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.°..*Alessandra.*..°.
Registrato: 14/06/06 19:15 Messaggi: 2125 Residenza: NAPOLI
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 15:48 Oggetto: SOCRATE E GLI ALTRI... |
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Chi è Socrate? Bhè, considerando questo personaggio dal grande spessore culturale e filosofico soprattutto e considerata la sua meravigliosa vita dedita all'insegnamento, alla difesa delle proprie idee, cosa che gli costò, come ben sappiamo, la condanna a morte, a questa domanda si poterebbe benissimo rispondere come lessi in un libro diverso tempo fa: SOCRATE è IL PRIMO MARTIRE DEL PENSIERO OCCIDENTALE.
Abbiamo notizie di lui non grazie ai suoi scritti, dato che non ci è pervenuto nulla, ma grazie al suo discepolo Platone che nell' "Apologia" difese il suo mestro, illustrò e difese il suo insegnamento, esaltò il compito che Socrate si era assunto ed ancor più esaltò la sua vita dedita in tutto e per tutto alla ricerca filosofica.
Ebbene, cosa mai poteva non andar bene di quest' uomo al governo democratico ateniese che nel 399 a. C. condannò a morte Socrate?
Ebbene, non era l'uomo che temevano i potenti, bensì l'intellettuale.
Bisogna sapere che questo governo democratico era un governo conservatore molto legato al passato e alla religione ritenuta un importante elemento di coesione sociale. E Socrate?
Socrate era tutt' altro che conservatore... Basta pensare alla sua vita vissuta nella piena contemplazione e ricerca filosofica. Inoltre si oppose al governo, o meglio al diritto allora vigente di ascendere alle cariche pubbliche solo per reazione popolare e non per competenze in materia. Dunque anche governare una città per Socrate era un' arte... Per questa sua spregiudicatezza il governo ateniese volle il processo del filosofo. Era ritenuto pericoloso in ambito politico. E quale migliore accusa rivolgergli? Questa: "Socrate corrompe i giovani insegnando una dottrina contraria alla religione di Stato". Ma alla luce di ciò che ho detto sopra, sappiamo che dietro questa condanna c' era ben altro...
Ma cosa accadde durante questo processo? Ebbene, Socrate fu ritenuto colpevole ma gli fu offerta la possibilità di salvarsi la vita andandosene in esilio o pagando una multa. Ma quest' uomo dal grande rigore morale e tanto orgoglioso delle sue idee e del suo insegnamento ebbe il coraggio di rispondere ai giudici difendendo il suo operato, la sua dottrina dichiarando di ritenersi tale da meritare di essere nutrito a spese pubbliche. Dopo queste coraggiose dichiarazioni seguì la condanna a morte.
Ma perchè Socrate non volle salvarsi pur avendone la possibilità?
Se lo avesse fatto avrebbe tradito le sue idee, gli insegnamenti, e i suoi discepoli, i suoi giovani forse non avrebbero più coltivato, messo a frutto le sue idee e avrebbero visto crollare davanti ai loro occhi tutto ciò in cui avevano creduto e per cui avevano lottato.
Spero che dopo questa mia sintesi anche tutti voi proviate ammirazione per questo "nostro grande maestro", il primo intellettuale a soccombere davanti al potere, il primo a difendere l'autonomia del filosofo e dell' intellettuale, la cui morte rappresenta una condanna a qualsiasi potere coercitivo.
Ora, com' è lecito vi chiederete quale sia la mia intenzione proponendo questo topic. Ebbene, vorrei che tutti ricordassimo Socrate e quanti a partire da lui, nel corso dei secoli hanno pagato con la vita la difesa delle loro idee cadendo di fronte al potere, di fronte alla prepotenza dei potenti... perchè la lotta intellettuali-potere corre attraverso i secoli e si ripresenta sempre, con sfumature diverse ma sempre ed ancora oggi in quante parti del mondo ancora la cultura di un intellettuale è asfissiata dalla prepotenza di chi comanda? Ebbene invito tutti a ricordare Socrate ed altri personaggi che nel corso dei secoli hanno subito ciò e manifestare le nostre opinioni in proposito. Ricordiamo comunque che non sempre il potere è sceso cosi in basso come questo governo ateniese. Talvolta si è limitato a imporre delle censure agli autori di opere senza permetter loro di dar libero sfogo alla propria volontà creativa, al proprio genio poetico, letterario, filosofico, scientifico... cosa questa altrettanto inaccettabile e incondivisibile perchè l' unica cosa che nessuno può e deve rubarci sono al di là dei sogni, le nostre idee. E molto probabilmente senza idee forse oggi non saremmo tutti qui in questo splendido forum.
SOCRATE è il personaggio per il quale nutro un' ammirazione unica. Socrate è immortale, sopravvive nei secoli.
L'ultima modifica di .°..*Alessandra.*..°. il Mer Lug 12, 2006 09:13, modificato 1 volta
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cianipat

Registrato: 10/07/04 00:05 Messaggi: 4831
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 19:01 Oggetto: |
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Bellissimo topic, aperto da una giovanissima ragazza, almeno così si evince dal modo di scrivere e di pensare e anche dal nick name (quel 22 sta forse ad indicare l'età?).
Socrate,lontani ricordi di studi liceali, affrontati non sempre con la giusta consapevolezza ma assolutamenti rivalutati più tardi quando si capisce che lo studio della filosofia altro non è che lo studio della stessa vita, laddove per vita s'intende il modo di porsi, di confrontarsi e di agire nel contesto pubblico e privato.
Ho amato anch'io questo padre della filosofia e ne ho apprezzato sempre l'intelligente e moderno modo di porsi le domande sui grandi temi dell'esistenza e quel modo assolutamente semplice di dare le risposte.
Ma soprattutto, diventando da adulta un'insegnante ho fatto di alcune sue convinzioni una mia bandiera personale.
Prendiamo per esempio Socrate nel suo rapporto con gli allievi e nella sua dichiarazione del non-sapere, .
Cosa cercava di dire?
In effetti la sua espressione altro non era che un atto d'amore unitario verso il discepolo: «se l'unità non si può realizzare con l'elevazione, si dovrebbe cercare di farla con l'abbassamento».
Con l'abbassamento del Maestro al livello del discepolo, proprio al fine di poterlo elevare e questo non può essere se non un atto d'amore.
Con questo il "maestro" non "si sminuisce" anzi, dimostra la sua straordinaria intelligenza ed elasticità mentale.
Questo è solo un esempio della sua grandezza che io metto molto spesso in pratica laddove un allievo ha difficoltà a seguirmi nelle mie non sempre facili spiegazioni o quando mi faccio "prendere un pò la mano".
Abbassarsi non vuol dire sminuirsi ma anzi riconoscere DOVE E COME agire per far crescere il giovane allievo.
Ritornerò molto volentieri su questo argomento e se sei d'accordo potremo parlare anche di altri filosofi e parleremo anche di tutte quelle persone, uomini e donne che hanno fatto delle loro idee l'asse portante dellaloro vita.
Grazie Alessandra! Topic profondo e unico nel suo genere!!  _________________
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.°..*Alessandra.*..°.
Registrato: 14/06/06 19:15 Messaggi: 2125 Residenza: NAPOLI
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 19:30 Oggetto: |
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Grazie per aver accolto la mia proposta professoressa. Bhè, credo proprio di dovermi rivolgere a lei così... Come ha ben potuto dedurre dal mio nickname, bhè si ho 22 anni. Per me è un onore sapere che sia un' insegnante ad apprezzare questo topic. Amo Socrate... Per me è intramontabile... Ma certamente accolgo con piacere la sua proposta di confrontarci anche su altri filosofi, nonchè di uomini e donne che hanno lottato per difendere le proprie idee... E perchè no, magari si potrebbe discutere anche di personaggi che invece si sono lasciati corrompere dal potere e scoprirlo è stato sorprendente...Così potremmo mettere a confronto atteggiamenti diversi nei confronti del potere in diversi contesti storico-politici.
Concordo pienamente con lei quanto al suo concetto sull' insegnamento... Per me la scuola non deve essere un' istituzione gerarchica ma un luogo di confronto quotidiano in cui l' insegnante si abbassi talora a livello dell' alunno e l'alunno capisca che l' insegnante è una persona che può comunicargli, trasmettergli qualcosa. La scuola è incontro e anche gli insegnanti possono imparare molto dagli alunni. Certamente io imparerò molto da questo confronto con lei che certamente sarà formativo. Grazie ancora. Aspiro a diventare insegnante in futuro e spero di essere degna di questa "missione". La saluto dandole appuntamento a presto su questo forum. Alessandra
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mari27

Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 19:41 Oggetto: |
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Questo è un topic che seguirò con molto piacere!
Non sono particolarmente ferrata ma mi piace
"filosofeggiare"!......
.....e Socrate dopo millenni è attuale più che mai perchè parla della
natura umana...come pochi!.......e quella è sempre attuale.
Aspetto di leggerti nuovamente, Alessandra.
( Saluti a Cianipat)
***
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cianipat

Registrato: 10/07/04 00:05 Messaggi: 4831
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 20:21 Oggetto: |
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Sempre a proposito di quello che ho detto prima su Socrate mi viene in mente quello che di lui diceva Senofonte.
Questi era un grande generale ma non aveva certamente né
l'intelligenza, né l'acume di Socrate e così quando parlava con lui non gli interessava la filosofia ma solamente l'arte marziale.
Socrate, allora, che gli era amico, non trattava mai argomenti filosofici, ma solo militari : questo ci consente di capire che Socrate modulava il discorso a seconda del personaggio che aveva di fronte, con un filosofo parlava di filosofia, con un generale di guerra.
Mi sembra un ottimo modo di rapportarsi con il prossimo perchè dando spazio alle varie argomentazioni, anche a quelle che pensiamo non siano importanti o che provengano da persone ritenute, molto spesso a torto, di livello culturale "inferiore", non smettiamo mai d'imparare.
Il nostro interlocutore, inoltre, avrà modo di apprezzare qualche consiglio laddove questo non dia l'impressione di voler essere , appunto, un "trasferimento di conoscenza".
Ciao (anche a Mari27).
P.S. Mari per te e scusami fin da ora se sbaglio, quel 27 non sta, vero, per l'età!?!?  _________________

L'ultima modifica di cianipat il Lun Giu 19, 2006 21:32, modificato 1 volta
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Marita
Registrato: 09/11/04 14:21 Messaggi: 468 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 20:54 Oggetto: |
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Carissime, posso unirmi a voi, nel nome di…Socrate?
In effetti chi insegna e chi è fresco di studi, ricorda il percorso logico del pensiero socratico…Io stento perchè il mio ultimo incontro con la filosofia classica risale ai tempi in cui frequentavo il liceo e ..quindi..al viaggio di… Colombo!
Però al fascino di Socrate non si resiste, così come non si dimenticano i gossip d’epoca (gustosi quelli sulle baruffe con l’insopportabile moglie Santippe).
Del grande Filosofo non rimane nulla di scritto: parlava attraverso i memorabili dialoghi del suo grande discepolo Platone che scrisse pure l’appassionata Apologia che contiene la difesa di Socrate nei confronti delle accuse mossegli…l’Apologia! Mi fa tornare in mente l’esame di maturità del 1965: portavo fra i tanti autori anche Platone...ricordo, come fosse oggi, quanto ripassassi con furore i brani scelti per paura di non orientarmi per l’emozione…poi …il commissario decise di saggiare fino a che punto me ne intendessi di greco…e mi interrogò “all’impronta”!!
Come la presi? Filosoficamente, direi…e me la cavai…
Così com’era non solo filosofo ma anche ”filosofico” Socrate: mi trovo a ripensare al suo atteggiamento di fronte all’imperfezione dell’uomo che, tuttavia, deve sempre impegnarsi fino in fondo nella conoscenza. Una condizione psicologica che può far giungere alla felicità…
Leggendo nei vari topic i messaggi di Alessandro, ho ripensato all’uomo socratico che non sa ma che non demorde…come potremmo interpretare diversamente l’aforisma” Non esistono persone perfette, esistono intenzioni perfette”?
Frase, condensata, in fondo…nel motto, coinvolgente ed incisivo: miglioriamoci!
C'è sempre spazio per crescere..per "sapere" socraticamente, no?
Un caro saluto alle amiche socratiche ….e grazie per questo angolo di relax mentale...
Marita
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Doni

Registrato: 18/01/06 20:27 Messaggi: 6014 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 21:14 Oggetto: |
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Topic molto interessante...complimenti ad Alessandra per averlo aperto!
spero di rileggervi presto!
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mari27

Registrato: 17/06/04 17:49 Messaggi: 6094
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 21:19 Oggetto: |
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Cianipat! Ah!Ah!......magaaaari ...fossero gli anni!
...ma no purtroppo non lo sono!
......ma non svelerò mai l'arcano!....
A risentirci amiche ......" socratesi"?!...
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ellebi

Registrato: 20/10/04 07:40 Messaggi: 516 Residenza: roma
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 21:30 Oggetto: |
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ANCHE A ME PIACE MOLTO SOCRATE ED IL PENSIERO SOCRATICO...NON FOSSE ALTRO PERCHE' HO STUDIATO IN UN LICEO INTITOLATO A SUO NOME
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cianipat

Registrato: 10/07/04 00:05 Messaggi: 4831
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Inviato: Lun Giu 19, 2006 21:41 Oggetto: |
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Marita ha ricordato la moglie Santippe che una certa tradizione tende a presentare come donna bisbetica e insopportabile.
Si è arrivati a pensare che Socrate stesse sempre in piazza non tanto per filosofare quanto piuttosto per stare lontano da Santippe e dalle sue ramanzine continue; pare che Socrate sia riuscito a far ragionare tutti tranne Santippe _________________
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Rossana

Registrato: 09/03/04 22:17 Messaggi: 7575 Residenza: Catania
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Inviato: Mar Giu 20, 2006 13:26 Oggetto: |
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BENE, BENE...ANCHE A ME, RICORDO, A SCUOLA PIACEVA MOLTO LA FILOSOFIA, QUINDI ACCOLGO ANCH'IO, CON ENORME PIACERE, UN TOPIC COSI' INTERESSANTE!
GRAZIE ALESSANDRA, GRAZE E A TUTTE COLORO CHE PARTECIPERANNO! _________________
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cianipat

Registrato: 10/07/04 00:05 Messaggi: 4831
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Inviato: Mar Giu 20, 2006 21:03 Oggetto: |
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Un veloce passaggio in questo interessante topic.
Socrate non ha lasciato scritti.
Le fonti principali sulla vita di Socrate sono quattro: Platone, Senofonte, Aristotele e Aristofane.
Platone è senz'altro la fonte più attendibile; egli fu discepolo diretto di Socrate e con lui condivise sempre l'idea della filosofia come ricerca continua.
Senofonte è, a mio avviso, la fonte più banale e meno interessante e ne ho già parlato.
La testimonianza di Aristotele è stata a lungo ritenuta la più attendibile perchè spoglia Socrate di significati simbolici e ne parla in modo oggettivo.
Delle quattro è l'unica di un non-contemporaneo inoltre Aristotele presenta la filosofia socratica come un susseguirsi, quasi "automatico" di ragionamenti dove non viene dato spazio al filosofare in pubblico e al dialogo aperto.
L'ho sempre trovata un pò "arida".
Aristofane è il personaggio più vicino a Socrate come età e ci presenta un Socrate relativamente giovane (circa 40 anni).
Se ben ricordo, Aristofane era un commediografo e l'immagine che lui ci dà di Socrate è fortemente impregnata di tratti sarcastici, addirittura, ricordate?, con la testa "tra le nuvole!.
Probabilmente, però, Aristofane non voleva gettar discredito su Socrate o prenderlo in giro per cattiveria.
In fondo lui faceva solo il suo lavoro di commediografo, che consisteva nel far ridere.
La testimonianza di Platone resta, per me, la migliore e le altre tre vanno sfruttate come appoggio.
Platone lo conosceva davvero bene ed era lui stesso un gran filosofo.
Spesso ho avuto il dubbio che Platone, proprio perchè lui stesso filosofo, avesse potuto rimaneggiare i discorsi di Socrate.
Meno male che "l'apologia ", per fortuna, resta un dialogo giovanile nel quale Platone descrive il processo che decretò la condanna a morte di Socrate.
E' proprio in questo dialogo che emerge fortemente la differenza tra Socrate ed i sofisti.
ma di questo ne parleremo alla prossima!
Saluti a tutte le "socratine!" _________________
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Jane

Registrato: 29/10/04 20:34 Messaggi: 1749 Residenza: (prov.Sassari)
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Inviato: Mer Giu 21, 2006 21:53 Oggetto: |
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Io che non ho approfondito studi filosofici vi leggerò con interesse _________________ Jane
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cianipat

Registrato: 10/07/04 00:05 Messaggi: 4831
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Inviato: Mer Giu 21, 2006 22:31 Oggetto: |
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Non vorrei monopolizzare il topic ma ho grande ammirazione per questo filosofo e così vorrei riprendere il discorso lasciato a metà sui SOFISTI.
I sofisti pronunciavano discorsi raffinati ed eleganti , ma privi di verità; per loro l'importante era parlar bene, avere un buon effetto sulle orecchie degli ascoltatori.
Per Socrate invece quel che più conta è la verità e arriva a proclamarsi incapace di controbattere a discorsi così eleganti e ben formulati (ma falsi). Socrate , pur non tenendo un'orazione raffinata, dice il vero mentre i sofisti puntavano a stupire l'ascoltatore.
Lo stile oratorio di Socrate è scarno, secco e quasi familiare, modulato a seconda dell'interlocutore. Il punto di partenza del discorso socratico è la cosiddetta " ironia socratica ", ossia la totale autodiminuzione, " io non so, tu sai ".
Socrate per difendersi in tribunale non pronuncia un discorso (come i sofisti) , ma imposta un dialogo botta e risposta. _________________
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.°..*Alessandra.*..°.
Registrato: 14/06/06 19:15 Messaggi: 2125 Residenza: NAPOLI
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Inviato: Lun Giu 26, 2006 10:18 Oggetto: |
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Buongioprno a tutte. Scusate la mia assenza, ma ho avuto dei problemi alla linea telefonica la cui riparazione è avvenuta solo oggi. Noto con piacere che l'argomento che ho proposto è stato accolto da più persone... Grazie a voi! Carissima professoressa, ha fatto bene a citare i sofisti. Ciò ci consente di ampliare il nostro discorso e pian piano parlare anche di altri personaggi, personalità importanti dell' antichità. La sua menzione di coloro che sono stati descritti dalla tradizione come i "prostituti della cultura", ha fatto ritornare alla mia mente più letteraria che filosofica un altro personaggio che era contrario ai sofisti, ISOCRATE (436-338), maestro di arte oratoria tanto ammirato dai suoi contemporanei e degno di ammirazione ancora oggi. Infatti il suo insegnamento si basava sulla collaborazione alla genesi dei propri discorsi degli allievi che li discutevano e li corregevano con lui. Dunque un insegnamento che non ha nulla a che vedere con quello dei sofisti che si ritenevano capaci di persuadere di qualsiasi cosa chiunque altro. Al contrario Isocrate, riteveva che
l' insegnameto da solo è inutile, poichè secondo il maestro di retorica per diventare oratore era necessario possedere prima di tutto le attitudini naturali, un esercizio continuo e l'insegnamento sistematico.
Vorrei anche ricordare, per restare in tema, un' altra personalità. Ma questa volta si tratta di una figura opposta a Socrate anche nel comportamento: PROTAGORA. Con questo personaggio il legame che si instaura tra sofistica e retorica è molto stretto. Non ho intenzione di ricordare il suo pensiero, quanto invece un evento della sua vita che ci permetterà di operare un confronto importante con Socrate. Protagora (486-410 a. C.) insegnò filosofia e eloquenza. Quando giunse ad Atene fece professione di agnosticismo (ricordiamo a tal proposito che tra le accuse rivolte a Socrate durante il processo vi fu anche quella di non riconoscere gli dei come divinità che sovrintendono alla vita della città). Comunque per questo motivo Protagora fu condannato a morte, ma a differenza di Socrate si sottrasse a questo destino con la fuga. Certo, Protagora ebbe il coraggio di manifestare apertamente il suo pensiero e non gli si può rimproverare di essersi sottratto alla morte con la fuga. Del resto Socrate è unico e raramente nella storia ci sono stati personaggi che spontaneamente si sono consegnati al destino di morte certo. Mi riferisco a Socrate che ebbe la possibilità di salvarsi ma preferì la morte pur di difendere le proprie idee ed essere coerente col suo pensiero. Il confronto con Protagora permette di esaltare ancor di più il nostro amato e ammirato Socrate.
Con questo concludo sperando di ritrovarvi presto. Un abbraccio a tutti.
N.B. Sarebbe bello se Alessandro visitasse topic e esprimesse una sua considerazione. Anzi Alessandro ti invito ad unirti a noi a nome di tutte.
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