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paolat

Registrato: 30/11/04 00:13 Messaggi: 1831 Residenza: Firenze
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Inviato: Gio Mag 22, 2008 13:07 Oggetto: |
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Un grandissimo in bocca al lupo al nostro Capitano e buon lavoro alla caura Maura ed alle volontarie presenti
Un abbraccio _________________
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silvana

Registrato: 10/03/04 20:23 Messaggi: 1229
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Inviato: Gio Mag 22, 2008 13:53 Oggetto: |
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Felicissima di questo evento, un grandissimo in bocca al lupo al nostro Capitano a Maura e alle volontarie presenti..
Un fortissimo abbraccio _________________
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Doni

Registrato: 18/01/06 20:27 Messaggi: 6014 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Mag 22, 2008 14:58 Oggetto: |
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Dov’è la Vita che abbiamo perduto vivendo?
Dov’è la saggezza che abbiamo perduto sapendo?
Dov’è la sapienza che abbiamo perduto nell’informazione?
I cicli del Cielo in venti secoli
Ci portano più lontani da Dio e più vicini alla Polvere” T. S. Eliot
Alessandro... mai banale nelle scelte... sara' un successo come sempre... fortunato chi ti potra' ascoltare!!
A Maura ed alle volontarie presenti... un affettuoso in bocca al lupo
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antonella

Registrato: 29/06/04 15:16 Messaggi: 761
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Inviato: Gio Mag 22, 2008 18:32 Oggetto: |
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PER MAURA E LE VOLONTARIE PRESENTI
PER IL NOSTRO CARO ALESSANDRO
UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO
....ED UN GRANDISSMO E FORTISSIMO ABBRACCIO!!!!!!!!!!!! _________________
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lila

Registrato: 27/07/04 23:11 Messaggi: 820 Residenza: Firenze
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 07:54 Oggetto: ancora .... |
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Maura carissima,
un'altra serata all'insegna della letteratura e della solidarietà al fianco del Capitano, che bella Emozione!
E' un vero peccato non poter esserci a gioire insieme!
Buona serata! _________________
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Baglioni

Registrato: 10/03/04 11:38 Messaggi: 461 Residenza: Imperia
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 08:46 Oggetto: |
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un enorme in bocca la lupo ad Alessandro, sempre " attivo e produttivo " nel suo essere artista completo
un grande abbraccio a Maura e alle volontarie presenti , perchè siano instancabili nel far conoscere il nostro progetto a più persone possibili.GRAZIE DAL CUORE
con affetto
Paola dalla west coast _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 13:28 Oggetto: ALESSANDRO legge LA STRANIERA di T. S. ELIOT a Fabriano (AN) |
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La storia di Fabriano si perde nel tempo, infatti le testimonianze archeologiche dimostrano che quest’area è stata una delle prime ad essere abitata sin dalla preistoria. Tuttavia il primo vero nucleo fabrianese fu dovuto al convergere della zona delle popolazioni degli antichi Municipi romani di Tuficum e di Attidium e forse, ma solo marginalmente, di Sentinum, spintevi gradualmente, a più ondate ed in un ampio arco di tempo, dalla necessità di sfuggire alle invasioni barbariche abbattutesi a più riprese nella loro città. Il nucleo originale della città cominciò a delinearsi a partire dall’anno 1000, ma fu nel XIV° secolo che Fabriano ebbe il suo massimo sviluppo economico e sociale, quando grazie alla famiglia dei Chiavelli giunse al rango di Signoria, non è un caso quindi che in questo periodo si sviluppi anche la scuola pittorica fabrianese che ha prodotto artisti come Gentile da Fabriano, Allegretto Nuzio ed Antonio da Fabriano.
Successivamente dopo un breve periodo di sottomissione a Francesco Sforza la città passò sotto il dominio dello Stato Pontificio, che ne sancì una lenta decadenza nei secoli seguenti. Il passaggio dalla chiesa al potere politico rappresentò per Fabriano la connessione con il resto del paese partecipando agli avvenimenti politici e militari che portarono all’unificazione dell’Italia. Nelle due grandi guerre e soprattutto nella resistenza seguita all’8 settembre 1943 la comunità fabrianese ha espresso una rilevante partecipazione ed ha pagato quei tragici periodi con enormi contributi di rovine e di sangue.
Fabriano è stato, nel corso del tempo, un luogo che ha visto fiorire, accanto alle attività agricole, le prime botteghe artigianali, come ad esempio le fabbrerie, i cui manufatti venivano esportati fuori città; la lavorazione della lana, della pelle, dei calzolai e della carta. Tutte queste attività portarono alla formazione di corporazioni e di arti. In particolare modo, l’arte della carta fece acquistare a Fabriano fin dal XIII secolo il primato in Italia ed in Europa per la lavorazione della carta filigranata, senza dimenticare che ai fabrianesi si attribuiscono l’invenzione della pila idraulica a magli multipli e la tecnica della collatura con gelatina animale; queste invenzioni perfezionarono sempre più l’arte del fabbricare la carta.
La Via della Carta iniziò in Oriente e si diffuse in Europa dopo aver attraversato i paesi mediterranei, l'Italia e Fabriano. Approdata nella città marchigiana, la carta e la sua lavorazione subirono delle trasformazioni di straordinaria importanza.
L’industria della carta è nata praticamente insieme alla città ma sviluppatasi maggiormente nei secoli XIV e XV, e proprio la magia di quei secoli oggi può essere rivissuta nel Museo della Carta e della Filigrana, in cui ci si sente come proiettati indietro nel tempo e si assapora l’arte del fare la carta esattamente come sette secoli fa. A partire dal “lavorente” che con gli stessi sapienti gesti degli artigiani di oltre settecento anni fa mostra quale capacità manuale sia necessaria per produrre un foglio di carta perfetto, alle filigrane in chiaro-scuro, vere e proprie opere d’arte, non solo nella bellezza del prodotto finito, ma anche nella complessa lavorazione di incisione che ne è alla base. Il museo trova la sua naturale collocazione presso l’ex convento di S.Domenico, uno dei più bei complessi monumentali della città, al cui interno, il percorso di visita illustra e ripercorre le principali tappe della storia della carta a Fabriano. Nella struttura museale è possibile seguire l'intero ciclo lavorativo: dall'arrivo e stoccaggio degli stracci in "monte", alla spedizione delle balle di carta finita per centri di consumo italiani ed europei, attraverso i porti di Fano e di Talamone. Materia prima essenziale per la produzione della carta è lo "straccio", che giunge a Fabriano dai vari centri vicini, confezionato in balle serrate con corde di canapa. E’ possibile ammirare anche preziosi esempi di antiche e moderne filigrane che abbracciano il periodo dal XIII secolo fino ad oggi. Nella sede del Museo della Carta e della Filigrana è stata ricostruita la Gualchiera Medioevale Fabrianese. Essa riprende le tecniche usate dai famosi "Mastri Chartai" che hanno profondamente influito al perfezionamento ed alla diffusione della carta nel mondo. Le visite al museo, di norma, hanno la durata di circa un’ora ed includono anche un audiovisivo sulla storia della carta a Fabriano. All'interno del museo, inoltre, si tengono attività didattiche, anche residenziali, finalizzate alla lavorazione della carta filigranata, alla calligrafia, all'uso artistico della carta. Ulteriori informazioni: www.museodellacarta.com
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CLAUDIA65
Registrato: 28/03/07 23:44 Messaggi: 3288 Residenza: BIELLA
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 13:54 Oggetto: |
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Evvai, un'altra serata di Emozione, un grande in bocca al lupo Alessandro per questa nuova avventua con Eliot, anche questa volta "fatti valere". Un abbraccio a Maura e alle volontarie che presenteranno il progetto e daranno un nuovo sorriso ai nostri bimbi.
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SUSSUDIO

Registrato: 16/03/04 19:31 Messaggi: 385 Residenza: Friulana
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 18:19 Oggetto: |
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Che bella iniziativa!!! Gran peccato non poter essere presenti , anche per tutto il resto del programma...Sicuramente Ale regalerà come sempre grandissime emozioni, è una stupenda occasione di incontro e di divulgazione del nostro progetto. Grande grande Maura sempre impegnatissima, un "in bocca al lupo" di cuore a tutte le adricestine presenti.
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*pepianov*

Registrato: 16/04/07 21:42 Messaggi: 24 Residenza: Novara
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Inviato: Ven Mag 23, 2008 22:48 Oggetto: |
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In bocca al lupo, Ale! _________________
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Mag 24, 2008 01:45 Oggetto: ALESSANDRO legge LA STRANIERA di T. S. ELIOT a Fabriano (AN) |
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............
«In luoghi abbandonati
Noi costruiremo con mattoni nuovi
Vi sono mani e macchine
E argilla per nuovi mattoni
E calce per nuova calcina
Dove i mattoni sono caduti
Costruiremo con pietra nuova
Dove le travi sono marcite
Costruiremo con nuovo legname
Dove parole non sono pronunciate
Costruiremo con nuovo linguaggio
C’è un lavoro comune
Una Chiesa per tutti
E un impiego per ciascuno
Ognuno al suo lavoro
(...)
Senza indugio, senza fretta
Costruiremo il principio e la fine della strada
Una Chiesa per tutti
E un mestiere per ciascuno
Ognuno al suo lavoro».
T. S. Eliot, passo da I Cori da «La Rocca»
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Marin@
Registrato: 10/10/04 09:19 Messaggi: 541 Residenza: Roma
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Inviato: Sab Mag 24, 2008 06:31 Oggetto: |
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SARA' SICURAMENTE UNA SPLENDIDA SERATA, PERCHE', ANCHE IN QUESTO CASO, COME HO APPENA DETTO NEL TOPIC TOSCANO, GIA' LA CORNICE E' BELLISSIMA!!!!!
QUI' OLTRE ALLA CORNICE CI SARA' SICURAMENTE UN'OPERA DI PREGIO DA POTER AMMIRARE, PERCHE' IL CARO ALE CI SA' STUPIRE SEMPRE, E LE CARE AMICHE EMILIANE SARANNO CERTAMENTE ALL'ALTEZZA DELLA SITUAZIONE, TANTI CARI AUGURI.
BACI. _________________
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*lisicris*

Registrato: 19/11/04 19:16 Messaggi: 10422 Residenza: Gaeta (LT)
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Inviato: Sab Mag 24, 2008 12:14 Oggetto: |
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In bocca al lupo ad Ale per questa sera, allora!!!!!!! Sicuramente sarà un altro successo _________________
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pattyFI
Registrato: 03/01/07 21:15 Messaggi: 3276 Residenza: PELAGO (FI)
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Inviato: Sab Mag 24, 2008 13:22 Oggetto: |
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Che peccato non poter esserci!!!!
Ale regalerai grandi emozioni come sempre......come solo tu sai fare!
Un grande in bocca al lupo.....e grazie a tutte le volontorie impegnate!
Aspettiamo vs. resoconti.....un bbraccio _________________ Donare un sorriso ad un bambino malato è un atto d'amore!
Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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genziana

Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37917
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Inviato: Sab Mag 24, 2008 13:34 Oggetto: ALE legge LA STRANIERA di T.S. ELIOT - 'POIESIS' - FABRIANO |
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- Cultura e Spettacoli - ha scritto: |
Edizione del 23 maggio 2008
Il musicista recanatese proporrà la sua opera
al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini
Le NOTE di POETA per i CORI di ELIOT
ANCONA - Grandi progetti che nascono dalle note di una chitarra. Marco Poeta ha il passo felpato e cadenzato del viaggiatore. In realtà il suo eclettismo musicale e culturale, che ci ricorda il poeta Fernando Pessoa quando dice “In quale anima o corpo esisto, mi addormenterò o sveglierò? Dove sono se non ci sono?”, lo fa correre dovunque ci sia un domani da raccontare con la voce di oggi. La sua voce, insieme alle sue note. Dopo la straordinaria performance che nei mesi scorsi lo ha visto proporre il “fado”, di cui è l’indiscusso maestro europeo accanto ai portoghesi - quelli autentici - in una versione curiosa ed intrigante, insieme cioè a quattro flauti ed una chitarra, ora Poeta si trova il carnet pieno di impegni, i più variegati. E non tutti lo vedranno con la sua “guitarra portuguesa” a tracolla o coi soliti compagni di viaggio con cui, da anni, strabilia il pubblico e crea affiliati ed innamorati di questa nuova forma di proporre l’anima triste o allegra del Portogallo.
Oggi Poeta (non si poteva chiamare altrimenti, essendo nato a Recanati…) è sulla strada che lo avvicina al grande scrittore Thomas Eliot e, in particolar modo, ad un’opera, “I Cori da La Rocca” un dramma introspettivo che scava nella coscienza della Chiesa, arricchita dai “Cori”, troppo spesso trascurati o oggetto di interpretazioni frettolose. Poeta ha avuto l’incarico di musicare questi Cori e ne ha ricavato cinque brani straordinari che saranno presentati dalla voce della “fadista” Alessandra Lo Sacco, rigorosamente in inglese, accompagnata anche da Adriano Taborro e Paolo Galassi, in forma assolutamente acustica. Ma la storia è lunga e parte da lontano.
Ce lo racconta lui stesso, sempre più preso dall’idea che “il lavoro di un artista è un annullamento della propria personalità ed il continuo sacrificio di se stessi”, proprio come diceva Eliot.
“Sì, si presenta un futuro a diverse facce”, ci dice. “Tutto il lavoro sfocerà nel Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione dell’agosto prossimo ma ha una lunga preparazione alle spalle. Eccola. Il Direttore artistico del Meeting Otello Cenci mi ha ascoltato nel concerto in cui ho presentato un libro di Merton, “La montagna delle sette balze”, con musiche che avevo composto appositamente per l’evento. Mi ha chiesto di musicare “I Cori da La Rocca”, libro tanto caro anche a Don Giussani, e da lì è partito il progetto che abbiamo già presentato, diciamo in anteprima, a Padova, nella Cappella degli Scrovegni, con la voce recitante di Massimo Dapporto. Sono previste altre serate di “lettura e musica”, imperniate su questi Cori, il 24 maggio a Fabriano con Alessandro Preziosi , il 5 giugno a Milano con la voce di Lucrezia Lante della Rovere ed il 12 giugno sul Colle dell’Infinito a Recanati, con l’interpretazione di Giancarlo Giannini”.
Come ha potuto musicare Eliot?
“In chiave cantautoriale, una musica che è un insieme di “ballad” ed arpeggiato, pezzi d’atmosfera che, da quel che si è capito già nei primi concerti, hanno avuto una presa straordinaria sul pubblico”.
E a Rimini si conclude il progetto...
”Sì, noi inaugureremo il Meeting presentando, appunto, “I Cori da La Rocca” e sono convinto che questo straordinario appuntamento potrà costituire una novità nella lettura che sino ad oggi si è fatta di Eliot. Poi non potevo non ritornare al mio fado: ed ecco allora che sto mettendo insieme un “gruppo”, che si esibirà sempre a Rimini il 27 agosto, e che presenterà, su questa passerella internazionale, ospiti come Francesco Di Giacomo, Eugenio Finardi, Silvia Mezzanotte, Argentina Santos, Jorge Fernando, chitarrista di Amalia Rodriguez, ed Ana Moura, interprete del nuovo fado ”.
Giovanni Filosa
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Il TG1 ha trasmesso un servizio relativo alla presentazione di "POIESIS" a Fabriano ieri: intervistata la poetessa Francesca Merloni, il direttore artistico dell'evento culturale.
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