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Fernando Pessoa

 
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Autore Messaggio
nanà



Registrato: 26/02/06 17:11
Messaggi: 7578

MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2006 23:53    Oggetto: Fernando Pessoa Rispondi citando


Inviato: Mar Lug 11, 2006 12:48 am Oggetto: Fernando Pessoa

Ho sfiorato solo lontanamente la conoscenza di Fernando Pessoa, non conosco molto di lui, se non quello che un mio caro amico, tanti tanti anni fa, mi fece leggere. Vi dico onestamente che non l'ho amato. Ora sono andata a spulciare nella sua vita, nelle sue opere e il mio interesse è leggermente cresciuto, ma non riesco ad entrare in sintonia con questo artista. Mi è difficile inquadrare i suoi concetti, i suoi dubbi, le sue inquietudini. Certo è stata un anima, a mio avviso, sofferente, proiettata quasi in un mondo irreale o troppo dolorante. Un aspetto mi affascina però, la ricerca del mistero delle cose e degli eventi della vita, lo trovo sicuramente originale, forse misterioso. Comunque mi sfugge, anche perchè la mia preparazione non è a un buon livello. C'è qualcuno tra voi che lo conosce, lo ha studiato? Se si pregherei di aiutarmi a capire. Grazie. la conoscenza è un'arte infinita e io ne ho sempre sete, mi aiuta a migliorare.
LE ISOLE FORTUNATE
Quale voce viene sul suono delle onde
che non è la voce del mare?
E' la voce di qualcuno che ci parla,
ma che, se ascoltiamo, tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.

E solo se, mezzo addormentati,
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza
verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.

Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando,
tace la voce, e solo c'è il mare.

(da Messaggio)

AUTOPSICOGRAFIA

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo
Gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.

(da Poesie
Questa poesia mi sconvolge, anche se sfumano inesorabilmente i suoi concetti.
--------------------------------------------------------------------------------------
Ricordo bene il suo sguardo.
Attraversa ancora la mia anima
Come una scia di fuoco nella notte.
Ricordo bene il suo sguardo. Il resto…
Sì, il resto è solo una parvenza di vita.
Ieri ho pesseggiato per le strade come una qualsiasi persona.
Ho guardato le vetrine spensieratamente
E non ho incontrato amici con i quali parlare.
D'improvviso mi sono sentito triste, mortalmente triste,
così triste che mi è parso di non poter
vivere un altro giorno ancora, e non perché potessi morire o uccidermi,
ma solo perché sarebbe stato impossibile vivere il giorno dopo e questo è tutto.

Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona.
Mi duole vivere in una situazione di disagio.
Debbono esserci isole verso il sud delle cose
Dove soffrire è qualcosa di più dolce,
dove vivere costa meno al pensiero,
e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole
e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali
né al giorno del mese o della settimana che è oggi.

Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale
che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.

da Poesie inedite
Questa mi fa sentire tutto il suo dolore, ma anche il suo vivere in un'illusione.
--------------------------------------------------------------------------------------
Nulla mi lega a nulla.
Voglio cinquanta cose allo stesso tempo.
Bramo con un'angoscia di fame di carne
quel che non so cosa sia-
definitivamente l'indefinito.
dormo irrequieto e vivo in un irrequieto sognare
Di chi dormeirrequieto, mezzo sognando.

(da Lisbon Revisited - Poesie di Álvaro de Campos
Sono un guardiano di greggi.
Il gregge è i miei pensieri.
E i miei pensieri sono tutti sensazioni.
Penso con gli occhi e con gli orecchi
e con le mani e i piedi
e con il naso e la bocca.
Pensare un fiore è vederlo e odorarlo
e mangiare un frutto è saperne il senso.

Perciò quando in un giorno di calura
sento la tristezza di goderlo tanto,
e mi corico tra l'erba
chiudendo gli occhi accaldati,
sento tutto il mio corpo immerso nella realtà,
so la verità e sono felice.

(da Il Guardiano di greggi - Poesie di Alberto Caeiro)

In questa appare come uno sdoppiamento della personalità, complessa e misteriosa e forse fragile?
------------------------------------------------------------------------------------
Dio non ha unità,
come potrei averla io?
(da "Episodi")

In questa trovo l'nquietudine del vivere.
-------------------------------------------------------------------------------------
Perso
nel labirinto di me stesso, già
non so quale strada mi conduce
da esso alla realtà umana e chiara
( da "Primo Faust" )

Non credere o cercare:tutto è occulto.
( da "Natale" )

Se conoscessimo la verità la vedremmo;tutto il resto è sistema e periferia. Ci basta, se riflettiamo, l'incomprensibilità dell'universo; volerlo capire è essere meno che uomini, perché essere uomo è sapere che non si capisce.
( da "Il libro dell'Inquietudine" )

Ecco tutta la sua inquietudine, ma la poesia che più mi ha colpito è questa:
Mi sono moltiplicato per sentire,
per sentirmi, ho dovuto sentire tutto,
sono straripato, non ho fatto altro che traboccarmi,
e in ogni angolo della mia anima c'è un altare a un dio differente.
( da "Passaggio delle ore"- Poesie di Álvaro de Campos )

Credo di aver trovato in questa qualche risposta ai miei dubbi su questo autore che trovo, comunque, originalissimo e che, il nostro Alessandro, ne riuscirà a carpire tutta la profondità.
Ancora chiedo se qualcuno mi può aiutare a capire o se mi vuole rettificare nei miei pensieri. Sono grata a chi mi verrà incontro.

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Paola 58
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Nin@



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MessaggioInviato: Mar Lug 11, 2006 00:07    Oggetto: Rispondi citando


Lo sguardo dato alla realtà, l'attenzione verso una piccola cosa è tutt'uno col pensiero, è una illimitata catena di riflessioni inscindibili dal suo vivere, continui scintillii di intuizioni sulla Vita, sull'Essere, sul Mondo che possono solo essere generalmente chiamati "pensieri", per non essere privati della loro indefinibilità. E' una ragnatela di sensazioni che non si forma su un tema preciso, ma salta da un angolo all'altro del pensabile, intrecciando poesia e filosofia, in una matassa multiforme, screziata e coinvolgente.

La costante che permea tutta la produzione di Pessoa è il "dubbio su tutto", fonte di continue domande, angosce che creano uno stato di inquietudine, risposte sospese senza domande. Non c'è alcuna certezza, nessun barlume che indichi cosa è reale, cosa non è reale, questa è l'unica consapevolezza, non si può sapere se è realtà né il mondo né noi stessi.

Se conoscessimo la verità la vedremmo;tutto il resto è sistema e periferia. Ci basta, se riflettiamo, l'incomprensibilità dell'universo; volerlo capire è essere meno che uomini, perché essere uomo è sapere che non si capisce.
( da "Il libro dell'Inquietudine" )


Tutto è sogno, se non si sa qual è la realtà. Sogno del poeta che ha fatto della sua vita un sogno, perché è un sognatore e sogna per non sentire e interrogare la vita; ed è sogno perché niente assicura se ciò che circonda e se stessi siano reali, se abbiano un'esistenza propria, e quindi tutto aleggia nel sogno, nel mistero, realtà e sogno si confondono, si compenetrano.

L'animo di Pessoa è animo incerto, che si culla nell'indecisione, nell'instabilità di ogni posizione, giudizio, idea. È lui stesso che con acutezza si analizza.

Tutto questo si trova nel sito dedicato al poeta dove ci sono spiegati i pensieri, si parla della sua biografia e tanto altro ancora.

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nanà



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MessaggioInviato: Mar Lug 11, 2006 00:25    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Grazie Nin@,
hai centrato in una frase quello che io non ho visto nel poeta.
La sua originalità è in questo, creare il sogno tramite fili, intrecci, pensieri; creare un sogno per poter tenere dentro se il suo modo di viverla senza veramente scontrarsi con la realtà, forse per non rimanerne deluso. Domani, cioè tra qualche ora, approfondirò la sua vita e forse capirò di più. Grazie ancora e buonanotte, vado a dormire.
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MessaggioInviato: Mar Lug 11, 2006 23:28    Oggetto: Rispondi citando


I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l'ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c'è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l'insoddisfazione per l'esistenza del mondo.
( da "Il libro dell'Inquietudine" )
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MessaggioInviato: Mer Lug 12, 2006 21:46    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Pessoa è inquietante, questa sua ansia di vivere una vita che non era quella voluta, forse la paura di viverla, la sua insoddisfazione. Un ambigua personalità che spaziava dall'occulto alla introspezione più profonda.Certo non so se disquisisco in modo giusto, sento Pessoa troppo grande per la mia cultura e personalità.
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MessaggioInviato: Mer Lug 12, 2006 22:27    Oggetto: Rispondi citando


Voglio, avrò
-Fernando Pessoa

Voglio, avrò —
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò.


Non penso sia inquietante la sua ansia di vivere, in effetti credo che fosse un sognatore e come tutti i sognatori insoddisfatto della sua vita quotidiana. Io credo che Pessoa non avesse desiderio di realizzare un sogno particolare, ma che per lui fosse importante il sogno in se. Quando dice che lui non è niente e non sarà mai niente ma che racchiude tutti i sogni del mondo è questo che vuole dire. Non gli interessa la vita "reale" ma egli desidera il sogno in quanto tale.
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nanà



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MessaggioInviato: Mer Lug 12, 2006 22:41    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Grazie Nin@,
mi piace il tuo modo di leggere Pessoa, tu lo hai inquadrato bene, a me sfugge. Per fortuna ci sei tu che mi chiartsci i miei bubbi. Grazie ancora, questa è la forza del forum e di noi iscritte.
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MessaggioInviato: Mer Lug 12, 2006 23:14    Oggetto: Re: messaggio Rispondi citando


nanà ha scritto:
Grazie Nin@,
mi piace il tuo modo di leggere Pessoa, tu lo hai inquadrato bene, a me sfugge. Per fortuna ci sei tu che mi chiartsci i miei bubbi. Grazie ancora, questa è la forza del forum e di noi iscritte.


Sai è proprio per questo che ho deciso di entrare nel forum per crescere e con voi è realmente una crescita non solo culturale ma soprattutto spirituale perciò sono io che ringrazio te e tutte voi Very Happy Very Happy
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MessaggioInviato: Mer Lug 12, 2006 23:29    Oggetto: Rispondi citando




Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.

Anonimo cinese.

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