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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 08, 2018 20:28    Oggetto: VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco - TOUR 2018 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi





scene|costumi Marta Crisolini Malatesta; disegno luci
Valerio Tiberi, Andrea Burgaretta; musiche Giacomo
Vezzani
; supervisione artistica di Alessandro Preziosi





produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

_ in collaborazione con il FESTIVAL di SPOLETO 60 _

prima nazionale 27 giugno '17 Napoli Teatro Festival





        PERSONAGGI E INTERPRETI


        Vincent Van Gogh - Alessandro Preziosi
        Dottor Peyron - Francesco Biscione
        Theo Van Gogh - Massimo Nicolini
        Dottor Vernon-Lazàre - Roberto Manzi
        Roland - Vincenzo Zampa
        Gustave - Alessio Genchi







prima TOURNEE TEATRALE anno 2018 KHORA.teatro




      dal 20 al 21 gennaioFERMO, Teatro DELL’AQUILA
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      - Residenza di Riallestimento


      23 gennaio - ESTE (PD), Teatro FARINELLI
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale
      . Teatro Stabile del Veneto, Teatro Nazionale
      . Regione del Veneto e MiBACT


      dal 24 al 28 gennaio - VENEZIA MESTRE, Teatro TONIOLO
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale


      30 gennaio - SACILE (PN), Teatro Politeama ZANCANARO
      . ERT del Friuli Venezia Giulia


      dal 31 gennaio al 4 febbraio - TRIESTE, Politeama ROSSETTI
      . TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA,
      - Teatro di Rilevante Interesse Culturale


      dal 6 al 11 febbraio - FIRENZE, Teatro della PERGOLA
      . TEATRO DELLA TOSCANA, Teatro Nazionale


      dal 13 febbraio al 4 marzo - ROMA, Teatro ELISEO


      6 marzoSULMONA (AQ), Teatro Com.le Maria CANIGLIA
      . ACS Abruzzo Circuito Spettacolo


      dal 7 all'8 marzo - TERAMO, Teatro Comunale
      . ACS Abruzzo Circuito Spettacolo


      dal 9 all'11 marzo - BOLOGNA, Teatro DUSE


      dal 13 al 14 marzo - L'AQUILA, Ridotto del Teatro Comunale
      . TEATRO STABILE D'ABRUZZO, Ente Teatrale Regionale


      dal 15 al 18 marzo - SALERNO, Teatro Municipale VERDI
      . Teatro Pubblico Campano


      dal 20 al 25 marzo - NAPOLI, Teatro MERCADANTE
      . TEATRO STABILE DI NAPOLI, Teatro Nazionale


      27 marzo - URBINO (PU), Teatro SANZIO
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali


      28 marzo - RECANATI (MC), Teatro Giuseppe PERSIANI
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali


      dal 6 all'8 aprile - TREVISO, Teatro Com.le DEL MONACO
      . Teatri e Umanesimo Latino SpA
      - Incontri: sabato 7 aprile, ore 18.00 Dialoghi sul teatro


      dal 10 al 12 aprileTHIENE (VI), Teatro Comunale
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale


      dal 14 al 15 aprileCHIETI, Teatro MARRUCINO







rassegna stampa e commenti Exclamation I NOSTRI INCONTRI di Alessandro





aggiornamenti, foto, interviste, rassegna stampa selezionata da


Alessandro Preziosi official Forum buon 2018 con noi!

ADRICESTA ONLUS seguirà il tour con Eventi Benefici









con preghiera di utilizzare con parsimonia Riporta onde consentire aggiornamenti

e modifica al messaggio originale. Grazie per la comprensione e la collaborazione

allo scopo di fornire informazioni precise e accurate per utenti e lettori del Forum




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L'ultima modifica di genziana il Mer Gen 24, 2018 13:35, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 08, 2018 20:30    Oggetto: FIRENZE dom. 11/02/18 Brunch Benefico ADRICESTA con PREZIOSI Rispondi citando




Firenze Brunch di Beneficenza pro ADRICESTA Onlus

con ALESSANDRO PREZIOSI protagonista nella pièce

VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco




appuntamento domenica 11 febbraio 12:00 in punto

Caffetteria Teatro della Pergola, Via della Pergola 26




per prenotare 333/5417588 (Paola) - 339/4981319

Donando l'Offerta minima Solidale di partecipazione








dal 2004! ADRICESTA ONLUS va in aiuto dei Bambini

Ospedalizzati, a livello nazionale, con Progetti Solidali


a sostegno dei Malati, dell'Infanzia e della Famiglia, e

del processo di Umanizzazione dei Reparti di degenza








ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana

Cellule Staminali Trapianto e Assistenza)
è una Onlus

promotore e Testimonial ufficiale: Alessandro Preziosi




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L'ultima modifica di genziana il Dom Gen 14, 2018 18:45, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mer Gen 10, 2018 14:01    Oggetto: ROMA sabato 24/02/18, Brunch Solidale ADRICESTA con PREZIOSI Rispondi citando




ROMA Brunch di Beneficenza pro ADRICESTA ONLUS

con ALESSANDRO PREZIOSI protagonista nella pièce

VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco




appuntamento sabato 24 FEBBRAIO 12:30 in punto

presso CUCINA TEATRO ELISEO, via Nazionale, 183




per prenotare 389/2012568 (Marina), 338/7063066

Donando l'Offerta minima Solidale di partecipazione








dal 2004! ADRICESTA ONLUS va in aiuto dei Bambini

Ospedalizzati, a livello nazionale, con Progetti Solidali


a sostegno dei Malati, dell'Infanzia e della Famiglia, e

del processo di Umanizzazione dei Reparti di degenza








ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana

Cellule Staminali Trapianto e Assistenza)
è una Onlus

promotore e Testimonial ufficiale: Alessandro Preziosi




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L'ultima modifica di genziana il Dom Gen 14, 2018 19:29, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Mer Gen 10, 2018 15:12    Oggetto: 50° anniversario terremoto VALLE DEL BELìCE _ 13-14/01/2018 Rispondi citando








50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

in apertura delle celebrazioni anno 2018 segnaliamo








"In MEMORIA del BELìCE - Uomini & Racconti" - sabato 13 gennaio ore 20:30, sul palcoscenico del Teatro Comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia (AG) - piccolo gioiello architettonico costruito nel 1848 e che si è miracolosamente salvato dalla furia del sisma - Alessandro Preziosi, accompagnato dalle musiche di Lello Analfino, leggerà testi di Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, Don Antonio Riboldi, Papa Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao, Vincenzo Consolo, e l'appello di solidarietà che Guttuso, Zavattini, Caruso, Treccani, Cagli, Damiani, Zavoli, firmarono per le piagate popolazioni che da quel gelido gennaio furono costrette a vivere in tende e in container di fortuna, per molti anni. Serata a cura di Tanino Bonifacio; ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti; info: 3426114182 (botteghino); 0925940111 (municipio).







"Insieme per Costruire Bellezza" è slogan che caratterizza il programma celebrativo del 50° anniversario; domenica 14, la cerimonia ufficiale di commemorazione inizierà alle ore 10:30 presso l'Auditorium "Giacomo Leggio" dell'Istituto comprensivo "Francesco D'Aguirre – Dante Alighieri" di Partanna (TP) dove, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella che interverrà per ricordare il sisma che scosse non solo la Valle del Belìce ma l'intera Italia. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Partanna e coordinatore dei sindaci della Valle del Belìce, e del Presidente della Regione, Nello Musumeci, saranno consegnate targhe alla memoria e riconoscimenti alle persone che prestarono i primi soccorsi alle popolazioni belicine; è prevista la proiezione del cortometraggio "15 gennaio 2018, il Belìce a mezzo secolo dal terremoto", autore Domenico Occhipinti; Alessandro Preziosi, accompagnato dal musicista Lello Analfino leggerà poi alcuni frammenti del monologo "Nel Ricordo della Valle del Belìce";
ingresso in sala solo su invito; per tutti: maxischermo in piazza.




Uno specifico Comitato tecnico, diretto dal critico d'arte Tanino Bonifacio e composto da Onorio Abruzzo, Alessandro La Grassa, Giuseppe Maiorana, Carlo Pendola e Giuseppe Verde supporterà l'organizzazione degli eventi.
CsB - coordinamento dei Sindaci dei Comuni di: Menfi — Montevago — Santa Margherita Belice — Sambuca — Gibellina — Calatafimi Segesta — Vita — Salemi — Santa Ninfa — Partanna — Poggioreale — Salaparuta — Camporeale — Roccamena — Contessa Entellina — Monreale — Campofiorito — Bisacquino — Corleone — Chiusa Sclafani – Giuliana.




per riflessioni e per rassegna stampa: I NOSTRI INCONTRI di Alessandro


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genziana



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MessaggioInviato: Mer Gen 10, 2018 15:33    Oggetto: 50° anniversario terremoto VALLE DEL BELìCE _ 13-14/01/2018 Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative








ha scritto:



50° Terremoto Belìce: p. Nardin (Rosminiani),

“un’esperienza unica per la sua drammaticità”




“Per gli abitanti della Valle del Belìce è fuori di dubbio che l’esperienza di questi anni è unica per la drammaticità del suo inizio: quelle interminabili e spaventose scosse sismiche che fanno sobbalzare non solo la terra, ma tutto te stesso fin nelle tue fibre. Le conseguenze si sono rivelate per la massima parte della popolazione una tragedia consumata giorno per giorno”. Padre Vito Nardin, generale dei Rosminiani e coadiutore a Santa Ninfa (Tp) con don Antonio Riboldi, nel periodo successivo al sisma che colpì quella zona, ricorda così il dramma vissuto dagli abitanti della Valle del Belìce, nel 50° anniversario del terremoto. Per l’occasione ha pubblicato “Risorgere: insieme si può”, testo che ripercorre la realtà vissuta dalle popolazioni locali e la storia degli interventi di ricostruzione. Padre Nardin, che domenica 14 gennaio celebrerà una messa nella chiesa madre di Santa Ninfa ricostruita, ricorda “l’umiliazione di dovere ricevere tutto per i primi tempi, dal vestiario al vitto, dalle medicine, al sussidio”, vissuta dagli abitanti colpiti dal sisma. Poi “il sentirsi ‘ospitati’ in tende, in baracche, il sentimento di dovere ringraziare per qualcosa che ti è stato dato, ma che odi, perché non è quello che sarebbe giusto avere”. Sentimenti che “a lungo andare corrodono la serenità personale”. Tra le condizioni segnalate, il “disagio di vivere in baracca per anni, dovendosi adattare a situazioni che sarebbero sopportabili solo per poco tempo”. Inevitabili le conseguenze. “Tutta la personalità muta piano piano, ma in peggio: non si parla più per non essere ascoltati, non si sa più stare in famiglia perché non c’è spazio; i bambini crescono per la strada e non acquistano l’amore per la famiglia. I giovani, nonostante doti naturali notevoli, rimangono mortificati nel loro sbocciare per la mancanza di prospettive, per un ambiente ristretto, per una somma di cause che finiscono per disorientare e scoraggiare”. “Eppure, proprio questa gente – sottolinea padre Nardin – ha dimostrato in tante e tante occasioni una capacità di resistenza insospettata”.

© Riproduzione Riservata Redazione, 9 gennaio 2018 - pubblicato via AgenSIR.it









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genziana



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MessaggioInviato: Gio Gen 11, 2018 13:53    Oggetto: 50° VALLE DEL BELìCE 14/01/2018 Sambuca, reading di PREZIOSI Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

commemorazione con reading di Alessandro Preziosi





ha scritto:



      Preziosi: ricordo la mia paura per l’Irpinia

      ......Memoria vuol dire anche senso civico

Simonetta Trovato

Creare una memoria vera. Evitando la retorica e magari scendendo nello specifico, proponendo un pool di magistrati “antisismici” che passino al setaccio tutte le case in pericolo, le zone che hanno bisogno di aiuto. Per evitare che il danno di un paese non si replichi altrove. Memoria vuol dire innestare un senso civile e civico delle cose. Alessandro Preziosi ha vissuto l’Irpinia e ha diretto il teatro dell’Aquila: giunge da testimone prima ancora che da narratore.
Sarà lui a dar voce a “In memoria del Belìce. Uomini e Racconti” che correrà lungo alcuni frammenti di scritti sul sisma che nel 1968 devastò la Valle del Belìce; e che aprirà sabato prossimo, alle 20,30 al Teatro L'Idea di Sambuca di Sicilia, le manifestazioni dedicate al cinquantenario del terremoto. L'appuntamento, curato da Tanino Bonifacio, è inserito in un cartellone che si svilupperà nell'arco dell’anno. Tra le testimonianze scritte, ecco testi di Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, don Antonio Riboldi, Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao, Vincenzo Consolo. In occasione dell'incontro a Sambuca si ricorderà anche l’ormai celebre Manifesto-appello del 1970 firmato da intellettuali come Renato Guttuso, Cesare Zavattini, Bruno Caruso, Ernesto Treccani, Bruno Cagli, Damiano Damiani e Sergio Zavoli. Lello Analfino dedicherà invece un testo musicale proprio al Belìce, “Madre Natura”, mentre verranno proiettati foto storiche, un vero tappeto visivo che si farà scenografia di storie intime e collettive. E domenica, sarà sempre Alessandro Preziosi ad accogliere – da narratore – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che arriverà la mattina a Partanna. A sottolineare il valore di recupero della memoria collettiva, lo storico dell’arte Tanino Bonifacio, per il quale “questo recital è uno strumento per comunicare una memoria umana ormai caduta nell’oblio, quella collettiva del popolo del Belìce”, mentre per il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, «È importante ricordare, stiamo facendo degli sforzi notevoli per sanare le ferite del sisma. Nel giro di pochi mesi verrà riaperta al culto la Chiesa della Matrice, chiusa dal '68, e in questi ultimi anni abbiamo recuperato gran parte del quartiere Saraceno, il nucleo più antico di Sambuca».

Alessandro Preziosi parte dalla memoria, la sua.

«Innanzitutto mi dico onorato da cittadino e da italiano, di essere stato scelto per questo ricordo. Io ho vissuto il terremoto dell’Irpinia: ricordo la fuga da Avellino con mia madre, mentre mio padre, che era il sindaco, volle restare. Diventi grande improvvisamente: i primi movimenti tellurici li presi come un gioco, ma la corsa per le scale e la luce improvvisa che ti accolgono all’uscita, sono difficili da dimenticare. Oggi ho capito che non mi spaventano perché sono rimasto vivo».

Cosa crede di poter comunicare a chi ha vissuto il Belìce?

«Penso al Vajont: avrebbe dovuto essere certificato in maniera esemplare come esempio virtuoso. Ogni pietra fu catalogata e ricostruita: perché qui non è stato fatto altrettanto? Sposo l’idea del pool di magistrati antisismici, e non mi interessa da quale parte politica provenga. Bisogna pensare alla terra: se è sconvolta, vuol dire che qualcosa è successo. Il sisma insegna ai terremotati questo: che hanno perso tutto, ma anche che la casa viene prima della famiglia. L’unico modo per aiutarli è far capire loro che l’uomo deve superare se stesso, che ha il dovere di risorgere …come la natura ha il diritto di distruggerlo».

Alessandro Preziosi non è solo un narratore, quindi.

«Porto la mia esperienza personale che è doppia: da un lato l’uomo che ha vissuto il terremoto, dall’altro l’attore che ha guidato per tre anni il teatro dell’Aquila. Scadere nella retorica è molto facile. Ma è anche vero che mi sono chiesto io per primo, come si fa a ridare dignità all’uomo che si è visto distruggere la vita. E mi sono risposto che la memoria ha bisogno della sedimentazione e attenzione delle istituzioni».

Gibellina ha tentato di risorgere con l’arte.

«La memoria ha bisogno di capire, di urlare, di un orecchio che ascolta. Con tutti gli interrogativi che vengono da questi luoghi, dalle opere d’arte che non possono sostituire le case, di questi paesi che si vedono svuotati… di tutto questo abbiamo responsabilità, soprattutto guardando Amatrice e sperando che tra vent’anni non siano a questo punto». (*sit*)




Inchieste chiuse - «sacco del Belìce» senza colpevoli



La commissione di inchiesta istituita dal Senato aveva elencato nel 1981 oltre una trentina di fascicoli aperti negli uffici giudiziari di Trapani, Agrigento, Sciacca, Marsala e Palermo.




Tra archiviazioni, proscioglimenti, e assoluzioni le inchieste sulla ricostruzione del Belìce si sono concluse senza colpevoli. L'ultima sentenza su quello che i giornali hanno descritto come un caso emblematico del «sacco del Belice» è stata emessa 28 anni fa: tutti assolti gli imputati, che erano stati arrestati con accuse molto pesanti.

Da allora non è accaduto più nulla. Così si può dire che, almeno sul fronte giudiziario, il caso Belìce è dal 1990 definitivamente chiuso. Ben altre erano le aspettative suscitate dalle numerose iniziative della magistratura.

La commissione di inchiesta del Senato aveva elencato nel 1981 oltre una trentina di casi aperti negli uffici giudiziari di Trapani, Agrigento, Sciacca, Marsala e Palermo. Un'indagine complessiva sui ritardi e sulle distorsioni dei piani di ricostruzione non c'è mai stata. Sono state invece aperte inchieste che hanno messo a fuoco solo casi particolari. E questa lettura parcellizzata ha impedito che il giudizio politico, fortemente critico, su ciò che nel Belìce è accaduto trovasse riscontro nelle aule di giustizia. Anche dai singoli casi è stato però possibile ricavare una visione d'insieme sulle cause del grande scandalo.

Da un'analisi dei tanti filoni giudiziari aperti la commissione del Senato ha fissato le distorsioni più emblematiche: «la abnorme dilatazione della spesa, la ipertrofia delle perizie suppletive e di variante, l'ampiezza patologica delle proroghe, la cattiva esecuzione delle opere, la inefficienza dei controlli sull'attività degli appaltatori». Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati era finita soprattutto la gestione degli appalti con l'opaco corollario di affari, scambi di favori tra politici e imprenditori, interessi illeciti, clientele. Tutto questo ha comportato una dilatazione della spesa che sfugge a un calcolo sistematico. Ma un'idea sulle cause che hanno inceppato la macchina della ricostruzione e sulla dilatazione della spesa si può ricavare almeno da due casi. A Menfi la costruzione di un lotto di case popolari doveva essere ultimata nell'agosto 1972. Ma i lavori si sono protratti fino alla fine del 1975 e sono costati un miliardo e 747 milioni di lire contro i 378 milioni preventivati.

Ancora più grave il caso di Salemi, uno dei paesi meno danneggiati dal terremoto. L'Ises, l'ispettorato per le zone terremotate creato per coordinare la ricostruzione, aveva appaltato due lotti per 135 alloggi popolari. Ma sull'appalto all'impresa di Giuseppe Pantalena aveva indagato il pm Giangiacomo Ciaccio Montalto (poi ucciso dalla mafia nel 1983) e l'inchiesta era sfociata nell'arresto dello stesso Pantalena, del direttore dei lavori Giovanni La Rocca e di tre funzionari: Arrigo Fratelli, capo dell'Ises, Salvatore Maligno e Stefano Tedesco del Genio Civile di Trapani.

Erano accusati a vario titolo di avere messo in piedi un sistema di aumenti ingiustificati fino al 35%. Il resto lo avevano fatto le perizie di variante che, oltre a ritardi consistenti, avevano provocato una lievitazione dei costi da 2 miliardi e 720 milioni di lire a 8 miliardi e mezzo. Dopo le condanne di primo grado, tutti sono stati poi assolti nel 1990 a 22 anni dal terremoto e 12 dall'avvio dell'inchiesta. Sul grande affare del terremoto è sempre aleggiata l'ombra degli interessi criminali e in qualche caso mafiosi. Ma solo in un caso il coinvolgimento di Cosa nostra è stato dimostrato in un processo che non riguardava direttamente l'affare della ricostruzione ma l'uccisione del giornalista Mario Francese che per il Giornale di Sicilia aveva curato un'inchiesta sui terreni sui quali è stata costruita la diga Garcia. Francese aveva rivelato che su una delle opere per le quali erano state promosse da Danilo Dolci grandi mobilitazioni popolari Totò Riina aveva organizzato un sistema di appropriazione dei terreni da espropriare. Francese, hanno poi accertato i giudici che hanno condannato Riina all'ergastolo, sarebbe stato eliminato proprio per avere rivelato l'interesse della mafia sulla diga che ora è intestata proprio al giornalista.

Franco Nicastro, Palermo


GIORNALE DI SICILIA GDS - ediz. nazionale - La Storia pag.14 - 11/01/2018







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MessaggioInviato: Gio Gen 11, 2018 14:01    Oggetto: BELìCE 14 gennaio 2018 MATTARELLA commemora 50° anniversario Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

commemorazione con reading di Alessandro Preziosi





ha scritto:



    . BELìCE - la tragedia del terremoto rivive

    . in teatro Preziosi ricorda giorni del sisma


Le manifestazioni per il cinquantesimo anniversario del terremoto del Belìce hanno anche una sezione dedicata al teatro.
A cominciare da uno spettacolo che Alessandro Preziosi terrà sabato 13 gennaio alle 20,30 nel teatro di Sambuca di Sicilia L’Idea. L’attore, accompagnato dalle musiche di Lello Analfino, leggerà brani tratti dagli scritti di Leonardo Sciascia, Don Riboldi, Ludovico Corrao, Vincenzo Consolo, Giovanni Paolo II e Danilo Dolci. A parlare dello spettacolo è lo stesso Preziosi, attore di grande talento molto conosciuto al grande pubblico per fiction tv.

Quando il Papa visitò la Valle del Belice nel 1982 – ricorda – tuonò dicendo che la baracca era un segno di degrado e precarietà inaccettabile. Io cito per intero l’omelia che pronunciò durante la Messa”. Del resto l’attore la tragedia del terremoto l’ha vissuta in prima persona, nell’Irpinia: “So bene – dice – cosa si prova a dover fuggire da casa. Ma è ora di dire che il terremoto non è una disgrazia, non è una condanna, è una legge di natura ineluttabile contro la quale oggi non abbiamo difese. E’ ora di crearla questa difesa su tutto il territorio, come fanno i giapponesi che convivono con la minaccia costante dei terremoti. Dobbiamo sapere anche che la Bellezza da sola non basta, bisogna anche restituire a chi ha perso tutto, la dignità del vivere quotidiano: case, scuole, ospedali, e anche teatri”.



RIPRODUZIONE RISERVATA Redazione, 13/01/18 - pubblicato via ANSA.IT SICILIA






ha scritto:



Belìce, ferita ancora aperta dopo mezzo secolo


Sisma mostrò incapacità e ritardi, la ricostruzione un calvario



La prima scossa fu avvertita alle 13:28 del 14 gennaio. Poi ne arrivò una seconda e più tardi una terza. Tra spavento e agitazione tanta gente si riversò sulle strade e molti decisero di passare la notte all'aperto o in rifugi di fortuna. Fu per questo che sotto le case abbattute e sbriciolate si contarono "solo" 300 morti quando la terra tornò a tremare, e stavolta con una violenza devastante, alle 2:33 e alle 3:01 del 15 gennaio.

Le vittime potevano essere di più di fronte alla terrificante ondata di scosse che in un baleno cancellò interi paesi della Valle del Belice. Epicentro del terremoto era l'area tra Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago. Ma le scosse furono avvertite fino a Palermo. Cinquant'anni fa il Belice subì una ferita profonda che ancora oggi non si è completamente rimarginata. La percezione dei danni non fu immediata. Le vecchie strade ritardarono gli interventi. E comunque il terremoto mise in luce subito le carenze di un Paese che non era preparato per l'emergenza ma neanche per gestire la ricostruzione, se è vero che per 40 anni migliaia di persone sono sopravvissute nelle baracche di legno o di lamiera e di eternit. Agli occhi dei cronisti e delle squadre di intervento cinquant'anni fa si stagliarono immagini terrificanti: cadaveri estratti dalle macerie e allineati in luoghi improvvisati, feriti che aspettavano i soccorsi, strade piene di detriti, monumenti perduti e opere d'arte irrimediabilmente sfregiate.

Le lacerazioni dei tessuti urbani dei paesi erano aggravate dal fatto che le case del Belice erano di tufo e di impasto con le canne. E per questo si polverizzarono quando le scosse si fecero più forti. Oltre centomila sfollati vagavano tra strutture di accoglienza precarie e molti vennero sopraffatti o da malattie respiratorie, che provocarono altre vittime, o dalla disperazione. Una condizione che li spinse verso l'emigrazione da una terra che aveva già mandato molti giovani all'estero e nelle fabbriche del Nord. La prima risposta dello Stato fu quella di incoraggiare le partenze. Ai terremotati furono offerti biglietti ferroviari gratis e passaporti rilasciati a vista. Chi restava nelle baracche viveva in condizioni degradanti. Leonardo Sciascia, in un reportage per L'Ora, paragonò le baraccopoli ai "più efferati e abietti campi di concentramento".

La protesta esplose subito ponendo non solo la questione della pronta ricostruzione, che invece imboccò il calvario dei tempi lunghi, ma soprattutto quella della rinascita. Le popolazioni dei 21 paesi colpiti si mobilitarono con manifestazioni e marce di protesta guidate dagli amministratori, dal sindaco di Santa Ninfa, Vito Bellafiore, dal parroco don Antonio Riboldi, da Danilo Dolci. Dal marzo 1968 furono approvate più di venti leggi ma, nonostante il fervore politico, i finanziamenti arrivarono con il lumicino.

Si calcola che da cinquant'anni a questa parte siano stati investiti meno di 13mila miliardi di vecchie lire e servono altri 300 milioni di euro circa per finanziare gli ultimi interventi. Pochi i progetti dei privati ancora giacenti negli uffici comunali, il resto riguarda opere di urbanizzazione. I ritardi sono in parte dovuti a quella che Danilo Dolci definì la "burocrazia che uccide il futuro" ma soprattutto alla discussa gestione dei piani di ricostruzione. Interi paesi come Gibellina, Poggioreale e Salaparuta vennero ricostruiti in altri posti. Antiche culture vennero cancellate, il tessuto sociale fu radicalmente mutato, la vita civile di migliaia di persone venne sconvolta. Cambiò anche il paesaggio del Belice: da un lato le "new town" con le grandi piazze e le lunghe strade, dall'altro le tracce di ruderi che restano ancora in piedi negli antichi abitati. Simbolico è il caso di Poggioreale: tutto l'assetto del paese è rimasto al suo posto e il tempo sembra essersi fermato nella città fantasma svuotata dagli abitanti.

A Gibellina invece, su impulso di Ludovico Corrao, si è costruita una "città d'arte" con il Cretto di Burri, un sudario di calce bianca che ricopre le macerie del vecchio abitato, e un circuito di eventi e testimonianze che ruotano attorno alle Orestiadi. Il segno distintivo della ricostruzione ritardata è dato in primo luogo dalla progettazione, più attenta alla sperimentazione che alla concretezza, e dallo spreco di risorse per opere imponenti ma inutili. Un caso emblematico di spreco è dato dall'Asse del Belice, una grande strada che attraversa la Valle e si ferma in aperta campagna. Questo comunque è il passato. Il Belice che troverà il Presidente Sergio Mattarella domenica 14, giorno del ricordo e delle cerimonie, è quello di un territorio che si è rimesso in piedi. "Lo ha fatto da solo e con le proprie forze", dice con orgoglio Nicola Catania, presidente del comitato dei Sindaci. Il sogno della rinascita, sostiene, è a portata di mano. Le attività produttive sono state rilanciate, l'agricoltura è stata modernizzata. Sono stati promossi i beni culturali e aperti nuovi musei come luoghi della memoria civile. Il Belice chiede solo di chiudere con poche risorse la pagina del terremoto. Vuole cancellare le ultime ferite e invoca condizioni di sviluppo per quella che il sindaco Catania definisce una "concorrenza leale" con il sistema Italia.



RIPRODUZIONE RISERVATA di Franco Nicastro, 13 gennaio 2018 ANSA.IT Speciali


ANSA www.ansa.it/sito/notizie/speciali/2018/01/06/belice-una-ferita-ancora-aperta-dopo-mezzo-secolo-_5fcf4c67-65d8-4ac9-877a-e140a124628b.html







Partanna, 14 gennaio '18 cerimonia 50° anniversario terremoto

con il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

lettura di Alessandro Preziosi "Nel ricordo della Valle del Belìce"







VIDEO 2^ DIRETTA Facebook PARTANNA LIVE https://www.facebook.com/partanna.live/videos/979018898915055/?hc_ref=ARSnOjww_Xl_oKCI2qL-7SErGXw9tepyRqdRltXSa4w3KBP5bsowNAeOrCTBvh-QnsM


1^ DIRETTA Facebook PARTANNA LIVE arrivo del Presidente della Repubblica e discorso del Sindaco di Partanna
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MessaggioInviato: Mar Gen 16, 2018 14:07    Oggetto: BELìCE - Sambuca 13/01/2018 - reading di ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

commemorazione con reading di Alessandro Preziosi






Tgr RAI Sicilia da 05'18'' www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-0d24a8c2-15be-4d3a-8e16-b7894abcee9d.html




sabato 13 gennaio 2018, al Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia alle 20:30 si è svolto l'evento, a cura di Tanino Bonifacio, "In Memoria del Belìce Uomini & Racconti" letture di Alessandro Preziosi e musiche di Lello Analfino; sono stati letti e interpretati brani di Sciascia, Danilo Dolci, don Antonio Riboldi, Papa Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao e Vincenzo Consolo, oltre all'appello di solidarietà di Guttuso, Zavattini, Caruso, Treccani, Cagli, Damiani e Zavoli ('70).


"Di fronte a questo stato di cose che da due anni si protrae e si aggrava, sentiamo, come uomini e come siciliani, il dovere di rivolgere all'opinione pubblica mondiale e, per essa, agli uomini che la rappresentano, l'invito di una riunione a Gibellina nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1970, nel secondo anniversario del terremoto, perché vedano, perché si rendano conto, perché uniscano la loro proposta e denuncia a quella dei cittadini relegati nei lager della Valle del Belìce, alla nostra".




TRS Tele Radio Sciacca Tg 15/01/18 www.teleradiosciacca.it/video/?video_id=145873 www.youtube.com/watch?v=iMMaKcioKf8





Partanna, 14 gennaio '18 cerimonia 50° anniversario terremoto

con il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

lettura di Alessandro Preziosi "Nel ricordo della Valle del Belìce"





Tgr RAI Sicilia 06'' http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-466fc7b8-e355-4913-953a-bc98318e963a.html




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MessaggioInviato: Mar Gen 16, 2018 14:22    Oggetto: VALLE DEL BELìCE _ 13-14/01/2018, 50° anniversario terremoto Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

commemorazione con reading di Alessandro Preziosi






        https://www.facebook.com/tanino.bonifacio/videos/1722215324509965/ ALE, grazie!


        ricordando Eleonora Di Girolamo - per tutti "Cudduredda", il nome di un
        dolcetto siciliano a forma di cuore con il quale a Gibellina era conosciuta,
        quella bimba di sei anni dagli occhioni neri che diventò il simbolo stesso
        del terremoto del Belìce, quasi un'icona della tragedia che cinquant'anni
        fa sconvolse la Sicilia occidentale: il dettato reca la data dell'11 gennaio.


sabato 13 gennaio 2018, al Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia alle 20:30 si è svolto l'evento, a cura di Tanino Bonifacio, "In Memoria del Belìce Uomini & Racconti" letture di Alessandro Preziosi e musiche di Lello Analfino; sono stati letti e interpretati brani di Sciascia, Danilo Dolci, don Antonio Riboldi, Papa Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao e Vincenzo Consolo, oltre all'appello di solidarietà di Guttuso, Zavattini, Caruso, Treccani, Cagli, Damiani e Zavoli ('70).







Partanna, 14 gennaio '18 cerimonia 50° anniversario terremoto

con il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

lettura di Alessandro Preziosi "Nel ricordo della Valle del Belìce"





TRMC (Tele Radio Monte Kronio) servizio Tg 15/01/18 RMK - Città di Sciacca https://www.youtube.com/watch?v=DwmVpvEgysk





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MessaggioInviato: Mer Gen 17, 2018 19:41    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro dell'Aquila, FERMO, 20-21/01/2018 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

20-21 gennaio 2018FERMO, Teatro DELL’AQUILA

Residenza di riallestimento - 1° TOUR teatrale 2018








aggiornamenti, foto, interviste, rassegna stampa selezionata da


Alessandro Preziosi official Forum buon 2018 con noi!

ADRICESTA ONLUS seguirà il tour con Eventi Benefici







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MessaggioInviato: Mer Gen 17, 2018 21:30    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro dell'Aquila, FERMO, 20-21/01/2018 Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

20-21 gennaio 2018FERMO, Teatro DELL’AQUILA






www.cronachefermane.it/2018/01/17/lodore-assordante-del-bianco-alessandro-preziosi-in-versione-van-gogh-a-teatro/141111/

https://www.cronachefermane.it/2018/01/17/alessandro-preziosi-a-cronache-fermane-i-giovani-devono-recuperare-lo-studio-dellarte-prima-di-apprezzarne-la-digitalizzazione-video-intervista/141212/





http://www.informazione.tv/it/cultura/art/73128-alessandro-preziosi-sviscera-la-sua-vena-artistica-ed-elogia-le-marche-in-attesa-dello-spettacolo-al-teatro-della-aquila-a-stazionare-tra-cielo-e-terra-questo-a-la-vostra-regionea-foto-e-video/





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MessaggioInviato: Mer Gen 17, 2018 21:33    Oggetto: BELìCE - Sambuca 13/01/2018 - reading di ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




50° anniversario del terremoto nella Valle del Belìce

la Sicilia e l'Italia ricordano con un anno di Iniziative

commemorazione con reading di Alessandro Preziosi





TELE RADIO SCIACCA web tv in diretta live streaming e can. 19

trasmette sab. 20 lo spettacolo integrale "In Memoria del Belìce.

Uomini & Racconti" registrato nel Teatro di Sambuca il 13 scorso


replica della trasmissione dom. 21 gennaio 21:15 (durata 1 ora)

ancora replica nei prossimi giorni in onda su altri canali televisivi











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MessaggioInviato: Sab Gen 20, 2018 19:12    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro dell'Aquila, FERMO, 20-21/01/2018 Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

20-21 gennaio 2018FERMO, Teatro DELL’AQUILA





ha scritto:





    PREZIOSI a Fermo «Senza fiato per VAN GOGH»



Preziosi sarà il gran mattatore sabato e domenica sul palco del
Teatro dell'Aquila a Fermo L'attore: «Estasiato da quella bellezza che non riesco a contenere e che finalmente porto in scena»



di Francesca Pasquali ©RIPRODUZIONE RISERVATA

CORRIERE ADRIATICO tutte le edizioni - SONAR - Spettacoli pag. 26 18/01/18






ha scritto:






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MessaggioInviato: Sab Gen 20, 2018 19:15    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro dell'Aquila, FERMO, 20-21/01/2018 Rispondi citando



ha scritto:









    FERMO, il Teatro - PREZIOSI si crede VAN GOGH



Dopo la residenza di riallestimento, va in scena oggi e domani al Teatro dell'Aquila - l'attore cura pure la supervisione artistica - la pièce drammatica diretta da Alessandro Maggi


di Steno Fabi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

CORRIERE ADRIATICO tutte le edizioni - SONAR - Spettacoli pag. 30 20/01/18






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MessaggioInviato: Sab Gen 20, 2018 19:32    Oggetto: PREZIOSI gira il film NESSUNO COME NOI di Volfango De Biasi Rispondi citando




Alessandro Preziosi nel cast di NESSUNO COME NOI

regia Volfango De Biasi IIF Italian International Film

prod. Fulvio e Federica Lucisano \ Vision Distribution



    tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini



ha scritto:




La Città sul set NESSUNO COME NOI CIAK A TORINO




E' in lavorazione a Torino «Nessuno come noi» di Volfango De Biasi, adattamento cinematografico dell’omonimo libro del torinese Luca Bianchini. Nel cast del film si segnalano Alessandro Preziosi e Sarah Felberbaum, altri interpreti Vincenzo Crea, Sabrina Martina, Leonardo Pazzagli, Elisa Di Eusanio e Christiane Filangieri. Alla sceneggiatura ha collaborato, oltre che lo scrittore, Marco Ponti mentre la fotografia è a cura del torinese Roberto Forza e lo scenografo è Giorgio Barullo.

La storia è ambientata nella Torino della seconda metà degli anni Ottanta e racconta la storia del diciassettenne Vincenzo, per gli amici Vince, innamorato di una compagna di scuola al liceo, Caterina, che invece si innamora di tutti tranne di lui e che senza rendersene conto chiede a lui di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita.

A Torino il ciak di «NESSUNO COME NOI» ha interessato molte location del centro come ad esempio corso Vittorio Emanuele, altri punti della città quali corso Casale davanti al ristorante Ponte Barra, viale Thovez, via Mentana; per quanto riguarda i locali una giornata di ciak al Mcbun di via Urbano Rattazzi.


Daniele Cavalla ©RIPRODUZIONE RISERVATA pubblicato 19/01/2018

LA STAMPA - periodico TORINO SETTE Cinema & tv pag. 26, 19/01/2018









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