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ALE è YANEZ! serie tv RAI1 SANDOKAN 2025 LuxVide, RaiFiction
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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Dom Lug 28, 2024 12:03    Oggetto: ALE è YANEZ nella serie tv SANDOKAN 2024 LuxVide, RaiFiction Rispondi citando







ALESSANDRO PREZIOSI interpreta Yanez de Gomera

in “SANDOKAN”: la serie TV prodotta da LUX VIDE in

collaborazione con RAI Fiction: eccolo sul set-veliero!







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genziana



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MessaggioInviato: Sab Ago 03, 2024 09:48    Oggetto: SANDOKAN - Lux Vide - ALESSANDRO PREZIOSI è Yanez De Gomera Rispondi citando




Si sono concluse le riprese sul set di "SANDOKAN" in Italia, a Formello, ma i set della serie evento non si fermeranno neanche d’estate! Le riprese finiranno all'estero, in un luogo paradisiaco… La Réunion.








Il titolo definitivo della serie sul personaggio immaginario Sandokan, protagonista di numerosi romanzi d’avventura del ciclo indo-malese creato da Salgari, non è ancora scelto e per ora resta "Sandokan".


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Carla



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MessaggioInviato: Mer Ago 07, 2024 09:47    Oggetto: Rispondi citando


Che meraviglia questa nuova avventura del nostro ALE -YANEZ! Un set quello di Formello, mastodontico e fantastico.... NE VEDREMO DELLE BELLE IN QUESTO NUOVO SANDOKAN !
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Carla -
Adricesta
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Ott 18, 2024 18:15    Oggetto: SANDOKAN serie tv LUXVIDE al MIA-2024 - su RAI-UNO nel 2025 Rispondi citando



18/10/24, "SANDOKAN" con alcune clip è presentata nella sezione GREENLit, showcase del MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo) che è un importantissimo evento per addetti al settore accreditati (solo buyers, executive internazionali, ecc.). Selezione ufficiale |24.







"SANDOKAN – LA SERIE" è prodotta da LUX VIDE in collaborazione con Rai Fiction, per RAI - Radiotelevisione Italiana. Creata da Alessandro Sermoneta, Scott Rosenbaum e Davide Lantieri; scritta da Alessandro Sermoneta, Scott Rosenbaum, Valentina Strada, Federico Gnesini, Giacomo Bisanti e Claudio Benedetti e diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo. "SANDOKAN" è la serie evento che dà nuova vita al memorabile personaggio nato dalla penna di Emilio Salgari.
In un mondo dominato dalla corona inglese, Sandokan pensa prima di tutto a se stesso e alla sua ciurma, ma tutto cambia quando incontra Marianne, la figlia del console inglese. Così nasce il loro amore impossibile: e lui si troverà a seguire una strada impervia, che lo porterà a diventare la famigerata "Tigre della Malesia".



La serie tv uscirà nel 2025 e avrà come protagonisti Can Yaman, Alessandro Preziosi e Alanah Bloor; Rai1.


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genziana



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MessaggioInviato: Dom Feb 16, 2025 20:10    Oggetto: SANDOKAN - Lux Vide - ALESSANDRO PREZIOSI è Yanez De Gomera Rispondi citando







ALESSANDRO PREZIOSI interpreta Yanez de Gomera

in “SANDOKAN”, la serie TV prodotta da LUX VIDE in

collaborazione con RAIfiction: che baffoni napoletani!




ha scritto:




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genziana



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MessaggioInviato: Dom Feb 16, 2025 20:59    Oggetto: Sorrisi e Canzoni Tv sul set di SANDOKAN Lux Vide-RaiFiction Rispondi citando


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genziana



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MessaggioInviato: Lun Feb 17, 2025 20:12    Oggetto: Vanity Fair 11/2024, sul set della serie tv SANDOKAN LuxVide Rispondi citando



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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 18, 2025 19:24    Oggetto: SANDOKAN - produzione LUX VIDE - Tivù Rivista Duesse 12/2024 Rispondi citando


ha scritto:




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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 18, 2025 19:33    Oggetto: CIAK Magazine 2024 intervista PREZIOSI e Jan Maria MICHELINI Rispondi citando



      CIAK/24 Magazine INTERVISTA in esclusiva

      ALESSANDRO PREZIOSI "Il mio YANEZ 2.0"

      e il regista di 'SANDOKAN' J. Maria Michelini



ha scritto:














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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 25, 2025 19:36    Oggetto: SANDOKAN 2025 - produzione LUX VIDE con RaiFiction - RAI UNO Rispondi citando


ha scritto:




Sandokan: un’avventura che ritorna grazie a Lux Vide


Parliamo di Sandokan, serie evento internazionale, prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction e diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo.

Sandokan andrà in onda alla fine del 2025 su RAI1 e sarà distribuita in tutto il mondo da Fremantle International e in Spagna da Mediterráneo Mediaset España Group.




Vedremo Can Yaman nei panni della Tigre della Malesia, in una veste originale, affiancato dall’esordiente Alanah Bloor nel ruolo di Marianna. Con loro ci saranno Ed Westwick (Gossip Girl, I figli degli uomini) nel ruolo dell’affascinante antagonista Lord Brooke, mentre sarà Alessandro Preziosi (I Medici, Black Out, La vita bugiarda degli adulti) a dare il volto all’iconico Yanez de Gomera. Si uniranno al cast anche John Hannah (The last of us, Quattro Matrimoni e un funerale, Sliding Doors, La Mummia), Madeleine Price, Gilberto Gliozzi (Loro, I delitti del Barlume), Mark Grosy (Zero Zero Zero) e Samuele Segreto (Stranizza d’amuri, L’Ora).

Da un’idea di Luca Bernabei, Sandokan sarà una grande epopea con un tratto da fiaba e un forte legame con l’ambiente.
La serie racconterà le origini della Tigre della Malesia, che torna finalmente sul piccolo schermo. Vedremo nascere il mito di Sandokan, la sua scoperta di essere figlio di un antico re guerriero, vivremo con lui l’amore con Marianna, l’amicizia con Yanez e la rivalità con Lord Brooke: avventura, azione, eroismo ed una rivoluzionaria storia d’amore, in un racconto pronto a incantare adulti e bambini, unendo tutta la famiglia.



Ne parliamo con..

Luca Bernabei CEO di Lux Vide

Barbara Pavone chief Marketing & Sales Officer

Andrea Cuccaro Head of branded entertainment & special projects



“Sandokan” è un progetto ambizioso che riporta in vita un’icona della cultura pop. Qual è stata la vostra visione per questa serie?

Luca Bernabei: Sandokan è un’icona senza tempo che ha fatto sognare intere generazioni di lettori e spettatori, fino a diventare una delle IP più importanti in Italia e in Europa. Abbiamo riletto questo racconto epico con un’estetica moderna, valorizzando scenografie, costumi e sperimentazioni digitali per creare un’esperienza immersiva ed escapista. Avventura, scenari tropicali mozzafiato e una cura straordinaria per i dettagli contribuiscono a costruire un’identità visiva potente, che ben si applica ad una estensione della property nell’universo transmediale del licensing.

L’attenzione ai dettagli è evidente, ma sappiamo che la produzione ha anche un forte valore green. In che modo avete affrontato il tema della sostenibilità?

Barbara Pavone: “Sandokan” è, prima di tutto, una storia di rispetto per la natura e per i popoli oppressi. Volevamo che questi valori fossero riflessi anche nella produzione, rendendola il più sostenibile possibile. Abbiamo adottato pratiche green in ogni fase, dai costumi—interamente riciclati e realizzati con materiali di recupero, per un effetto autentico e vissuto—fino alla scelta delle location naturali, minimizzando l’impatto ambientale delle riprese. Abbiamo privilegiato energie rinnovabili e implementato sistemi di gestione sostenibile delle risorse, perché raccontare una storia di equilibrio con la natura significava, per noi, metterlo in pratica concretamente.

Il franchise ha un grande potenziale nel mondo del licensing. Quali opportunità vedete in questo ambito?

Andrea Cuccaro: “Sandokan” è molto più di una serie TV, è un universo narrativo unico, ricco di personaggi iconici, simboli visivi e valori forti . Tutti questi elementi lo rendono perfetto per il mondo del licensing e delle partnership. Il nostro obiettivo è costruire un brand che viva oltre lo schermo, attraverso moda, accessori, editoria, giocattoli e videogame, ma anche esperienze immersive, mostre ed eventi speciali. Vogliamo che Sandokan, Marianna e Yanez diventino vere icone, riconoscibili in diversi settori, da quello dell’intrattenimento a quello del lifestyle. Abbiamo già avviato dialoghi con partner strategici per sviluppare prodotti che riflettano lo spirito della serie e amplifichino la sua portata globale.

Portiamo ai partner un mondo di tradizione e contemporaneità, mettendo a disposizione dei brand la possibilità di coinvolgere i loro consumatori in esperienze uniche ed esclusive che li facciano sentire parte del set, e della magia della serie.

Oltre alla serie, ci saranno iniziative speciali per coinvolgere il pubblico?

Andrea Cuccaro: Assolutamente sì. Vogliamo che il pubblico non sia solo spettatore, ma parte di questo viaggio. Stiamo lavorando a diverse idee speciali: aprire il set ai fan, ad esempio, permettendo loro di visitare le location di “Sandokan 2” e vivere l’esperienza di una grande produzione cinematografica dall’interno. Inoltre, stiamo studiando la possibilità di coinvolgere il pubblico in un casting aperto, un’opportunità unica per chi sogna di far parte dell’universo di Sandokan.

La serie sarà un evento anche dal punto di vista promozionale. Cosa avete in programma per il lancio?

Barbara Pavone: “Sandokan” non sarà solo una serie, ma un evento a tutto tondo, supportato da una campagna di comunicazione a 360°. Il lancio sarà un’esperienza memorabile, con la partecipazione a festival internazionali, anteprime esclusive ed eventi immersivi nelle principali città, dove il pubblico potrà incontrare i protagonisti e scoprire il dietro le quinte della serie. A questo si affiancheranno esperienze digitali interattive, pensate per far vivere il mondo di Sandokan anche online. Il nostro obiettivo è creare una vera e propria community attorno alla serie, perché “Sandokan” non è solo uno spettacolo da guardare, ma un universo in cui immergersi.

Cosa vi aspettate dalle partnership con “Sandokan”?

Andrea Cuccaro: Vogliamo che Sandokan riviva oggi come un’icona senza tempo. Non è solo il protagonista di un’avventura, è un simbolo di libertà, rispetto per la natura e lotta contro l’ingiustizia. Se riusciremo a far innamorare una nuova generazione di questi temi, avremo raggiunto il nostro obiettivo, e saremo felici di farlo insieme a brand che credono nei nostri stessi valori.




INTERVISTE di Lucrezia Nebbia, 17/02/2025, pubblicate via LicensingItalia.it

Licensing Italia è la prima società di consulenza in Italia specializzata nel settore.





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genziana



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MessaggioInviato: Mar Feb 25, 2025 20:18    Oggetto: SANDOKAN 2025 - Lux Vide + RaiFiction - LONDON TV SCREENINGS Rispondi citando



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genziana



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MessaggioInviato: Mer Feb 26, 2025 19:50    Oggetto: SANDOKAN 2025. Lux Vide|Luca Bernabei - LONDON TV SCREENINGS Rispondi citando


ha scritto:




'SANDOKAN' salpa di nuovo: LUX VIDE fa rivivere il leggendario pirata; presentato a Fremantle Presents ai LONDON TV SCREENINGS il 28 febbraio 2025.



A bordo della propria nave, Sandokan e i suoi pirati stanno decidendo la loro prossima mossa. La barca si muove e scricchiola, le vele svolazzano al vento e l'equipaggio lancia un urrà vigoroso mentre la rotta è impostata per Singapore. Un pirata però ha dimenticato il suo cappello e la scena deve essere rifatta. Il regista Jan Michelini ("I Medici") nel suo villaggio video tiene le telecamere accese, e l'insegnante di dialogo in inglese, Denise McNee, corregge una pronuncia – " 'ransom' (riscatto), non 'ramson' ".

Ai Lux Vide Studios di Fremantle a Formello, una città alla periferia di Roma, il cielo e il mare sono garantiti da un OLED Wall a 360 gradi con risoluzione 24K, alto 4,5 metri (15 piedi) e lungo 70 metri (230 piedi). La barca è una delle tre costruite appositamente per la nuova serie, le cui riprese sono iniziate ad aprile.

"Dammi C21", dice Stefano Leone, il supervisore degli effetti visivi. Un tocco sul computer e il mare si trasforma da un moto ondoso moderato durante una giornata tropicale a un mare scintillante al chiaro di luna. Leone spiega che alcune delle CGI – una tigre e un serpente – sono state delle vere e proprie sfide.

Michelini si diverte con l'artificio: "La parte divertente di questo è che siamo a Roma, e stiamo navigando nelle acque della Malesia. Un po' come ha fatto Salgari, l'autore dei libri, perché non ha mai viaggiato. Era un grande intellettuale. Studiava molto, passava tutte le sue giornate in biblioteca, ma l'unico viaggio in barca era nel mare Adriatico. Noi facciamo lo stesso: sogniamo luoghi lontani".

L'autore italiano Emilio Salgari scrisse la sua serie di 11 libri alla fine del XIX secolo. Ispiratrice di diversi film, "Sandokan" è stata anche una serie TV di successo negli anni Settanta, interpretata da Kabir Bedi, ed è diventata una delle serie TV italiane di maggior successo con una sigla immediatamente riconoscibile.

"Quando ho accettato di fare la serie, la prima cosa che ho detto ai produttori è stata che dovevamo assicurarci i diritti per il tema della colonna sonora", dice Michelini. "L'ho dato ai nostri compositori ed è diventato parte dell'identità dello spettacolo". Per Michelini, l'ispirazione risale ai cappa e spada della sua giovinezza, ai film "Indiana Jones" e "La mummia".

A interpretare il protagonista è l'astro nascente turco Can Yaman. Arrivato in Italia quattro anni fa per interpretare il ruolo, Yaman ha sfruttato il ritardo nella produzione per forgiare una carriera nella televisione italiana nella serie "Viola come il mare". Ma il suo sollievo è palpabile per il fatto che il progetto abbia finalmente ottenuto il via libera: "C'è una nostalgia dietro", dice Yaman a Variety. La gente aveva molte aspettative su di me, e questo crea un enorme carico di responsabilità. Dovevo essere eccellente per dimostrare il mio valore anche a tutti: al mondo, al mio popolo turco e agli italiani. Perché quando sei un bel ragazzo, la gente dice delle cose. Ma penso di essere baciato da Dio". Ride, prima di aggiungere scusandosi: "Sandokan la penserebbe allo stesso modo".

Si può vedere cosa ha reso Yaman una star nella sua nativa Turchia e ha portato alla sua ascesa fulminea in Italia attraverso un ruolo da protagonista in "Viola come il mare". In preparazione per il suo ultimo ruolo, Yaman si è allenato per due mesi, perdendo 10 chili, imparando la coreografia del combattimento e beneficiando di un background nel basket, che gli aveva fatto vincere una borsa di studio nella sua nativa Istanbul per studiare legge. "Quando Sandokan combatte, è come l'Aikido, schiva molto". Vede il suo personaggio come un imbroglione poliedrico, un uomo d'azione, ma anche molto rituale: "È un leader ma non autoritario. Quando deve decidere qualcosa, la sua gente si stringe. È come un parlamento. Sandokan ha questo carisma di convincere tutti: vediamo anche tutte quelle vibrazioni di democrazia". Tra una ripresa e l'altra, Yaman si rannicchia davanti a un monitor per studiare la sua performance, con un orecchio rivolto al coach dei dialoghi.

A interpretare Lady Marianna Guillonk, la figlia del console britannico che Sandokan rapisce, è l'esordiente della Cornovaglia Alanah Bloor ("Waves"). Dopo la sua formazione al Liverpool Institute for Performing Arts (LIPA), Bloor ha vinto la parte a dicembre e ha avuto tre mesi per prepararsi, arrivando in Italia per le riprese ad aprile: "È stata una benedizione essere arrivata alla fine. Luca Bernabei e gli altri avevano davvero fissato quello che sarebbe stato, e io lavoravo a Liverpool e stavo recuperando le abilità di cui avrei avuto bisogno, come l'equitazione. In realtà ero al settantesimo compleanno di mio nonno quando ho ricevuto la chiamata, avevo il ruolo".

Bloor dimostra sangue freddo e grinta ripresa dopo ripresa, anche se gli artisti più esperti commettono lo strano errore: "Dov'è il mio cappello?" Sia Alanah Bloor che Can Yaman incanalano l'ardente determinazione dei loro personaggi per aprire la strada. Giunge al termine di 15 settimane di riprese – per la produzione di otto episodi – in Calabria e sull'isola della Riunione, nonché presso lo studio Lux Vide di Formello. Le telecamere girano, e il mare e il cielo, con un clic del mouse, diventano un pomeriggio tropicale e un leggero moto ondoso, e Sandokan torna a navigare.

Variety ha parlato con il creatore della serie Luca Bernabei. È anche il produttore della serie, nonché l'amministratore delegato di Lux Vide.

Perché pensi che questa particolare IP piacerà al mercato?

Non è un caso che l'adattamento televisivo del 1976 detenga ancora oggi il record di spettatori più alti per una serie TV in Italia. La storia di Sandokan ha uno straordinario livello di evasione che trasporta il pubblico direttamente nel cuore della giungla. Oggi le persone desiderano più che mai disconnettersi dalla realtà, motivo per cui richiedono storie con un potere immersivo. Siamo tutti stanchi quando torniamo a casa, e abbiamo solo voglia di staccare dalla quotidianità e guardare qualcosa che ci porta altrove, vivendo le avventure che sognavamo da bambini. Questo mi è successo anche durante una proiezione, dove, come produttore, avrei dovuto essere lì per prendere appunti ma quando si sono accese le luci, non ne avevo, quindi ho dovuto guardarlo di nuovo. Mi stavo davvero divertendo.

Come si inserisce "Sandokan" nella strategia internazionale degli Studios?

La sfida principale per le aziende di produzione europee oggi è quella di tenere il passo con elevati standard di produzione nonostante l'aumento dei costi e la riduzione dei budget. Per rimanere competitivi, dobbiamo essere produttivi e creativi, che è quello che abbiamo fatto per Sandokan e che vogliamo ottenere per tutte le nostre produzioni. Per la prima volta in Europa, abbiamo costruito un panopticon di 300 metri con pareti OLED, impiegato le più sofisticate tecnologie CGI sul mercato e, in Calabria, ricostruito un intero consolato ottocentesco insieme a un porto tropicale pieno di navi. Aggiungete decenni di esperienza professionale e grande dedizione e avrete un'idea di come siamo riusciti a spendere solo 30 milioni di euro [31,5 milioni di dollari] per un progetto che sembra una produzione di 60 milioni di euro [63 milioni di dollari].

Come hai fatto a ottenere così tanto dal tuo budget?

Per essere sinceri, quando ci stavamo avvicinando al progetto, il mio capo della produzione mi ha detto: "Le consiglio vivamente di non andare avanti con meno di 36 milioni di euro, altrimenti sarà un bagno di sangue". Nel frattempo, dal punto di vista della distribuzione, siamo stati avvisati da Andrea Scrosati, [Group COO e CEO Continental Europe di Fremantle, il nostro distributore internazionale per questa serie e casa madre] che dovevamo rimanere ben al di sotto di quel numero per realizzare un profitto. Alla fine, siamo riusciti a tagliare in modo consistente, stiamo parlando di milioni. Ho dovuto prendere alcune delle decisioni più difficili e rischiose che abbia mai preso come produttore. Non affinando il budget sulla carta giocando con i numeri, ma essendo produttivi e intelligenti e intraprendendo un enorme sforzo di ingegneria della produzione. Non si è trattato solo di aggiustamenti estetici, ma di un taglio dei costi reale ed efficace. Abbiamo reso possibile l'impossibile.

Com'è stata la pre-produzione e la produzione dello spettacolo?

La nostra fase di pre-produzione è durata più di un anno. Abbiamo preso alcune decisioni cruciali, come girare la maggior parte delle scene navali in studio con le pareti OLED. Ma non voglio spoilerarvi troppo, conserviamo qualche sorpresa per quando lo vedrete sullo schermo! Ci sono voluti trent'anni di esperienza come produttore, un grande sceneggiatore, Alessandro Sermoneta, quello che credo sia il miglior team di produzione in Italia e un regista meraviglioso, il mio amico Jan Maria Michelini (lavoriamo insieme da più di 20 anni), che ancora mi prende in giro per gli sforzi folli che gli abbiamo fatto fare. Quando ci affrettavamo a chiudere giornate impossibili, Jan si caricava letteralmente la macchina fotografica sulle spalle per portare a termine il lavoro. Questo è il modo per ottenere questo tipo di risultati: avere collaboratori migliori di noi, che danno il loro cuore, la loro passione e la loro fiducia.


Questa intervista è stata modificata e condensata per chiarezza. di John Bleasdale, 21/2/2025; via VARIETY.COM












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genziana



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MessaggioInviato: Gio Feb 27, 2025 18:36    Oggetto: SANDOKAN 2025 - Lux Vide - RaiFiction - LONDON TV SCREENINGS Rispondi citando


ha scritto:




SANDOKAN - Alta Tecnologia in Alto mare - LUX VIDE



Dalla prua della decorativa nave pirata con la testa di drago, la vista è serena. Le calme acque blu brillano sotto il cielo luminoso e limpido, senza che si veda anima viva in nessuna direzione.

Eppure non tutto in questa scena di Sandokan, un nuovo adattamento internazionale della saga storica di Emilio Salgari, è come sembra. Per prima cosa, le macchine del vento vengono utilizzate per far ondeggiare le vele arancione sanguigno, mentre la nave di legno decorata è stranamente ancora sotto l'illuminazione delle luci dello studio. Mentre i membri del cast si riuniscono sul ponte, la troupe si affretta con l'attrezzatura fotografica e gli oggetti di scena, mentre una persona è responsabile di immergere i lati della nave con l'acqua di una vicina piscina per bambini.

Infatti, quando DQ visita il set di Sandokan nel luglio 2024, non siamo affatto in mare, ma in uno studio a Formello, 30 chilometri a nord di Roma. Qui, un enorme "muro" di produzione virtuale a LED, noto come volume, è stato eretto intorno alla nave, mostrando un oceano generato al computer in ogni direzione.

"Girare praticamente su una nave, ovviamente, non è facile", ha detto il regista della serie Jan Maria Michelini (Devils) a DQ durante una pausa dalle riprese. "Immagina di dover agire e anche di occuparmi delle vele e cose del genere. Stavamo quasi girando con una nave del XIX secolo della Marina Italiana, ma poi le date non funzionavano. Quindi mi è dispiaciuto non usare una barca reale, ma grazie a Dio posso scattare con la luce della luna sullo sfondo per due o tre ore, o prolungare il tramonto per 12 ore".

Quasi 50 anni dopo che la storia letteraria dei pirati di Salgari è stata adattata per la prima volta per la televisione, insieme a numerose versioni cinematografiche, la superstar turca Can Yaman assume il ruolo principale in questa nuova drammatizzazione che segue le origini della Tigre della Malesia.

Ricca di avventura, passione, rivoluzione e amore per la natura, la serie racconta l'ascesa di Sandokan da semplice avventuriero a principe pirata. Con la storia ambientata nel Borneo, un paradiso tropicale abitato dalle tribù native Dayak ma governato dagli spietati coloni inglesi, Sandokan all'inizio è un pirata che combatte solo per se stesso e la sua ciurma.

Durante un raid, la sua vita cambia per sempre quando incontra Marianna, la bellissima figlia del console britannico a Labuan. Ma la loro impossibile storia d'amore viene contrastata dal leggendario cacciatore di pirati Lord James Brooke, che non si fermerà davanti a nulla per catturare Sandokan e conquistare il cuore di Marianna.

Sandokan scoprirà anche il suo ruolo in una storia più grande: quella della lotta dei Dayak per la libertà e la conservazione dell'ambiente, e che potrebbe diventare il leader per salvarli.

Prodotta dall'italiana Lux Vide, la serie è stata creata da Luca Bernabei e sviluppata per la televisione da Alessandro Sermoneta (Devils), Scott Rosenbaum (The Shield) e Davide Lantieri (Monterossi). Alessandro Sermoneta è l'head writer. Fremantle si sta occupando della distribuzione internazionale e lancerà la serie tv agli acquirenti internazionali in occasione dell'evento London TV Screenings il 28 febbraio, prima della sua premiere su Rai e Mediaset España entro la fine dell'anno.

All'interno del teatro T7 degli studi di Formello, la nave di Sandokan e quella di Brooke sono due delle tre navi che sono state costruite su un palcoscenico circondato dal ledwall a forma di ferro di cavallo. La costruzione è stata di sei mesi, con l'utilizzo di 1.152 pannelli video, e misura 70 metri di lunghezza e 4,5 metri di altezza per creare uno schermo di proiezione gigante di circa 300 metri quadrati.

Inoltre, è stato costruito a un metro da terra per consentire alle telecamere di catturare molto "cielo" senza che il tetto dello studio si riversi nell'inquadratura.

Quando il regista Michelini chiama l'azione – "OK, rock 'n' roll" – Yaman sta tenendo banco sul ponte circondato dai suoi compagni di equipaggio, con la rapita Marianna (Alanah Bloor) a guardare. L'oceano CGI sullo sfondo riproduce un loop infinito, con il supervisore degli effetti visivi Stefano Leoni e il suo team in grado di richiamare una qualsiasi delle 60 combinazioni di mare e cielo in un istante. Quel filmato da solo ha richiesto quattro mesi per essere preparato.

Il loro lavoro prevede anche ampie inquadrature della nave di Sandokan che entra in luoghi diversi, che sono compositi di modelli ridotti al minimo delle navi confrontati con filmati reali di luoghi tra cui la Thailandia e l'isola di Reunion. Una tigre in CGI, composta da scansioni dell'animale reale, dovrebbe apparire nel primo episodio, mentre Sandokan combatte anche un cobra.

Gli effetti vengono utilizzati anche per estendere le location reali, come il porto monarchico di Labuan che è stato girato in Calabria. Dove possibile però vengono utilizzati pratici oggetti di scena in tandem con la magia degli effetti visivi in mostra.

Lontano dal set, la costumista Monica Sarracchini si muove tra diversi laboratori che ospitano alcuni dei 1.700 costumi preparati per i 50 attori principali e i 2.500 artisti di supporto che compaiono in tutta la serie.
Tutti i costumi sono stati creati con una miscela di stili tradizionali e moderni. I pirati sono stati vestiti in modo notevolmente post-apocalittico. Inoltre, tutti gli abiti sono stati realizzati a mano utilizzando materiali riciclati, in linea con i temi ambientali della storia: una sfida lanciata da Michelini, che dirige con Nicola Abbatangelo, per il team dei costumi.

"La nostra fase di pre-produzione è durata più di un anno e abbiamo preso alcune decisioni cruciali, come girare la maggior parte delle scene navali in studio con i ledwall", racconta Bernabei. "Ci sono voluti 30 anni di esperienza come produttore, e Alessandro Sermoneta, un fantastico capo sceneggiatore che ha riportato in vita questa storia iconica con quello che credo sia il miglior team di produzione in Italia, e un regista meraviglioso, il mio amico Jan Maria Michelini, che ancora mi prende in giro per gli sforzi folli in cui lo abbiamo messo.
Quando ci stavamo affrettando a chiudere giornate impossibili, Jan ha letteralmente caricato la telecamera sulle spalle per portare a termine il lavoro. Questo è il modo per ottenere questo tipo di risultati: avere collaboratori migliori di noi, che danno il loro cuore, la loro passione e la loro fiducia".

La scaletta della produzione è estremamente impressionante e ne è valsa la pena aspettare Yaman, che originariamente ha firmato per il progetto cinque anni fa e poi si è trasferito in Italia da Istanbul per il ruolo, solo per vedere la produzione ritardata più volte sulla scia della pandemia di Covid.

"Ho sempre avuto questa impressione, questa sensazione, che Sandokan un giorno sarebbe successo", dice. "Ho mantenuto la fiducia. Quando dicevano che l'avrebbero fatta, non ci credevo. Era come uno scherzo tra di noi. Poi mi hanno fatto capire che facevano davvero sul serio e mi sono davvero emozionato".

Durante il suo periodo di inattività, Yaman ha recitato in due stagioni della serie tv italiana "Viola come il mare" di Lux Vide, e si è anche recato in Ungheria per girare "El Turco". In quest'ultimo ha interpretato un guerriero ottomano, il che lo ha aiutato ad affinare le abilità di equitazione e di combattimento di cui avrebbe avuto bisogno anche per Sandokan.

Ma per interpretare il pirata, ha dovuto comunque sottoporsi a un intenso regime di allenamento fisico che gli ha richiesto di perdere 10 kg di peso, un'impresa che ha raggiunto in soli 30 giorni. "Avevo questo soldato che mi addestrava tre volte al giorno con il digiuno intermittente", dice l'attore. "Pesavo 102 kg per El Turco. Ora, per Sandokan, sono 88 kg. È stato un periodo pazzesco".

El Turco ha anche segnato la prima serie in lingua inglese di Yaman, il che significa che quando è arrivato a girare Sandokan in inglese, "ero più calmo, avevo più serenità", dice. Anche l'insegnante di lingua Denise McNee lo ha supportato sul set.

"Mi preoccupavo molto della mia voce, di come avrei dovuto essere, e lei mi ha davvero calmato e ha detto che dovevo essere chiaro; che non avrei dovuto preoccuparmi del mio accento, se doveva essere britannico o americano, purché fosse chiaro. Alla fine Sandokan è un pirata. Può captare parole da tutto il mondo.

"I miei registi sono stati così gentili. In realtà venivano a casa mia ogni settimana, due giorni alla settimana e abbiamo iniziato a leggere i primi otto episodi in italiano. Stavamo discutendo riga per riga su come sarebbe stato interpretato. Così ho avuto l'opportunità di ripassare tutto con loro in italiano. Una volta finito in italiano, ho studiato tutti e otto gli episodi in inglese. Così, a poco a poco, parlando con Denise, grazie a lei, mi sono sciolto".

Arrivando alla fine delle riprese – DQ sta guardando le riprese il giorno/70 – Yaman descrive la realizzazione di Sandokan come un'esperienza "travolgente", ma anche gratificante. "È molto impegnativo", dice. "Ma qui abbiamo un capolavoro, quindi è molto soddisfacente anche per noi. C'è molta stanchezza, molti lividi. Vivi come un atleta: non esci, non ti diverti, non bevi. Ti concentri e ti impegni su questa cosa, ed è una cosa seria. La produzione è stata una famiglia per me per quattro anni".

Sandokan è stato anche un progetto di riferimento per l'attrice britannica Bloor, che fa il suo debutto sullo schermo nella serie. In effetti, il progetto ha segnato la sua prima audizione registrata, il primo richiamo e la prima audizione di persona fuori dalla scuola di recitazione. "È stato un po' un sogno, ad essere onesti", dice. "Vivere in Italia per quattro mesi e girare un dramma d'epoca, che è qualcosa che sono cresciuta amando, è una specie di sogno".

Parlando a quasi un anno esatto da quando si è laureata, Bloor dice che il "vortice" di unirsi a Sandokan non le è sembrato reale fino alla sua prima prova costumi. Da allora, ha girato in location in Calabria e si è abituata a esibirsi davanti al ledwall.

"È semplicemente incredibile. Sali sulla nave e, a causa degli schermi, ti sembra davvero di muoverti", dice. "Quindi, quando arrivi lassù per la prima volta, senti un po' di mal di mare. È stato un po' un battesimo del fuoco perché questo è il mio primo lavoro ed è così grande. C'è voluto molto, ma sto assorbendo tutto il più possibile. Ho imparato così tanto solo guardando gli altri attori e come lavorano i registi. È stato fantastico, un vero privilegio".

Marianna, spiega, è una giovane donna che desidera essere libera dalle catene del suo ruolo nella società vittoriana. Solo quando viene travolta da Sandokan inizia a conoscere davvero se stessa e il mondo.

"È davvero magico interpretare un personaggio che desidera ardentemente qualcosa, e non sa ancora bene cosa sia", dice. "Mi è piaciuto molto fotografare la festa di compleanno di Marianna. Era giù in Calabria, e hanno costruito l'intera villa del consolato da zero. Avevamo un sacco di comparse e avevamo già preso lezioni di ballo, quindi abbiamo fatto una routine di valzer completa ed è davvero magico, perché è il primo momento in cui vedi che c'è una scintilla tra Sandokan e Marianna, ma poi c'è anche Brooke. È un momento molto toccante della storia".

Yaman e Bloor guidano un cast internazionale che comprende anche Ed Westwick nei panni di Lord James Brooke, oltre ad Alessandro Preziosi, John Hannah, Madeleine Price, Gilberto Gliozzi, Mark Grosy e Samuele Segreto.

"È uno show molto impegnativo: è uno show di pirati, girato in Italia, ambientato in Malesia e Reunion", dice Michelini. "Abbiamo costruito 2.000 metri quadrati di giungla qui, sul retro. È un set enorme. La preparazione è stata la chiave. Mi piace prepararmi e sapere esattamente cosa devo fare, e poi mi piace dimenticare la preparazione e vivere il momento. Voglio essere sorpreso".

Michelini spera che le famiglie di tutto il mondo si riuniscano presto per guardare le avventure di Sandokan, che paragona a film "classici" come Indiana Jones, La mummia e, naturalmente, Pirati dei Caraibi.

"Il problema con questo show è che non c'è mai una scena simile all'altra, quindi ogni giorno [sul set] è un grande giorno", aggiunge. "È molto stressante. È stato davvero impegnativo. Ma tutti sono consapevoli che stiamo facendo qualcosa di speciale".



On Location di Michael Pickard, 21/2/2025; pubblicato via DRAMAquarterly.com






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