemente masochista di Cyrano, quella cioè che lo porta a decidere di decantare con versi appassionati il suo amore per la cugina a nome di Cristiano.
In questa messa in scena c’è l’aspetto circense che divora quello drammatico, scelta registica originale.
A stupire è l’assenza del vero protagonista: il naso. Decisione felicemente egocentrica di Preziosi, che grazie a questo espediente è costretto ad interpretare il disagio fisico e a sviluppare sulla scena il tema universale del consenso.
Emblematica la battuta di Cristiano, che prima di morire afferma “Io voglio essere amato per ciò che sono”. È questo un altro tema centrale: quello della coscienza di se stessi: solo se si riesce a capire chi si è, si può essere amati.

Cyrano è un perdente”. È con questa frase che il regista-attore riassume la sua visione dell’opera. Un uomo talmente coraggioso da sfidare cento uomini a duello ma che non osa andare al di là delle apparenze e dei complessi, precludendo così a se stesso la possibilità di essere felice.
Il Cyrano di Preziosi riesce ad essere allo stesso tempo drammatico e leggero. Un personaggio brutto interpretato da un attore bello: si gioca soprattutto su questa contrapposizione. Tradire l’opera di Edmond Rostand pur restando fedeli al suo spirito è stato l’intento di un attore che ha voluto vestire i panni di regista e così confessa i suoi scopi: “Volevo confrontarmi con visioni e suggestioni che da sempre hanno accompagnato il mio ruolo di spettatore, mettere a frutto le mie esperienze visive e confrontarmi con quel meraviglioso bacino di storie ed esperienze qual è l’attore è stato molto stimolante”.

Sara Angrisani - 26/01/2012 - Salerno - Teatro Verdi







Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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genziana



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MessaggioInviato: Dom Gen 29, 2012 11:14    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:


Vedere & Ascoltare
Gli appuntamenti/1



Sipario - Ultima replica dello spettacolo «Cyrano de Bergerac» di Edmond Rostand. Il celebre protagonista delle storie di cappa e spada, assurto a metafora universale di tragica guasconeria ed idealismo romantico, sarà portato in scena da Alessandro Preziosi che firma anche la regia dello spettacolo del KHORA.teatro.
Salerno, Teatro Verdi stasera alle ore 18.30

Domenica 29 gennaio 2012




IL MATTINO - Edizione: SALERNO Pagina: 50 - Girocittà -






Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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Alessandra94



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MessaggioInviato: Dom Gen 29, 2012 17:37    Oggetto: Notizie... Rispondi citando


Cara Genziana ma il nostro Alessandro come sta?..la turnè come procede!...non ci scrive ormai da tempo...
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 30, 2012 01:18    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:



      Al Verdi di Salerno
      Il "Cyrano" di Alessandro Preziosi


Ha incantato il pubblico del Teatro Verdi di Salerno. Alessandro Preziosi racconta il suo Cyrano De Bergerac, in scena da giovedì scorso e fino a questa sera: "Cyrano è un perdente. È un personaggio talmente coraggioso da sfidare cento uomini a duello ma che non osa andare al di là delle apparenze e dei complessi, precludendo così a se stesso la possibilità di essere felice.
La bellezza non è legata all'aspetto esteriore ma a quanto riusciamo a far brillare i nostri occhi e nasce da come il nostro cuore riesce a far salire l'immagine di un viso fino al nostro sguardo
".
Affiancano Preziosi nella pièce teatrale i giovanissimi studenti della Link Academy di Roma, di cui l'attore è anche direttore artistico. "Il tema centrale è il naso, che diventa tema del consenso universale. Troppo spesso ci facciamo influenzare da ciò che gli altri pensano di noi". Così Giuseppe Tosti, studente Link Academy e cadetto in scena, commenta la sua esperienza.

Grande assente nella performance è proprio lui, il vero protagonista della commedia di Edmond Rostand, il mostruoso naso: "Non indossare il naso mi ha spinto a recitare il disagio e a vedere una parte più leggera di Cyrano. Nel romanzo il poeta-spadaccino domina la scena, io volevo farlo divenire talmente pieno di sé, da farlo traboccare". L'aspetto circense fagocita quello drammatico. Il Cyrano di Preziosi vuole essere commovente e leggero allo stesso tempo.

Un personaggio brutto interpretato da un attore bello: si gioca soprattutto su questa contrapposizione. Tradire l'opera di Edmond Rostand pur restando fedeli al suo spirito è stato l'intento di un attore che ha voluto vestire i panni di regista. A "Giù la maschera", evento condotto dal giornalista Peppe Iannicelli ed organizzato dal Teatro Pubblico Campano e dall'Associazione Amici del Teatro Verdi, Preziosi così ha così confessato i suoi scopi: "Volevo confrontarmi con visioni e suggestioni che da sempre hanno accompagnato il mio ruolo di spettatore. Mettere a frutto le mie esperienze visive e confrontarmi con quel meraviglioso bacino di storie ed esperienze qual è l'attore è stato molto stimolante".

La scena iniziale ha un taglio volutamente cinematografico e vuole evidenziare la minaccia anticipata di Cyrano a Montfleury perché il cantante ha osato posare lo sguardo su Rossana. Nella scenografia, un'ombra che fagocita un'altra ombra pone l'accento anche sulla parte ferocemente masochista di Cyrano, quella cioè che lo porta a decidere di decantare con versi appassionati il suo amore per la cugina a nome di Cristiano.

Emblematica la battuta di Cristiano, che prima di morire afferma: "Io voglio essere amato per ciò che sono".
È questo un altro tema centrale, quello della coscienza di se stessi: "Solo se si riesce a capire chi si è, si può essere amati", Preziosi elargisce consigli di vita soprattutto ai piccoli spettatori.

Infine l'attore non manca di commentare il legame indissolubile con le sue origini partenopee: "Ogni qualvolta sto per scivolare o mi trovo in difficoltà e in qualche modo riesco a riprendermi, quando sto volando, lì mi sento profondamente napoletano".

Sara Angrisani

[29.1.2012 - 20.24]






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MessaggioInviato: Mar Gen 31, 2012 02:56    Oggetto: dal 26 al 29/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Verdi, Salerno Rispondi citando



ha scritto:



    Alessandro Preziosi , Cyrano senza naso


È accolto da una vera e propria ovazione l’ingresso di Alessandro Preziosi e della sua giovane compagnia sul palco del Teatro Verdi di Salerno, che già da giovedì 26 gennaio li vede impegnati nel dramma di Edmond Rostand Cyrano de Bergerac: ma è lui, con pizzetto alla don Rodrigo, panama nera e calzettoni multicolori, a catalizzare l’attenzione del pubblico di giovanissimi, soprattutto delle ragazze.

Venerdì 27 genn., prima dello spettacolo, l’attore napoletano universalmente famoso per lo sceneggiato televisivo Elisa di Rivombrosa, al suo debutto nella regia teatrale, incontra gli studenti di cinque licei salernitani, in un appuntamento moderato dal giornalista Peppe Iannicelli.
È un’iniziativa organizzata dall’Associazione Amici del Teatro Verdi e rivolta ai ragazzi delle scuole superiori, dal titolo eloquente di Giù la maschera! In pratica, si tratta di avvicinare i giovani al teatro ponendoli direttamente faccia a faccia con gli attori e con la loro umanità.

E bisogna dire che, nel caso di Alessandro Preziosi e del suo Cyrano, il titolo è quanto mai indovinato: il confronto con questi adolescenti è un’occasione per l’attore di buttare giù la maschera di se stesso e del suo personaggio, svelando il perché di tanti particolari che spesso legano l’interprete al personaggio. Come, ad esempio, la scelta di non mostrare il grande naso che costituisce l’handicap di Cyrano, e di vestirlo con un lungo mantello che lo “leghi” in un certo senso alla spada, suo punto di forza. Tutti accorgimenti per togliere a Cyrano la maschera da “brutto anatroccolo”, e mostrare in tutta la sua problematicità psicologica un personaggio che lo stesso Preziosi definisce «egocentrico, logorroico e sadico».

«Il grande naso finto in scena è una maschera, e può diventare un ostacolo,» osserva. «Lo spettatore urta contro questo “promontorio” e si ferma lì, non guarda il personaggio nel profondo. In realtà il vero “naso” di Cyrano è nella sua psiche: passa tutta la vita a cercare il consenso degli altri, e solo alla fine ha il coraggio di togliersi la maschera e farsi vedere per quello che è: un perdente. In fondo, il consenso è anche quello che cerca sempre un attore, e per questo è costretto a indossare le sue maschere.»

La maschera di Alessandro Preziosi? La lingua. La dizione italiana perfetta che nasconde le sue origini napoletane.

«La verità è che è difficile farsi riconoscere come Napoletano, hai paura di cadere vittima di stereotipi vari» confessa. «E la cosa mi dispiace, perché soprattutto nei momenti in cui sto per scivolare o metto le ali, mi sento profondamente Napoletano. Ma prima o poi dovrò decidermi a togliere questa maschera: il prossimo lavoro che porterò in teatro sarà un testo in Napoletano».

Federica Garofalo
30 gennaio 2012









Dal 26 al 29 gennaio SALERNO Teatro Giuseppe Verdi


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MessaggioInviato: Mar Gen 31, 2012 03:16    Oggetto: 24-25/1/2012 CYRANO DE BERGERAC al Teatro Savoia, Campobasso Rispondi citando







        dal TG Regionale - IL SETTIMANALE - MOLISE
        RAI 3 andato in onda sabato 28 gennaio 2012



www.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-3ab0cfb1-5847-412b-88d3-33816f0e68b6.html?idVideo=ContentItem-c676e562-e4eb-465f-85c8-6cb735aff497&idArchivio=Settimanale Very Happy

l'intervista con ALESSANDRO PREZIOSI e alcune scene dal suo "Cyrano de Bergerac" nell'unica rappresentazione in jeans : puntiamo il cursore nell'intervallo 16'55'' - 22'40''



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MessaggioInviato: Mar Gen 31, 2012 04:32    Oggetto: 31/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Com.le D'Annunzio LATINA Rispondi citando



ha scritto:



LATINA - TEATRO D’ANNUNZIO


    Il 31 gennaio interpreterà «Cyrano De Bergerac»

          Preziosi torna nel capoluogo


La Stagione di Prosa del Teatro D’Annunzio di Latina inizia il nuovo anno con uno spettacolo che vedrà protagonista Alessandro Preziosi. L’attore, il quale per l’occasione ha selezionato alcuni giovani talenti della Link Academy, debutterà alla regia con “Cyrano De Bergerac”, il nuovo spettacolo di Khora.teatro che nel 2012 sarà in tournée nei principali teatri del Bel Paese. L’appuntamento nel capoluogo pontino è in programma il prossimo 31 gennaio alle ore 21. Lo spettacolo di Edmond Rostand, oltre la regia dell’attore napoletano, vede la collaborazione artistica e i movimenti scenici di Nicolaj Karpov.

«Ho deciso di coinvolgere i ragazzi dell’Accademia - La Link Academy ndr - nel cast del Cyrano, investendo sulla loro freschezza e versatilità, per permettere loro - ha spiegato il neo regista - di fare esperienza del palcoscenico. Questi ragazzi hanno una grande passione: lavorare. Con loro - ha aggiunto Preziosi - ho trovato un’ottima occasione di scambio, confronto e crescita».



La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti. «Afflitto» da un naso mostruoso, Cyrano non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il proprio amore. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche, innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana, mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il proprio sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

Paolo De Simone
23 gennaio 2012




      LATINA - Gli Appuntamenti : Va in scena «Cyrano»

Stagione di Prosa del Teatro D’Annunzio di Latina inizia il nuovo anno con uno spettacolo che vedrà protagonista Alessandro Preziosi. L’attore debutterà alla regia con “Cyrano De Bergerac”, il nuovo spettacolo di Khora.teatro che nel 2012 sarà in tournée nei principali teatri del Bel Paese. L’appuntamento nel capoluogo pontino è il 31 gennaio alle ore 21. Lo spettacolo di Edmond Rostand,oltre la regia dell’attore napoletano, vede la collaborazione artistica e i movimenti scenici di Nicolaj Karpov.



LA PROVINCIA - Quotidiano di Latina - Spettacoli&Cultura - p. 24





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MessaggioInviato: Mar Gen 31, 2012 05:45    Oggetto: 31/1/2012 CYRANO DE BERGERAC Teatro Com.le D'Annunzio LATINA Rispondi citando



ha scritto:




Riprende martedì 31 la stagione di prosa al Teatro D’Annunzio di Latina



      ll «tocco» di Cyrano • spade e poesia


Grande attesa per Preziosi nei panni dell’eroe di Rostand



«Giusto alla fin della licenza io tocco». L'irresistibile lama di Cyrano de Bergerac avrà ancora una volta ragione e conquisterà l'ennesima vittoria sul palco del Teatro D'Annunzio di Latina, martedì 31 gennaio alle 21. Proprio lui, lo spadaccino invincibile, il poeta, il letterato creatore di un genere fantastico, lo scienziato del '600, sarà il protagonista del nuovo appuntamento sul cartellone della stagione di prosa «Ricominciamo dai migliori». E chi può dirsi migliore dell'eroe di Rostand, quel personaggio autentico del XVII secolo che lo scrittore francese ha rivestito di un alone romantico due secoli dopo e che tuttora rappresenta un affascinante mito per ispirare teatro cinema musical e cantautori?

Cyrano ritorna sempre sulle scene in nuovi allestimenti del suo dramma e tanti interpreti prestigiosi si misurano con lui. Resiste al tempo e alle mode, perchè è il simbolo di quanto più nobile c'è nell'animo umano. Nella mente e nel cuore di chi lo ha incontrato sulle pagine di Rostand, tra la polvere di un palcoscenico, nelle sequenze di un film, fra le note di una canzone, resta sempre il prode cadetto di Guascogna di Carbonello di Castelgeloso, quello che da solo mise in fuga cento armati alla porta di Nesle, il tenero e delicato innamorato di Rossana, l'amico fedele per la vita e oltre la morte, il simbolo del coraggio, dell'onestà e della lealtà. Chissà se il vero Bergerac fu così o se la leggenda gli ha dato un'aureola speciale, ma nell'immaginario collettivo tale resterà sempre.

A farci rivivere le emozioni indiscutibili che il dramma di Rostand continua a dare, sarà Alessandro Preziosi, reduce dall'aver impersonato Amleto, e al suo debutto nella regia, pronto a confrontarsi con il guascone per sottolinearne lo spirito ironico e ribelle. Con lui nello spettacolo prodotto da KHORA.teatro, anche alcuni giovani talenti della Link Academy da Preziosi selezionati per la freschezza e la versatilità che li ha distinti. Collabora alla regia Nicoly Karpov.

La vicenda è nota: Cyrano Hercule Savinien de Bergerac è uno spadaccino del corpo dei Cadetti di Guascogna, innamorato della cugina Maddalena, detta Rossana, alla quale non ha il coraggio di manifestare i suoi sentimenti, perchè sa di essere penalizzato nell'aspetto da un naso enorme, che arriva a descrivere con spirito e amara ironia come un essere mostruoso. Per amore di lei che gli chiede protezione per il cadetto Cristiano del quale si è invaghita, presta a costui la propria intelligenza, il proprio talento e perfino la propria voce per corrispondere al sentimento della donna. Scoppia la guerra, i cadetti vanno al fronte dove li raggiunge Rossana che nel frattempo ha sposato Cristiano. Questi scopre quanto Cyrano sia legato alla sua donna e come si sia sostituito a lui nello scriverle stupende lettere d'amore. Vorrebbe dirlo a Rossana, ma cade in battaglia.
Cyrano non vuole distruggerne la figura di amante appassionato e tace la verità, della quale Rossana verrà a conoscenza soltanto tanti anni dopo.
Sarà irrimediabilmente troppo tardi.

Francesca Del Grande
24 gennaio 2012




LATINA OGGI- Ed. Latina, Formia e provincia - Zapping - pag. 43






31 gennaio - Teatro Comunale G. D'Annunzio, LATINA



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