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Le invasioni Barbariche
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Autore Messaggio
FRANCESCA22



Registrato: 03/02/07 16:49
Messaggi: 9
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Sab Feb 03, 2007 17:07    Oggetto: Le invasioni Barbariche Rispondi citando


Non è facile riuscire a formulare qualcosa che non sembri un delirio adolescenziale.
Le riserve mentali che mi spingerebbero a rinunciare a scrivere, si moltiplicano e accumulano, senza riuscire però a dissuadermi totalmente.
Lo spunto mi è offerto ieri sera dalla presenza a Le Invasioni Barbariche di un attore di cui poco sapevo e di cui, come è piuttosto logico a quasi trent’anni, nulla m’importava.
Non ne faccio poi in fondo nemmeno una questione d’età: idoli - strettamente intesi - ne ho avuti pochi persino negli anni in cui potrebbe dirsi fisiologico. E, quand’anche, sul breve periodo di Bono Vox, ebbero il sopravvento ammirazioni più culturali o socio politiche quali Martin Luther King, Ghandi, Neruda, Baricco. (M’annoio da sola, a scrivermi così… E sarei pure disonesta se non sapessi ricordarmi che anch’io volevo partecipare a Non è la Rai. E rido a da sola a ricordarmi di come io, incollata a quel programma, abbia imparato a truccarmi,
s-vestirmi, sculettare, dimentica di tutto questo fardello cerebrale che mi porto appresso.)

Ma queste, lo riconosco, sono considerazioni che servono a me, per trovarmi forse un alibi.
Non di certo a chi mi legge.

Questo mondo virtuale facilita il contatto anche di mondi lontanissimi, sembra poter rendere accessibile l’inaccessibile, eppure mi resta lo scetticismo di non sapere a chi esattamente mi rivolgo, chi possa essere il reale destinatario di questa mia ? esternazione, apertura, lettera.
Ed anche questo dubbio pregiudica il mio tentativo, dipingendolo come uno sfogo solipsistico, vacuo. Non perché necessariamente scrivere debba sortire un risultato concreto. Ma perché, quando si decide d’inviare ciò che si è scritto, sempre vi è sottesa la speranza d’esser almeno letti dalla precisa persona cui ci si rivolge.
E, questo sito, questo forum, seppur rivestito d’ufficialità, non ha il potere di tranquillizzarmi circa la reale identità di chi ri-siede dall’altro lato della rete.
Ciononostante sento il bisogno di proseguire – o di iniziare? vista la parabolica lungaggine sin qui tracciata -
E, viste queste premesse, vi cercherò rivolgendomi a me stessa, quasi vestita delle libere elucubrazioni di una Penelope Bloom, seppur priva di altrettanto spessore .
( Mi viene un dubbio: il riferimento ad un personaggio che spende buona parte del suo tempo a pensare di voler andare a letto con un uomo che ha soltanto visto, non dovrebbe farmi capire qualcosa? E, dunque, non sto così autodendunciandomi per avere gli ormoni reattivi di fronte ad un bello del cinema e del teatro? )

C’è stato qualcosa dunque, nell’intervista alle invasioni barbariche, capace di smarrirmi, di sopraffarmi e insieme di svegliarmi.
Il dono che Preziosi offre ad una casuale e quindi distratta e svogliata pantofolaia del venerdì sera è, in questa realtà avara di sorprese piacevoli, appunto –mi si conceda- prezioso.
Non ho assistito ad un’intervista, ma ad un uomo che con umiltà cerca di di-spiegare la sua complessità. Un uomo che ammette teneramente il suo bisogno di affrancarsi per inventarsi una nuova scia, e che, nel tracciarla, non dimentica né rinnega quelle radici intricate da cui è sorto.
In questo ho trovato sopraffazione: per immedesimazione mi si palesa la via del possibile, quella che ancora oggi io stessa bramo con accanimento. E, così, ripercorro il mio passato più o meno recente fatta di un mondo medico accanito e vincente che mi voleva rigorosa, della mia ribelle laurea ancora in sospeso, delle mie inclinazioni artistiche messe a tacere.
Resto basita e dunque sopraffatta nel riconoscermi in chi ha dovuto faticare per riconoscere la propria identità all’interno di un nucleo familiare la cui professione sembra essere fagocitante, ma, al contrario di me, è stato capace di compiere ciò per cui io non ho – ancora- trovato il coraggio.
E questo mi scuote e ancora mi risolleva quelle intacibili domande, su di me, sul mondo, sulla vita.

Smarrirmi.
Perché la bellezza dell’anima che si mette in discussione, che non si arresta ma si ammette a quel continuo movimento volto a migliorarsi, che si imbarazza di fronte ad un’ interlocutrice che lo taccia di eccessiva profondità, che si scusa per l’ingenuità che lo spinge a sopravvalutare il proprio pubblico ritenendolo più interessato alle evoluzioni professionali che agli aspetti personalissimi, che si protegge sedendosi sopra le proprie mani come un bambino in difficoltà, eppure che sorride e si racconta con una certa seduttiva malizia – la bellezza dell’anima mi smarrisce. La bellezza dell’anima vince sulla bellezza, ha il potere di farmi sentire in balia delle onde fatte della modulazione vocale che articola tutto senza sbavature, della galanteria e del fascino di una personalità che oltrepassa lo schermo e sembra il nuovo inaspettato che mi siede accanto ad una cena fra amici e che, ascoltando, osservando, sento progettato per farmi innamorare.

Smarrita, ma costretta a sentire l’interruzione pubblicitaria come una porta che sbatte, come una catapulta verso la vita vera. Ed ecommi quindi, per forza a ritrovarmi - sola e - solo sdraiata sui cuscini di casa mia, a dover rigettare quella perfetta dimensione che sembrava così reale.
Questo ha del terribilmente adolescenziale e dell’onirico insieme lo riconosco…

Allora svegliarmi. Ma già le parole di quest’uomo hanno risvegliato altro: ancora un’altra via possibile. Quella della bellezza, del cervello, della sensibilità, tutto in uno: quando mai posso dire d’averlo sperimentato, io?
Penso alla chimera che ha guidato la mia vita affettiva e la sento meno distante, meno mitologica. Eccolo il mio vero ideale: non l’attore, il cantante o chissà che altro, ma il trovare - nell’altro- il tutto. Non come perfezione, ma come insieme armonico. Questo, m’ero quasi disillusa non potesse esistere.
Ho avuto bellezza e sensibilità senza cultura, ed è diventato il padre di mio figlio.
Poi ho avuto bellezza e cultura, ed è stato l’idillio passionale e cerebrale, ma con la sofferenza di non poter crescere perché mancante proprio in quella caratteristica indispensabile nell’evoluzione umana: mettersi in discussione, anche al costo di autoinfliggersi sofferenza pur di migliorarsi, di comprendere se stessi e gli altri.
Ho amato uomini incondizionatamente per ciò che erano e di questo ringrazio loro che mi hanno reso migliore e me stessa per avermi impedito che il riconoscerne i limiti, mi privasse della voglia di viverli. Eppure qualcosa mancava, altrimenti oggi, non avrei scelto la solitudine.
Qualcosa che questo attore sembra trattenere. La presenza di compromessi.
In questo parlo di un dono ricevuto.
Voglio crescere, e amo tutto ciò che mi permette di farlo e amo sperimentarmi: ascoltare le persone vere, ha questo fascino meraviglioso.
Non mi era più capitato che un uomo sapesse regalarmi questo: e per questo sono debitrice di una delle più belle emozioni.

Non so che cosa fin qui ne sia uscito dal mio cervello e dal mio cuore, ma non posso non voglio rileggermi perché troverei da cestinarmi sicuramente. Preferisco di getto spedire, come se fosse il vomito più nobile dell’anima che sceglie, per una volta, di incontrollarsi. Perché - non so. Ma sento il bisogno di farlo e spero -solo- che questo non venga mal interpretato o mal accetto.
Un’ultima cosa: riconosco di apparire pesantissima quando scrivo. E riconosco di concedermi di inventare parole non accettate dalla nostra lingua.
Cerchi, chi legge, di scusarmi per questo.

Francesca
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Jane



Registrato: 29/10/04 20:34
Messaggi: 1749
Residenza: (prov.Sassari)

MessaggioInviato: Sab Feb 03, 2007 22:34    Oggetto: Rispondi citando


Ciao Francesca, scusami se per casualità sono la prima a risponderti.
Giusto per darti il benvenuto. Non so se leggi i forum per sapere come funziona. Sappi che Alessandro legge il forum e ci scrive , inoltre puoi inviargli messaggi, tramite MP.
Non se se hai notato che ci sono 2 topic aperti sulla trasmissione di ieri sera.
Comunque mi sembra che tu hai colto l'essenza della persona.
Non posso non sottolineare che il sito è gestito da Adricesta di cui Alessandro è il testimonial.

Ti saluto con un a rileggerti.
_________________
Jane
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Lele



Registrato: 10/05/06 20:07
Messaggi: 2143

MessaggioInviato: Sab Feb 03, 2007 23:31    Oggetto: Rispondi citando


Ciao, Francesca!
La tua lettera , persoanlmente, non può non colpire.
Mi ritrovo, nelle tue paolre, nel fatto che Alessandro sappia sucitare delle emozioni tanto, tanto profonde da scuotere l'anima.
A volte, anch'io vengo tacciata di essere "adolescenziale" in questa mia grande passione, ma è ben diverso.
Benvenuta tra noi!
_________________
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FRANCESCA22



Registrato: 03/02/07 16:49
Messaggi: 9
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Dom Feb 04, 2007 12:14    Oggetto: Rispondi citando


Direbbe Elisa, "eppure sentire nei fiori sull'asfalto un senso di te"...
Grazie delle vostre risposte, della vostra accoglienza.
In effetti ho spedito prima di conoscere il forum, e mi spiace d'aver aperto un nuovo topic su qualcosa di ovviamente già trattato da voi e con argomentazioni non dissimili: ho peccato d'ignoranza ed ingenuità.
E -ho potuto notare dopo- questo Preziosi sembra, con una scadenza abbastanza dilatata, far comparsa su questo forum con il nick di Alessandro: strano, mi dico.
Strano vedere come un'apparizione fugace di tanto in tanto sembri capace d'alimentarvi.
Strano che persino un attore rappresenti, o si trasformi, in un motivo di "incontro" fra le persone più disparate.
Strano questo fenomeno di vostra indefessa devozione, che bene vi vale l'uso di un girasole di greca memoria. A questo mi riferisco citando l'ultimo singolo di elisa: voi mi sembrate fiori cresciuti nel nulla, come Clizia consumate d'amore per un Dio lontano e per questo trasformate nell'eliotropio che sempre volge il il volto verso il Sole come se questo potesse permettere di vederlo/averlo.

Strano tutto, al punto che non so. Quindi nicchio...
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Doni



Registrato: 18/01/06 20:27
Messaggi: 6014
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Dom Feb 04, 2007 15:04    Oggetto: Rispondi citando


FRANCESCA22 ha scritto:
Direbbe Elisa, "eppure sentire nei fiori sull'asfalto un senso di te"...
Grazie delle vostre risposte, della vostra accoglienza.
In effetti ho spedito prima di conoscere il forum, e mi spiace d'aver aperto un nuovo topic su qualcosa di ovviamente già trattato da voi e con argomentazioni non dissimili: ho peccato d'ignoranza ed ingenuità.
E -ho potuto notare dopo- questo Preziosi sembra, con una scadenza abbastanza dilatata, far comparsa su questo forum con il nick di Alessandro: strano, mi dico.
Strano vedere come un'apparizione fugace di tanto in tanto sembri capace d'alimentarvi.
Strano che persino un attore rappresenti, o si trasformi, in un motivo di "incontro" fra le persone più disparate.
Strano questo fenomeno di vostra indefessa devozione, che bene vi vale l'uso di un girasole di greca memoria. A questo mi riferisco citando l'ultimo singolo di elisa: voi mi sembrate fiori cresciuti nel nulla, come Clizia consumate d'amore per un Dio lontano e per questo trasformate nell'eliotropio che sempre volge il il volto verso il Sole come se questo potesse permettere di vederlo/averlo.

Strano tutto, al punto che non so. Quindi nicchio...


Ciao Francesca,
l' indefessa devozione e' rivolta al Progetto "Un buco nel muro"se non l'hai ancora fatto ti consiglio di leggerlo.

Capirai il perche' di tanta stima nei confronti di Alessandro.

Se siamo fiori cresciuti nel nulla, ma capaci di regalare un sorriso a chi soffre ..non saremo cresciuti invano.

Donatella


L'ultima modifica di Doni il Dom Feb 04, 2007 15:53, modificato 1 volta
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^Gaia^



Registrato: 20/03/04 22:22
Messaggi: 5205
Residenza: Firenze

MessaggioInviato: Dom Feb 04, 2007 15:20    Oggetto: Rispondi citando


Wink
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stelar



Registrato: 19/10/05 10:47
Messaggi: 425

MessaggioInviato: Dom Feb 04, 2007 16:29    Oggetto: Rispondi citando


Doni ha scritto:
FRANCESCA22 ha scritto:
Direbbe Elisa, "eppure sentire nei fiori sull'asfalto un senso di te"...
Grazie delle vostre risposte, della vostra accoglienza.
In effetti ho spedito prima di conoscere il forum, e mi spiace d'aver aperto un nuovo topic su qualcosa di ovviamente già trattato da voi e con argomentazioni non dissimili: ho peccato d'ignoranza ed ingenuità.
E -ho potuto notare dopo- questo Preziosi sembra, con una scadenza abbastanza dilatata, far comparsa su questo forum con il nick di Alessandro: strano, mi dico.
Strano vedere come un'apparizione fugace di tanto in tanto sembri capace d'alimentarvi.
Strano che persino un attore rappresenti, o si trasformi, in un motivo di "incontro" fra le persone più disparate.
Strano questo fenomeno di vostra indefessa devozione, che bene vi vale l'uso di un girasole di greca memoria. A questo mi riferisco citando l'ultimo singolo di elisa: voi mi sembrate fiori cresciuti nel nulla, come Clizia consumate d'amore per un Dio lontano e per questo trasformate nell'eliotropio che sempre volge il il volto verso il Sole come se questo potesse permettere di vederlo/averlo.

Strano tutto, al punto che non so. Quindi nicchio...


Ciao Francesca,
l' indefessa devozione e' rivolta al Progetto "Un buco nel muro"se non l'hai ancora fatto ti consiglio di leggerlo.

Capirai il perche' di tanta stima nei confronti di Alessandro.

Se siamo fiori cresciuti nel nulla, ma capaci di regalare un sorriso a chi soffre ..non saremo cresciuti invano.

Donatella


Brava Doni! Ti dirò che anch'io quando ho letto questo post di Francesca mi sono un po' irritata per come ci ha definito. Ma come si permette, mi son detta, di definirci in questo modo senza neanche conoscerci? Senza sapere quello che in poco meno di tre anni questo gruppo di persone è riuscito a fare alla guida della nostra cara Carla? Se è vero, come dice, che è entrata per la prima volta in questo forum solo dopo aver visto Alessandro a "la 7", avrebbe dovuto leggere un po' di cose, prima di "allietarci" con il suo aulico linguaggio....

Cara Francesca,
come già ti ha fatto notare Donatella, la "nostra indefessa devozione" come la chiami tu, non è verso Alessandro in quanto idolo delle ragazzine e non, ma è verso il progetto di Adricesta "un buco nel muro" che con lui cerchiamo di realizzare. Anch'io, come Doni, ti consiglio di andare sulla home del sito e cliccare in alto a destra sulla dicitura "Il progetto....."

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Ada



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MessaggioInviato: Dom Feb 04, 2007 17:37    Oggetto: Rispondi citando


Rolling Eyes Rolling Eyes
Care Doni e Stelar, davvero pensate che una persona che "si concede" di dedicare tanto del suo prezioso Wink tempo a Preziosi invece che alla propria mai abbastanza approfondita acculturazione e che - pur deridendo l'attenzione delle adricestine per il loro testimonial - proclama il suo interminabile sfogo come "solipsistico", sia incuriosita da Un buco nel muro?

L'ottimismo che vi contraddistingue, la volontà di impegnarvi, il valore che date al miglioramento della realtà dei bimbi in ospedale sono molto lontani dal "solipsismo": "in campo etico, teoria che assuma il principio dell'egoismo e dell'utile individuale come norma etica fondamentale" "l'io come unica realtà esistente".
Chiedo scusa per la citazione, ma le mie reminiscenze filosofiche liceali sono più lontane di quelle di Francesca, che però mi pare un po' troppo autoreclusa nel suo soggettivismo. Ma, "tutto nonostante", anche lei sta diventando "eliotropia"? Non ha forse inaspettatamente orientato la sua attenzione verso questo forum? Laughing
_________________
Ada
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FRANCESCA22



Registrato: 03/02/07 16:49
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Residenza: Milano

MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 11:47    Oggetto: Rispondi citando


Sorrido.
Ma amaramente.
Mi imbarazza pensare che nel mio pensiero si possa trovare polemica: manifestavo un dubbio, - in quanto tale, privo di giudizi – nel continuare a ripetere: strano.
Il dubbio del fascino rispetto ad una realtà sconosciuta di cui per la prima volta ho percezione, il dubbio che mi solleva toccare una coesione mediatica così forte, ancora una volta il dubbio circa la reale identità dell’autore dei testi corrispondenti al nick Alessandro.
Perdonatemi.
Continuo a restare sbigottita, eppure affascinata.

Però, se mi si permette, vorrei replicare @ Ada:

Se, come dici, le tue reminiscenze filosofiche appartengono agli anni lontani ed ai territori obbligati del liceo, forse azzardi nell’addentrarti nell’argomento.
Se è vero che hai studiato filosofia, dovresti essere ben consapevole che ad ogni tesi corrisponda un antitesi, perciò stesso il tuo ragionamento si rivela quantomeno dialetticamente fallace.
1.Alla tua accezione di “Solipsismo” ne corrispondono altre più nobili:
Kant parla di S. per indicare la totalità di inclinazioni che, quando soddisfatte, producono la felicità; Wolff lo ritiene una sorta di idealismo che riduce il Tutto ad Idee;
In ultimo, forse il motivo per cui ho temuto il mio “uno sfogo solipsistico”: diceva Wittengstein “i limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo” = “ridurre gli elementi della realtà a fatti di esperienza immediata che perciò sono soltanto miei. E dove tali fatti mancano, manca il significato ed Io non capisco”.
2. Aggiungi: l’Io come unica realtà esistente: confusiva. Non è che tu confonda l’egocentrismo con un’introspezione condivisa al solo fine di risolvere una questione - affinché questa non divenga un insoluto?

3. Concludi: Autoreclusa nel suo soggettivismo; prim’ancora scrivi: pensate che una persona che (…) sia incuriosita dal Buco Nero? (tra l’altro io avrei scritto possa essere, non sia)
Meraviglioso sillogismo, il tuo.
E mi spiego: il S. è per definizione una deduzione necessaria. (Sarebbe da domandarti come mai tu abbia sentito questa necessità, dunque?)
Da esso si distingue il sillogismo dialettico, fondato su premesse e quindi soltanto probabile.
In questo si comprende la specie del sillogismo eristico, fondato su premesse che sembrano probabili ma non lo sono.
Come un'ingenua stoica, avevi due termini e hai messo per premessa maggiore, una proposizione condizionale/soggettiva e quindi intrinsecamente confutabile.

Al di là della divertente opportunità che mi hai offerto ( e non prendere come una provocazione anche questo: già lo dicevo, amo tutto ciò che mi permette di riflettere, crescere, mettermi in discussione), mi spiace seriamente che tu sia giunta ad un giudizio tanto superficiale quanto negativo.

A mio avviso, non potendo - non che debba interessarti - immaginare chi ci sia dietro il mio nick, se e quale impegno sociale io svolga quotidianamente, in che modo io indirizzi la mia sensibilità, almeno non dovresti permetterti, solo perché sconosciuta, necessariamente di negarmi e dipingermi come ti è più comodo (?).
Ancora, se sono qui, se ci sono arrivata, è, per mia stessa ammissione, perché sono rimasta affascinata da qualcosa che non mi interessava, non credevo potesse interessarmi ed invece: mi interessa. Quindi, che io in questo momento abbia letteralmente la testa rivolta al sole-preziosi mi sembra di averlo espresso in modo tanto sincero e palese da non capire l’atteggiamento trionfante che manifesti nel sottolinearlo.

In ultimo, mi dispiace.
Sinceramente.
Per due ordini di motivi: il primo è che io difficilmente giudico, perché per natura osservo, mi interrogo ed interrogo. Questo perché ritengo che ogni essere umano trattenga in sé un mondo talvolta inestricabile di sentimenti intelletto esperienze e biologia, che bisognerebbe aver più voglia di scoprire che di commentare.
Il secondo è che si possa fare della polemica anche riguardo ad un aspetto tanto imponente quanto le emozioni più pure.
Emozioni che, tra le altre cose, ci accomunano ed invece, chiaramente per mio limite espositivo, dividono. Assurdo: una vera contraddizione.
Francesca
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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 14:49    Oggetto: Rispondi citando


FRANCESCA22 ha scritto:
A mio avviso, non potendo - non che debba interessarti - immaginare chi ci sia dietro il mio nick, se e quale impegno sociale io svolga quotidianamente, in che modo io indirizzi la mia sensibilità, almeno non dovresti permetterti, solo perché sconosciuta, necessariamente di negarmi e dipingermi come ti è più comodo (?).


Buongiorno cara Francesca...non ho intenzione di alimentare una polemica, inutile ed anche scortese nei confronti di una comunità di persone che, seppure virtualmente, si sono incontrate; in alcuni casi questi incontri hanno superato lo stadio virtuale per diventare amicizie vere e solide.
Ma tu dici che non sapendo chi si nasconde dietro il tuo nick non è giusto giudicarti e dipingerti a nostro piacimento.
Mi limito solo a ricordarti che tu per prima hai giudicato...definendo i membri di questa comunità : FIORI CRESCIUTI NEL NULLA.

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FRANCESCA22



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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 15:11    Oggetto: Rispondi citando


"Eppure sentire nei fiori sull'asfalto un senso di te"...

Mio Dio, possibile che io sia così criptica al punto da rendere un pensiero dolce, uno sprezzante giudizio?
Ma, dico, l'avete mai sentita la canzone di Elisa di cui scrivo?
E, fiori cresciuti dal nulla, mi traduci, giuro lo chiedo umilmente, che diamine di disprezzo può indicare???

Avessi parlato di gemmazione, di autoalimentazione potrei forse capire l'equivoco, ma dico: fiori. Radici, profumo, bellezza, e nati dal nulla: sull'asfalto: anche dove manca l'acqua, il sole, la vita, la vostra presenza è inscalfibile, la vostra devozione indefessa.
C'è una sola anima in questo contesto che non vi legga dell'acido in quanto ho espresso?
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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 15:30    Oggetto: Rispondi citando


Cara Francesca scusa...allora forse non sono stata capace di cogliere il tuo pensiero.
Quello che ho colto è che ti sei affacciata tra di noi solo spinta dalla figura Preziosi e che senza conoscere niente di noi hai espresso giudizi o forse solo perplessità su quello che realmente siamo e su chi siamo.
Allora mia cara ricominciamo da capo impara a conoscerci e troverai persone di tutte le età e di vari gradi di cultura che non sono solo girasoli piantati nell'asfalto ma che hanno radici ben affondate dentro una terra fertile dove germogliano i semi della solidarietà.

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noemi 92



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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 15:31    Oggetto: Rispondi citando


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Ada



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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 15:50    Oggetto: Rispondi citando


Mi spiace, mai ascoltata Elisa: non conosco nessuna delle sue canzoni. Embarassed
Il fatto stesso che tu scriva "Buco nero" consente molti dubbi sul come ti sei interessata al progetto "Un buco nel muro", che è un impegno molto concreto, non a parole. E si potrebbe guardare con curiosità a questo "scambio" di termini, visto che da un lato si tratta di apertura, di rimozione di barriere e dall'altro di un oggetto cosmico che assorbe ogni materia ed energia. Ma di astrofisica ne saprai certo più di me.

Nessuno vuole polemiche: si tratta solo di capirsi, però non è in un contesto di concretezza come Adricesta che le tue ampie digressioni letterarie trovano collocazione e purtroppo l'equivoco è dietro l'angolo.
Poiché non ci troviamo su un blog personale, direi che comunicare è adattarsi al proprio interlocutore, non viceversa. Conosci il forum e Adricesta, cara Francesca: ci sono notizie e iniziative interessanti. Very Happy
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Adry



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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 16:55    Oggetto: Rispondi citando


ANCH'IO HO SEGUITO L'INTERVISTA.....
DA ALCUNE COSE DETTE DA ALESSANDRO TRASPARE UN GRANDE AMORE NEI CONFRONTI DEI SUOI GENITORI DA CUI E' STATO ED E' MOLTO AMATO,SECONDO ME.
E LO STESSO AMORE CHE LUI HA RICEVUTO LUI HA UNA GRAN VOGLIA DI TRASMETTERLO AI SUOI FIGLI.

COME PERSONA LO STIMO SEMPRE DI PIU'...


P.S.E PER SDRAMMATIZZARE:
ANCHE NEL MIO FRIGO NON MANCANO MAI ACQUA,UOVA E SUCCO DI PERA... Wink
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