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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Gen 28, 2025 18:21 Oggetto: BLACKOUT2 Prima Visione RAI1 Prima Serata 28/1/2025 Prima TV |
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con fantastico protagonista ALESSANDRO PREZIOSI
BLACKOUT 2 LE VERITÀ NASCOSTE in Prima Visione
su RAI1 in Prima Serata 3^ P. martedì 28 GENNAIO!
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Marisol

Registrato: 07/01/11 10:40 Messaggi: 3672 Residenza: Madrid (España)
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Inviato: Mar Gen 28, 2025 20:32 Oggetto: |
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Spero di vederla in futuro. La prima parte l'ho visto per caso, dopo 2 o 3 anni su un canale televisivo che non existe piú.
È un grande peccato non poter vedere nulla in Spagna
Baci con grande e sincero affetto da Madrid.
Marisol _________________ La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mer Gen 29, 2025 10:57 Oggetto: BLACKOUT2 Prima Visione RAI1 Prima Serata 28/1/2025 -ascolti |
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L’appuntamento con il mistery-drama “Blackout2 - Le verità nascoste” in onda ieri 28 gennaio 2025 in prima serata su RAI 1 è stato seguito complessivamente da
2 milioni 582 mila spettatori e il 14,7% di share.
In particolare, il primo episodio dal titolo “Il sospetto” ha segnato il 14,5% di share e 2 milioni 863 mila spettatori, e a seguire, “La menzogna”, il 15% di share e 2 milioni 317 mila spettatori.
Nella rilevazione della Total Audience di martedì 28 gennaio rilasciata da AUDITEL, su Rai 1 “Blackout2 - Le verità nascoste” è stato visto da 2 milioni 600 mila 888 spettatori, con il 14,7% di share. [Ufficio Stampa Rai]
N.B. - Auditel ha avviato una nuova metodologia di misurazione "Total Audience", che amplia la rilevazione degli ascolti televisivi includendo non solo i tradizionali televisori, ma anche smart TV, PC, tablet e smartphone. Questa novità promette di offrire una visione più completa delle abitudini di consumo dei contenuti tv, rispondendo alle mutate modalità di fruizione, sempre più digitali. La Total Audience introduce una nuova prospettiva: oltre agli ascolti televisivi tradizionali (sia lineari che smart), si aggiungono quelli dei contenuti consumati sugli "small screen" (smartphone, tablet e PC). Un’importante novità è l’inclusione degli ascolti "time-shifted", ossia quelli in differita, che vengono sommati in base al tempo di visione, che consente una misurazione più precisa, tenendo conto pure della fruizione on-demand.
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mer Gen 29, 2025 20:42 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI ospite di MovieMag - RAI Cultura |Cinema |
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ALESSANDRO PREZIOSI è ospite di "MOVIE-MAG", il magazine cinematografico di Rai Cultura. In chiusura l'attore, attualmente protagonista in "Blackout2 - Le verità nascoste", trasmessa in Prima Visione su Rai Uno - ci racconterà qual è il suo film del cuore.
Programmazione tv: in onda su Rai Movie (canale 24 dgtt) merc. 29 gennaio STASERA alle ore 22.50; in replica notturna ven. 31/1 ore 04:20 e sabato 1/2 alle 9:00; a seguire nella notte di Rai1 (31 gennaio ore 01:41); e dom. 2/2/25 ore 20.40 su Rai5 (canale 23).
La puntata 29/1 si può rivedere su RaiPlay > ultimi 3'
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L'ultima modifica di genziana il Gio Gen 30, 2025 20:21, modificato 1 volta
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marystone

Registrato: 12/11/11 18:10 Messaggi: 3752 Residenza: Palermo
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Inviato: Gio Gen 30, 2025 11:07 Oggetto: |
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L'ho visto. E' sempre un piacere ascoltarlo.  _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Lun Feb 03, 2025 21:33 Oggetto: BLACKOUT2 Prima Visione RAI1 |RAIPLAY 4^ ultima puntata 4/2/ |
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IL FINALE con protagonista ALESSANDRO PREZIOSI
BLACKOUT 2 LE VERITÀ NASCOSTE in Prima Visione
RAI1 in Prima Serata 4^ ULTIMA punt. mart. 4/2/25
"Quando ci si trova davanti a un situazione disperata, a un epilogo, alla resa dei conti, tutti i sentimenti e i caratteri escono fuori nella loro meravigliosa complessità e bellezza".
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 17:03 Oggetto: BLACKOUT2 Le Verità Nascoste - 4/2/2025 RAI UNO - recensione |
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 18:51 Oggetto: BLACKOUT2 Le Verità Nascoste - interviste ShowInAirNews 2025 |
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In queste settimane stiamo vedendo la seconda stagione di “Blackout“, la fiction di Rai 1 che ha per sfondo i meravigliosi scenari trentini del Primiero e del Vanoi.
Dal 14 gennaio sul primo canale della tv pubblica è andata in onda in prima serata il mistery-drama intenso ed emozionante ambientato tra le location di San Martino di Castrozza, Valle del Vanoi, Sagron Mis, Val Canali, Val Venegia, Lago di Calaita, Forte Buso e Paneveggio.
La serie è realizzata in coproduzione da Èliseo Entertainment e Rai Fiction, in collaborazione con Trentino Film Commission e prodotta da Luca Barbareschi.
Si tratta di un racconto ambientato in alta quota, fatto di suspense, ma anche di sentimenti e umanità. I protagonisti sono i clienti di un lussuoso albergo in un piccolo ed esclusivo polo sciistico, che hanno trascorso le feste di Natale in compagnia dei propri cari.
Ma un terremoto e il distacco di una slavina hanno isolato la valle e impedito i soccorsi. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, sono rimasti intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto; e tra loro c’è anche un assassino.
Dopo aver tenuto col fiato sospeso il pubblico di RAI 1 per un’intera stagione, la serie torna nella bellissima e innevata Valle del Vanoi e al “Cima Paradisi”, l’Hotel al centro delle vicende. La storia dei protagonisti riprenderà esattamente da dove il racconto si era interrotto.
Mille domande e il dubbio che fuori dalla valle potrebbe essere successo qualcosa di terribile, insieme all’arrivo di nuovi misteriosi personaggi a bordo di un elicottero, sono solo le prime delle tappe che porteranno a scoprire tante verità nascoste.
Tra i protagonisti troviamo ancora una volta Juju Di Domenico, giovane ma sempre più brava attrice che il pubblico sta conoscendo sempre di più.
Perché dire sì a una seconda stagione?
La prima non era conclusa, il finale era ancora aperto ed era doveroso rispondere alle domande che ancora non avevano avuto risposta. La prima stagione ha avuto un ottimo riscontro.
Avete girato in alta quota, cosa si prova lassù e com’era l’atmosfera sul set?
Girare al freddo per me è bellissimo; il clima rigido mi permette di concentrarmi meglio. La neve è bella e molto scenografica. E’ stato bello ritrovare i miei compagni di viaggio e conoscere le new entry.
Come abbiamo lasciato Anita?
E’ una ragazza attraversata da un turbinio di emozioni, vista l’età. Ha molta confusione nei suoi sentimenti, non vede i confini netti.
Cosa voleva dire lei vivere sotto-copertura?
Una non vita piena e l’essere diversa da tutti i suoi coetanei. Aprirsi a nuove sensazioni non è facile per lei. E’ tuttavia già abituata al senso di isolamento.
I suoi anni come sono in questa seconda stagione?
La situazione in cui si trova la porta a riflettere su molto della sua vita e su quali siano realmente le priorità. E’ più a stretto contatto con i genitori. E’ più matura e più adulta di prima.
Amore e libertà vanno di pari passo?
Non sempre. Sono valori che non aveva compreso appieno ma oggi, alla luce di quanto accade, ne comprenderà meglio il significato.
Lorenzo e Riccardo cosa rappresentano per lei?
Il primo è il grande amore, colui che la ha fatto conoscere l’amore ma anche la prima delusione. Il secondo è una nuova luce, da un’amicizia si passa ad altro. Anita è tantissime emozioni insieme.
Cosa vorresti arrivasse al pubblico?
Spero che sia apprezzata come la prima con tutti i suoi personaggi. Non vorrei dimenticassimo che l’adolescenza è una vera montagna russa mai lineare.
INTERVISTA di Giulia Farneti, 28/1/25; pubblicato via SHOWinAIR.news
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 19:14 Oggetto: BLACKOUT2 Le Verità Nascoste; conferenza stampa - interviste |
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Anche su RAI 1 bisogna oramai aspettare un paio d'anni per ritrovare certe produzioni, soprattutto quelle che non è subito sicuro proseguano. L'appuntamento annuale è diventato quasi un miraggio. Questo vale anche per BLACKOUT, il giallo tra i ghiacci del Trentino Alto-Adige che aveva appassionato gli spettatori nel 2023.
In occasione della presentazione della seconda stagione, dal 14 gennaio in prima serata per quattro settimane su Rai1, in cui un nuovo mistero fagocita il Cima Paradisi - l'albergo "fuori dal mondo" al centro della storia - abbiamo incontrato il trio protagonista, Alessandro Preziosi, Rike Schmid e Marco Rossetti, per farci raccontare cosa dobbiamo aspettarci dai nuovi otto episodi, diretti non più da Riccardo Donna ma dal duo Fabio Resinaro e Nico Marzano.
BLACKOUT 2: TORNARE TRA LE CIME TEMPESTOSE
La storia riprende esattamente da dove il racconto è stato interrotto. Un altro omicidio commesso sotto gli occhi degli spettatori. Ma perché è stato ucciso un altro ospite dell'albergo, mentre era in sala radio? Cosa stava per scoprire? Cosa non doveva essere rivelato? Mille nuove domande e il dubbio che fuori dalla Valle potrebbe essere successo qualcosa di terribile, insieme all'arrivo di nuovi misteriosi personaggi a bordo di un elicottero. Non solo gli spettatori, ma anche gli interpreti hanno dovuto riprendere confidenza con quei personaggi complessi e quei luoghi impervi.
Dice Alessandro Preziosi che è Giovanni: "A livello personale credo sia stato un sequel molto importante. Sia perché il tempo è diverso completamente, mi sono resettato nuovamente sulle cose che avevo lasciato in sospeso, quindi è stata una seconda stagione anche individuale, personale. Sia dal punto di vista del lavoro, è stato molto entusiasmante lavorare con due nuovi registi e nuovi colleghi, si era un po' esautorata la prima parte, eravamo arrivati a delle frequenze di confidenza un po' troppo facili".
Una sorta di reboot, se vogliamo: "Anche le sceneggiature, le storie, gli incastri, sono più legati ad una sorta di fine imminente. Questo terrore della fine spinge gli uomini al peggio e al meglio della loro natura. Anche chi arriva, i nuovi soccorritori, che non sono quello che sembrano ma questo è abbastanza poco plausibile ed è paradossale che il soccorritore arrivi non per aiutare ma per essere aiutato (ride)".
Gli fa eco Rike Schmid alias Claudia: "Sono stata molto felice come tutti di tornare a girare alle Dolomiti. Un posto che ti lascia senza fiato e senza parole. Difficile e ostico ma anche affascinante. Il cielo ed i paesaggi arcaici sono unici. È stata una sfida, è una serie molto complessa da realizzare perché contiene vari generi, tanti personaggi e tante sottotrame. Abbiamo un gruppo costretto in uno spazio chiuso, sempre insieme, proprio come noi del cast e della troupe. Una sorta di gita scolastica (ride)".
Aggiunge Marco Rossetti: "Si tratta di un progetto impegnativo emotivamente e fisicamente perché girare in montagna per noi e per tutta la produzione ha le sue difficoltà logistiche. Io in montagna mi sento a casa. Marco è affine a me nel suo essere sanguigno, istintivo e a suo modo leale. Se viene tradito, fa molta fatica a fidarsi di nuovo. Anche nell'hotel ci sentiamo oramai a casa".
Ricordi dal set della fiction Rai
Proprio per via del territorio che è un vero e proprio personaggio ci sono sicuramente aneddoti da raccontare, spesso legati a degli incidenti. Dice Preziosi: "Mi sono quasi rotto un menisco ad un certo punto. Sono crollato improvvisamente per la voglia di dare sempre il massimo. Perché in qualche modo si ritorna bambini tra i ghiacci, solo che il bambino ha un fisico, ma io non ho più quelle gambe (ride). Sono sprofondato durante un inseguimento improvvisamente in un metro e mezzo di neve e chi mi è inseguiva non mi ha visto più".
Dello stesso avviso Marco: "Io ho rischiato di cadere in un crepaccio, ci inerpicavamo su questo crinale e ad un certo punto ho perso un ramponcino. C'è stato un momento di panico con Alessandro che urlava il mio nome, convinto che stessi per finire di sotto. In realtà mi sono salvato un po' per fortuna, un po' perché la montagna non perdona giustamente. Spaventoso ma allo stesso tempo divertente, soprattutto a rivederlo dopo. Sennò avevamo un altro morto nello show (ride)".
Rike ricorda soprattutto il freddo: "Avevamo sempre i piedi e il naso congelati (ride). Abbiamo girato molto spesso di notte e la sfida più grande è stata che dovevamo girare a seconda del tempo e quindi il programma giornaliero cambiava continuamente e dovevamo sempre essere pronti. Io avevo una doppia difficoltà con la lingua pur cercando di prepararmi al meglio. Questo mi ha insegnato a lasciar andare le cose, anche nella vita reale".
Qual è la novità più grande delle nuove puntate?
Sono tutti concordi nel dire che sta proprio nel sottotitolo sulle verità nascoste. _"In quelle che nascondiamo anche a noi stessi e che ci spingono poi ad essere in qualche modo causa del nostro male. La paura di non essere creduti, c'è un'evoluzione di trait d'union di tante storie in cui il mio personaggio si trova la centro come una specie di buco nero all'interno del quale rischio di trascinare con me tutti e che poi invece risolverò nel modo più giusto" dice Preziosi.
Vedremo un nuovo aspetto del personaggio di Schmid: "Abbiamo conosciuto Claudia come una persona molto empatica ed affettuosa ed in fondo è ancora così, ma gli eventi l'hanno cambiata. Soprattutto scoprire che Giovanni, l'uomo che ama, ha provato ad ucciderla l'ha un po' indurita e rafforzata. Cerca di reprimere le sue emozioni ma sappiamo che ciò che tratteniamo poi esplode a doppia potenza. Questo è stato interessante e nuovo da gestire".
Aggiunge Rossetti: "C'è un episodio in particolare (dovrebbe essere il secondo) che cambierà completamente l'atteggiamento di Marco e il rapporto con un paio di personaggi. Come ci suggerisce il sottotitolo ce ne saranno molte altre che verranno fuori; i protagonisti saranno costretti a fare i conti con tante difficoltà, e con quello che all'apparenza sembra qualcosa di semplice da risolvere. In realtà si tramuta in qualcosa di complicatissimo per tutti i presenti".
UN GIALLO DA CAMERA
A proposito dei presenti, col nuovo omicidio BLACKOUT è sempre più un thriller, come dice Preziosi: "Ad un certo punto è come essere in un romanzo di Agatha Christie. Ci sono una serie di omicidi che riducono il numero dei giocatori in gara. Tutti iniziano a sospettare l'uno dell'altro, anche perché c'è l'elemento più accattivante di questa tipologia di serie che è 'mors tua, vita mea', quindi l'istinto di sopravvivenza".
Chiude Rossetti: "Il genere comporta che non ti puoi mai "sedere" come si dice in gergo, non ti puoi mai accontentare e rilassare. Anche se vai per compartimenti stagni, lo dico in maniera becera. Anche se la scena è sentimentale con Irene o Claudia, Marco arriva sempre da una situazione con un morto che sta sempre lì, sotterrato di fronte all'albergo. Una condizione di paura costante, non sai mai quando e come riuscirai a salvarti".
interviste a cura di Federico Vascotto, 14/1/2025; pubblicato via MOVIEplayer.it
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 19:27 Oggetto: BLACKOUT2 Le Verità Nascoste - interviste ShowInAirNews 2025 |
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Tra misteri insoluti e situazioni aperte, il finale della prima stagione di “Blackout” ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso. Cos’è successo? E adesso cosa accadrà?
In coproduzione da Èliseo Entertainment e Rai Fiction, in collaborazione con Trentino Film Commission e prodotta da Luca Barbareschi, da qualche settimana stiamo vedendo su Rai1 la seconda stagione di questa fortunata serie tv che sta tenendo incollati milioni di spettatori. Emerge tantissima tensione.
Molti nodi verranno al pettine, qualcosa cambierà e un omicidio, arriveranno i soccorsi ma chi saranno questi nuovi ospiti ai quali si aggiungeranno altre situazioni estreme e di pericolo anche con l’entrata in scena di nuovi personaggi? Ne abbiamo parlato con Adele Dezi, new entry in un ruolo che le calza a pennello, in quanto è una della attrici più intense che stiamo scoprendo.
Adele, cosa ti ha spinto a dire sì a una serie tv già avvista con successo?
Non avevo visto la prima stagione, lo ammetto. Quando mi è stata presentata la sceneggiatura, ho subito compreso che il personaggio era molto distante da me, motivo per cui ne sono stata rapita. Fortunatamente sono stata convincente anche per i due registi.
Tu e la montagna: qual è il vostro rapporto?
La amo. È stato un bellissimo regalo poter girare in quei posti splendidi; ci sono tanta bellezza e tante lacrime di gioia.
Come ti sei preparata in questo ruolo?
Ho cercato molte informazioni sull’arma, come tenerla in servizio, come ci si rapporta agli altri colleghi e ho cercato di porre attenzione sul come e sul perché ci si comporta in determinati modi. E’ stata una bella sfida.
Sei Federica Guidi. Come la descriveresti?
È decisa con un forte temperamento, è intransigente con se stessa e con gli altri, esige moltissimo, sa fare sacrifici. Si gioca tutto e ha grandi obiettivi.
Qual è il suo rapporto con Lidia e con Giovanni?
La prima è il suo gancio; la protegge ma la schiva anche. Con il secondo è in eterna sfida, l’uno si riconosce nell’altro; lei comprende subito la tenacia di lui.
Essere donna ed essere ispettrice di Polizia per lei che valore hanno?
È il modo per trovare il suo posto nel mondo agli occhi degli altri, per affermarsi e trovare sempre una soluzione.
Sei molto brava in questo ruolo ma cosa vuol dire per te essere attrice?
A 16 anni ho visto “Una giornata particolare” di Ettore Scola; attraverso quel film ho capito chi fosse mia nonna. Mi è sempre piaciuto studiare l’animo umano, ne sono sempre stata curiosa. Si posso interpretare ruoli diversi dalla realtà.
Perché diventarlo?
Ho la fortuna di avere una madre che mi ha incoraggiata a non mollare e a entrare al Centro Sperimentale. Essere altri mi permette di essere me stessa.
Meglio la cattiva o la buona?
È interessante essere cattiva, anche se il più malvagio non è mai totalmente cattivo.
INTERVISTA di Giulia Farneti, 4/2/25; pubblicato via SHOWinAIR.news
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 19:50 Oggetto: BLACKOUT2 Le Verità Nascoste - intervista registi e paesaggi |
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Un giallo tra i ghiacci del Trentino. Questa è Black Out 2 - Le verità nascoste, la seconda stagione della serie prodotta da Eliseo Entertainment e Rai Fiction in collaborazione con la Trentino Film Commission. La sceneggiatura riprende il mistero precedente per aggiungerne uno nuovo, e provare a sbrogliare il bandolo della matassa. Sicuramente non è facile se poi i protagonisti sono bloccati all'Hotel Cima Paradisi, coi soccorsi in arrivo che però potrebbero avere ben altre intenzioni verso gli ospiti della struttura.
Allora, siamo andati ad indagare dietro la complessa realizzazione di un unicum nel panorama fiction italiano. E lo abbiamo fatto insieme a coloro che ne hanno preso le redini della regia: Fabio Resinaro e Nico Marzano che già avevano lavorato insieme nella serie Sky Il Grande Gioco.
BLACKOUT 2: l'Hotel e le location del Trentino
L'albergo al centro della storia della serie Rai è in realtà Villa Welsperg residenza privata degli omonimi conti. Le valli in cui è stata girata la fiction sono quelle del Primiero, Vanoi e Sagron Mis, tra gennaio e marzo 2024.
Il duo racconta: "L'approccio alla montagna da tutti i punti di vista, anche da chi la affronta e vive ogni giorno, è la parola rispetto. Perché decide lei e penso che l'abbiamo affrontata nel modo giusto spingendo i nostri limiti sia produttivi, sia fisici per quanto riguarda gli interpreti. Abbiamo girato in posti fino a 2000 metri d'altitudine, e il carrozzone che si porta dietro una troupe cinematografica o televisiva non è esattamente piccolo. Abbiamo cercato di restituire agli occhi dello spettatore quello che è il fascino suggestivo ma anche la difficoltà dei paesaggi mozzafiato. Il cast interpreta la fatica e le emozioni ma a volte li abbiamo veramente portati al limite estremo. A volte è soddisfacente portare la verità e non solo la verosimiglianza nella narrazione".
Del resto, Marco Rossetti ha rischiato di finire in un crepaccio e Alessandro Preziosi di rompersi il menisco, come ci hanno raccontato gli stessi interpreti: "Li spingevamo a fare sempre di più, a cascare con le motoslitte. Ma ne siamo usciti tutti sani e salvi (ridono). Dicevamo 'Ne facciamo un'altra?' anche dopo l'infortunio, col produttore che ci guardava attonito (ride)". Ci verrebbe da commentare: come Muccino in Call My Agent: 'Questa la vedo moscia'.
In cabina di regia per la ficton Rai. Fabio Resinaro & Nico Marzano sono dovuti subentrare rispetto alla prima stagione. Un'altra sfida dietro la telecamera: "Le seconde stagioni sono sempre difficili per vari motivi, uno di questi è proseguire una storia che è stata cementata da altri, in questo caso Riccardo Donna. Noi abbiamo cercato di portare avanti il nostro punto di vista, il nostro angolo visivo, in ciò che era già fissato; di portare ciò che ci interessano di più anche a livello semantico. La cosa importante è saper rispettare il lavoro fatto dagli sceneggiatori, che sono il cuore pulsante di una serie televisiva. Crediamo di essere riusciti a mantenere tutte quelle linee sentimentali e di rapporti interpersonali portandole in quella che è una narrazione più d'azione e thriller. Crediamo di aver trovato un giusto equilibrio".
Ci vuole chimica anche dietro la macchina da presa, non solo davanti: "Pur venendo da gusti cinematografici molto simili, siamo molto complementari nel lavoro. Come una storia romantica. Una bromance. Lavoriamo individualmente sul set ma l'aspetto più importante è sempre l'appoggio e la condivisione del punto di vista dell'altro, per poi arrivare a fare le nostre scelte. Un lavoro che ha completato il nostro approccio singolo". Speriamo solo che l'altro Fabio (Guaglione, che con il primo ha diretto Mine e Ride) non sia geloso (si scherza).
La forza della seconda stagione di Black Out sono le verità nascoste del sottotitolo: "È interessante e stimolante quando parti da una rosa ben costruita nella prima stagione di racconti che hanno milioni di possibilità - gli autori si devono essere molto divertiti a tirare le fila di tutto per portarle ad una conclusione, o quello che sembra tale".
Continuano poi: "Anche noi registi in fondo. Tutto può essere ribaltato da una parte o dall'altra, nei rapporti qualitativi tra i personaggi. Ciò che è positivo può sembrare negativo e viceversa. Ognuno di loro però si muove per un proprio bisogno di bene personale rispetto ai propri cari. Anche i personaggi più biechi lo fanno per proteggere le persone che amano. Questo è un po' il fil rouge della serie".
La seconda dovrebbe essere l'ultima stagione della serie ma il duo sarebbe felice di tornare nuovamente a lavorare insieme, per alzare ancora l'asticella in un panorama fiction molto più statico.
Quando si ha a che fare con la serialità di genere spesso si hanno delle reference. Dice Marzano: "Io e Fabio abbiamo gusti molto simili e variegati ma anche opposti a volte. Affrontando questo progetto non ci siamo mai messi a tavolino a dire 'Hai presente quello? Replichiamolo' come era capitato nell'esperienza precedente del Grande Gioco. Qui siamo andati molto liberi di farci influenzare da quelle che sono le nostre memorie cinematografiche. Qualunque storia tra i ghiacci e di isolamento - senza andare a scomodare i grandi maestri - è di grande ispirazione come tema. Da Cast Away a Revenant, due poli opposti, sono sempre qualcosa a cui diamo un occhio e un orecchio ma non necessariamente delle ispirazioni nette e dirette".
interviste a cura di Federico Vascotto, 28/1/2025; pubblicato via MOVIEplayer.it
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 20:06 Oggetto: BLACKOUT 1 - Vite Sospese - 1/2023 - regia di Riccardo Donna |
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benvenuti! siete in Alessandro Preziosi official Forum
consulta la nostra rassegna stampa: qua ANNO 2023
per BLACKOUT1. Vite Sospese l'attesissima miniserie
ALESSANDRO PREZIOSI era combattuto protagonista
dell'avventurosa FICTION. REGIA: RICCARDO DONNA
8 imperdibili Episodi prodotti da LUCA BARBARESCHI
Una coproduzione RAIfiction - ÈLISEO Entertainment
con la partecipazione di Viola Film e in collaborazione
con Trentino Film Commission |MiC direz. audiovisivo
Dir. fotografia: Paolo Bellan; montaggio: Davide Miele; scenografie: Massimo Santomarco; arredamenti: Cristiana Scipioni; effetti visivi: Blackstone Studio; costumi: Enrica Barbano; suono: Giuseppe Manfrà.
Cast artistico: Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Mickaël Lumière, Caterina Shulha, Maria Roveran, Juju Di Domenico, Riccardo Maria Manera, Magdalena Grochowska, Massimo Zanin, Federico Russo, Veronica Urban, Alessandro Riceci, Maurizio Fanin, Fabio Sartor, Eugenio Franceschini.
Non ispirata a persone reali e fatti realmente accaduti
da un'idea di Valerio D'Annunzio e di Michelangelo La Neve - sceneggiatura originale di Valerio D'Annunzio, Peppe Millanta, Michela Straniero, Andrea Valagussa; musiche di Mattia Donna; girato in grande formato 6K – utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali – con una troupe di oltre cento persone e ottanta attori.
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 20:12 Oggetto: BLACK OUT serie tv RAI1, Showinair intervista RICCARDO DONNA |
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RICCARDO DONNA regista di BLACKOUT1 anno 2023
È la Vigilia di Natale e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle del Vanoi impedendo i soccorsi tramite l’unico passo che porta alla valle. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte.
I clienti del lussuoso albergo e i residenti del paesino nel piccolo ed esclusivo polo sciistico rimangono tagliati fuori dal mondo.
E’ iniziato così “BLACK OUT”, il mistery-drama ambientato in alta quota che sta andando in onda in queste settimane su Rai1 tenendo incollati milioni di spettatori.
Nel corso degli episodi, la storia intreccia le relazioni, gli amori e i dissidi tra i personaggi prigionieri della montagna e prigionieri della neve.
Quello che stiamo vedendo in televisione è un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti e umanità.
Coprodotto da Rai Fiction – Èliseo Entertainment, con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission, prodotta da Luca Barbareschi, la fiction è diretta da Riccardo Donna, un firma per il piccolo schermo che di certo non passa inosservata visto l’alto gradimento del pubblico.
Riccardo, com’è nata l’idea di “BLACK OUT”?
Tutto è partito da un’idea di Valerio D’Annunzio che voleva portare sul piccolo schermo un disaster movie fatto a serie tv. La partenza l’avevamo ma poi bisognava investire nel profondo delle vite umane dei personaggi.
Girare una serie tv in pieno inverno in montagna com’è stato?
Girare in montagna è sempre complicato ma farlo in pieno inverno lo è stato ancora di più: è molto freddo, le ore di luce sono pochissime e la neve presente non è mai quella che serve, o è troppa o è poca. E’ stato molto faticoso ma anche incredibilmente divertente.
Ci spieghi perché chiamare questa fiction proprio “BLACK OUT”?
Da un terremoto, si scatena una valanga che provoca un black out completo; senza luce, i personaggi della storia non possono lasciare il luogo. Il restare chiusi in un albergo li porterà a guardare loro stessi e a rivedere i propri piani.
Tutto ruota intorno a Giovanni Lo Bianco, come lo descriveresti?
E’ un uomo molto complesso. E’ un padre solo apparentemente amorevole che decide di portare i suoi figli in montagna per farli svagare, dopo la perdita della madre, nonché sua moglie. Giovanni è la cosiddetta parte pulita di una famiglia legata alla camorra; è fratello di un boss. Questa “vacanza” lo porterà a rivedere la sua situazione, dovrà prendere decisioni importanti e ben presto capirà di quanto grande sia lo schifo in cui si ritrova coinvolto.
Per quali motivi scegliere proprio Alessandro Preziosi?
Ho voluto proprio lui perché è bravissimo ed il suo ruolo è molto interessante.
Troviamo bloccate nell’albergo varie persone. Cosa li accomuna?
Ognuno ha una seconda possibilità da sfruttare, dipende solo da loro. Alla fine diventeranno una squadra perché taglieranno i ponti con il mondo esterno.
Possiamo dire che protagonista indiscussa è la montagna?
Certamente. Preferisco definirla antagonista perché è l’elemento che rischia di ucciderli. E’ la natura che comanda, non l’uomo.
Perché, secondo te, ultimamente il territorio montuoso è oggetto di vari film e fiction? In cosa si presta al racconto per il pubblico?
A parte il freddo, regala scenari fantastici. Quando si decide di ambientare una storia in montagna, il più è fatto perché è già lei stessa a condurre la storia.
Non solo thriller e mistero, ma anche tanta vita. Cosa ti piacerebbe arrivasse ai telespettatori?
E’ una serie tv piena di tensione e ansia, eppure è molto dolce. Spero che tutti ne vengano rapiti.
INTERVISTA a cura di Giulia Farneti, 3/2/2023; pubblicata via SHOWinAIR.news
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Complimentissimi alla indomita troupe di BLACKOUT1
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genziana

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Inviato: Mar Feb 04, 2025 20:19 Oggetto: NAPOLItoday.it intervista ALESSANDRO PREZIOSI 2023 BLACKOUT1 |
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Alessandro Preziosi: Adoro il mio lavoro perché
mi permette di interpretare uomini agli antipodi
Intervista all’attore napoletano che in questi giorni è protagonista sia de La vita bugiarda degli adulti di De Angelis su Netflix, che di Black Out - Vite sospese in onda su Rai1, due serie dove interpreta due personaggi molto diversi
Per Alessandro Preziosi l’inizio dell’anno si apre con due mini serie originali: La vita bugiarda degli adulti di Edoardo De Angelis tratto dal romanzo di Elena Ferrante che imperversa su Netflix e Black Out – Vite sospese, il mistery drama diretto da Riccardo Donna prodotto da Luca Barbareschi in onda da lunedì 23 gennaio su Rai 1 affiancato da un cast internazionale.
Due ruoli, per certi versi, ambigui ma che scatenano reazioni diverse in chi li osserva, rappresentando anche due tipi di paternità diverse. Se l’arrivista professore Andrea scatena irritazione, antipatia e voglia di cantargliene quattro, il broker di origini napoletane, Giovanni Lo Bianco, padre vedovo con una doppia vita che presenta il suo conto, pur essendo controverso, ispira empatia e comprensione per il dilemma intimo e umano che si trova ad affrontare dove non manca il dramma collettivo in cui si trova coinvolto a causa del distacco di un’imponente slavina che isola lui e la comunità della Valle del Vanoi, in Trentino la Vigilia di Natale.
Un dramma ad alta quota
Quattro puntate che racchiudono otto episodi, Black Out è un mistery in alta quota ma è anche un racconto corale dove non mancano spettacolarità e suspense, mettendo in luce anche l’importanza della collettività in cui la solidarietà e la coesione può aiutare a superare momenti tragici come l’affrontare disastri naturali.
Le storie che si intrecciano raccontano un’umanità vulnerabile, imperfetta dove tutti sono complessi, con segreti che possono distruggere le vite altrui. Tutti hanno scheletri nell’armadio e lati oscuri ma l’affrontare insieme un dramma che li isola dal mondo fa venire fuori la loro parte migliore, annientando i loro mostri. La valanga costringe vacanzieri di un resort a 4 stelle e i residenti del piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con se stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno a essere una comunità.
In questa galleria di personaggi contraddittori spicca Giovanni Lo Bianco, interpretato appunto da Preziosi, broker finanziario. Cresciuto nei bassifondi di Napoli, è riuscito a farsi strada nel mondo della finanza. È arrivato a Vanoi assieme ai figli adolescenti. Una vita basata su apparenze dove cela il suo legame con la camorra a causa di suo fratello, noto boss.
Una produzione internazionale
Diretto da Riccardo Donna, Black Out è girato in grande formato 6 K utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali. Una coproduzione dal taglio internazionale, infatti è destinata al mercato estero, è stata realizzata con una troupe di più di cento persone, ottanta attori e tante figurazioni scelte sul territorio, dove non sono mancate le difficoltà dovute al clima e al territorio.
Intervista ad ALESSANDRO PREZIOSI
Preziosi, il 2023 è iniziato vedendola protagonista di due serie tv diversissime: La vita bugiarda degli adulti su Netflix e Black Out – Vite Sospese che dal 23 gennaio è su Rai1, dove interpreta due personaggi antitetici dove l’unica cosa che hanno in comune è il distacco apparente dalle origini. C’è un filo conduttore che lega le sue scelte guardando anche i lavori fatti in precedenza tra teatro, tv e cinema?
“Il filo conduttore è il contatore della luce che non ha mai smesso di girare. Ho lavorato tanto in questi anni. Questo lavoro mi piace proprio perché mi permette di essere in progetti molto differenti tra loro, infatti, Andrea e Giovanni sono due uomini agli antipodi”.
Black Out è una serie molto ambiziosa. E’ stata una produzione complessa, se vogliamo, faticosa anche a livello fisico oltre che psicologico per vestire i panni di Giovanni Lo Bianco. Queste caratteristiche rendono Black Out speciale?
“Posto che ogni progetto e ogni personaggio sono storie a sé. Forse Giovanni Lo Bianco, a differenza di altri, mette insieme una comunità, quindi, fa parte di un grande gruppo. Questa è la cosa che salta più all’occhio. Lui è un padre e un uomo in difficoltà. E’ il primo a vivere un blackout mentale ed emotivo quando incontra i personaggi interpretati da Rike Schmid e Marco Rossetti ”.
Giovanni Lo Bianco, un personaggio con tante sfaccettature: è un broker finanziario, un padre solo perché ha perso da poco la moglie e, inoltre, ha un segreto. Cosa l’ha più colpita della personalità di Giovanni?
“La caratteristica più interessante della personalità di Giovanni è l’impotenza. Essere letteralmente messo all’angolo, dove tutti tentativi che si fanno, reagendo con forza per risolvere le situazioni, peggiorano sempre di più le cose. La sua è una discesa agli inferi e questa caratteristica è quella che mi ha affascinato di più”.
E’ un mistery-drama che ha una forte componente introspettiva, perché ogni personaggio, a partire dallo stesso Giovanni, a causa della caduta della slavina sarà costretto a fare i conti con se stesso e con le proprie paure. Ma oggi, fino a che punto, si trova il tempo per guardarsi dentro?
“E’ importante guardarsi dentro e affrontare le proprie paure. Credo che oggi, la cosa più importante sia trovare il coraggio di vivere”.
Pensa che l’aver vissuto il lockdown possa influenzare il modo degli spettatori di vedere Black Out, in particolar modo in riferimento all’isolamento che sono costretti a vivere i personaggi?
“No! Penso che,per ognuno di noi, l’esperienza del lockdown sia stata qualcosa di assolutamente molto personale”.
I personaggi della fiction sono messi nella condizione di superare le loro paure e i loro pregiudizi. In qualche modo ne escono migliori. Anche per lei c’è stato qualcosa in cui si è imbattuto, anche grazie alla sua professione, che l’ha resa migliore?
“La legalità. Mi è capitato spesso di fare delle fiction in cui si parlava spesso di legalità. Hanno reso la mia persona più sensibile ai problemi che si possono superare con tenacia, responsabilità e serietà”.
Quest’esperienza così particolare e intensa, cosa ha aggiunto al suo percorso artistico e umano?
“L’esperienza del set è stata una delle cose più uniche che mi sia mai capitata di affrontare. Stare 13 settimane in mezzo al nulla, sul pizzo di una montagna, è una di quelle cose per le quali valgono le scelte che ho fatto. Va detto che nelle difficoltà che ci sono state durante le riprese, tutti noi abbiamo dato una mano Cioè, anche il materiale che andava spostato da una parte all'altra del set. Sia io che Marco Rossetti, abbiamo dato una mano negli spostamenti. Ci siamo tutti aiutati perché non bastavano mai le persone anche se ce ne fossero state mille ad aiutare non sarebbero bastate. Anche sul set c’è stato quello spirito di comunità e solidarietà che raccontiamo nella fiction”.
di Antonia Fiorenzano, 18 gennaio 2023; pubblicato via NAPOLItoday.it
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37850
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Inviato: Mar Feb 04, 2025 20:27 Oggetto: BLACKOUT1 serie tv RaiFiction-ÈLISEO regia di RICCARDO DONNA |
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2023 ha scritto: |  |
benvenute! siete in Alessandro Preziosi official Forum
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L'ultima modifica di genziana il Mar Feb 04, 2025 20:38, modificato 1 volta
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