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anticlaudia
Registrato: 19/11/09 09:46 Messaggi: 1531 Residenza: francavilla fontana (BR)
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Inviato: Ven Mar 18, 2011 16:37 Oggetto: |
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Che iniziativa meravigliosaaaaaaaaaaaaaaaaa......sarà un successone.......mi piacerebbe assistere a questo spettacolo.......magari in futuro ci saranno altre occasioni....in bocca la lupo,Ale!!!!!!!  _________________ ALE IO CREDO IN TE
...<Gli angeli vengono se tu li preghi,e quando arrivano ti guardano,ti sorridono e se ne vanno....per lasciarti un sogno lungo una notte ma che vale una vita...vivilo a fondo perchè lui non torna più!>...(T.F.)
Antonella
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Franca~

Registrato: 16/02/10 23:59 Messaggi: 313 Residenza: Roma
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Inviato: Ven Mar 18, 2011 17:15 Oggetto: |
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Prontissimi per assistere ad un'altra perfonmance teatrale sicuramente affascinante ed unica.....rivedere il nostro caro Alessandro a teatro non può che darci tanta carica!!
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@miri
Registrato: 09/02/11 17:27 Messaggi: 45 Residenza: Biella
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Inviato: Ven Mar 18, 2011 23:37 Oggetto: |
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Peccato non poter essere a Roma ..... ma tanti pensieri gioiosi a chi
fortunatamente potrà parteciparvi !!!!!!
Un grande in bocca al lupo al nostro Testimonial .... vai Alessandro !!! _________________
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Dona

Registrato: 23/08/06 13:12 Messaggi: 365 Residenza: Toscana
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 09:26 Oggetto: |
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Con grande sacrificio(soprattutto perchè il mattino dopo dovrò essere al lavoro a 250 km di distanza)ma con grandissima gioia , io ci sarò!  _________________
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7810
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 10:46 Oggetto: Ciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! |
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Ciao a tutti!!!
Che belleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
IO VADO A ROMAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Sono molto felice!!!
Ci vediamo a tutti a teatro!!!
Helena! _________________
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anticlaudia
Registrato: 19/11/09 09:46 Messaggi: 1531 Residenza: francavilla fontana (BR)
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 11:42 Oggetto: |
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Davvero HELENA???????? sono felicissima per te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  _________________ ALE IO CREDO IN TE
...<Gli angeli vengono se tu li preghi,e quando arrivano ti guardano,ti sorridono e se ne vanno....per lasciarti un sogno lungo una notte ma che vale una vita...vivilo a fondo perchè lui non torna più!>...(T.F.)
Antonella
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37920
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 17:52 Oggetto: 19 Marzo 2011 - FESTA DEI PAPA' - Auguri ALESSANDRO @->- |
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19 Marzo 2011 è Festa dei Papà!
il forum festeggia genitori e figli
A te, Papà sensibile e innamorato
oggi e sempre un Augurio sincero
dolce e tenero per Elena e Andrea
Per te Alessandro, la Festa serena
affettuosamente...piero e giuliana
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^Gaia^
Registrato: 20/03/04 22:22 Messaggi: 5205 Residenza: Firenze
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 18:39 Oggetto: |
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Bellissima iniziativa!!
Complimenti!!
Io purtroppo nn potrò esserci a Roma, anche se sarò li con il cuore!!
Però vorrei partecipare per il regalo!!
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7810
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Inviato: Sab Mar 19, 2011 18:44 Oggetto: |
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anticlaudia ha scritto: | Davvero HELENA???????? sono felicissima per te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  |
Ciao Antonella!!!
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
E sono molto,molto feliceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Grazieeeeeeeee!!!
Helena! _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37920
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Inviato: Dom Mar 20, 2011 01:36 Oggetto: ROMA 18/4/11 T.VASCELLO Doppio Assoluto ALESSANDRO PREZIOSI |
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Lunedì 18 Aprile 2011 - ROMA - ore 21.00
TEATRO VASCELLO : Sala Giancarlo Nanni
3° "DOPPIO ASSOLUTO" protagonisti
Alessandro Preziosi & Michele Rabbia
LA DIVINA MIMESIS
di Pier Paolo Pasolini
LA VOCE INTORNO AL SUONO
"È un'idea che risale al 1963, ma finora non sono riuscito a trovare la chiave giusta. Volevo fare qualcosa di ribollente e magmatico, ne è uscito qualcosa di poetico anche se in prosa […] a un Inferno medioevale con le vecchie pene si contrappone un Inferno neocapitalistico. Ma siamo, per il momento, al "mezzo del cammin di nostra vita…" "opera, se mai ve ne fu da farsi, e, per mio strazio, così verde così verde, del verde di una volta, della mi joventud, nel mondaccio ingiallito della mia anima..." Il recital riflette, nel tema della rassegna (doppio assoluto), il rapporto metalinguistico tra Pasolini e Dante, come nel dialogo in scena tra parola e musica, e al tempo stesso indica un commento al testo dantesco, che per Pasolini è in effetti "mimesi" (o imitazione) della realtà e dei linguaggi che si adottano per rappresentare la vita, così che i testi circolano di continuo, aprendosi su orizzonti dell'opera imitata e dell'opera nuova che da quella scaturisce. Come Pasolini intraprende un suo "Inferno" in chiave dichiaratamente autobiografica sdoppiandosi in Dante e in Virgilio, così quindi la narrazione si sdoppia in parola e musica, paesaggio sonoro percussivo che ci accompagna nell'inesausto confronto con la letteratura e la realtà del nostro tempo. E come Dante, Pasolini è critico caustico del suo tempo, ma attualizza al presente il testo dantesco, immagina un viaggio nell'oltreterra, con una guida, che non è Gramsci o Rimbaud, che Pasolini sente come simili, o, ironicamente, Chaplin, ma comunque, come Virgilio, un poeta, ovvero Pasolini stesso, o meglio un doppio di se stesso: il "poeta civile" che Pasolini era negli anni Cinquanta , con la passione per il popolo, la storia, l'ideologia, il mito e lo stile. Il viaggio nell'Inferno è, in Pasolini, un viaggio nell'"Irrealtà" che non è fuori di noi. Al contrario, "altro luogo non è che il mondo" : un universo sociale percorso dal consumismo, dal crollo dei valori precipitati nella "volgarità" e nel "conformismo" e dalla tremenda fine degli ideali di "purezza", "altezza morale" e "onestà intellettuale". Una generazione politicamente e socialmente ridotta a "un'ombra, una sopravvivenza" che annovera tra i mali peggiori, sul piano esistenziale; l'ignavia e che risulta oggi di straordinaria attualità.
©KHORA.teatro 2011
Al Teatro Vascello, la rassegna DOPPIO ASSOLUTO prevede appuntamenti inediti in equilibrio fra voci e suoni, in cui sono protagonisti importanti autori ed interpreti della scena musicale e teatrale. DOPPIO ASSOLUTO è il luogo in cui l'attore incontra il musicista, in cui grandi artisti oltrepassano il loro specifico settore per condividere, confrontarsi e creare percorsi nuovi.
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Il Teatro Il Vascello nasce nel 1989 dalla ristrutturazione del Cinema Vascello, costruito nel 1946. La nuova sala è concepita dall'arch. Costantino Dardi e da Giancarlo Nanni. E’ una struttura polivalente che permette il più ampio uso di soluzioni sceniche, teatro a "pianta centrale", "circolare", "a più piani", "all'italiana", con una gradinata per il pubblico di 400 posti, una parte della quale può essere retraibile eliminando 150 posti e ampliando lo spazio-palcoscenico di altri 6 metri di profondità. La sala regia corre al di sopra della gradinata e consente il passaggio sopraelevato sino alla zona retropalco alla quale si congiunge con due scale laterali. I camerini sono posti lungo la scena, lateralmente. La nuova sistemazione dell’ingresso, l'atrio e il foyer sono stati realizzati nel 1995 dagli architetti M.A. Di Martino e B. Agostinelli. [ da www.teatrovascello.it ]
Per Sostenitrici e Sostenitori, Tessera 2011, posti in prima fila
Come assistere allo spettacolo insieme all'ADRICESTA ONLUS!
Come aderire ad una iniziativa preziosa con brindisi augurale!!
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nenepd

Registrato: 14/09/07 12:56 Messaggi: 2163 Residenza: PROVINCIA DI PADOVA
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Inviato: Dom Mar 20, 2011 16:55 Oggetto: |
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Carissimo forum!!! Che bella questa sorpresa che ho appena letto!!
Ale ritorna in teatro, dal vivo!!!! Auguro a tutte coloro che potranno assistere che possa essere una serata densa d'emozioni!!!
Io non ci sarò ma parteciperò sicuramente al regalo per il nostro Capitano!!!!
Ciao a tutti, vi abbraccio con affetto!
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pattyFI
Registrato: 03/01/07 21:15 Messaggi: 3276 Residenza: PELAGO (FI)
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Inviato: Dom Mar 20, 2011 19:56 Oggetto: |
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In bocca al lupo Donatella...la Toscana e tuttei quelli che ammirano Ale e Vittoria e' ben rappresentata con te e con la ns.Helena
Un saluto a tutte/i quelli che avranno la fortuna di partecipare a questa serata! _________________ Donare un sorriso ad un bambino malato è un atto d'amore!
Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7810
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Inviato: Dom Mar 20, 2011 21:23 Oggetto: Ciao ! |
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Ciao "patty"!
Grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Sono molto feliceeeeee!!!
Perché vedere Alessandro Preziosi é grande la felicitá!!!
Ma devo studiare "PIERO PAOLO PASOLINI"!
Moltooooooooooooooooooooooo!
"PER ALESSANDRO E VITTORIA TUTTO"!
Buona serata!
Helena! _________________
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vity
Registrato: 20/06/09 10:26 Messaggi: 21
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Inviato: Dom Mar 20, 2011 22:31 Oggetto: |
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io ci vengo perche voglio chiedere a alessandro di dirci la veritàuna volta tanto ci provo a venire per rispetto verso tutti quelli che gli vogliono bene per vederese lui ci dice che succede
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37920
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Inviato: Lun Mar 21, 2011 01:00 Oggetto: ROMA 18/4/2011 Doppio Assoluto LA DIVINA MIMESIS di PASOLINI |
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Appunti sulla Divina mimesis di P. P. Pasolini . di Roberto Bertoni
La Divina mimesis risale al 1963-65, ma fu pubblicato nel 1975. Si tratta di un'opera incompleta: ne possediamo solo alcuni canti e appunti per altri canti.
Il titolo riflette un rapporto con Dante di tipo metalinguistico: mentre è modellato sul sintagma "La Divina Commedia", al tempo stesso indica un commento al testo dantesco, che per Pasolini è in effetti "mimesi" (o imitazione) della realtà e dei linguaggi che si adottano per rappresentare la vita.
Come "nel mezzo del cammin di nostra vita" della Commedia di Dante, nel Canto I di La Divina mimesis, "verso i quarant'anni" [DM, 6] Pasolini immagina un viaggio nell'oltreterra, con una guida, che non è Gramsci o Rimbaud, che Pasolini sente come simili, o, ironicamente, Chaplin [DM, 16], ma comunque, come Virgilio, un poeta, ovvero Pasolini stesso, o meglio un doppio di se stesso: il "poeta civile" che Pasolini era negli anni Cinquanta [DM, 6], con la passione per il popolo, la storia, l'ideologia, il mito e lo stile.
Il viaggio nell'Inferno e in due Paradisi (quello capitalista e quello comunista) è, in Pasolini, un viaggio nell'"Irrealtà" [DM, 35]. L'oltreterra di Pasolini, l'"Irrealtà", non è fuori di noi. Al contrario, "altro luogo non è che il mondo" [DM, 19] nell'epoca del neocapitalismo: un universo sociale percorso dal consumismo ("ognuno di noi [...] è la figura di un acquirente", DM, 42), dalla fine dei valori precipitati nella "volgarità" e nel "conformismo" [DM, 63] e dal crollo degli ideali di "purezza", "altezza morale" e "onestà intellettuale". La generazione di Pasolini è politicamente e socialmente ridotta a "un'ombra, una sopravvivenza" [DM, 13]. Tra i mali peggiori, sul piano esistenziale, per Pasolini c'è infatti l'ignavia [DM, 19]. C'è una crisi di identità: la vita privata è vissuta in isolamento con "la piaga di un dubbio, il dolore di una lacerazione [...] di cui gli altri hanno ragione di disinteressarsi" [DM, 15]; la gente "vive nella confusione" [DM, 35].
Negli aspetti appena citati si notano, rispetto all'ideologia di Pasolini, la disillusione nei confronti tanto del capitalismo quanto delle opposizioni tentate negli anni Cinquanta, e un riscontro dell'alienazione sociale e personale dell'Italia neoindustriale nata col miracolo economico.
Come Dante, Pasolini è critico caustico del suo tempo, ma attualizza al presente il testo dantesco; in parte lo imita nella suddivisione in Canti, in alcuni particolari elementi di lingua e di stile; ma poi se ne distacca, scegliendo non i versi in terzine (come aveva fatto in Le ceneri di Gramsci), bensì una prosa standard, che sembrerebbe tra l'altro contraddire il plurilinguismo difeso da Pasolini e da lui riscontrato anche in Dante. Sul piano linguistico, Pasolini anticipa i tempi, dichiarando, già fin dagli anni Sessanta, che il modello standard di italiano non è più quello letterario, bensì lo standard basato "sull'italiano parlato nel Nord, come lingua franca della seconda industrializzazzione": per questo scrive nella "'supposta' lingua nuova" caratterizzata soprattutto dalla "assoluta prevalenza della comunicatività sull'espressività" [DM, 59]. Sebbene diversa dalla lingua di Dante, e diversa dal plurilinguismo riscontrato da Pasolini in Dante, la lingua scelta da Pasolini dagli anni Sessanta in poi costituisce un'innovazione fondata su uno studio della realtà linguistica italiana: in tal senso il metodo di Pasolini non è dissimile da quello di Dante, che nel De Vulgari Eloquentia individuava le lingue parlate in Italia e ne costruiva una propria basata su quelle.
È visibile l'interesse di Pasolini per Dante non solo sul piano della critica alla società, ma anche su quello dell'autobiografia. La Commedia è narrata in prima persona e Dante fa riferimento a sé, in tal senso operando in parte entro il genere autobiografico; e l'ansia dell'influenza di Pasolini lo porta a staccarsi da Dante accentuando il discorso autobiografico (leggendo ad esempio Virgilio non come un altro da sé rispetto a Dante, ma come un alter ego: lo dimostra la scelta del Pasolini di un tempo come guida nell'oltreterra).
Mentre Pasolini imita Dante, se ne distacca; ma al tempo stesso La Divina mimesis costituisce indirettamente un commento a Dante: ce ne fa capire certi aspetti, ad esempio questo aspetto di autobiografia. Come sempre, nell'intertestualità, i testi circolano di continuo, aprendosi su orizzonti dell'opera imitata e dell'opera nuova che da quella scaturisce.
Nella Divina mimesis, a differenza che in Dante, c'è una tendenza laica, non religiosa; e sono accentuati gli aspetti politici, sociali e esistenziali. Il percorso teologico di Dante si trasforma inoltre in un percorso simbolico e psicologico. (L'aspetto psicologico è messo in evidenza da un richiamo all'Id, cioè l'inconscio secondo Freud, DM, 26).
Certe allegorie dantesche si trasformano in simboli in quanto in La Divina mimesis, al contrario che nella Commedia, sono spiegate, non lasciate implicite affinché il lettore le decifri secondo gli schemi che le contengono (siano essi teologali, filosofici, o di altro tipo). Ad esempio la lonza, il leone e la lupa: in Pasolini la lonza indica l'illusione, il leone "sonno, ferocia e egoismo" e la lupa lussuria [DM, 14-17].
In La Divina mimesis, al contrario che in Dante, le pene dei dannati non sono "spettacolari" perché, scrive Pasolini, "in questo luogo la sola pena è esserci" [DV, 50]. Questa è la punizione, non il contrappasso come in Dante.
In La Divina mimesis, è pronunciata una severa critica anche all'assenza di impegno degli intellettuali: i letterati sono all'Inferno, ma sono in qualche modo difesi gli scrittori anticonformisti che abbiano "l'altezza dello stile" e "la purezza della parola", perché è in questo modo, secondo Pasolini, che si manifesta l'impegno coincidente con una "testimonianza della realtà" [DV, 40]. Chi è colpevole, infatti, secondo Pasolini, è chi non si è ribellato: i conformisti, i politicanti, i corrotti.
Nalla Divina mimesis, il compito (laico) di redimere chi vive tra le pene del presente sembrerebbe affidato all'arte, a una ricerca di sé, e socialmente al perseguimento della verità, dicendola non "di nascosto", bensì apertamente [DV, 18].
Nel testo sopra riportato: l'abbreviazione DM sta per LA DIVINA MIMESIS, Ed. Torino, Einaudi, 1975.
Le cifre che seguono l'abbreviazione tra parentesi quadre indicano i riferimenti ai numeri di pagina del
saggio. La recensione originale è pubblicata in www.pasolini.net/narrativa_divinamimesis_recens.htm
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