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TOURNE' 2018 - 2019 - 2020 ALE con VAN GOGH
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
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MessaggioInviato: Ven Nov 23, 2018 12:19    Oggetto: VINCENT VAN GOGH L'odore assordante del bianco, TOUR 2018/19 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi




testo vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005



scene|costumi Marta Crisolini Malatesta; disegno luci
Valerio Tiberi, Andrea Burgaretta; musiche Giacomo
Vezzani
; supervisione artistica di Alessandro Preziosi




        PERSONAGGI E INTERPRETI


        Vincent Van Gogh: Alessandro Preziosi

        Dottor Peyron: Francesco Biscione

        Theo Van Gogh: Massimo Nicolini
        Dottor Vernon-Lazàre: Roberto Manzi
        infermiere Gustave: Alessio Genchi
        infermiere Roland: Vincenzo Zampa



        voce di Vincent bambino: Davide Piccirillo






produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

_ in collaborazione con il FESTIVAL di SPOLETO 60 _

Prima nazionale 27 giugno '17 Napoli Teatro Festival









il nuovo TOUR TEATRALE 2018/19 di KHORA.teatro!




      8-9 novembre 2018LA SPEZIA, Teatro CIVICO
      . Città della Spezia ☆ Residenza di riallestimento


      10-11/11/18FIGLINE (FI), Teatro Com.le GARIBALDI
      . Comune di Figline e Incisa Valdarno


      13-14/11/2018GALLARATE (VA), Teatro Delle ARTI
      . Associazione Centro Culturale Teatro Delle Arti . OC


      da giovedì 15 novembre a domenica 2 dicembre 2018


      MILANO, Teatro MANZONI

      . patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano



      3/12/2018IVREA (TO), Teatro Municipale G. GIACOSA
      . Regione Piemonte e Città d'Ivrea
      . Associazione "Il Contato del Canavese"


      4-5-6/12/18 - SAVONA, Teatro Comunale G. CHIABRERA
      . Città di Savona . Fondazione "Agostino Maria De Mari"




      7/12/2018SANREMO (IM), Teatro ARISTON (0184.506060)
      . Stagione Teatrale del Casinò di Sanremo (Info 0184.544633)



      8-9/12/2018ALBA (CN), Teatro SOCIALE Giorgio BUSCA


      11/12/2018 - PIOMBINO (LI), Teatro METROPOLITAN
      . FTS Fondazione TOSCANA SPETTACOLO Onlus


      12-13/12/18CASTELFIORENTINO (FI), Teatro Del Popolo
      . FTS Fondazione TOSCANA SPETTACOLO Onlus
      . Regione Toscana . Comune di Castelfiorentino


      dal 14 al 16/12/2018 - SIENA, Teatro dei RINNOVATI
      . Fondazione "Teatri di Siena"
      . FTS Fondazione TOSCANA SPETTACOLO Onlus


      18-19/12/18 - ASCOLI PICENO, Teatro VENTIDIO BASSO
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      . Comune di Ascoli Piceno . MiBACT . Regione Marche


      20 dicembre 2018 - FABRIANO (AN), Teatro GENTILE
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      . Comune di Fabriano


      08/01/19 - SAN SEVERINO Marche (MC), Teatro FERONIA
      . "I Teatri di Sanseverino", Comune di S. Severino Marche
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      . MiBACT . Regione Marche


      9 gennaio 2019 - CATTOLICA (RN), Teatro della REGINA
      . ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna
      . Città di Cattolica . MiBACT . Regione Emilia-Romagna


      dal 10 al 13 gennaio 2019PESARO, Teatro ROSSINI
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      . Comune di Pesaro . Regione Marche e MiBACT


      14-15/01/19 - CORTONA (AR), Teatro SIGNORELLI
      . Accademia degli Arditi
      . FTS Fondazione TOSCANA SPETTACOLO Onlus


      dal 16 al 20/01/2019PERUGIA, Teatro MORLACCHI
      . TEATRO STABILE DELL'UMBRIA


      22-23/01/2019LUGANO, Sala Teatro LAC
      . LAC Centro Culturale - Lugano Arte e Cultura -
      . Stagione Teatrale "LuganoInScena" - Svizzera


      24-25 gennaio 2019COMO, Teatro SOCIALE. AsLiCo


      26-27 gennaio 2019PISA, Teatro VERDI
      . Fondazione "Teatro di Pisa"
      . FTS Fondazione TOSCANA SPETTACOLO Onlus


      29-30 gennaio 2019PESCARA, Teatro CIRCUS
      . STM Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara"
      . in collaborazione con Fondazione PESCARABRUZZO
      . con il sostegno di Regione Abruzzo e MiBACT


      1-2-3 febbraio 2019 - CARPI (MO), Teatro COMUNALE


      5 febbraio 2019 - PIACENZA, Teatro MUNICIPALE
      . Fondazione "Teatri di Piacenza" . Teatro Gioco Vita


      6 febbraio 2019 - MANTOVA, Teatro SOCIALE
      . Comune di Mantova . Fondazione "Umberto Artioli"


      dal 7 al 10 febbraio 2019 - TRENTO, Teatro SOCIALE
      . Centro Servizi Culturali Santa Chiara



link a interviste e recensioni - rassegna stampa selezionata da


www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=8103&start=255




Alessandro Preziosi official Forum in tournée con voi!

l'ADRICESTA ONLUS vi accoglierà con Eventi Benefici







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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 23, 2018 14:16    Oggetto: VINCENT VAN GOGH: (MI) LIBERO intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




PREZIOSI - «Non ho intenzione di farvi ridere»


L’attore nei panni di VAN GOGH: Dopo il teatro

racconterò 50 anni di terremoti nel nostro Paese


©RIPRODUZIONE RISERVATA

a cura di Silvia Tironi; LIBERO Quotidiano Spettacoli pag. 26 17/11/18








ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco




#ioVadoAlMANZONI fino a domenica 2 dicembre '18




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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 23, 2018 15:54    Oggetto: VINCENT VAN GOGH: 2018 a MILANO, Teatro MANZONI - recensione Rispondi citando



ha scritto:




Preziosi recita VAN GOGH al Manzoni di Milano




A pochi giorni dall’ultimo appuntamento, Moda e Style è tornata a sedersi in platea, ospite del Teatro Manzoni alla prima di "VINCENT VAN GOGH", straordinario quadro del famoso pittore grazie all’intepretazione sentita e sofferta di Alessandro Preziosi, in scena fino al 2 dicembre.

Si parte e si resta incollati in un momento cruciale della vita dell’artista, quando Vincent Van Gogh – Alessandro Preziosi – è rinchiuso nel manicomio di Saint Paul, luogo dove a differenza delle sue tele vibranti di frenetiche pennellate di colore, impera il bianco, che crea inquietudine al pittore abituato a ben altri scenari.

Il bianco, un colore pronto ad inghiottire la creatività, le viscere e l’anima, in un vuoto incolmabile, pronto ad allargarsi a macchia d’olio con il trascorrere dei giorni, una tonalità che si addice solo a chi lavora tra quelle mura, incapaci di indagare sulle questioni psicologiche che hanno portato i pazienti a ritrovarsi in un luogo di siffatta specie, pronti a catalogarli secondo i rigidi schemi dettati dalla scienza medica, e in grado di agire in maniera meccanica, anaffettiva, escludendo per i pazienti ogni possibilità di salvezza e di recupero di una seppur minima lucidità mentale. Il manicomio diventa una prigione peggiore di quella che conosciamo, infligge pene ancor più dure, mortificando l’essere umano, portandolo a morire piano piano, in un’agonia senza fine.

Vincent Van Gogh è un thriller psicologico messo in scena da Alessandro Maggi, interpretato da Alessandro Preziosi, ed è uno spettacolo di Khora.teatro, in co-produzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo. Il testo firmato da Stefano Massini è vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per “…la scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” (dalla motivazione della Giuria n.d.r.).

Nel manicomio di Saint Paul vediamo un Vincent Van Gogh che sopravvive nonostante le sue ripetute allucinazioni, i deliri, l’aggressività nei confronti di chi lo relega in un simil stato, negli immaginari colloqui con il suo amato fratello Theo, unica spalla sui cui contare e piangere lacrime amare di un’esistenza combattuta e insoddisfatta. Il pittore trova comunque la maniera di esistere di collocarsi tra il labile confine che divide realtà e immaginazione.

L’OPINIONE

Moda e Style ha percepito un Van Gogh “tridimensionale” dotato di una fisicità che la pazzia ha reso forte, un personaggio dotato di un’insaziabile voglia di acquisire forma, volume, importanza, soprattutto come uomo, ha trovato la porta aperta per far breccia nei nostri cuori, si è mosso creando patimento per il suo straziante esistere, la speranza di fuoriuscita da un tunnel che in contrapposizione alle mura del manicomio è nero come la pece, dove la luce è rappresentata da momenti in cui la creatività dell’artista esplode nei colori più vivi come il giallo. Dalle tele del pittore trasuda la ricerca di un compimento affettivo venuto a mancare nel normale esistere.

Le mura di Saint Paul si animano producendo una tormenta di neve pronta a soffocare i sentimenti, a rendere esplicita la pazzia dell’uomo come se fosse l’unico connotato possibile, plausibile per chi soggiorna in quelle stanze austere, delineando quanto siano effimeri amore e comprensione. I personaggi che ruotano intorno alla figura di Vincent Van Gogh, sono al suo contrario inconsistenti, nuvole di vapore evanescenti che si mischiano al bianco, seppur rigidamente razionali e consapevoli del proprio esistere, esseri insignificanti indegni di assaporare la benché minima goccia di vita, secondo la ferma convinzione dell’artista.

La nostra attenzione si è soffermata su Vincent Van Gogh, sul suo elucubrare, lo scenario splendidamente costruito, ci ha permesso di non divagare oltre, tenendoci in uno stato catartico di ascolto che non si è fermato alle parole entrando fin dentro l’anima, nei suoi recessi più nascosti, laddove il cuore parla attraverso vibrazioni che si chiamano emozioni, stati d’animo.

Un monologo costellato di apparizioni, frutto forse anch’esse della fervida immaginazione dell’artista chissà; e una stanza, portano i pensieri a viaggiare sul batter d’ali delle rondini, in cieli che si tingono d’albe, di tramonti e di notti scure, a seconda di come li stiamo attraversando e vivendo in quel preciso istante.

La Redazione di Moda e Style è rimasta letteralmente soggiogata da due fattori contrapposti, che si sviluppano dal medesimo seme: la pazzia. Il dramma che si consuma nel delirio e al tempo stesso il ragionare di una mente ancora presente che tira fuori anche se in maniera dissacrante e esponenziale, chi è stato utile e inutile nella propria esistenza, le mancanze, le abilità, ciò che potrebbe ancora compiere, il sogno, il ricordare struggente di ciò è stato, nudo e crudo, ancora inesperto della vita.

Vincent Van Gogh uomo, era lì, su quel palco, quella sera, tutto il resto è venuto dopo, la sua straordinaria capacità di dipingere, uccidere i nostri sensi apatici, per risvegliarli attraverso un tumulto di colori pronti a riempire e a strabordare in ogni angolo delle sue tele, sono arrivati in un secondo momento, così come l’artista che conosciamo, abbiamo attraversato un percorso terribilmente segnato dal dolore e dalle privazioni che sfocia nella rivelazione di un animo unico, speciale, un uomo semplicemente attraversato dal tempo, il cui conflitto interiore e le tribolazioni della vita, sono quelle con cui ognuno di noi si trova a dover rispondere.

Vogliamo rendere omaggio anche agli interpreti che hanno lavorato insieme al passionale Vincent Van Gogh di Alessandro Preziosi: Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi e Vincenzo Zampa. Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta, Disegno Luci di Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta, Musiche di Giacomo Vezzani, Supervisione Artistica di Alessandro Preziosi.


Moda e Style ringrazia ancora una volta voi per l’attenzione concessa, il Teatro Manzoni per l’ospitalità nella figura di Manola Sansalone, che ci ha permesso di assistere allo spettacolo. Alla Prossima!



Redazione Blog - 22/11/2018 - recensione pubblicata via MODAeSTYLE.it








Alessandro Preziosi officiale Forum e Adricesta Onlus ringraziano

Moda e Style per aver linkato all'indirizzo del sito web dell'artista




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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 23, 2018 17:22    Oggetto: VINCENT VAN GOGH|intervista 15/11/18 recensione MILANOteatri Rispondi citando




MILANO, Teatro Manzoni fino a domenica 2 dicembre


ALESSANDRO PREZIOSI intervistato da MILANOteatri

alla presentazione del VINCENT VAN GOGH 14/11/18







ha scritto:


Recensione:
Vincent Van Gogh L’odore assordante del bianco




IF: Prosegue il tour “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” e finalmente arriva il momento di Milano, al Manzoni fino al 2 dicembre. La figura del pittore si presta benissimo a qualsiasi trasposizione sia essa teatrale, cinematografica o romanzata, ma bisogna riconoscere il merito al Teatro Manzoni di aver inserito questo testo di Stefano Massini nella propria stagione di prosa, discostandosi da una linea che solitamente punta più sull’intrattenimento. L’opera scritta dal consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, vincitore del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” nel 2005, non è una biografia di Van Gogh. Analizza il periodo che il pittore, morto nel 1890, ha passato in manicomio entrando nella sua mente e facendo uscire un turbine di emozioni e sentimenti che arrivano senza filtro al pubblico in sala.

CM: Un testo non propriamente commerciale ma che vanta nel cast il grande nome di Alessandro Preziosi. L’attore napoletano interpreta Van Gogh preso dai famosi deliri che contraddistinsero la sua vita, portati all’estremo dalla detenzione nel manicomio, al tempo un vero e proprio carcere nel quale i malati venivano trattati come detenuti, rinchiusi in celle d’isolamento e tenuti come animali. Sul palcoscenico Preziosi sfoggia una sorprendente carica recitativa, tenendo lo spettatore imbrigliato nella drammaticità con cui interpreta il personaggio. Sicuramente dal taglio cinematografico, la sua recitazione è un fondamentale elemento di presa sul pubblico, che segue l’intera pièce col fiato sospeso.

IF: Alcune stagioni fa avevamo visto Preziosi interpretare a Milano il Don Giovanni di Molière, un ruolo che sembrava per lui ideale. Anche con Vincent Van Gogh il sentimento è simile, sicuramente merito del lavoro che l’attore nell’intervista prima dello spettacolo ci ha raccontato di aver fatto attorno al personaggio. Nel Don Giovanni avevamo sottolineato l’importanza della presenza di Nando Paone nella messa in scena, in “Vincent Van GoghPreziosi è sì il catalizzatore di tutto, ma il cast che ruota attorno a sè spinge l’opera nella giusta direzione. Massimo Nicolini nel ruolo del fratello Theo risulta una sorta di antagonista del protagonista, gli infermieri Alessio Genchi e Vincenzo Zampa alzano il ritmo di uno spettacolo in cui non manca mai l’ironia, mentre Roberto Manzi nei panni del dottore offre allo spettatore la visione di un lato positivo all’interno del manicomio.

CM: La scelta di soffermarsi sugli squilibri mentali di Van Gogh potrebbe a primo impatto risultare una scelta facile. In realtà, il testo di Massini e la regia di Alessandro Maggi sembrano volersi soffermare sul particolare rapporto tra la malattia e la vita, non solo del Van Gogh pittore, ma propriamente dell’uomo che fu. L’internamento, la distanza forzata dalla pittura e dal fratello Theo, la violenza subita dai rigidi provvedimenti scelti dal medico pongono il problema psichiatrico del pittore su un confine molto sottile tra la malattia e la sanità. Nei dialoghi e monologhi di delirio, l’artista non viene tanto compatito, piuttosto compreso, perché la sua feroce pazzia avrebbe potuto essere curata con un po’ di colore, una tela, e una visita del fratello. Massini sembra quindi spostare il centro della questione, perché quello che sconvolge in questo spettacolo non è tanto, o non è solo, l’instabilità ampiamente conosciuta dell’artista, quanto un insieme di situazioni imposte dal manicomio e da come veniva organizzato.

IF: Ottime le scelte di Maggi anche per quanto riguarda le musiche con una colonna sonora che interviene sempre nei momenti giusti enfatizzando un istante o un ricordo in uno spettacolo che si chiude con “Dream on” dei Depeche Mode. E’ impossibile, però, non parlare della dittatura del bianco che domina ogni particolare dell’opera. Lo troviamo nel titolo affiancato dall’aggettivo assordante perché del manicomio si possono immaginare le urla dei malati così come il fischio che entra nella testa di chi si trova in mezzo al silenzio assoluto. All’aggettivo “assordante” si aggiunge il sostantivo “odore” perché l’olfatto risulta importante quanto l’udito. Può essere l’odore della vernice bianca, quello del cibo da ospedale, quello di disinfettante, ma tutti stimoli che riportano al bianco. Un (non) colore che ricorre continuamente, che viene sbattuto in faccia allo spettatore nell’accecante scenografia di Marta Crisolini Malatesta e ripetuto più volte nel testo “Il bianco del manicomio ti lava gli occhi”, “Un disegno senza colore non vale nulla” così come si ripete la ricerca del colore “Una firma che cancella il bianco del manicomio”, “I colori entrano nella mente ed escono dalla punta del pennello”.

CM: Accecante è la parola giusta e da lì emerge la figura di Van Gogh, vestito anch’esso da una tunica bianca, e un lettino di ferro che sembra fuoriuscire da un sogno. L’idea del bianco è particolarmente sorprendente e si riveste di un messaggio drammaturgico immediato: la difficoltà di un pittore, di un uomo immerso nella vita dei colori, di essere rinchiuso in uno spazio quasi accecante tanto è bianco viene restituita con immensa carica espressiva. Il luogo appare quindi come uno stato della mente, un posto lontano dalla realtà frenetica della vita, e conferisce alla malattia mentale di Van Gogh tutta la sua drammaticità.

IF: Per concludere la standing ovation che il pubblico del Manzoni riserva al cast sulle note della già citata “Dream on” è meritata. Regista e cast hanno portato in scena al meglio il grande testo di Massini riuscendo anche a stupire positivamente parte della platea.

CM: L’odore assordante del bianco parla con lo spettatore, offre una prospettiva in più non limitata dall’attrazione della malattia del pittore, che da sempre circonda le sue opere, come se dicesse: non domandiamoci più come abbia fatto un pazzo a realizzare delle opere così, ma piuttosto perché fosse pazzo e cosa significasse per lui dipingere. Decisamente stimolante.



Ivan Filannino e Chiara Musati, 28/11/18; pubblicato via MilanoTeatri.it






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L'ultima modifica di genziana il Sab Dic 01, 2018 18:11, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Sab Nov 24, 2018 19:24    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 26/11/18 Applausi RAI 1 intervista PREZIOSI Rispondi citando








VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

dal palco del Teatro Manzoni di Milano tutto il cast e


ALESSANDRO PREZIOSI su RAI 1 01:20 intervistato

da Gigi Marzullo "APPLAUSI Teatro e Arte" 26/11/18













Benvenute! siete in Alessandro Preziosi official Forum



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Gloria93



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MessaggioInviato: Lun Nov 26, 2018 11:39    Oggetto: Rispondi citando


Pensavo che novanta minuti di uno spettacolo dove il bianco è dominante, dai costumi degli attori alla scenografia, non li avrei retti, essendo abituata a vedere rappresentazioni con scenografie imponenti, costumi colorati, musiche...

Poi inizia lo spettacolo e la mia attenzione viene catturata da un Van Gogh che, per esprimere il suo malessere interiore intrappolato in quel bianco assordante: si rotola, cammina, si accovaccia, si siede, muove freneticamente le gambe e persino i piedi!

Due realtà, quella di Vincent e quella del fratello Theo, che si esprimono parallele ma che non si intrecciano mai fino in fondo perché incomprensibili l'una all'altra; da una parte il desiderio urlante di libertà di un uomo, dall'altra un uomo libero.

Uno spettacolo intenso, con dialoghi lunghi e profondi che ti fanno riflettere, musiche e luci ben utilizzate.
Una platea al completo entusiasta che gratifica Alessandro e tutta la compagnia.

Un saluto a tutte le adricestine che da sempre si impegnano energicamente per i nostri progetti

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genziana



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MessaggioInviato: Mar Nov 27, 2018 10:35    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 26/11/18 Applausi RAI 1 intervista PREZIOSI Rispondi citando








VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

dal palco del Teatro Manzoni di Milano tutto il cast e


ALESSANDRO PREZIOSI su RAI 1 01:20 intervistato

da Gigi Marzullo "APPLAUSI Teatro e Arte" 26/11/18









ripropongo per chi non ha visto l'ottima trasmissione RAI e perché il

VIDEO della durata di circa un'ora resterà disponibile per pochi mesi









MILANO, dal 15 novembre al 2 dicembre ci accoglierà nel foyer del Teatro Manzoni un


Desk Benefico dell'Associazione ADRICESTA ONLUS per promuovere e raccogliere


sostegno al fine di realizzare Progetti Nazionali in aiuto dei BAMBINI Ospedalizzati



l'artista Alessandro Preziosi è dal 2004 Testimonial ufficiale promotore per ADRICESTA




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Marisol



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MessaggioInviato: Mar Nov 27, 2018 12:31    Oggetto: Rispondi citando


Grazie mille, mia cara Giuly per avermi dato la possibilità, ancora una volta,
per essere aggiornata su ciò che il tour del nostro amato Alessandro comporta con lo spettacolo "VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco".

Tanti baci,




Mio caro Ale, mi è piaciuta molto l'intervista. È sempre un piacere ascoltarti e di più quando parli di teatro e cultura, sei un esempio di persona molto colta, oltre che un attore eccellente ... complimenti!



TVB Ale!!

Con grande e sincero affetto da Madrid.


Marisol


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angela01



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MessaggioInviato: Mar Nov 27, 2018 18:15    Oggetto: Rispondi citando


Era ora che Marzullo parlasse di Alessandro! Ogni domenica ci speravo. Bellissima trasmissione tutta dedicata al nostro grandissimo Alessandro
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Nov 27, 2018 18:30    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 27/11/2018 MiCasa RADIO 105 ospita PREZIOSI Rispondi citando









RADIO 105 Mi Casa alle ore 20:00 mart. 27/11/2018

Max Brigante ospita Alessandro PREZIOSI\van GOGH



MILANO, Teatro Manzoni fino a domenica 2 dicembre









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genziana



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MessaggioInviato: Mer Nov 28, 2018 12:53    Oggetto: VINCENT VAN GOGH a Milano, LA REPUBBLICA intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:






Intervista: Alessandro PreziosiVan Gogh c’est

moi
non mi serve il trucco uso solo il mio corpo

di Simona Spaventa - Riproduzione riservata

LA REPUBBLICA edizione MILANO – Spettacoli pagina 19 15/11/18





ha scritto:




TuttoMILANO: Teatro Supplemento de LA REPUBBLICA 15/11/18





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MessaggioInviato: Mer Nov 28, 2018 12:54    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 28/11/18 La REPUBBLICA intervista PREZIOSI Rispondi citando





LA REPUBBLICA INTERVISTA ALESSANDRO PREZIOSI




ha scritto:






    Candid camerino Alessandro Preziosi "Mi trucco

    da solo così posso sparire nel mio personaggio
    "



    INTERVISTA di Sara Chiappori - Riproduzione riservata

    LA REPUBBLICA edizione MILANO – Spettacoli pag. 11, 28/11/18





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MessaggioInviato: Ven Nov 30, 2018 17:49    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al MANZONI di MILANO - 15/11/18, recensione Rispondi citando




ha scritto:




      AL MANZONI - “VINCENT VAN GOGH.

      L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO



      di Stefano Massini; regia di Alessandro Maggi



Il “prezioso” OMAGGIO di Alessandro a Vincent




Arriva sul palcoscenico del Manzoni lo spettacolo L’odore assordante del bianco, in scena sino al 2 dicembre, scritto da Stefano Massini, vincitore con questo testo del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005, interpretato da un intenso Alessandro Preziosi nella parte del grande pittore olandese Vincent Van Gogh per la regia di Alessandro Maggi.
All’apertura del sipario il palco è vuoto, la scenografia di Marta Crisolini Malatesta è formata da tre pareti bianche e in quella centrale si intravedono le forme (solo quelle, nella completa assenza del colore) di una delle ultime opere del pittore, il famoso quadro Campo di grano con volo di corvi. A terra, rannicchiato, rotola Vincent costretto in una camicia di forza anch’essa bianca, i suoi piedi sono nudi, la barba è incolta, il suo viso sofferente.
Siamo nel 1889 e Vincent si trova nell’ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de- Manson in Provenza dove è stato rinchiuso dopo essersi tagliato l’orecchio, ammesso in ospedale all’età di 36 anni, colpito da manie acute, allucinazioni della vista e dell’udito, incapace di vivere e gestirsi in libertà, ma giudicato socialmente placido.
Inizia così il viaggio attraverso il quale veniamo catapultati nella vicenda umana del pittore olandese, diveniamo partecipi del suo calvario, della sua sofferenza, del suo male di vivere, dei suoi pensieri tormentati, delle sue allucinazioni.
Vincent riceve la visita del fratello Theo, interpretato da Massimo Niccolini, che arriva da Parigi dopo un lungo viaggio e all’inizio il dialogo sembra dargli sollievo: riemergono ricordi anche di un tempo felice. Dopo poco però Vincent inizia a delirare, i suoi pensieri vagano impazziti, non abbiamo più la certezza se ciò che accade è reale o è un’allucinazione. Forse anche Theo è solo una visione.
Vincent vive segregato in quella stanza sterile e vuota, senza colori, tele, libri, natura, unico segno di vita una pianta amorevolmente cresciuta da lui che, come fosse uno scherzo, fa solo fiori bianchi. Incalzato dai due sadici infermieri Gustave (Alessio Genchi) e Roland (Vincenzo Zampa) e dall’ottuso psichiatra Dottor Vernon-Lazàre (Roberto Manzi) il suo malessere non accenna a placarsi finché entra in scena il direttore del nosocomio il Dott. Peyron (Francesco Biscione), un medico illuminato, appassionato di nuove tecniche psicologiche come l’ipnosi, che cerca di capire la sua mente e riesce a conquistare la sua fiducia e al quale Vincent si arrende, cosicché finalmente qualcuno parla con Vincent senza ascoltare Van Gogh.
Il testo di non facile rappresentazione ci riporta a quello che poteva essere l’approccio nell’800 verso persone mentalmente instabili, a quelli che potevano essere i pregiudizi verso le persone originali, fuori dagli schemi come gli artisti che sicuramente vivevano in maniera molto particolare e sopra le righe, alla paura per il diverso, paura dettata dall’ignoranza e dal moralismo.
Lo spettacolo è un atto unico che tiene il pubblico con il fiato sospeso in attesa di una svolta positiva, di una salvezza che non arriverà anche se sul finale tutto il palco si illuminerà di giallo, il colore onnipresente nelle tele dell’artista, simbolo di luce, di calore umano restituendo all’artista il colore della vita. Lo spettacolo è appassionante e avvincente, carico di tensione emotiva grazie al buon cast di attori e al carisma di Alessandro Preziosi. Tanti e calorosi gli applausi del pubblico alla prima milanese.



Marina Salonia, 15/11/18; pubblicato via TeatroMilano.SONDA.LIFE

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MessaggioInviato: Ven Nov 30, 2018 18:16    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al MANZONI di MILANO - 15/11/18, recensione Rispondi citando



ha scritto:




      ALESSANDRO PREZIOSI:

      corpo a corpo con VAN GOGH a teatro



Alessandro Preziosi affronta forse il suo personaggio più maturo in VINCENT VAN GOGH. L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO, pièce teatrale scritta da Stefano Massini, in cartellone al Teatro Manzoni di Milano fino al 2 dicembre e poi in tournée in tutta Italia.




Quando si pensa a lui, è impossibile non ricordarlo nel ruolo del conte Fabrizio, nella fiction tv Elisa di Rivombrosa, che gli ha regalato il successo presso il grande pubblico. Ma ha interpretato anche tanti altri personaggi al cinema, dall’Antonio un po’ ambiguo di Mine vaganti al Giulio di Passione sinistra, tanto sicuro di sé.
E poi c’è il teatro, in cui ha esordito giovanissimo, e ruoli chiave come quello di Amleto. Il denominatore comune? Personaggi maschili in cui la bellezza e il physique du rôle di Alessandro Preziosi sono essenziali nel racconto. Immaginatelo ora tormentato, con il viso segnato dalla sofferenza, lo sguardo stralunato che si perde nel vuoto, la barba lunga, il corpo quasi costantemente incurvato sotto il peso dell’angoscia (e ciononostante fascinosissimo!): questo è il protagonista di VINCENT VAN GOGH. L’odore assordante del bianco, lo spettacolo teatrale scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Maggi, attualmente in cartellone al Manzoni di Milano (fino al 2 dicembre, poi in tournée in tutta Italia).




La pièce scava nel processo creativo dell’artista, ma spinge lo spettatore a interrogarsi anche sul tema della follia.


La tragedia di un pittore che non può dipingere


In un crescendo di inquietudine seguiamo Van Gogh nel manicomio di Saint Paul de Mausole, dove fu internato nel 1889: vive in una stanza bianca e spoglia, in balia di un medico spietato e di inflessibili infermieri, gli è vietato dipingere e supplica il fratello Theo di aiutarlo a uscire da quel luogo in cui non può esprimersi attraverso la sua arte. Perché un pittore si identifica con la sua possibilità di creare. Preziosi tocca corde ora serie, pacate e lucide, ora folli, rabbiose e disperate, muovendosi con grande sensibilità sul confine sempre inafferrabile che separa realtà e sogno, ricordi veri e allucinazioni.

Hai raggiunto un’identificazione profonda con il tuo personaggio…
«Chi mi conosce bene, vedendomi sul palco, mi ha detto: “lì non ci sei più tu”. In effetti sono stato preso da una strana osmosi: davanti ai dipinti di van Gogh al Museo d’Orsay di Parigi mi sono detto: “ma guarda che bei quadri ho fatto” (ride ndr)».

Come ti sei preparato a interpretare il pittore?
«Studiando moltissimo, leggendo le sue lettere, facendo meditazione dinamica per approfondire il rapporto fra corpo e mente. Ho lavorato molto sulla fisicità, sulle posizioni e sui gesti. Ho provato perfino io stesso a dipingere… ma questo resta nella dimensione privata!».

Un grande impegno…
«La recitazione non deve essere solo un esercizio di stile. Io tento di riprodurre la combustione interiore, l’urgenza di dipingere che schiacciava Van Gogh, per raccontare come nasce un’opera d’arte. È il percorso espressivo più maturo che ho affrontato da quando faccio questo lavoro e coincide con una fase della mia vita in cui cercavo qualcosa di più».

Cosa ti ha insegnato Van Gogh?
«Mi ha aiutato a elevarmi a livello umano. E sviscerare il rapporto con il fratello Theo, per me che ho due fratelli, mi ha fatto riflettere su quante volte si perdono occasioni per dimostrarsi l’amore reciproco».

Che cosa hai in comune con il tuo personaggio?
«Vincent e Alessandro si sforzano entrambi di essere uomini, nel senso più pieno del termine».

Dal teatro alla tv: ci anticipi qualche novità?
«L’anno prossimo uscirà su Canale 5 una serie in tre puntate dal titolo Non mentire, sul tema dell’abuso sessuale: una storia intrigante sulla frequente mistificazione che si crea quando la parola della donna si scontra con quella dell’uomo. Ma vedrete tutto a tempo debito».




a cura di Emanuela Bruno, 16/11/18; pubblicato via silhouetteDonna.it






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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 30, 2018 18:25    Oggetto: VINCENT VAN GOGH: IL GIORNALE intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





Van Gogh rivive a teatro nel thriller psicologico

di Ferruccio Gattuso

IL GIORNALE ed. Milano, Spettacoli pag. 51 16/11/18; IlGiornale.it








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