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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37352
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 04:34 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI legge SANT'AGOSTINO - 18/2/2010 - LORETO |
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ALESSANDRO PREZIOSI legge
"Le Confessioni di Sant'Agostino"
letture scelte e adattate da Tommaso Mattei
Produzione KHORA.teatro
Dopo aver dato voce alle più belle pagine di Fernando Pessoa, a quelle della biografia di Raffaello Sanzio e da ultimo a quelle di Cesare Pavese, Alessandro Preziosi, protagonista fra l’altro di una fiction televisiva sulla vita del santo, si confronta ora con Sant’Agostino. Opera filosofica e teologica di grande profondità, moderna nonostante i quindici secoli e le innumerevoli letture, le Confessioni attraversano le tappe di un itinerario spirituale alla ricerca della verità e testimoniano l’incontro di Agostino di Ippona con la fede.
■ 18 febbraio 2010 - ore 21.15
Teatro Palacongressi di LORETO (AN)
Città di Loreto
Amat/Ass. Marchigiana Attività Teatrali
con il patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Marche
Biglietteria del Palacongressi di Loreto:
aperta la sera degli spettacoli dalle ore 20.00
Biglietteria Amat Ancona - 0712072439
da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 16.00
www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=363670
www.charta.it/osus/index_page/73.php?cmd=tabellaPrezzi&pcode=100218a&tcode=salf5110&tname=Palacongressi%20di%20Loreto&org_code=73&perf_date=18/02/2010
come arrivare www.prolocoloreto.com 071977748
www.public-o.it/loreto/visitatore/index.php?id=53
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37352
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 04:47 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI in MINE VAGANTI di Ozpetek 60° BERLINALE |
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■ Foto di Romolo Eucalitto
ALESSANDRO PREZIOSI e' tra i protagonisti
del film MINE VAGANTI di Ferzan OZPETEK:
anteprima al Festival del Cinema di Berlino!
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2009 - Italia - durata 110' - titolo inglese: " Loose cannons "
CAST ARTISTICO
Tommaso - Riccardo Scamarcio
Alba - Nicole Grimaudo
Antonio - Alessandro Preziosi
Vincenzo - Ennio Fantastichini
Stefania - Lunetta Savino
Zia Luciana - Elena Sofia Ricci
Nonna - Ilaria Occhini
Elena - Bianca Nappi
Salvatore - Massimiliano Gallo
Teresa - Paola Minaccioni
Giovanna - Emanuela Gabrieli
Nonna giovane - Carolina Crescentini
Nicola - Giorgio Marchese
Domenico - Matteo Taranto
Marco - Carmine Recano
Andrea - Daniele Pecci
Davide - Gianluca De Marchi
Massimiliano - Mauro Bonaffini
Patrizia - Gea Martire
Brunetti - Giancarlo Montigelli
Antonietta - Crescenza Guarnieri
CAST TECNICO
Regia - Ferzan Ozpetek
Sceneggiatura - Ivan Cotroneo e Ferzan Ozpetek
Direttore della Fotografia - Maurizio Calvesi
Montaggio - Patrizio Marone
Scenografia - Andrea Crisanti
Costumi - Alessandro Lai
Suono - Marco Grillo
Musiche - Andrea Guerra
Supervisore alla Produzione - Claudio Zampetti
Organizzatore generale - Gianluca Leurini
Direttore di produzione - Roberto Leone
Aiuto regista - Gianluca Mazzella
una distribuzione 01 - prodotto da Domenico Procacci -
una produzione Fandango in collaborazione con Rai Cinema
con il sostegno di Apulia Film Commission - Regione Lecce -
scheda internazionale www.berlinale.de/external/de/filmarchiv/doku_pdf/20106122.pdf
INTERVISTA! www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7100&start=375
www.youtube.com/watch_popup?v=C2lQOhQ2es8#t=23 il teaser TRAILER
Rassegna stampa su Mine vaganti raccolta dal Forum di Alessandro:
consultabile tramite i link elencati nella prima pagina di questo topic
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pascale61
Registrato: 18/11/09 12:05 Messaggi: 3485 Residenza: Francia
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 14:00 Oggetto: |
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un piccolo domanda Alessandro gioca al teatro il 18 febbraio a 21h15 a Loreto o si trovi Loreto? grazie.
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DEBO
Registrato: 02/09/06 18:05 Messaggi: 305 Residenza: milano
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 14:19 Oggetto: |
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Complimenti ad Alessandro ho letto che il suo ultimo film Mine vaganti a Berlino ha riscosso molto successo. Speriamo proprio che con questa commedia Alessandro riuscirà a fare un bel salto nella sua carriera nel mondo del cinema.
Ozpetek, a Berlino successo per Mine vaganti
Mine vaganti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini e Carolina Crescentini, è stato presentato con grande successo al Festival di Berlino nella sezione Panorama, riscuotendo applausi e apprezzamenti nel corso delle proiezioni ufficiali. Al centro della vicenda, due fratelli omosessuali, una vecchia zia alcolizzata e una nonna che rimpiange il fatto di non aver potuto sposare l'uomo che amava. (S. C.)
15 Febbraio 2010 _________________ deby
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DEBO
Registrato: 02/09/06 18:05 Messaggi: 305 Residenza: milano
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 14:20 Oggetto: |
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_________________ deby
L'ultima modifica di DEBO il Lun Feb 15, 2010 15:56, modificato 3 volte
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ENZO+ANTO
Registrato: 25/03/09 10:11 Messaggi: 3600 Residenza: LOMELLINA (PV)
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 14:32 Oggetto: |
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Pascale Alessandro il 18 di febbraio fa una lettura de "Le confessioni" di S. Agostino.
Loreto è una cittadina delle Marche, regione italiana sulla costa adriatica, famosa per la presenza della Basilica delle Santa Casa. In questa basilica la tradizione vuole che sia la Casa di Nazzaret dove è vissuta la Madonna _________________
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pascale61
Registrato: 18/11/09 12:05 Messaggi: 3485 Residenza: Francia
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 15:11 Oggetto: |
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Grazie Enzo+Anto non sapevo e buona giornata a te Baci.
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*lisicris*
Registrato: 19/11/04 19:16 Messaggi: 10422 Residenza: Gaeta (LT)
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 17:02 Oggetto: |
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Grazie mille x tutte le info _________________
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M1944
Registrato: 25/08/08 09:55 Messaggi: 1374
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 20:29 Oggetto: LAVORO E FUTURO |
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Complimenti ALESSANDRO, sta continuando un buon periodo, Amleto un successo incredibile, e personale.
Un'ottimo e intenso Sant'Agostino, continui con le letture molto suggestive, delle Confessioni.
Aspettiamo Mine Vaganti, sicuri che il tuo personaggio ci sorprenderà.
Poi ancora Cinema.
La tua meravigliosa famiglia, che ti è vicino.
Buona vita Alessandro.
Marilena
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pascale61
Registrato: 18/11/09 12:05 Messaggi: 3485 Residenza: Francia
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 20:44 Oggetto: |
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Alessandro non ha finito il suo periodo Amleto che è questi prossimi progetti Grazie.
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7809
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Inviato: Lun Feb 15, 2010 21:37 Oggetto: Ciao! |
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Ciao ragazze!
Molte grazie Giuliana!
Grazie a tutti per le bellissime parole!
BUONA FORTUNA ALESSANDRO!
Helena! _________________
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anticlaudia
Registrato: 19/11/09 09:46 Messaggi: 1531 Residenza: francavilla fontana (BR)
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Inviato: Mar Feb 16, 2010 13:48 Oggetto: |
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Scusate,volevo fare una domanda:qualcuno sà se il film "Mine Vaganti" verrà presentato anche a Lecce?Essendo stato girato in quella città...
Se qualcuno sà qualcosa,per favore,mi risponda...perchè io ovviamente non mancherei ma ho bisogno di saperlo qualche giorno prima per organizzarmi...
Grazie in anticipo! _________________ ALE IO CREDO IN TE
...<Gli angeli vengono se tu li preghi,e quando arrivano ti guardano,ti sorridono e se ne vanno....per lasciarti un sogno lungo una notte ma che vale una vita...vivilo a fondo perchè lui non torna più!>...(T.F.)
Antonella
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37352
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Inviato: Mar Feb 16, 2010 16:10 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI in MINE VAGANTI di Ozpetek 60° BERLINALE |
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ha scritto: |
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI - BERLINO - Quante sono le cose che non abbiamo mai dette? Neanche alle persone più care, anzi soprattutto a loro. Sentimenti, paure, sogni negati, rinchiusi a doppia mandata, ricacciati in gola ogni volta. Per timore delle conseguenze, per pudore, per non ferire nessuno. «Per delicatezza ho perduto la mia vita», disse Arthur Rimbaud, fuggito dalla madre benpensante piuttosto che confessarle di essere poeta e omosessuale. Meno drammaticamente fa così anche Tommaso, giovane, bello, di famiglia agiata, con pastificio a Lecce. Se la batte a Roma per studiare, e intanto coltiva la passione segreta per la scrittura, s' innamora di chi gli garba. Un uomo. Ma poi torna a casa. Parte da qui Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, ieri applaudito alla Berinale, Panorama Special, dal 12 marzo nelle sale. Una nuova occasione per il regista turco-romano di raccontare una famiglia variopinta e fare il punto, con leggerezza scanzonata, sul costo dei pregiudizi. Perché, quando Tommaso (Riccardo Scamarcio) decide di fare outing di fronte ai parenti riuniti a tavola, viene battuto sul tempo dal fratello maggiore (Alessandro Preziosi). Gay pure lui. Sconquasso generale, al padre (Ennio Fantastichini) prende un coccolone. Tommaso non se la sente di infierire, tace, perde il turno. Il fratello è cacciato di casa, il padre sopravvive nell'incubo dell' ostracismo sociale, la madre (Lunetta Savino) finge che non sia successo nulla, la zia ninfomane (Elena Sofia Ricci) continua a gridare «al ladro!» per giustificare le incursioni notturne degli amanti. La sola a tenere i nervi saldi è la nonna, una magnifica Ilaria Occhini, cornice di saggezza e tolleranza della storia. «L' ho scelta per la sua bellezza - spiega Ozpetek - Le persone anziane hanno spesso lo sguardo più avanti degli altri». Il film è dedicato a suo padre. «Con l'età s'impara a capire meglio le ragioni dei genitori. Non rinuncio certo agli amici, alla mia famiglia "allargata" ma oggi, a 51 anni, mi rendo conto cosa poteva essere per mio padre accettare l'idea che io fossi gay. Sono certo che lo sapeva, ma non voleva ammetterlo. Quando mi vedeva con un'amica commentava: non ne perdi una, eh? Ed era inutile che io rispondessi: ma di cosa stai parlando, papà?». In Mine vaganti il padre deve fare i conti con la «gayezza» di addirittura due figli. Una confessata, l'altra no. Due fratelli uniti e divisi dalla stessa condizione. Il maggiore considera di aver pagato a sufficienza il prezzo della rinuncia e passa al minore il suo scomodo testimone. Un'esplorazione della fratellanza, baluardo estremo di una famiglia ormai disgregata, di scena anche in altri due film del concorso. (...)
«Anche nel film di Ozpetek lo scoglio non è l'omosessualità ma l'intolleranza - assicura Scamarcio - L'esclusione di quanti pensiamo diversi. In Italia purtroppo oggi all' ordine del giorno». «Forse bisognerebbe ripartire dalla Puglia - suggerisce Ozpetek - Una terra di accoglienza, dove la gente ti vede sempre come persona, chiunque tu sia, da dovunque tu venga. Non è un caso che qui sia spuntato uno come Vendola».
Giuseppina Manin
Pagina 45 (14 febbraio 2010) - Corriere della Sera
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37352
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Inviato: Mar Feb 16, 2010 16:12 Oggetto: ALESSANDRO PREZIOSI in MINE VAGANTI di Ozpetek 60° BERLINALE |
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ha scritto: |
FULVIA CAPRARA - INVIATA A BERLINO - Il tabù dell’omosessualità, ma soprattutto gli equilibri complessi di una grande famiglia patriarcale del Sud. Essere gay, finalmente, non è un dramma e nemmeno una bandiera, piuttosto un incidente di percorso che si può superare, anche grazie ai colori, alla luce, al cibo, alle risate, di una comunità vitale, capace, con fatica, di metabolizzare il problema della diversità: «In Italia, da Trieste a Catania, la situazione è quella del film. Il punto sta nella comunicazione tra padri e figli, nel fatto che anche il genitore con la mentalità più aperta in fondo si preoccupa delle difficoltà che un figlio gay dovrà affrontare nella vita».
Alla Berlinale, nel giorno in cui l’attenzione è soprattutto per Shutter Island di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio (che cita Kennedy: «Ich bin ein Berliner»), Ferzan Ozpetek presenta fuori concorso Mine vaganti (dal 12 marzo nei cinema), ballata tragicomica nel bianco del barocco leccese, dedicata al padre scomparso tre anni fa, straordinariamente simile, confessa l’autore, al capofamiglia interpretato da Ennio Fantastichini. Su di lui, classico maschio meridionale completo di moglie granitica (Lunetta Savino) e amante debordante (Gea Martire) si abbatte la più terribile delle maledizioni, il primogenito gay: «C’è la mia storia, ma anche quella di tante famiglie che conosco. Con mio padre non abbiamo mai parlato apertamente della mia omosessualità, non sono cose di cui è necessario parlare... Lui, pur sapendolo, non ha mai smesso, quando mi vedeva con una ragazza, di fare battute del tipo: non te ne fai scappare una».
Sul set, in Puglia, Ozpetek ha ricostruito il clima delle sue tavolate romane all’ombra del gasometro, nel cuore del quartiere ostiense: «Girare un film è come mettersi a cucinare, non sai mai che cosa verrà fuori». Gli ingredienti sono gli attori, e si vede che il regista si è divertito un mondo a usarli, mescolarli, strapazzarli. Basta guardare i fratelli, motore della storia, Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, due sex-symbol dello spettacolo italiano alle prese con sofferte confessioni di omosessualità: «Mi piacevano, li ho trovati adatti per la parte». A Scamarcio è toccata la scena di un bacio appassionato: «Nessun problema, è scivolata via senza intoppi, però Riccardo continua a dire che, quando suo padre la vedrà, avrà le stesse reazioni di quello raccontato nel film». Di Preziosi, dice ancora il regista, «mi ha colpito la grande ambiguità, è molto istintivo, quando recita senza metterci il cervello raggiunge livelli eccellenti».
Anche Daniele Pecci ha accettato la trasformazione senza battere ciglio, anzi, racconta l’autore, «non ha voluto nemmeno leggere il copione». E dire che tutti hanno dovuto rinunciare a un bel pezzo della loro immagine: «A Riccardo ho fatto tagliare i capelli, volevo che facesse tenerezza».
E salti mortali sono stati richiesti pure a Elena Sofia Ricci che condensa, nel personaggio della zia Luciana, «le tre zie della mia infanzia». L’unica perfetta, fin dall’inizio, è stata Ilaria Occhini, la nonna depositaria dei segreti di famiglia, la più anticonformista, perché sa bene che fingere non serve: «L’ho scelta per la sua bellezza, per il fascino, per l’eleganza. Dopo, vedendola recitare, ho scoperto che è una grande attrice». La musica di Mine vaganti è importante, così come lo sono i titoli di coda che, nell’anteprima romana riservata alla stampa, sono saltati per errore gettando l’autore nel più totale sconforto: «Sono stato malissimo, ho preso venti gocce di Lexotan e sono andato a vedere Avatar». Il buonumore ritorna parlando delle ammiratrici celebri. Oltre a Madonna che, qualche tempo fa, in un’intervista, ha citato Cuore sacro e La finestra di fronte tra i suoi film preferiti, c’è Patty Pravo, autrice del brano Sogno composto apposta per il film: «Mi ha detto: sei l’unico regista a cui darei una canzone».
Come gli altri italiani invitati a Berlino (oggi tocca a Silvio Soldini con Cosa voglio di più), Ozpetek non è in gara per l’Orso: «Meno male, ieri notte, per l’ansia di essere qui, ho creduto di avere due infarti, già vedevo i titoli sui giornali, “Regista morto nella sua stanza al Festival”... Ma sarebbe stato stupido rifiutare per orgoglio l’offerta di partecipare fuori concorso». Mine vaganti parla di legami familiari, tema principe del cinema italiano: «Forse, raccontando la famiglia, cerchiamo di raccontare quello che succede nel Paese, perché è da lì che parte tutto».
Domenica 14 febbraio 2010 - Spettacoli - LA STAMPA - pagina 37
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37352
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Inviato: Mar Feb 16, 2010 16:14 Oggetto: FERZAN OZPETEK presenta MINE VAGANTI Festival BERLINO - 2010 |
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ha scritto: |
Salvatore Trapani - Berlino
È un film da concorso, Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek piuttosto che da «Panorama», (...) dove è stato presentato ieri a un pubblico entusiasta. Una commedia a tratti tragica, che mette in scena non solo il problema dell’omosessualità e del dichiararla ai genitori, ma anche i così detti «panni sporchi» di famiglia: disobbedienza, tradimento, silenzio, pudore e psicosi varie. Abbiamo incontrato Riccardo Scamarcio e Elena Sofia Ricci - parte di un cast ben più numeroso - e il regista Ferzan Ozpetek, felice di un’altra presenza al Festival di Berlino, che tuttavia sottolinea: «Resto più grato a Cannes, che fece la mia fortuna accettando Il bagno turco, rifiutato a Berlino. Kosslick si è riscattato solo qualche anno più tardi con Le fate ignoranti». Poi ci racconta del movente di questo film: «Volevo parlare di una famiglia che fosse pronta a diventare moderna e comunque fiera della sua tradizione. In questo film parlo di mio padre. Attraverso gli scontri dialettici si matura, per questo spesso sono i nostri nonni ad accettare certe cose, prima dei genitori mettendo pace dove invece c’è il pericolo di scontri, spesso gravi. Ciò dipende dalla loro saggezza, acquisita alla fine di un lungo percorso di vita e amore. Nel ruolo della nonna ho dunque scelto Ilaria Occhini: il suo volto e le sue movenze sono simboli di comprensione. È lei la chiave di lettura di tutti i rapporti. Spetta a questa figura il merito di aver riunito la famiglia, attraverso un gesto forte, che non va letto come un gesto disperato, ma come sacrificio».
Riccardo Scamarcio considera il suo ruolo di omosessuale interessante e per nulla difficile da costruire: «Non ho dovuto fare grandi sforzi, perché non ho mai pensato al mio personaggio attraverso il filtro gay. Lui ha invece una verità ben più grande e difficile da tirare fuori: vuol fare lo scrittore, contro tutte le aspettative di famiglia». Poi continua parlando dei rapporti: «Non sono sempre dei genitori tutti i torti, ma anche dei figli, che danno per scontate certe loro reazioni piuttosto che altre. Questo resta il mistero più grande per me». E poi con tono liberatorio si pronuncia rispetto all’Italia e alla questione gay da un podio tedesco, spesso troppo critico verso il nostro Paese: «Non sono l’ambasciatore degli omosessuali, non credo ne abbiano bisogno, né che siano davvero da difendere. I casi d’intolleranza e violenza ai gay sono ben pochi ormai; si tende a esagerare piuttosto che a vedere la verità delle cose. La nostra è una società libera che sta facendo tanto per evolversi». L’orgoglio nazionale coinvolge anche Ozpetek, che aggiunge: «Io sono un turco che si è trasferito in Italia per una scelta precisa: fare cinema. È un Paese di cui mi sono innamorato e quando ami, accetti anche i difetti». Sempre ironica e dalla verve comica, anche nel timbro di voce è Elena Sofia Ricci, nel ruolo geniale di zia frustrata e disperata. Ne parla come di un omaggio a Ozpetek: «Ho dovuto sintetizzare il carattere di tre sue zie realmente vissute. Quindi più mi avvicinavo alle sue aspettative, più leggevo nei suoi occhi la commozione di rivederle attraverso la mia recitazione. Uno sforzo fatto anche per gratitudine: Ferzan, mi ha riportata al cinema. Sono stata troppo tempo in teatro e il ritorno sul grande schermo era qualcosa di atteso e ricercato». I toni da melodramma della Ricci tovano Ozpetek complice nel concludere cinico e autoironico: «Quando ero bambino andavo al cinema con il fazzoletto in tasca, perché mi sceglievo sempre storie strappalacrime».
Domenica 14 febbraio 2010 - IL GIORNALE - Spettacoli - pagina 28
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Rassegna stampa su Mine vaganti raccolta dal Forum di Alessandro:
consultabile tramite i link elencati nella prima pagina di questo topic
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