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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 09:57 Oggetto: TSA e KHORA.teatro DON GIOVANNI regia di ALESSANDRO PREZIOSI |
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KHORA.teatro e TSA _ Teatro Stabile d'Abruzzo
presentano
'' DON GIOVANNI '' di Molière
con ALESSANDRO PREZIOSI, protagonista
e con Nando Paone nel ruolo di Sganarello
e con Lucrezia Guidone, Barbara Giordano, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale, Matteo Guma
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
regia Alessandro Preziosi
scene Fabien Iliou
costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Valerio Tiberi
musiche originali Andrea Farri
supervisione artistica Alessandro Maggi
coproduzione di TSA Teatro Stabile d'Abruzzo con KHORA.teatro
producono Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei e Aldo Allegrini.
Residenza di allestimento e PRIMA NAZIONALE
Teatro Gentile, FABRIANO (AN): 31 ottobre 2014
Comune di Fabriano e AMAT/Associazione Marchigiana Attività Teatrali; contributo di Regione Marche e di MiBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Teatro della Fortuna, FANO (PU): 1° e 2 novembre (AMAT Marche)
Teatro dell'Aquila, FERMO (AP): 4 e 5 novembre (AMAT Marche)
Teatro delle Muse, ANCONA: dal 6 al 9 novembre (MarcheTEATRO)
Teatro dei Differenti, BARGA (LU): 11(abbonati)-12 novembre 'CYRANO sulla Luna'
Teatro Verdi, SANTA CROCE sull’Arno (PI): 13 nov. (Fondazione Toscana Spettacolo)
Teatro Comunale, CARPI (MO): 14-15-16 novembre
Teatro di CHIASSO: 18-19 novembre (chiassocultura.ch)
Teatro Fumagalli, Vighizzolo di CANTU' (CO): 20 novembre (Fumagalli.it)
Teatro Sociale Villani, BIELLA: 21 novembre (www.ilcontato.it)
Teatro Civico, VERCELLI: 22 novembre (www.ilcontato.it)
Teatro Municipale, PIACENZA: 25 e 26 novembre (Fondazione teatripiacenza.it)
Teatro Verdi, FIRENZE: dal 27 al 30 novembre (teatroverdionline.it)
Teatro Alfieri, TORINO: dal 2 al 7 dicembre (torinospettacoli.com Il fiore all'occhiello)
10 dicembre: consultare info nel Forum di Alessandro topic I NOSTRI INCONTRI)
Teatro Verdi, PISA: 12-13-14 dicembre (Fondazione teatrodipisa.pi.it)
Teatro Comunale, TERAMO: 16-17 dicembre 2014 (PrimoRiccitelli.it)
Politeama Rossetti, TRIESTE: dal 14 al 18 gennaio 2015 (Fondazione ilrossetti.it)
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia - Sala Assicurazioni Generali
Teatro Diana, NAPOLI: dal 21 gennaio al 1° febbraio 2015 (teatrodiana.it)
Teatro Nuovo, MILANO: dal 3 al 15 febbraio 2015 (teatronuovo.it)
Teatro Ebe Stignani, IMOLA (BO) dal 17 al 22 febbraio 2015 (teatrostignani.it)
Teatro Donizetti, BERGAMO: dal 24 febbraio al 1° marzo 2015 (teatrodonizetti.it)
Teatro Verdi, GORIZIA: 3 marzo 2015 (www3.comune.gorizia.it/teatro/it)
Teatro Giuseppe Verdi, LONIGO (VI): 4 marzo 2015 (teatrodilonigo.it)
Teatro Salieri, LEGNAGO (VR): 5 marzo 2015 (teatrosalieri.it)
Teatro Garibaldi, FIGLINE Valdarno (FI): dal 6 all'8 marzo 2015 (tel. 0559125247)
Teatro Nuovo, VERONA: dal 10 al 15 marzo 2015 (teatrostabileverona.it)
Teatro Sociale, CITTADELLA (PD): 17 marzo 2015 (tel. 0495970627 - 3480090061)
Teatro Luigi Russolo, PORTOGRUARO (VE): 18 marzo 2015 (teatrorussolo.it)
Teatro Sociale, ROVIGO : 19 marzo 2015 (http://comune.rovigo.it)
Teatro Romolo Valli, REGGIO EMILIA: 20-21-22 marzo 2015 (Fondaz. iteatri.re.it)
Teatro Nuovo "Giovanni da UDINE": 24-25-26 marzo (www.teatroudine.it)
Teatro Verdi, PORDENONE: 27-28-29 marzo (www.comunalegiuseppeverdi.it)
Auditorium Guardia di Finanza, L'AQUILA: 31 marzo 2015 (teatrostabile.abruzzo.it)
con preghiera di NON usare Riporta onde consentire modifiche/aggiornamenti, grazie
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L'ultima modifica di genziana il Gio Mar 05, 2015 12:56, modificato 2 volte
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 13:14 Oggetto: Firenze 13/11 LA REPUBBLICA intervista PREZIOSI/DON GIOVANNI |
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ha scritto: |
PREZIOSI : "Don Giovanni seduttore indispensabile"
SERVIZIO A PAGINA XVII
TEATRO/Il Forum
In redazione con l’attore e regista del classico di Moliere
Che presenterà al Verdi dal 27 al 30 novembre a Firenze
ALESSANDRO PREZIOSI
«Il mio Don Giovanni scardina le ipocrisie»
FIRENZE - Uno che ammicca continuamente alle signorine e signore venute nella redazione di Repubblica per ascoltarlo in adorazione, uno che sa mettere la battuta giusta al punto giusto fino a dissacrare e autodissacrarsi, non ha forse capito esattamente cos'è la seduzione? Alessandro Preziosi dà l'idea di saperne molto in materia. Non solo per la sua avvenenza, ma anche per come ci gioca: nel forum di ieri ne ha dato ampia dimostrazione, parlando tra l'altro dello spettacolo che lo vede tornare in scena al Verdi dal 27 al 30/11, il seduttore per antonomasia DON GIOVANNI di Molière, di cui firma la regia ed è protagonista per KHORA.teatro e il Teatro Stabile d'Abruzzo. [...]
Parrucca bianca, volto coperto dal cerone. E' uno strano Don Giovanni il suo.
«Può sembrare un Don Giovanni vecchio, ma l'idea è dare una visione estetizzante del personaggio, di far piombare lo spettatore in una realtà lontana da quella presentata dalla scenografia dello spettacolo che, invece è di matrice contemporanea, con proiezioni e geometrie metafisiche vicine a De Chirico, videoclip in stile impressionista. E' come se il protagonista fosse ritagliato da una tela del Seicento, idea che mi è venuta visitando l'Ermitage di San Pietroburgo dove mi sono immaginato che tutti i personaggi dipinti uscissero fuori dai quadri e diventassero tangibili per gli spettatori. In realtà il mio Don Giovanni è un personaggio giovanile, simpatico, gioioso, circondato da personaggi che, loro sì, hanno qualcosa di mortuario. E ho cercato di sovrapporre tutti i Don Giovanni che sono stati scritti nei secoli (da Tirso de Molina a Stravinsky passando per Mozart) tanto che, come il personaggio dice nella prima scena — in sottofondo If dei Pink Floyd — forse il mito è così eterno che quel personaggio non è mai neanche morto».
Mettere in scena Don Giovanni significa compiere un viaggio nella seduzione.
«Una seduzione dai risvolti malati nella sua coazione a ripetere. Bisogna distinguere comunque Don Giovanni dal "dongiovannismo", perché per ognuno degli autori che ha avvicinato questo personaggio la seduzione è stata qualcosa di diverso. Molière ne fa una questione esclusivamente teorica. La seduzione è funzionale all'autenticità che l'autore richiede ai suoi personaggi, non vediamo mai Don Giovanni sedurre veramente, se questo significa conquistare l'amplesso con la donna di turno. Una volta che il miele della passione è prosciugato, non resta che cullarsi nella noia dell'amore finché non si paventa all'improvviso un nuovo gioco di seduzione. L'interesse di Molière — e della mia regia — è scardinare l'ipocrisia dei sentimenti, quella che si verifica quando pensiamo in un modo e agiamo in un altro. Ipocrisia che non è solo del maschio, ma anche della donna: in questa pièce certi personaggi femminili sedotti sono tutt'altro che ingenui, casomai peccano di un "arrivismo seduttivo"».
C'è poi il tema della condanna, della colpa.
«Con Tommaso Mattei, che ha curato adattamento e traduzione e con cui collaboro da 13 anni, ci siamo posti l'obiettivo di non mettere sotto la lente d'ingrandimento un giudizio su Don Giovanni, secondo quel banale ma mai retorico postulato che il teatro pone delle domande ma non dà risposte. Abbiamo cercato di aggirare fino alla fine il tema della colpa preferendo quello (altrettanto cristiano) della speranza, non ci siamo posti il problema se fosse giusto che il "dissoluto" venisse punito dalla Provvidenza divina perché contrario a tutti i principi di allora e di oggi. Anche perché il senso di colpa in lui non c'è. C'è forse una remora, la punta di un dispiacere, ma non un pentimento perché il mito letterario è questo che vuole. Poi ho visto le cose da un altro punto di vista: Don Giovanni capro espiatorio, quasi come Cristo»
Quindi, vittima del suo mito?
«Dire che è semplicemente una vittima tradirebbe l'autonomia del mito letterario. Ogni società ha bisogno di Don Giovanni. Può fare a meno di Amleto, di Cyrano, di Pirandello ma non di questo personaggio. Perché è il più completo, la persona che prende meno per i fondelli lo spettatore, il quale in questo testo si trova a dover scegliere tra la cultura popolare di Sganarello e quella intellettual- filosofico-estetica di un uomo in grado di far innamorare le masse. Il grande fascino di questo personaggio è l'essere un classico, anzi, come dice Emanuele Trevi, il più classico dei classici, tanto da evocare addirittura la tragedia greca».
Dopo Amleto e Cyrano, Don Giovanni corona una trilogia di classici da lei messi in scena con grande successo, soprattutto presso il pubblico giovane.
Per far sì che gli spettatori di oggi abbiano accesso a questi capolavori del teatro, quanto bisogna tradirli?
«In effetti il lavoro mio e di Mattei su queste opere implica una traduzione che è anche adattamento. Del resto credo che la drammaturgia consista anche in questo, inserire nel testo qualcosa che dia allo spettatore la sensazione di assistere a un dramma contemporaneo. Per far sì che il testo sia penetrante e che l'approccio della gente non sia solo formale, lo devi rendere concreto, interpretarlo anche con coraggio e accettare, quindi, di cambiare alcune frasi. Nel Don Giovanni ho per esempio inserito alcune frasi di quegli oroscopi filosofici tanto di moda sulle riviste patinate di oggi, frasi che mi sembravano pregnanti per definire il personaggio di Maturina. Credo che si debba utilizzare una lingua che mantenga il fascino del classico agli occhi del pubblico, che altrimenti si sente tradito. E forse è la parte più affascinante tenere comunque in vita una terminologia lontana nel tempo, ma vicina alla verità poetica dell'autore. Poi in Molière ci sono salti abbastanza poderosi nel linguaggio: per questo, nel disegnare il personaggio, mi sono ispirato a Vittorio De Sica e alla figura da lui incarnata in molti film del seduttore ironicamente affettato».
Si tratta di rinnovare la tradizione, insomma.
«Certo perché la tradizione non aspetta altro che essere rinnovata. Non ci sono più grandi miti letterari, i nostri miti sono piuttosto contenuti nel tempo. L'unico vero mito rimasto è quello familiare del padre della madre, seppure si sia annacquato pure quello. Eppure mi sembra che il nostro Paese abbia ancora tanta autonomia: bisogna saperla vendere questa tradizione, non farsi mettere i piedi in testa. Tutti possono scegliere, ma saper scegliere è ben più difficile e non significa necessariamente essere spregiudicati, bensì in equilibrio sul filo della propria determinazione. Che è un'arma impagabile».
Quanto ha messo a frutto nel teatro la sua esperienza cinematografica e televisiva?
«In Don Giovanni si è concentrata tutta la mia esperienza di attore e di uomo. In questo spettacolo c'è davvero tutta la mia vita. Un esempio: ho ascoltato If dei Pink Floyd in mezzo a una rada in Croazia e subito ho immaginato di offrire al pubblico, attraverso questo pezzo, tutta una serie di suggestioni che hanno animato la mia esistenza. In molti hanno dato di matto, cosa c'entrano i Pink Floyd con Don Giovanni? Siccome c'è onestà in tutto quello che io faccio, penso che non ci sia musica migliore per dare il senso di una storia in una manciata di secondi, seguendo la strada tracciata dai titoli finali di Gomorra con la musica dei Massive Attack o da Tarantino».
La sua carriera è costruita su una forte compresenza di colto e pop. Come vive questo essere sospeso tra due dimensioni?
«Non lo percepisco negativamente, credo faccia parte del mio lavoro, oggi l'attore fa questo. Spesso giro una fiction e sono in tournée in contemporanea, dodici anni fa ero nella soap Vivere e, nel frattempo, ero in teatro con Le Eumenidi; mentre ero sul set di Elisa di Rivombrosa facevo Re Lear.
Volente o nolente è questo il mio microchip. Se abitui un bambino a mangiare con le mani, lo farà sempre. D'altronde credo che oggi il teatro stia andando sempre più verso un linguaggio vicino alla televisione e mettere in scena un classico per me significa avere più dimestichezza con la comunicazione».
Anche il suo spettacolo, come altri che stanno girando con successo sui palcoscenici italiani, denota un grande sforzo produttivo: la compagnia è composta da venti persone. Una sfida in tempo di crisi?
«Per me è più il segno di una coerenza umana e professionale. Una necessità vera, come le commedie musicali dove a un certo punto l'attore smette di recitare e d'improvviso canta perché in quel genere è una prassi necessaria, non si può fare diversamente. Arriva sempre il momento in cui sei disposto a tutto. Il fatto è che il teatro è diventato come la borsa, se succede qualunque cosa a livello comunale amministrativo rischi di non essere pagato e di non pagare la compagnia. Ma il rischio è il bello della vita».
(testo raccolto da Fulvio Paloscia e Gaia Rau)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA REPUBBLICA ed. Firenze – Società pag.17 – ven. 14/11/2014
testo trascritto da REPUBBLICA.IT - Gruppo Editoriale L’Espresso Spa http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/14/alessandropreziosiFirenze17.html
fonte immagine: www.teatroverdionline.it/rassegna-stampa.html
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"If" dei Pink Floid: www.youtube.com/watch?v=e2G8EWy-plM è il pezzo d'apertura del secondo lato di "Atom Heart Mother" - scritto e interpretato da Roger Waters - 1970 -
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 14:12 Oggetto: DON GIOVANNI 14-15-16/11/2014 Teatro Comunale di CARPI (MO) |
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ha scritto: |
..CARPI _ Comunale : la Prosa inizia
..con PREZIOSI in "DON GIOVANNI"

CARPI - Sarà il "Don Giovanni" di Molière a inaugurare la Stagione di Prosa del Teatro Comunale. L'appuntamento è per le 21 di stasera, in replica domani (alle 21) e domenica (alle 16). Sul palco Alessandro Preziosi, con Nando Paone nel ruolo di Sganarello. La regia dello spettacolo è dello stesso Preziosi. Ricordiamo che domani, alle 17.30, Alessandro Preziosi incontrerà il pubblico nel Ridotto del Teatro per parlare dello spettacolo e per rispondere alle domande.
Prima è stato Amleto, tormentato e confuso, dilaniato dai dubbi e dalle paure. Poi ha vestito i panni di Cyrano, poeta innamorato. Ora Preziosi è un Don Giovanni dall'interiorità intricata, del quale è impossibile non riconoscere la complessità, così lontano dal seduttore impunito e superficiale che lo stereotipo indica solitamente a proposito del personaggio diventato per antonomasia l'amante compulsivo e privo di scrupoli. Mito dell'individualismo moderno, l'eroe di Molière agisce, ormai prossimo alla fine della sua carriera amorosa, per colmare un vuoto esistenziale che lo dilania, ma soprattutto per un bisogno smodato di autoaffermazione. In questo la ricerca di Alessandro Preziosi è attualissima: nel collegare la fame incessante di conquista ad una personalità schiava della propria volontà di potenza. Le versioni del mito di Don Giovanni sono ben superiori alle donne sedotte dall'ammaliatore sivigliano e contano oltre quattromila riscritture. Già quando, dopo il grande successo delle Nozze di Figaro, Pasquale Bondini, direttore del Teatro di Praga, commissionò a Mozart una nuova opera, il Don Giovanni, suggerito da Lorenzo da Ponte era un soggetto già ampiamente trattato e molto famoso presso il pubblico. Numerosissime erano state le rappresentazioni teatrali con protagonista questo personaggio, la cui immensa fortuna letteraria era cominciata nel 1630, quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, negli spettacoli edificanti dei loro piccoli allievi, ne fece il prototipo dell'eretico blasfemo per definizione scrivendo il suo Burlador de Sevilla. Il personaggio di Don Giovanni venne in seguito ripreso dalla Commedia dell'Arte italiana, che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière, attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne invece un suo personale Don Giovanni: ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione, antesignano malato di narcisismo e autoreferenzialità che diventa un personaggio di grande modernità e attualità. Don Giovanni diventa così una sorta di mito senza tempo, estremamente moderno, rielaborato innumerevoli volte in diverse epoche e da differenti personalità artistiche, ma nonostante di Don Giovanni si sia tanto scritto e discusso, il personaggio non si lascia definire, resta per così dire sempre sfuggente. «Il vero peccato di Don Giovanni - sottolinea Alessandro Preziosi - non sta nel suo comportamento irrispettoso, bensì nel pensare impunemente che come con la giustizia terrena, dove forte dei suoi privilegi riesce sempre ad avere la meglio, anche con quella divina potrà al momento opportuno trovare un modo per salvarsi». (n.c.)
GAZZETTA DI MODENA -Spettacoli pag. 30 - ven. 14/11/14
Testo trascritto dall'Archivio di gazzettadimodena.gelocal.it
http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2014/11/14/NZ_30_67.html
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Helena x
Registrato: 08/10/06 18:42 Messaggi: 7810
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 14:21 Oggetto: |
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Grazie mille caro mio Alessandro!!!
Ci vediamo a Napoli!!!
Sono molto felice!
Grazie anche a te cara Giuliana!
Helena!!! _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 15:49 Oggetto: CYRANO DE BERGERAC di Preziosi, 2012 al Teatro Busca di ALBA |
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Carissime, poco più di una curiosità che riguarda il "Cyrano"
11 e 12 Dicembre 2012 – ALBA Teatro Sociale Giorgio Busca
Il teatro nell’Albese tra il 2011 ed il 2014 è l’argomento trattato dal libro “Teatro di bellezza” di Marco Asteggiano, realizzato con l’intento di ricordare un periodo molto propositivo sia del Teatro Sociale “Giorgio Busca” di Alba, sia di altri Teatri del territorio delle Langhe. Il libro è disponibile esclusivamente in formato digitale (Kindle).
Al suo interno il lettore potrà trovare le recensioni teatrali pubblicate in quegli anni per Granda.Net, il Quotidiano della Granda, ovvero la Provincia di Cuneo, e del Piemonte.
Ogni recensione è anticipata da un personale ricordo dell'autore della serata proposta, con l’intento di far sopravvivere, nella mente dei fruitori di quest’opera, la memoria dell’esperienza vissuta attraverso il teatro.
Esperienza che l'autore spera possa servire a dare risalto a questa forma d’arte, che si è sempre rivelata in grado di portare alla luce la parte migliore di ogni persona.
Il titolo “Teatro di Bellezza” fa esplicito riferimento al romanzo “Primavera di Bellezza” di Beppe Fenoglio, la cui interpretazione in forma integrale viene proposta ogni anno, nel mese di settembre, proprio al Teatro Sociale di Alba, ma anche alla luna piena che ha caratterizzato la scenografia finale di “Cyrano De Bergerac” con Alessandro Preziosi, spettacolo che fece quasi lacrimare l’autore, nel dicembre 2012, per l’intensità delle situazioni proposte e per la bravura degli attori sul palco.
E nel libro è presente, naturalmente, la recensione di quel “Cyrano”.
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Pavla
Registrato: 19/10/14 17:23 Messaggi: 51
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Inviato: Sab Nov 15, 2014 16:12 Oggetto: Buon weekend a tutti |
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Grazie Giuly per tutti gli articoli e le notizie
In boca al lupo Alessandro per il tuo Don Giovanni
Buon weekend a tutti voi
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Marilina

Registrato: 25/11/11 16:51 Messaggi: 3593 Residenza: OLBIA
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 09:48 Oggetto: |
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come dimenticare dicembre 2012?
non lacrimo' solo il signor Asteggiano davanti a quella luna...
vero Mariella?
prima fila, senza nessuno davanti...
grazie Giuly per la segnalazione _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 13:07 Oggetto: DON GIOVANNI 14-15-16/11/2014 Teatro Comunale di CARPI (MO) |
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ha scritto: |
. «Solo osservando i "Don Giovanni"
. possiamo trovare una via d’uscita»
Alessandro Preziosi rilegge il personaggio di Molière
«Non sarà mai detto che io mi penta», risponde Don Giovanni all'ennesima supplica di Sganarello che gli chiede di convertirsi.
«E' come se dicesse "Vorrei anche, ma non posso"... Don Giovanni è un uomo che consapevolmente si sacrifica agli occhi del pubblico, vittima di una passione disperata, accumulando su di sé tutta l'ipocrisia del mondo», spiega Alessandro Preziosi che, dopo aver esplorato i tormenti di Amleto e l'esuberanza di Cyrano, ora ha deciso di riportare alla ribalta il Don Giovanni di Molière, mito letterario e anche antropologico. Il nuovo allestimento, fresco di debutto, di cui Preziosi è protagonista e regista (con Nando Paone come Sganarello e le sorprendenti scenografie con proiezioni video ideate da Fabien Iliou), è in scena ancora oggi alle 16.00 al Teatro Comunale di Carpi. «E' una gioia ritornare in Emilia Romagna, e in un teatro riaperto dopo il terremoto _ ammette l'attore _ Due anni fa portai il Cyrano in una tensostruttura (il Pala-Borgatti a Cento, ndr): fu un esperimento di grandissima dignità, e sono felice di avervi partecipato».
Amleto, Cyrano, Don Giovanni: cosa li lega?
«Un secolo, il Seicento, con diversi volti e grandi divisioni: da una parte passioni mondane tumultuose e traboccante spensieratezza, dall'altra personaggi che ci avvicinano all'avvento dell'era moderna. Il secolo dell'edonismo e del massimo piacere, accanto alla cultura baconiana di Amleto».
In che modo?
«Molière ci presenta un personaggio brioso, incallito amante dei piaceri, ma anche il dramma di un uomo che non accetta di includere nella sua esistenza ciò che va al di là della vita, la dimensione del trascendente, e lo fa dichiaratamente, in coerenza con le sue idee. Don Giovanni, appunto, si espone alla morte con consapevolezza, come per mostrare a tutti che quel tipo di vita, la sfida a ciò che va oltre, che è Dio, porta a un'inevitabile dannazione».
Insomma, Don Giovanni come paradigma?
«Sì. Mi sono detto che, ripresentandolo oggi, nel XXI secolo, dovevo dargli una speranza: non potevo accettare che oggi un uomo viva in maniera così cieca e determinata. La speranza di Don Giovanni sta proprio nel fatto di poter diventare un monito: con il suo comportamento, offre a noi la speranza di poter essere migliori di lui».
E come fare?
«Per esempio, recuperando l'autenticità nel nostro quotidiano. Don Giovanni vive di una continua messa in scena, e la società di oggi implora la finzione per raggiungere la felicità: basterebbe essere solo un po' più sinceri».
PICCOLO SCHERMO
«E presto in tv mi vedrete nei panni di una Bestia segnata dalla vita»
Non solo Don Giovanni in questi mesi: quali sono i suoi progetti?
«In dicembre la RAI trasmetterà LA BELLA E LA BESTIA, una coproduzione internazionale in cui recito accanto a Blanca Suarez, la musa di Almodovar.
E' stato un lavoro impegnativo, girato tutto in inglese».
Deduco che lei sia la Bestia...
«Usciremo dal cliché della creatura brutta e deforme: sarebbe stato anche difficile farlo in tv. La mia "Bestia" si ispira, in qualche modo, al Cyrano, dove il disagio non è certo legato all'aspetto estetico: la Bestia è un uomo segnato da eventi della vita, che si trasformano in una rivalsa sentimentale».
di Stefano Marchetti - CARPI (MO) - pubblicato da
IL RESTO DEL CARLINO ed. Nazionale - pag. 37 dom. 16/11/14
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 13:49 Oggetto: DON GIOVANNI / 18-19/11/2014 - Cinema Teatro di CHIASSO (CH) |
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ha scritto: |
..Preziosi a Chiasso: è scattato il conto alla rovescia
Alessandro Preziosi si appresta a dominare la settimana teatrale del nostro territorio.
Martedì e mercoledì, alle 20.30, sarà al Cinema Teatro di Chiasso, mentre giovedì calcherà il palcoscenico del Teatro Fumagalli di Cantù, nella frazione di Vighizzolo.
[...]
Biglietti per la serata di Chiasso – Info: 0041916950914/7 email cultura@chiasso.ch
Per la recita del Teatro Fumagalli si registra già il tutto esaurito. (S.Cer.)
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pattyFI
Registrato: 03/01/07 21:15 Messaggi: 3276 Residenza: PELAGO (FI)
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 17:40 Oggetto: |
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Grazie Giuly!ho potuto vedere anche il video di Firenze! _________________ Donare un sorriso ad un bambino malato è un atto d'amore!
Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 19:08 Oggetto: TSA\ KHORA.teatro CYRANO SULLA LUNA 11-12/11/14 a BARGA (LU) |
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il tour del "Don Giovanni" ha sostato a Barga "Cyrano sulla luna"
 ha scritto: |
PREZIOSI : «Vorrei tornare a Barga»
BARGA - Alessandro Preziosi, con "Cyrano sulla Luna", ha dato il via alla Stagione Teatrale del Differenti di Barga con un doppio appuntamento serale ed un incontro pomeridiano dove ai fan, maggiore la presenza femminile, ha spiegato l'opera concedendosi con ironia e semplicità a domande nonché foto e autografi di rito. Preziosi è rimasto affascinato da Barga e soprattutto dal suo caloroso pubblico e ci ha raccontato questi suoi giorni, ma soprattutto cosa si porterà dietro: «Barga è una roccaforte, perché questo mi sembra anche vedendola dal basso quando siamo arrivati da Roma e ha una semplicità urbanistica che a me affascina, è un luogo nel quale mi posso perdere, dove mi trovo bene e dove in definitiva sono stato bene». Continuando a raccontare la "sua" Barga, si è sbilanciato in un'inattesa confessione: «Sono arrivato direttamente in teatro la sera della prima, ma mi piacerebbe assolutamente tornare a Barga, perché ritengo che sia una straordinaria occasione per approfondire Pascoli. Sarei quindi onorato di vederla, magari con i suoi colori primaverili o estivi». A questo punto viene da chiedersi quali progetti o letture pascoliane, sta pensando: sarà lui il prossimo lettore delle poesie di Giovanni Pascoli nella serata del 10 agosto? «Ho visto il pubblico barghigiano molto attento, molto rispettoso - ha commentato - forse anche troppo rispetto a quella che è l'abitudine di lasciarsi andare quando una persona ti parla, però è la fregatura del monologo è che tu parli e gli altri stanno zitti, ma mi piace del teatro la sua intimità ovvero che lo spettacolo, in quel momento, è solo per te e lo spettatore». Cyrano è monologo di un'ora e dieci ambientato «in un tempo di perditempo geniali come Caravaggio, e molti altri che aspettavano l'avvento dell'era moderna», ha detto l'attore. Sono state due serate in cui a Preziosi è stato dimostrato molto affetto e partecipazione, infatti, le circa 250 poltrone del teatro, in entrambe, si sono occupate ed ha sempre dato disponibilità nell'incontrare il suo pubblico. A conclusione, ha infine raccontato il suo personale debutto sul palco del Differenti dal punto di vista tecnico: «È stata una replica molto attenta, nuova, avevamo infatti della parte tecnica rinnovata: una delle migliori quaranta repliche fatte».
Francesco Cosimini
IL TIRRENO ed. Lucca pag.24 15/11/14 – iltirreno.gelocal.it
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 19:42 Oggetto: TSA\ KHORA.teatro CYRANO SULLA LUNA 11-12/11/14 a BARGA (LU) |
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a Barga, un rinnovato allestimento per il "Cyrano sulla Luna" che ha meritato ad Alessandro Preziosi il Premio 2014 "Le Maschere del Teatro Italiano" riconosciuto "Miglior Interprete di Monologo"; produz. Khora.teatro/Teatro Stabile d'Abruzzo.
11 novembre 2014, prima serata a Barga (Lucca) con il "Cyrano sulla Luna" fotografato da Massimo Pia
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 20:04 Oggetto: TSA\ KHORA.teatro CYRANO SULLA LUNA 11-12/11/14 a BARGA (LU) |
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incontro 12/11: Alessandro Preziosi e Tommaso Mattei con Giovanna Stefani e Andrea Giannasi; foto di Massimo Pia

chicca66 ha scritto: |
Barga e' stata ...magica!
Alessandro ,Tommaso e Tutti hanno coinvolto il pubblico in tre incontri magici, repliche di Cyrano sulla luna entusiasmanti e l'incontro con il pubblico una lezione affascinante e trascinante di letteratura .
Grazie...siamo tornate con "qualcosa" in più'!
E grazie anche ai barghigiani, conterranei simpatici,accoglienti e generosi con Adricesta!
Don Giovanni
...e' esilarante...bravi Tutti e una scenografia che ...non vedo l'ora di vedere a Firenze!
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Monica - Inviato: Sab Nov 15, 2014
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claudia_napoli

Registrato: 14/02/07 11:47 Messaggi: 11477 Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)
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Inviato: Dom Nov 16, 2014 21:24 Oggetto: |
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Grande Ale ma come si fa a portare sue lavori nella stessa stagione
io non riuscivo nemmeno a studiare due esami per volta all'università!!!
Sei davvero un grande del teatro Ale e non è cosa da tutti!!!!
questa musica meravigliosa mi fa pensare proprio a te!!!
https://www.youtube.com/watch?v=hyZt9xu7Yno _________________
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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margherita79

Registrato: 07/02/12 14:57 Messaggi: 2936 Residenza: napoli
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Inviato: Lun Nov 17, 2014 10:44 Oggetto: |
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Complimenti Ale......un abbraccio.... _________________ margherita79
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