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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Nov 01, 2021 19:32    Oggetto: TEATRO REGIO TORINO celebra DANTE dirige RENZETTI, ITsART.tv Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI per REGIO METROPOLITANO

Rassegna 2021/22 a cura del Teatro Regio di TORINO

dal vivo Auditorium Rai "Toscanini" 29 ottobre, 20:30

voce recitante per un vero Kolossal "LA VITA NUOVA"

cantica di Ermanno Wolf-Ferrari - su parole di DANTE

Il M° DONATO RENZETTI dirige l'Orchestra del REGIO









Solisti : Angela Nisi, soprano e Vittorio Prato, baritono

Coro Teatro Regio Torino istruito dal M° Andrea Secchi

Coro di voci bianche Regio Torino, M° Claudio Fenoglio








da 700 anni Dante permea la nostra Cultura, il trailer

dello Spettacolo registrato e che sarà disponibile sulla

piattaforma Streaming ITsART HD+ dal 19 novembre!







la rassegna stampa relativa allo spettacolo, interviste e recensioni

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MessaggioInviato: Sab Nov 13, 2021 19:51    Oggetto: TOTO' OLTRE LA MASCHERA 18/11/2021 FERMO, Teatro DELL'AQUILA Rispondi citando




TOTO' OLTRE LA MASCHERA Omaggio ad ANTONIO

DE CURTIS
, reading di ALESSANDRO PREZIOSI con

Daniele Bonaviri, chitarra live - prod. KHORA.teatro

scelta dei testi e regia, a cura di TOMMASO MATTEI









FERMO giovedì 18 NOVEMBRE 2021 Teatro dell'Aquila

21:00 Prosa, Stagione teatrale 2021/22 promossa dal Comune di Fermo nell'ambito del cartellone regionale "Platea delle Marche Scena d'Autunno" realizzato da AMAT Marche con contributo di Regione Marche e MiC








Informazioni e Biglietteria del Teatro dell'Aquila tel. 0734284295 / orario dal 15/11/21: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 / BIGLIETTI elettronici on line www.vivaticket.com/it/biglietto/toto-oltre-la-maschera/166782 con scelta posti / call&buy e presso le rivendite autorizzate del circuito A.M.A.T./Vivaticket






Il 15 aprile 1967 scompariva un attore senza eguali, capace di dare voce con la sua straordinaria ”rivoluzione del linguaggio”, con le sue smorfie e i suoi lazzi verbali all’Italia del Dopoguerra.
A oltre cinquant'anni dalla sua morte Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, più romanticamente Totò, non ha mai smesso di farci sentire la sua presenza. Non lo ha fatto la sua maschera, emblema sorridente e triste del sottoproletariato urbano in un’Italia schiacciata ma viva, e non lo ha fatto l’uomo, nostalgico e fragile, che con quella maschera sembrava avere poco o niente a che fare.
La lettura tra lettere, interviste, frammenti, musica e poesia ripercorre la carriera dell’attore partendo idealmente dal suo rapporto con il teatro, che con apparente paradosso meglio di altro può servire come chiave per mettere a nudo l’uomo oltre la maschera dell’interprete.
Perché sono esistiti un Totò e un Antonio De Curtis. E per entrambi non si può che avere, parafrasando una sua canzone, “soltanto una parola: amore e niente più”.




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MessaggioInviato: Lun Nov 15, 2021 14:01    Oggetto: FERMO Cinema! LA LEGGE DEL TERREMOTO di ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




EVENTO Speciale pomeridiano nella Città di FERMO

la serata teatrale verrà preceduta dall'anteprima de

"LA LEGGE DEL TERREMOTO" docufilm, opera prima

di ALESSANDRO PREZIOSI Cinema Sala degli Artisti

ore 17:00 giovedì 18 NOVEMBRE 2021, più incontro

prenotazioni posti in sala via whatsapp 3475706509






rif. rassegna stampa www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=8211&start=60



ha scritto:



    . Alessandro Preziosi presenta il suo lavoro sul

    . terremoto. Poi sul palco del teatro sarà ’Totò’



Lo conosce bene il Teatro dell’Aquila Alessandro Preziosi, c’è stato tante volte a raccontare storie di altri. Ma ora a Fermo affronterà anche il tema del sisma e della ricostruzione. Stasera in scena sarà diverso, sarà Totò, l’uomo, l’attore e poi Preziosi che da bambino divorava i suoi film, la domenica, col padre. Un’emozione diversa e intensa per l’attore napoletano, in scena alle 21 per la stagione 2021 del Teatro dell’Aquila promossa dal Comune con l’Amat.
Beniamino del pubblico e attore di grande maestria, Alessandro Preziosi porta TOTO' OLTRE LA MASCHERA, un recital omaggio ad ANTONIO DE CURTIS con Daniele Bonaviri alla chitarra live: "E’ un piacere enorme tornare in un teatro che mi ha visto fare tante residenze di allestimento, sono emozionato all’idea di ritrovare il pubblico non solo attraverso spettacoli che raccontano storie. Quello di stasera è un percorso all’interno della dimensione che c’è al di là della maschera dell’attore, di un attore per eccellenza: il senso dello spazio, del tempo, di una risata. Sarà un incontro col pubblico, quel teatro mi ha sempre molto impressionato, in questo caso è una forma di intrattenimento diversa, ricominciamo dalle basi, dalla lettura, dalla musica che accompagna live. Amo raccontare la dimensione intima di Totò, i suoi incontri, il suo animo pensieroso, la sua precoce cecità, le sue delusioni amorose, facciamo chiarezza su come sono nate certe canzoni, la sua attenzione verso coloro che hanno bisogno, il più debole, a cominciare dai cani, l’avversione ai prepotenti, a coloro che sono capi. Prima, quando salivo sul palco non c’era un dialogo, c’era un’apnea, oggi c’è uno scambio con la gente e sono felice che accada a Fermo". Parla di una ossessione vera, della domenica davanti alla tv a fare abbuffate di film: "Di personaggi ne ho fatti tanti in teatro, Pessoa, Pavese, Sant’Agostino, ma Totò è un uomo in cui credo molto, lo considero attendile, onesto nel suo pensiero, sincero. Stasera non reciterò, sarò con la gente".

Info per lo spettacolo alla biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295.

Nel pomeriggio Preziosi sarà al Cinema degli Artisti, alle 17, con un lavoro altrettanto amato, il documentario La legge del terremoto, dedicato alle terre ferite dal sisma, a partire dal Belìce nel 1968, per arrivare ad Amatrice e chiedersi: cosa comincia dopo la scossa? "Dentro c’è tutto il mistero e l’appuntamento con la vita e con il vissuto, dopo non si piange più. Questo paese dal 1968 dal Belìce al 2016 è cresciuto, il genere umano si è evoluto proprio grazie al senso di aiuto che sappiamo offrire. Il mio lavoro è un documentario che cerca di dar pace e speranza, la memoria è fatta da chi rimane in vita, in quel cammino nuovo che deve aprirsi. Si intrecciano i grandi esodi, tutte le storie che hanno portato le persone lontane da casa, dalla propria identità, dalla vita di prima che poi non sarà più la stessa".



© Riproduzione riservata
Angelica Malvatani 18/11/21 QN IL RESTO DEL CARLINO ed. FERMO/ASCOLI









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MessaggioInviato: Ven Nov 19, 2021 18:54    Oggetto: ITsART esclusiva LA VITA NUOVA di Wolf-Ferrari celebra DANTE Rispondi citando




SU ITsART HD da STASERA 21:00 "LA VITA NUOVA"

sul palco ALESSANDRO PREZIOSI voce recitante per

la Rassegna 2021/22 del TEATRO REGIO DI TORINO

cantica di Ermanno Wolf-Ferrari - su parole di DANTE

il M° DONATO RENZETTI dirige l'Orchestra del REGIO









Le poesie d’amore di Dante risuonano nell’incantevole cornice torinese dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”.
Donato Renzetti conduce l’Orchestra del Teatro Regio di Torino in un connubio di musiche eteree e cori celestiali, basati sulla composizione novecentesca di Ermanno Wolf-Ferrari che celebrò La vita nova. Con la partecipazione straordinaria di Alessandro Preziosi nel ruolo di voce narrante, le liriche del Sommo Poeta tornano più attuali che mai.








Presentato dal vivo il 29 ottobre scorso e registrato, per dare l'opportunità a tutti di assistere al kolossal, disponibile da stasera alle 21 in esclusiva su ITsART https://bit.ly/la_vita_nuova (o da app compatibile*).






ha scritto:



ARTE: DANTE, arriva IN ESCLUSIVA SU ITsART

“LA VITA NUOVA” CON ALESSANDRO PREZIOSI




Per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, ITsART trasmette in esclusiva il 19 novembre alle 21:00 La Vita Nuova, cantica di Ermanno Wolf-Ferrari, su parole dello stesso Dante a cui dà voce l’attore Alessandro Preziosi.

Lo spettacolo è prodotto dal TEATRO REGIO DI TORINO che, nell’ambito del Regio Metropolitano, per questa occasione si trasferisce all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”.
L’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Regio sono diretti da Donato Renzetti, i cori sono istruiti da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio. Lo spettacolo vede inoltre come solisti il baritono Vittorio Prato, che di fatto impersona Dante, e il soprano Angela Nisi, capace di rendere in senso etereo la morte e la trasfigurazione di Beatrice.
La cantata di Wolf-Ferrari è uno dei primi importanti lavori del compositore italiano, che la diresse per la prima volta a 27 anni alla Tonhalle di Monaco di Baviera nel 1903.
La Vita Nova è il primo capolavoro di Dante: il Dante prima della “Commedia”, quello in cui viene celebrato l’amore per Beatrice, idealizzato secondo i canoni dello stilnovismo di fine Duecento, così decisivo per il registro musicale scelto da Wolf-Ferrari all’inizio del Novecento. La partitura, infatti, alterna ai numeri solistici del baritono, cori non soltanto di angeli, in massima parte improntati a un tono etereo e disincarnato, come se il compositore vedesse già nella donna la guida di Dante lungo il Paradiso.
La Vita Nuova di Wolf-Ferrari è scritta non solo con proverbiale eleganza, ma con una condotta delle parti in cui tutto funziona a pennello. E questo grazie anche al direttore Donato Renzetti, già a conoscenza della partitura, che ha messo il coro misto nella galleria dell’Auditorium della Rai. Le voci dall’alto, invisibili al pubblico, riempiono così tutto lo spazio, calando giù per fondersi con l’orchestra e le voci bianche, sotto la bacchetta di Renzetti.
L’attore Alessandro Preziosi, voce recitante per alcuni brani in prosa estrapolati dalla Vita Nova dal Direttore artistico del Regio di Torino Sebastian Schwarz, fa da tessuto connettivo alle liriche attraverso melologhi cuciti per l’occasione.




La Vita Nuova è disponibile dal 19 novembre, ed è già possibile acquistare il biglietto: www.itsart.tv/it/content/55a5f6dc-a64f-4b24-99af-322c43cbec8c

Lo spettacolo sarà fruibile dall’Italia, dalla Gran Bretagna e dall’Europa; tramite pc, Mac, tablet e smartphone Android e iOS, oppure su smart tv, scaricando l’applicazione ITsART dall’App Store del televisore*. Per vedere il documentario basterà registrarsi gratuitamente al sito www.itsart.tv/it/ entrare nel catalogo, scegliere il contenuto e completare l’ordine con il metodo di pagamento preferito; i pagamenti sono protetti dalla PSD2.

19/11/21, pubblicato via
SpettacoloMusicaSport.com Quotidiano Nazionale






* si consiglia di verificare se l'app sia compatibile con il dispositivo mobile o smart tv
consultando attentamente le istruzioni e provando prima ad accedere gratis al trailer
è possibile aprire il video nel browser o nell'app e inviare il segnale al tv Chromecast



https://help.itsart.tv/hc/it/articles/360019582579-Su-quali-dispositivi-posso-vedere-i-contenuti-ITsART- l'iscrizione alla piattaforma è gratuita e non necessita abbonamento



la rassegna stampa relativa allo spettacolo, interviste e recensioni

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MessaggioInviato: Sab Nov 20, 2021 13:56    Oggetto: PREZIOSI per GIBELLINA, video MAC Museo d'Arte Contemporanea Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI per GIBELLINA con il VIDEO

d'arte dedicato al MAC Museo d'Arte Contemporanea

di Gibellina "Ludovico Corrao"
e alla Città di Gibellina









L’attore Alessandro Preziosi rende omaggio alla Città di Gibellina e al suo Museo d’Arte Contemporanea intitolato a Ludovico Corrao, riaperto a luglio scorso e già visitato da oltre 20 mila persone: emozioni e scorci evocativi, un racconto per immagini racchiuso nel video «GIBELLINA - IL SOGNO DELL’ARTE», tributo con il quale l'attore conferma il suo forte legame con la Sicilia e in particolare con Gibellina.

Nel video Alessandro Preziosi dà voce a Johann Wolfgang Goethe, che, durante un soggiorno a Castelvetrano nell'aprile del 1787, osservando il cielo di notte, scoprì (…) «una stella così bella come credo di non averne mai visto una, (…) una stella più bella del cielo aveva attraversato il mio meridiano in quel momento». La descrizione di Goethe nel video d’arte fa da leit motiv per la nascita di Gibellina nuova, introdotta dalla Stella di Pietro Consagra, simbolo della città, e nello stesso tempo, metafora di rigenerazione e porta di accesso alla Valle del Belìce.
Il sogno e la realtà si mischiano in un percorso simbiotico che attraversa il nuovo Mac, si ferma dinanzi alle opere, accarezza le tele di Schifano, le maquette del Cretto. È un viaggio per immagini, sì, ma anche un volo leggero sulle ali della rinascita, alla scoperta di una delle più belle collezioni d’arte contemporanea del Sud Italia.



Il video nasce da un‘idea di Tanino Bonifacio ed è firmato dal regista romano Maxim Derevianko, autore di documentari di teatro e pubblicità, collaboratore del Teatro dell'Opera di Roma, di prestigiosi brand, da Bulgari a Dior, e di Warner Music. Il video è disponibile sui canali social del Museo e del Comune.


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MessaggioInviato: Sab Nov 20, 2021 15:00    Oggetto: IL PIACERE di D'ANNUNZIO reading al VERDI di Fiorenzuola(PC) Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI nel reading "IL PIACERE" di

GABRIELE D'ANNUNZIO inaugura stasera la Stagione

del Teatro VERDI di FIORENZUOLA D'Arda (Piacenza)




sabato 20/11/2021; drammaturgia: Tommaso Mattei

ore 20:45 ingresso libero con prenotazione Sold out!







Il recital rende omaggio a Gabriele d’Annunzio con una drammaturgia ispirata agli anni romani del Vate quelli de Il Piacere ma anche quelli in cui il giovane e brillante poeta, il dandy audace ed ebbro di vita spendeva con generosità, frequentava circoli letterari e sui quotidiani della capitale, raccontava le feste, l’arte, le donne.

Vi trovano infatti spazio incastonati tra le sequenze del romanzo che nel 1889 stilò le regole dell'estetismo dannunziano le lettere private all’amata Barbara Leoni (”Che fai? Che fai? Per saperlo darei la metà del mio sangue”,) poesie e articoli, parte della produzione di quegli anni, da “Il Mattino” e “La Tribuna”.

L'inconsistenza morale, il narcisismo e la tensione erotica, possesso totemico del lusso, ipocrisia, doppiezza e atonia d'animo: in queste pagine sta tutto il “tossico” denunciato dal Vate, nella sua continua ardente presa di coscienza in quella Roma “dolce e tremenda” nell'opulento sfarzo della sua nobiltà in estinzione.

Con l’evocativa cornice di frammenti musicali scelti tra i più significativi della musica contemporanea da Nino Rota a David Lang il narratore si immerge in un gioco di specchi tra il giovane d’Annunzio e il suo alter ego Andrea Sperelli, don Giovanni e Cherubino insieme dall’”ansia dell'aspettazione” per le sue donne, fino all'apparecchiatura dei “più gravi commovimenti” del cuore.




Piacenza, LIBERTÀ intervista ALESSANDRO PREZIOSI



ha scritto:




«Il mio recital su D’Annunzio porta i classici verso i

giovani»
ci dice Alessandro Preziosi, attore e regista


Intervista a cura di Donata Meneghelli per

LIBERTA' Quotidiano di Piacenza - Cultura e Spettacoli, pag. 44, 20/11/21







Un focus emotivo su uno dei più importanti poeti del 900, per regalarvi poesia e speranza per illuminare con un po’ di luce il buio che ci sovrasta. Ed ora...
Si apre il sipario, si va in scena!




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MessaggioInviato: Dom Nov 21, 2021 09:00    Oggetto: CIAO Rispondi citando


MIO CARO ALESSANDRO...

CHE BELLO....

BUONA FORTUNA PER TE AD I TUI CARI...

HELENA...

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genziana



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MessaggioInviato: Dom Nov 21, 2021 17:39    Oggetto: BARI, Petruzzelli voce: 4 STAGIONI Là dove il cuore ti porta Rispondi citando




Alessandro Preziosi ritorna Voce Recitante registrata

per LE “4 STAGIONI - LÀ DOVE IL CUORE TI PORTA”

balletto in 1 atto scritto&diretto da Giuliano Peparini

, su musiche di Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti









BARI, Teatro PETRUZZELLI - domenica 21 ore 18:00

- lunedì 22 e martedì 23 NOVEMBRE 2021 ore 20:30


Fondazione Lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari




protagonisti l'Ètoile Eleonora Abbagnato con Michele Satriano, primo ballerino - Teatro dell’Opera di Roma







Domenica 21 novembre alle 18.00 la grande danza torna al Teatro Petruzzelli con l’étoile internazionale Eleonora Abbagnato che sarà protagonista del balletto in un atto “4 stagioni – Là dove il cuore ti porta”, scritto e diretto da Giuliano Peparini.
Lo spettacolo di teatro danza su musica di Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti con grande intensità racconta le stagioni della coppia e attraversa il ciclo di sentimenti che fioriscono e appassiscono in ogni rapporto: corteggiamento, passione, noia, indifferenza.
Étoile dell’Opéra de Paris nonché direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, apprezzata per la sua vigorosa tecnica e forza interpretativa, Eleonora Abbagnato danzerà con Michele Satriano, recentemente nominato primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, raccontando le naturali “stagioni” della coppia. Dai primi sguardi che si incrociano con pudore (la Primavera), ai fuochi della passione (l’Estate) e al loro progressivo spegnimento (l’Autunno), fino ad arrivare al gelo della noia (l’Inverno). La stagione invernale, però, vista come potenziale preludio ad una rifioritura ed un rinnovarsi dei sentimenti, sotto il sole interiore di maggiori maturità e consapevolezza.
Si tratta di un lavoro che il regista e coreografo Peparini non esita a definire “una celebrazione dell’amore in tutte le sue varianti e sfaccettature”. Se la natura aveva ispirato il compositore veneziano che ne celebrò le sue stagioni in musica, anche Peparini vede un parallelismo tra la ciclicità delle stagioni e quella dell’amore: stagioni che nascono e muoiono… per poi rinascere. All’infinito. La coppia può sopravvivere ai temporali e ai freddi invernali dei loro sentimenti? Ognuno scriverà la sua risposta nel libro della propria vita.
Intorno alla coppia principale ci sarà un corpo di ballo molto eclettico formato da ballerini classici, acrobati, perfino breakers; ed ai movimenti di uno di questi ultimi vengono affidati i testi che, con la voce di Alessandro Preziosi, raccontano lo spettacolo. Un mix di stili assolutamente originale che Peparini, forte di esperienze televisive in tal senso, fa danzare ottemperando al distanziamento sociale che era richiesto ai tempi in cui fu creato (estate 2019). Danzano in palcoscenico ad un metro e mezzo di distanza dall’altro. Un handicap forse, però anche un’interessante sfida che il coreografo/regista ha già superato brillantemente in precedenti spettacoli, sempre sul tema dell’amore. Come ha spiegato il regista e coreografo, “il contatto tra i danzatori non è permesso e i passi a due sono condizionati dall’uso dei dispositivi di protezione, ma è vero che i corpi possono raccontare molto anche da soli. Ne è nato un balletto contemporaneo nel senso letterale del termine: ovvero calato nella nostra nuova contemporaneità, in una condizione che ci stiamo abituando a considerare normale.” Uno dei temi ricorrenti de “4 stagioni – Là dove il cuore ti porta” è, appunto, lo spazio: lo spazio metafisico tra la coppia e quello fisico del palcoscenico che ha sempre affascinato Peparini, formatosi anche alla scuola di Jacques Lecocq, promulgatore del teatro fisico.
Grande attenzione anche per le scenografie – paesaggi della natura e dell’anima al contempo – con dei sempre presenti divani, simboli della convivenza della coppia, ed una voyeuristica finestra, come uscita da un quadro di Hopper, nonché per un sapiente disegno luci, quasi una coreografia nella coreografia, non a caso firmato dal coreografo stesso, in collaborazione con Alessandro Caso. E c’è la firma di Peparini, accanto a quella di Edmondo Angelelli, anche sotto i video che completano la scenografia e accanto a quella di Alessandro Caso per le luci.
I costumi del corpo di ballo sono di Anna Biagiotti, storica costumista del Teatro dell’Opera di Roma. E se gli splendidi abiti indossati in scena da Eleonora Abbagnato sono stati creati da Maria Grazia Chiuri per Dior, sinonimo nel mondo di stile e lusso, “4 stagioni – Là dove il cuore ti porta” è improntato ad un’essenziale linearità che è il giusto complemento alla ricchezza sonora delle musiche e che, con eleganza, racconta la coppia in questi strani tempi dove uno stile di vita misurato – persino sottotono – si può, si deve e si vuole armonizzare con il desiderio di ritrovare appieno le emozioni e una scoppiettante voglia di vivere.
L’allestimento scenico è del Teatro dell’Opera di Roma, prodotto da Daniele Cipriani Entertainment.

Il balletto “4 stagioni – Là dove il cuore ti porta” sarà in replica lunedì 22 novembre alle 20.30 e martedì 23 novembre alle 20.30.
Info: 0809752810 - Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari


Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Petruzzelli (11/19.00) e su vivaticket.it.





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MessaggioInviato: Lun Nov 22, 2021 17:15    Oggetto: IL PIACERE di D'ANNUNZIO reading 2021 di ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI col reading "IL PIACERE" di

GABRIELE D'ANNUNZIO ha aperto la nuova Stagione

del Teatro VERDI di FIORENZUOLA D'Arda (Piacenza)





ha scritto:



    Con la voce di PREZIOSI

    D'ANNUNZIO si ridesta tra DESIDERIO E POESIA


Tutto esaurito al Verdi di Fiorenzuola (Piacenza) per lo spettacolo che ha inaugurato la nuova direzione artistica di Mino Manni, tanti applausi a scena aperta.



Ci voleva il magnetismo di Alessandro Preziosi per tenere avvinto il pubblico del Verdi alla complessa prosa di Gabriele D’Annunzio. Il tutto su un adattamento ben costruito dall’autore Tommaso Mattei sui testi del poeta vate, in un’alternanza tra la leggerezza delle cronache mondane da Roma, le struggenti lettere all’amante Barbara Leoni, e il ritratto del dandy che reca appagamento negli oggetti d’arte, nel superfluo, nell’amore voluttuoso, senza mai sconfiggere il suo profondo senso di disgusto.
L’operazione messa in scena sabato sera al Teatro Verdi di Fiorenzuola è stata coraggiosa. E riuscita. Il nuovo Direttore artistico Mino Manni, forte della sua amicizia di lunga data con Preziosi, lo ha chiamato per riaprire il teatro, chiedendogli di replicare un recital che l’attore aveva interpretato a Gardone Riviera, al Vittoriale, dove D’Annunzio visse la sua maturità.
Anche al Teatro di Fiorenzuola la serata è stata un vero unicum. Attesissimo da un pubblico variegato, Preziosi ha generosamente dato voce e corpo alla figura dell’esteta dannunziano. Lo ha fatto nella serata in cui il Verdi è ritornato alla sua piena capienza, per il debutto della Stagione.
Il teatro è ascolto di parola incarnata. Non sostituibile da altro, Preziosi è stato l’attore ideale per questo ritorno in presenza, grazie alla sua presenza scenica, alla voce addestrata, all’abilità interpretativa.
Il recital si apre con la dedica di D’Annunzio all’amico pittore Michetti, all’inizio de Il Piacere. Gli è debitore “dello sviluppo della più nobile tra le facoltà dell’intelletto: l’osservazione. Io sono oro, come te, convinto che c’è per noi un solo oggetto di studi: la Vita”.
D’Annunzio cercò sempre di afferrare la vita. Di trasmettere “l’ideale che non ha tramonti”, che “non sa dolori”: la bellezza. “In un’epoca in cui non esistevano social e foto istantanee”, ci aveva fatto notare Preziosi fuori scena, “D’Annunzio era capace di descrivere il tondo di Botticelli alla Galleria Borghese, a chi non avrebbe mai potuto ammirarlo”. E lo stesso faceva con le sue cronache tra la nobiltà romana di fine ’800, tra pedine e strascichi, rasi e acconciature ricercate di donne annoiate. Preziosi qui tocca i registri del comico, cambia voce, accenna arie musicali (ha già messo in scena riusciti melologhi).
Non c’è giudizio etico, ma solo estetico. Eppure rilette oggi, quelle cronache sulle dame d’allora danno il segno della decadenza di un mondo che si avviava prima alla Belle époque e poi alla Grande Guerra. Anche in essa D’Annunzio cercò di afferrare la vita.
Ma lo spettacolo di Preziosi si ferma prima: agli anni de Il Piacere, al suo alter ego Sperelli, all’amore per la Roma dei Papi, allo struggimento per Elena, l’amante attesa, che rimane oggetto del desiderio in virtù della sua stessa assenza (“non ti destare se vuoi che io t’ami”).
D’Annunzio descrive Sperelli con parole come menzogna, ipocrisia, potere, falsità e Preziosi ce le butta in faccia, con fare irriverente. Sperelli di sé dice: “Io sono camaleontico, chimerico, incoerente, inconsistente. Qualunque mio sforzo verso l’unità riuscirà sempre vano. Bisogna ormai ch’io mi rassegni. La mia legge è in una parola sola: NUNC”. E’ il vivere nel presente. Come si fa nel rito del teatro.
Lo spettacolo è stato un crescendo. Preziosi si è trasfigurato nell’archetipo dell’artista, dando voce con pathos alle parole di Sperelli che parla di arte, “l’amante fedele, sempre giovine mortale, eccola fonte della gioia pura (…), ecco il prezioso alimento che fa l’uomo simile a Dio”. C’è qui l’illusione dell’onnipotenza umana, ma c’è anche qualcosa d recuperare. Il valore di un’arte che non isoli ma unisca, che non renda cinici ma solidali. Il sogno è possibile.


Tanti applausi a scena aperta a fine spettacolo per Preziosi che ha definito il Teatro di Fiorenzuola “un piccolo diadema” e ringraziato Mino Manni (“ci lega una bella amicizia e gli devo tanto”) e l’Assessore alla Cultura Morganti che hanno reso possibile la riapertura del Teatro Verdi e della Stagione. Manni, nominato di recente Direttore artistico, ha evidenziato l’obiettivo del suo futuro lavoro “Trasmettere poesia al pubblico. Provarci. Cercare di comunicare e condividere lo stesso sollievo e la stessa emozione di quando un certo spettacolo, un certo attore ci avevano colpito al cuore da ragazzi. Il teatro come forma di sopravvivenza, di educazione, di ascolto e soprattutto speranza, per illuminare con un po’ di luce il buio che ci sovrasta”.




Recensione a cura di Donata Meneghelli per

LIBERTA' Quotidiano di Piacenza - Cultura e Spettacoli pag. 31, 22/11/2021












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MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2021 11:06    Oggetto: NEL NOME DI DANTE Prima assoluta e Jazz per NATALE A RAVELLO Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI sarà NEL NOME DI DANTE

voce recitante per la Rassegna: NATALE A RAVELLO

EVENTO ore 12:00 di domenica 19 DICEMBRE 2021

in Prima assoluta, nell'Auditorium "Oscar Niemeyer"



A RAVELLO : LA MUSICA DIALOGA CON LA PAROLA







Per onorare il Sommo Poeta, lo spettacolo accosterà alla lettura dei versi della Divina Commedia il respiro del sassofono di Stefano Di Battista alle prese con un accoppiamento del tutto inedito con musiche di John Coltrane e di altri grandi esponenti del Jazz; assieme ad Alessandro Preziosi, che ritorna a Ravello dopo poco più di un anno dalla celebrazione del 140esimo anniversario della visita di Wagner, e a Di Battista, ascolteremo il contrabbasso di Daniele Sorrentino.








BIGLIETTI on line www.etes.it/sale/event/81838/alessandro%20preziosi%20-%20nel%20nome%20di%20dante
INFO e possibilità di selezionare il palco e la posizione dei posti.


Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com La biglietteria sarà inoltre attiva, presso l’Auditorium, a partire da due ore prima dell’inizio dello spettacolo.



INGRESSO ENTRO LE 12:00 prima della chiusura dei cancelli. Oltre tale limite, in nessun caso sarà consentito l’ingresso al pubblico, né sarà riconosciuto il rimborso del biglietto. Per poter partecipare sarà OBBLIGATORIO esibire il proprio GREEN PASS.







La Fondazione Ravello ritorna all’Auditorium "Oscar Niemeyer" con tre eventi che in prima assoluta caratterizzeranno il periodo natalizio della Città della Musica, a Ravello (Salerno).
Due gli eventi che chiudono le celebrazioni nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, e saranno due grandi attori del teatro e del cinema come Toni Servillo e Alessandro Preziosi ad omaggiare il “Divin Poeta”.
A chiudere gli eventi organizzati dalla Fondazione Ravello per questo 2021, il Concerto di Santo Stefano (domenica 26/12, ore 18.30) che vedrà il debutto a Ravello di Lisette Oropesa, uno dei più importanti soprani di oggi, acclamata sui palcoscenici dei più grandi teatri del mondo.




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genziana



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MessaggioInviato: Mar Dic 07, 2021 19:57    Oggetto: NEL NOME DI DANTE Prima assoluta e Jazz per NATALE A RAVELLO Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI sarà NEL NOME DI DANTE

voce recitante per la Rassegna: NATALE A RAVELLO

EVENTO ore 12:00 di domenica 19 DICEMBRE 2021

in Prima assoluta, nell'Auditorium "Oscar Niemeyer"



A RAVELLO : LA MUSICA DIALOGA CON LA PAROLA








Alessandro Preziosi ha partecipato alla presentazione del programma invernale della Fondazione Ravello all'Auditorium Niemeyer, presentando lo spettacolo "Nel nome di Dante". Le sue dichiarazioni in video.







"Sono tre le parole di Dante nella 'Divina Commedia' che, nella mia lettura da adulto, ho trovato essere centrali: carità, dignità e verità. Carità come amore non carnale, dignità nel senso di essere all'altezza del proprio pensiero, e verità". fonte: 3/12/21, Corriere del Mezzogiorno ed. Campania







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INGRESSO ENTRO LE 12:00 prima della chiusura dei cancelli. Oltre tale limite, in nessun caso sarà consentito l’ingresso al pubblico, né sarà riconosciuto il rimborso del biglietto. Per poter partecipare sarà OBBLIGATORIO esibire il proprio GREEN PASS.



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MessaggioInviato: Mer Dic 08, 2021 10:11    Oggetto: CIAO.... Rispondi citando


MIO CARO ALESSANDRO...

CHE BELLO....

IN BOCCA AL LUPO...

BUONA FORTUNA PER TE AD I TUOI CARI...

BUON NATALE...

HELENA...
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Dic 12, 2021 16:33    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI nel nome di #DANTE700 - Natale A RAVELLO Rispondi citando




A RAVELLO: LA MUSICA DIALOGA CON LA PAROLA



ALESSANDRO PREZIOSI sarà NEL NOME DI DANTE

voce recitante per la Rassegna: NATALE A RAVELLO

EVENTO ore 12:00 di domenica 19 DICEMBRE 2021

nell'Auditorium "Oscar Niemeyer" in prima assoluta!









Per onorare il Sommo Poeta, lo spettacolo accosterà alla lettura dei versi della Divina Commedia il respiro del sassofono di Stefano Di Battista alle prese con un accoppiamento del tutto inedito con musiche di John Coltrane e di altri grandi esponenti del Jazz; assieme ad Alessandro Preziosi, che ritorna a Ravello dopo poco più di un anno dalla celebrazione del 140esimo anniversario della visita di Wagner, e a Di Battista, ascolteremo il contrabbasso di Daniele Sorrentino.








«Dante è stata un’esperienza scolastica abbastanza approssimativa. È difficile immaginare dei ragazzi giovani avvicinarsi alla "Divina Commedia" con la consapevolezza del valore di quell’opera.
Le celebrazioni dei 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE hanno dato l’opportunità a molte persone come me di approfondire. Ho scoperto una forza incredibile legata al valore della parola, al suo valore etico, sociale, antropologico. Dante attribuisce ad ogni parola un significato molto profondo. Ne ho segnate tre: la carità che in Dante ha un valore importantissimo che è l’amore, l’amore cristiano che non ha niente a che fare con la carne; la dignità che in Dante vuol dire giustizia quindi la capacità dell’uomo di essere all’altezza delle proprie responsabilità; la verità, che per noi è diventata una cosa molto vicina all’opinione, ma che per Dante è lume, è luce. Queste tre parole sono quelle attraverso le quali cercherò di sintetizzare il viaggio attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso assieme alla musica di quello che io considero il più grande sassofonista italiano, Stefano Di Battista e con il basso di Daniele Sorrentino. Sarà una bella sfida!»
ha dichiarato Alessandro Preziosi durante la conferenza stampa di presentazione.
/fonte: 16/12/21, ILMATTINO.It - Salerno








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genziana



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MessaggioInviato: Dom Dic 19, 2021 14:03    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI nel nome di #DANTE700 - Natale A RAVELLO Rispondi citando




RAVELLO (SA) LA MUSICA DIALOGA CON LA PAROLA




ha scritto:




PREZIOSI: riscopro DANTE attraverso il TEATRO.

Parole per un dialogo con il Jazz di DI BATTISTA




«Dante è stata un’esperienza scolastica abbastanza approssimativa.
È difficile immaginare dei ragazzi giovani avvicinarsi alla "Divina Commedia" con la consapevolezza del valore di quell’opera.
Le celebrazioni dei 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE hanno dato l’opportunità a molte persone come me di approfondire questo immenso autore».
Alessandro Preziosi presenta così «Nel nome di Dante», il suo monologo per voce e musiche, con cui l'omaggio prenatalizio della Fondazione Ravello prosegue oggi a mezzogiorno all'Auditorium Niemeyer della cittadina costiera. Dopo l'apertura con Toni Servillo tocca così a un altro attore napoletano approfondire con originalità i versi del Sommo Poeta. In questo caso grazie all'interazione con le note del sassofonista jazz Stefano Di Battista, accompagnato dal contrabbassista Daniele Sorrentino, riprese da grandi musicisti afroamericani come John Coltrane.
«Ho scoperto - continua Preziosi - una forza incredibile legata all'importanza della parola, al suo valore etico, sociale, antropologico. Dante attribuisce ad ogni parola un significato molto profondo. In particolare ne ho segnate tre: la carità che in Dante ha una grandissima importanza, l’amore cristiano che non ha niente a che fare con quello fisico; la dignità che in Dante vuol dire giustizia e capacità dell’uomo di essere all’altezza delle proprie responsabilità. Aggiungo poi la verità, che per noi è diventata una cosa molto vicina al concetto di opinione, ma che per Dante è lume, è luce».
Espressioni che accompagneranno il reading di Preziosi. «Sono parole - conclude - attraverso le quali cercherò di sintetizzare il viaggio attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso assieme alla musica di quello che io considero il più grande sassofonista italiano, Stefano Di Battista qui insieme al basso di Daniele Sorrentino. Sarà sicuramente una bella sfida»



CORRIERE DEL MEZZOGIORNO ed. Campania (s. de st.) 19/12/21



























"Il maestro ed io entrammo in quel cammino nascosto per tornare alla luce del sole; e senza prenderci un attimo di riposo salimmo in alto, lui per primo e io dietro, fino a quando vidi gli astri del cielo attraverso un'apertura circolare. E di lì uscimmo per rivedere le stelle." (Dante)







"Grazie alla Fondazione Ravello, alla Regione Campania, e a questi due impareggiabili musicisti". da Alessandro Preziosi, 19/12/2021







Ravello, 19/12/2021. Nella presentazione al nuovo spettacolo “Nel nome di Dante”, Alessandro Preziosi aveva confidato che leggere Dante affiancandolo al respiro del sax di Stefano Di Battista e al contrabbasso di Daniele Sorrentino sarebbe stata “una sfida”. Dagli applausi del pubblico di Ravello la sfida è stata sicuramente vinta.
La Città della Musica ha accolto l’attore napoletano con una giornata tiepida e soleggiata, giusto coronamento del viaggio onirico attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso della Commedia. La pièce in prima assoluta, che si inserisce negli eventi invernali organizzati dalla Fondazione Ravello, ha calato alcuni dei versi più famosi dell’opera somma di Dante in un’atmosfera inedita e suggestiva creata dalla musica jazz. Alle composizioni di John Coltrane e di alcuni standard celeberrimi, si sono alternati momenti di improvvisazione che hanno trasformato la sala dell’Auditorium Niemeyer in un luogo metafisico e surreale dove la Divina Commedia è divenuta altro.
Standing ovation finale per Alessandro Preziosi e per i suoi compagni di viaggio che hanno incantato il pubblico di Ravello.
(fonte: Ravello Festival)



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MessaggioInviato: Mer Dic 22, 2021 20:01    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI nel nome di DANTE a RAVELLO - recensione Rispondi citando



ha scritto:
. La musica oltre la parola



Successo di pubblico e critica all’Auditorium Niemeyer per il secondo degli appuntamenti natalizi proposti dalla Fondazione Ravello, affidato al “dire” di Alessandro Preziosi e alla musicalità del sassofonista Stefano Di Battista e del contrabbassista Daniele Sorrentino



di Olga Chieffi da RAVELLO (Salerno)

Tempo di Natale a Ravello, nel bagliore del sole di mezzogiorno, per l’incontro nello spazio a getto sul mare dello spazio antistante l’Auditorium Niemeyer, attendendo il matinée dedicato a Dante Alighieri, nel Settecentenario della sua morte, affidato alla interpretazione della Comedia di Alessandro Preziosi, in empatico contrappunto coi sassofoni di Stefano Di Battista e il contrabbasso di Daniele Sorrentino.


Il pubblico è stato accolto simpaticamente dinanzi all’auditorium dalla Christmas Air Band, perché quello delle Christmas song è diventato un vero e proprio genere, un fenomeno musicale che ha regole proprie, diverse da quelle degli altri generi, che non risponde a un suono o a uno stile, ma a un tema. Ci sono canzoni natalizie reggae, rap, rock, blues, funk, pop, arrivando fino al cajun e all’heavy metal. Ma la parte del leone lo fa il jazz, il primo mondo sonoro ad aver codificato le canzoni natalizie come parte integrante del proprio repertorio. Il motivo è semplice, quello delle radici religiose di molta musica afroamericana, nel gospel e nello spiritual, aggiornate però via via ai tempi, alle epoche, arrivano al paradosso di avere addirittura delle “canzoni” soltanto strumentali, in cui le parole, che sono il cuore di ogni canto di Natale, sono omesse per lasciare l’evocazione natalizia solo ai suoni. Ecco allora che al suono di Jingle Bell Rock e tanta altra musica, arrangiata da Giovanni Vuolo, c’è venuta incontro la formazione di fiati capitanata da Gioacchino Mansi, il quale a sorpresa stringeva tra le braccia un euphonium “truccato” da tuba wagneriana, con Filomena Costa al clarinetto piccolo mib, Marta Imperato al clarinetto in Sib, Isabella Ceruso al sassofono contralto, Valeria Di Gaeta al tenore, Simone Gargano alla tromba, Gioacchino Mansi e Luigi Mansi alle percussioni.


Scambio di auguri e pubblico ordinato in auditorium per il progetto esclusivo commissionato dalla Fondazione Ravello e dal suo direttore artistico Alessio Vlad ai tre artisti, “Nel nome di Dante”, principiato con Stefano Di Battista al soprano ad evocare il percorso coltraniano con “My favourite things”, quell’aggraziato valzerino che prima Coltrane e, quindi, Stefano Di Battista hanno trasformato in una finestra su di un mondo nuovo, nell’intreccio con il III canto e l’iscrizione sulla porta dell’Inferno, “Quivi sospiri, pianti e alti guai risonavan per l’aere sanza stelle per ch’io al cominciar ne lagrimai” l’incontro con gli Ignavi, di qui, il disegno del paesaggio sonoro, che ha offerto una dimensione musicale ai versi scelti da Alessandro Preziosi, che ha interpretato l’opera dantesca in tutta la sua essenza linguistica e semantica, attraversata dagli scarti e le improvvisazioni musicali di Stefano Di Battista e Daniele Sorrentino. Siamo all’inferno, immersi nel suono, respiriamo il rumore di fondo, clamore folle, l’agitazione del fondo del mondo, con Caronte, Paolo e Francesca, Ulisse. L’udito è modello del conoscere. Esso è ancora attivo e ricco quando l’occhio si perde, si addormenta o viene meno prima di riveder le stelle. Stefano Di Battista conferma quella sua inconfondibile capacità di intenzione musicale estremamente cantabile, sotto la quale si muovono sofisticazioni armoniche e salti cromatici, con quel modo disinvolto di spostarsi da un estremo all’altro del proprio registro strumentale, preservando però la voce suadente di un mainstream morbido e lussureggiante. Nella Divina Commedia il paesaggio sonoro che circonda Dante diviene lo strumento di rappresentazione del circostante. Dante varca il fiume Lete nel Paradiso terrestre, sul tappeto di note dell’Hymne an die Jungfrau op. 52 n. 6, D. 839 di Franz Schubert, quell’Ave o Maria che ha introdotto, il canto della Vergine, la visione di Beatrice che dona a Dante il linguaggio “spirante” per poter dire l’indicibile, il XXXIII del Paradiso, con l’evocazione da parte del sax soprano del Gabriel Oboe, il celebre solo di Ennio Morricone, per Mission, attraverso cui il nostro Stefano è riuscito ad esprimere la resurrezione di speranza e gioia e l’inversione del tempo che è alla base di questa pagina, unitamente ad Alessandro Preziosi, che ha rasentato l’iperbole espressiva, prima del dissolvimento di ogni suono, afflato, fiato, vibrazione, attraverso l’ancia del sassofono soprano. Applausi e grande soddisfazione dello staff della Fondazione al completo con il Presidente Diomede Falconio, il direttore generale Maurizio Pietrantonio e il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, per questo dono Natalizio fatto di luce, suoni e arte.



    Dante Alighieri: “A love supreme” a Ravello


Un matinée molto particolare ci attende oggi nell’Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello, ove alle 12, per il secondo degli appuntamenti della Fondazione, il verso di Dante Alighieri, “detto” da Alessandro Preziosi, incontra i sassofoni di Stefano Di Battista e il basso di Daniele Sorrentino. Ancora un progetto esclusivo commissionato dalla Fondazione Ravello e dal suo direttore artistico Alessio Vlad, il quale ha “messo” insieme due arti, che si incontreranno nello “spiro”, poiché in Dante la formazione della parola è concepita qual alito vivente, plasmazione di soffio vivo. Dante infatti usa per indicare il “parlare” in Paradiso “Mentr’io dubbiava per lo viso spento,/ de la fulgida fiamma che lo spense/ uscì uno spiro che mi fece attento (XXVI, 1-3), lo stesso termine ch’egli ha adottato per il suo”poetare”: (…) I’ mi son un, che quando/Amor mi spira, noto,(…) (Purg.,XXIV, 52 ss.) E insiste Dante, nel “De vulgari eloquentia” nel sottolineare che Dio, Principio di perfezione e Amante (amator), col suo spirare (afflando) fornì di ogni perfezione l’Uomo. L’afflare e l’animare si equivalgono, il soffio è l’anima del linguaggio come della vita e stamane ne avremo prova sul parquet dell’auditorium, in quell’incrocio sonoro della parola dantesca e coi sassofoni di Stefano Di Battista.

Con Stefano Di Battista il pensiero non può che volare al percorso coltraniano a quel “A love Supreme” in cui il polistrumentista percorre un itinerario mistico, dalla contrizione di Acknowledgement, allo slancio lirico raffigurante la dolorosa decisione di cambiare di Resolution, alla forte, travolgente messa in pratica della decisione presa con Pursuance, fino alla preghiera di ringraziamento, quel metafisico Psalm in cui, alla fine, la voce del sax si sdoppia e sembra ascendere in cielo. Coltrane chiuse un ciclo con A love supreme per inaugurarne un altro dove sarebbe stato difficile per tutti continuare a seguirlo nella sua sorprendente Ascension.



LE CRONACHE Quotidiano; Spettacolo e Cultura, Musica, 19 e 21/12/21










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