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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Sab Lug 03, 2021 17:15    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI in MASANTONIO Sezione scomparsi CANALE 5 Rispondi citando




"MASANTONIO. SEZIONE SCOMPARSI" TV FICTION!

CANALE 5 IN PRIMA SERATA App MEDIASET-Infinity

2ª PUNTATA DOMENICA 4 LUGLIO PRIMA TV .21:20









PROTAGONISTA E' ALESSANDRO PREZIOSI Regia di

Fabio Mollo ed Enrico Rosati _ Produzione CATTLEYA

.Claudia PANDOLFI, Davide IACOPINI, Bebo STORTI.






l'informazione relativa alla nuova fiction è partita e prosegue QUI:








benvenute! siete in Alessandro Preziosi official Forum

vi aspettiamo qui per selezionare la rassegna stampa

questo è l'unico sito web personale aperto dall'artista




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genziana



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MessaggioInviato: Sab Lug 03, 2021 18:39    Oggetto: CORRIERE DELLA SERA intervista PREZIOSI per serie MASANTONIO Rispondi citando




CORRIERE DELLA SERA intervista Alessandro Preziosi




ha scritto:


Elio Masantonio è un tipo ruvido, scontroso, cinico, rasenta la misantropia. Però ha un dono particolare: riesce a entrare nelle vite delle persone scomparse fino a farle aderire alla propria, riuscendo a ricostruire le loro identità e le loro vicende personali, al fine di avere maggiori possibilità di ritrovarle.

«MASANTONIO - sezione scomparsi» è la nuova serie, prodotta da Cattleya, in onda su Canale 5 in cinque prime serate. Alessandro Preziosi protagonista, regia di Fabio Mollo ed Enrico Rosati.

«Non è un poliziotto, ma uno strano investigatore — esordisce l’attore —. È in grado di stabilire un rapporto visionario e mentale con chi, per volere o per forza, è svanito nel nulla. Osservando semplicemente delle foto, Masantonio è capace di vedere, in carne e ossa, le persone scomparse, gli si riproducono davanti agli occhi come simulacri, come fantasmi con cui dialoga, empatizza e dai quali riesce ad avere dettagli, indizi sulla loro sparizione. Si insinua nelle loro storie familiari, nelle piccole o grandi tragedie che li hanno spinti a scomparire oppure dalle quali sono stati ingoiati. È il personaggio più intimo che mi sia capitato di affrontare — aggiunge —, perché corrisponde a certe peculiarità del mio carattere che raramente ho potuto esprimere attraverso un personaggio».

Quali? «La mia napoletanità insolente, la mia irriverenza nei confronti dell’altro, e anche la durezza: un modo di fare crudo, pane al pane vino al vino. Caratteristiche che tendo a nascondere per motivi di convivenza con il prossimo, ma che posso riversare in Masantonio. Inoltre, anche a me è capitato, molto spesso, di aver voglia di sparire. Ma a chi non è mai capitato, almeno una volta nella vita, il desiderio di andarsene, di non essere più trovato? E chi decide scientemente di eclissarsi non è vittima, è colpevole nei confronti di coloro che lascia nel buio dell’assenza. Poi, certo, ci sono le vere vittime di cui non si ritrova nemmeno il corpo».

L’idea di questa serie nasce dal numero incredibile di persone che in Italia sono scomparse e mai ritrovate tra il 1974 e il 2018: circa 31.000, 1400 all’anno, 4 al giorno. «Individui di cui non si sa se siano ancora vivi, nascosti da qualche parte, o morti, come il mistero della bimba Denise — riprende Preziosi —. Il mio investigatore possiede questo talento perché nasconde uno scomodo segreto del suo passato: anche lui, da ragazzo, è stato uno scomparso, una fuga volontaria dalla sua famiglia, dove è ricomparso vent’anni dopo. Da ciò deriva la sua capacità di immedesimazione nelle persone su cui deve indagare».

Non è la prima volta che Preziosi affronta personaggi con significativi risvolti psicoanalitici: grande successo fu il suo Van Gogh in teatro e adesso sta pensando a portare in scena un adattamento del «Grande Gatsby», dove Nick Carraway è un veterano della Prima guerra mondiale che si ritrova in un ospedale psichiatrico per la sua dipendenza dall’alcol. «Mi piace il lavoro psicologico, intimo, più raffinato. Mi intrigano i personaggi che apparentemente non hanno speranza, che sono spacciati, che non hanno nessuna possibilità di riscatto e si deve scrutare nella parte oscura della loro mente. D’altronde, quando avevo 25 anni, neolaureato in Legge e praticante nello studio legale di mio padre avvocato, nessuno avrebbe scommesso su di me come attore. Anche io mi sentivo spacciato, senza speranza, allora ho mollato tutto, volevo decidere la mia vita e andai a fare un provino ai Filodrammatici di Milano, perché era la città più lontana dalla mia, Napoli, per evitare che i miei genitori venissero a controllarmi con facilità. E alla fine ce l’ho fatta».


RIPRODUZIONE RISERVATA

Emilia Costantini, 24/06/21 CORRIERE DELLA SERA Spettacoli Corriere.it





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genziana



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MessaggioInviato: Sab Lug 03, 2021 19:13    Oggetto: DE SCALZI / colonna sonora di MASANTONIO / Altrove di MORGAN Rispondi citando



tracce di "MASANTONIO", focus sulla colonna sonora





"ALTROVE" di Morgan la title track che vuol dire però


Altrove è il primo singolo da solista di Morgan, scritto e arrangiato da lui - Marco Castoldi - ed è stato il singolo apripista estratto dall'album "Canzoni dell'appartamento" (album vincitore della Targa Tenco 2003 come miglior album d’esordio). Disco d'oro 2015. Altrove è considerata la più bella canzone italiana del nuovo millennio, secondo la classifica stilata dalla Redazione della rivista musicale Rolling Stone, Italia 2018.





è di Pivio e Aldo De Scalzi la colonna sonora originale

di "Masantonio, sezione scomparsi" Genova in musica

indagine e commedia, colori e suoni mediterranei doc





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genziana



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MessaggioInviato: Dom Lug 04, 2021 12:48    Oggetto: PREZIOSI intervistato da FQmagazine.it ILFATTOQUOTIDIANO.IT Rispondi citando




FQmagazine online intervista ALESSANDRO PREZIOSI




ha scritto:

Foto – Ufficio stampa Mediaset

Ad Alessandro Preziosi piace mischiare i piani e i linguaggi, sparigliare le carte più che giocare sul sicuro. Fiction popolari e teatro shakespeariano, Dante e Totò, un reading all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e poi una serata a sfogare la sua passione per il canto all’Anema e Core di Capri, incrocio pericoloso di jet setter in cerca d’autore e gossip (che lui detesta). Per lui sarà un’estate sul palco con quattro progetti diversi, mentre su Canale 5 è Elio Masantonio, protagonista della nuova serie Masantonio-Sezione Scomparsi (domenica 4 luglio la seconda puntata, in prima serata), partita con ascolti bassi nonostante l’indubbia qualità del prodotto.

Qual è la prima impressione che ha avuto leggendo il copione di Masantonio?
“Guarda questo che tipo!”, una frase che mi sono sentito dire tante volte. È un personaggio mi ha conquistato subito. Non sono uno da serie lunghe, avevo delle remore però più leggevo la sceneggiatura più l’amavo, tanto che la prima chiacchierata con il regista e lo sceneggiatore è stata risolutiva: mi guardavano con occhi pieni di sorpresa, forse perché non si aspettavano tutta quella mia passione.

Colpo di fulmine immediato, insomma.
No, direi piuttosto che c'entra la capacità camaleontica di entrare alla velocità della luce nei personaggi che amo.
Per altro, quando mi arrivò la proposta, era un momento particolare della mia vita.


Perché?
Mi diedero la sceneggiatura da leggere a marzo del 2019, pochi giorni prima che mi operassero alle corde vocali. Trovarono una piccola cosa che sarebbe potuta diventare qualcosa di più serio. E così mi hanno subito operato.

La voce è lo strumento dell’attore. Ha avuto paura?
Sapevo che si trattava di una cosa piccola. Ma è stato un passaggio che ha cambiato certe mie abitudini: fumavo molto, mangiavo in maniera sregolata in tournée.
Di quei giorni ricordo i momenti di silenzio obbligato dopo l’intervento: lavorare su me stesso, cedere all’introspezione, è stato naturale.


Tornando a quel “guarda questo che tipo”: perché glielo dicono?
Perché sono una persona molto diretta, che entra a fianco teso nella vita delle persone, all’"intrasatta", come diciamo a Napoli. Certi miei atteggiamenti fuori dall’ordinario e una certa lievità molto poco borghese, non sempre vengono apprezzati o capiti.
[...]
Masantonio è un personaggio irriverente e lei in questa irriverenza ha detto di riconoscersi. Cos’altro le è piaciuto di questo detective cinico e scontroso ma profondamente umano?
Il suo essere imperscrutabile, il non riuscire mai a capire cosa sta pensando davvero. In qualche modo mi ci ritrovo e forse per questo ho empatizzato subito con un personaggio che di empatico non ha nulla. Mi piace il suo lato oscuro, la continua indagine su se stesso.

Le è dispiaciuto che Mediaset mandasse in onda la serie in estate, penalizzando di fatto gli ascolti?
Non mi metto a criticare le scelte aziendali. Però questa serie è un progetto in cui credo molto, ci abbiamo creduto tutti: la scrittura è potente, il livello del cast è alto, la storia ha un’evoluzione imprevedibile. Mi avrebbe fatto piacere se l’avessero messa a disposizione di una platea più ampia.

Oltre alla tv, lei sta preparando due grandi eventi teatrali. Uno è dedicato ai 700 anni di Dante.
Si tratta della "DanteXperience", con la Budapest Mav Symphony Orchestra: io sarò la voce di questo spettacolo multimediale in scena il 16 luglio a Teatro Romano di Verona. Per il Festival Shakespeariano, sempre a Verona, il 27 reciterò "Otello-Dalla parte di Cassio". Ho voglia di riprendermi il palco: pur avendo lavorato molto in questo anno e mezzo – ho girato anche il film di Francesco Patierno La peste, ispirato al romanzo di Camus e ambientato in una Napoli quasi deserta durante il lockdown – mi manca tantissimo il contatto diretto con il pubblico.

A lei piace da sempre mischiare i linguaggi: nel momento di massimo successo di Vivere, soap che più nazional popolare non si può, portava in scena Eumenidi e Agamennone.
Sono stato fortunato a mettere d’accordo Vivere e l’esperienza con il Teatro Stabile di Trieste: la tv mi pagava un’annualità pur lavorando di fatto sei mesi l’anno e un’esperienza beneficiava dell’altra. Molta gente è venuta a vedermi in teatro perché mi aveva visto in tv. Riuscire faticosamente ad alternare discipline e registri è una delle cose più belle di questo mestiere. Non a caso nelle prossime settimane passerò da un recital su Totò a quello sul pittore Raffaello e poi ancora un reading su "La luna e i falò" di Pavese. Mi piace spaziare, curiosare in mondi nuovi.

È più curioso o inquieto?
Entrambe le cose. Coltivo l’inquietudine mutuandola da Pessoa, dunque non ha nulla a che fare con la dannazione e l’estetica maudit. Sono fatto così: penso a me ma anche agli altri, spesso mi faccio carico emotivamente nelle cose, dall’ingiustizia più piccola agli avvenimenti più eclatanti [...]. Chi sta nel mondo, non può non osservare, farsi delle domande e interrogarsi sulle cose. Io non ci riesco a non farmi colpire dagli eventi.[...]

La sua carriera era segnata: nonno e papà avvocati penalisti, i suoi fratelli seguono quella strada, lei pure e si laurea con 110 e lode in Giurisprudenza.
Ma già avevo in mente un altro percorso per eludere il piano lavorativo e non finire nello studio di famiglia. Feci l’Erasmus a Leon, in Spagna, approfondendo il diritto comunitario, poi mi laureai specializzandomi in Diritto Internazionale. Tra i miei obiettivi c’era quello di trasferirmi a Bruxelles. Giochi del destino: il 23 luglio sarò lì a recitare Dante, all’Istituto Italiano di Cultura.

Abbiamo perso un bravo avvocato o un ottimo cantante?
Perché le sue esibizioni all’Anema e Core di Capri sono quasi leggendarie.
(ride) Un buon avvocato, perché avrei avuto come obiettivo primo la certezza della pena, che poi è l’unico modo per arginare il malaffare e l’andamento illegale e furbesco di una certa parte della società italiana. Ma in famiglia la tradizione è saldamente nelle mani dei miei fratelli, che sono degli ottimi legali. Quanto al canto, resta una passione non avendo mai studiato musica: la mia regola di vita – che ho cercato di instillare nei miei figli – è che ogni sogno dev’essere accompagnato dallo studio.

Lei quando l’ha compreso?
All’Accademia dei Filodrammatici di Milano, dove scoprii la passione per la recitazione. Lì ho studiato tanto e ho capito che il talento e la passione, senza l’impegno, sono come un pacchetto regalo senza il regalo dentro.

Conta solo talento o anche la fortuna?
La fortuna senza talento è inutile. Il talento senza applicazione e costanza non serve a niente. Nel mio caso, studio e curiosità sono le due armi che mi permettono di non assecondare la mia natura pigra e indolente.

È più determinato o ambizioso?
Uno dei miei primi maestri mi disse: “Ricordati che l’attore è un operatore culturale”. Il senso di responsabilità, l’idea di dover fare tutto ciò che faccio nel migliore dei modi possibili sono una spinta più forte dell’ambizione. Altrimenti avrei fatto altre scelte e avrei detto meno no.

C’è un no di cui si pente?
Ero in tournée con lo spettacolo "Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco" e per diverse circostanze rifiutai un provino con Paolo Sorrentino per la serie The Young Pope. Magari non mi avrebbe preso, ma anche solo due pose con un regista così importante sarebbero state un’occasione che mi sarei voluto giocare.

C’è un provino non passato che le ha lasciato l’amaro in bocca?
Tanti. Di recente quello per un ruolo nella serie ispirata a Il talento di Mr. Ripley, che girano anche a Cinecittà. Non mi hanno preso, hanno scelto un altro attore. Ma non la considero una sconfitta, perché ogni attore è abituato a stare sulla linea del pericolo.

Se a un attore si domanda “quando ha capito di avercela fatta”, la risposta è sempre “un attore non è mai arrivato”. Lei però quando ha capito che la strada imboccata era quella giusta?
Quando sono sceso dal palco del Teatro Greco di Taormina, dopo lo spettacolo su Cristoforo Colombo, che interpretavo, dirigevo e che avevo prodotto investendo tutti i miei soldi. Era un progetto complicato, con sessanta comparse e una scena importante, tutti mi dicevano che ero un pazzo a voler inseguire quel sogno. Invece fu un successo e capii che da quel momento non sarei mai più tornato indietro.

Nel suo curriculum c’è anche Elisa di Rivombrosa, in cui interpretava il conte Ristori, che a distanza di vent’anni è ancora un cult.
Viaggio molto per lavoro ed è sorprendente quanti trentenni di oggi mi fermino dopo avermi riconosciuto, per dirmi: “Avevo dieci anni, ti guardavo con mia nonna”. È divertente.
[...]
Ci sono altre serie con Mediaset?
Per ora no. Ho dei contatti con la Rai per dei nuovi progetti.
Mi piacerebbe concentrami sui film, non per andare in controtendenza ma perché, ripeto, non mi piacciono le serie troppo lunghe.


Nel 2020 lei ha girato La legge del terremoto, un documentario in cui racconta anche il suo essere un “superstite” del terremoto d’Irpinia. C’ha preso gusto dietro la telecamera?
Sì, parecchio, tanto che ora con Cattleya sto lavorando al mio primo film da regista. La considero una delle sfide più importanti della mia carriera ma anche uno scatto necessario. Mi piacerebbe indagare alla mia maniera su uno dei grandi temi di oggi, il rapporto padre-figlio, uscendo però da un racconto stereotipato o piccolo borghese.

Lo considera il suo grande sogno professionale?
Anche. Sono stato molto fortunato, ho realizzato tanti sogni e non è una frase fatta. Il mio sogno è continuare ad avere sogni, coltivarne sempre di nuovi e poi realizzarli. Non per ambizione ma per sete di creatività e voglia di guardare le cose sempre da un’altra prospettiva.




di Francesco Canino, 04/07/2021 - pubblicata in originale da FQmagazine

il testo integrale dell'intervista è consultabile via ILFATTOquotidiano.IT

www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/04/alessandro-preziosi-a-fqmagazine-ecco-perche-ho-empatizzato-subito-con-masantonio-gossip-cosa-da-menti-piccole-e-rivela-il-suo-sogno/6250580/







nota: gli spettacoli teatrali estivi citati in questa intervista sono

presentati nel topic
'I NOSTRI INCONTRI' di Alessandro Preziosi




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genziana



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MessaggioInviato: Dom Lug 04, 2021 18:45    Oggetto: MASANTONIO sezione scomparsi 2^ puntata DOMENICA 4/7/2021 Rispondi citando








CANALE 5 & "MASANTONIO. SEZIONE SCOMPARSI"

2ª PUNTATA DOMENICA 4 LUGLIO PRIMA TV .21:33








PROTAGONISTA E' ALESSANDRO PREZIOSI Regia di

Fabio Mollo ed Enrico Rosati _ Produzione CATTLEYA








Rivediamo gratuitamente 1^ e 2^ puntata di questa superlativa miniserie tv dal browser preferito oppure si scarica e installa ex-novo la nuova App Mediaset-Infinity scegliendo con destrezza la versione 1) per smart tv o 2) per mobile funziona a meraviglia!!!



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L'ultima modifica di genziana il Lun Lug 05, 2021 20:15, modificato 1 volta
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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Dom Lug 04, 2021 22:08    Oggetto: Rispondi citando


Grande Ale anche anche io non sopporto le serie lunghe e soprattutto quelle di moda perché secondo me non hanno un'anima. A questo punto preferisco vedere un film vintage e cult come Ghost come ho fatto qualche sera fa.

Del tuo personaggio adoro la tua ricerca psicologica sulle persone, cercare di capire le loro paure, grandioso

Parlando di sogni, dato che io ho molti problemi a inseguirli e realizzarli (perché sono pessimista ai livelli di Leopardi) ti ringrazio perché tu invece mi hai sempre fatto da sprone

Grazie e buona serata

Claudia_napoli
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Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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marystone



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MessaggioInviato: Lun Lug 05, 2021 10:57    Oggetto: Masanonio Rispondi citando


Caro Ale ho visto ieri sera la 2 puntata della fiction e continua a piacermi sempre di più...complimenti!!!!!!
E' un personaggio molto complesso...particolare e difficile....e tu lo interpreti benissimo!!!Mi piace molto!! Laughing Laughing
Una fiction nuova che tutti dovrebbero apprezzare!!!

Un abbraccio

mariella
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Lug 06, 2021 14:06    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI protagonista MASANTONIO Canale5 Mediaset Rispondi citando



vorrei ringraziare il nostro unico Forum ufficiale di Alessandro Preziosi,
per i messaggi scritti dalle gentili utenti raccontando le loro sensazioni
dopo la messa in onda delle prime due puntate della serie Masantonio,



in essi mi ritrovo dato che sto seguendo con entusiasmo la narrazione
catturata dalla meravigliosa interpretazione di ALE sensibile e intenso!
dalla bravura di tutto il cast artistico e tecnico, splendida la fotografia
che ci mostra una Genova luminosa o sconosciuta, sempre d'incanto,
una colonna sonora perfetta, "Altrove" che mi frulla in testa da giorni,
ho rivisto ogni racconto almeno 3 volte, fermo l'immagine, osservo e
riascolto, insomma ne sono affascinata, e mio fratello con me. Bravi!!

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genziana



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MessaggioInviato: Mar Lug 06, 2021 14:49    Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI protagonista MASANTONIO replay TIMvision Rispondi citando








la miniserie tv "MASANTONIO. SEZIONE SCOMPARSI"

la 2^ puntata è Replay su TIMVISION fino al 12 luglio




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Marisol



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MessaggioInviato: Gio Lug 08, 2021 08:29    Oggetto: Rispondi citando


Caro Ale, come sempre e purtroppo ancora non riesco a vedere nulla di quello che va in onda sulla televisione italiana, ma sono sicuro che è un lavoro magnifico, come tutto quello che fai.

Spero che come è Mediaset, un giorno, magari tra 4 o 5 anni, potremo vedere in Spagna tutto quello che hai fatto per Mediaset... La speranza non è mai persa.

Congratulazioni!

Baci

Marisol

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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.



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genziana



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MessaggioInviato: Ven Lug 09, 2021 14:21    Oggetto: MASANTONIO sezione scomparsi 3^ puntata VENERDI' 09/07/2021 Rispondi citando




GENTE MAGAZINE intervista ALESSANDRO PREZIOSI



ha scritto:




Burbero, cinico, diffidente: Masantonio, l’investigatore protagonista della serie Tv “MASANTONIO – Sezione scomparsi”, non è certo un uomo facile. Ma Alessandro Preziosi, che lo interpreta, ha per lui anche belle parole: “E’ estremamente empatico e ha il dono di riuscire a entrare in contatto con le persone scomparse, quelle che deve ritrovare. Ha una grande profondità umana: io lo considero un umanista di oggi” spiega l’attore. Ma cosa c’è del vero Preziosi in lui? “Ogni personaggio che ho interpretato ha qualcosa di me e mi ha dato qualcosa. Diciamo che io sono la parte migliore di Masantonio: sono un orso, ma empatico”. “Io mi annoio facilmente, a volte ho bisogno di entrare in conflitto con chi ho di fronte per tirare fuori il meglio. La cosa interessante è che ho costruito il personaggio giorno per giorno con gli sceneggiatori e i registi”. Forse anche per questo motivo la serie ha avuto buone recensioni in Francia e Australia, dove è già stata trasmessa.

Masantonio è però anche scontroso e molto diretto, al limite della brutalità… “Detestabile”, lo definisce il poliziotto che lo affianca nelle indagini. “Ha delle questioni interiori irrisolte e un passato misterioso, poiché anche lui è uno scomparso”, racconta Preziosi. E’ tornato a Genova dopo vent’anni d’assenza, chiamato dal prefetto per guidare un’unità sperimentale di ricerca delle persone scomparse. “Più che il classico detective è uno che si fa i fatti degli altri, ma odia che qualcuno si faccia i suoi. E conosce bene le motivazioni che spingono qualcuno a sparire: quando indaga cerca un colpevole, non una vittima, perché chi se ne va di propria volontà mette in subbuglio la vita di chi rimane”. Il numero delle persone che svaniscono nel nulla è impressionante: ogni anno in Italia sono migliaia. “Mi è capitato di pensare di sparire per starmene per conto mio per un po’, avvisando solo le persone a me più vicini di non preoccuparsi. Tutti abbiamo avuto almeno una volta questo desiderio di scomparire: è un sentimento che rende umani, meno perfetti”.


La serie è ambientata a Genova: “Mi ha ricordato molto la mia Napoli: mi è piaciuto perdermi per i vicoli e qui ho trovato amici che mi rimarranno per sempre”. Le riprese sono state realizzate prima della pandemia, ma nell’ultimo anno Preziosi non ha mai smesso di lavorare: “Ho fatto tre film molto diversi fra loro. Il primo, il più pertinente con questo periodo, è “La peste”, dal romanzo di Albert Camus. Diretto da Francesco Patierno, è stato girato a Napoli al tempo del Covid. Poi una divertente commedia di Fausto Brizzi, “Bla Bla Baby”, dove sono il bidello di un asilo: una fatica immane, perché recitavo con i bambini di un anno! E infine “Mio fratello, mia sorella”, che uscirà presto su Netflix, dove al mio fianco c’è Claudia Pandolfi, grandissima attrice che mi accompagna anche in MASANTONIO”. Non c’è però una storia d’amore fra loro: sono amici, anche se hanno qualcosa in sospeso.

Quest’estate l’attore sarà impegnato in una tournée di reading teatrali, a partire dal Teatro Romano di Verona, dove leggerà Dante e riproporrà anche lo spettacolo “Otello. Dalla parte di Cassio”. Il 23 novembre uscirà inoltre il suo primo lavoro da regista, nonché interprete, autore e produttore, cioè il docufilm “La legge del terremoto”, sui disastri che hanno colpito l’Italia dal 1968 a oggi. “Doveva uscire il 23 novembre 2020, a quarant’anni esatti dal terremoto del 1980 in Irpinia, ma è slittato a causa del Covid. Di quel sisma io sono stato un superstite: avevo sette anni e mi trovavo nell’appartamento di un amichetto, miracolosamente sono riuscito a scendere in strada”. Già visto dagli spettatori alla Festa del Cinema di Roma, “La legge del terremoto” è stato nominato ai Nastri d’Argento. A breve potremo vedere probabilmente anche l’opera prima di Preziosi: “Un film vero e proprio diretto da me: non posso dire di più per ora, ma se va in porto avrò realizzato il mio sogno”.



di Barbara Corradi, 2/7/21 - GENTE magazine HEARST pag. 54-55-57





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MessaggioInviato: Ven Lug 09, 2021 16:04    Oggetto: MASANTONIO sezione scomparsi: 3^ puntata VENERDI' 09/7/221 Rispondi citando








"MASANTONIO. SEZIONE SCOMPARSI" SU CANALE 5

3ª PUNTATA VENERDI' 9 LUGLIO PRIMA TV ore 21:33









PROTAGONISTA E' ALESSANDRO PREZIOSI Regia di

Fabio Mollo ed Enrico Rosati _ Produzione CATTLEYA







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genziana



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MessaggioInviato: Sab Lug 10, 2021 19:52    Oggetto: FABIO MOLLO regista di MASANTONIO racconta PREZIOSI sul set Rispondi citando



FABIO MOLLO, regista di 5 episodi di 'MASANTONIO'

racconta del set e di ALESSANDRO PREZIOSI attore!

9 minuti tutti da ascoltare:
l'INTERVISTA di Paola Abenavoli





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Virginia..



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MessaggioInviato: Mar Lug 13, 2021 09:59    Oggetto: Novità Rispondi citando


...AUGURI ALESSANDRO !!!!!
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Lug 15, 2021 09:42    Oggetto: FABIO MOLLO regista di MASANTONIO Sezione scomparsi CANALE 5 Rispondi citando







      DAL SET - NOTE DI REGIA DI FABIO MOLLO


La prima cosa che mi ha colpito di Masantonio è stata la scrittura. L'eleganza dei dialoghi, la ricchezza umana dei personaggi, l'ironia stropicciata del protagonista, la sua solitudine e la sua voglia di vivere.
Masantonio è un personaggio ricco di meravigliose contraddizioni. In lui convive l'eterna lotta interiore tra voler sparire per sempre e voler tornare a casa. Una contraddizione con la quale tutti noi nel nostro piccolo conviviamo. Masantonio è quindi prima di tutto un viaggio interiore, dentro se stesso e dentro gli altri.
Ma Masantonio è anche un racconto di genere, di costante tensione emotiva.
Tradurre in immagini è stata una bellissima avventura, condivisa con gli scrittori e con il cast. A partire da Alessandro Preziosi, con il quale abbiamo costruito un personaggio laconico, sarcastico, notturno, apparentemente scontroso, ma con un animo dolce come raramente si incontrano. Proprio come Alessandro, che generosamente ha raccontato un lato inedito di se stesso, creando un personaggio estremamente originale. Questa era l'intenzione sin dall'inizio, rendere Masantonio unico, non sono nel look ma anche nella sua umanità. E ciò che lo rende unico è sicuramente il suo senso dell'umorismo e il suo amore verso chi, come lui, nella vita si è perso.
Tradurre il mondo di Masantonio in immagini è stata una bellissima sfida. Sono partito dalle foto delle persone scomparse, quelle che spariscono ogni giorno nella vita reale. Quelle persone le cui foto vengono mostrate sui giornali, in tv, sui social. Sono foto di persone che guardano dritto in macchina. Sembrano guardarci, volerci dire qualcosa: il motivo della loro scomparsa forse, o forse sembrano volerci raccontare l'emozione vissuta nel momento in cui la foto è stata scattata, e che oggi non esiste più. Ecco sono partito da quello sguardo e, assieme ad Alessandro, abbiamo creato lo sguardo in macchina di Masantonio. È lo sguardo che precede le sue "visioni", quei momenti che crea con la sua mente per entrare in contatto con le persone scomparse, per parlarci, per conoscerle e, attraverso loro, conoscere se stesso. Masantonio così ci guarda dritto negli occhi, attraverso la macchina da presa, e ci fa entrare nella sua mente, nella sua vita, nella vita delle persone scomparse; ci permette di accedere alla parte nascosta delle sue emozioni, e anche delle nostre.
Per fotografare la sua casa ci siamo ispirati ai quadri di Hopper, delle stanze vuote, solitarie e in ombra, attraverso le cui finestre entra una luce calda e avvolgente, un richiamo verso l'esterno e verso la vita.
La città di Masantonio è una Genova fatta di vicoli, di angoli in ombra, di strade dietro i cui muri puoi sparire senza lasciare traccia. Ma è anche una Genova ricca di vita, multietnica, colorata, eclettica, accogliente.






con Antonio Ornano, sul set di Genova del 2° episodio della prima puntata






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